Il papa chiede preghiere ma c’è chi dice: «Non ce la faccio» è il titolo con il quale la rivista “Il Regno” pubblica un mio testo per il quale avevo chiesto l’aiuto dei visitatori. In esso riporto gli spunti e le spinte che mi avete dato. E qui rilancio la richiesta per una nuova puntata, che vada avanti nell’indagine: nel primo commento dico la direzione dell’approfondimento. Leggete il testo pubblicato e datemi una mano.
Non dimenticate di pregare per me: secondo tempo
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Prenderlo in parola. La via che propongo per il secondo tempo è quella di prendere sul serio la domanda del Papa e le motivazioni con cui la presenta: ne ho bisogno perché sono un peccatore, perché il mio lavoro non è facile ed è insalubre, perché gli occhi del mio cuore vedano con chiarezza, perché almeno non sia tanto cattivo, perché sono vulnerabile. Sono le ragioni della domanda formulate in varie occasioni, che ho raccolto nel testo pubblicato. In vista della nuova puntata chiedo ai visitatori di prendere sul serio quelle motivazioni, evitando di intenderle come solfeggio d’occasione.
Sono indisciplinato. Né voglio fermarmi alle motivazioni esplicite della richiesta di preghiera ma invito a cogliere anche quelle che il Papa indica indirettamente parlando di sè e del suo lavoro: “alle volte prendo cantonate”, “siccome io non sono un santo questo mi ha dato un po’ di fastidio”, “a causa dei miei peccati dovrei essere capito anche meno di così”, “sono incosciente”, “sono indisciplinato”. Vedo dietro a queste battute altrettante motivazioni per le richieste di preghiera: perché non prenda cantonate, perché accetti le incomprensioni, perché impari quella disciplina ecclesiale che ammiro nel cardinale Sodano. Credo d’aver indicato una traccia feconda per l’indagine.
scusate ma per il Pontefice si prega perche’ Dio lo illumini e gli conceda una lunga vita e sbaragli i suoi nemici. Non ho mai sentito che si preghi perche’ Dio cambi il carattere e la personalita’ di un Pontefice , da indisciplinato a disciplinato, da incosciente a cosciente, da uno che prende cantonate a uno che non le prende. Mi sembra assurdo pregare che Dio cambi il carattere e la personalità’ di Papa Francesco e anche piuttosto offensivo per Papa Francesco stesso. Perche’ non prenda cantonate, perche’ sia piu’ comprensivo , perche’ impari la disciplina ecclesiastica…ecc
ma che significa? Non e’ Dio che bisogna pregare perche’ Papa Francesco sia diverso da quello che e’ !
Preghiamo piuttosto Dio per quello che solo Dio puo’ fare e noi non possiamo e Papa Francesco da solo non puo’ : preghiamo Dio di illuminare il papa con la Luce della sua Verità’ perche’ confermi nella fede i suoi fratelli , di concedergli una lunga vita, e salvare la sua anima , concedendogli dopo la morte la vita eterna in Paradiso.
Vero Maria Cristina,
pero’ la frase, ” ne ho bisogno perché sono un peccatore, perché il mio lavoro non è facile ed è insalubre, perché gli occhi del mio cuore vedano con chiarezza, perché almeno non sia tanto cattivo, perché sono vulnerabile.” insieme alle parole che Luigi dice che il Papa indica indirettamente parlando di se, sono inusuali in un Papa, per quanto io ne sappia, correggetemi se mi sbaglio.
Se non si hanno retropensieri e si leggono quelle parole, frasi e il suo modo di esprimersi con il linguaggio del corpo, come veritiere, a me sembra di scorgere,tra le righe, una vera richiesta di aiuto.
Un “dubitare” di se stesso e quindi una richiesta di preghiera ” perché gli occhi del mio cuore vedano con chiarezza”, io lo spero e prego per Lui.
Ho sempre pensato che chi è a capo di una qualsiasi struttura istituzionale si trovi ad avere sulle spalle un compito gravoso, da non invidiare.
Lo penso ancor di più per un papa. Chi sta a guida della Chiesa cattolica ha una responsabilità enorme. I papi stessi lo sanno bene, se è vero che nel palazzo vaticano c’è una stanza del pianto o delle lacrime in cui molti papi, se non tutti, si sono rifugiati subito dopo l’elezione. E sembra strano che colui che è considerato il vicario di Pietro o di Gesù stesso, e che quindi dovrebbe essere contento per l’alto incarico che gli deriva dalla missione evangelica voluta dal Cristo, senta su di sé un onere troppo pesante, probabilmente addirittura temuto e scongiurato.
Un vero cristiano dovrebbe essere sempre gioioso, si dice. Ma la realtà è lastricata di molte eccezioni ad una regola indicata come giusta e veritiera.
Papa Francesco di certo lo sente ogni giorno di più questo peso, ed è, la sua, una condizione paragonabile–credo– a quella che indusse il suo predecessore papa Ratzinger al passo “coraggioso” delle dimissioni. Determinate, a mio parere, qualunque altra cosa si dica, dal clima insostenibile di una curia vaticana piena di “sporcizia” e di sotterfugi.
Basterebbe, dunque, questo solo quadro a giustificare le preghiere per il Papa, affinché non venga travolto nel suo compito.
Bergoglio confessa di essere un uomo come tutti, segnato dal peccato come tutti gli uomini lo sono e lo saranno sempre; non fa sconti su sé stesso e si umilia ammettendosi “vulnerabile”.
E con altrettanta sincerità fa presente che il suo lavoro “non è facile”.
Chi potrebbe sostenere il contrario, soprattutto di questi tempi?
Ma quanti dei suoi detrattori lo capiscono questo? Credo che siano ben pochi a capirlo, e infatti c’è piena evidenza di tale incomprensione.
Per Bergoglio, infatti, si avverte chiaramente il TRAVAGLIO di un pontificato che se si svolge in mezzo agli applausi di gran parte del popolo, dall’altro lato prendono sempre più piede le contrarietà, anzi l’avversione dura, iniqua, di chi lo denigra apertamente e lo irride per lo stile tutto nuovo e per l’ informalità che caratterizzano le sua sequela formidabile del Cristo. Dobbiamo intendere, forse, il suo spontaneo parlare a braccio in molte occasioni come “inadempienza alla disciplina ecclesiastica”? Per me non è proprio così.
