Ognuno a suo modo

“Ognuno a suo modo”: la scritta, in caratteri tutti maiuscoli, è scolpita sul campanile antico di una chiesa antica (dedicata alla Vergine “Sidera Scandenti”), tuttora visibile e visitabile a Coazze, paese della Val Sangone non lontano da Torino. Relativismo ante litteram? O, invece, sana e tollerante accettazione di tutte le diversità che fioriscono all’ombra della croce? – Così scrive e domanda un visitatore che mi segnala la scritta ma non vuole comparire. A me quelle parole piacciono molto e mi fanno pensare con affetto all’irriducibile combattività identitaria, piromane e pirlica, dei miei visitatori. Ai quali la dedico ringraziando il mittente e postando al primo commento le sue dotte divagazioni. Metto anche – qui – il link a una foto che riproduce la scritta.

97 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Il visitatore di cui nel post qui elabora su quanto lì segnala:

    A me piace pensare che la coscienza personale è per certi aspetti come la vita individuale. Se vuoi salvare la tua vita – ci dice il Vangelo – devi essere pronto a sacrificarla e perderla, tu la offri a Dio e Lui te la restituisce tutta intera e “tua” come non era stata mai. Allo stesso modo potrebbe funzionare la tua libera coscienza: tu scegli liberamente di sottometterla agli altri ed all’Altro, la scolpisci fra le bifore di un campanile ottagonale, la condizioni a una forma e a una sostanza che non sei tu a scegliere, ed eccola: te la ritrovi alta, monumentale, forte e sorridente: tutto maiuscolo: OGNUNO A SUO MODO. (Luigi Pirandello, che villeggiò a Coazze con moglie e figli dal 23 agosto ai primi di ottobre del 1901, fu molto colpito da questa scritta e ne conservò memoria non solo per il dramma quasi omonimo del 1924, ma anche – fra l’altro – nella novella “Gioventù” e nel romanzo “Suo marito”, poi riedito come “Giustino Roncella nato Boggiòlo”.)

    25 Giugno, 2012 - 22:25
  2. FABRICIANUS

    E’ un video con il quale voglio contribuire al dibattito che da un pò di giorni viviamo sul blog.

    Non è mia intenzione discostarmi troppo dall’importante argomento presentato da Luigi, ma il video forse non è poi così distante dal post.

    http://www.youtube.com/watch?v=3HSWSPKaPp0

    25 Giugno, 2012 - 23:49
  3. FABRICIANUS

    Video-intervista, per la precisione.

    25 Giugno, 2012 - 23:50
  4. O.T.
    Luigi,
    sei il più regolare del corsera ?

    L’articolo di ieri, veramente interessante,
    aiuta a ricordare e a relativizzare.
    oggi piucchemai importante per la pace tra gli uomini.

    L’articolo di oggi…
    Beh!
    Mi lascia una fortissima curiosità…….
    Ma il Burke…. è parente del card. Burke ?

    Già il buon cardinale è abbastanza inquietante,
    talvolta appare in sembianze da sfilata “Pride” di quelle che fanno a Sidney…
    una fashion molto ritornata di moda negli ultimi anni tra vescovi e cardinali,
    dimentichi della Tunica del Rabbi.

    Mi auguro il Burke giornalista sia molto più serio….

    Link alla foto del Burke…………….
    http://1.bp.blogspot.com/-DVQNaHKgmGQ/TWEACh-XSfI/AAAAAAAAGM0/Y1LRwy7ciYM/s1600/181610_1811418695531_1541934378_31936878_7993849_n.jpg

    25 Giugno, 2012 - 23:56
  5. Clodine

    Nulla di trascendentale nella dicitura che campeggia sul campanile della bella Chiesa.Anche la definizione di Liturgia nella S.C 7 recita che “la liturgia è l’esercizio del sacerdozio di Cristo. In essa per mezzo di segni sensibili viene significata e IN MODO PROPRIO a ciascuno realizzata LA SANTIFICAZIONE” – e aggiuge – “e viene esercitato dal corpo mistico di Cristo, cioè dal capo e dalle sue membra, il culto pubblico e integrale”
    In fondo cos’è la vita se non essa stessa un culto al Creatore? Ci si santifica a “modo proprio” in base alla propria storia, secondo quell’Economia del Mistero imprescutabile che la tradizione patristica chiamerà “l’Economia del Verbo incarnato” o “l’Economia della salvezza” cui siamo tutti chiamati.
    La liturgia della vita, il culto che ciascuno eleva a Dio nel momento stesso in cui viene al mondo: qui, ora, in questo tempo così come coloro che ci precedettero vissero il loro. Sofferenze, malattie, dispiaceri, amori che hanno deluso, ferite morali, mortificazioni,figli che hanno tradito la nostra fiducia, speranze infrante, violenze subite a tutti i livelli, lutti. Per converso: gioie, soddisfazioni, rendimento di Grazie a Dio per chi crede, speranze realizzate e soddisfazione per chi non crede, successo nel lavoro, donazioni e offerte fatte nel nascondimento,preghiere silenziose o comunitarie, tutta la vita dall’inizio alla fine è Liturgia. Siamo noi sacerdoti, tutti sacerdoti quando facciamo della nostra esistenza un culto a Dio, nell’offerta delle nostre azioni, e qualora non l’offrissimo a Dio e lo facessimo solo per amore fine a se stesso, se animato d’amore autentico da misericordia avrebbe ugualmente il suo valore santificatorio. Tanto, non si scappa: possiamo mentire a noi stessi, convincerci che il bene fatto è col cuore e non per soddisfare i nostri bisogni e i nostri vuoti, ma non si può mentire a Dio, Lui ci rovescia come sacchi di farina e guarda, contando, ogni granello di contenuto. A Dio non si mente.

    26 Giugno, 2012 - 9:00
  6. Leonardo

    «dimentichi della Tunica del Rabbi»: se con questa formula puerilmente riduttiva e, come sempre, casuale nell’ortografia ci si voleva riferire all’abito di Gesù, bisognerebbe però ricordare anche che, almeno quando è andato a morire, ne indossava uno così di pregio che i soldati se lo tirarono a sorte. E, se è per quello, gli piacevano pure i profumi costosi.

    26 Giugno, 2012 - 11:43
  7. Leonardo

    Quanto alla foto del cardinale, è facile fare gli spiritosi, però bisognerebbe considerare:
    a) che oggi è molto difficile trovare qualcuno che confezioni un galero come si deve. Anche quando Benedetto XVI provò a mettersi il camauro (tanto amato da papa Giovanni, tra l’altro) dovette desistere perché quell’affare che gli misero in testa faceva abbastanza schifo. Però l’idea era buona, perché un berrettino comodo e caldo come quello era perfetto per quando si va fuori.
    b) se ci mettiamo a vagliare l’estetica degli ecclesiastici, sull’altro fronte è più che un disastro. Non per nulla quello qui praticato ai danni del coraggioso cardinale Burke (perché un certo coraggio ci vuole …) è lo stesso tipo di sport che impazza sui siti tradizionalisti, che ogni due per tre infilzano prelati “modernisti” (come dicono loro) conciati in modo irredimibile.

    26 Giugno, 2012 - 11:54
  8. Leonardo

    Avrei anche una cosina da dire, sempre a proposito di estetica, sulle foto del vescovo Bargallò con la sua amica al mare. Adesso non ho tempo, ma ci torno.

    26 Giugno, 2012 - 11:56
  9. Clodine

    Eh già, perché quel tipo di tunica (chit?n) -che verrà descritta con dovizia non solo da Giovanni l’Evangelista, ma anche da Giuseppe Flavio [Ant. Iud., III,7,4] – è più che un semplice dettaglio casuale in quanto quel tipo di manufatto era un vero e proprio capo artigianale costosissimo che solo i sacerdoti potevano permettersi ! Veniva intessuta con un unico filo continuo da mani espertissime ed era particolarmente bella e pregiata. Tanto è vero che c’è un episodio in Genesi 37:3 legato a questo indumento : “la Tunica intera” , riferibile a quella che Giacobbe, il patriarca, donò a Giuseppe -suo figlio prediletto- e tanto era bella che scatenò la furente gelosia dei fratelli.

    26 Giugno, 2012 - 12:07
  10. Gioab

    Interssante argomento quello di Fabricianus.

    Oncorhynchus gorbuscha, conosciuto comunemente come salmone rosa, è una specie di pesce appartenente alla famiglia dei Salmonidae. Questa specie è diffusa nella parte settentrionale dell’Oceano Pacifico,…È la specie più piccola di salmone del Pacifico, le cui dimensioni non superano di solito i 76 cm di lunghezza e il cui peso non eccede i 7 kg. Nessun esemplare di questa specie vive più di due anni.”

    Dev’essere dura andare contro corrente, come un salmone rosa,anche per un grande raggruppamento di fedeli “senza religione” ma che considerano solo etica e giustizia. Assomiglia tanto all’indicazione evangelica che dice : “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona.(etica) ” ( 1 Tim 3.16-17)
    Quindi la santificazione non si può raggiungere in modo personale “OGNUNO A MODO SUO” ma solo seguendo “ TUTTE quelle” direttive. Non è questione di culto o di riti o liturgie, quanto di rivestire una nuova personalità : “Ma voi non avete imparato che il Cristo sia così, se, in realtà, lo udiste e foste mediante lui ammaestrati, secondo la verità che è in Gesù, a togliervi la vecchia personalità che si conforma alla vostra condotta di un tempo e che è corrotta secondo i suoi desideri ingannatori; e ad essere rinnovati nella forza che fa operare la vostra mente, e a rivestire la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà.”</i< ( Efe 4.20-24)
    Imparare a divenire “giusti ed etici” sono cose che non hanno nulla a che vedere con il culto, liturgie, funzioni. Quelle erano cose del passato che Gesù ha eliminato.
    La nuova personalità si raggiunge rivestendo la giustizia che non può essere "a modo proprio", ma imparando ad essere giusti andando contro corrente. Imparando a spogliarsi
    “della vecchia personalità con le sue pratiche (riti funzioni, cerimonie e modi di fare comunemente accettati – nda) e rivestitevi della nuova [personalità], che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova secondo l’immagine di Colui che la creò, dove non c’è né greco né giudeo, né circoncisione né incirconcisione, straniero, scita, schiavo, libero, ma Cristo è ogni cosa e in tutti.” ( Col 3.9-11)

    Ecco che la verità del messaggio affiora anche coi pesci rosa mandando in soffitta ciò che è vecchio e logoro antiquato e inutile perchè improduttivo.

    “Dicendo “un nuovo [patto]” egli ha reso il precedente antiquato. Ora ciò che è reso antiquato e invecchia è prossimo a sparire.” ( Ebre 8.13)

    26 Giugno, 2012 - 12:13
  11. Leopoldo

    Non attribuirei più importanza di quel che meritano agli abiti degli ecclesiastici. Spesso se li ritrovano e comunque rientrano nella ritualità delle celebrazioni, che è più sostanziale di quanto qualcuno potrebbe pensare. Inutile nasconderci, tuttavia, che oro e pietre preziose possono suscitare disorientamento – altro che le parole del cardinale Martini! – considerate le parole che Gesù disse a proposito dei ricchi e delle probabilità che hanno di salvarsi l’anima. A me non interessa più di tanto, in fondo, ma le parole di Leonardo, riguardo alla tunica che i soldati si giocarono a sorte, sono incomprensibili e cozzano con la scelta di povertà assoluta, per esempio, di S.Francesco (so che a Leonardo i santi non bisogna toccarli e mi scuserà per l’uso di un linguaggio “parlato”). Quando un copricapo somiglia molto a una corona e il pastorale ha le sembianze di uno scettro, non c’è festa di Cristo Re che possa metterci una pezza, perché sono i re di questo mondo che s’acconciano con tali complementi.

