Amici belli, il gruppo di lettori della Bibbia che si riunisce a casa mia con il nome di “Pizza e Vangelo” si rivedrà per l’ottava volta da remoto, via Zoom, lunedì 19 ottobre per leggere dal terzo capitolo di Marco un brano che fa il punto sul rapporto delle folle con Gesù: tra l’altro fermeremo l’attenzione sul fatto che Gesù, specie nel primo tempo della predicazione in Galilea, mostra empatia con le moltitudini. Rifletteremo sul fatto che il cristianesimo – a differenza della cultura classica, greca e romana, non disprezza le folle, cioè gli umili, gli ultimi, gli ignoranti. Nei commenti trovate la scheda di introduzione al brano e l’invito a collegarsi che rivolgo a chi viene a conoscere “Pizza e Vangelo” da questo blog.
Aggiornamento al 21 ottobre. Ecco la registrazione audio della conversazione su Marco 3, 7-12:
Alla scoperta dei sommari. Leggiamo stavolta un brano di passaggio tra la prima e la seconda fase della predicazione di Gesù in Galilea: un brano di quelli che gli studiosi chiamano sommari o riepiloghi. Ve ne sono in tutti i Vangeli e anche nel libro degli Atti degli Apostoli. Sono poco amati dal lettore comune perché non contengono atti o parole di Gesù, ma un quadro della situazione che l’evangelista traccia o riassume per ambientare quanto sta narrando, o per collegare una sezione narrativa a un’altra, o anche un brano a un altro. Sono versetti poco amati e dunque poco memorizzati ma sono ricchi di informazioni: e quello che stiamo per leggere ne è ricchissimo.
Vedremo dunque questo elemento chiave delle narrazioni evangeliche, passeremo in rassegna tutti i sommari che abbiamo incontrato fino a qui, nella lettura di Marco; e infine affronteremo i contenti del nostro sommario: le folle che accorrono a Gesù, composte anche da pagani; l’accettazione dell’assedio della moltitudine da parte di Gesù; l’espediente d’avere a disposizione una barca che gli permette di non sottrarsi alle folle e di riuscire a parlare a esse.
Noi che veniamo da Tiro e da Sidone. Tra tutti i vangeli questo è il brano che elenca il maggior numero di territori pagani dai quali provengono i cercatori di segni, che erano guarigioni e liberazioni dai demoni: Idumea e Transgiordania avevano popolazioni miste di ebrei e pagani, mentre Tiro e Sidone erano totalmente pagane. Il fatto che Gesù accolga e soccorra anche i pagani [come in vari brani di questo e di altri vangeli capita con la cananea, il centurione, l’indemoniato del paese dei geraseni] è un elemento fattuale importante per intendere la proiezione universale della sua missione.
L’atteggiamento di empatia di Gesù con le folle è uno dei segni del Nuovo Testamento che – insieme alla mangiatoia, al lavoro di carpentiere, ai discepoli pescatori; e soprattutto insieme al “beati i poveri” e alla parabola del Giudizio finale: avevo fame, avevo sete, ero in carcere – determineranno un deciso distacco della comunità cristiana primitiva dall’atteggiamento di disprezzo verso gli umili, la gente semplice, gli illetterati, che caratterizzava la cultura greco-romana: “Odi profanum vulgus” (Odio il volgo ignorante, Orazio).
Quattro letture che aiutano. Su questo riscatto degli umili che con il cristianesimo diventano protagonisti della grande storia hanno scritto pagine importanti, tra gli altri, Il Manzoni con i “Promessi Sposi”, Erich Auerbach (Mimesis, 1956: in particolare il secondo capitolo della prima parte, intitolato “Fortunata”, che è la moglie di Trimalcione nel Satyricon di Petronio Arbitro) e J. R. R. Tolkien (Il Signore degli anelli, 1954-1955).
A chi volesse approfondire l’aspetto più propriamente cristologico [che cioè ci istruisce sulla figura di Cristo] del rapporto di Gesù con le folle, suggerisco la lettura della “Parte prima” del volume “Il Signore” di Romano Guardini (Vita e Pensiero 1949, in particolare i capitoli “L’inizio” e “Gli infermi”).
Marco 3, 7-12. Gesù intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall’Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.
Pizza da remoto o da asporto? – Chi voglia sapere che sia “Pizza e Vangelo” vada nella pagina che ha questo nome: è elencata per quarta sotto la mia foto, ad apertura del blog. Propongo nel blog i testi che affrontiamo nel gruppo biblico [c’è da 17 anni] perché chi può tra i visitatori mi dia una mano – un suggerimento, uno spunto – nella preparazione della lectio. Gli incontri si chiamano “pizza e Vangelo” perchè prima si mangia una pizza e poi si fa la lectio. Ora la pizza non c’è ma il nome è sempre quello: i nomi durano più delle cose.
Registrazione audio. L’ultimo appuntamento in presenza di “Pizza e Vangelo” l’avemmo il 2 marzo. Dopo di che siamo stati impediti di rivederci dalla pandemia che tutto confinò e abbiamo azzardato un primo meeting da remoto il 6 aprile, lunedì santo. Ci siamo poi rivisti – sempre via computer – il 20 aprile, il 4 e il 18 maggio, il 1° e il 15 giugno, il 5 ottobre. Chi volesse nasare di che trattammo nell’ultimo collegamento, vada a questo post, nel quale troverà anche il link alla registrazione audio di quella conversazione:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/con-lautunno-riparte-pizza-e-vangelo-via-zoom/#comments
Meeting da remoto aperto a tutti. Chi non è stato mai al nostro mitico “Pizza e Vangelo” e magari non abita a Roma, e lunedì voglia collegarsi, mi scriva in privato [andando alla finestra “manda un’email” che è sotto la mia foto] e io privatamente gli indicherò il modo di unirsi al meeting, che andrà dalle ore 21.00 alle 22.30 di lunedì 19 ottobre.
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-19-ottobre-2020/
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-20-ottobre-2020/
Bello l’incontro di ieri sera.