Forse anche il suo schietto parlare, che non guarda in faccia nessun potente della Terra e mira ad indicare il messaggio evangelico che va seguito da tutti i cristiani, laici ed ecclesiastici, in ogni campo del vivere e senza compromissioni e senza sfumature egoistiche, è da vedersi come inadempienza “alla disciplina ecclesiastica”? Non scherziamo, per favore. Sono proprio queste le qualità di Bergoglio che piacciono molto al popolo dei fedeli semplici e anche dei pastori che fanno del Vangelo il loro punto di arrivo nella loro missione difficile in questo mondo problematico e insidioso.
Contro di lui si è venuta a creare una vera campagna ben programmata. Mai prima era stato così, che io mi ricordi.
Quasi ogni giorno vede spuntare pretesti di vario genere per attaccarlo su questioni che se appaiono ben chiare a chi ha occhio limpido e sereno, non altrettanto chiare sembrano a chi, appellandosi ad un passato discutibile e mai messo in dubbio neppure per un ette, giudicano questo Papa con occhi e mente annebbiati da pregiudizi ridicoli e ingannevoli.
Come non giustificare, allora, la richiesta incessante di Francesco, ben consapevole di questo clima ostile, a che si preghi per lui?
Come non vedere l’umiltà con cui da sempre, dal primo istante del suo pontificato quando ancora nulla di lui si conosceva, chiede preghiere a pioggia per lui? Il suo essere cristiano fa leva, ed è normale, sulla preghiera innalzata per la sua persona fragile e vulnerabile affidata alla volontà del Padre; ma è ancora più richiesta allo scopo di essere una degna Guida di tutti i cristiani della Chiesa universale ( cattolica) del mondo.
Lui è il vescovo di Roma ed è il Papa, ma si sente innanzitutto padre e fratello di tutti i cristiani, e non solo dei cristiani. E tutti i cristiani lo vedono così. Grande suo merito è questo afflato di fratellanza con ogni uomo della Terra, soprattutto con i più emarginati.
Chi gli oppone COLPEVOLMENTE resistenza dovrà un giorno, io credo, renderne conto a Dio.
Grazie Vincenzo – hai compreso la mia intenzione.
Come penitenza preghi per me. Fornisco un nuovo spunto sul Papa che chiede preghiere – ovvero, in questo caso, sul confessore padre Bergoglio dei tempi andati, narrato da lui medesimo il 29 maggio 2013 al Santa Marta durante l’omelia del mattino: Una volta ero in un momento buio della mia vita spirituale e chiedevo una grazia. Poi sono andato a predicare gli esercizi alle suore e l’ultimo giorno si confessano. E’ venuta a confessarsi una suora anziana, più di 80 anni, ma con gli occhi chiari, proprio luminosi: era una donna di Dio. Alla fine l’ho vista tanto donna di Dio che le ho detto: ‘Come penitenza preghi per me, perché ho bisogno di una grazia e se lei la chiede al Signore, me la darà sicuro’. Lei si è fermata un attimo, come se pregasse, e mi ha detto questo: ‘Sicuro che il Signore le darà la grazia ma, non si sbagli: al suo modo divino’. Questo mi ha fatto tanto bene. Sentire che il Signore sempre ci dà quello che chiediamo, ma al suo modo divino. E il modo divino è questo fino alla fine: coinvolge la Croce, non per masochismo: no, no! Per amore.
Come ho già scritto qualche tempo fa, credo veramente che il Papa abbia bisogno più che mai del sostegno della preghiera dei fedeli, per il difficile momento che la Chiesa Cattolica sta vivendo.
E tutti indistintamente coloro che amano la Chiesa dovrebbero impegnarsi a farlo, che apprezzino o siano dubbiosi o ritengano dannosi alcuni suoi interventi.
In questo blog sono evidenti due “schieramenti”, in questa inziativa di preghiera al Signore perché aiuti il Papa, come solo Lui sa fare ( e non indicando noi al Signore in quale direzione dovrebbe manifestarsi questo aiuto ) si dovrebbe trovare unità
Al suo modo divino
Quando chiediamo nel Padre Nostro: “sia fatta la tua volontà”, un timore e un brivido ci assalgono; quale mai potrà essere questa Sua volontà nei miei confronti? Che cosa di tanto terribile ci potrebbe accadere nel nostro “chiedere” la sua volontà?
Eppure sappiamo, che in qualunque modo, qualsiasi cosa possa accadere, questa sua volontà sarà “nel suo modo divino”, il che significa “il massimo bene per me che sono suo figlio”.
La nostra prospettiva è troppo limitata per valutare gli eventi: una malattia, una disgrazia, un abbandono e ecco pensiamo a un torto subito ingiustamente, a una richiesta di soccorso, una grazia mancata.
Invece “Al suo modo divino” anche nelle circostanze più difficili e oscure Dio Padre ci ama. Ci ama “al suo modo divino”.
E questa è fede, fede genuina.
Buona serata al pianerottolo e a chiunque qui si affacci.
Io credo che pregare per il Papa sia per un fedele un vero e proprio dovere, a prescindere dall’apprezzamento per il suo operato. Lo facciamo durante la Messa ed è bene che ciascuno lo faccia individualmente. Io almeno mi sono sempre regolato così, anche se non sempre ho compreso le scelte dei “miei” Papi.
Papa Francesco indubbiamente aggiunge questo tocco di sincera umanità, per cui a me viene da dire che non si può non pregare e non volere bene ad uno così. La desacralizzazione del Papato è sicuramente uno dei meriti di Bergoglio e questo processo andrebbe applicato a tutti coloro che nella Chiesa hanno ruoli presbiterali.
Alberto Farina
Nel Messale Romano vecchio e nuovo trovo questa preghiera “Pro Papa”, Per il Papa, che viene proposta per l’anniversario dell’elezione:
DEUS omnium fidelium pastor et rector, famulum tuum Franciscum, quem pastorem Ecclesiae tuae praeesse voluisti, propitius respice: da ei, quaesumus, verbo et exemplo, quibus praeest, proficere; ut ad vitam, una cum grege sibi credito, perveniat sempiternam. Per Christum Dominum nostrum. Amen.
O Dio, pastore e guida di tutti i credenti,
guarda il tuo servo Francesco,
che hai posto a presiedere la tua Chiesa;
sostienilo con il tuo amore,
perché edifichi con la parola e con l’esempio
il popolo che gli hai affidato,
e insieme giungano alla vita eterna. Così sia.
” La desacralizzazione del Papato e’ sicuramente uno dei meriti di Bergoglio”
Desacralizzare ( dal dizionario dell’ Enciclopedia Treccani) : togliere il carattere sacro, dissacrare. Contrario : consacrare.
Da quando in qua dissacrare e’ un ” merito” ?