    26 Giugno, 2012 - 12:14
  12. Gioab

    Anche il Vaticano lo fa “a modo suo”. Per seguire Etica e Giustizia, ha assunto “Greg Burke, americano di St. Louis (Wisconsin), membro dell’Opus Dei e corrispondente della televisione Fox News, sarà il nuovo “spin doctor” del Papa.” Link

    Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate ! Il successore di Gesù Cristo, colui che dovrebbe predicare il Vangelo di Cristo, ovvero il suo ritorno, e far conoscere le poche parabole che l’Unico Maestro ha spiegato in modo semplice e chiaro, compreso anche dai pescatori “illetterati e comuni”, non riesce a svolgere un incarico così semplice e facile sebbene sia circondato da uno stuolo di porporati tutti laureati in teologia e “ritologia”. Così, per far finta di fare ciò che dovrebbe fare, per evitare critiche e contestazioni ha bisogno di uno “spin doctor”

    “Lo Spin doctor viene definito dal dizionario della Oxford University Press come una “persona incaricata di presentare le scelte di un partito politico sotto una luce favorevole”. Nel corso del novecento, il termine è andato assumendo un significato deteriore. Poiché spin è il termine usato nel gioco del baseball o di cricket per indicare il moto rotatorio o effetto impresso dal lanciatore alla palla, “spin doctor” è definizione che è venuta a indicare l’autore di raggiri o il manipolatore di parole o notizie.” – Wikipedia

    Così il successore di Pietro, per spiegare che occorre essere onesti, non bisogna truffare, rubare o dire il falso ha bisogno di un imbonitore che mediante raggiri, manipola ” a modo suo” parole e notizie.
    Non c’è male per il moderno successore di Cristo. Devono proprio essere alla frutta se non hanno nessun altro santo a cui votarsi se non ad un “manipolatore di parole” che sta “nascosto dietro le quinte”.
    Sia lodato Gesù Cristo dunque, se ha permesso di capire in quale profonda voragine è precipitato il successore di Pietro, colui a cui Gesù voltò le spalle, che ha profeticamente qualificato “Satana”, uno dalla spada facile, dal quale è stato 3 volte rinnegato, e che fu rimproverato anche da Paolo per essere un ipocrita.
    ( Mt 16.23; 26.51; 26.69; Gl. 2.13)

    26 Giugno, 2012 - 12:21
  13. Gioab

    @ Leopoldo
    “gli abiti degli ecclesiastici[…] rientrano nella ritualità delle celebrazioni, che è più sostanziale di quanto qualcuno potrebbe pensare”

    “Guardatevi dagli scribi che desiderano andare in giro in lunghe vesti e a cui piacciono i saluti nei luoghi di mercato e i primi posti nelle sinagoghe e i luoghi più eminenti ai pasti serali, 47 e che divorano le case delle vedove e per pretesto fanno lunghe preghiere. Questi riceveranno un più grave giudizio”. ( Lc 20.46-47)

    “in fondo, ma le parole di Leonardo, riguardo alla tunica che i soldati si giocarono a sorte, sono incomprensibili e cozzano con la scelta di povertà assoluta, per esempio, di S.Francesco”

    Gesù non ha mai detto a nessuno di diventare povero.
    «Beati i poveri in spirito… ( Mt. 5.3 CEI, Nuova riveduta, Diodati) Poveri in spirito….

    A quelli che sono ricchi nel presente sistema di cose dà ordine di non essere di mente altera, e di riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per nostro godimento; di fare il bene, di essere ricchi di opere eccellenti, di essere generosi, pronti a condividere, tesoreggiando sicuramente per se stessi un eccellente fondamento per il futuro, perché afferrino fermamente la vera vita.”( 1 Tim. 6.17-19)

    Mica dice che devono diventare poveri……

    26 Giugno, 2012 - 12:39
  14. Gioab

    @ Leonardo
    “«dimentichi della Tunica del Rabbi» […]bisognerebbe però ricordare anche che, almeno quando è andato a morire, ne indossava uno così di pregio che i soldati se lo tirarono a sorte.”
    Vero, però gliel’aveva data Erode !

    “Quindi Erode, con i soldati della sua guardia, lo screditò, e lo schernì vestendolo di una veste sgargiante e lo rimandò da Pilato” ( Lc 23.11)

    26 Giugno, 2012 - 12:51
  15. Gioab

    @ Leonardo
    A proposito di “ciascuno a modo suo” anche il vescovo Bargallò non si fa mancare niente “a modo suo.”

    E dato che è anche un amica d’infanzia deve essere anche una storia lunga….. dall’infanzia. Lui dice non c’era nulla di sentimentale, ma le foto lo smentiscono assai assai.
    Perché mai essere bugiardi “a modo suo”, bastava ricordare che il vangelo insegna che il vescovo debba essere sposato. Avrebbe evitato la menzogna e la brutta figura. Cattiva coscienza come al solito.
    ( 1 Tim 3.1)

    26 Giugno, 2012 - 13:03
  16. Leopoldo

    @Gioab
    “Gesù non ha mai detto a nessuno di diventare povero.”
    Gioab, qualcuna risparmiacela.

    26 Giugno, 2012 - 13:06
  17. Sugli abiti indossati dal maestro ci scappa subito la battutina facile…
    esiste una “vexata quaestio”
    http://www.youtube.com/watch?v=qwd4oA75JPk

    Detto questo, probabilmente il capo intessuto di un unico filo “senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo” dovrebbe simboleggiare la “continuità”, ? et ? , il Principio e la Fine.Il Dio che è Padre dell’uomo e della storia dell’umanità, storia su cui l’uomo potrà giocare “la sorte” cercando di cambiarla e modificarla, ma il cui “filo” è intessuto da Dio; Egli resta il Re e Principe di questa umanità, la storia potrà passare di mano ai regnanti terreni, ma alla fine volgerà a Colui che E’ .
    Questo è il pregio e questa è l’unicità.

    26 Giugno, 2012 - 13:15
  18. Clodine

    Attenzione a non alimentare false idee pauperistiche sulla povertà di Gesù di Nazareth. Era comunque il figlio di un carpentiere,falegname, e artigiano che nella mentalità ebraica occupavano un posto rilevante nella gerarchia. Non era per nulla povero, se nacque in una grotta ai margini di Betlemme fu per via dell’affollamento degli albergi cercati affannosamente da Giuseppe..è evidente che soldi per un albergo li aveva eccome.

    26 Giugno, 2012 - 13:32
  19. Clodine, sulla povertà della Famiglia di Nazaret, leggiti I “Sermones” di Antonio di Padova. Ti risparmio il link…
    Quanto poi sulla “povertà” si fa una certa confusione.
    La “povertà” allora oltre alla diversità rispetto a ciò che è oggi, aveva anche un altro senso; povertà era la mancanza di “possedimenti” (di terra, armenti, ecc) e non la mancanza di mezzi di sussistenza. E la mancanza di “possesso” poteva avere anche base “volontaria”.
    E poi vorrei dire altre cose ma me ne è passata la voglia…

    26 Giugno, 2012 - 13:58
  20. Clodine

    concordo con quanto hai scritto Ubi.

    26 Giugno, 2012 - 14:03
  21. Marilisa

    Molto bello e significativo quel ” ognuno a suo modo”, Luigi.
    Non relativismo ante litteram, ma semplice ed intelligente presa d’atto che la religione cristiana non ammette omologazione, perché il Cristo ha portato la LIBERTÀ vera. Che non consiste nel culto esteriore (quello dei farisei), ma nell’intima sequela di Gesù che ci porta a Dio.
    E Dio è nel profondo della coscienza di ciascuno. A noi sta ascoltarlo sentendone il richiamo che può essere diverso per ognuno di noi. Con risposte diverse da nessuno giudicabili.
    Altro che “relativismo”!

    26 Giugno, 2012 - 14:07
  22. Mi è di nuovo venuta voglia di scrivere…
    Sulla povertà ecco, se cosi si può dire, avevano una povertà ”ognuno a suo modo”.
    Quanto poi va ricordato che la “moneta” era merce alquanto rara e che bisognava tenerla in serbo maggiormente per il pagamento delle tasse. Per il grosso del resto c’era il “baratto”.
    Non dimentichiamo poi che la ricchezza (che diversamente da oggi non si esprimeva in ciò che è “monetizzabile”) di una famiglia erano le “virtù” femminili (vedi Proverbi) come il saper tessere, filare, cucire ricamare e quant’altro sappia fare una buona massaia.
    Manualità che tutt’oggi ha un grandissimo valore (e non è detto che si debba per forza “monetizzare”, anzi…): si pensi che un tappeto tutto filato tessuto e intrecciato a mano, in alcune regione montuose dell’Afghanistan si potrebbe monetizzare in appena 10 dollari…

    26 Giugno, 2012 - 14:53
  23. Mabuhay

    “E, se è per quello, gli piacevano pure i profumi costosi.”
    Si’, regalati.

    26 Giugno, 2012 - 15:41
  24. Gioab

    @ Ubi humilitas, ibi sapientia
    “va ricordato che la “moneta” era merce alquanto rara e che bisognava tenerla in serbo maggiormente per il pagamento delle tasse. Per il grosso del resto c’era il “baratto”.”

    Spero accetterà la critica bonaria se le dico che non era proprio così !

    “Sapevi dunque che sono un uomo severo, che prendo ciò che non ho depositato e raccolgo ciò che non ho seminato? Quindi, perché non hai messo il mio denaro d’argento in una banca? Così al mio arrivo l’avrei riscosso con l’interesse’.
    Cosa ci mettevano in banca una capra e prendevano una capra e mezza con l’interesse ?

    “quale donna che ha dieci dramme, se smarrisce una dramma, non accende una lampada e spazza la casa e la cerca attentamente finché non la trovi?” ( Lc 15.8)

    ““Perché mi mettete alla prova, ipocriti? Mostratemi la moneta del tributo”. Essi gli portarono un denaro. ( Mt 22.17)
    (Lat. denarius). Moneta d’argento romana più o meno del peso di 3,85 g, che attualmente varrebbe 0.50€

    300 denari (quasi il salario di un anno),costava l’unguento portato da Maria usato per ungere Gesù
    Il buon samaritano dell’illustrazione di Gesù spese due denari (il salario di due giorni) per aiutare uno straniero sconosciuto. Non ha mica pagato con mezzo vitello o 4 uova. o un mazzo di carciofi

    26 Giugno, 2012 - 16:08
  25. Gioab

    @ Leopoldo
    “Gesù non ha mai detto a nessuno di diventare povero.” Gioab, qualcuna risparmiacela.

    “anche gli esattori di tasse vennero per essere battezzati, e gli dissero: “Maestro, che dobbiamo fare?” Egli disse loro: “Non esigete nulla di più della tassa prescritta”. E quelli in servizio militare gli chiedevano: “E noi che dobbiamo fare?” E disse loro: “Non angariate né accusate falsamente nessuno, ma siate soddisfatti delle vostre provvisioni”. ( Lc 3.12-14)

    Accontentarsi non significa che dovevano diventare poveri…… che c’è da risparmiare ?

    Qualcuno diceva che “Giuseppe e Maria avevano i soldi per pagare l’albero” aggiungerei anche che alla venuta dei “magi” portarono – “doni, oro, olibano e mirra”
    Oro ? Quanto oro ? Molto, poco ?
    Olibano ? cos’è ? A che serve ? E’ costoso ? Si !
    Anche la mirra era costosa. Molto costosa !
    E quindi l’idea della povertà da dove deriva ?

    26 Giugno, 2012 - 16:19
  26. Marcello

    Leonardo, attendo trepidante quanto vorrai scrivere sul dimissionario Bargallo’. So per certo che sarà raffinato e divertentissimo.

    26 Giugno, 2012 - 16:41
  27. Fides et ratio

    @Marilisa scrive
    Cristo ha portato la LIBERTÀ vera.

    Che io sappia, la libertà dell’uomo nel vangelo, appare solo in Giovanni 8.32, “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.

    Che Gesù affermi che ogni uomo è libero di trovarlo nel profondo della propria coscienza lo si trova nell’apocrifo vangelo secondo Marilisa.

    26 Giugno, 2012 - 17:12
  28. Clodine

    Anche perché “fonte e culmine “della liturgia della vita trova nel rito Eucaristico la massima esaltazione perché è li che ciascuno, in virtù di quel sacerdozio ontologico offriamo d Dio le nostre offerte spirituali, le nostre tribolazione e le nostre gioie. E’ lì, e non altrove, che il Verbo si manifesta a ciascuno, “kenosi” suprema- direbbe l’Aquinate- grazie all’atto per il quale in nulla costretto dall’infinitamente grande il Figlio si lascia contenere dall’infinitamente piccolo in un divino, mirabile, contrarsi ”
    “Non coërceri maximo, contineri tamen a minimo, divinum est»

    26 Giugno, 2012 - 17:44
  29. mattlar

    anche io attendo le considerazioni di Leonardo, cercando di districarmi nella giungla infestata di espressioni della cosa.

