Natale con Papa Francesco: parole da tenere

Francesco davanti al presepe 2019 di Casa Santa Marta

Nei commenti riporto alcune parole di maggiore impegno venute dal Papa nei giorni di Natale: dalla mondanità degli ecclesiastici all’inverno demografico dell’Italia.

22 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Chiesa piena di deformi e mediocri. Discorso alla Curia del 23 dicembre 1. La missione ci rende vulnerabili – è bello, la missione ci rende vulnerabili –, ci aiuta a ricordare la nostra condizione di discepoli e ci permette di riscoprire sempre di nuovo la gioia del Vangelo. Partecipazione, missione e comunione sono i caratteri di una Chiesa umile, che si mette in ascolto dello Spirito e pone il suo centro fuori da sé stessa. Diceva Henri de Lubac: «Agli occhi del mondo la Chiesa, come il suo Signore, ha sempre l’aspetto della schiava. Esiste quaggiù in forma di serva. […] Essa non è né un’accademia di scienziati, né un cenacolo di raffinati spirituali, né un’assemblea di superuomini. È anzi esattamente il contrario. S’affollano gli storpi, i deformi, i miserabili di ogni sorta, fanno ressa i mediocri […]; è difficile, o piuttosto impossibile, all’uomo naturale, fino a quando non sia intervenuto in lui una radicale trasformazione, riconoscere in questo fatto il compimento della kenosi salvifica, la traccia adorabile dell’umiltà di Dio» (Meditazioni sulla Chiesa, 352). In conclusione desidero augurare a voi e a me per primo, di lasciarci evangelizzare dall’umiltà, dall’umiltà del Natale.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/12/23/0875/01848.html

    27 Dicembre, 2021 - 13:10
  2. Luigi Accattoli

    Leggete Armando Matteo. Discorso alla Curia 2. Come ricordo di questo Natale, vorrei lasciare qualche libro… Ma per leggerlo, non per lasciarlo nella biblioteca, per i nostri che riceveranno l’eredità! Prima di tutto, uno di un grande teologo, sconosciuto perché troppo umile, un sottosegretario della Dottrina della Fede, mons. Armando Matteo, che pensa un po’ a un fenomeno sociale e a come provoca la pastoralità. Si chiama Convertire Peter Pan. Sul destino della fede in questa società dell’eterna giovinezza. È provocatorio, fa bene. Il secondo è un libro sui personaggi secondari o dimenticati della Bibbia, di padre Luigi Maria Epicoco: La pietra scartata, e come sottotitolo Quando i dimenticati si salvano. È bello. È per la meditazione, per l’orazione. Leggendo questo mi è venuta in mente la storia di Naaman il Siro di cui ho parlato. E il terzo è di un Nunzio Apostolico, mons. Fortunatus Nwachukwu, che voi conoscete bene. Lui ha fatto una riflessione sul chiacchiericcio, e mi piace quello che ha dipinto: che il chiacchiericcio fa sì che si “sciolga” l’identità. Vi lascio questi tre libri, e spero che ci aiutino tutti ad andare avanti. Grazie! Grazie per il vostro lavoro e la vostra collaborazione. Grazie.

    Su chi sia Armando Matteo, vedi qui:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/armando-matteo-alla-dottrina-della-fede-perche-e-una-buona-sorpresa/

    27 Dicembre, 2021 - 13:11
  3. Luigi Accattoli

    Mondanità coperta da ruoli e riti. Discorso alla Curia 3. Questa è la pericolosa tentazione – l’ho richiamato altre volte – della mondanità spirituale, che a differenza di tutte le altre tentazioni è difficile da smascherare, perché coperta da tutto ciò che normalmente ci rassicura: il nostro ruolo, la liturgia, la dottrina, la religiosità.
    Mi pare un passaggio notevole. Segnala la copertura delle ordinarie miserie – poniamo: l’attaccamento al denaro – sotto i titoli, i paramenti, i gesti sacrali, la perfetta ortodossia, i gomiti sull’inginocchiatoio.

    27 Dicembre, 2021 - 13:12
  4. Luigi Accattoli

    Si è fatto infante. Messaggio Urbi et Orbi del 25 dicembre. Cari fratelli e sorelle, tante sono le difficoltà del nostro tempo, ma più forte è la speranza, perché «un bambino è nato per noi» (Is 9,5). Lui è la Parola di Dio e si è fatto in-fante, capace solo di vagire e bisognoso di tutto. Ha voluto imparare a parlare, come ogni bambino, perché noi imparassimo ad ascoltare Dio, nostro Padre, ad ascoltarci tra noi e a dialogare come fratelli e sorelle. O Cristo, nato per noi, insegnaci a camminare con Te sui sentieri della pace.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/12/25/0880/01856.html

    Nell’omelia della notte Francesco aveva così descritto il mistero del Dio-Bambino: “Lasciamoci attraversare da questo scandaloso stupore. Colui che abbraccia l’universo ha bisogno di essere tenuto in braccio. Lui, che ha fatto il sole, deve essere scaldato. La tenerezza in persona ha bisogno di essere coccolata. L’amore infinito ha un cuore minuscolo, che emette lievi battiti. La Parola eterna è infante, cioè incapace di parlare. Il Pane della vita deve essere nutrito. Il creatore del mondo è senza dimora. Oggi tutto si ribalta: Dio viene al mondo piccolo. La sua grandezza si offre nella piccolezza”.

