Non ti azzardare a far sparire anche questa cassetta, la strada non è la tua e la cassetta non dà fastidio a nessuno. Non è davanti a nessun portone e il marciapiede è poco trafficato. – Scritto su un cartone appoggiato al muro vicino a una cassetta di legno con dentro una ciotola d’acqua per i gatti, in via Guglielmo Saliceto, a Roma, nella zona di Porta Pia. Debbo la segnalazione a un amico di nome Ciro Fusco, che commenta: “Anche le gattare, se occorre, tirano fuori le unghie”.
“Non ti azzardare” minaccia la gattara
12 Comments
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Ohh ora mi sfogo!
Mia madre era una gran gattara, e una mia sorella ha ereditato la stessa “passione”tanto da diventare suffragetta nella campagna contro il randagismo e pro-sterilizzazione. Io li detesto. Sarà perché son cresciuta muso a muso con la Mimma, una gatta bianca con gli occhi blu che è campata una cifra di anni e quando andava in amore ci faceva penare: intere notti sveglia a sentire i suoi orribili miagolii e quando non andava in amore mi torturava con la sua imponente mole costringendomi a rannicchiare le gambe, si, perché lei doveva dprmire ai piedi del letto, e sempre nel mio…arghhh.
Abbasso le gattare che imbrattano i cortili con le loro tremende ciotole di croccantini puzzolenti, ricettacolo di mosche, insetti e quant’altro! Odio i gatti, specie quelli neri che l’inquilina del primo piano imbottisce di ogni avanzo e pasticcio: tre pasti più spuntini, frutta compresa. Da due che eran si son quintuplicati, tutti uguali una serie di cloni, ne ho contati altri tre: ultimo parto, neri come tizzi, occhi gialli fanno la gobba e i digrignano i denti a chiunque passa. Odio i gatti.
Mio padre mi raccontava che nel periodo della guerra li mangiavano. Ma che schifo!
OT Voglio raccontare un aneddoto molto carino che mi è capitato ieri, e che non ha nulla a che fare con le gattare. Una ragazza giovane, semplice e carina diceva: “A me piace il cielo di giorno, a lui le stelle di notte, per questo andiamo perfettamente d’accordo e siamo innamorati”. E soggiungeva: “Preghiamo molto bene insieme”.
E quindi, è vietato essere pessimisti sul futuro dell’umanità finché ci sono persone così.
Un bacio ad Antonella che sa ascoltare.
Un’ottima, buona notizia.
Benedetto XVI beatifica don Pino Puglisi
il parroco antimafia ucciso a Palermo
A proposito
Auguri ai Pietro e ai Paolo.
Un bacio ad Antonella. Bello l’aneddoto, anch’io prediligo il cielo stellato. Il cielo di giorno non mi ispira, forse perché non è più terso come una volta quando l’aria era pulita e il mare odorava di salsedine.Dov’è il cielo: l’aria così rarefatta e l’azzurro cobalto dell’infanzia è sbiadito e ceruleo. Belli i ragazzi che si amano.
Posso? Viva Benedetto XVI, don Puglisi merita la beatificazione. Che testimone meraviglioso!
Auguri a tutti i Pietro e Paolo del blog
Grazue Clodine e Luigi. Mi si dice che so ascoltare, ma presto mi dovrò rivolgere alla “Acustica umbra” per un apparecchio appropriato. In quanto ai gatti non so dire, perché in casa mia ci sono stati se mai dei cani, e rigorosamente tenuti in località campestri.
ah ah ah ah ah….ci facciamo compagnia Antonella mia: : mezza sorda tu, un tantino cecata io, con l’occio sinistro che perde punti strada facendo, ci siamo accompagnate bene , tra la disgrazia e la disperazione…ah ah ha ah ah ah….Ma noi, siamo ragazze in gamba. Quisquilie, non ci perdiamo certo d’animo per cosucce di così poco conto !!!
Io, invece, di gatti ne ho 13 e sto con la gattara!
E non è vero che agli animali manca la parola, il buon Dio gliel’ha concessa negli sguardi.
lo so lo so che sei una gattara…ahhhhh…i gatti no!!!
una gattara si, ma senza unghie, che non tiri mai fuori , perché sei troppo buona….