“Non so vivere senza la mia vita”: scritto a grandi lettere rosse sul selciato di via dell’Arancio a Roma, in prossimità di via del Leoncino. Apprezzo chi ha tracciato la scritta per essere riuscito – o riuscita – a dire “tu sei la mia vita” senza scrivere le famigerate parole. Per la cui ricorrenza universale segnalo: il sottomaglia del calciatore brasiliano della Juve Amauri con le parole dedicate alla moglie “minha vida” che ci ha mostrato ultimamente sollevando la maglia davanti alle telecamere; il canto liturgico “Sei la mia vita – altro io non ho” e le parole “lui era la mia vita” scritte dalla poetessa tedesca Ingeborg Bachmann in memoria del poeta Paul Celan poco dopo che lui si era gettato nella Senna.
“Non so vivere senza la mia vita”
7 Comments
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Vi siete mai chiesti che cosa si cela dietro quelle famigerate parole?
La consapevolezza di riuscire a respirare perche’ un altro essere umano esiste e cammina con te nello stesso respiro, la necessita’ profonda che le mani di un altro essere umano ti carezzino e ti diano ancora un po’ di vita, l’accoglienza di un sentimento dentro il proprio cuore che e’ esattamente come quello che giunge nel cuore altrui e percio’ ne conosci e capisci ogni sfumatura. Riconoscere ad un altro essere umano che e’ la tua vita significa anche ringraziare il Signore che ha fatto incrociare i vostri sentieri e che ha voluto illuminare i percorsi di solitudine – talvolta atroci – che ci toccano, ogni tanto.
“Sei la mia vita” e ” ti amo” sono certamente le frasi piu’ abusate, ma se pronunciate con la consapevolezza profonda del loro significato riescono anche a riconquistare l’importanza che hanno sempre rivestito. Dette meno spesso, forse, gioverebbe.
Con buona pace di coloro a cui non piace parlare o leggere d’amore che ritengono melensaggini inutili tali argomenti.
U abbraccio a tutti
Vi ringrazio tutti per la vicinanza e per le preghiere……si ‘sentono’ .
Alle tre belle citazioni di Luigi vorrei accostare la hit parade mia personale:
3. “Mea voluptas, mea delicia, mea vita, mea amoenitas,
meus ocellus, meum labellum, mea salus, meum savium,
meum mel, meum cor, mea colustra, meus molliculus caseus”.
(Plauto, “Poenulus”, I, 2)
2. “Exaudi, exaudi, exaudi me, Deus meus, Domine meus, rex meus, pater meus, causa mea, spes mea, res mea, honor meus, domus mea, patria mea, salus mea, lux mea, vita mea”.
(Sant’Agostino, “Soliloquiorum libri duo”, 1, 4)
1. “Tu scis quia tu es spes mea, vita mea, et omne bonum meum, et sine te esse non possum”.
(San Bonaventura, “Meditationes vitae Christi”, cap. XIV) (è Maria che parla e piange, affranta, mentre cerca il dodicenne Gesù scomparso in Gerusalemme) (con questa citazione mi piace, da qualche tempo, chiudere le preghiere del mattino e della sera)
Ciao Principessa,
non scoraggiarti, noi insisteremo.
“Riconoscere ad un altro essere umano che e’ la tua vita significa anche ringraziare il Signore che ha fatto incrociare i vostri sentieri ”
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Grazie Principessa
Dedico a tutti gli amici del “pianerottolo” i versi di una (per me) delle più belle canzoni d’amore di tutti i tempi (e mi perdonerete se, dopo le tante citazioni colte lette sopra, il mio richiamo parrà a qualcuno un pò troppo “prosaico”): è l'”Hymne a l’amour”, di Edith Piaf (l'”usignolo di Parigi”).
“Le ciel bleu sur nous peut s’effondrer,
Et la terre peut bien s’écrouler,
Peu m’importe si tu m’aimes,
Je me fous du monde entier.
Tant qu’ l’amour innondera mes matins,
Tant qu’mon corps frémira sous tes mains,
Peu m’importent les problèmes,
Mon amour, puisque tu m’aimes.
J’irais jusqu’au bout du monde,
Je me ferais teindre en blonde,
Si tu me le demandais.
J’irais décrocher la lune,
J’irais voler la fortune,
Si tu me le demandais.
Je renierais ma patrie,
Je renierais mes amis,
Si tu me le demandais.
On peut bien rire de moi,
Je ferais n’importe quoi,
Si tu me le demandais.
Si un jour, la vie t’arrache à moi,
Si tu meurs, que tu sois loin de moi,
Peu m’importe si tu m’aimes,
Car moi je mourrais aussi.
Nous aurons pour nous l’éternité,
Dans le bleu de toute l’immensité,
Dans le ciel, plus de problème,
Mon amour, crois-tu qu’on s’aime?
Dieu réunit ceux qui s’aiment”
Buona domenica sera a tutti, un abbraccio a Principessa !
Roberto 55
P.S. vado a vedermi, su RaiUno, la “fiction” su Papa Paolo VI.
«Non so vivere senza la mia vita»:
e se fosse solo il lamento di qualcuno privato delle sue abitudini? (ha perduto il lavoro, gli hanno dato lo sfratto e deve cambiar casa, il quartiere non è più quello di una volta, il bar dove andava sempre ha chiuso, non trova più la marca di sigarette che fuma da una vita … che ne so, comunque rivuole la sua vita di prima).