No comment.
Secondo Alberto Farino dovremmo dunque pregare che Papa Francesco ” desacralizzi” o dissacri ancor di più’ di quello che sta gia’ facendo?
🙁
MCV abbi pazienza: una volta accusi quello e questo di papolatria (adorazione del papa come fosse un Dio) , una volta ti scandalizzi perché il papa non si ritiene Dio. E mettiti una buona volta d’accordo con te stessa!
Nella storia della Chiesa a lunghi pontificati sono succeduti sempre momenti di grande crisi del papato. Dopo la morte di Giovanni Paolo II per nessun papa poté essere semplice prendere il testimone. Oggi abbiamo un Papa emerito, che ha patito momenti drammatici , profeta e martire, fine teologo, coraggioso riformatore che ad un certo momento decide per la rinuncia spinto da motivi contingenti ma anche da un piano stabilito per Lui da Dio. Un papa nascosto al mondo che prega per la Chiesa, ed uno attualmente regnante che domanda per sé le preghiere. Mi soffermo su questo aspetto e penso al mistero stesso della Chiesa che distinguo sempre nettamente dal Vaticano, che è un’entità politica, sociologica culturale: umana, fin troppo. Una Chiesa che volendo adattarsi sempre più modernisticamente al mondo e al tempo presenti iniziò un percorso che l’ha resa prigioniera di sé stessa dandosi acriticamente ad un deleterio aggiornamento di cui probabilmente papa Francesco,oggi, sta portando alle estreme conseguenze pagandone un prezzo molto alto.
Ogni Papa è Simone Pietro e Cefa.
Cefa dal greco Kephas, ‘aramaico Kepha che Matteo in greco traduce con Petros nome maschile ovvero ciottolo o pietra che rotola, simbolo di movimento e incostanza. L’incostanza di un ciotolo che s’infrange contro la “Petra” , la roccia immutabile e pietra angolare che è Cristo Signore.
« Tu sei PETROS, ma su questa PETRA – il fondamento stabile- edificherò la mia Chiesa” nessuno può porre altro fondamento che Cristo Gesù .
Claudia Leo condivido tutto tranne che l’aggiornamento sia deleterio. Per me fu ed è provvidenziale: indetto da San Giovanni XXIII, promulgato dal beato Paolo VI, confermato da Giovanni Paolo I, da San Giovanni Paolo II, da Benedetto XVI; ripreso con buona lena da Francesco. Spero ch’egli lo possa portare a compimento.
Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sono stati definiti dai novatori oltransisti “conservatori”. Ed io credo lo fossero. ..
E’ vero, lo penso anch’io. Ma hanno confermato l’aggiornamento del Vaticano II e per alcuni aspetti l’hanno portato a ulteriori sviluppi.
Direi, stando a quello che leggo sia da fonti progressiste/moderniste che da fonti tradizionaliste, hanno frenato l’aggiornamento del Vaticano II, con tutte le forze, anche in considerazione di quello che stiamo vedendo sotto questo papato.
Solo ora si ha coscienza della “forza” modernista che i due papi hanno dovuto affrontare sotto il loro papato, e si capisce come Benedetto XVI si fosse sentito isolato dopo il discorso di Ratisbona, capi’ che era in minoranza nella sua stessa Chiesa.
Erano due papi molto mariani, spirituali, molto diversi nel bene e nel male da Bergoglio.
Vincenzo è verissimo che i Papi polacco e tedesco hanno dato un’interpretazione frenata del Vaticano II ma è altrettanto vero che non l’hanno messo in discussione: hanno professato fedeltà a esso in testi canonicamente vincolanti e per alcuni aspetti sono andati più avanti della lettera conciliare sviluppandone le indicazioni riformatrici. Wojtyla su rapporti ecumenici e interreligiosi, predicazione della pace, mea culpa, teologia del corpo, riforma dell’immagine papale. Ratzinger su Dio amore e misericordia (“Deus Caritas est”), sulla “dimensione costitutiva del servizio della carità” (“Intima Ecclesiae natura” – dicembre 2012) che mette alla pari di quello della liturgia e della predicazione, sulla riforma dell’immagine papale (opportunità che il Papa esprima opinioni personali, rinuncia al Pontificato), sul riconoscimento di facoltà episcopali a esponenti del clero sposato degli ordinariati ex anglicani.
Nessun dubbio sul fatto che GPII e Benedetto XVI siano stati papi molto mariani e molto spirituali.
Nessun dubbio sul fatto che Bergoglio sia papa molto mariano e molto spirituale .
“Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sono stati definiti dai novatori oltransisti “conservatori”.”
Certamente.
Come dimostrato pochi giorni fa, entambi sono stati definiti da integralisti “tradi” come eretici e, addirittura, “antipapi”.
Il che dimostra che le etichette valgono il niente che valgono .
Guarda Andrea Salvi che desacralizzazione della figura del papato e proprio ‘il presupposto della papolatria.
Se infatti come dice Alberto Farina qui sopra, e’un grande merito quello di desacralizzare la figura del papa, cioe’toglierli il carattere sacro e “consacrato” dall’alto, il papa non diventa altro che il Capo, come umanamente si puo’concepire un “capo”.D a qui la tentazione di scambiare la fede cattolica con.obbedienza c ieca al Capo e il rischio di scambiare il papa ele parole del.papa come se fossero quelle del vero capo della C hiesa c he e’Cristo.Fare del papa un idolo, o come si dice oggi un icona pop, o un Amministratore Delegato dell’azienda chiesa
Desacralizzazione della figura del papa e papolatria vanno di pari passo in una concezione della chiesa del tutto orizzontale p riva cioe’della dimensione sacra.
Allora e’ovvio che si aspetti la salvezza dalle riforme umane,e ovvio che si.pensi che .la chiesa abbia bisogno di strategia, marketing e restyling , di abili manager come qualsiasi azienda .E soprattutto che si debba togliere il “sacro”, desacralizzare.
Il lascito piu’grande dei due papi precedenti non e’ stato non quello che I modernisti criticano come “frenata del CVII ma di aver posto l’accento sulla prima e piu inportante virtu del cristiano:l a FEDE IN DIO E NELLA RIVELAZIONE
Sia GPII hanno richiamato sulla FEDE gli occidentali.ormai scettici e atei di fatto.
Cio’che oggi drammaticamente manca: l’Anno della fede di Ratzinger e’stato trascurato e dimenticato.Anche molti ancora lo.ringraziano per il.suo luminoso Magistero!
Nuove eparole d’ordine ormai risuonano:misericordia, dialogo, aggiornamento, ecuenismo.
