Trovo che hanno parlato bene sia il padre Raniero Cantalamessa venerdì sia oggi il cardinale Sodano. Sono pretestuose le accuse al predicatore cappuccino, che è stato sempre un caloroso rivendicatore del valore della Shoah. Pretestuose e anche piene di ignoranza. Ignoranza delle sue parole esatte, del loro preciso significato, del contesto, dei precedenti. “Chiacchiericcio” dice il cardinale Sodano: giusta parola. Anche lo sdegno contro il padre Raniero è “chiacchiericcio”. [Segue nei primi tre commenti]
Molto bene Cantalamessa e Sodano
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Queste le parole del Cantalamessa nella predica del Venerdì Santo che pretestuosamente sono state giudicate offensive della Shoah:
Per una rara coincidenza, quest’anno la nostra Pasqua cade nelle stessa settimana della Pasqua ebraica che ne è l’antenata e la matrice dentro cui si è formata. Questo ci spinge a rivolgere un pensiero ai fratelli ebrei. Essi sanno per esperienza cosa significa essere vittime della violenza collettiva e anche per questo sono pronti a riconoscerne i sintomi ricorrenti. Ho ricevuto in questi giorni la lettera di un amico ebreo e, con il suo permesso, ne condivido qui una parte. Dice:
“Sto seguendo con disgusto l’attacco violento e concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli da parte del mondo intero. L’uso dello stereotipo, il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva mi ricordano gli aspetti più vergognosi dell’antisemitismo. Desidero pertanto esprimere a lei personalmente, al Papa e a tutta la Chiesa la mia solidarietà di ebreo del dialogo e di tutti coloro che nel mondo ebraico (e sono molti) condividono questi sentimenti di fratellanza. La nostra Pasqua e la vostra hanno indubbi elementi di alterità, ma vivono ambedue nella speranza messianica che sicuramente ci ricongiungerà nell’amore del Padre comune. Auguro perciò a lei e a tutti i cattolici Buona Pasqua”.
E anche noi cattolici auguriamo ai fratelli ebrei Buona Pasqua. Lo facciamo con le parole del loro antico maestro Gamaliele, entrate nel Seder pasquale ebraico e da qui passate nella più antica liturgia cristiana. (Le abbiamo recitate nell’Ufficio delle letture di ieri, dall’omelia pasquale di Melitone di Sardi):
“Egli ci ha fatti passare
dalla schiavitù alla libertà,
dalla tristezza alla gioia,
dal lutto alla festa,
dalle tenebre alla luce,
dalla servitù alla redenzione”
Perciò davanti a lui diciamo: Alleluia”
Ognuno giudichi dove sia l’offesa. Per me chi ci trova un’offesa o non ha letto il testo, o cerca rogna.
Questo è il passaggio chiave degli auguri del cardinale Sodano al papa, prima della celebrazione di questa mattina: “Oggi per mezzo mio tutta la Chiesa desidera dirle in coro: buona Pasqua amato Santo Padre, la Chiesa è con lei, con lei sono i cardinali suoi collaboratori della curia romana, con lei i vescovi che guidano le 3 mila circoscrizioni ecclesiastiche e quei 400 mila sacerdoti che servono generosamente il popolo di Dio nelle parrocchie, nelle scuole, negli ospedali come pure nelle missioni. E’ con lei il popolo di Dio che non si lascia impressionare dal chiacchiericcio. Come lei ci ha insegnato giovedì santo citando San Pietro, Gesù insultato non rispose con insulti e ci soccorre nelle prove: nel mondo, ci disse, avrete delle tribolazioni ma abbiate coraggio io ho vinto il mondo“.
[ Video degli auguri del cardinale Sodano al papa, prima della celebrazione di questa mattina:
http://www.youtube.com/watch?v=6WIv07nEeXA ]
… «o non ha letto il testo, o cerca rogna». Vero. Escluso che non si leggano i testi, credo che la seconda sia la più vera. Però bisognerebbe pur chiedersi perché si cerchi rogna e chi. Continuo a ritenere, e sicuramente mi sbaglio, che i motivi di offesa non siano tanto nel senso della frase e del richiamo all’antisemitismo, piuttosto al fatto che nella Via Crucis si parli di ebrei. È il rito in sé che, credo, dia molto fastidio come dà fastidio la Croce ad Auschwitz. I motivi stanno nell’insopportabilità per l’ebraismo post-Shoah della Croce come simbolo redentivo. Lo spiega bene, come ho avuto modo di proporre qualche mese nel commento a un post di Luigi, Emil Fackenheim e come ho scritto sul «Foglio» dell’altro giorno, sabato santo. Va bene l’ebreo Gesù, se ne può discutere, qua e là, ma il Gesù messo in croce che diventa Cristo no. E non potrebbe essere diversamente. Questa è la condizione in cui versa il dialogo ebraico-cristiano, credo e spero di sbagliarmi e di non aver capito niente.
Personalmente, mi sono riconosciuto nelle parole (doverose, a dir poco) rivolte dal Cardinale Sodano al nostro Papa, che sta affrontando con raro coraggio pastorale momenti così critici e credo abbisogni anche del nostro sostegno e delle nostre preghiere.
Circa, poi, l’intervento pronunciato da Padre Raniero Cantalamessa, anch’io credo che la sua attenta (prima ancora che onesta) lettura porta ad escludere qualsiasi volontà d’offesa verso il mondo ebraico.
Però, e con tutto il rispetto, la “chiave di lettura” proposta dall’amico Debenedetti non mi convince: cominciano (è un dato di fatto: tanto vale prenderne atto) a risultare un pò troppi gli “infortuni” mediatici in cui la Sede Apostolica è, in questi ultimi anni, incorsa, ora con i nostri “fratelli maggiori”, ora con l’islamismo, ora con i luterani, e così via, per non dedurne che, da un lato, la Chiesa Cattolica soffre, evidentemente (ed oggi più che nel suo recente passato: ed anche qui occorrerebbe chiedersi perchè), di quel ricorrente “pregiudizio anti-romano” di cui parlava lo stesso Luigi qualche giorno fa, ma, d’altro lato, (la Chiesa, o, più esattamente, la Santa Sede) si mostra ultimamente non sempre capace di “comunicare” nei modi e nei tempi giusti (come ieri analizzato – a mio avviso lucidamente: che ne pensi, Luigi ? – da Vittorio Messori, sul “Corriere della Sera”).
Buon “lunedì dell’Angelo” a tutti !
Roberto 55
Innanzitutto Buona Pasqua a lei Luigi e a tutti i partecipanti a questo blog!
Sono di quelli che hanno considerato che il momento e il contesto scelti da Padre Cantalamessa per pronunciare quelle parole non era il più opportuno. In un momento in cui la Chiesa e Papa Benedetto, il vero bersaglio, sono sottomessi ad un vero accanimento mediatico, non vedevo l`opportunità di aggiungere fuoco al fuoco.
Anche se nelle intenzioni di certo non si trattava di fuoco, era più che prevedibile che tale sarebbe stato percepito da molti e così è stato. Reazioni più che prevedibili. Quelle degli ebrei, quelle dei media, apertura dei giornali, cartacei , radio e tv, occasione offerta per versare la dose quotidiana di veleno contro la Chiesa e il Papa.
Strumentalizzazione nauseabonda che ignora le puntualizzazioni, le rettifiche, si sputa e basta…e questo tiro al bersaglio sembra non aver fine.
Questo è ancor più vero qui all`estero dove, se ci si precipita sui lanci di agenzia, veri o falsi che siano, mai, o molto raramente, vengono pubblicate le rettifiche, corretti gli errori.
