Anche oggi a noi cristiani spaventatissimi il Maestro dice “non abbiate paura”
Un’immagine del Centro Aletti che ci presenta Gesù che il mattino di Pasqua chiama per nome la Maddalena piangente: con essa introduco la registrazione audio dell’ultima lectio di Pizza e Vangelo (lunedì 7 febbraio) nella quale leggemmo l’episodio del Maestro che cammina sul lago come fosse terra: nei commenti i rimandi a undici brani del Nuovo Testamento nei quali Gesù ci rassicura con le parole “non abbiate paura”, che Giovanni Paolo II prese a motto del suo pontificato. [Il mosaico del Centro Aletti è nel Santuario Maria Salute degli Infermi, a Scaldaferro, Vicenza]
Qui la registrazione audio della lectio di “pizza e vangelo” del 7 febbraio:
17 Comments
Luigi Accattoli
Non temete. Matteo 17, 7 dove Gesù dopo la trasfigurazione così rincuora i tre discepoli prediletti: “Alzatevi e non temete”. Porelli: quel giorno sul Tabor erano caduti con la faccia a terra, “presi da grande timore”. Diremmo che per fortuna a noi quel trauma è stato risparmiato. Vedi i passi paralleli in Marco 9, 2-8; Luca 9, 28-36.
11 Febbraio, 2022 - 18:35
Luigi Accattoli
Là mi vedrete. Matteo 28, 10 dove Gesù dice alle donne spaventate il mattino di Pasqua: “Non temete, andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea, là mi vedranno”. Donne e uomini siamo dei sensitivi e la buona novella ci spaventa – a volte – quanto le novelle cattive.
11 Febbraio, 2022 - 18:36
Luigi Accattoli
Impauriti e stupiti. Marco 4, 40: sedata la tempesta Gesù dice ai discepoli: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?” Un rimprovero che quasi ci suona eccessivo e che personalmente amo interpretare come una rassicurazione a noi meschini “impauriti e stupiti” ogni volta che si muovono le acque. Vedi i passi paralleli di Matteo 8, 26; Luca 8, 25.
11 Febbraio, 2022 - 18:37
Luigi Accattoli
La nera signora. Marco 5, 36, dove Gesù dice a Giairo, attorniato dai piangenti per la morte della figlia: “Non temere, continua solo ad avere fede” [vedi parallelo di Luca 8, 50]. Belli miei: questo è per quando la nera signora viene dalle nostre parti. Vedi i passi paralleli di Matteo 9, 18-26; Luca 8, 40-56.
11 Febbraio, 2022 - 18:38
Luigi Accattoli
Non sono un fantasma. Marco 6, 50 dove Gesù dice ai discepoli che gridano sconvolti, credendo di vedere un fantasma: “Coraggio, sono io, non abbiate paura”. Cari miei i fantasmi sono fantasmi, oggi come ieri. Vedi i passi paralleli di Matteo 14, 27; Giovanni 6, 20.
11 Febbraio, 2022 - 18:39
Luigi Accattoli
Non è qui. Marco 16, 6 dove il mattino di Pasqua il “giovane vestito di veste bianca seduto sulla destra”, dentro il sepolcro, dice: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E’ risorto, non è qui”. Qualche volta siamo spaventati dalla luce a cui ci chiama la fede: anche il mattino di Pasqua può incutere timore. Vedi il parallelo di Matteo 28, 5.
11 Febbraio, 2022 - 18:39
Luigi Accattoli
Tutti quei pesci. Luca 5, 10 dove Gesù dice a Pietro dopo la pesca miracolosa: “Non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Pietro – come gli altri soci della pesca – era “invaso da stupore” e non si sentiva degno neanche di fare da barcarolo al Rabbi che gli si era manifestato con il segno di quella “quantità enorme di pesci”. Moltiplicare i pesci a un pescatore, indubbiamente un colpo mancino!
11 Febbraio, 2022 - 18:44
Luigi Accattoli
Non piangere. Luca 7, 13 dove Gesù dice alla vedova di Nain che porta il figlio alla sepoltura: “Non piangere”. Intendo questo invito a fermare le lacrime come un richiamo a non avere paura. La paura delle paure è sempre quella della morte.
11 Febbraio, 2022 - 18:45
Luigi Accattoli
Piccolo gregge. Luca 12, 32 dove Gesù conclude l’invito a fare affidamento nella provvidenza divina con le parole: “Non temere piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno”. Una parola giusta giusta per noi, ogni volta che avvertiamo di essere pochi: “piccolo gregge”. Non solo piccolo, a volte, ma anche miserello, pieno di sciancati e di fissatelli.