E la la fede ?La Sacralita’dei sacramenti, della Sanyta Messa?La SACRALITA’del mandato petrino Tu es Petrus….
La desacralizzazione avanza e c’e anche chi.la ritiene positiva. Credo l amaggioranza su questo blog.
A chi invece crede ancora nei SACRI MISTERI e’aperta e’ una sola possibilita’: andarene sul monte a pregare ed adorare Dio , come ha fatto RatzINger, non partecipare allo.sfacelo e non disturbare I nuovi padroni del vapore che ci porteranno alle magnifiche sorti e progresive a suon di riforme rivoluzioni e capovolgimenti.
Per Cuffini,
Se lei non ha dubbi, Io ne ho molti, lo ritengo sia non spirituale e per nulla mariano.
E i miei dubbi sono gli stessi dubbi di tantissimi fedeli.
E’ lui stesso in un’intervista a Scalfari, il quale gli chiese se Lui si ritenesse un papa spirituale, ad ammettere di non essere una papa spirituale.
Non parliamo poi di papa mariano, Bergoglio non parla mai delle apparizioni della Madonna, prova quasi fastidio, al contrario per gli altri due papi era un argomento abituale e antrambi hanno scritto e parlato spesso del terzo segreto, argomomentandolo e dandogli una loro interpretazione.
Il papato di GPII si puo dire che ha come simbolo la Vergine Maria.
Usare l’argomento, anche gli atri due papi sono stati accusati e chiamati perfino “antipapi”, in maniera impropria come fa lei, non serve piu a nascondere la realta’ che e’ cosi evidente che ora persino nello stesso Vaticano nessuno nasconde, anzi, si risponde con comunicati ed interviste sui vari giornali per controbattere.
Nessun papa, nessun santo, nessun uomo, e’ amato da tutti e le sue “idee” accettate da tutti, questo e’ fisiologico.
E mi spiego, una cosa e’ essere attaccati dai lefebvreriani, o da chi considera il Vaticano II non piu’ la Chiesa di Cristo; altro e’ dai quattro, ora otto cardinali dei Dubia, e senza stare a ripetere, intere diocesi come quello polacca, la Chiesa Africana, cardinali, preti, vaticanisti, storici ecc ecc che non hanno niente a che fare con i lefebvreriani, niente a che fare con estremisti.
Una cosa e’ essere attaccati dal “mondo”, ossia, L’ONU, i poteri forti, massoneria ecc ecc, perche’ ci si e’ schierati con forza contro la contraccezione, per la famiglia “naturale”, contro l’aborto, il fine vita, dichiarando sempre che solo il Cattolicesimo e’ la Vera religione, e con discorsi forti(vedi Ratisbona) sull’Islam, mettere in chiaro, che parlare con tutte le religioni e’ un bene, che la pace si deve sempre cercare di preservare, ma che La Verita’(Cristo) e’ superiore a tutto anche alle pace, non va mai nascosta.
In altr parole maometto e’ maometto(e per essere ancora piu chiari, un imbroglione,) Gesu’ e’ la VERITA’.
Entambi i papi hanno attaccato il modernismo, definendolo il peggior male dei nostri tempi, al contrario, non ho sentito una parola contro il modernismo da Bergoglio anzi……
Un sondaggio uscito due mesi fa in america su Bergoglio, ha dimostrato che ha un alto gradimento tra gli atei e gli scettici e basso tra i cattolici, il che spiega come sia amato dal “mondo” e meno dai fedeli.
Non sono le etichette,Cuffini, ma i fatti. I fatti, fanno la differenza, e i fatti parlano: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sono stati definiti “conservatori” perché lo furono. Papa Francesco non lo è. Non lo è in forza della sua spiritualità i
Pensiero aperto che non è lo stesso di Romano Guardini al quale lo si vorrebbe associare, a mio avviso, in modo improprio e forzato dal momento che se Guardini, da ottimo teologo cattolico mai si dissociò dal principio dell’universalità del dogma e predominante nel suo percorso teologico fu lo studio del “mistero” più che del “problema”. In Bergoglio l’accelerazione va tutta in un’altra direzione, ovvero in quella protestante di Ricouer, Gadamer che conduce a sua volta a Cartesio Kant e altri epigoni che su basano la solo filosofia sulla fenomenologia, l’esistenzialismo, dialogano con Marx, Nietzsche e Freud dichiarati “maestri del sospetto” fino ad attuare una sorta di seconda rivoluzione copernicana.
Ora se la rivoluzione copernicana può andar bene fintanto resta circoscritta a riflessioni teoretiche ci sta, ma quando la si vuole applicare nella prassi all’interno di un discorso ecclesiale quale problemuccio credo lo crei, o no! Ovvio che il rischio di deragliare incombe con conseguente isolamento quando a volerne applicare i principi è un Papa.
Se vogliamo caratterizzare questo papato con una icona, certamente non e’ la Madonna o Cristo quell’icona, se chiede a chiunque qual’e’ la parola piu usata(abusata) la risposta e’ ECUMENISMO.
L’ecumismo e’ stato usato da GPII con l’unico intento di frenare il terrorismo islamico, pregare insieme come face ad Assisi era un modo per contribuire alla pace nel mondo.
Mai con i due papi si e’ avuto il dubbio che le religioni sono tutte uguali e la salvezza passa con tutte. Tutti avevamo chiaro che l’Islam(attenzione, non gli islamici che come noi sono in mano Dio) non ha nulla a che fare con Dio.
Claudia Leo prima che si vada in confusione, puoi indicare con riferimento a testi dove Papa Francesco abbia professato l’intenzione di realizzare una “seconda rivoluzione copernicana”?
Vincenzo: “L’ecumismo e’ stato usato da GPII con l’unico intento di frenare il terrorismo islamico”. Tu qui parli di dialogo interreligioso di cui Papa Wojtyla fu forte promotore (tre giornate di Assisi, visita alla moschea di Damasco), seguito con giornate e gesti analoghi da Benedetto e oggi da Francesco. Ma l’ecumenico propriamente è il dialogo tra cristiani per l’unità: e anche qui sia Wojtyla sia Benedetto hanno portato avanti con grande decisione l’indicazione del Concilio: sul battesimo, sulla giustificazione, sulla figura di Lutero. I viaggi in Germania di Wojtyla e Ratzinger sono la premessa del ricordo comune della Riforma, programmato da Ratzinger e realizzato da Francesco.
Mai dissi che la confessò, né credo lo confesserebbe…ma suppongo che l’intenzione, neppure troppo larvata, ci sia tutta..
