“Cara oggi il cielo è sceso per te” parole cubitali scritte sull’asfalto di una strada che costeggia la ferrovia Foggia-Bari, lette l’agosto scorso dal finestrino del corridoio del treno da un visitatore del blog che si firma Fabricianus. Avevo il sospetto che fosse una citazione della canzone che dice: “Giuro che ritornero’ per stare lì con te / per prenderti le mani e poi tenerti stretta a me / giuro ti custodirò come un guardiano / che è sceso dal cielo soltanto / soltanto per te” [di Broken Heart College, dall’album The class of 2010]. Ma passando i mesi ho immaginato che si tratti di un frutto della lettura scolastica di due versi di Dante contenuti nel sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare: “e par che sia una cosa venuta / da cielo in terra a miracol mostrare”. O invece è stata inventata da un innamorato di Puglia, i cui colori – come diceva un antico – sono quelli oro del croco, del cacio, della pietra, del grano e del vino.
Oggi il cielo è sceso per te
10 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Mi rimandano, quelle parole, più prosaicamente alla splendida canzone di Franco Battiato:
http://www.youtube.com/watch?v=T3I_Me9d6bM&feature=related
Per me il Cielo scende ogni giorno …:-)
CIRANO: Un bacio… ma cos’è, così d’un tratto? Un giuramento reso tra sé e sé, un patto più stretto… È come un traguardo che insieme è un avvio, un punto rosa acceso sulla “i” di “amore mio”, un bisbiglìo alle labbra perché l’orecchio intenda, il brivido del miele di un’ape che sfaccenda, una comunione presa al petalo di un fiore, un modo lungo e lieve di respirarsi il cuore e di gustarsi in bocca l’anima poco a poco.
Quanti diversi modi per esprimere un sentimento.
Vi annuncio che è stata trovata la salma trafugata di Mike. Se fossimo ancora con il passato governo mi aspetterei un messaggio del premier a reti unificate. Ma questa volta dovremmo averla scampata.
Con tutto il rispetto per mike
Sei riduttivo, Mattlar: non solo un messaggio a reti unificate dell'”ex-e-mai-più” Primo Ministro, ma anche un edizione speciale del TG5, un editoriale di Augusto Minzolini sul TG1 ed alcune puntate di “Porta a porta” avrebbero “festeggiato” la notizia; povero “signor Mike” !
Scherzi (ma non tanto) a parte, sono stato contento che la salma sia stata ritrovata.
Grazie di cuore anche a Marlisa per la citazione della bella canzone di Franco Battiato.
Da ultimo, vorrei raccontare agli amici del “pianerottolo” che l’altra sera, vigilia di Sant’Ambrogio (e prima di lasciare Milano per ritornare a casa qualche giorno, approfittando del “ponte”), mi sono recato alla Basilica di Sant’Ambrogio dove, insieme all’amico Fabricianus, ho assistito alla Funzione Vespertina officiata dal Cardinale Scola: era, se non erro, la sua prima “uscita” pubblica e, per quel che vale il mio parere, m’è piaciuta; per inciso, il suo intervento m’è parso in sostanziale linea di continuità con il suo predecessore.
Un saluto a tutti dalle campagne venete !
Roberto 55
hai ragione, grande R55, l’editoriale di Minzolini non potrebbe mancare.
Concordo con le impressioni dell’amico Roberto55, col quale abbiamo condiviso in Basilica, i primi Vesperi di Sant’Ambrogio; anche a me è piaciuto il Discorso alla Città del card. Scola; in continuità con il suo predecessore.
Ciao a tutti!!
F.
Quando, nel mio viaggio verso il sud, lessi la frase, che Luigi gentilmente ha inserito nel suo post, mi venne subito in mente quella frase che Mons. Bregantini ama spesso ripetere: «La terra senza il cielo è fango, la terra con il cielo diventa giardino»,.
Che il cielo possa scendere tutti i giorni, nelle nostra terra, nei nostri cuori.
Ciao!!!
P.S. Tonizzo, tra dieci minuti sapremo chi sarà il nuovo Vescovo di Cassano allo Ionio in Calabria; Diocesi che mi è cara, poichè vi trascorro le mie vacanze estive. Ciao!!
Il Papa ha eletto mons. Nunzio Galantino Vescovo della diocesi di Cassano all’Jonio. La notizia è stata data venerdì 9 dicembre, alle 12.
“Apprendo con grande piacere la notizia dell’elezione di Mons. Nunzio Galantino alla sede episcopale di Cassano all’Jonio – dichiara mons. Mariano Crociata –: è il riconoscimento delle capacità di cui ha dato prova in campo accademico, come docente di teologia, e nel costante lavoro pastorale, come parroco a Cerignola.
“A Mons. Galantino – continua il Segretario Generale – siamo particolarmente grati per l’impegno profuso in qualità di Responsabile del Servizio nazionale della CEI per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose, specialmente nella fase del riordino degli Istituti superiori di scienze religiose.
“Mi piace leggere nella sua chiamata all’episcopato – conclude Mons. Crociata – anche un apprezzamento per il lavoro svolto dagli Uffici e Servizi della Segreteria generale della CEI a vantaggio della Chiesa in Italia”.
Caro Luigi, vedi che succede ? Quando ci si innamora non si capisce più nulla e si pensa perfino che il cielo possa scendere “per te” . Si perde la testa e la capacità di pensare. Cos’è il cielo ? Il desiderio dell’innamorato di arrivare al settimo ? Il simbolo del potere ? Una massa di ossigeno ?
Basta pensare che il cielo al di fuori dell’atmosfera è nero, un grande buio nero che ti circonda da tutte le parti, dato che cessano le indicazioni di sopra, sotto, destra, sinistra. Come ci si orienta nel buio profondo ? Come sapere dove andare a chi rivolgersi per aver direzione e non perdersi ?
Il povero Napolitano (ormai “vecchio” comunista) si è affidato ai Monti, che lo farà precipitare , il Cav. Più prudentemente si era affidato ai 3Monti ma lo hanno fatto deragliare comunque ed ora non sa più dove andare. E’ andato per tanto tempo a braccetto col papa che ora è smarrito, tutto da solo con un pizzico di voglia di vendetta per averlo abbandonato, compensata dalla paura di perdere le sue amate frequenze.
“Ascolta, – come ti suggerisce Isaia – “Ascoltate! Una folla sui monti, qualcosa di simile a un popolo numeroso! Ascoltate! Il clamore di regni, di nazioni raccolte! Geova degli eserciti aduna l’esercito di guerra. Vengono dal paese lontano, dall’estremità dei cieli, Geova e le armi della sua denuncia, per rovinare tutta la terra.” ( Isaia 13.4-5)
Dove saranno mai “le estremità del cielo “?
“E di sicuro farò venire su Elam i quattro venti dalle quattro estremità dei cieli. E di sicuro li spargerò a tutti questi venti, e non ci sarà nazione alla quale non giungano i dispersi di Elam’”.( Ger 49.36 vedi. Eze 32.24)
Hai visto ? Sono 4 le estremità dei cieli ! Ma chi sarà mai Elam ? forse Colui per il quale è sceso il cielo ?