    26 Giugno, 2012 - 19:32
  30. Marilisa

    “Che Gesù affermi che ogni uomo è libero di trovarlo nel profondo della propria coscienza lo si trova nell’apocrifo vangelo secondo Marilisa.”

    Io avrei detto questo?
    Ancora travisate, e cambiate, le mie parole. Quando mai finirà questo inutile esercizio?
    Fides, dove sta la tua “ratio”?
    Il tuo vanaglorioso nikname non ti corrisponde neanche un po’.

    26 Giugno, 2012 - 20:49
  31. Marilisa

    Ma anche la tua “fides” fa acqua da tutte le parti.

    26 Giugno, 2012 - 20:52
  32. Io trovo che un vescovo che è al mare con la sua amica
    sia tra le cose più belle e degne di un cristiano.

    In una epoca di preti e vescovi pedofili,

    una così eclatante normalità
    perchè non esaltarne ?

    Se se le anime candide
    pensano di cacciare dalle parrocchie e dai vescovadi,
    tutti coloro che vivono un affetto o una passione
    sia etero che omo,
    o che abbiano soltanto orientamenti che non piacciano a taluni,

    si possono chiudere tutte le chiese, parrocchie e istituti.

    Se nel popolo di D-io
    si volevano gli Angeli,
    senza pisello

    allora non doveva essere affidato
    il sacerdozio al genere umano.

    Relativamente al galero, al manto con coda lunga 10 metri !!!! o 3 che siano,
    al camauro,
    il mondo odierno con GPII si è abituato per 25 anni a non vederne più,

    e oggi nel 2012
    un papa che ne indossa si espone giustamente al ridicolo,
    non sta certamente testimoniando Xr.
    ma solo una crassa ignoranza di essere uomo tra gli uomini…
    anche nel vestirsi

    E’ da imbecilli
    indossare capi d’abbigliamento buffi e fuori dalla storia,
    dando l’impressione di vestire Prada.
    (anche se le rubiconde scarpe sono costruite da un “normale”!!! ciabattino..)

    e poi criticare le donne con la minigonna, o procaci decoltè
    o uomini con la passione per i propri bicipiti o pettorali che mostrano
    in alcune manifeastazioni.

    Tra uomini che vestono alla Burke
    o uomini e donne poco vestiti
    i froci
    mi sembrano proprio
    gli uomini “fashion Burke cardinal”

    Ciapa….

    27 Giugno, 2012 - 11:57
  33. Gioab

    @ Fides etratio
    “Cristo ha portato la LIBERTÀ vera. Che io sappia, la libertà dell’uomo nel vangelo, appare solo in Giovanni 8.32, “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Che Gesù affermi che ogni uomo è libero di trovarlo nel profondo della propria coscienza lo si trova nell’apocrifo vangelo secondo Marilisa.”

    Distinto Fides, mi permetta una domanda: secondo lei Giov. 8.32 “Conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi” – come si (ri)conosce la Verità ? e come si capisce di essere liberi ?
    Ovvero, come fa lei a conoscere che sia proprio quella la libertà, che rende liberi, ma da che cosa ?
    Ossia, non capisco bene il senso della sua “battuta” – apocrifo di Marilisa – dovrebbe allargare il concetto. Da che cosa libera la Verità ? E come fa ad accorgersene ?
    Perché non prova ad approfondire così ci aiuta a capire meglio. Sarebbe davvero bello ! La ringrazio.

    27 Giugno, 2012 - 12:01
  34. Gioab

    @ matteo
    “Se nel popolo di D-io si volevano gli Angeli, senza pisello allora non doveva essere affidato il sacerdozio al genere umano.”

    Troppo divertente ! Bellissima riflessione. Grazie.

    Infatti il sacerdozio non è stato affidato al genere umano.
    “ […]Se, dunque, la perfezione fosse stata realmente per mezzo del sacerdozio levitico (poiché sulla base d’esso fu data la Legge al popolo), che bisogno c’era ancora che sorgesse un altro sacerdote[…] Egli non ha bisogno di offrire sacrifici ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo (poiché fece questo una volta per sempre quando offrì se stesso); poiché la Legge costituisce sommi sacerdoti uomini aventi debolezza, ma la parola del giuramento che venne dopo la Legge [costituisce] un Figlio, che è reso perfetto per sempre. Inoltre, molti dovettero divenire sacerdoti [in successione] perché la morte impediva loro di rimanere tali, ma egli, siccome rimane vivente per sempre, ha il proprio sacerdozio senza successori.
    ( Ebr 7.11; 7.26-28; 7.23)

    27 Giugno, 2012 - 12:14
  35. Marcello

    Mattlar, mi sa che con il nostro entusiasmo da fans dei Beatles lo abbiamo inibito.

    27 Giugno, 2012 - 12:15
  36. Marcello

    Una domanda -fuori tema- per gli esperti in rete di diritto canonico sul vescovo argentino di cui si parla in questi giorni.

    Dalle notizie sembra che una volta “pizzicato” il vescovo Bargallo’ sia stato subito richiamato dal nunzio (con il quale in un primo colloquio avrebbe negato tutto) e, infine, quando era impossibile negare, pare che sia tornato dal nunzio per ammettere la colpa e rassegnare le dimissioni.

    Perché dal nunzio? Un vescovo non ha dei superiori locali? Il nunzio non dovrebbe occuparsi solo di rapporti con lo Stato presso il quale è in servizio?

    27 Giugno, 2012 - 12:29
  37. Leonardo

    No, gentile Marcello, non è quella la ragione: amo molto le prese per i fondelli, ma è che per igiene cerco di non mettere piede dove c’è stata infestazione massiccia. Però le considerazioni di Matteo mi inducono a ritornare sul proposito di dir qualcosa delle foto del vescovo Bargallò e compagna.

    Dice Matteo: «Io trovo che un vescovo che è al mare con la sua amica sia tra le cose più belle e degne di un cristiano» e naturalmente la frase è così sperticata e fuori centro da risultare una sua tipica castroneria, ma si capisce lo stesso che cosa voleva dire e, in un certo senso, gli darei quasi ragione (se Matteo e la ragione potessero essere due cose che si combinano).
    Anche a me quelle foto sono sembrate “per nulla scandalose” e proprio in ciò sta il loro scandalo. Mi spiego: a parte l’istintivo moto di sollievo che si prova pensando “almeno un vescovo a cui non piacciono i ragazzini” (in Argentina, fra l’altro, avevano avuto il caso Storni, molestatore di seminaristi), nelle foto si vede una bella coppia di signori di età giusta, fisicamente decenti (lei addirittura gradevole, senza esagerazioni), che si abbracciano in acqua. Si può obiettare sui braghettoni di lui (ma in generale, come dice Eugenio Corti, dopo i trenta non ci si dovrebbe mai far vedere in pubblico in costume da bagno), tuttavia nell’insieme una bella coppia borghese (altoborghese, vista la località), normale. Una normalità da loro stessi talmente interiorizzata che la esibivano con noncuranza, senza pensare alla possibilità di essere fotografati e poi visti da mezzo mondo.

    Matteo, di questa normalità si esalta; ora, io rispetto veramente i suoi tormenti di quando faceva il prete, ma trovo sbagliato che li trasformi nel criterio per giudicare il cristianesimo.

    Il punto, a me sembra, è proprio questo: il cristianesimo non è una cosa normale. È forse normale che Dio si faccia uomo perché gli uomini diventando una cosa sola con lui si innalzino fino a Dio? Il cristiano non è uno normale. È forse normale credere che un tizio vissuto 2000 anni fa sia ancora vivo?
    Uno dei segni più potenti di questa anormalità è l’esaltazione cristiana della verginità (che infatti nell’ebraismo non esiste). So benissimo che è solo una legge ecclesiastica della chiesa latina quella che congiunge verginità e sacerdozio (però vescovi sposati non li hanno nemmeno gli orientali), ma finché c’è (e io spero rimanga) questa norma fa del prete cattolico uno chiamato a incarnare al massimo grado questa “anormalità” dell’essere cristiano.
    Che cosa dice la testimonianza del vergine? Che nessun abbraccio di donna o di uomo può bastare al cuore dell’uomo. Che la venuta di Cristo ci ha “fregato” (perdonate la solo apparente blasfemia) per sempre, togliendoci alla nostra normale misura umana e scaraventandoci in un rapporto abissale e sproporzionato con la vita intima della Trinità. E questo, ovviamente, vale per tutti, sposati compresi.

    Se siamo come tutti, se ci bastano le cose che bastano a tutti, che bisogno c’era di Cristo? Invece mi pare che da troppi decenni sia spasmodica nella chiesa, nei preti e nei vescovi (in tanti preti e vescovi, perlomeno) la voglia di “essere come tutti”.
    Da questo punto di vista, il vescovo Bargallò e compagna si sono solo portati avanti.

    Ma qui, per me, sta appunto lo scandalo.( Ben peggiore, a ben vedere, di quello di un prete o di un vescovo fornicatore che fosse però almeno torturato dal senso della sua indegnità).

    27 Giugno, 2012 - 12:55
  38. Clodine

    Altrettanto brutto mi fece (a dir il vero provai vergogna per lei) una suora delle paoline, cassiera e fac totum in una nota libreria cattolica del centro storico di Roma quando, uscita dal bancone, la vidi sculettare in un disinibito tailleur di buona fattura grigio blu con gonna a tiraculo tanto da lasciar intravedere l’elastico degli slip. Trucco e parrucco della serie “il trucco c’è ma non si vede” e, stagliato tra i seni ben vistosi, inguainati in un perfetto regiseno a push up , voilà signore e signori : il crocifisso!! “sia lodato Gesù Cristo”- “sempre sia lodato”. Semplicemente squallida. Fosse stato per me l’avrei obbligata al velo e alla giorgiera inamidata. Questione di coerenza, tutto qui!

    27 Giugno, 2012 - 13:39
  39. Gioab

    @ Leonardo
    “Il punto, a me sembra, è proprio questo: il cristianesimo non è una cosa normale. È forse normale che Dio si faccia uomo perché gli uomini diventando una cosa sola con lui si innalzino fino a Dio?”

    Evidentemente l’onorevole Leonardo non si rende conto dell’assurdità inclusa nella sua frase. Perfino gli atzechi (pagani e incivili) risero all’idea che lo stesso dio si potesse far uccidere da quelli stessi che aveva creati per salvarli. Chi lo avrebbe risorto se fosse morto ! ?

    A prescindere che Gesù stesso disse di non essere Dio e di essere uno che pregava lo stesso Dio di tutti, ( Gv. 20.17) lei dice : “È forse normale credere che un tizio vissuto 2000 anni fa sia ancora vivo?” Dipende da cosa intende per “vivo” ? perché anche il ricordo è “vivo”, come anche “l’amore” è vivo, c’è il sentimento “vivo” e il “vivo” senso di responsabilità, c’è anche un colore “vivo” e un vivo morto : (lascia che i morti seppelliscano i loro morti – Mt 8.22) e un morto vivo “nel ricordo”. Ma anche colui che è morto anche nel ricordo – “Poiché i viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato. ( Eccl 9.5-6) E se il ricordo è stato dimenticato sono morti due volte.

    Quindi resta da capire cosa intende per “vivo”. Lei lo ha mai visto ? Come fa a dire che è vivo ? Gli telefona o riceve le cartoline da Lui ?
    “Infatti vi dico che da ora in avanti non mi vedrete più, finché non direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”»” ( Mt. 23.39 CEI)
    E’ tutto relativo no ? a meno che intende spacciare assurdità per certezze, ma possono essere solo sue.

    27 Giugno, 2012 - 14:43
  40. Fino a prova contraria,
    contraria veramente,

    scopare è parte integrante della LEGGE NATURALE.

    La castità non risponde a nessun requisito della LEGGE NATURALE.

    Inutile arrampicarsi sugli specchi.

    Essere cristiani,
    servire Gesù
    e
    allo stesso tempo avere una regolare vita sessuale attiva,
    non risultano affatto in antitesi.