    27 Dicembre, 2021 - 13:13
  5. Luigi Accattoli

    Inverno demografico d’Italia. Dopo Angelus del 26 dicembre. Parlando della famiglia, mi viene una preoccupazione, una preoccupazione vera, almeno qui in Italia: l’inverno demografico. Sembra che tanti hanno perso l’aspirazione di andare avanti con figli e tante coppie preferiscono rimanere senza o con un figlio soltanto. Pensate a questo, è una tragedia. Alcuni minuti fa ho visto nel programma “A Sua immagine” come si parlava di questo problema grave, l’inverno demografico. Facciamo tutti il possibile per riprendere una coscienza, per vincere questo inverno demografico che va contro le nostre famiglie contro la nostra patria, anche contro il nostro futuro.
    Il Papa parlava della famiglia annunciando la pubblicazione, lo stesso giorno 26, di una Lettera agli sposi “che ho scritto pensando a voi e che vuole essere il mio regalo di Natale per voi: un incoraggiamento, un segno di vicinanza e anche un’occasione di meditazione. È importante riflettere e fare esperienza della bontà e della tenerezza di Dio che con mano paterna guida i passi degli sposi sulla via del bene. Il Signore dia a tutti gli sposi la forza e la gioia di continuare il cammino intrapreso”.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/12/26/0882/01860.html

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/12/26/0881/01859.html

    27 Dicembre, 2021 - 13:15
  6. Luigi Accattoli

    Prendere la mano dell’altro. La Lettera del Santo Padre Francesco agli Sposi in occasione dell’Anno “Famiglia Amoris laetitia” ha il testo originale in spagnolo, che è indice di più diretta autografia papale, autografia evidente anche nella tonalità descrittiva della vita degli sposi e delle sue prove. Eccone un brano:

    Non vergognatevi di inginocchiarvi insieme davanti a Gesù nell’Eucaristia per trovare momenti di pace e uno sguardo reciproco fatto di tenerezza e di bontà. O di prendere la mano dell’altro, quando è un po’ arrabbiato, per strappargli un sorriso complice […]. Le tante sfide non possono rubare la gioia di quanti sanno che stanno camminando con il Signore. Vivete intensamente la vostra vocazione. Non lasciate che la tristezza trasformi i vostri volti. Il vostro coniuge ha bisogno del vostro sorriso. I vostri figli hanno bisogno dei vostri sguardi che li incoraggino. I pastori e le altre famiglie hanno bisogno della vostra presenza e della vostra gioia: la gioia che viene dal Signore!

    27 Dicembre, 2021 - 13:16
  7. Lorenzo Cuffini

    Rif.9,27.
    Ullallà.
    C’è di che perdere il sonno.

    28 Dicembre, 2021 - 9:37
  8. La Chiesa è composta da deformi e da miserabili … questo fatto mi ha colpito molto.

    28 Dicembre, 2021 - 12:24
  9. Luigi Accattoli

    Antonella le parole di De Lubac sono forti. Ma collimano, fattualmente, con ciò che avvertiamo ogni volta che mettiamo piede nella quotidianità di una parrocchia: intorno al prete, nel cortile delle aule di catechismo, nel campetto di calcio ci sono sempre persone che elemosinano, o zoppicano, o straparlano, o gridano a sproposito. E queste sono le deformità innocenti. Che poi vi alberghino anche quelle fosche, oggi lo sappiamo meglio rispetto a quando il De Lubac ci donava quell’opportuno avviso: nell’originale francese Meditazioni sulla Chiesa risale al 1953.

    28 Dicembre, 2021 - 16:41
  10. Grazie Luigi per la preziosa precisazione.
    Auguri di Buon anno a tutti coloro che frequentano il blog!
    A quando il prossimo Pizza e Vangelo?

    31 Dicembre, 2021 - 11:07
  11. Nella quotidianità di una parrocchia o di una comunità ci sono tante cose che non vanno. Ma ci sono anche tanti tesori nascosti, tante ricchezze impensate. I celebri Fatti di Vangelo ….

