Uno dei figli – Beniamino – mi parla del disagio che prova a camminare per le vie del centro, a Roma, piene di mendicanti, che paiono essere aumentati con l’estate. Lo scrittore Giorgio Montefoschi raccontava poco fa sul Corriere della Sera d’essere tornato dopo anni in India e d’aver chiesto a suor Nirmala, che ha preso il posto di Madre Teresa, se finirà la povertà a Calcutta e nel mondo: “No – fu la risposta – non finirà mai, perché non finirà mai l’egoismo dell’uomo”. Prendo queste parole come una spiegazione – aggiornata ai tempi – del detto di Gesù: “I poveri li avrete sempre con voi”. E dico a Benimino che a mia memoria i mendicanti sono venuti aumentando per le vie di Roma, a misura che aumentava il benessere generale: quando ci arrivai, quarant’anni addietro, ne vedevo uno qua e là, oggi cammino tra mani tese.
Nirmala e l’egoismo che non finisce
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A me viene sempre in mente l’espressione di Paolo VI in Popolorum Progressio: i poveri sono il “sacramento di Cristo”.