    Nella stragrande maggioranza del mondo questo è lapalissianamente dimostrato.

    In tutto il mondo non Cattolico Romano,
    essere sacerdoti o mediatori del sacro,
    e scopare
    non rappresenta un attentato allo morale o alla natura.

    Nello stesso mondo cattolico romano
    nessun prete si sognerebbe di andare a raccontare
    se ha avuto tanti o pochi rapporti sessuali,
    visto che la cosa
    nella tradizione Romana
    si configura come un dato da chiudere in un confessionale….
    se non avere almeno le palle
    di confessarlo pubblicamente almeno a fine anni di vita,
    fregandosene
    di voler dare a tutti i costi
    l’immagine del “perfettino”.

    La castità (non scopare),
    fu una scoperta di uomini e donne
    non-preti
    per dare attuazione escatologica alle parole di Gesù,
    in una vita solitaria, desertica, o cenobitica,
    per una fine del mondo a tempi brevi….

    In seguito divenne abuso
    della credulità popolare…..
    sulla scia di Paolo
    si credette di dover condannare la vita sessuale,
    remedium concupiscientiae.

    Tutto ciò che era servizio in fraternità fatto ai fratelli nella Chiesa di Xr
    aveva come presupposto non-fare-sesso
    o meglio non sposarsi.

    Eppure i primi uomini-papi, hanno avuto una regolare vita sessuale attiva,
    persino altri uomini-papi nei secoli bui del non-sesso anche se celatamente
    sesso lo hanno fatto.

    Pensare che amare Xr
    sia incompatibile con amare un uomo od una donna con il sesso e con i genitali,
    PER ME è quanto di più innaturale si possa immaginare.

    PER ME Xr
    non è venuto ad abolire la LEGGE NATURALE,
    infatti non risulta da nessuna parte.

    PER ME
    Io nelle mie riflessioni, non faccio magistero,
    sono un uomo che vive nella Chiesa di Xr e rifletto.

    Non mi è richiesto nè mi interessa assolutamente di fare o ripetere a pappagallo un magistero.

    L’unico maestro e Xr.

    Posso essere benissimo cattolico,
    e continuare a riflettere.

    Non ho alcun dovere di ripetere nè di creare un magistero.

    Ho il solo dovere di pensare.

    Pensare è il mio specifico che mi dà la dignità di essere umano.

    Trovo che si abusi largamente
    di un magistero
    che è divenuto
    un parallelo codice civile e penale
    per limitare la libertà di pensiero.

    Ognuno è libero di mettere la testa sotto la sabbia.

    Io mi limito a cogitare.

    27 Giugno, 2012 - 14:53
  41. Marcello

    Clodine, sono certo che hai preso un abbaglio. Conosco benissimo le suore paoline. Non solo non hanno librerie nel centro storico di Roma (a meno che tu non intenda quella vicino San Pietro o quella vicino alla Stazione Termini), ma non vestono mai come descrivi. Anzi. Non può trattarsi neanche di una dipendente, perché il regolamento interno in proposito non lascia spazio a tali “libertà”.
    Ci metto la mano sul fuoco.

    Era un’altra libreria?

    27 Giugno, 2012 - 15:02
  42. Forse era in via del Mascherino.

    Domani ci vado.

    Le voglio vedere queste due belle poppe da suora e culetto a cui lasciare fantasie di carnali aderenze….

    27 Giugno, 2012 - 15:09
  43. Marcello

    Senz’altro non lo era.

    27 Giugno, 2012 - 15:14
  44. Clodine

    Eh caro marcello, vorrei tanto dirti che hai ragione, e che ho preso un abbaglio ma…mi dispiace per te…ho detto la verità! Conosco anche il nome della suora in questione e il motivo per il quale dovetti rivolgermi proprio a lei e non ad altre, ma per rispetto della privacy non lo farò…
    Matteo, il fatto si riferisce al 2008, non so se c’è ancora la sister con la gonna a tiraculo, tu facci un salto, non si sa mai. E’ un bel vedere, te lo garantisco!

    27 Giugno, 2012 - 15:41
  45. Marcello

    Capisco che non ci dirai il nome della suora. Almeno dicci la libreria.

    Non costringermi a sfidarti a duello.

    27 Giugno, 2012 - 16:00
  46. Clodine

    ahahahahahahahhhh…aahhahh….oddio che ridere!!

    27 Giugno, 2012 - 17:36
  47. Gioab

    A proposito di “ognuno a modo suo”, qualcuno ha mica letto le esternazioni del futuro capo custode della dottrina della fede ? “Gerhard Mueller nel corso della sua sterminata produzione (circa 400 pubblicazioni accademiche!). Per esempio nel suo libro di Dogmatica cattolica offre un’immagine della verginità di Maria non collegato con “le caratteristiche fisiologiche del processo naturale della nascita di Gesù, ma con l’influsso salvifico e redentore della grazia di Cristo per la natura umana”. Link qui

    Tutto da ridere, il Dio decide che l’uomo Gesù, debba nascere secondo un processo naturale, con gestazione di 9 mesi, nel seno di una donna, ma poi decide che quel processo debba essere modificato in qualcosa di miracoloso. Stravagante no ?
    Poteva risparmiarsi l’angelo che avvertisse Giuseppe di fuggire. MIracolo per miracolo, poteva fare subito piazza pulita dei suoi nemici no ?
    “ In un’altra opera, toccando il tema della transustanziazione, sconsiglia l’uso dei termini “corpo e sangue” perché potrebbero generare “malintesi”. “Corpo e sangue di Cristo non significano le parti fisiche dell’uomo Gesù durante la sua vita o nel suo corpo glorificato. Corpo e sangue significano qui piuttosto una presenza di Cristo nel segno mediato dal pane e dal vino” .Ecc… Vedi “Mueller, il teologo “liberal” nuovo custode della fede “ – Vatican insider ! E poi non cambiano idea ? Solo i morti non cambiano idea ! Ognuo a modo suo.

    Dice il blogger Jacu sui Sacri Palazzi in Jacu scrive 25 giugno 2012 ore 19:29 : “Io sono allibito, costernato! Devono essere diventati matti in Vaticano! Link qui

    27 Giugno, 2012 - 17:37
  48. Marcello

    Fuori la libreria, Clodine.
    Ho già pronti i padrini.

    27 Giugno, 2012 - 18:28
  49. Marilisa

    Divertente la conclusione di Matteo sulla discussione a proposito di monsignori e suore.
    Grazie, Matteo, per avermi fatto ridere di cuore.
    Ma andando all’aspetto serio della questione, io devo dire che il vedere quel vescovo quasi abbracciato alla sua amica d’infanzia ( così ha detto) non mi è piaciuto neanche un po’. Non perché io sia bacchettona–credo lo si sia capito– ma per due motivi ben precisi: primo, anche due amici d’infanzia già maturi non sono soliti a vicinanze così affettuose, a meno che non ci sia “altro”; secondo, perché fa specie, nella nostra cultura, vedere un prete in atteggiamenti alquanto “estroversi” .
    Ma qui veniamo al vero problema.
    La nostra cultura ci ha abituato a questo.
    Fossimo stati nell’ambito, che so?, della cultura religiosa protestante, dove è consentito ai pastori di sposarsi, sarebbe stato ben diverso. E mi risulta che i protestanti sono cristiani.
    Dice l’esimio Leonardo: ” il cristianesimo non è una cosa normale.” E poi: ” il cristiano non è uno normale”.
    Mi viene da sorridere.
    Cristo è venuto fra noi come un uomo normalissimo, escludendo il peccato. Dio si è fatto, in Gesù, vicinissimo all’uomo normale, segno evidente che la normalità gli andava benissimo.
    Gesù non ha comandato ai suoi seguaci di non sposarsi, non avrebbe potuto farlo; e infatti nei primi tempi della storia della Chiesa i ministri si sposavano.
    Facile, non essendo preti o suore, sostenere che “essere eunuchi per il regno dei cieli” è una sorta di beatitudine.
    Facile a dirsi, molto difficile nei fatti evidentemente, se è vero, come lo è, che molti consacrati (non tutti, soprattutto uomini) non riescono a rispettare il voto dell’ astinenza dal sesso.
    Io mi attengo a quel che vedo, a quel che leggo in continuazione.
    Sono molti i preti che lasciano la tonaca per sposarsi, eppure si sentirebbero di continuare, pur sposati, il ministero sacerdotale, ma gli è impedito.
    Bisognerebbe tener conto del fatto che non tutti i preti hanno una spiritualità così alta da riuscire a mettere del tutto in secondo piano la materialità della carne.
    E inoltre “c’è in noi un ateo potenziale che grida e sussurra ogni giorno le sue difficoltà a credere”, come disse una volta realisticamente l’insigne C.M.Martini.
    Il quale in altra occasione disse che occorre una grande, vera, vocazione per rispondere al Signore, e che la Chiesa sarà chiamata a risolvere il problema della diminuzione costante dei sacerdoti.
    Quanti uomini, c’è da chiedersi, in passato si sono fatti preti per vera vocazione? Non pochi lo facevano spinti dai parenti per fare carriera. Altro che vocazione! Altro che “vita intima dellaTrinità”!
    Ad ogni modo, di questo passo i preti diminuiranno sempre di più, e la Chiesa che già sta accusando questo problema, si troverà ad affrontare guai seri. Noi fedeli ne stiamo già risentendo.
    Non è questione di modernità o di “normalità”.
    Si tratta di fare i conti con la realtà.
    Mentre prima nelle chiese c’erano quattro-cinque preti, oggi non trovi più di uno o due preti, talmente indaffarati che è difficile parlarci.
    Molti sono anziani o vecchi di buona volontà ma con i loro limiti, ed i seminari sono semivuoti.

    27 Giugno, 2012 - 18:38
  50. discepolo

    beh direi che la frase “ognuno a modo suo” potrebbe essere lo slogan di un cristianesimo moderno e disinibito e onnicomprensivo e tollerante delle diversità , insomma un cristianesimo nello stile del Vescovo argentino al mare coll’amica o alla suora delle paoline vestita sexy..se è giusto, come mi pare di capire , che “ognuno a modo suo” perchè scandalizzarci per questi due cristiani “ognuno a modo suo”???
    io avevo capito che dovremmo cercare di essere ognuno al” modo di Dio”
    (convertitevi! predicava Giovanni il Battista )
    ma allora, perchè pregare” sia fatta la TUA volontà “?
    preghiamo piuttosto che sia fatta la NOSTRA volontà: e che Dio si adegui al NOSTRO modo. un po’ come dire: caro Dio, io sono fatto così , a modo mio, sono un Vescovo argentino coll’amante o sono una suora che si vuole vestire sexy, caro Dio, o mi prendi così o niente…

    27 Giugno, 2012 - 19:03
  51. Leonardo

    Tanto per dirne una sola, quella volta che Gesù parlò del matrimonio ne parlò in termini tali che i discepoli si presero paura e corsero alle conclusioni: «Gli dissero i discepoli: “Se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi”». E lui non gli disse, “ma no sciocchini, cosa avete capito? come siete abituati adesso mi va benissimo … è tutto come prima”. No, gli rispose, senza sconti «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso».
    Quindi, la visione cristiana del matrimonio è altrettanto esigente e “anormale” e significa – con più difficoltà e contorcimenti – la stessa cosa che significa la verginità. Mi dispiace, ma non è colpa mia.

    Quindi la bella Marilisa (che non deve sforzare così tanto la sua graziosa testolina) forse ha visto un altro film. Concedo però che probabilmente è quello proiettano nella maggior parte delle parrocchie.

    27 Giugno, 2012 - 19:14
  52. “Non tutti i preti hanno una spiritualità così alta
    da riuscire a mettere del tutto in secondo piano la materialità della carne.”

    ——————————-
    Capisco la buona fede dell’espressione.

    Mi pare stridente e fuori luogo
    Opporre in antitesi

    Spiritualità alta
    e materialità della carne.

    Fino a prova contraria, (mah!),
    l’alta spiritualità deve attraversare la materialità della carne…. O no?

    Conosco persone che vivono una spiritualità
    fortemente incarnata
    soprattutto attraverso la carità.

    Eppure fanno sesso attivamente, io ne conosco di sposate.