Appunto, qui si sta parlando di fatti.
Quelli che puntiogliosamente indica Accattoli per sommi capi sono fatti: e talmente concreti che hanno fatto storcere il naso niente affatto soltanto agli integralisti tradi, ma a molti altri.
Cosa di cui, naturalmente e garzie a Dio, non si sono curati.
Nemmeno utilizzando in modo improprio il termine “ecumenico” come fatto da Salcone, si puo’ accettare l’affermazione secondo cui questo sarebbe stato ” usato”(!!) con “l’unico intento” (?!) di frenare il terrorismo islamico.
Temo che questo denoti la deformazione ideologica con cui si interpretano i semplici fatti nudi e crudi.
Mi astengo dal riportare un’altra volta il nugolo di citazioni testuali di GPII e Benedetto sull’Islam in cui si dice esattamente IL CONTRARIO di quello che è affermato da Salcone alle 12,37. I fantomatici “Tutti” che ” avevamo chiaro che l’Islam(attenzione, non gli islamici che come noi sono in mano Dio) non ha nulla a che fare con Dio.” evdientemente lo avevano per convinzione personale. Sia ben chairo che tale convinzione ERA E RESTA contrarissima a quanto affermato esplicitamente dai pontefici in questione.
( nessun problema a riprodurre per l’ennesima vola i link alle citazioni testuali).
Non è cosa buona attribuire a un Papa – e con tono di severa denuncia – qualcosa che sta nella nostra testa.
Qui si vorrebbe “sacralizzare” la figura del papa. Alcuni però lo vorrebbero “sacro” secondo la propria idea del sacro. Una signora lo vuole sacro come Gesù, il quale però, manco a dirlo, non voleva sacro né Pietro né i suoi successori. E parlando di Chiesa la voleva come entità che deve diffondere il suo messaggio stando al servizio degli uomini. Non certo divinizzando la sua Guida, cioè chi oggi ha nome di “papa”.
Un altro indica la sua sacralità nel dover credere nelle apparizioni di Maria, la madre di Gesù, soprattutto se queste visioni avvengono in continuazione da trent’anni e passa sempre nello stesso luogo, alla stessa ora, e sempre alle solite persone. Mentre nessun papa ha stabilito di dover credere a tali apparizioni né di dover parlare in continuazione di Maria.
Un’altra si inventa di sana pianta una sacralità che dovrebbe star lontana da ogni dialogo con chi non è cristiano e, soprattutto, con chi si proclama ateo o addirittura marxista o niciano e via discorrendo.
A me tutte queste sacralizzazioni a proprio uso e consumo mi fanno solo ridere. Ridere proprio tanto.
Quando tutti questi capiranno che Gesù era molto lontano dalle loro idee, così come il Papa attuale lo è con grande intelligenza, sarà sempre troppo tardi.
Tutti questi sono lontani dal capire che la sacralità della Chiesa, del papa e di tutti quelli che dicono di appartenere alla Chiesa del Cristo, consiste nel ripercorrere le orme del Cristo così come è indicato nel Vangelo.
Ed è proprio quel che il Papa attuale sta facendo con semplicità e con determinazione; insegnando a tutti come si deve essere “Chiesa”.
Temo però che il suo insegnamento non verrà appreso da chi ( ecclesiastici e laici) la intende in altro modo.
SU Francesco papa Mariano, bisognerebbe intasare il blog di Accattoli di riferimenti quotidiani a Maria, di manifestazioni di devozione mariana ad ogni arrivo e partenza da Roma, di continui riferimenti al rosario, della ” misericordina & rosario” che ha fatto storcere il naso a molti schizzinosi con il suo richiamo ” devozionalistico” ( a testimonianza del fatto che critiche dagli opposti campi , si elidono vicendevolmente).
Mi limito qui, ultimissima in ordine di tempo, alla omelia pronunciata il 28 scorso :
Testo originale
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2018/documents/papa-francesco_20180128_omelia-traslazione-icona.html
Commento sull’Osservatore Romano
http://www.osservatoreromano.va/it/news/la-madre-non-e-un-optional
(Va da sé che un papa cattolico romano sia mariano per definizione.
Di mio, lo trovo solo naturale.
Come lo è sempre stato.
Eppure bisogna sottolineralo e rimarcarlo come se fosse degno di menzione, dal momento che c’è qualche buontempone che stila classifiche di ” marianità” dei papi, con tanto di maglie rosa e maglia nera, e oblitera giudizi manco fosse l’ex Sant’Uffizio.)
Rif. 12.17 e 12.37 – Ad incredibilia nemo tenetur (nessuno è tenuto a
a prendere sul serio le cose incredibilmente false)
1. I due papi prima dell’attuale parlavano abitualmente, e scrivevano, di apparizioni mariane e spesso di “terzo segreto”. Deve essere, questo affermazione, una specie di “settimo segreto” noto solo a qualche lunare eletto. Dimostrare.
2. Chiedo un aggiornamento. Chi sono gli 8 cardinali dei “dubia” (compresi i due morti)? E dove “dubia” ha un significato ben preciso, legato a iniziative precise.
3. Assisi 1 è del 1986 (a muro di Berlino ancora abbastanza solido, per tre anni ancora). Non c’erano cronache o allarmi di terrorismo islamico. Provare l’assunto, prego.
Non si fa dialogo né ricerca di verità e unità sulla base di voluti svarioni di cronaca e di storia.
i sondaggi seri sul papa in Usa risalgono al gennaio 2017. Anche John Allen, nel novembre del 2017, non ne ha trovati di più recenti:
https://cruxnow.com/news-analysis/2017/11/07/running-pondering-numbers-papal-popularity/
cristina vicquery
dall’articolo di John Allen risulta che papa Francesco gode di un’opinione favorevole tra i cattolici più alta di quella di cui gode tra gli atei, in un’epoca in cui l’affaire dei dubia era già scoppiato da un po’ e il card. Burke minacciava dai giornali correzioni formali.
cristina vicquery
Per p. Arrigoni,
gli altri 4 sono i tre Vescovi del Kazakistan e ultimamente il cardinale olandese Willem Jacobus Eijk, che è l’arcivescovo di Utrecht.
Mons. Athanasius Shneider ha fatto un appello a tutti i Vescovi del mondo, affinché si uniscano con la loro firma alla Correzione Ufficiale degli errori di Amoris Laetitia pubblicata il 2 Gennaio scorso.
https://www.lifesitenews.com/news/exclusive-athanasius-schneider-invites-worlds-bishops-to-sign-profession-of
22a giornata mondiale della vita consacrata – 2 febbraio
Il 2 febbraio, festa della presentazione del Signore al tempio, è la giornata mondiale della vita consacrata. Ricorre per la ventiduesima volta.
