Oggi alle 18.000 sono alla Libreria Feltrinelli della Galleria Alberto Sordi per la presentazione del volume di Marco Politi “Francesco tra i lupi. Il segreto di una rivoluzione” (Laterza). Ecco l’incipit del capitolo 14 che commenterò: “Papa Bergoglio ha bisogno di un’opposizione aperta. E ha bisogno di uno schieramento riformatore, che faccia sentire la sua voce. Egli è convinto che le scelte fondamentali del suo programma possano essere realizzate soltanto nel contesto di una partecipazione corale della Chiesa” (pagina 192). Nei primi due commenti uno spunto di condivisione e uno di critica.
Oggi alla Feltrinelli per Politi su Papa Beroglio
21 Comments
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Condivido con Politi che Francesco non teme il confronto e anzi mira a risvegliarlo. Teme la morta gora, il fissismo, la riaffermazione del già detto con l’appendice di sempre nuove lamentazioni. La sua più specifica novità – per il governo – è nel superamento della via del consenso al 90% che era praticata dai predecessori “conciliari”. Non ho critiche sostanziali a quanto Politi svolge nei suoi capitoli ben documentati.
Non condivido l’idea di Politi che l’aspetto saliente del pontificato di Francesco sia quello delle riforme. Ritengo che più o meno le stesse riforme le avrebbe messe in cantiere qualsiasi Papa e che il proprium bergogliano vada cercato nella chiamata all’uscita e sono convinto che anche la sua strategia riformatrice vada letta in funzione dell’uscita: “Riforma della Chiesa in uscita missionaria” [La gioia del Vangelo 17].
“La sua più specifica novità – per il governo – è nel superamento della via del consenso al 90% che era praticata dai predecessori “conciliari”.”
Superamento nel senso che cerca il consenso al 100% o decide lui per tutti?
(fortuna che in questo anno Francesco mi pare aver smentito le previsioni dei vaticanisti)
Il libro l’ho letto, Politi mi pare il più politico dei vaticanisti, nel senso cioè di quello più propenso a leggere le cose pontificali dentro un orizzonte e uno scenario di linee e di relative implicazioni nel bene e nel male. In questo senso, ha preso un pò il posto di Zizola, per certi aspetti.
Forse quello del papa riformatore in mezzo ai lupi ostili è un pò uno stereotipo da tifosi, ma un pò aiuta a capire la realtà.
Sempre di Politi, ad esempio, il suo lavoro sulla crisi del papato ratzingeriano diceva cose molto condivisibili, proprio sulla difficoltà di governo motivata dalla difficoltà anche tecnica di una politica.
Più che altro tenuto conto che è stato eletto a grande maggioranza e ci hanno provato per ben due conclavi di seguito, vederlo come uno capitato lì per caso e osteggiato da tutti mi pare stucchevole.
Marco Politi
“Francesco tra i lupi”
con intervista a Marco Politi
http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858113059
“Senza Ratzinger non c’è Francesco.
Senza le dimissioni di Benedetto XVI il cattolicesimo non sarebbe approdato alla svolta storica di un Papa del Nuovo Mondo“.
E’ l’effetto choc avvenuto già nel secondo conclave del 1978 dopo la morte improvvisa, trentatré giorni dopo l’elezione, di Giovanni Paolo I.
Allora sul trono di Pietro arriva il primo Papa slavo, il Pontefice dell’altra parte della cortina di ferro.
Oggi l’abdicazione di Ratzinger apre le porte al primo Papa latinoamericano, al Pontefice della “fine del mondo”.
Marco Politi
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/08/francesco-tra-i-lupi-marco-politi-racconta-la-rivoluzione-vaticana-di-papa-bergoglio/977407/
Infatti Politi ritiene che il gesto dimissionario di Ratzinger – al quale riconosce comunque qualità umane spirituali e intellettuali importanti – salvi e in un certo senso riscatti tutto il resto della sua opera pontificale, che per il resto giudica evidentemente non riuscita.
E’ bello parlare del papa (dei papi), ma forse sarebbe utile non spaccare il capello in quattro. Quello che colpisce è il fatto che la Chiesa dimostra di essere sempre in grado di rinnovarsi (d’altra parte, lo Spirito Santo vorrà pur dire qualcosa … )
La cosa più antipatica delle letture discontinuiste è che dovremmo rifare la CHiesa ad ogni cambio Papa.
Con Benedetto via le chitarre dentro il gregoriano, con Francesco il contrario, dal Vaticano fino alla più piccola parrocchia tutto un fare e un disfare.
Fortuna che i Papi sanno seguire un cammino meno turbolento.
Ha bisogno di un opposizione aperta.”
