Nevica su Roma che non succede mai. Spero duri per un poco e imbianchi bene. La barbona qui davanti fuma sotto l’ombrello. Correndo a scuola mia moglie ha detto: se nevica facciamo a pallate nel cortile. Ha una quinta dove mi ha chiamato a spiegare il lavoro del giornalista. Voglio che la neve sia tanta per lei e per loro.
Nevica su Roma che non succede mai
26 Comments
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Ho alzato la serranda verso le 7.30 e fioccava intensamente davvero!
Per un nanosecondo ho avuto un transfert spazio-temporale: mi sembrava di stare nelle Marche a casa dei miei nonni, gli inverni e i natali di qualche anno fa.
Dallo scorso luglio quella casa è chiusa e muta.
Capita, a me che dormo sempre come un sasso, di svegliarmi spesso di notte di soprassalto, e di pensarci.
Ho avuto una mezz’ora di felicità facendo la ciclette davanti alla finestra aperta. Dal palazzo di fronte due donne fumavano affacciate. E’ stata una bella grattugiata ma non ha attaccato. Ora ha ripreso più sottile e più fitta. Tifo perchè attacchi: Francesco73 ben conoscerai questa accezione marchigiana di “attaccare” detto della neve che non si muta in acqua toccando il suolo.
Sta attaccando. Sul tetto dell’edicola all’angolo tra la via di Santa Maria Maggiore e la via Cavour, sulle auto, le insegne, l’ombrello della barbona. Ormai l’asfalto si vede solo dove mette i piedi il pizzarolo uscito per una consegna.
Attacca anche in zona Vaticano!
‘Attacca’, Luigi, ‘attacca’ anche qui a Trastevere!
Attacca anche qui a villa Torlonia!
Ora uno scooterista è finito in terra, ma grazie a Dio non si è fatto nulla!
La gente ha freddo, ma sta fuori contenta.
🙂
Che fai Gianluca a Trastevere?
Buona neve, amici romani… quella di questi giorni è stata la settima nevicata a Bologna quest’inverno. Era un pezzo che non nevicava così da queste parti. E almeno in quattro casi sono state nevicate toste. E’ stato il primo anno in cui ho provato l’abitudine, se non addirittura la noia della neve. Come sarebbe bello se tornasse a essere anche qui una cosa normale.
anche qui! Zona Nomentano Tiburtina..è tutto bianco: alberi, prati, tetti delle case…bellissimo, bellissimo!!! Che freddo: ci sono i pinguini! ma che bello!!
anche qui in Sardegna, a Guspini, nevica, tutta stanotte e ora ha ripreso un po’ di nevischio…
ciao Marco!E’ da un pezzo che non ci si sente..posso darti un bacio scostumato!
Ciao Luig, ciao ragazzi. Lunedì scorso sono andato a raccontare ai compagni di mia nipote, giù a Sanremo, come si fa un giornale e com’è il mestiere di giornalista. A differenza di quello che si potrebbe pensare, i bambini si avvicinano ancora con curiosità e quasi affetto per la carta.
Nel finale ho ricordato loro Walter Tobagi e il commissario Calabresi. Ho spiegato loro che Tobagi era un uomo coraggioso che ha avuto il coraggio di dire, nel terrore generale, che i terroristi non erano dei samurai invincibili e che è stato ucciso per le sue parole. Perché alla violenza ha opposto l’intelligenza e aiutato l’Italia a crescere. Penso di aver fatto una cosa giusta. Un abbraccio a tutti.
Il global warming, eh!
Caro Luigi,
trascorro 4 giorni a settimana qui a Roma per alcuni impegni professionali e dimoro, appunto, a Trastevere:-)
Gli altri tre sono nella mia Battipaglia a gustare l’ottima mozzarella di bufala, alla faccia del colesterolo e di quello che mi dice il cardiologo:-)
Ps: dobbiamo bissare quel nostro pranzo di un paio di anni fa, magari allargato a qlc amico del pianerottolo.
Io porto le mozzarelle, al resto pensate voi:-)
Ha attaccato e come qui ai Castelli Romani!
Dalla finestra vedo gli alberi del bosco con i rami piegati dalla neve e le cime degli Appennini completamente imbiancate. Un silenzio incredibile.
Dio ha messo una coperta bianca, pura e limpida su tutte le sporcizie degli uomini! 😉
@ Gianluca Barile
ho dato un’occhiata al tuo sito. molto interessante,
soprattutto le interviste di Petrus. Grazie.