Poi, leggendo la violenza e la malafede di certe reazioni ebraiche, anche se non ho cambiato idea sull`opportunità di quelle parole, mi sono detta che, se si continua su questo passo, finiremo per arrivare al punto in cui ancor prima di pronunciare la parola “ebreo” dovremo sottoporla al comitato di censura ad hoc.
Quando poi ieri ho letto che de Segni, a parte pregare Dio perchè illumini o nostri cuori… ha detto:
” Rattrista sentire pregare in latino per portare la luce nei nostri cuori, riecheggiando la lingua ormai morta di quell’Impero che distrusse due volte Gerusalemme”
…mi son detta che il problema è altrove.
Nel frattempo ieri a Gerusalemme, per la Santa Messa, un blocco militare ogni 50 metri ha avuto come conseguenza che solo 10% dei palestinesi cristiani e dei pellegrini di tutto il mondo hanno potuto partecipare alla Messa .
la chiesa non è più “capace di comunicare” nei modi e nei tempi giusti? cioè adatti al nostro tempo? può darsi ma può anche darsi che sia il nostro tempo che non è più in grado di comunicare con la Chiesa..l’errore potrebbe essere
in chi ascolta non in chi parla.. io ho l’impressione che qualunque cosa il papa o
Chiesa dica oggi si offende qualcuno, o gli ebrei , o i musulmani, o i teologi o i radicali, o le femministe..o i favorevoli all’eutanasia ecc.
pensate come sarebbe accolta la predicazione di Gesù, alla lettera, oggi , quante denunce per offese Gli pioverebbero sul capo se pronunciasse oggi le parole riportate dal Vangelo ” voi scribi e farisei ipocriti.. sepolcri imbiancati.. razza di vipere..spelonca di ladri…saranno gettati dove c’è pianto e stridore di denti… Siono venuto a portare la spada ” E tante altre altre parole veementi, non certo politicamente corrette…
Gesù sarebbe oggi trascinato in tribunale come fanatico religioso e se non crocifisso ( perchè il “liberal ” oggi è contro la pena di morte!) sicuramente curato a forza con psicofarmaci cercato di persuadere che quello che dice sono orribili bestemmie contro i principi e i valori del nostro tempo.
dunque che la Chiesa non sia capita e sia fraintesa non è forse la prova che continua a seguire Cristo e non il mondo?
MC
Contro la chiesa si è scatenata quella che, tecnicamente, non può che definirsi una “caccia alle streghe” e in questo senso il riferimento all’antisemitismo riportato dal p.Cantalamessa è del tutto pertinente. Le reazioni di certi ambienti ebraici testimoniano, ancora una volta, tutta l’intolleranza di cui la loro ideologia è intrisa.
Tipica del clima di caccia alle streghe è la criminalizzazione di qualsiasi atteggiamento di prudenza nei riguardi di qualsiasi accusa o sospetto di pedofilia. L’accusa che viene mossa alle autorità della chiesa è ormai quella di non avere perseguito immediatamente e con ferocia qualunque sacerdote o religioso sia stato sospettato di abusi. Esistono le accuse false, esistono le calunnie, esistono le mitomanie e questa è una materia in cui, più di altre, bisogna andare cauti. Al dottor Forno, che parla tanto, bisognerebbe ricordare gli scheletri che ha lui nel suo armadio di inquisitore:
http://www.radicalparty.org/it/content/pedofilia-i-metodi-del-pm-forno-e-dei-suoi-periti-allarmano-il-csm
Ma ormai, se un vescovo non dà per scontato che un suo prete sotto accusa è colpevole viene a sua volta crocifisso come “insabbiatore”.
Che schifo.
quanta stucchevole retorica e ipocrisia del card. Sodano, il Grande Insabbiatore…
che usò persino la visita di Giovanni Paolo II per insabbiare le malefatte del fratello (relative ad altro, nevvero… ma non per questo meno testimoni di uno stile che è imperversato alla Segreteria di Stato per tanto tempo…)…
Chi era che insabbiava ai tempi di GPII? ne vogliamo parlare?
Aggiungo anche un’altra cosa: a tutta questa indignazione, a tutto questo scandalo, a tutto questo dolore tanto virtuosamente esibito dagli accusatoria della chiesa non credo nanche un po’. Credo, ovviamente, al dolore delle vittime e a quello dei loro stretti congiunti. Punto.
Tutti gli altri dei bambini se ne fregano. Se ce ne importasse qualcosa non ne stermineremmo milioni ogni anno e non li corromperemmo ogni giorno con l’oscenità della nostra vita sociale. Faccio un solo piccolo esempio: guardate la televisione per un’ora, girando un po’ per i vari canali che un bambino può tranquillamente vedere (e di fatto vede) ogni giorno e poi ditemi se quello non è stupro continuato dell’immagine originaria con cui Dio li mette al mondo.
E allora, di che cosa parliamo?
Penso che la chiesa dovrebbe smettere di scusarsi e rivendicare piuttosto di essere l’unica ad avere a cuore il bene dei bambini.
Reverendo, la mano sul fuoco per il cardinale Sodano non la metterei di certo; ma neanche per me né per lei, se è per questo.
certo, caro Leonardo. Ma io non ho il potere di indagare, di conoscere, di far venire a galla, di censurare, di far lavorare chi doveva lavorare… Lui questo potere ce lo aveva e lo ha esercitato a quanto pare. Prova ne sia che certe sentenze che il card. Ratzinger non ha potuto portare a termine da prefetto, le ha portate a compimento papa Benedetto XVI… o sbaglio?
Sottoscrivo ogni parola di Luisa circa alcune frasi usate da padre Raniero le quali, anche a mio sommesso avviso, non erano fruibili e percepibili da tutti allo stesso modo: potevano prestare il fianco a fraintendimenti di vario genere, che, anche se pretestuosi, tuttavia non certo opportuni a fronte delle difficoltà del momento…mi associo anche con quanto afferma discepola MC riguardo all’occoglienza della “Parola”, ai segni dei tempi assai uggiosi per la Chiesa, per noi tutti, ma soprattutto per il Papa, preso di mira come “il tiro al piccione” in una maniera blasfema e vergognosa!
Mi trovo d’accordo con Luisa in riferimento alla Terra Santa: ho avuto modo di parlare con un confratello che è di casa a Gerusalemme ebbene, mi ha parlato di una situazione al limite del sopportabile per noi cristiani latini: i monaci armeni sembra abbiano fatto schifose discrimazioni cacciando in malo modo dal Santo Sepolcro le centinaia di comitive cattoliche accorse da tutto il mondo per rendere omaggio al Signore su quella pietra che ha visto la Resurrezzione. Un comportamento osceno e ignobile: strattonati, offesi, oltraggiati e alfine rifiutati, siamo stati messi alla porta ancora una volta dalla prepotenza e arroganza di confessioni non cattoliche. Che l’ostacolo grande venga dai picchetti ebrei armati di tutto punto ci può stare e non stare…ma che a fare pressioni e prepotenze ci si mettano pure gli ortodossi credo sia troppo! Questi sono i risultati di tanto ostracismo, di tutte quei chiacchiericci di cui si parla….che non sono affatto “cosuccia” di poco conto: pesano e molto sulla cristianità tutta! Profetiche le parole dell’Evangelista luca “Se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco”? Parole dette da Gesù durante la passione: aspre, adatte al momento presente: il legno secco a cui si appicca il fuoco è il simbolo del peccato che verrà incenerito dal giudizio di Dio, mentre il legno verde è il segno dell’uomo giusto: Cristo, i cristiani di buona volontà.. Il Santo Padre che si tenta ora di eliminare, di screditare -per timore della sua forza- col giudizio umano, nero e beffardo…come la faccia del diavolo!…
Buon Lunedì dell’Angelo a tutti…
Grande, Marco don.