11 Febbraio, 2022 - 18:46
Luigi Accattoli
Non tacere. Atti 18, 9s dove Paolo tentato da scoraggiamento di fronte all’avversione che incontra tra i cittadini di Corinto è destinatario di un’apparizione notturna nella quale “Il Signore disse a Paolo: non avere paura; continua a parlare e non tacere, 10perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso”. Attualissima quella paura per noi tutti che ci scopriamo minoranza e fino a ieri credevamo nelle statistiche. Il Signore chiarisce che in questa città – ognuno metta il nome della sua – egli ha un popolo numeroso: ed è a esso che dobbiamo continuare a parlare di lui.
11 Febbraio, 2022 - 18:46
Luigi Accattoli
Io sono il Vivente. Apocalisse 1, 12-17 dove Giovanni vede il Figlio dell’uomo in tutta la sua grandezza e cade ai suoi piedi come morto: “Ma Egli, posando su di me la sua destra, disse: ‘Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente. Ero morto ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi’ ”. Non ci sono passi paralleli: l’Apocalisse è sempre unica.
11 Febbraio, 2022 - 18:47
Luigi Accattoli
Visitatori belli stateve accuorte: sommando passi unici e paralleli, abbiamo almeno venti testi nei quali il Maestro ci dice o ci fa dire dagli angeli di non avere paura: non è una meraviglia? Almeno venti: può essere che me ne sia sfuggito qualcuno. Chi ne trovasse altri, mi facesse un fischio.
Forse si potrebbe inserire nella lista dei “non abbiate paura” anche le parole che sulla Croce Gesu’ rivolse al condannato a morte crocifisso accanto a lui, il quale si raccomandava di ricordarsi di lui, avendolo riconosciuto come un santo. Ancora oggi noi ci raccomandiamo alla Madonna e ai santi, in particolare a San Giuseppe, che ci assistano nel momento della morte. Il buon ladrone ,certo preda della paura di morire con crimini sulla coscienza, si raccomando direttamente a Gesu’, e anche con lui, benché nel dolore della tortura riusci Gesu’ a dire una parola di conforto ,anzi La Parola assoluta : oggi sarai con me nel Paradiso, non equivale a dirgli non avere paura della morte?
12 Febbraio, 2022 - 10:24
Lorenzo Cuffini
Sì, forse si potrebbero inserire anche le parole di Gesù al cd. buon ladrone, tra i ” non abbiate paura” pronunciati nel Vangelo. In questo caso, sarebbe un ” non aver paura” implicito.
In questo senso, a ben vedere, si potrebbero considerare un ” non aver paura” anche i casi in cui Gesù dice: va, la tua fede ti ha salvato. Oppure: ti sono rimessi i tuoi peccati. Anche il perdono e la liberazione dal giudizio di condanna , infatti, equivalgono a un implicito dirci di non aver paura della morte eterna.
Nello stesso tempo, quella fatta da Gesù sulla croce a quello che chiamiamo in certi casi Disma, mi sembra che vada ben oltre una esortazione vivificante, seppure divina. E’ persino qualcosa di superiore a una promessa: è una comunicazione di avvenuta salvezza. A ben vedere, è una Annunciazione. Diversa da quella per antonomasia, certamente. Tra l’altro perché quella richiedeva una manifestazione di volontà da parte di Maria ( eccomi!) , questa è invece provocata direttamente dalla iniziativa dell’uomo che, a freddo, per primo, manifesta, in quell’incredibile contesto, la sua fede in Gesù Cristo.
A proposito: ci vuole veramente una fede incredibile a credere NON nel Dio Altissimo e inarrivabile, ma NEL bestemmiatore condannato a morte accanto a te, giudicato dalle autorità religiose, abbandonato dalla folla e pure dai suoi. Giustamente si osserva qui sopra: ancora oggi noi ci raccomandiamo alla Madonna e ai Santi perché ci assistano nel momento della morte. E facciamo molto bene. Ma un conto è farlo invocando quelli che la Chiesa certifica e suggerisce, ammaestra e indica essere i nostri aiuti e protettori.Un conto è raccomandarsi a un uomo rinnegato da tutti, bollato come bestemmiatore, condannato a morte pubblicamente , delinquente manifesto per la Legge…
12 Febbraio, 2022 - 12:23
Luigi Accattoli
Ringrazio Maria Cristina e Lorenzo per i suggerimenti. In questa occasione ho raccolto le parole di Gesù esplicitamente imparentate con il “non abbiate paura” – ma ho in mente di mettere insieme in altra occasione quelle che promettono aiuto e salvezza: oggi sarai con me in Paradiso, sarò con voi fino alla fine dei tempi, quando due o tre saranno riuniti nel mio nome io sarò in mezzo a loro. Grazie davvero.