Paolo P
Da Carmela da Catania ricevo questo messaggio:
Qui non nevica, peccato! Mi piacerebbe vedere tutto bianco e invece…vedo tutto nero.
..Capita a tutti di vedere nero Carmela…ma ricordati che “sopra le nuvole c’è sempre il sole” frase retorica ma efficace!
Vieni, fatti viva, troverai chi è passato attraverso l’ oscurità prima di te, figurati! E ti capisce..ti aspettiamo!
Godetevela ragazzi,
quest’anno qui da me in Puglia ancora niente…
ma l’esperienza insegna che fino a marzo c’è speranza 😉
@ Paolo P: grazie di cuore, qualche complimento non guasta mai, soprattutto quando è gradito come il tuo 🙂
«Il Papa: ecco il nostro Credo e l’unico Credo della nostra vita» (San Luigi Orione)
“Gguaglio stu ventariello che a te te refresca a me me va…….”
(Il vecchietto acciaccato al giovane: questo venticello che a te rinfresca a me mi va…… diciamo…. di traverso).
E’ un proverbio napoletano.
Giusto per dire che, si, è bella la nevicata, ma quello che ai nostri occhi è una piacevole novità (o sensazione), ai tanti senza dimora, ai barboni (citata dal Sig. Luigi), può essere fatale.
Non ricordo chi esprimeva il pensiero tempo fa (Principessa o Clodine?) che al calduccio sotto le coperte, si sente in colpa per tutti costoro.
Anche io al calduccio nel letto (e soffro per una maledettissima cervicale) mi sento male a pensare a chi sta al freddo, senza un tetto, o senza magari un compagno che gli riscaldi il letto (e il mio pensiero va ai sacerdoti, solo i santi riescono a vivere il celibato).
Viaggiando sempre sono costretto a frequentar stazioni, e quanti ne ho visti coperti di cartoni. Per non dire di gente che si fa arrestare per passare l’inverno al calduccio.
Nostro Signore, le cui vie non sono le nostre vie, e men che meno amò gli agi del mondo volle nascere in una grotta, riscaldato dal fiato di un bue ed un asinello.
Questo freddo mi mette una malinconia. Malinconia e dolore per tutto quello che come singolo (la società è la somma di tutti i singoli) non sono capace di fare per tutti questi ultimi.
Una riflessione che faccio spesso. Mi auguro non disturbi, ma sia di riflessione, ora, che ci avviciniamo alla quaresima.
Buona notte a tutti.
Ciao dolcissimo Ubi, riflettevo anch’io, oggi, mentre fioccava, stamane, e ringraziavo Dio per quello spettacolo così bello e singolare: per ogni fiocco una lode. Poi il pensiero mi è andato ai tanti poveri disgraziati che se non avessero un pasto caldo alla mensa caritas e un cartone sotto i tunnel della metro morirebbero di freddo e d’inedia….e m’è salita su’ una grande malinconia…
Oggi Roma è tornata alla normalità e quando qualcosa di straordinario finisce in breve tempo si dice che… si scioglie come la neve al sole.
Non so se in questo caso la metafora regge.
A proposito di neve a Roma, gli appassionati di calcio (quorum ego) ricorderanno (e lo ricorderanno sopratutto gli appassionati di calcio di Roma) la grande nevicata che cadde su Roma domenica 11 marzo 1956: quel giorno si sarebbe dovuto giocare, allo Stadio Olimpico, nientemeno che il derby tra Roma e Lazio, che l’arbitro (se non erro, Gambarotta di Milano) dovette rinviare per l’impraticabilità del campo (ed è rimasto, tutt’ora, l’unico caso di partita rinviata per il maltempo a Roma: per inciso, si giocò il giorno dopo e mi pare che l’incontro – ma non ne sono certo – finì in pareggio).
Quella nevicata fu “cantata”, anni dopo, in un Festival di Sanremo degli anni ’60, da Pio (“Nevicava a Roma”), ed ancora in un Festival di sanremo degli anni ’80 dalla compianta Mia Martini (“La nevicata del ’56”), e fu pure rievocata in un episodio del bellissimo film di Ettore Scola “La famiglia”.
Dimenticavo: quella domenica 11 marzo 1956, ma parecchie centinaia di chilometri più a Nord (nel Veneto, cioè), nacque colei che sarebbe diventata mia moglie.
Buon sabato pomeriggio a tutti !
Roberto 55
[…] Nevica su Roma e io guardo e imbianco. Per altre nevicate da blog vedi Nevica su Roma che non succede mai. […]
Clodine, anche io sono in zona nomentano tiburtino. E’ vero sta attaccando!!!!