“Faccio la spesa, vado a comprare i giornali e preparo il pranzo. Molti mi chiamano per conferenze mentre pulisco l’insalata. Ho appeso un foglio al frigorifero con gli impegni già presi e ci butto un occhio prima di rispondere in viva voce se posso essere a Milano venerdì 17”: è un passo tra i più insulsi di un mio testo autobiografico pubblicato sulla rivista il Regno con lo stesso titolo di questo post. Chi lo volesse leggere tutto vada alla pagina BENVENUTI NEL SITO elencata sotto la mia foto, scenda in fondo e clicchi sul primo dei titoli lì incolonnati. Attenzione: a un certo punto di quel testo si evoca il timore che la Binetti lasci il Pd. Non è ignoranza di quanto avvenuto, come dimostra il post dell’altro ieri, ma un segno di invecchiamento del pezzo, che fu “chiuso in tipografia” un mese fa.
Ora sono in pensione – anzi: in albergo
9 Comments
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questo pianerottolo non è un albergo! 😀
Se definire insulso questo passo significa farci sentire a casa tua mentre ci passi l’insalata appena lavata … Allora ok !
Ma che sorpresa! Luigi, scoprire in te una vena umoristica che non ti conoscevo!
Altro che insulso ( ciao!plpl8)! è uno dei tuoi scritti che definirei appartenente ai più “veri”, nel senso di vicinanza a come sei da uomo e non da giornalista. E’ una cosa bellissima scoprire che – diversamente da quanto si può immaginare ( conferenze,alberghi,aerei,vita mondana,ristoranti,ricevimenti ecc.) – tu vada a fare la spesa, prepari da mangiare, accogli fibre ottiche e campanacci con la stessa grazia, ti ritrovi negli stessi pensieri di tanti di noi, con la fortuna di saperlo scrivere e proporre. Ma, soprattutto, la tua ricerca di Gesù che si avvicina alla ricerca di tanti di noi, nonostante gli anni trascorsi vicino al Vaticano che non hanno cambiato la tua percezione dell’essenzialità.
Grazie per aver condiviso il tuo tempo “privato”, i tuoi pensieri, il tuo modo di affrontare una vita “nuova” che poi tanto male non si è rivelata. Grazie per renderci sempre protagonisti di ogni tua giornata, sia quando pensi un post che quando intervieni o leggi soltanto,ma soprattutto per aver detto che il blog ( e noi, di conseguenza ) rappresentiamo una “regolarità” della tua vita.
Gente come te non va mai in pensione (pardon! in albergo…), cambia semplicemente maniera di vivere le proprie giornate…
Un abbraccio
Ciao a te CinziaMaria !
Non sai quanto t’ho invidiato quando ci hai raccontato di com’é frequentato il giardino di casa tua !
…c’è sempre posto per chiunque voglia venire a visitarlo!! umani o animali…
Che spasso, Luigi, immaginarti nel rispondere al telefono mentre lavi l’insalata !
Ma, dimmi, quando sei/sarai esattamente a Milano (considerato che “venerdì” è il 19 febbraio ed il “17” – che, poi, sarebbe oggi – è mercoledì) ? Per non sembrarti indiscreto, ti chiarisco subito che il motivo di questa mia curiosità risiede nella circostanza che, forse, venerdì 19 sarò (anch’io: come te ?) a Milano.
Saluto il conterraneo Plpl8: era un pò – o sbaglio ? – che non ti affacciavi nel “pianerottolo”, giusto ?
“Off topic”: sono reduce – come vi avevo preannunciato – dal pellegrinaggio, che ho compiuto nel tardo pomeriggio d’oggi, presso la Basilica del Santo di Padova, dove ho visitato le spoglie di Sant’Antonio; oltre due ore di coda in un fiume di folla commossa e cosmopolita, ma, credetemi, ne è valsa davvero la pena, tanta è stata l’emozione, molto difficilmente descrivibile, di contemplarne il corpo.
Non serve dirvi che, tra le preghiere che ho rivolto al “Santo”, non ho mancato di ricordare Clodine, Gerry e tutti voi.
Buona notte e buon inizio di Quaresima a tutti !
Roberto 55
Roberto55 quel venerdì 17 era una data immaginaria per dire “nel tale giorno”. Ti rispondo da Besnate, Varese, dove ho appena terminato di parlare a un incontro parrocchiale sulla Shoah. E ieri ero a Firenze per l’islam. Chiedo scusa ai tanti che intervengono e non vedono una mia reazione: ringrazio tutti e tutti invito al meglio, ma stando in giro per giornate intere posso collegarmi solo la sera tardi e non riesco a leggere tutto nè a reagire. Ma ogni giorno, magari dal treno, scrivo qualcosa per tenere sveglio il pianerottolo. Un bacio di pace a tutti.
Bella l’espressione “ero a Firenze per l’Islam”, Luigi.
E’ stato un “invito al meglio” anche il dibattito con l’imam Izzedin Elzir ?
Questo tuo “tutti invito al meglio” mi pareva proprio che mi ricordasse qualcosa. Ed ecco, ora mi è tornato alla mente: è Holderlin, il “Lamento di Menone per Diotima”. Lo conosci?
“Ogni giorno riparto in cerca d’altro, da sempre
……
Debbo essere anch’io come chi ha perduto gli Dei,
che sedette alla loro mensa con gli occhi lucenti
……
Ma tu che un giorno, quando davanti ai tuoi occhi affondavo,
consolando mi indicasti un meglio, all’incrocio,
e mi insegnasti a vedere il grande e a cantare gli Dei
con più gioia…
……
Cade benigno e certo dalla chiara fronte serena,
o amico spirito, un raggio tra i mortali,
e me lo attesti, lo dici, perché io lo ridica
ad altri, giacché gli altri a questo non credono,
che la gioia è immortale, più della pena e dell’ira
e tutti i giorni ha fine un giorno d’oro.
……
Molto c’è da trovare, e di grande, e molto vi è oltre,
e chi ha amato così trova certo la via degli Dei.
Guidateci, ore consacrate, o giovani ore severe,
restate, sacri presagi, preghiere devote,
entusiasmi, e benigni Geni che assistete l’amore,
restate finché c’incontreremo in un luogo comune
dove si attende il ritorno di tutti i felici,
……
e lunga è la primavera e vera è la poesia
e ricomincia l’anno nuovo per l’anima nostra.”