    Nella storia abbiamo avuto persone consacrate,
    alla carità e alla adesione alla sequela di Xr
    a cui è capitata qualche scopata,
    e allora ?

    Cosa è cambiato ?

    Io starei attento a quella sessuofobia latente….

    Per carità…
    Poi…
    C’è pure a chi non piace il sesso,
    è un dato che appartiene alle varie differenze di orientamento….
    Esiste!

    Allora questi possono andare a fare anche un Virginity Pride

    27 Giugno, 2012 - 19:43
  53. Gioab

    @ Marilisa
    “Facile, non essendo preti o suore, sostenere che “essere eunuchi per il regno dei cieli” è una sorta di beatitudine. “

    Bell’argomento ha scelto, mi congratulo e condivido, ma aggiungo, dove mai ha letto che farsi eunuchi per il regno dei cieli sarebbe stata una condizione “permanente” ? Avrebbe potuto essere una scelta “temporanea” ? Ci ha mai pensato ?
    Tanto per fare un esempio simile , il nazireato non era una condizione “permanenente” ma “temporanea”.
    “ E Jehovah parlò ancora a Mosè, dicendo: “Parla ai figli d’Israele e devi dire loro: ‘Nel caso che un uomo o una donna faccia un voto speciale di vivere come nazireo a Jehovah […] Per tutti i giorni del suo nazireato non deve mangiare nulla che sia fatto dalla vite da vino, dall’uva non matura alle bucce. “‘Per tutti i giorni del voto del suo nazireato il rasoio non gli deve passare sulla testa; finché non si compiano i giorni in cui dev’essere separato a Jehovah …” (Num 6.1-21)
    E se così fosse, sarebbe diversa l’ottica con cui guardare “il voto” non crede ?
    E tanto per restare al “ognuno a modo suo”. Dio ha scelto un modo diverso da quello cattolico.

    27 Giugno, 2012 - 21:00
  54. Marilisa

    Ma no, esimio Leonardo, la mia “graziosa testolina”, su cui lei, presuntuoso com’è, ha sempre delle riserve, non ha bisogno di sforzarsi, mi creda.
    Io guardo alla realtà delle cose, come sempre del resto.
    Lei dove guarda? Su Marte forse?
    Non ha letto recentemente che si sta pregando incessantemente, notte e giorno, per le vocazioni sacerdotali? Si è sempre fatto, certo, ma non come adesso.
    Si aspetta la manna dal cielo. E invece bisognerebbe accompagnare alle preghiere i fatti concreti.
    “Aiutati che Dio ti aiuta” dice un ben noto proverbio.
    Anche il card. Martini ha osservato che la Chiesa dovrà prendere in considerazione questo problema. Ha qualcosa da eccepire anche sulle sue parole? Credo di sì, nel qual caso fa male.
    E poi, lei stesso, amabile Leonardo, ha parlato di “vita intima della Trinità” sia relativamente ai preti, sia nel matrimonio, cosa, quest’ultima, su cui non ho proprio nulla da obiettare perché ne sono convinta esattamente quanto lei.
    E questa intimità trinitaria verrebbe a mancare se i preti fossero sposati? O viene a mancare quando i preti coltivano relazioni nascoste?
    Eppure a volte la Chiesa ha ammesso al sacerdozio preti sposati. O no?
    Ha capito o no, sciocchino, che la vita è in evoluzione e che il Vangelo va attualizzato?

    27 Giugno, 2012 - 21:34
  55. Marilisa

    Matteo caro,
    quando parlo di alta spiritualità, non voglio riferirmi alla carità che deve permeare ogni atto del cristiano. In questo senso sarebbe fin troppo banale, se mi permetti.
    Anche io conosco persone religiosissime, davvero cristiane, che vivono la loro fede in modo encomiabile all’interno di una famiglia esemplare.
    Intendo invece parlare di quelle persone che hanno la loro mente costantemente rivolta a Dio e a Gesù, perché ne sono catturati pienamente senza sentirsene mai ripieni, senza sentire mai appagato il loro spirito.
    Converrai con me che a tale livello di spiritualità non molti arrivano.
    I mistici sì, certi monaci, certe suore, certi preti forse.
    Per essi–io credo– la materialità del corpo rimane in secondo piano, senza peraltro disprezzarlo. Sarebbe offensivo nei confronti di Dio.
    Ci sono sempre stati, sono rivestiti di una Grazia speciale, a mio avviso.
    Ma la maggior parte degli uomini, compresi molti ministri della Chiesa anche ad alti livelli, neppure sa di che cosa si tratta.
    Mi sono spiegata?
    E ti prego, Matteo, se posso permettermi: non usare il termine “scopata”. Che brutto!!
    Un caro saluto.

    27 Giugno, 2012 - 22:07
  56. Leonardo

    Mi spiace, avvenente e volonterosa Marilisa, ma l’unica cosa giusta e ben detta del suo intervento delle 21.34 è «sciocchino», che mi sta a pennello. Il resto è ciarpame. (Quindi si potrebbe anche pensare che quello sia stato, comparativamente, uno dei suoi interventi migliori, ma questa è un’altra storia)

    Nell’insieme, osserverei questo: le parole cristiane sono ormai inintellegibili anche per molti battezzati. Sì, vengono ancora pronunciate (alcune sempre meno), ma non se ne capisce più il senso. Nei casi migliori se ne ha un’idea formalmente corretta, ma astratta. Più frequentemente, come si vede bene anche da questa discussione, dentro la parola c’è tutt’altro (il nulla, molto spesso)

    27 Giugno, 2012 - 23:08
  57. Marilisa
    ma io ti avevo capito benissimo,
    mi ero solo permesso
    di prendere la nota
    da quell’espressione,
    ma
    io mi riferivo al più generale.

    per il termine,
    hai ragione
    è così depoetizzante.

    Ma…
    fare sesso
    è anche alegria,
    divertissement,
    vitalità,

    non è sempre quella cosa seria e doverosa
    per fare figli,
    per fortuna……

    “scopare”
    in fondo
    toglie tutto quell’ammanto
    di sempre-necessario-amore-eterno.

    In tanta parte della terra,
    le persone fanno sesso attivo
    anche o soltanto
    per divertirsi,
    per rilassarsi,
    per giocare.

    Uomini e donne
    sono stati forniti
    di membra per farne quel che vogliono,
    lavorare,
    giocare,
    attivarsi,
    e questo con tutto,
    mani,
    braccia,
    gambe,
    piedi,
    genitali,
    bocca,
    insomma,
    tutto il corpo
    è per l’uomo,
    e
    allo stesso tempo
    è
    straordinriamente
    tempio
    del creatore creante.

    Tutto l’uomo
    è Sacro.

    F-a-v-o-l-o-s-o

    Ovviamente incomprensibile per i manicheisti….

    27 Giugno, 2012 - 23:11
  58. Clodine

    Matteo non eri estimatore di Paolo VI ? E come mai ti sei fatto fautore di siffatto modernismo? O, vero è vero che il Santo padre del concilio si dice avesse la testa a destra e il cuore a sinistra, tuttavia, se non vado errata, nell’enciclica “Misterium Fidei”[1965 -tre mesi prima della fine del Concilio-] fece proprio il “giuramento anti- modernista”, imposto da San Pio X , tanto da esprimersi severamente contro chi sosteneva giudizi temerari sulla prassi cattolico cristiana nella sequela di Cristo tanto da condannare giudizi temerari i quali giudicavano tal sequela “non più adatta agli uomini del nostro tempo”. Riflettevo sui guasti che la pessima interpretazione del concilio ha causato! Ma quanti..!? Come dimenticare che l’ attività umana è corrotta dal peccato e tende a piegare tutto per fini egoici, come imenticare che l’uomo è stato voluto da Dio, con la sua “humanitas” certo,ma per la gloria Sua come tutto il creato. Parole come “purificazione” libertà redenta” ,oggi suonano ridicole, incomprensibili, relegate nella soffitta tra le cincaglie della nonna, obsolete! Che assurdità! A certo mal costume di vescovi modernisti ci abituò lo stesso Karl Rahner, proprio lui: fautore di tanta moderna concezione antropocentrica. Già, e proprio lui, amante della Luise Rinser ex moglie del musicista Karl Orff alla quale scrisse ben 1.800 lettere roventi e appassionate perciò, da quel momento in avanti non stupì più nulla, ne poté. Preti in jens e polo fica della duekappa e suore con le gonne a tiraculo. Purtroppo, sconvolgere le opinioni di un popolo è gioco diabolico di un anno; riordinarle è pianto di secoli.

    28 Giugno, 2012 - 10:58
  59. Lorenz o

    “Uomini e donne
    sono stati forniti
    di membra per farne quel che vogliono…”

    Sai Matteo, lo dico senza nessuna polemica, ma con vero stupore: fa uno strano effetto leggere le tue parole – bellissime- da un reparto di ospedale, neurologia, CRESM, dove si tocca con mano l’esatto opposto.
    Dove lavorare, giocare, attivarsi, tutte espressioni della naturalità della forza e della pienezza della vita sono impossibili, o possibili a forza di sforzi e di fatiche che sembrano negarne , appunto, la naturalità, la forza e la pienezza. Dove quel tutto che è il nostro corpo, diventa ribelle, inerte, nemico, estraneo e niente, niente, niente
    mani,
    braccia,
    gambe,
    piedi,
    genitali,
    bocca
    niente di tutto questo è più per l’uomo, perchè si rifiuta di rispondergli, si deforma, si contorce, si irrigidisce o si muove convulso e incontrollabile.
    Parlare di fare sesso, qua, ti garantisco, ha un altro suono, e ha un altro senso. L’allegria, la vitalità, il divertissement come li intendi tu, come li intendevo io, come li intendiamo tutti, te li scordi, perché nemmeno una carezza o uno sfioramento sono esenti da un tremito, da una scoordinazione, da uno spasmo.
    Ma io vorrei dirti questo. Per quanto possa sembrare insopportabilmente retorico, mentre è verità concreta e quotidiana, si puo’ fare l’amore senza scopare, si puo’ desiderare e amare con la carne e diventare una carne sola senza sesso, si puo’ raggiungere una intimità di corpi così profonda e sconvolgente che un amplesso infuocato diventa una pallida approssimazione della carnalità. Si puo’ capire che la bellezza. la seduzione, il calore, la passione possono incredibilemnete sussistere, anche se violati, offesi, imprigionati, sotterrati, anche senza il piacere e gli orgasmi in sincrono.
    Puoi scoprire che non solo il corpo è per l’uomo, ma l’uomo è talmente corpo
    da riuscire a travalicarne l’armonia, la regolarità, l’equilibrio, il benessere.
    Puoi scoprire che non c’è solo una retorica stucchevole e pallosa dell’amore da bacio perugina, una altrettanto stucchevole del ” non lo fo per voler mio ma per far piacere a Dio “, ma ce n’è anche una sull’amore libero e bello, diritto di tutti, naturale e innocente, a metà figli dei fiori invecchiati e new age…Puoi scoprire anche questo: che ti senti maschio come non ti sei mai sentito prima, nel momento in cui non puoi piu’ esserlo come vorresti. Puoi sentire quelle voglie che sentiamo tutti, e continuare a sentirle come prima, e accorgerti che il loro soddisfacimento , che prima ti sembrava imprescindibile, dovuto, naturale, scolora e perde d’importanza.
    Allora, che dire di tutto questo?
    Che le cose stanno come dici tu e che quando ci si trova in questi stati è una sfiga e basta? Che sia una sfiga puo’ darsi benissimo. Chiamarla disgrazia o prova della vita, non cambia la sostanza della situazione. E’ il ” basta” che non è giusto. Che non va detto. Che non va pensato.Che non e’ vero. La verità è che le cose non sono sempre come le dici tu, e come le dicevo io, e come le pensiamo tutti. E i casi in cui non lo sono sono infinitamente piu’ numerosi di quelli che immaginiamo. Che quella che noi riteniamo essere la normalità delle cose, non è ” normale ” per niente e puo’ saltare per aria per una miliardata di motivi. Se capita, e ochhio, toccatevi le palle, ma prima o poi capita, che fare?! Rimpiangere, tirare righe, chiudere porte, sospirare, sublimare, piangersi addosso? Magari: ognuno fa anche tutte queste cose, certo. Ma poi arrivano le scoperte che dicevo sopra, e non sono consolazioni perché non rimpiazzano niente e non consolano un cazzo, sono scoperte vere, sono cose nuove, sono vita vera e di carne e di tutti i giorni.
    L’avresti voluta? No, certo che no. E’ Dio che la vuole? NO!! CERTO CHE NO. Come si fa a pensare a un Dio che, per provarti come un sadico kapò. ti testa con una serie di privazioni, di anomalie, di pervertimenti delle funzioni?
    Per temprarti, per purificarti, per garantirti il paradiso? Palle.
    Certo non è il Dio di Gesù Cristo che fa questo. Quel Dio è lì con te, che piange sulla devastazione del suo “straordinario tempio del creatore creante” Devastazione che misteriosamente, nella sua impotenza decisa per amore, ha scelto e deciso di accettare e davanti alla quale di non intervenire per sanarla. Devastazione che ha deciso di prendersi addosso, di vivere, di indossare. Noi incontreremo faccia a faccia Gesù risorto con il corpo piagato per l’eternità che ha visto e toccato Tommaso.
    Il Dio di Gesù perde ogni teoria e ogni odore di incenso e di sacrestia, è qui, in questi corpi bloccati, contorti, trafitti, “oscenamente” esposti agli sguardi, come il suo quando è stato in croce.
    Non c’è niente di bello, di nobile, di esaltante in un corpo ammalato e deturpato. Non c’è poesia e ispirazione, solo prosa terra terra, in un letto di malattia. Carne, odore, dolore, sudore, sangue: gli ingredienti del calvario.
    Quale poesia? Se ” scopare ” è depoetizzante, proviamo con ” farsela addosso ” e capiremo cos’è la prosa della cronaca.
    Eppure Matteo, anche questi corpi sono veri tempi del Creatore creante.
    Anzi: piu’ degli altri. Sono il terreno sacro su cui togliersi i calzari perchè lì si incontra Dio.
    Tutto l’uomo è sacro. Anzi, come dici tu, Sacro.
    Non solo i genitali. Ma anche il cervello fatto fuori dall’Alzheimer. L’intestino che non tiene, Le piaghe da decubito che ti mettono a nudo le ossa.