Quanto dice maioba è illuminante: anch’io mi son domandata sul “perché” si siano fatte ricadere le colpe sul papa, chi ha voluto oscurare l’immagine del pontefice, infamarlo: accusato di cooperare e coprire il male: eccetto Pio XII per i famosi “silenzi” e le leggi razziali [ ma stiamo parlando di cose inanerrabili, non che la pedofilia non lo sia, ma il paragone e il dramma di una guerra mondiale con 50 milioni di vittime non regge il confronto] mai nella chiesa si è verifato un fatto del genere. Si è scavalcato, ignonadola a piè pari ,una verità inconfutabile: Benedetto XVI è l’unico papa che memoria ricordi a s-velare oscenità occultate, a consegnare ai giudici civili -cosa mai successa nell’intera storia della chiesa- i carnefici e poi, quasi per una beffarda sorte, vedersi accusato egli stesso di silenzio, di occulatare, coprire. E no!…qualcosa non torna…non può tornare…qui c’è qualcuno in alto al quale ha fatto gioco questa situazione, una sorta di scaricabarile un lavarsi le mani alla Pilato che al fine ha gioito nel mostrare l’Ecce Homo…altrimenti non ha senso…chi è questo “occultatore” misterioso che è alla radice dell’Impeachment ???! E’ d’uopo o no una domanda di questo genere?…Ditemi voi!
Maioba, lo so che il pensiero, non appena compare il Sodano solidarizzante, va in primis al più mondano fratello e al caso Maciel, per dirne due… Detto ciò, non so se avrebbe fatto meglio a stare zitto. Certo, se le medesime parole le avesse dette, che so, il Cardinale Kasper, la gioia sarebbe stata forse maggiore, anche se di un colore diverso.. Non so come spiegare. …E se l’uomo di potere Sodano, nella tormenta che infuriava attorno al suo buen ritiro romano, avesse riscoperto taluni valori inerenti al suo ministero di sacerdote e ruolo di cardinale? (Non so, almeno lo spero..)
Poi (cfr. Leonardo) non sono nessuno per giudicare il card. Sodano (per una Messa celebrata dal quale cantai in coro, e che poi salutai, dopo: l’aura che ricordo era più da ecclesiastico di carriera, ben altra da quella che mi trasmise in analoga occasione il card Ratzinger, ma ciò è solo sentimento soggettivo) .
Di pasticci (o peggio) cardinal-edilizi l’italia dev’essere piena. E se li si somma ai dossier de gravioribus delictis bloccati da terzi, gli schiaffi fraterni ai cantori di Ratisbona più intemperanti, paiono davvero specchietti per le allodole antipapiste.
[ Lette le parole di Leonardo, (gli) segnalo, a maggior ragione:
http://www.abc.es/20100404/opinion-firmas/justicieros-20100404.html
“Lo malo es que, como pasa siempre, la moneda falsa expulsa la buena del mercado y el quejica justiciero acabará por apantallar el dolor de las verdaderas víctimas.” ]
[ In albis sedens angelus
praedixit mulieribus:
In Galilea est Dominus
Et Ioannes apostolus
cucurrit Petro citius,
monumento venit prius.
Discipulis astantibus,
in medio stetit Christus,
dicens: Pax vobis omnibus.
Alleluia.]
“Sto seguendo con disgusto l’attacco violento e concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli da parte del mondo intero. L’uso dello stereotipo, il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva mi ricordano gli aspetti più vergognosi dell’antisemitismo.”
L’aspetto “più vergognoso” dell’antisemitismo consiste nell’uccisione di cinque o sei (non si capisce bene) milioni di ebrei, nei campi di concentramento e fuori. Paragonarlo agli attacchi al Papa, alla gerarchia ecclesiastica e ai sacerdoti (non ai fedeli, miei cari) è sbagliato, almeno quanto è sbagliato accostare tali attacchi al martirio di coloro che, ancora oggi, muoiono per non voler rinnegare la loro fede.
Per il resto, se vi appaga chiamare “chiacchiericcio” le accuse gravissime mosse alla Chiesa, nulla da dire. Contenti voi…
Le parole riportate da Cantalamessa sono di un suo amico ebreo. “Ricordare” qui ha il significato di porre un’analogia molto ben circoscritta, quella relativa alla generalizzazione dell’attribuzione di colpa e di responsabilità, non certo sulle conseguenze diciamo così operative. L’aspetto più vergognoso è certamente il passaggio all’azione partendo da un assunto e l’assunto è proprio quello dell’attribuzione di responsabilità collettiva. Non si realizza alcun sterminio senza un assunto originario, una proposizione matrice. Affermare come fa l’amico ebreo di Cantalamessa che il modello di quella matrice discorsiva sia analogo a ciò che ha condotto allo sterminio non vuol certo dire che i due eventi sono paragonabili. Non posso dubitare di Cantalamessa e non credo che il suo amico ebreo non sia poi ebreo. In quanto tale credo allenato, molto più dei cristiani, alle analisi testuali e all’esercizio fecondo dell’errmeneutica. Se altri ebrei hanno equivocato o trascurato questo aspetto delle parole di Cantalamessa credo lo abbiano fatto in virtù di elementi che ne superano la letteralità. Forse volevano colpire lo spirito di quelle parole e quindi qualcosa che secondo loro supera il loro significato letterale… ma questo è un esercizio al limite della pretestuosità. Questa volta credo che questo limite lo abbiano voluto superare. Mi piacerebbe sapere il perché in modi più franchi e meno obliqui.
Il paragone, per altro di un ebreo, non è tra le conseguenze dell’antisemitismo e quelle dell’attacco alla Chiesa ma riguarda il metodo (uso dello stereotipo, passaggio dalla responsabilità personale alla colpa collettiva…). E mi sembra, purtroppo innegabile. Quanto all’attacco che non sarebbe ai fedeli ma alla gerarchia mi chiedo che senso abbia questa distinzione, se non a rinverdire la dannazione sessantottina di ogni autorità e l’assoluzione previa delle “masse” anche cattoliche.
Certo questa divisione è uno degli scopi cui gli attacchi vorrebbero pervenire: separare il Papa e i Vescovi dal popolo di Dio. Un tentativo che mi sembra destinato a fallire: i cattolici, certo non “adulti”, conoscono il Papa e i loro sacerdoti. Quanto al chiacchiericcio mi sembra un termine così indovinato, così differente dalla Parola, “tagliente come una spada”.
Scrive Luigi: “Ognuno giudichi dove sia l’offesa. Per me chi ci trova un’offesa o non ha letto il testo, o cerca rogna.” Secondo me non cerca rogna, ce l’ha gia’ e cerca di trasmetterla a tutti.
A parte -forse- il momento, anche io non trovo assolutamente niente di offensivo nelle parole di P.Cantalamessa (della quale intenzione non dubito assolutamente). Solo un disonesto intellettuale puo’ costruirci su polemiche, attacchi e persecuzioni; e siccome i nostri fratelli eberei sono stati perseguitati, purtroppo non ancora finito di elaborare il loro complesso di persecuzione che mettono in atto senza perdere nessuna opportunita’. Cioe’, -a Shoah terminata e riconosciuta- la parte delle vittime continuano a farla mooooooolto bene, a spese di tanti altri.
Inoltre chi non brilla di onesta’ intellettuale sono sicuramente i mass-media, agenzie, etc.. etc…che hanno molti fini, ma non quello di essere al servizio della verita’, dell’obiettivita’, della chiarezza. D’altra parte -se no- come farebbero a vendere gran parte della loro cacca?
