“Vorrei capire con il cuore qualcosa che con la testa so da tanto, e cioè che la disabilità non è la fine del mondo, poiché quaggiù un poco disabili lo siamo tutti”: parla così Paola Olzer, carissima amica che la tetraparesi spastica non ha mai bloccato. L’ho provocata all’uso del computer e per e-mail abbiamo fatto un libro a quattro mani che ora vado a presentare: “La mia Via Crucis e quella di Gesù. Diario di un viaggio in Terra Santa e di tutta una vita” (Edizioni Ancora, pagine 103, euro 11). Nel primo commento due link per conoscere e amare Paola.
Oggi vado a Trento per Paola Olzer che mi è cara
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Qui la foto del volume e la possibilità di leggere l’introduzione e la quarta di copertina:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/prefazioni-e-capitoli/la-mia-via-crucis-e-quella-di-gesu/
Qui il profilo che ne feci nel 2011 per la pagina del blog intitolata “Cerco fatti di Vangelo”:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/4-la-reazione-all%E2%80%99handicap/paola-olzer-%E2%80%9Ca-volte-non-capisco-ne-l%E2%80%99uomo-ne-dio%E2%80%9D/
Paola arrivo. Tu intanto manda un commento. Luigi
Grazie Luigi di questo “Fatto di Vangelo”.
Paola, ti aspettiamo qui sul Blog.
Io sono arrivato a Trento e vedo che Paola non è ancora arrivata nel blog. Ma tranquilli: Paola quando arriva arriva.
Un abbraccio a Paola. Una presenza come la sua qui sarà un dono straordinario per tutti quelli che partecipano e leggono.
“Qui scopri la fatica di una persona che si è trovata a vivere nella lotta ogni giorno dei suoi anni e ogni ora dei suoi giorni e scopri la rara gioia e la molta preghiera che accompagna quella lotta.”.
Vado a prendermi il libro.
A Paola, il mio ciau .
Eccomi nel Centro Famiglie di Trento dove mi hanno ospitato. La presentazione del libro è avvenuta nel secondo pomeriggio e Paola è poi stata a cena con me e con il gruppo organizzatore. Alla mia domanda se avesse mandato il commento che le avevo chiesto ha risposto: “No, perché ho dovuto prendere una pastiglia che mi riduce la vista per tre giorni e quando ho questo calo della vista non riesco a usare il computer”. Ma ha promesso che interverrà quando le sarà possibile. Lei è già iscritta al blog ma fino a oggi ha mandato un solo messaggio, che è questo:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/il-regno-e-settimana-tornano-ma-ognuno-a-modo-suo/comment-page-1/#comment-150826
Mi ha detto: “Saluta i visitatori”. E ciò vi basti. Buona notte a tutti.
Ho detto “buonanotte” ma non avevo finito. Due ne debbo ancora dire.
La prima sono le tante primavere che ho goduto da Roma a Trento, in grande luce: il Lazio virescente dove già si mangiano fave primaticcie, la Toscana in fiore bianca e rossa, l’Emilia verdolante, il Veneto al primo verde, il Trentino con la neve in alto specchiante.
La seconda è il Duomo, il calamitante Duomo dove vado sempre per un tempo e due tempi quando sono quassù. Vi ho passato due ore in solitaria, ammirato di vedervi due “confessori straordinari” [così era scritto nel paravento dietro al quale erano seduti], con persone che andavano una dopo l’altra. Poi a piedi ho raggiunto il nuovissimo Polo Culturale Vigilianum dov’era l’appuntamento.
Di nuovo buonanotte.
Mentre sei a Trento, Luigi, e in ambiente giusto, puoi mica domandare se hanno notizie della cerimonia di beatificazione di padre Mario Borzaga, da poco neobeato? Non ho piu’ trovato news sull’argomento.
Grassssssie.
C’è una frase di Tonino Guerra che trovo straordinaria:”un buon pittore quando dipinge un ramo fa sentire anche il rumore del vento”. Ho visto opere dipinte da artisti privi delle braccia, dipinte con il pennello tra i denti, o con i piedi stretto tra il pollice e l’indice, di una bellezza struggente da far vibrare l’anima…
Dovrebbe far paura la disabilità dello spirito, dell’anima, della mente. Per quel tipo di disabilità non ci sono barriere architettoniche che reggano.
Cosa rende più disabile:di un braccio o l’analfabetismo, la sedie a rotelle piuttosto che la cecità o la dipendenze dalla droga, dal sesso. L’essere invalidi totali o la cattiveria umana, quella della cronaca nera che ogni giorno imperversa in tv e miete orrori.
Nel corso del mio umile apostolato ho avuto esperienza di ragazzi disabili e down. Ce n’era uno, Leonardo, che muoveva solo gli occhi: due occhi azzurri pieni di vita e di cielo…non ho mai più incontrato nella vita qualcosa di più dolce ed eloquente.