12 Febbraio, 2022 - 18:12
Luigi Accattoli
Quanto al Buon Ladrone l’ho in simpatia e ne faccio gran festa il 25 marzo, quando è ricordato con il nome – dal Vangelo apocrifo di Nicodemo – di San Disma. Incredibile data del Calendario Romano, il 25 marzo: Annunciazione del Signore e San Buon Ladrone. Si festeggia insieme l’alba della salvazione e la salvezza del primo tra noi derelitti.
Non temete. Matteo 17, 7 dove Gesù dopo la trasfigurazione così rincuora i tre discepoli prediletti: “Alzatevi e non temete”. Porelli: quel giorno sul Tabor erano caduti con la faccia a terra, “presi da grande timore”. Diremmo che per fortuna a noi quel trauma è stato risparmiato. Vedi i passi paralleli in Marco 9, 2-8; Luca 9, 28-36.
Là mi vedrete. Matteo 28, 10 dove Gesù dice alle donne spaventate il mattino di Pasqua: “Non temete, andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea, là mi vedranno”. Donne e uomini siamo dei sensitivi e la buona novella ci spaventa – a volte – quanto le novelle cattive.
Impauriti e stupiti. Marco 4, 40: sedata la tempesta Gesù dice ai discepoli: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?” Un rimprovero che quasi ci suona eccessivo e che personalmente amo interpretare come una rassicurazione a noi meschini “impauriti e stupiti” ogni volta che si muovono le acque. Vedi i passi paralleli di Matteo 8, 26; Luca 8, 25.
La nera signora. Marco 5, 36, dove Gesù dice a Giairo, attorniato dai piangenti per la morte della figlia: “Non temere, continua solo ad avere fede” [vedi parallelo di Luca 8, 50]. Belli miei: questo è per quando la nera signora viene dalle nostre parti. Vedi i passi paralleli di Matteo 9, 18-26; Luca 8, 40-56.
Non sono un fantasma. Marco 6, 50 dove Gesù dice ai discepoli che gridano sconvolti, credendo di vedere un fantasma: “Coraggio, sono io, non abbiate paura”. Cari miei i fantasmi sono fantasmi, oggi come ieri. Vedi i passi paralleli di Matteo 14, 27; Giovanni 6, 20.
Non è qui. Marco 16, 6 dove il mattino di Pasqua il “giovane vestito di veste bianca seduto sulla destra”, dentro il sepolcro, dice: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E’ risorto, non è qui”. Qualche volta siamo spaventati dalla luce a cui ci chiama la fede: anche il mattino di Pasqua può incutere timore. Vedi il parallelo di Matteo 28, 5.
Tutti quei pesci. Luca 5, 10 dove Gesù dice a Pietro dopo la pesca miracolosa: “Non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Pietro – come gli altri soci della pesca – era “invaso da stupore” e non si sentiva degno neanche di fare da barcarolo al Rabbi che gli si era manifestato con il segno di quella “quantità enorme di pesci”. Moltiplicare i pesci a un pescatore, indubbiamente un colpo mancino!
Non piangere. Luca 7, 13 dove Gesù dice alla vedova di Nain che porta il figlio alla sepoltura: “Non piangere”. Intendo questo invito a fermare le lacrime come un richiamo a non avere paura. La paura delle paure è sempre quella della morte.
Piccolo gregge. Luca 12, 32 dove Gesù conclude l’invito a fare affidamento nella provvidenza divina con le parole: “Non temere piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno”. Una parola giusta giusta per noi, ogni volta che avvertiamo di essere pochi: “piccolo gregge”. Non solo piccolo, a volte, ma anche miserello, pieno di sciancati e di fissatelli.
Non tacere. Atti 18, 9s dove Paolo tentato da scoraggiamento di fronte all’avversione che incontra tra i cittadini di Corinto è destinatario di un’apparizione notturna nella quale “Il Signore disse a Paolo: non avere paura; continua a parlare e non tacere, 10perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso”. Attualissima quella paura per noi tutti che ci scopriamo minoranza e fino a ieri credevamo nelle statistiche. Il Signore chiarisce che in questa città – ognuno metta il nome della sua – egli ha un popolo numeroso: ed è a esso che dobbiamo continuare a parlare di lui.