Ultimo -e scusatemi la semplificazione- anche questo e’ un’altro passo nella linea dell’attacco a questa entita’ “monolitica” -la Chiesa- percepita ormai come l’ultimo baluardo, l’ultima “ideologia” contro il liberismo piu’ sfrenato, il relativismo eretto a sistema di vita e di societa’. E la cosa continuera’.
E’ per questo che -condividendo MAIOBA- come Chiesa, dovremmo essere piu’ intransigenti con noi stessi nel cercare umilmente chiarezza, trasparenza, onesta’ senza continuare a giocare alla politica del potere e dell’avere attraverso diplomazie varie curiali, per salvare botte piena e moglie ubriaca. Ma credo che ci manchi il coraggio Pasquale… Ne avremo ancora molti di curiali stile-Sodano, purtroppo.
Padre Cantalamessa nel citare parte di quel brano aveva in cuore un solo intento: avvicinare i cristiani ai “fratelli maggiori”in virtù della medesima riccorenza -la Pasqua-che ci associa e ci rende depositari del comune destino di “Popolo in cammino”, di Vocati in virtù di una comune chiamata ecc… Anche lo stralcio dell’amico ebreo voleva fungere da “canovaccio” ,se così si può dire, onde farci pervenire una sorta di vicinanza a fronte di una prova e di un comune sentire circa i duri attacchi sferzati contro la Chiesa o quanto sta accadendo [in Terra Santa e non solo] ai cristiani d’occidente di ogni latitudine. Questo deve, anzi è, il senso del padre Raniero e tale dovrebbe -e qui il condizionale si rende obbligatorio- essere arrivato alle anime semplici, pure, religiose nel profondo, illuminate, non prevaritrici, men che meno agitate e fomentate dal sinistro vento del fondamentalismo religioso che non ha confini, nè preferenze. E’ un vento, quello, che fomenta il fuoco e accende i cuori di ogni colore e razza: fa sentire al di sopra di dieci spanne i sedicenti “prescelti”.
Dunque, come non immaginare lo sdegno o lo stracciarsi delle vesti che tale spiffero sicuramente uscito dagli angoli più remoti della sinagoga avrà suscitato: il paragone dello “scandalo pedofili nella Chiesa o l’attacco al papa” allo sterminio nazista potrebbe aver ingenerato un certo risentimento, una nota stonata, un’offesa. Certamente il tentativo di Padre Cantalamessa di spianare le zolle in una sorta di “mal comune mezzo gaudio” credo fosse legittimo e al contempo ingenuo, e credo non abbia sortito, almeno da parte ebrea, l’effetto desiderato di sentimento condiviso anzi…
errata corrige:
Solo un disonesto intellettuale puo’ costruirci su polemiche, attacchi e persecuzioni; e siccome i nostri fratelli EBREI sono stati perseguitati, purtroppo non HANNO ancora finito di elaborare il loro complesso di persecuzione che mettono in atto senza perdere nessuna opportunita’.
Mi pare che Debenedetti abbia detto tutto perfettamente quando ha parlato di “insopportabilità per l’ebraismo post-Shoah della Croce come simbolo redentivo”. Occorre però riconoscere, di qui, l’impossibilità del “dialogo” tra cristianesimo e quell’ebraismo. I cristiani, infatti, che hanno da dire al di fuori della croce?
Leonardo attento… non diventarmi protestante… 😉
Benvenuta Fabiola, felice di averti tra noi..
ti assicuro che quel “chiacchiericcio” che sembra pettegolezzo da donnette di cortile nelle alte sfere, nei giochi di politica nella grande giostra del potere assume una rilevanza impressionante e roboante ed ha una potenza di penetrazione tale come lama nel burro…Per questo la Chiesa, e noi con lei , noi cristiani cattolici dobbiamo fare “testuggine” come le centurie romane se vogliamo vincere questa ennesima battaglia contro l’apostasia e l’anticristo: una battaglia dura da affronatare, ma necessaria e se non restiamo uniti saremo razziati e spazzati come dopo l’assalto dei lazichelecchi…..
un caro saluto
Reverendo, 1 Corinti 2,2 è di Lutero? Non sapevo …
eccolo, colpito nell’intimo…
Vedi alla voce: ironia.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/81/Grunewald_Isenheim2.jpg
Normalmente sono loquace e pronto al cicaleccio (al chiacchiericcio), al dibbbatttito e così via.
Tutta questa vicenda non provoca in me invece che atarassia e silenzio, nessun genere di reazione, nessun bisogno di reazione, e non capisco perché.
Buona Pasqua ancora a tutti, oggi secondo giorno dell’Ottava.
per la serie : sepolcri imbiancati andate su
http://www.vivienna.it
Spero abbiate passato tutti una Buona Pasqua.
ah naturalmente sapete tutti chi è il padrone del New York Times,
per la serie: adesso basta.
Luca, credo tu sia rimasto sotto schok, in genere la mente si eclissa da ciò che produce dolore ,si autoanestetizza. In pratica hai rimosso caro Luca, tipo quelli che praticano le tecniche di meditazione, che sembra producano un effetto analgesico sul cervello…avrai praticato inconsciamente la famosa ‘mindfulness’ ????? [-sorridi!?-]…non ti svegliare Luca, beato te! immerso nella quiete, nel distacco profondo e pacificatore…quasi ti invidio!
bentornata Caterina, grazie per l’articolo…interessantissimo!
Buona festa dell’Angelo e buon inizio di ottava di Pasqua
Grazie Clodine, contraccambio.
Per serie numero 2, ma di altro credo andate su:
http://www.exbaba.it
Mi piacerebbe che i grandi quotidiani parlassero anche di questo come parlano del Papa, ma mai niente, chissà perchè.
A risentirci…….
Caterina
Come Luca Grasselli, anche a me questa vicenda “non provoca che silenzio, nessun genere di reazione, nessun bisogno di reazione”.
Ne spiego però i motivi in cui ne trovo fondamento: Le Sacre Scritture e il CCC (in particolare due articoli).
Buona serata a tutti.
Povero Sodano, quanta cattiva stampa anche qui!
Come uomo di potere avrà fatto i suoi errori, ma non esageriamo, non mi pare questa persona negativa che alcuni dicono.
Tra l’altro, ha retto il timone in anni molto difficili, di fine regno.
Penso che gli ultimi tempi giovanpaolini siano stati davvero duri anche per lui.
Siate magnanimi!
(Concordo con Fra73, iuxta modum.)
C’è un tempo per ogni cosa,
ma credo che non frega nulla,
nè a Cantalamessa,
nè a Sodano.
Tutti a turibolare per la scena in mondovisione.
Il mondo delle parrocchie,
in questi giorni si sta raccogliendo
e sta facendo unità attorno ai suoi preti,
con gesti di grande commozione ed emozione.
I primi in assoluto che hanno bisogno del nostro amore e della nostra carità,
sono i nostri preti del quotidiano,
non di certo la curia romana
o il sovrano pontefice.
I Prìncipi vaticani,
hanno le loro corti,
ad omaggiarli,
i nostri preti quotidiani,
hanno semplicemente
noi,
cittadini normali,
noi,
che li incontriamo nelle parrocchie,
o per strada,
tra i nostri paesi, città e villaggi.
Il papa non ha bisogno di me,
il mio prete,
ha bisogno di sentire il calore dell’affetto del suo popolo.
Il resto,
come vi piace dire,
e’ fuffa…..
Il commento di Matteo somiglia stranamente a un articolo letto oggi sul giornale “IL Fatto” di Paolo Flores D’Arcais che distingue la Chiesa dei semplici umili preti e fedeli , degna di solidarietà e, di rispetto e la Chiesa della gerarchia , degna di disprezzo e di condanna..