E invece mi pare che il 99,9 0per ceno dei vescovi e prelati non osi apertamente fare la minima critica. So sa che co sono molte critiche soprattuttp fra vescovi statunitensi ma si guardano bene dall’uscire allo scoperto. Vi tengono al posto. Hanno gia’capito che con questo papa non si scherza. Haostrato a tutyi di essete ben piu’autoritario dei suoi predecessori. Ha riscoperto anche l”wrma della scomunica. Ve lo immaginate se Ratxinger avesse osato scomunicare qualcuno? Apriti cielo!La Chiesa e’indietrp fi 2000 anni avrebberp gridato!Invece lp fa Betgoglio e va tutto bene. E’severissimo coi Ftancescani dell’immacolata e tutti zitti. Defenestra chinon gli va a genioe tuyyi plaudono
Altro che opposixione aperta’Con questo Papaco attende un clima da Controriforma:yutti ipocritemte d’accordo e mugugno emslumori segreti
Sono so i laici che fanno opposizione aperra tanto al massimo rocevono insulti e e epiteti sarcastici come pelagiani…
“il 99,9 0per cento dei vescovi e prelati non osi apertamente fare la minima critica. ” voilà per Politi son tutti lupi per Discepolo tutte pecore.
Non riuscendo più a trovare un aggancio con la realtà ultimamente le discussioni si arrotolano sempre più su sé stesse.
Certo che Discepolo potrebbe curare di più la forma di quel che scrive. Anche il contenuto per la verità…
°=odj anpe gfìiof ho qbf$£ (=($”
E ora indovinate cosa volevo dire 😛
Forse discepolo non sa che scrivere come fa lei tante volte, ovvero in forma indecifrabile, è mancanza di rispetto per chi vorrebbe leggere. Se scrivesse così in un compito d’ esame, verrebbe subito esclusa.
A che cosa è dovuta questa mancanza di rispetto, discepolo ? Neanche un minimo di vergogna?
Marco Tosatti scrive
Chiesa: aperta la caccia ai conservatori
http://www.lastampa.it/2014/06/25/blogs/san-pietro-e-dintorni/chiesa-aperta-la-caccia-ai-conservatori-Uuct7sxzUCTXicmRcGwLlJ/pagina.html
Diciamo che questo blog è stato all’avanguardia in questa lodevole attività !
Buona caccia! Tanto fra un po’ ci proclameranno specie in via di estinzione e quindi protetta!
,-)
Cara Marilisa chiedo scusa a tutti per il modo infame con cui scrivo. credetemi non è mancanza di rispetto. Il problema è che scrivo col cellulare , spesso in tram o in metropolitana, fra una visita domicialiare e l’altra. chiedo scusa a tutti. ripeto nessuna mancanza di rispetto. solo troppa ansia di scrivere. so che dovrei aspettare quando sono ferma in studio per scrivere con calma e bene ma non ci riesco. perdonatemi!
Del resto esercitare la misericordia e la santa pazienza non è l’esercizio preferito di voi cristiani moderni verso gli abominevoli peccatori come me ? ,-) ,-)
Della caccia ci eravamo accorti, ma da qui al rischio di estinzione ce ne corre… I conservatori che conosco io sono tipi ostici e particolarmente resistenti.
Discepolo, coraggio, non praevalebunt!
discepolo, dovresti scrivere a Tosatti e cantargliene quattro.
Almeno rtu dici pane al pane , e la difesa ultra vires dei Francescani dell’Immacolata la fai fuori dai denti, e pure la crociata per la messa in latino…mentre il buon Tosatti vorrebbe dire le stesse cose, ma le ammolla in un giornalistese pieno di cautele che rende tutto l’insieme grottesco….
….cmq, per onor di cronaca, si ribadisce ancora una volta che i Francescani dell’ Immacolata non sono certo il primo, e grazie a Dio non saranno l’ultimo, degli ordini sottoposti ad “attenzione particolare” nella storia da parte delle autorità vaticane…. e che tale attenzione – udite udite! – si era già belleche attivata regnante Benedetto, pensa un po’….
Quanto al non praevalebunt, non c’è dubbio alcuno, se si parla di Chiesa.
Se si parla invece di crociate fatte contro la Chiesa dal suo interno, non starei così tranquillo, quale che sia l’angolino che mi sono ritagliato da cui bombardare quotidianamente. Magari ben nascosto e gratis gratis, sicuretto e garantito sul pc, un bel nick e molotov in mano, il crociato 2.0 a differenza dei suoi predecessori che a migliaia ci hanno rimesso la ghirba- e ad altrettanti l’hanno tolta , in un bagno di sangue epocale – non rischia manco un pelo della riverita panza, e gioca pure a fare il perseguitato.
Basta cambiare post, e si vede cosa è una vera ” caccia” e chi ne è fatto oggetto, altro che metafore belliciste.
Cara Discepolo Giovanni Paolo II ha commissariato Gesuiti e Paolini a suo tempo.
http://archiviostorico.corriere.it/2009/ottobre/27/ordine_piu_colto_fini_commissariato_co_9_091027072.shtml
http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/28/Paolini_commissariati_dal_Papa_co_0_97022812422.shtml
I francescani non sono certo i primi, lo stesso Francesco ha fatto una battuta sulla soppressione dei Gesuiti: (http://www.asca.it/news-Papa__scherza_e_dice___potevo_vendicarmi_di_Clemente_XIV_-1258651-ATT.html)
🙂