Stamane nell’omelia della messa a Santa Marta Francesco ha narrato la parabola fattuale di un parroco di montagna che camminando nella neve porta il Sacramento ai paesini affidati alla sua cura: nei commenti questo racconto, un altro di suore che escono per i poveri nonostante la pandemia, l’intenzione delle messe di oggi, di ieri e dell’altro ieri. Infine una mia noticina.
Nella neve portava l’ostensorio ai piccoli pesini
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Sacerdote con ostensorio. Francesco nell’omelia di stamane 1. Pensiamo anche oggi a tanti uomini e donne qualificati nel servizio di Dio che sono bravi e vanno a servire il popolo; tanti sacerdoti che non si staccano dal popolo. L’altro ieri mi è arrivata una fotografia di un sacerdote, parroco di montagna, di tanti paesini, in un posto dove nevica, e nella neve portava l’ostensorio ai piccoli paesini per dare la benedizione. Non gli importava la neve, non gli importava il bruciore che il freddo gli faceva sentire nelle sue mani a contatto con il metallo dell’ostensorio: soltanto gli importava di portare Gesù alla gente.
Suore escano per i poveri. Francesco nell’omelia di stamane 2. Il problema delle élite, dei chierici di élite come questi [dottori della legge], è che avevano perso la memoria della propria appartenenza al popolo di Dio; si sono sofisticati, sono passati a un’altra classe sociale, si sentono dirigenti. È il clericalismo questo, che già si dava lì. “Ma come mai – ho sentito in questi giorni – come mai queste suore, questi sacerdoti che sono sani vanno dai poveri a dare loro da mangiare, e possono prendere il coronavirus? Ma dica alla madre superiora che non lasci uscire le suore, dica al vescovo che non lasci uscire i sacerdoti! Loro sono per i sacramenti! Ma a dare da mangiare, che provveda il governo!”. Di questo si parla in questi giorni: lo stesso argomento. “È gente di seconda classe: noi siamo la classe dirigente, non dobbiamo sporcarci le mani con i poveri”.
Per chi incomincia a sentire il bisogno. Intenzione di preghiera detta oggi da Francesco all’inizio della messa: In questi giorni, in alcune parti del mondo, si sono evidenziate conseguenze – alcune conseguenze – della pandemia; una di quelle è la fame. Si incomincia a vedere gente che ha fame, perché non può lavorare, non aveva un lavoro fisso, e per tante circostanze. Incominciamo già a vedere il “dopo”, che verrà più tardi ma incomincia adesso. Preghiamo per le famiglie che incominciano a sentire il bisogno a causa della pandemia.
Qui il video della celebrazione e la trascrizione dell’omelia:
https://www.vaticannews.va/it/papa-francesco/messa-santa-marta/2020-03/papa-francesco-messa-santa-marta-coronavirus5.html
Per chi si cura degli altri. Intenzione di preghiera detta ieri da Francesco all’inizio della messa: In questi giorni sono arrivate notizie di come tanta gente incomincia a preoccuparsi in un modo più generale degli altri, molte persone pensano alle famiglie che non hanno a sufficienza per vivere, agli anziani soli, agli ammalati in ospedale e pregano e cercano di fare arrivare qualche aiuto … Questo è un buon segnale. Ringraziamo il Signore perché suscita nel cuore dei suoi fedeli questi sentimenti.
Qui il video della celebrazione e la trascrizione dell’omelia:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2020/3/27/santamarta.html
Per le paure d’ognuno. Intenzione di preghiera detta l’altro ieri da Francesco all’inizio della messa: In questi giorni di tanta sofferenza, c’è tanta paura. La paura degli anziani, che sono soli nelle case di riposo o in ospedale o a casa loro, e non sanno cosa possa accadere. La paura dei lavoratori senza lavoro fisso che pensano come dare da mangiare ai loro figli e vedono venire la fame. La paura di tanti servitori sociali che in questo momento aiutano a mandare avanti la società e possono prendere la malattia. Anche la paura – le paure – di ognuno di noi: ognuno sa quale sia la propria. Preghiamo il Signore perché ci aiuti ad avere fiducia e a tollerare e vincere le paure.
Qui il video della celebrazione e la trascrizione dell’omelia:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2020/3/26/santamarta.html
Mia noticina. Ho recuperato qui sopra le intenzioni di preghiera dettate dal Papa all’avvio delle celebrazioni degli ultimi giorni, quando ero preso da diverso argomento e non le avevo qui riportato: le ritengo utili per intendere la sua “preghiera universale”, come avevo argomentato nel post dell’11 marzo. Ma anche per leggere correttamente le decisioni che viene prendendo o suggerendo. Molti criticano Francesco accusandolo di pavidità e cedimento alle indicazioni dei governanti, ma anche molti gli rimproverano per aver detto ai preti (e oggi alle suore) di uscire e di andare dai malati (e dai bisognosi), per aver fatto riaprire le chiese dov’erano state chiuse (e il nostro Governo le voleva tutte serrate), per essere uscito lui pellegrino in Roma mentre a tutti veniva fatto obbligo di restare in casa, per la tenacia con cui continua a fare messe e suppliche che movimentano e riuniscono decine di persone, con ciò offrendo a tutti i pastori un chiaro modello di comportamento. Il lavoro che conduco con il blog, riferendo e commentando, mira ad aiutare la comprensione di quello che Bergoglio fa e dice. Rispetto l’opinione di chi vorrebbe di più dal Papa e di chi gli chiede maggiore prudenza. Per me scelgo il ruolo dell’interprete di quanto viene predicando in parole e opere.
Purtroppo anche in Italia ci sono coloro che per difficoltà economiche non sanno come dar da mangiare ai propri figli. Per fortuna il governo è intervenuto.
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-30-marzo-2020/