Che questa divisione la faccia un Paolo Flores D’Arcais non mi stupisce ma mi stupisce che la faccia un cattolico.. Sembra quasi, dalle parole di Matteo che “I principi vaticani e il sovrano pontefice” facciano parte di una Chiesa diversa della quale non vale neppure la pena di interessarsi, ne’ di preuccuparsi…
Ma davvero esistono due Chiese, quella “buona” dei semplici preti e dei umili fedeli e quella “cattiva” dei potenti vescovi e cardinali ?
Maioba tu che parlavi di protestantesimo a proposito di Leonardo, che cosa
ne pensi di questo ? Non è protestantesimo allo stato puro?
MC
ma io scherzavo Discepolo… mi piace sdrammatizzare… 🙂
Ma davvero la solidarietà per un altro essere umano – prima che prete – che viene demonizzato per la colpa di pochi – e di cui troppo spesso si dimenticano l’abnegazione e la disponibilità quotidiana – può essere scambiata per protestantesimo?
Non sono quasi mai d’accordo con Matteo, eppure gli invidio la chiarezza e la coerenza di pensiero e quel suo andare quasi sempre controcorrente che, però, stranamente, si avvicina di più agli insegnamenti di Cristo.
Sarò protestante anch’io?
Non credo sia una faccenda di “buoni” e “cattivi”, ma piuttosto di saper vivere in semplicità – come la gente comune – il Vangelo. Senza orpelli. Come ci ha insegnato Gesù.
Saluti a tutti
Il Papa non ha bisogno di me, non ha bisogno di sentire il calore dell`affetto del suo gregge? Ah sì ?
E se al contrario il Papa avesse proprio bisogno di noi piccoli che gli testimoniamo il nostro affetto, “gratuitamente”, senza nulla sperare o attendere in ritorno se non la sua benedizione, un suo sorriso, la dolcezza, la forza e la chiarezza del suo Magistero?
E se al contrario fosse importante che il nostro Papa, bersaglio di una campagna nauseabonda che arma su si lui parole e immagini come altrettante freccie avvelenate, possa vedere e sentire che noi piccoli siamo con lui e che lui è con noi nelle nostre preghiere?
Oremus pro pontifice nostro Benedicto! Dominus conservet eum, et vivificet eum, et beatum faciat eum in terra, et non tradat eum in animam inimicorum eius.
Deus, omnium fidelium pastor et rector, famulum tuum Benedictum, quem pastorem Ecclesiae tuae praeesse voluisti, propitius respice: da ei, quaesumus, verbo et exemplo, quibus praeest, proficere: ut ad vitam, una cum grege sibi credito, perveniat sempiternam. Per Christum Dominum nostrum. Amen.
Siccome le preghiere per il nostro Papa sono quotidiane, sincere e sentite per ogni buon cattolico, forse sarebbe il caso che un abbraccio,un gesto di solidarietà, una parola buona siano riservati anche ai “soldati” che combattono ogni giorno senza esser visti o riconosciuti ( e che spesso pagano e soffrono per le colpe altrui), piuttosto che al “generale” a cui non manca neppure la solidarietà dei “cosiddetti” potenti, insieme a quella del suo gregge.
Non perdiamo di vista le cose importanti, per favore……
Di questi preti non ne parlano…
http://maioba.blogspot.com/2010/04/di-questi-preti-non-ne-parlano.html
Con il mio commento ho reagito a Matteo che pretendeva che il Papa non avesse bisogno di noi.
principessa dice: “non perdiamo di vista le cose importanti…” e ha ragione, per me è importante non separare il Papa dai sacerdoti, l`uno come gli altri hanno bisogno delle nostre preghiere, della nostra presenza e del nostro affetto.
In molti si stringono attorno ai loro sacerdoti, che senza dubbio sentono l`affetto sincero dei loro fedeli, un aiuto e un sostegno che non deve loro venire meno, che è oggi più importante ancora.
Che il Papa riceva la solidarietà dei potenti è tutto da provare, che la Curia sia veramente e sinceramente attorno a lui, mi sia pemesso qualche dubbio, che le testimonianze di solidarietà dei suoi confratelli non invadano le pagine dei nostri giornali mi sembra evidente…ma forse gli arrivano per altre vie.
Perchè gerarchizzare le testimonianze di affetto e solidarità? Il Papa riceve già la solidarità dei potenti, già pensiamo a lui ogni giorno( lo fanno i buoni cattolici dice principessa…), facciamo un gesto piuttosto per i sacerdoti.
Facciamo “anche” , facciamo “insieme”, uniamoli nella preghiera, se per i gesti sarà più facile raggiungere il sacerdote, chi è in misura di manifestare il proprio affetto e la propria vicinanza al Papa che non si privi di farlo!
No, caro Discepolo MC (mi riferisco al commento delle 14.30), non è protestantesimo, viene da ancora più lontano, almeno dalle correnti ereticali medievali, catare o perlomeno patarine (così non offendo nessuno, ci sono stati anche santi patarini…): una Chiesa di puri e di poveri, come se la purezza possa essere altro che tensione alla purezza, come se gli uomini possano davvero essere perfetti o buoni, quando uno solo è buono.
Ci sarà sempre questa corrente, carsicamente appare di quando in quando ed è anche opportuno che ci sia, l’importante è prenderne le misure.
Volevo dire due cose, brevemente. La prima è che sono, ahimè, del tutto d’accordo con Maioba nella critica al card. Sodano e tuttavia lo stesso è decano del Sacro Collegio ed è giusto che in tale veste affermi pubblicamente il sostegno al Papa di tutta la Chiesa (del resto, parliamoci chiaro, si spara ad alzo zero contro Benedetto XVI per colpire la Chiesa, per farla diventare inoffensiva relegandola nel chiuso e nel segreto delle coscienze, ma fatta muta nei confronti di una società cui nessuno può inviare messaggi “politicamente scorretti”, come scorretta è la croce di Cristo).
L’altra cosa la dico sommessamente, ma convintamente. Il Papa ha bisogno di noi, caro Matteo, non diversamente dal nostro parroco, anzi forse di più, perchè tutti ci deve confermare nella fede mentre le tante notizie che si affollano tutti ci frastornano e lui ha solo la sua fede a sostenerlo! Il Papa non è solo il vertice dell’Istituzione, è un uomo chiamato ad essere il Papa, un uomo solo e caricato di una croce. Se non ha bisogno oggi di sentire che il corpo della Chesa è con lui, quando allora? Simone di Cirene può avere tanti volti, anche il nostro.
Certo addolora – e ritorno al discorso di prima – che a dirglielo per conto nostro (per me sicuramente, spero per tutti i cattolici) sia chi, da Segretario di Stato, si è distinto nel sopire ciò che altri (sappiamo bene chi) cercavano di chiarire e affrontare per il bene della Chiesa.