Lo ricordo – per stare in tema – come atto di omaggio al papa che l’ha voluta e ai papi che l’hanno proseguita.
L’ iniziativa (con senso, scopi, destinatari) fu stabilita da Giovanni Paolo II nel 1997, che stese anche il messaggio di annuncio, l’unico finora avuto. Negli anni seguenti ci fu sempre, ininterrottamente, l’omelia o il discorso del papa nella basilica di san Pietro.
P. Amigoni, mi puo spiegare cosa intende lei per ecumenismo?
Le faccio questa domanda, dopo che ho fatto la stessa domanda ai miei parroci della chiesa italiana a Londra e partendo dalla spiegazione data da Luigi: ” Ma l’ecumenico propriamente è il dialogo tra cristiani per l’unità”.
Per essere piu diretti e piu semplici, la prima domanda e’, l’ecumenismo e’ per noi Cattolici ammettere che non siamo la religione “Vera” e quindi la Chiesa Cattolica non e’ la solo Chiesa di Cristo, ma una “parte” della Sposa di Cristo, quindi anche la Chiesa Luterana e’ Sposa di Cristo e cosi’ i protestanti ecc ecc.?
Se la risposta e’ si, allora la giusta conseguenza e’ che ognuno delle chiese deve cedere su qualcosa, sui dogmi per amore dell’unita’?
Come lei sa i Luterani cosi come gli anglicani e altri non credono nella transustanziazione, cosi come nella Madonna nei nei Santi.
Da cio’ le chiedo, cosa significa ecumenismo per lei?
Siamo tutti d’accordo che ogni buon cattolico vorrebbe che tutto il popolo di Cristo si unisse sotto la stessa Chiesa(cattolicesimo significa universale), ed e’ certo che era anche il desiderio di GPII, e Benedetto e anche di altri papi che l’hanno preceduti,
ma il discorso e’ a quale costo e’ disposto Bergoglio a raggiungere l’unita’ dei Cristiani?
Se Bergoglio riesce in questa impresa, non “annacquando” la transustanziazione, l’adorazione della Vergine Maria, i Santi ecc, bene, noi che non comprendiamo e non condividiamo Bergoglio saremo i primi a felicitarsi ed ad ammettere il nostro sbagliato scetticismo nei sui confronti.
Ma mi chiedo, se si otterra l’unita’ dei Cristiani, banalizzando transustanziazione o la Madonna o i Santi, volendo solo evidenziare tre aspetti principali che ci differenziamo dalle alltre religioni,
lei converra’ con me nel dire che Gesu’ e stato venduto di nuovo per 30 denari?
Vincenzo
Per amor di precisione bisogna specificare che il documento detto dei “ dubia” dei quattro , ora due cardinali e il documento del vescovo Shneider sono due documenti diversi.
Il vescovo Shneider come giustamente dici il 2 gennaio dice di aver inviato il suo documento a tutti i vescovi del mondo, che nel 2016 erano 5237, e a tutti i cardinali. Di questi oltre 5000 vescovi hanno firmato la lettera il cardinale olandese e un vescovo emerito statunitense..
Gli altri 5200 ci stanno riflettendo ancora su….
Cristina vicquery
Ci hanno già riflettuto e non aderiscono alla lettera del vescovo Shneider i vescovi del Piemonte e quello della Valle d’Aosta Che hanno pubblicato un documento in cui aderiscono a quanto scritto dal Papa in AL
http://www.lastampa.it/2018/01/30/vaticaninsider/ita/vaticano/i-vescovi-piemontesi-comunione-ai-divorziati-risposati-caso-per-caso-8o0caVSHYv21IGB4wYrM0N/pagina.html
Cristina vicquery
Rif. 20.33 – Somme naturali e somme innaturali
4 cardinali (di cui due morti) dei “dubia” + 3 vescovi che hanno fatto un appello contro il papa + il cardinale olandese (che non so cosa abbia firmato), tutti sommati non fanno 8 cardinali dei “dubia”.
Eccolo, il testo di quel Messaggio del 1997 per la prima giornata della Vita Consacrata
http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/messages/consecrated_life/documents/hf_jp-ii_mes_06011997_i-consecrated-life-day.html
Rif. 21.40 – Banalizzare la Madonna (e peggio)
Sull’adorazione della Madonna – sic (che è una eresia) anche i papi più “marianologi” lancerebbero acuminate scomuniche.
Salcone fa benissimo a chiedere a Amigoni, che è un sacerdote, dunque titolato a rispondere certamente meglio di noi o del primo postante su internet.
Nell’attesa della sua risposta, potrebbe consultare , nell’ordine, i testi del Concilio, e le parole di tutti i papi in successione da Giovanni XXIII in giu, sull’argomento e trovare risposte inequivoche e adamantine.
Perché lei, Salcone, vuol mettere il carro davanti ai buoi? Certamente è auspicabile che nella Chiesa del Cristo non ci siano divisioni di nessun genere, e noi cattolici–lo saprà certamente– dedichiamo una settimana alla preghiera per l’unità di tutti i cristiani. Tuttavia, questa unità non c’è neanche nella confessione cattolica, a dire il vero.
Io, per esempio, mi sento distante da lei e da altri di questo blog, mentre mi sento vicinissima al Papa attuale e ad altri pochi cattolici che frequentano questo blog.
Allora, varrebbe la pena, forse, guardare prima di tutto al clima di casa nostra.
Altro che “vendere di nuovo Gesù per 30 denari”!
Qua a me pare che ci sia una piccola SVENDITA quotidiana dell’insegnamento di Gesù, in nome di una dottrina o di Maria o dei santi in generale, che da parecchi vengono preferiti a Gesù stesso.
Sa cosa? Ci sono dei cattolici che non appena entrano in chiesa, si dirigono verso l’altare di un santo o di Maria prima che verso quello principale del Cristo.
Se questo è essere buoni cattolici, credo che ci sia qualcosa da rivedere circa la nostra cattolicità.
P.Amigoni,
come mi aspettavo, nn ha risposto a semplicissime domande, sviando la risposta,
“sull’adorazione della Madonna”.
Non ho usato il termine appropriato(lo conosco anchio il I comandamento), ma le domande erano chiare e lei nn ha dato alcuna risposta o meglio ho capito benissimo come la pensa.