    F-A-V-O-L-O-S- O no di certo.
    Vero e potente e sacro, questo sì. Oh,sì.

    28 Giugno, 2012 - 11:45
  60. bonzieu

    Il post di Luigi lo leggo proprio qando anch’io stavo cercando di capire il senso di una scritta letta all’ingresso di una chiesa.
    L’altro giorno percorrevo un bellissimo sentiero in una forra delle montagne lombarde, traversando continuamente il fiume, ora su massi sporgenti ora semplicemente a pelo d’acqua, immerso in una vegetazione veramente lussureggiante (tanto da non far soffrire il caldo di questi giorni), quand’ecco che, risalendo l’erta accanto ad una cascata, ad una svolta del sentiero compare una radura con un alpeggio così ben curato da sembrare disegnato da un artista. Al centro dell’alpeggio una piccola chiesa, poco più grande di una cappella, e accanto all’ingresso la scritta “Parva sed apta mihi”; non ho studiato il latino, ma un amico dice che dovrebbe tradursi “Piccola ma sufficiente per me”.
    Beh, a distanza di qualche giorno, ora che conosco il significato della scritta, quella piccola chiesa mi piace ancora di più!

    28 Giugno, 2012 - 11:46
  61. Marilisa

    Non avevo dubbi che il perfetto cristiano Leonardo, quello “so-tutto-io”, avrebbe considerato “ciarpame” ciò che ho scritto. Ed anche altri lo avranno considerato tale.
    Ripeto: non avevo dubbi.
    “Le parole cristiane sono ormai inintellegibili anche per molti battezzati.”
    Beati quelli che sanno “intelligere” pensando che gli altri abbiano il “nulla” nella testa.
    Soprattutto quando questi altri pensano che la religione non debba essere un fossile.
    Dio si definisce “IO SONO” ,oggi, “hic et nunc”, caro sempre ironico Leonardo. Ma a lei questo non dice nulla, in tutta evidenza. Per lei i segni dei tempi non esistono, ci mancherebbe altro.
    Manco a parlare poi della situazione concreta in cui un’ Istituzione si trova a vivere.
    Karl Rahner, prendendo le mosse dal C.V.II, ha scritto: ” esiste certo una gerarchia oggettiva…ma esiste sicuramente anche una gerarchia delle verità dettata dal momento storico in cui l’uomo è chiamato a vivere, nonché dalla sua indole e dalla sua vocazione”.
    Io mi trovo perfettamente d’accordo, ma a lei tutto questo suppongo faccia schifo.
    Beati, infine, quelli i cui interventi sono pregnanti–così almeno credono– e ritengono i loro commenti migliori degli altri così meschinamente vuoti.
    Sono quelli a cui piace a priori opporsi a chi non la pensa come loro, desiderosi di dire sempre e solo di no.
    Qualcun altro in questo blog agisce così.
    Evviva la modestia!

    28 Giugno, 2012 - 12:00
  62. Gioab

    “E questa intimità trinitaria verrebbe a mancare se i preti fossero sposati? O viene a mancare quando i preti coltivano relazioni nascoste? Eppure a volte la Chiesa ha ammesso al sacerdozio preti sposati. O no?”

    Sconvolgente, Marilisa sta diventando protestante ( a modo suo) ! Miracolo !

    28 Giugno, 2012 - 12:10
  63. Marilisa

    Quanto mi piacciono i preti con la talare e il cappello con la cupoletta.
    Non appena li vedo–qualcuno c’è ancora–, mi sento più ispirata; il richiamo a Dio è più forte. Più forte?!…
    Però penso a quanto debbano soffrire, soprattutto in giornate calde come queste, così intabarrati, e poi un rapido pensiero: ma quanti bottoni ci sono su quella veste lì? Non è un po’ faticoso contarli tutti?
    Pensieri sciocchi, lo ammetto, alla maniera di James Joyce.
    Per le suore è un po’ diverso. Hanno abiti diversi a seconda della congregazione cui appartengono.
    Una volta le vincenziane avevano un copricapo rigido e di strana fattura , alquanto ingombrante, e se facevi domande ti rispondevano giulive che avevano le ali per volare più in fretta in Paradiso ( giuro). Poi lo hanno cambiato per comodità credo.
    Altre, di non so quale ordine, hanno uno strano velo nero montato sulla testa come una corona. Camminano rigide e impettite. Davvero regali !!
    Ma tutte rigorosamente coperte, naturalmente. Le forme non si devono vedere per non indurre in tentazione.
    I capelli, altro elemento di probabile seduzione, ben nascosti.
    Ed oggi vengo a sapere che ci sono delle suore che mettono in atto tutto il loro potere di seduzione con gonne aderenti, sederi sculettanti, seni non del tutto in mostra ma quasi, su cui magari qualche prete in talare getta, con malcelata nonchalance, un’occhiata, e vuoi vedere che se ne sente pure sconvolto?
    A dire il vero le suore paoline della mia città hanno una veste poco appariscente.
    Ne ho conosciuto personalmente una che era sofferente e che porto ancora nel cuore. Molto intelligente e sensibile. Una volta mi lasciò un mazzo di fiori di campo sulla maniglia esterna della camera dove alloggiavo nello stesso pensionato.Quante belle conversazioni con lei!
    Ma come sono cambiati i tempi! Non c’è più religione, è il caso di dirlo.
    Io ormai mi sono abituata a preti vestiti normalmente, talvolta senza nenche un segno distintivo, ma quando celebrano la Messa e quando parlano di Dio e di Gesù e di Vangelo mi mandano in visibilio.
    Ma questa, si sa, non è religione cristiana.
    Quel che conta, per dirsi davvero cristiani, è l’apparato esteriore. Almeno per molti.

    28 Giugno, 2012 - 13:49
  64. Clodine

    Uniformità di stile e impotenza di vivere Cristo nel presente. Succede quando si annaspa nelle realtà fin troppo concrete, carnali, perdendo di vista la dimensione cui tende il cristiano comune come il consacrato ,quello vero, non fittizio, impastato di omiletica e buone intenzioni e poi, girato l’angolo della sacrestia si fa “umano,troppo umano” -tipo certi “don Seppia” di nostra conoscenza il grande predicatore in ginz e polo che incantava. Peccato che sta scontando 9 anni di galera, e se l’abito non fa il monaco figuriamoci il monaco senza abito- Il cristiano, sia esso comune fedele o consacrato, esprime sempre la propria fedeltà alla linea dell’incarnazione, perché possiede l’intelligenza del momento storico in cui vive [e apro chiosa ringraziando Luigi Accattoli per la bella conferenza di Lecco alla quale mi riaggancio] .Impegnativo il tema della storicità del cristiano- tappa attuale della storia della Salvezza- riuscire a misurare la propria santità con la capacità di compromettersi coi problemi del tempo corrente restando lucidi e svegli, senza diventare marionette, pagliacci in balia degli eventi, o peggio annullarsi sperando che altri risolvano i problemi. Dio concede sempre all’Uomo la Grazia di capire il suo tempo, basta essere sobri, e attenti. Il cristiano, dicevo , affronta l’oggi in prospettiva di fede adottando un “comportamento storico” che non ha nulla a che spartire con certa “attualità di stile” e sfoggio di “tecniche d’avanguardia”,o con una “mondanità” clericale che serpeggia nell’attuale società secolarizzata impregnata di relativismo. Certe adesioni epidermiche dell'”oggi”,nella Chiesa come altrove, più che “servire il mondo” amano “servirsi del mondo” . Sono una truffa, sia nei confronti della Parola di Dio che di se stessi.

    28 Giugno, 2012 - 14:39
  65. Leonardo

    Vorrei ringraziare, dal profondo del cuore, Lorenzo per quello che ha scritto. Cerco di meditare le sue parole. Credo, almeno un po’, di capirle, per esperienza sia pure indiretta. Gli sono vicino. Grazie ancora.

    28 Giugno, 2012 - 14:47
  66. Clodine

    Sai Leonardo, ho fatto la tua stessa riflessione: mi associo !

    28 Giugno, 2012 - 15:02
  67. Ti leggo solo ora Lorenzo:
    Grazie.

    28 Giugno, 2012 - 15:15
  68. Fides et ratio

    Un ringraziamento sincero a Lorenzo.

    28 Giugno, 2012 - 16:33
  69. Fides et ratio

    E un ringraziamento ai piani alti che mi danno la capacità di leggere le parole dei diversamente cattolici con pazienza e ironia!

    28 Giugno, 2012 - 17:19
  70. Dunque,
    visto che
    esiste la realtà della malattia,
    la realtà del male fisico
    che annulla
    la piena vitalità del corpo sano
    dei divertissement,
    della allegria del sesso,
    dunque ?

    Che facciamo ????

    Si renda diabolico e da disprezzare
    il piacere del corpo sano.

    Perchè questo è il vero problema.

    Esistono altre modalità di vivere il corpo,
    nella malattia,
    nei limiti della insanità,
    io stesso ne faccio l’esperienza.

    Ebbene,
    questo deve vieppiù far apprezzare
    a chi ha sanità di corpo
    lo straordinario dono del creatore,
    invece che disprezzare di continuo
    la bellezza della sessualità
    fino a che il corpo è sano.

    Il “corpo” continua ancora a fare rima con “peccato”
    anzi non si capisce come siano caduti in disuso i manicotti,
    ancora usati anche da Alfonso de’ Liguori,
    per evitare di toccarsi il pene mentre si dormiva.

    Santa schizzofrenia
    che vedeva nei corpi malati
    soltanto dei servizi da fare per guadagnare il paradiso,
    straordinario ricatto di un D-io irascibile
    che non aveva insegnato nulla della gratuità.

    Taluni cristiani sono stati capaci di servire non il corpo malato,
    ma il Xr. di cui la persona è sacramento,
    e taluni di questi per caso sono persino stati riconosciuti santi….

    IPOCRISIA DI VARI CATTOLICI,
    parte dal disprezzo tout court del corpo,
    dalla finibilità del corpo,
    per condannare
    tutto ciò che ha a che fare
    con la gioia e la vitalità che esprime il corpo stesso.