CHE TENEREZZA IL CARD SODANO
CON I SONTUOSI PARAMENTI
DA DECANO
E LA CURIA IN GHINGHERI
DA SIFLATA FELLINIANA
PRETI-A- PORTER
DAL FILM ROMA
In questi momenti non solo i semplici preti, ma anche il papa ha bisogno del nostro affetto e della nostra solidarietà. E non serve ironizzare sul cardinale Sodano (fra parentesi, neppure a me era troppo simpatico: ma c’è un tempo per criticare ed un tempo per esprimere solidarietà), così come non serve ironizzare sui “sontuosi paramenti”. Chi insiste su questi tasti dimostra di avere il respiro corto ed un orizzonte un po’ angusto.
l’apostolo di nome Giuda alberga indistintamente nel cuore dell’alto prelato come in quello dell’anonimo sacerdote di campagna: quel “vizietto” li non conosce blasone, anzi, quasi tutti gli scandali di molestie e pedofilia sono partiti da quest’ultimi…e chi ne sta pagando le spese ora è proprio il pontefice. Se analizziamo il fenomeno con lucidita emerge chiaro il motivo di tale“panico morale” e perché si colpisce Benedetto XVI : perché Benedetto – ed ecco il motivo dell’anno sacerdotale- sta cercando finalmente di porre un freno al lassismo che a partire dagli anni 70 in avanti ha messo in circolo come mine vaganti svariati preti di dubbia inclinazione sessuale, a volte anche evidente, pur di incrementare le fila dei “tonsati”. Statistiche e analisti del fenomeno pedofilia sono tutti concordi (per quanto sia poco politicamente corretto dirlo, e non si incavolino alcuni del blog) nel dire che c’è un nesso inequivocabile, inconfutabile tra pedofia e omosessualità e che per oltre l’ottanta per cento – per citare lo studio di Jenkins che è tra i maggiori ricercatori del fenomeno– dei sacerdoti cattolici condannati per abusi sessuali su minori e pedofilia è risultato omosessuale. La rovina non viene dal celibato, ma dall’omesessualità sulla quale più o meno si è chiuso l’occhietto come “cosuccia di poco conto” : una realtà questa che Ratzinger prima ancora di essere Benedetto ha sempre combattuto ed è sempre stato severissimo. . ..Ditemi: perché riesumare nel 2010 casi vecchi o noti, attaccando direttamente il Papa che invero ha sempre mostrato estrema severità? Ma è chiaro: questi “imprenditori morali” che organizzano il panico sono gli stessi che appoggiano la pillola RU486 che spingono per il riconoscimento delle unioni omosessuali, in cui quasi solo la voce della Chiesa e del Papa si levano in difesa di quei valori non negoziabili come la vita, la famiglia. Ci troviamo di fronte a lobby potenti –l’ho detto e lo ripeto- che cercano di squalificare questa voce con l’accuse infamante; lobby massoniche che manifestano il sinistro potere della tecnocrazia evocato dallo stesso Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in veritate lo stesso Giovanni Paolo Ii ci avvertì del pericolo durante la giornata della gioventù nel lontano 84. Ci sono “disegni nascosti” cari amici, è ora di tenebre,” che riporta alla mente le antiche profezie secondo cui alle ideologie laiciste avrebbe fatto seguito un’autentica “demonolatria”. Stare accanto al papa non fermerà le lobby ma può costituire almeno un piccolo e doveroso omaggio alla grandezza di un Pontefice e di una Chiesa ferita e calunniata solo perché sulla vita e la famiglia non si rassegna a tacere.
Si! Io prego per i nostri preti, ma sono più vicino al papa in questo momento lo confesso…
Nino, per curiosità: ma perché per una pisciatina come quella delle 16,47 usi le maiuscole?
Ahhhhh oddio Leonardo..ahhah…m’hai fatto morire dal ridere!!
Gerry,
sommessamente,
immagino che tu sia stato nei piani degli appartamenti pontifici,
come ti capiti di entrare nelle canoniche di città o di campagna dei nostri parroci e preti vari,
chi credi che abbia più bisogno di affetto ? di cura? di presenza reale?
George Bernanos, nel “JOURNAL D’UN CURÉ DE CAMPAGNE ”
ci ha fatto amare quelle figure di preti,
affrescate in maniera genialmente umana,
nella loro povertà, nella loro fragilità, nella loro quotidianità.
Quel “Tout est grâce”,
sintesi di una esistenza,
non è proclamato da un altissimo prelato,
ma solo da un povero prete…..
Non si tratta di fare dell’insano manicheismo,
ma
di evitare,
di “sentire”
l’alto clero,
che siede sempre ai primi posti d’onore,
con ogni deferenza…
sempre bisognoso di plauso …
e
il basso clero,
nella polvere delle strade,
che fa notizia solo quando viene ucciso………..
Il fatto che taluni,
dinanzi alle difficoltà che vivono i nostri sacerdoti,
pensano solo al papa che è in Roma,
e non citino mai il proprio vescovo,
il proprio parroco,
il proprio cappellano,
il proprio rettore,
la dice lunga
su quella che a me pare
una stranissima
sensazione che non nomino……..
Intanto si sente puzza di un senso di chiesa che è soltanto “Governo”,
ma non è percepita affatto come Ecclesia,
comunità adunata attorno al suo vescovo,
che fondamentalmente è il vescovo locale,
e che è rappresentato nel territtorio dal parroco.
La mancanza del senso della Chiesa-comunità locale,
porta automaticamente a vedere soltanto l’apice di una gerarchia di “Governo”.
Coloro che vivono e operano nella Chiesa locale,
non hanno questa visione….
Il papa è un “servo” nell’unità di tutte le comunità ecclesiali.
Perchè, Matteo, lei crede che il bisogno di affetto si misura all` opulenza di un decoro? Un entourage bello, ricco, anche di storia, sopprimerebbe il bisogno di affetto? Insomma se sei ricco, o se abiti in una casa bella, ti può bastare, accontentati, le tende, i quadri, le tappezzerie, i mobili, i tappeti, ti sorrideranno, ti carrezzeranno, ti daranno tutto ciò di cui hai bisogno, che vuoi di più ? Ti tengono compagnia loro, non hai bisogno di altro! Non vorrai in più pretendere anche affetto, presenza e cura!
Strano, Matteo, che rimprovera ad altri di mai citare parroci, vescovi e cappellani (questo lo dice lui..) cita il Papa solo per dire che non ha bisogno del nostro affetto. Mi sembra che ciò la dice lunga su una sua visione limitata, molto manichea: per il bene, il bisogno di affetto, cura e presenza, accomodatevi da questa parte, e solo da questa parte, altrove non ne hanno bisogno, hanno i fasti, la deferenza, gli onori.
Matteo poi, rinchiuso nella sua visione, sembra non vedere che nessuno ha dimenticato o dimentica i sacerdoti ma, a differenza sua, non dimenticano il Papa e lo dicono!
Ma il Papa, prima di essere Papa, non è un sacerdote?
Se la risposta è positiva, a che servono questi fiumi di parole? di che stiamo parlando?
Ciascuna persona abbisogna di affetto e di solidarietà, sia essa ricca, povera, malata, vecchia o giovane, bianca, nera o a pallini blu, sacerdote,militare, ingegnere o artigiano. Il punto non è questo.
Il punto è assicurare preghiere e solidarietà a tutti, ma specialmente a chi si spende per gli altri ogni giorno, senza i riflettori, senza la ribalta,senza niente ma vivendo in pieno il Vangelo di Cristo in ogni parola pronunciata,in ogni gesto compiuto e in ogni lacrima asciugata.
Così! … tanto per dimostrare che oltre la guida del Papa – e l’affetto per lui – teniamo anche agli sconosciuti che” tessono” ogni giorno, in silenzio.
Noto con piacere che tra i tanti titoli del Papa quello di “Servo dei Servi di Dio” è riconosciuto da tutti. Mi pare una notizia positiva, insieme alla circostanza che è anche un sacerdote e, pensate, un uomo. In base a tali circcostanze può anche avere necessità di aiuto. Forse – la logica è logica – più di Gesù sul Calvario, che sarà stato pure uomo, ma alla fine era figlio di Dio!
P.S. Ahimé non frequento i Sacri Palazzi, però ti assicuro, Matteo, che credo alla comunione dei Santi e poi quando mi sono confessato, venerdì santo, il confessore mi ha chiesto di pregare per il Papa: insomma, l’ho dovuto fare.