Non Le serve a nulla nemmeno banalizzare gli otto cardinali(di cui lei mette in evidenza la morte di due di loro, come se essendo morti bisogna non metterti piu in conto).
Le faccio presente che come ho scritto piu volte, ci sono intere nazioni, la Polonia è una di loro, continenti, l’Africa uno di essi, associazioni pro-life, sacerdoti, monaci, suore, religiosi, fedeli ecc ecc che nn condividono per nulla questo papato e il loro numero è in contina crescita.
Ho portato I dati in precedenti commenti, di come sotto questo papato la percencentuale di credenti che vanno a messa è diminuita sensibilmente, il numero di fedeli che ascolta il papa in piazza, da 40000 all’inizio del suo papato ai 15000 attuali.
In pratica i cattolici abbandonano le chiese e gli atei che lo lodano nn si convertono.
Sono dati Istat.
La presenza nei luoghi di culto, in buona sostanza, è arrivata proprio sotto Bergoglio ai minimi storici. Dai dati Istat si ricava che oggi (l’aggiornamento è alla fine del 2016) entra in chiesa almeno una volta alla settimana poco più di una persona su quattro. Pochi, molti? Il punto è che sono sempre meno: negli anni del pontificato di Benedetto XVI la partecipazione si è sempre tenuta oltre il 30 per cento mentre è arretrata con Francesco.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/messa-finita-tre-italiani-su-quattro-non-vanno-chiesa-1393769.html
Mi piace ricordare le parole di Pio XII:
SEMPER SUB SEXTO ROMA PERDITA FUIT
«Sento intorno a me dei novatori che vogliono smantellare
la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della
Chiesa, rigettare i suoi ornamenti, procurare il rimorso
per il suo passato eroico! Ebbene, mio caro amico, ho la
convinzione che la Chiesa di Pietro debba appropriarsi del
proprio passato, altrimenti si scaverà lei stessa la tomba…
Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato rinnegherà il
suo Dio, in cui la Chiesa dubiterà, come Pietro ha dubita-
to. Sarà tentata di credere che l’uomo è diventato Dio, che
Suo Figlio non è che un simbolo, una filosofia come tante
altre e, nelle chiese, i cristiani cercheranno invano la lam-
pada rossa dove Dio li aspetta, come la peccatrice che
gridò davanti alla tomba vuota: dove l’hanno messo?».
(da: “Pio XII devant l’histoire”)
Per Boe,
io non ho messo nessun carro davanti ai buoi, mi augoro che mai questo papato mettera’ in dubbio la Transustanziazione(e mi sembra che anche in questo blog nessuno mette in dubbio o no?)mai si togliera’ la Madonna dalle chiese e i Santi, dalle chiese cattoliche come e’ accadudo per i protestanti, luterani ecc ecc.
Ho fatto le semplici domande che qualsiasi cattolico che vuol capire si fa, ossia non siamo piu’ la religione della “Verita’”?
Il che non ha nulla a che vedere con il fedele che va a pregare prima Madonna.
Normalmente e’ un semplice atto di reverenza alla Mamma di Cristo e di tutti noi oppure a ringraziare per una grazia.
Non e’ di questa unita’ che stavo discutendo, ma dei Dogma per eccellenza(o non lo e’ piu?) della transustanziazione e di quale sia la “Vera” Chiesa di Cristo’, dalla quale risposta dipendono i diversi approcci all’ecumenismo.
Per Cuffini,
nell’attesa, mi e’ bastato consultare il catechismo per avere le riposte che gia sapevo.
Ma il problema non e’ quello che dice il catechismo che e’ chiaro, ma quello che sta succedendo ,che non lo e’ affatto.
Per farle un esempio, la Chiesa Tedesca la pensa esattamente all’opposto della Chiesa Polacca, eppure, come dice lei, basterebbe leggere i testi del Concilio.
Il fatto che a qualcuno non vada giu’ l’ecumenismo è assodato.
Fatto che riguarda lui solo.
Non è che ripetendo ad nauseam le proprie idee sull’argomento, esse acquistino un peso oggettivo. O un qualunque peso, veramente.
Non vedo quali risposte si possano invocare, quando sono già state date , definitive e magisteriali.
Si vada almeno a leggere questo( che sarebbe il Decreto sull’Ecumenismo del Vaticano II)
UNITATIS REDINTEGRATIO
http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19641121_unitatis-redintegratio_it.html
di cui nel 2003 è stato ribadito il CARATTERE TEOLOGICAMENTE VINCOLANTE
( chiaro?)
http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/card-kasper-docs/rc_pc_chrstuni_doc_20031110_unitatis-redintegratio_it.html
Il che significa che non è robina sulla quale promuovere un sondaggio, una vaticanaria, una raccolta opinioni.
Tutte lecite per la chiacchiera, ma sull’argomento, sorry, le chiacchiere stanno a zero.
Sull'”indagine di mercato”, manco la pratica religiosa fosse una saponetta sui cui dati di vendita interrogarsi con grafici e curve, la cosa è lecita, sociologicamente praticabile e suggestiva, ma con evidentissime lacune in termini di significato ecclesiale da trarne.
Manca difatti, banalmente, la riprova.
Qui il cambiamento, e rapidissimo, non è dovuto a un papato o aun altro, quanto al tempo che passa e a cosa significa questo nella società.
Qui non si analizza un “mercato” stabile e uniforme su cui andare a misurare la capacità di penetrazione ed il successo di marketing. E’ il mercato che cambia, e cambia vertiginosamente e cambia alla velocità della luce. Nel giro di una decade, per capirsi, non l’idea di matrimonio in chiesa va scomparendo, ma sta scomparendo l’idea e il concetto stesso di matrimonio in ogni senso inteso.
E non per desiderio di ribellione controcattolico o controreligioso: solamente per serenissima, placida, assodata ininfluenza dell’isitituto tra i giovani. Il matrimonio non se lo filano più manco di striscio e campano con assoluta serenità.
Credere che questo sarebbe cambiato, o potrebbe cambiare, con il papa Tizio o con il papa Caio è roba da far ridere i pollastri. La questione del papa, nonostante tutto il vociare che si fa in campo ultracattolico integralista, è questione interna molto simile a guardarsi l’ombelico con estrema passione. Fottendosene di tutto il resto del corpo, che intanto se ne sta andando da un’altra parte, in modo del tutto pacificato.
Quello che è veramente stupefacente è la miopia patologica e autoreferenziale di chi fa dei centimetri di lingua estroflessi per ricevere l’ostia alla comunione , o della traduzione di un verbo variata con tutti i crismi della regolarità, una questione di vita o di morte, senza accorgersi che in questo modo la morte la mettono in pratica, giulivamente, loro stessi.