    Ancora più ipocriti quei convertiti devoti,
    che dopo aver vissuto giovinezze di gioia sessuale,
    ora li vorrebbero negare ai giovani
    in virtù di una supposta loro riacquistata verginità in saggezza.
    (sempre successo !!!!)

    La realtà di fondo di vari cattolici e vescovi e vaticanensi
    è
    di non tollerare il corpo,
    di non accettarlo nelle sue passioni di vita,
    di non accettare che secondo le moderne scoperte
    possa soffrire e dolorare il meno possibile,
    visto che
    è ancora enorme il tabù di aiutare il più possibile la sedazione del dolore
    nella persona.

    In tantissima parte di Italia
    si rifiuta di sedare al massimo il dolore,

    perchè ancora il dolore è parte integrante della salvezza dell’uomo.

    Cristo è morto inutilmente e beffardamente sulla croce,
    visto che a duemila anni di distanza
    siamo costretti a vivere nel dolore
    nonostante le sempre nuove acquisizioni mediche.

    Non è paradossale
    ritenere da imbecilli
    una morte in croce
    che per tanta parte di umanità
    non ha risolto fame, dolori, guerre, sfruttamenti, odio,.
    con
    la scusa che D-io rispetta il libero arbitrio dell’uomo….
    (tipica affermazione surreale quando non si ha nulla di concreto e convincente da dire).

    Il peggio resta
    che laddove vi fosse la possibilità di godere liberamente della vita,
    anche grazie alla vita attiva sessuale,
    si tengono in vita tabù
    per incoraggiare al disprezzo e all’odio.

    Questo non può negare che il corpo limitato da malanni o accidenti,
    non debba essere aiutato a sviluppare forme alternative
    di godimento e di felicità
    nell’ambito di tutti i limiti possibili.

    Ma la felicità che rompe le paratie della malattia
    è ancora inconcepibile nella morale di vari cattolici,

    è necessario avere come unici modelli di riferimento
    chi muore nel dolore
    perchè completa la redenzione di Xr,
    ergo
    Xr
    non ha completato un bel niente !!!!!!

    Per il corpo
    alla fine la differenza la fanno i soldi e le ricchezze,
    che permettono di fregarsene de
    che permettono di fruire di quegli istituti
    che danno il meglio nella cura,
    che danno il meglio per abbattere il dolore.

    Già,
    perché non a tutti è concesso di essere eroi
    per il piacere di altri che vogliono religiosamente goderne !!

    Quando taluni fanno di certe omelie smielate,
    giocano beffardamente
    con la carne delle persone.

    Io
    questa settimana ho ancora davanti il volto di Luisa,
    che questa settimana ha smesso di soffrire
    dopo lunghi mesi di dolore
    prigioniera del tumore a 46 anni.

    Io che ieri leggevo attonito di un vecchio amico,
    che si vede morire tra le braccia un bimbo,
    figlio unico e primogenito di genitori che avevano atteso fino alla soglia dei 50nni.

    Limitatezza dei corpi, malvagità degli uomini che nelle ultime 48 ore gettavano in pasto sui media
    le notizie atte a creare morbosità e odio, nell’attesa di distruggere un uomo che ha il torto di essere prete, nell’attesa di provocare fuoriuscita di parole da strumentalizzare in odio dai genitori angosciati dalla perdità del figlio o dai bimbi che Carlo accompagnava come ogni anno in montagna.

    Limitatezza dei corpi,
    e malvagità degli uomini
    che in ogni occasione negano la vita,
    pur “facendo” i cattolici.

    Al diavolo i compassionevoli.

    28 Giugno, 2012 - 17:26
  71. Fides et ratio

    In tantissima parte di Italia si rifiuta di sedare al massimo il dolore

    Che panzana!
    Si vede che chi l’ha scritta frequenta più spesso i bordelli dei nosocomi.

    28 Giugno, 2012 - 17:47
  72. dimostrami la panzana professore
    verificabili.

    A me la mia esperienza basta,
    intelligentone

    28 Giugno, 2012 - 17:55
  73. quando si ha qualcosa di concreto da dire
    non si spara
    si dimostra,
    cosa che tu Antonio
    nei tuoi commenti non hai mai fatto

    28 Giugno, 2012 - 17:57
  74. Fides et ratio

    Sei tu che declami, pallone gonfiato,
    Quindi sei tu che devi dimostrare le pirlate che scrivi,
    Sgonfiati, genio, e rivolgiti ad uno un po’ meno tagliato del sottoscritto.

    28 Giugno, 2012 - 17:59
  75. Wow,
    pallone gonfiato ..!!!!
    che onore,
    eccoli
    i mistici
    che si appropriano di titoli da encicliche

    ma chi sono costoro ?

    Tu sei tutto,

    e io
    nulla.

    A me sta bene.

    Confermi a tutti
    di quale genìa cattolica sei.

    Non fai che confermare
    l’odio di tanti verso i cattolici.

    Grazie per aver contribuito.

    28 Giugno, 2012 - 18:05
  76. Fides et ratio

    Ecco i diversamente cattolici:
    Spacciano panzane per oro colato
    e se per caso li contraddici, ti insultano, questi Soloni, e ti fanno il predicozzo.

    Odio? Ma chi ti vuole??????????

    Su tanti ospedali che ho visto, non ce n’è uno che abbia visto avere problemi a sedare il dolore! .

    28 Giugno, 2012 - 18:17
  77. Carissimo Antonio,
    devi aver visto un altro film
    su un altro pianeta.

    Io ho usato parole precise,
    non quello che affermi tu.

    Fai il bravo cristiano
    e
    cerca di essere almeno onesto.

    Non stai dando un bello spettacolo.

    Non fai altro che confermare i sentimenti di anticristianesimo,
    in chi vede i cristiani come duri di cervice.

    28 Giugno, 2012 - 18:20
  78. Lorenz o

    Non so che problemi tu abbia con la repressione, con il tuo corpo, con la sessualità, con la fisicità. Non so che rabbia compressa tu covi nei confronti della sessuofobia che certamente alberga in tanta parte dei cattolici. Francamente non mi interessa. Puo’ darsi che tu parli allo spechhio e inveisca contro non so chi, e mi sta bene.
    Ma se per un caso ti riferissi a quello che ti ho scritto prima quando parli di “taluni che fanno certe omelie smielate giocando beffardamente con la carne delle persone ” sbagli bersaglio in un modo che non puoi nemmeno immaginare quanto sia clamoroso. Non mi sembra il caso di venire a raccontare qui la rava e la fava della mia vita: sappi che le omelie, smielate o no, le farai tu. Io parlo di vita, di vita vera, di vita mia, di 23 anni di vita mia.
    Non mi sogno nemmeno di predicare sulla teoria dei corpi e del piacere: quello lo fai tu, svelando, permetti, una certa ossessione fuori misura.
    Che ti fa partire per una tangente completamente diversa da quello che ti è stato detto. Liberissimo di non essere d’accordo e di buttare rabbiosamente merda sulla vita di un altro: ma almeno sta ad ascoltare quello che l’altro di dice e non quello che tu interpreti di aver sentito. I casi sono due: o tu non hai letto quello che ti ho scritto o, permettimi la franchezza liberatoria, non ne hai capito assolutamente un cazzo.
    “Si renda diabolico e da disprezzare il piacere del corpo sano !”
    Questo sta nei tuoi incubi, nelle tue polemiche, nelle esperienze che avrai subito e vissuto nella tua vita, che ne so? Non certo nelle mie parole, perché io non l’ho detto, non lo penso, non lo scrivo. Che cavolo vai dicendo?
    Pensa un po’: aspettavo il vate Matteo per scoprire che il corpo e il sesso fanno ancora rima con peccato in tanto cattolicume. Sai che novità, che analisi geniale! Ma questo, che cavolo c’entra con quello che ti ho scritto?
    Io non demonizzo una fava, tantomeno il sesso e il corpo sano. Non esalto un bel niente, tantomeno il dolore e la malattia: tieni i tuoi strali da polemista anni cinquanta per altri interlocutori che ti diano piu’ soddisfazione. Semplicemente NON C’E’ la crudele distinzione che tu, con cinica disinvoltura, operi tra sani e malati, tra CORPO GIOVANE E SANO – mi sa che sei un po’ fissato- e corpo malato e dolorante. Matteo, sveglia! I “MALATI” reietti non esistono, se non nelle nostre categorie schizofreniche . Esisto io, tu, Caio e Sempronio che tac, a un certo punto si ammalano, e che restiamo io, tu, Caio e Sempronio, e che quelli come te bollano premurosamente come serie B .Prima gaglliardi, priapeschi, scoperecci e felici come pasque e adesso tetri, impotenti, depressi e rabbiosi, solo degni di esistere perchè gli altri, i MOMENTANEAMENTE SANI, possano gaurdarci, avere un po’ di strizza, e dire vitalisticamente, d’annunzianamente , dai diamoci dentro che la vita è bella finchè non tocca a me…. Questa realtà è falsa, oltreche schifosa per come la descrivi: crudele, insensibile e menzognera.
    Sarebbe ” Negare la vita” parlare di tutto un mondo di carne e di sensi che tu vorresti tacere solo perchè e’ venuta meno la sanità, la giovinezza, la freschezza dei corpi? Io dico il contrario, proprio il contrario esatto. Che la vita è vita sempre, vita degna sempre, vita vera sempre: non solo quando ti allupi e ti ravioli in camporella , o quando fai il bagno in mare nudi al chiaro di luna. Credi che ci sia una nota di condanna per queste cose? Toglitelo dalla testa, non c’è per niente. Cose bellissime, cose fatte. Non le posso piu’ fare. Vuoi la lista delle cose che non posso piu’ fare?!Te la risparmio. E allora, dovrei dire: sfiga, e basta?!
    Ma dillo tu.
    Io non so a cosa tu creda, e non me ne frega niente.Io credo a Gesù Cristo morto in croce e risorto. Se non ci fosse Lui, io non crederei a Dio.Punto.Non per dolorismo fanatico. Ma perché non crederei a un Dio che se ne sta nei cieli a prometterci anche salvezza eterna, mentre noi stiamo qui a crepare.
    E’ solo la croce di Cristo che mi fa la differenza. Questo vale per me.Per te è miele smielato? Problemi tuoi. Il corpo limitato dai malanni e dagli accidenti, come tu eufemisticamente lo definisci, deve essere aiutato in tutti i modi?
    Ma senti un poi’ che bella scoperta, che illuminante novità. A Matte’, ariseveglaiti una seconda volta: “la morte in croce non ha risolto per tanta parte dell’umanità il dolore?!” NON L’HA RISOLTA PER NESSUNO, altro che storie.E quindi ovvio che resta interamente a noi questo compito, questa missione. Magari a partire dal non considerare i malati, i vecchi, gli handicappati come dei paria senza speranza come fai tu, casi umani a cui trovare qualche surrogato di felicità..Nessun surrogato: la felicità, trattieni lo sbocco allergico, ce l’hai a portata anche così. Solo che non è quella che tu sembri credere. Scopare è naturale, fisiologico, divertente, bellissimo. Se lo fai con chi ami, è pure forte. Ma mi spiace, non è la felicità. Puo’ esserne un pezzo , anche importante. Basta..Però per quanto tu ti arrabatti con le tue parole, spero che tu lo abbia capito che c’è un momento in cui la felicità( quella che intendi tu) non riuscirà piu’ a rompere le paratie della sofferenza, e che ti diranno, o peggio NOn ti dianno, tu stai crepando.
    E io dovrei a questo punto spendere le mie emergie e le mie possibilità di vita vera , piena, totale- anche se schifosa- a rimpiangere il vento nei capelli e le tette sode, e a dire : ragazzi, finché potete, approfittatene?
    Ma io non ci penso proprio per niente.
    Il corpo è sacro quando ti fa godere e allo stesso modo è sacro quando ti fa soffrire. Quando è giovane e aitante e quando è irriconoscibile e spaventoso. Quel corpo siamo noi, in ogni caso. La compassione io non so dove stia di casa, almeno come la intendi tu. Né per i malati, né per i poveri sani che tu ti senti di difendere. Il corpo non si compatisce, si vive.
    E se pensi che questa sia retorica, auguri.