Personalmente ritengo che sia in atto un attacco da parte di chi ha interesse nell’approfittare di un modo discutibile di gestire determinate questioni in passato; attacco mirato a ridurre la fiducia in Papa BXVI e nelle alte gerarchie della Chiesa cattolica, così da mettere il silenziatore all’autorevolezza morale ed etica della Chiesa stessa ossia il fronte dove si combatte la battaglia per la società futura.
Penso che il card. Ratzinger non abbia coscientemente e volontariamente coperto i preti pedofili, anzi, basta leggere i provvedimenti presi durante il suo operato per comprendere come la sua linea sia sempre stata più intransigente delle altre presenti nella curia romana.
Dunque mi unisco nel sostegno a Benedetto XVI, anzitutto come persona umana oltre che cardinale e Pontefice.
Nello stesso tempo ritengo le dichiarazioni di Cantalamessa Venerdì e Bertone oggi un eccesso di vittimismo fuoriluogo.
Ci sono stati atti di pederastia e pedofilia? Si. Sono stati coperti? Si. Pertanto si torni ad una Chiesa più silenziosa e parca di parole! Soprattutto si studino procedure differenti che prevedano effetti e conseguenze in tempi rapidi per chi è accertato essersi macchiato di peccati e reati così infami.
http://www.youtube.com/watch?v=XB3TfBXUOKw
… che ne dici don Marco…
…ah… ho capito è dalle 16:30 circa che stai ascoltando “Nun te reggae più”…
Buonanotte…
Una domanda (o due o tre?) ai don che intervengono o leggono il blog.
Accetto grato più risposte!
Come trovate la evidente discrepanza tra i continui richiami alla “gerarchia”, vescovi cardinali, papa, fatta da fedeli che saltano a pié pari la “scala gerarchica” stessa, non riferendosi manco minimamente al proprio parroco?
Come trovate questo parlare di cristianesimo non attinto alla vera fonte (Vangelo, parrocchia, comunità, parroco), ma dai giornali e da internet, che offrono un cristianesimo deviato e deviante a uso e consumo “pro domo sua” a seconda della fonte stessa?
Vi rendete conto dei rischi insiti in ciò? aprite gli occhi ai fedeli?
Poi ci sarebbe l’ultima…
… ma lassù se ne saranno accorti?
Caro Ubi,
non sono un “don”
-e quindi tagliato fuori dalla possibilità di risponderti-
ma debbo dirti che non son riuscito
a comprendere la domanda.
Mi dirai “ma mica la devi capire tu! semmai i “don” che leggono ed intendono rispondere”
Ed io ti dico:
“si, è vero.ma magari han la mia stessa difficolta a comprendere l’esatto senso della domanda”.
Grazie in anticipo.
Ciao Cosimo.
La faccio più semplice allora.
Ci si accorge dell’incongruenza di pensiero di chi, richiama (giustamente) all’obbedienza al papa, ma (ingiustamente) tralascia di obbedire al proprio parroco, e vescovo (ho citato la scala così come è)?
(tradotto: ci si accorge che i “disobbedienti” incitano all’obbedienza?)
Si accorgono i parroci che stiamo (siamo!!!) arrivati al catto-partitismo (incitati ed eccitati in modo bipartisan da mezzi d’informazione e da pezzi di gerarchia moooolto compiacenti sia de quà che de la?
Che si sta facendo carta straccia del Santo Vangelo (sui media interessati)?
Il cristianesimo si vuol capire che si fa in parrocchia???
Se uno ha giornale un blog o un sito, dovrebbe offrire o informazioni o testimonianze…. non interpretazioni pro domo sua…
Lassù… (e non intendo Roma)…
… se ne saranno accorti?
Ora credo sia chiaro.
Un caro saluto.
Piu che renderla piu semplice
-certo, hai fatto pure quello: è molto piu chiaro, ora-
hai ulteriormente ampliato il tuo interrogativo.
Non vorrei esser nei panni del “don”
che si avventurerà a risponderti.
PS: io, cmq, mi studio bene la domanda. Così se otterrò da te il “nulla osta” per risponderti-pur non essendo Presbitero- non sarò impreparato.
Dimenticavo…
in questo gioco al massacro si sta rischiando un grave danno… all’unità della chiesa.
Chiedo solo che chi ci tiene alla chiesa ed alla sua unità ci rifletta… magari con un poco di umiltà che non guasta mai… e facendoci un esame di coscienza operiamo di conseguenza… (edificare e unire, non demolire e disperdere)
puoi rispondermi in pubblico, o se ti va ne possiamo parlare in privato tranquillamente……
Scusa Ubi, ma se il Sabato santo non mi sono assommato alla straripante assemblea dei fedeli della mia parrocchia (dove già erano presenti alla Veglia mia madre e mia sorella, e io voglio bene al mio parroco) e sono andato ad aiutare un parroco del centro città di una parrocchia tanto antica quanto sguarnita di fedeli (uffici la popolano per la maggior parte e la collocazione è logisticamente infelice), allora ho compiuto un atto di insubordinazione?
Non trattavasi di rito antico (niente ‘parrocchia personale’ di fatto), ma per i venti fedeli che riempivano, per un quarto, alle nove, la navata della chiesa, forse è stato meglio che io e alcuni amici variamente appassionati di canto e servizio liturgico siamo accorsi in aiuto del parroco che spesso soffre di solitudine..
Venti fedeli : qualche anziano, qualche suora, qualche passante, il resto immigrati, quasi tutte donne. Quanto di più eterogeneo. I chierichetti avevano dato forfait. Oltre che cantore, e sono nel mio, mi sono improvvisato chierichetto, salmista, lettore di tre ‘profezie’. Ma alla fine è stato bello. C’era ancora più felicità pasquale nei vari “ultimi” che erano venuti alla Veglia. Alla mia parrocchia ciò non accade, perchè è “viva” abbastanza. Per anni ho prestato servizio in cattedrale, al servizio del faro” della Chiesa Locale, mica su internet. Ma forse per te servire direttamente l’Ordinario del luogo è grave insubordinazione… Bisogna per forza vivere relegati ai confini della propria parrocchia, come agli arresti domiciliari, in un confino pastorale. E pensare che sono l’unico scemo che non ha mai militato in movimentismi vari… E lo dico sul serio, per conoscenza certa. Ma non vedo perchè se alcuni fedeli, diciamo, “fidei donum” si recano ad aiutare un ‘altro’ parroco solo e scoraggiato, compiano un grave errore , dovendogli preferire d’obbligo il suo parroco, come se fosse la cartolina del militare a chiamarli… La Chiesa “circoscrizionale” , ti piace! (Pare il riferimento del Sodano alle “circoscrizioni ecclesiastiche”…) Scusa ma nel tuo intervento scorgo poca “humilitas”, e anche poca umana pietà. Buona notte.
“E lo dico sul serio, per conoscenza certa” che ho scritto prima, si riferiva al fatto che per certo la mia parrocchia non ha bisogno di aiuti ulteriori, in termini di servizio liturgico, ‘chè è viva, e di chierichetti e cantori ne ha già a sufficienza, etc…
Paradosso:
il papa, il papa, il papa,
il papa, il papa, il papa,
ma chi vi ha versato l’acqua nel battesimo?
il papa!
chi vi ha unto nella cresima?
il papa!
chi ha benedetto le nozze nel sacramento dei ministri coniugi?
il papa!
Chi viene a dare l’estrema unzione al vostro caro/a?
il papa!
come si fa ad amare il papa che sta a Roma,
e che vedete come fosse realtà….. solo per tv,
mentre ci si dimentica del prete della chiesa vicino?
mah!
misterium fidei!
Rimane per me un mistero di come si comprenda tra alcuni,
il sacerdozio ministeriale,
che discende in egual misura da tutti gli Apostoli senza eccezioni,
e si fa concreto nel quotidiano attraverso i preti che sono tra noi.