Se queste sono le “questioni fondamentali del cattolicesimo”, il cattolicesimo merita tutte le crisi del mondo.
Chissà che non ci si svegli una buona volta?
Capisco infine che fare di tutta l’erba un fascio risulti accattivante per chi fa il tupamaro antibergogliano.
Lo faccia pure, se lo ritiene: è ovvio.
Ma l’erba montata su in fascio, resta un fascione buono per far cibo a mucche.
Se si parla i ecumensimo, si parla di ecumenismo.
Se si parla di AL, si parla di AL.
Se invece si vuol fare, ed è questo il caso di Salcone, opera di “propaganda antifidei” per dimostare che la cattolicità sia spaccata in due, nazioni una contro l’altra armata, continenti in rotta di collisione come ai tempi della geologia primordiale, e altre visioni apocalittiche di vario genere, si è sbagliato registro, sostanza, e cortile.
Registro, perché non è evocando l’apocalisse che si legge la storia( meglio, la cronaca, ecclesiale) : ma con il banale realismo oggettivo. Manco fosse la prima volta che gli episcopati nazionali divergano, sotto qualunque papato ed in qualunque era. Rientra nella fisiologia ed è fenomeno che va gestito, e governato.
Sostanza, perché un conto è avere atteggiamenti diversi su un aspetto piuttosto che su un altro ( sempre a livello di conferenze episcopali, ad esempio) , un conto è ogni volta trattare la questione come se si fosse alla viglia di scismi epocali ( cosa che, in realtà, è la vera cosa che si vuole far passare da parte di qualcuno)
Cortile, perché, chiunque bazzichi questo blog puo’ rendersi conto, nel giro di un nanosecondo, che qui la propaganda non trova terreno fertile, per l’impostazione sulla notizia, piuttosto che sulla ideologia , o sulla ideologia della notizia che è il peggio dei peggi.
Vincenzo Salcone delle 08.21: “Mi piace ricordare le parole di Pio XII: SEMPER SUB SEXTO ROMA PERDITA FUIT”. Immagino – ma potrei sbagliarmi – che tu sappia che “SEMPER SUB SEXTO ROMA PERDITA FUIT” è un libello contro Paolo VI. Tu sai, tu certo, che la profezia attribuita a Pio XII sarebbe del 1933, quando il cardinale Pacelli era Segretario di Stato e in essa parlerebbe come se conoscesse i fatti di Fatima che saranno noti solo negli anni ’50, come sapesse della sua chiamata al Papato e delle polemiche su di lui che arriveranno dopo la sua morte, come avesse esperienza – vent’anni prima – di questioni che si dibatteranno in zona conciliare. Non pubblicherò più tuoi commenti che illazionano su basi di questa solidità. Nonché quelli che danno per contrari in solido a Papa Francesco la Polonia e l’Africa [lo affermavi alle 08.17]: per fare tali affermazioni è necessario citare documenti degli episcopati, non tue impressioni. Francesco è stato in Polonia e in tre paesi africani e di questa contrarietà globale nulla si vide. Conosco un buon numero di sacerdoti, vescovi e cardinali polacchi e africani entusiasti di Papa Francesco. Infine [commento delle 21.40 di ieri] attribuire al Papa l’intenzione di “banalizzare transustanziazione, Madonna, Santi” è operazione del tutto coerente con l’attribuire a Pio XII una profezia contro Paolo VI. Tu puoi continuare a montare questa panna a casa tua ma non nel mio pianerottolo.
Infine, una breve nota metodologica, che farebbe risparmiare a tutti polpastrelli & tastiere.
Uno “da” un dato : impreciso, interpretato male, falso.Prescindiamo dalla classificazione. Comunque: non attendibile. Naturalmente gli verrà fatto notare.
Risposta: lo so anch’io che non è preciso, ma NON E’ QUELLO CIO’ CHE IMPORTA. ( lo so anche io che i cardinali non sono 8, lo so anche io che non si adora la Madonna, ecc ecc.)
Ragionamento balzano: ma comunque prendiamolo per buono.
Se non è quello ciò che importa, non lo si citi proprio ( se i cardinali non sono 8, non sono 8; se si sa che la Madonna non va adorata, non si tiri in ballo l’adorazione della Madonna, and so on).
Si eviteranno confutazioni altrimenti inevitabili, giustificazioni in risposta e blabblarume da ambo le parti che si potrebbe tranquillissimamente evitare.
Rif. 8.17 – Chiedo indulgenza alla corte
a) Cardinali-vescovi (anche morti) + vescovi = vescovi.
La somma non dà cardinali.
Nell’elenco dei contrari a questo papato mancano le aderenti all’ordo virginum
b) Plaudo ad Accattoli delle 10.57 e Cuffini 11.04
Se posso permettermi qualche divagazione in tanto dotta e appassionata discussione, dico che trovo assai pertinenti e soprattutto divertenti alcune espressioni di Lorenzo, al quale indirizzo un applauso di gratitudine:
–Quello che è veramente stupefacente è la miopia patologica e autoreferenziale di chi fa dei centimetri di lingua estroflessi per ricevere l’ostia alla comunione …
–Capisco infine che fare di tutta l’erba un fascio risulti accattivante per chi fa il tupamaro antibergogliano….
Ma l’erba montata su in fascio, resta un fascione buono per far cibo a mucche….
Applausi forti, sempre con gratitudine, anche al p.Amigoni per la bravura nelle addizioni ed altro:
–Cardinali-vescovi (anche morti) + vescovi = vescovi.
La somma non dà cardinali.
Nell’elenco dei contrari a questo papato mancano le aderenti all’ordo virginum.
Ringrazio per le risate che mi hanno suscitato. 😀 😀
Rif. 8.21- Nuovo “Protocollo dei savi di Sion”
E’ semplicemente vergognoso che venga fatto passare di Pio XII un testo, che nasce nell’ambito della sporca letteratura del segreti (mariani?), attribuito comunque al cardinal Pacelli nel 1933.
Tale testo comparso in un libro francese del 1972, riprodotto in un libello anti Paolo VI nel 1998 (mi pare), adesso viene usato, senza nessun pudore critico, nel blog contro Francesco.
Siamo nella scia dei “Protocolli dei savi di Sion”, capofila dei “falsi” creati per denigrare.
Sì, si deve pregare per lui.
Non vedo perché no.
È il Papa. Ciò basta.
Si chiede a Dio che sia docile allo Spirito Santo con molta semplicità.
Fabiana Guerra