    28 Giugno, 2012 - 18:36
  79. Luigi Accattoli

    Un saluto a bonzieu che nella vita si chiama Eugenio detto Gege. Bella la descrizione di quella tua escursione nella quale non si sentiva il caldo, che a Roma in questo momento è forte.
    Quella scritta è sulla casa di Ludovico Ariosto a Ferrara, che si può visitare. La scritta prende l’intera cornice che divide il primo al secondo piano. Viene citata abbreviata come l’hai trovata tu, ma nell’originale è più ampia e tutta bella a leggere: «Parva, sed apta mihi, sed nulli obnoxia, sed non sordida, parta meo, sed tamen aere domus»: Piccola casa ma adatta a me, non ipotecata da nessuno, non misera e procurata con il mio denaro.
    A ben vedere, un poco come la tua casa, mio caro Gege.

    28 Giugno, 2012 - 18:40
  80. “Repressione
    ossessione
    buttare rabbiosamente merda
    non ne hai capito assolutamente un cazzo.
    sei un po’ fissato
    ariseveglaiti
    tu ti arrabatti
    auguri”
    ___________________________

    Ecco,
    come volevasi dimostrare…

    Grazie Lorenzo,
    ti ricordero’ nelle mie preghiere

    28 Giugno, 2012 - 18:52
  81. Marilisa

    “Il Dio di Gesù perde ogni teoria e ogni odore di incenso e di sacrestia, è qui, in questi corpi bloccati, contorti, trafitti, “oscenamente” esposti agli sguardi, come il suo quando è stato in croce….
    questi corpi sono veri tempi del Creatore creante.
    Anzi: piu’ degli altri. Sono il terreno sacro su cui togliersi i calzari perchè lì si incontra Dio.
    Tutto l’uomo è sacro. Anzi, come dici tu, Sacro.”

    Condivido in pieno.
    E aggiungo che di fronte a tutto questo le discussioni su vecchi e nuovi riti si presentano del tutto inutili.
    Di fronte a dei corpi ammalati e distrutti si deve vedere il Cristo crocefisso.
    La Messa è lì nella sua essenzialità, senza vecchio e nuovo, senza insulse proposizioni di culto tradizionale e di modernità.
    Ma il discorso sulla sacralità del corpo apre un nuovo scenario.
    Nella lettera agli Ebrei si legge: “entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato…ecco, io vengo per fare la tua volontà”.
    Vivere la condizione umana è vivere la corporeità. L’obbedienza a Dio passa attraverso l’obbedienza al corpo.
    Invece da molti cristiani il corpo è ancora visto come strumento di peccato soprattutto in riferimento alla realtà sessuale.
    In passato lo era ancor di più.
    Gli strumenti di mortificazione del corpo erano molto diffusi fra i religiosi. Oggi non saprei.
    Segno che imperava una netta dicotomia fra spirito e corpo, per cui si era convinti che il corpo fosse di ostacolo alla piena espressione dello spirito.
    Una religiosità distorta, che credo sia stata in buona parte superata.
    Eccoli i segni dei tempi, ecco la lettura nuova che l’evoluzione della vita porta con sé.
    Altro che “diversamente cattolici”!!
    Con ciò non voglio certo esaltare l’esibizione del corpo quale oggi viene fatta in modo invadente e indecente.
    Il corpo è il tempio dello Spirito, si è sempre detto giustamente.
    E qualcuno dovrebbe ricordarlo spesso alle molte disinvolte ragazze che idolatrano se stesse.
    Ma è sbagliato rifiutare come aprioristicamente negativa la visione del corpo nell’ esperienza erotica.
    Il Cantico dei cantici parla di un amore umanissimo che non va inteso allegoricamente.
    Gli amanti del Cantico parlano del corpo proclamandone la bellezza.
    La dimensione sessuale ha un indiscusso rilievo, e nella reciprocità c’è la totale donazione dell’uno all’altra e viceversa, c’è “la fiamma del Signore”.
    E nel Cantico, se non sbaglio, non si parla di procreazione, come invece fa la dottrina cristiana (sesso finalizzato alla procreazione).
    Che poi si possa fare a meno del sesso per sentirsi uniti a Dio nell’ identificazione del proprio corpo martoriato con quello del Cristo sulla croce, su questo non possono esserci dubbi, caro Lorenzo, ed è augurabile a tutti i sofferenti.

    P.S.
    Permettimi di dirti, però, che secondo me non hai afferrato del tutto quel che Matteo voleva significare.

    28 Giugno, 2012 - 19:40
  82. L orenzo

    Prego Matteo, farò altrettanto.
    Ma lanciare il sasso e nascondere la mano è un trucco vecchio come il mondo.
    Se potessi eviate di usare chi sta male per le tue polemiche pesonali, sarebbe meglio.

    28 Giugno, 2012 - 19:58
  83. L orenzo

    Leggo solo adesso e ringrazio di cuore Leonardo, Clodine, Nico e Fides.
    E anche Marilisa. A cui dico anche che puo’ darsi benissimo che non abbia afferrato bene quel che si voleva dire, ma anche alla rilettura il suono è rimasto uguale.
    A tutti, scusate se ho parlato di cose personali laddove non era il caso.
    Buona serata.

    28 Giugno, 2012 - 20:03
  84. Fides et ratio

    Diversamente lenzuolo!

    28 Giugno, 2012 - 20:11
  85. Ogni guerra vuole sempre che ci si schieri da una parte.

    Nulla di peggio che fare del corpo carnale/spirituale
    un oggetto
    da contendersi
    tra le parti in guerra,

    tra chi lo disprezza,
    e chi lo ritiene integralmente (pisello e passerina compresi)
    e comunque,
    presenza sacramentale di Xr.

    Quando i cristiani si ritengono di un altro pianeta,
    fanno del corpo soltanto una prigione triste.

    Avrà un senso che il primo atto religioso che avviene su un essere umano
    origina proprio dai nostri padri nella fede,
    in cui
    D-io si afferma violentemente
    proprio sul pene di un bambino appena nato (8gg).

    La violenza sul corpo di un bimbo
    è il primo atto di Dio, (dicitur…)
    che interviene minando l’integrità della persona umana,
    attaccando proprio la particolare zona di piacere sessuale della adultità,
    guarda caso cercando di diminuirne l’intensità di goduria.

    E’ interessante verificare che come prima violenza
    colpisce proprio nel sesso del maschio appena nato.

    Ha senso forse già da questo l’innata violenza aggressiva dei maschi,
    che si rifanno soprattutto sulle femmine.

    La “propagazione” del peccato originale per via sessuale nella generazione
    nonostante la confessione del ’68 alla fine dell’Anno della Fede da Paolo VI,
    non mi è parsa mai nè credibile, nè logica.

    Tutto va sempre a cozzare, guarda caso sempre la’……

    Fondamentale odio per il corpo…..

    28 Giugno, 2012 - 20:15
  86. E.C.
    non mi è parsa mai nè credibile, nè logica (negli ultimi 20 anni di approfondimenti…)

    28 Giugno, 2012 - 20:18
  87. L orenzo

    Vera la storia dei cristiani che fanno in certi casi del corpo una prigione triste.
    Vero anche che tu, col tuo atteggiamnto, segreghi i malati nella stessa prigione.
    A vita.
    Cerca di evitare.

    28 Giugno, 2012 - 20:28
  88. Marilisa

    Fides: identicamente “rabbioso” cafone, bifolco, zotico.
    In più: buzzurro e villanzone.
    Ed ancora : bigotto !!!

    28 Giugno, 2012 - 21:36
  89. Fides et ratio

    Mary… Diversamente caritatevole!

    28 Giugno, 2012 - 21:42
  90. Marilisa

    Fides…in risposta alla tua “carità” targata “vero cattolico”.
    Va’ a guardare la partita, va’.

    28 Giugno, 2012 - 22:08
  91. Marilisa

    Bonzieu o Gege, che bel paesaggio hai descritto!
    “Quella piccola chiesa” di cui parli sembrerebbe fatta apposta anche per me.
    Un bel rifugio per trovare la pace nell’ intimità con Dio.

    28 Giugno, 2012 - 22:12
  92. Dai Marilisa,
    non vale la pena…..

    cerchiamo di usare la sola ragione
    dono di D-io,

    lasciando la fede nell’illogico, nell’irragionevole
    a chi pu averne bisogno.
    —-

    Per Lorenzo,
    mi spiace il bisogno che hai di credermi lontano dal mondo della malattia,
    dal mondo della sofferenza,

    Ti lascio questa certezza,
    di cui probabilmente hai bisogno
    per sentirti sicuro.

    Che un cattolico possa affermare abominio il disprezzo per il corpo sano o malato che sia,
    possa destabilizzare,
    mi è comprensibile.

    Quando vedo l’odio di tanta parte di mondo contro i cristiani,
    per il fatto dell’odio dei cristiani per il corpo e per la rilevanza del sesso,
    sento forte la fitta di dolore.

    Dovrei cominciare a postare (non qui)
    le immagini che mi fanno urlare,
    per le offese contro IHS
    a causa della fobia dei cristiani
    contro il corpo e il piacere e la gioia.

    Gente che pensa di mostrare il proprio odio a Cristo e cristiani
    andando a scopare in chiesa e facendosi anche fotografare,
    postando sul web,
    credendo di combattere lo stesso odio dei cristiani.

    Solo oggi ho scoperto come ci sia negli USA la ricorrenza della Resurrezione
    celebrata da giovani, prendendo in giro Xr. Una tradizione annuale….

    Perchè mi devo incazzare con loro,
    se hanno ricevuto da cristiani un messaggio di odio, di disprezzo di morte,
    nei confronti del corpo,
    che Xr non ha mai dato ?

    Gli USA hanno una popolazione di evangelical che vuole imporre la visione di odio contro il corpo a cui si stanno spalmando sempre più cattolici reazionari e i vescovi ormai tutti voluti da Ratzinger.

    Appariva paradossale nei mesi scorsi che la massa di evangelical si vedeva espressa da un politico cattolico con profonde radici culturali di intolleranza e razzismo, di ossessiva fobia per il sesso di cui è intriso il mondo evangelical americano stesso.

    Se i cristiani continueranno ad odiare,
    se continueranno a non accettare le diverse espressioni di tutta la dignità umana,
    se continueranno a ritenere valori negoziabili la libertà umana e la dignità umana,

    continuerà ad aumentare la massa di anticristiani,
    che faranno la gioia di tanti cristiani felici
    di essere perseguitati a causa della politica…….la loro…..

    28 Giugno, 2012 - 22:17
  93. Fides et ratio

    Il cattolicesimo luogo dell’odio, dell’anti-libertà e dell’anti-dignità,
    Siamo nel Regno di Pirlonia o in quello di Panzania?
    Intuizioni geniali di diversamente sani di mente!

    28 Giugno, 2012 - 23:00
  94. Non ti preoccupare
    non a tutti è dato di intelligere

    28 Giugno, 2012 - 23:02
  95. L orenzo

    Senti Matteo,
    di’ quel che vuoi, argomenta quello che credi.
    Dici anche cose interessanti.
    Ma parla per te e lasciami fuori.
    Io sono sicuro e arcisicuro di quello che ho detto, perché è la mia vita.
    Non ho bisogno di credere proprio niente su di te.
    Spero che tu lontano dal mondo della sofferenza non ci sia proprio. Tu come nessun cristiano, perché se no che si è cristiani a fare?
    Anzi, credo proprio che tu non lo sia.
    Ma questo non mi da un millimetro: né di sicurezza né di insicurezza.
    Piantati piuttosto in testa che l’odio per il corpo, che tu cogli in tanti aspetti così bene,
    trova la sua apoteosi nascosta nei confronti dei corpi feriti e ammalati.
    Francamente, un video di dementi scopatori in chiesa, rispetto al
    disprezzo mascherato per chi è reo di non poter piu’ ” godere ”
    appieno della bellezza dei corpi, è un pelo rispetto a un trave.

    28 Giugno, 2012 - 23:02
  96. Grazie Lorenzo,
    mi consola
    che nel tribunale di D-io
    tu possa giudicarmi “che non lo sia”.

    Ora mi sento in pace,
    mi corico e subito mi addormento:
    tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.

    28 Giugno, 2012 - 23:19
  97. Clodine

    Ti abbraccio forte Lorenzo. Ti voglio bene…ti vogliamo bene. Tutto il resto è noia!

    29 Giugno, 2012 - 5:58

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