    31 Dicembre, 2021 - 11:09
  12. Luigi Accattoli

    Il prossimo Pizza e Vangelo è previsto per il lunedì 10 gennaio…

    31 Dicembre, 2021 - 13:12
  13. maria cristina venturi

    La liturgia natalizia ambrosiana è ricchissima di brani di prosa e di poesia composti in elogio a Maria, Madre del Salvatore.
    Fra essi, il Transitorio ambrosiano della Terza Messa di Natale è notevole anche in quanto splendido esempio di testo liturgico comune con la tradizione orientale.
    Si tratta di un componimento poetico, appartenente tipologia di preghiera mariana ispirata al saluto dell’Arcangelo Gabriele a Maria, la cui prima parola nell’originale greco ????? può essere tradotta con “ave” – “ti saluto”, ma anche con “gaude” – “gioisci”. Queste preghiere vengono per questo definite ???????????, o, con moderna definizione, Gruß-orationen o Gaude-orationen.
    Esse ebbero tanto successo da dare inizio ad un vero genere letterario che contempla Gruß-psalterien o “salteri di saluto” e Gruß-hymnen o “inni di saluto”, a cui può essere fatto appartenere anche l’”Angelus Domini”.
    Ecco dunque il testo latino dell’antifona odierna com’è riportato dai libri liturgici ambrosiani:

    Gaude et laetare Exultatio angelorum :
    Gaude, Domini Virgo, Prophetarum gaudium:
    Gaudeas, Benedicta, Dominus tecum est.
    Gaude quae per angelum Gaudium mundi suscepisti:
    Gaude, quae genuisti Factorem, et Dominum
    Gaudeas, quia digna es Esse Mater Christi.

    Spetta al grande studioso Anton Baumstark il merito di avere riconosciuto in questa antifona ambrosiana la versione più arcaica conosciuta, forse precedente allo stesso Concilio di Efeso, di una antifona di lode a Maria – Theotokion nel linguaggio liturgico orientale – che ha la sua prima attestazione in un papiro greco del VI sec., in cui è usata come conclusione della Compieta.
    In essa, sviluppando un testo originario ricostruito, da cui deriva la versione latina ambrosiana, è introdotto il termine “Theotokos”, il cui valore dogmatico fu solennemente sancito ad Efeso nel 431 contro i Nestoriani.
    La medesima antifona ha poi conosciuto innumerevoli varianti in occidente e in oriente, fino alla “Antifona dei cinque Gaude” riportata da San Pier Damiani e dal Cursus di Canterbury.

    31 Dicembre, 2021 - 14:49
  14. Ringrazio Luigi per avermi indicato il prossimo appuntamento di Pizza e Vangelo. In quanto alla parola greca citata da Maria Cristina Venturi, essa è chaire, che significa appunto: Rallegrati.

    1 Gennaio, 2022 - 18:49
  15. La cosa che più mi sorprende della situazione odierna è che si rende noto il numero dei morti, ma non ci sono praticamente notizie su di loro, tranne qualche incallito no vax. Questi poveri morti sono solo numeri, che per lo più salgono, e sembrano non avere diritto a nessun altro ricordo.

    1 Gennaio, 2022 - 18:59
  16. Lorenzo Cuffini

    Rif. 15,08
    “Si condanna” ….” si tollerano”…
    “SI”, chi? Chi ci sta dietro? Chi sono i cattivoni complottoni maneggioni?

    Rif. 14,49
    Tutto molto bello. Tuttavia, trattandosi di liturgia, e quindi per tutti, e non per un consesso di specialisti professori ed esperti in materie note solo a loro, è ottima e indispensabile cosa riportare anche il testo in italiano , come correttamente avviene in http://www.cantoriambrosiani.org/

    Gioisci e rallegrati, esultanza degli
    Angeli; gioisci, vergine del Signore, gioia
    dei Profeti; rallegrati, o Benedetta,
    il Signore è con te.
    Gioisci, tu che per mezzo dell’Angelo
    hai accolto la gioia del mondo;
    gioisci, tu che hai generato il Creatore
    e Signore; rallegrati, perché sei degna
    di essere la Madre di Cristo .

    http://www.cantoriambrosiani.org/wp-content/uploads/Canto-Ambrosiani-Avvento-Natale-Epifania-Apparuit-thesaurus.pdf, pag. 30.

    2 Gennaio, 2022 - 13:47
  17. Lorenzo Cuffini

    Cara Antonella, hai ragione: niente di più arido e impersonale dei numeri.
    Spersonalizzano, per definzione.
    Tuttavia, a tutt’oggi, i morti per Covid in Italia sono oltre 137.000 mila ( 137.513 per l’esattezza).
    Davanti a una ecatombe di questa proporzione, risulta difficile , come sempre davanti alle ecatombi, tenere presente una per una le storie delle centotrentasettemilacinquecentotredici persone portate via dal virus. E’ certamente ingiusto, ma puo’ aiutare a dare la dimensione di un problema che squassa e coinvolge tutto,tutti, paese, paesi, mondo.

    2 Gennaio, 2022 - 13:58
  18. Amigoni p. Luigi

    Rif. 31 dicembre 2021 , ore 14.49- Messale ambrosiano

    Nella terza messa di Natale come canto alla comunione viene proposto integralmente il testo “Gioisci e rallegrati”. In esso Maria è invocata come Madre di Cristo.
    E’ falso che i testi migliori del passato siano stati abbandonati. Certo non sono riportati in siriaco o copto o armeno. E anche a Milano, anticamente, non venivano cantati nell’originale, ma tradotti nella lingua locale vigente.

    2 Gennaio, 2022 - 23:00

Lascia un commento