@cosa rende più disabile : l’assenza di un braccio o l’analfabetismo…
Non riesco a separare Trento da Trieste, per me sono un tutt’uno forse perché queste due straordinarie città hanno dato molto e sofferto molto per la patria, per la sua unità…Il mio primo amore fu un triestino : Guglielmo Oberdan (mi sembra di averlo già detto sul blog di Accattoli), ne guardavo rapita le foto sui libri di testo e in seguito ne raccolsi tutti i documenti. Un ragazzo magnifico, bellissimo, vissuto per un tratto a Roma, nel quartiere Trastevere, in una piccola stanza…
credo di essere uscita di tema…ma corro ai ripari…
avete mai ascoltato questa voce ? Non credo ci sia nulla di simile …
https://youtu.be/7VJ4ACx3its?list=PL0xkVZgNL64fAWi7PBLFF7UAWb6dCjtCa
Un caro saluto e un abbraccio a Paola
Clo
“Paola è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di lei il Figlio di Dio venga glorificato”.
La tua vita, il tuo cuore, le tue parole, Paola, sono sprazzi della gloria di Dio, e per mezzo di essi il Figlio di Dio, che ti è accanto, viene glorificato.
Grazie di esistere, Paola. Dimostri, secondo me, che la sofferenza non è da Dio, ma che Dio è per e con chi soffre.
Grazie se avrai tempo, modo e forze per stare con noi, in questo blog.
Lorenzo Cuffini. Ho chiesto della beatificazione di Mario Borzaga e mi hanno detto che non c’è ancora la data nè il luogo. Essendo stato ucciso insieme a un catechista laotiano, Thoj Xyooj (19 anni, di etnia hmong), ed essendo stata comune ai due la causa di riconoscimento del martirio, ne è venuto un conflitto tra Trento e la conferenza episcopale laotiana sul luogo della beatificazione. Stava prevalendo la soluzione laotiana (“Trento ha già tanti santi e beati…”) ma la faccenda di beatificare un missionario italiano ucciso nel 1960 dai guerriglieri del Pathet Lao era sgradita al governo di quel paese. In più nella faccenda già ingarbugliata si è inserita una rivendicazione della Congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata alla quale il padre Mario apparteneva, perchè la proclamazione si tenga in Francia per beatificarlo insieme ad altri loro martiri franco-laitiani… insomma è guerra come sempre intorno ai santi e alle preghiere…
Un altro esempio di come l’ effetto del dolore e della sofferenza ( e proprio nel momento in cui sembra che tutto sia perduto) riesce a trasmormarsi in qualcosa di straordinario . E’ la forza della vita… che ci possiede….perché non siamo noi a possedere lei, ma lei, la vita, possiede noi…
https://youtu.be/xTm06SFU6eI
Scrivo dal Frecciargento che mi porta da Trento a Bologna, dove prenderò un Regionale Veloce – se lo sciopero dei ferrovieri lo consente – per arrivare a Prato dove domani in mattinata sarò a un incontro del vescovo con la città per la presentazione di un volume fotografico sulla visita del Papa del 10 novembre scorso, nel trentesimo della visita di Giovanni Paolo II: 19 marzo 1986. Io ero allora a Prato e sono andato a cercare i due articoli che scrissi in quell’occasione “quand’ero in parte altr’uom da quel ch’io sono”. Li ho trovati passabili.
Mentre scrivo sguardo l’Alpe che scorta il treno e conto gli alberelli lungo l’Adige. Appena verdi. E fioriti appena. In mattinata ho visto il Muse e ne farò un racconto con foto uno dei prossimi giorni. E’ stata una visita simile a quella che il giugno dell’anno scorso avevo fatto all’Expo. Qui narrata con foto, come no.
http://www.luigiaccattoli.it/blog/allexpo-con-lucio-dalla-e-altri-amici/
Grazie per l’informazione dettagliata, Luigi.
Mia nonna avrebbe detto ” miserie umane”.
In effetti, una beatificazione vale in assoluto, non è che salga o scenda d’importanza a seconda della location. Mi immagino solo la delusione di Lucia, la sorella che si è spesa in modo straordinario e anche un poco avventuroso in tutti questi anni, che mi aveva confidato la sua speranza nella grande festa in Duomo a Trento, lo stesso della ordinazione sacerdotale di Mario: ” sarà un po’ come riportarlo, finalmente, a casa .”
E ricordava come fino all’ultimo la loro mamma non si fosse mai rassegnata all’idea di quel figlio ” scomparso” nel nulla, e andasse ripetendo in dialetto a chi la ascoltava ” lasciate andare me in Laos, che me lo ritrovo io , il mio Mario”.
http://www.lastampa.it/2014/12/01/vaticaninsider/ita/nel-mondo/mario-borzaga-martire-non-crociato-hw65GqgzO4HnnGVaxtWUPM/pagina.html
Ma Paola, noi t’aspettiamo !
Ciao a tutti.
Roberto Caligaris
chiedo scusa se solo ora cammino con voi, ma certe volte il mio fratel dolore mi mette alla prova. Vi ringrazio tutti per i commenti e auguro a tutti di accogliere la piccolezza di ogni vita con gioia nonostante la fatica.
Quando abbiamo presentato il libro al Polo Culturale ero incerta ed emozionata perchè si fa fatica alle volte a scoprire l anima. In ogni modo sono contenta di aver fatto questo dono assieme a Luigi. Poi vorrei ringraziare Luigi per essermi stato vicino, per avermi incoraggiata ad andare avanti, e aver sostenuto idee e progetti alle volte un pò folli… dimostrandomi di condividere la mia stessa follia. un abbraccio, Paola
Bentornata Paola… grazie di essere qui… userò questo tuo messaggio per farne un nuovo post perché considero importante questa tua presenza… Luigi