Io sono il Vivente. Apocalisse 1, 12-17 dove Giovanni vede il Figlio dell’uomo in tutta la sua grandezza e cade ai suoi piedi come morto: “Ma Egli, posando su di me la sua destra, disse: ‘Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente. Ero morto ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi’ ”. Non ci sono passi paralleli: l’Apocalisse è sempre unica.
Visitatori belli stateve accuorte: sommando passi unici e paralleli, abbiamo almeno venti testi nei quali il Maestro ci dice o ci fa dire dagli angeli di non avere paura: non è una meraviglia? Almeno venti: può essere che me ne sia sfuggito qualcuno. Chi ne trovasse altri, mi facesse un fischio.
https://gpcentofanti.altervista.org/domande-alla-chiesa-in-sinodo/
Forse si potrebbe inserire nella lista dei “non abbiate paura” anche le parole che sulla Croce Gesu’ rivolse al condannato a morte crocifisso accanto a lui, il quale si raccomandava di ricordarsi di lui, avendolo riconosciuto come un santo. Ancora oggi noi ci raccomandiamo alla Madonna e ai santi, in particolare a San Giuseppe, che ci assistano nel momento della morte. Il buon ladrone ,certo preda della paura di morire con crimini sulla coscienza, si raccomando direttamente a Gesu’, e anche con lui, benché nel dolore della tortura riusci Gesu’ a dire una parola di conforto ,anzi La Parola assoluta : oggi sarai con me nel Paradiso, non equivale a dirgli non avere paura della morte?
Sì, forse si potrebbero inserire anche le parole di Gesù al cd. buon ladrone, tra i ” non abbiate paura” pronunciati nel Vangelo. In questo caso, sarebbe un ” non aver paura” implicito.
In questo senso, a ben vedere, si potrebbero considerare un ” non aver paura” anche i casi in cui Gesù dice: va, la tua fede ti ha salvato. Oppure: ti sono rimessi i tuoi peccati. Anche il perdono e la liberazione dal giudizio di condanna , infatti, equivalgono a un implicito dirci di non aver paura della morte eterna.
Nello stesso tempo, quella fatta da Gesù sulla croce a quello che chiamiamo in certi casi Disma, mi sembra che vada ben oltre una esortazione vivificante, seppure divina. E’ persino qualcosa di superiore a una promessa: è una comunicazione di avvenuta salvezza. A ben vedere, è una Annunciazione. Diversa da quella per antonomasia, certamente. Tra l’altro perché quella richiedeva una manifestazione di volontà da parte di Maria ( eccomi!) , questa è invece provocata direttamente dalla iniziativa dell’uomo che, a freddo, per primo, manifesta, in quell’incredibile contesto, la sua fede in Gesù Cristo.
A proposito: ci vuole veramente una fede incredibile a credere NON nel Dio Altissimo e inarrivabile, ma NEL bestemmiatore condannato a morte accanto a te, giudicato dalle autorità religiose, abbandonato dalla folla e pure dai suoi. Giustamente si osserva qui sopra: ancora oggi noi ci raccomandiamo alla Madonna e ai Santi perché ci assistano nel momento della morte. E facciamo molto bene. Ma un conto è farlo invocando quelli che la Chiesa certifica e suggerisce, ammaestra e indica essere i nostri aiuti e protettori.Un conto è raccomandarsi a un uomo rinnegato da tutti, bollato come bestemmiatore, condannato a morte pubblicamente , delinquente manifesto per la Legge…
Ringrazio Maria Cristina e Lorenzo per i suggerimenti. In questa occasione ho raccolto le parole di Gesù esplicitamente imparentate con il “non abbiate paura” – ma ho in mente di mettere insieme in altra occasione quelle che promettono aiuto e salvezza: oggi sarai con me in Paradiso, sarò con voi fino alla fine dei tempi, quando due o tre saranno riuniti nel mio nome io sarò in mezzo a loro. Grazie davvero.
Quanto al Buon Ladrone l’ho in simpatia e ne faccio gran festa il 25 marzo, quando è ricordato con il nome – dal Vangelo apocrifo di Nicodemo – di San Disma. Incredibile data del Calendario Romano, il 25 marzo: Annunciazione del Signore e San Buon Ladrone. Si festeggia insieme l’alba della salvazione e la salvezza del primo tra noi derelitti.