“Ecco perché non mi piace questo mondo, perché ci sono troppe femmine”: ha sette anni e così protesta con papà e mamma che l’hanno portato al mare con altre tre famiglie, dieci bambini e lui l’unico maschio. Quand’uno non sa la sua fortuna.
Troppe femmine a questo mondo
22 Comments
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Eh già. Ricordo sempre con piacere l’espressione di mia madre quando ci portava fuori ,me , e le mie 5 sorelle, e la gente puntualmente :” complimenti signora, ma che belle!? Lei si che è fortunata, del resto, diciamocelo: “ma ce se ne fa dei maschi, che ce se ne fa!! niente, la birra ce se ne fa..”. Risposta :
” ehh signora mia, perché dice così…pure i maschietti so belli, ma vede, so “difficili”, ne attecchisce uno buono su mille”.
Gli uomini, dice la Litizzetto , “sono esseri mitologici. Mezzi uomini e mezzi pirla”. Ma non è del tutto vero…
Io lo capisco… 🙂
ah ah ah ah ah ah ah ah ah…lo so che lo capisci, lo so Petrus..
Avrete notato, spero, che sempre più spesso negli spot pubblicitari in cui compare una coppia, l’uomo viene presentato come un deficiente, immaturo e sostanzialmente irrilevante, mentra la donna è in posizione dominante e lo tratta come se fosse un animaletto da compagnia.
La cultura che ci vogliono imporre odia la virilità e la paternità (meglio: odia la Paternità e di conseguenza odia anche la paternità e di conseguenza la virilità).
“Maschilismo” è un’altra truffa semantica con cui sotto l’apparenza di voler combattere la violenza maschile (ovviamente da condannare) si fa passare anche la censura della virilità.
In realtà passa spesso anche il messaggio della donna oggetto…
“L’uomo di superficie galleggia sulla
società liquida spinto da un desiderio morto”.
E’ vero, siamo sempre state troppe noi donne. Clo, hai cinque sorelle? Beata te, me ne potresti prestare una?
La storia insegna che l’uomo muta, difficilmente evolve. Cambia, come cambiano i costumi, la percezione delle cose e degli eventi, solo le tradizioni restano : granitiche, immutabili. Ma quando la cultura di massa, con i i mezzi di comunicazione -persuasori occulti- sempre più invadenti, sempre più egemoni , veicolano messaggi tendenti a plagiare le masse secondo i propri criteri, i propri interessi , si smarriscono non solo le coordinate, ma le stesse radici. Due sono le possibilità: un’alienazione che si trasforma in follia o pedissequa omologazione. Ed ecco che non si capisce più dove sono gli uomini e dove le donne: contenitori da riempire con qualsiasi paccottiglia!
L’uomo di superficie, che non è lo stesso che essere semplicemente superficiali, perché la superficialità lascia sempre uno spazio alla profondità. Ma quando tutto si condensa in superficie, sulla cute, quando è la cute a fare la differenza – perfezione fisica, bellezza,appagamento di ogni desiderio, il volere tutto e subito- cosa resta dell’uomo ? Niente, neppure l’anima!
Concordo con Franti e la sua riflessione.
Relativamente al post e al commento di Clo, mi torna in mente una cosa che mi raccontava mia nonna riguardo a suo padre. Aveva avuto cinque figlie e poi, per una di quelle disgrazie che capitavano ai tempi della spagnola e del tifo, aveva dovuto prendersi cura di un nipote orfano (che aveva fratelli e sorelle sparpagliati presso zii e parenti): quando qualcuno gli chiedeva se non desiderasse un figlio maschio, era solito dire “meglio altre cinque femmine che un maschio”.
E questo perché le sue cinque figlie erano tutte brave e laboriose, sempre attive in qualcosa, di buon cuore, mentre il nipote era un pelandrone, pigro, dispettoso e sempre scontento di tutto. Il mio bisnonno gli voleva bene, ma non poteva soffrire il suo atteggiamento: una volta gli disse addirittura che non lo avrebbe voluto al suo funerale. Così capitò che quando il mio bisnonno anni dopo, ormai nonagenario, morì, suo nipote non venne nemmeno al funerale e quando qualche parente gliene chiese la ragione, quello ebbe pure la faccia tosta di rispondere che lo aveva fatto per rispettare le volontà dello zio…
Caro Antonella, si, siamo 6 sorelle…guarda, se ne vuoi una ..posso metterci una buona parola, tanto…. ne vedi una le hai viste tutte! Leggendo Spiletti mi viene da sorridere, è proprio così: c’è un abisso tra l’educazione da impartire ad un figlio maschio rispetto alla femmina, per sua natura più dolce e incline all’obbedienza…i maschi so’ tremendi…da prendere con le pinze. Ma fantastici.
Le ragazze smettono di essere dolci e inclini all’obbedienza (ma sarà vero o sono solo più furbe dei maschi?) con l’adolescenza. Allora arrivano i problemi. Oggi specilemente le ragazze, arrivano prestissimo ad una consapevolezza di sè che solo 20 anni era inimmaginabile.
Certo che quel bimbo non ha avuto fortuna quel giorno. Troppe bambine per un maschietto. Pronte a metterlo KO, perché l’ unione fa la forza.
Il bambino ha avuto un’ intuizione formidabile.
“Più dolci e inclini all’obbedienza” quanti secoli fa ???
Certo che se anche solo una di quelle bambine è come voi due…
Povero cucciolo! Ne ha abbastanza per tutta la vita.
“Vestivamo alla marinara”! :)))
Dipende molto dai valori che si trasmettono, dal rapporto che s’ instaura…certo, se li si lascia in balia dei venti ovvio che alla fine si perdono. In assenza di punti fermi e figure di riferimento l’alternativa è facilmente immaginabile…
Eh, la forma mentis matematica …
Quattro famiglie, dieci bambini. Fa 2,5 di media (escludendo che tra questi vi sia quache cugina o amichetta) .
Cmq la situazione è tragica sia per maschietti e femminucce.
Basta guardarsi intorno e essere squallidamente realisti. Nessuno “forma” più, hanno abdicato anche la maggior parte dei genitori.
L’unica che (de)forma i giovani sono i mass-media mainstream e i social.
E i “modelli” sono quelli che sono …
Ci vorrebbero 10000000 di Don Bosco.
“Il treno sei tu e fermi dove vuoi. Ma i binari sono io”
Buonanotte e un appello a tutti i genitori. Non abdicate, formate, con pazienza, con costanza, con santa perseveranza.
Certo, è più facile immaginare l’umanità composta da maschi e femmine conflittuali (o addirittura alternativi) fra di loro.
Più difficile pensare ai due sessi “complementari”: come dire che maschio e femmina costituiscono molto più che una coppia che costituisce “l’unità più completa che si possa immaginare”.
Impresa che solo pochi riescono a portare a termine, infine, è quella d’nsegnare ai bambini le cose di cui sopra.
Ma ho detto sicuramente delle banalità: scusate.
Ma quali banalità? Può essere banalità un’ evidenza a tutto tondo?
La questione però è un’ altra. Ed è che esistono persone omosessuali fin dalla nascita, che si attraggono e si amano come quelle altre. E che vorrebbero avere gli stessi diritti civili, per aiutarsi a vicenda.
Anche questa non è una banalità. Perbacco, non lo è proprio.