Neh!
il Secondo Testamento comprende anche “Gli Atti degli Apostoli”,
e magari, a certi superesperti laici, una ripassata su Paolo e le relazioni con le colonne della Prima Comunità Apostolica?
Ce la ridiamo una bella letta?
Ma tutta sta gente che parla di papa, stanno tutti nella parrocchia di santa Marta? e pensare che manco lì ratzinger è parroco…..
Insomma,
cercatevi un prete con cui chiacchierare,
e …. tante caldane …. passano
azzurro,
il pomeriggio tornerà azzurro….
Syriacus, non ho parlato di chi fa una eccezione…
ma di chi ha per regola non frequentare la propria parrocchia, non ne frequenta neanche un’altra magari, e parla e sparla del prete e della parrocchia e dei parrocchiani (fatti un giro nei blog) e ha abbracciato una “causa mediatica”, causa creata ad hoc per portare scompiglio, e che purtroppo si sta trasponendo invece in piccole realtà di fedeli.
Detto con franchezza poi, se mi volevi dire della poca umiltà e umana pietà, potevi andarci dritto, senza tutto il ragionamento che ci hi costruito sopra…..
senza rancore…
Ovviamente per me la parrocchia non è ‘confino’. Ma in una grande città soprattutto, ove le comunità di credenti sono svariate per quantità a qualità, la rigida logica “circoscrizionale” può portare al paradosso di sentirsi “confinati”, “segregati”, “agli arresti”, se l’unico modo di servire la Chiesa locale passa per il servizio e la partecipazione ESCLUSIVI alla comunità parrocchiale.. (E questo al netto da ogni considerazione sui Movimenti ecclesiali e relativo movimentismo. Quanto a internet, poi, vi sarebbe una marea di cosa da dire, ma basti solo questo: perchè esiste allora anche solo questo “pianerottolo” e relativi ospiti??)
“Detto con franchezza poi, se mi volevi dire della poca umiltà e umana pietà, potevi andarci dritto, senza tutto il ragionamento che ci hi costruito sopra…..
senza rancore…”
Potevo scegliere di non premere invio, ma l’ho fatto: uin altro guaio della Rete, rispetto alla realtà di una discussione dal vivo. Ma almeno ci siamo un pò chiariti. Il punto non era infatti la poco fortunata e caritatevole frase finale, ma “tutto il ragionamento che ci ho costruito sopra”. Era per dare l’idea, quel ragionamento, che noi “pietre vive” non siamo incasellabili come da tagliatori di diamanti..
Matteo, conosco anch’io il passo deghli Atti degli Apostoli (e della lettera ai Galati) sull'”incidente di Antiochia”, e la critica di Paolo a Pietro. So bene che il papa è anzitutto vescovo della Chiesa di Roma, poi servitore della comunione fra tutte le Chiese locali. E credo che non dobbiamo affatto saltare il livello della Chiesa locale (parrocchia e diocesi): personalmente non l’ho mai fatto né teorizzato, diversamente da qualche movimento.
Ma non ha senso contrapporre (in entrambe le direzioni!) Chiesa locale e chiesa universale; il parroco al papa (o viveversa). In questo momento anche il papa ha bisogno della nostra preghiera e della nostra solidarietà (il che non significa automaticamente quella 2papolatria” che anch’io ritengo non necessaria).
L’esasperazione dei toni non hai mai giovato.
Nè mai gioverà.
L’aspetto politico
-il cattopartitismo, l’hai definito-
o meglio: le ripercussioni su tale àmbito
possono apparire noiose a chi -per scelta-
ha rimosso la politica dalla propria esistenza.
Il cristianesimo si fa in parrocchia, hai detto.
Si, è vero.
(in realtà in parrocchia si dovrebbe apprendere il cristianesimo, indi farlo, viverlo)
ma,
e rischio d’esser terribilmente banale(e pure frainteso!),
come fai a “restringerlo” nell’àmbito parrocchiale?
Sai come la penso riguardo certi estremismi.
Ma non possiamo criticare chi “osa” vivere il Vangelo
fuori dalla parrocchia!
La unità della Chiesa
-“et unam..”, diciamo nel Credo-
non è in discussione.
La Chiesa è il Corpo mistico di Cristo.
Figurati se i nostri ragli 2.0 possono “dividerla”.
Non esser troppo severo con chi, magari in buona fede!, mette un pò troppa esuberanza. Se tu hai scelto di non aver nulla a che spartire con l’agone politico/partitico sappi che, invece, vi sono persone che-magari in buona fede!- credono profondamente in ciò. Sii tollerante con costoro.
La strumentalizzazione, quando c’è, evidenziala!
La stortura, quando c’è, “stigmatizzala”.
Non si “saltano” i passaggi, lo so.
Ed anche il tuo “slogan”(“i disobbedienti incitano all’obbedienza”)è fin troppo chiaro.
Ma fra il disobbedire ad un parroco “cattocomunista”
(preciso che NON è il mio caso)
ed il disobbedire al Papa ed al Magistero
vi sarà pur una differenza, no?
Prova a pensare se la tua parrocchia fosse retta
da don vitaliano o zanotelli!
Se poi il tuo riferimento è a quei disobbedienti
che ben conosciamo
-la cui disobbedienza è cosciente, deliberata, continua e soprattutto al Papa-
allora il discorso cambia, notevolmente!
E non pensare solo agli adepti di econe
-che han messo “per iscritto” la loro disubbidienza-
ma pensa pure a chi il “non serviam” lo dice nel suo cuore.
Non credere sia meno grave.
Anzi.
il punto scusami se insisto Syriacus, è che io ho scritto testualmente
“Il cristianesimo si vuol capire che si fa in parrocchia???”
Non ho scritto “nella parrocchia di appartenenza”.
Il punto Syriacus è che non tu, ma ci sta gente della “causa mediatica” che non va in chiesa da anni e se ne fotte pure (scusa l’espressione), ma che fa odience, cassa di risonanza, insomma, attira i “pesci che abboccano, che smettono di andarci (ovvio che già erano tiepidi) perchè leggono e seguono le …….. che la gente dice.
La gente in chiesa dobbiamo farla entrare, non uscire… “perchè quello non celebra bene, quell’altro è disobbediente, il vescovo è eretico (ma li leggi i goirnali e i blog o ti devo mettere i link?, si scrivono ste …… quà)”.
Una immaggine di caos e divisione, e la chiesa si spacca, e il demonio gode.
E gli utili idioti (non sei tu) con i ditini sulla tastiera hanno partecipato…….
“Chi viene a dare l’estrema unzione al vostro caro/a?
il papa! ”
Questa battuta di Matteo mi ha fatto venire in mente all’improvviso un caso che tenne banco nella mia parrocchia per anni. Taanti anni fa, un parroco non molto simpatico (oramai defunto) venne accusato da diversi parrocchiani di non recarsi prontamente ad amministrare l’Unzione degli infermi, se chiamato d’urgenza. Alla base dell’accusa vi era perlomeno un caso specifico per cui, chiamato in un’occasione, egli non si sarebbe recato in tempo.. Mentre dal pulpito lamentava il fatto che quel sacramento era in disuso fra i suoi parrocchiani.. Egli era solito “tuonare” dal pulpito, di tutto e di più. Da bambino sentivo molti, magari genitori di altri bambini, ripetere “io, sinchè c’è parroco Don TizioCaio, non ci torno più in chiesa…” A me, all’epoca, sembrava un ragionamento stupido, incomprensibile perlomeno.
Po ho capito, con gli anni…
Comunque, non c’è morale della favola, o forse sì: come taluni possono prendersela con l’ex Prefetto del Sant’Uffizio per una pratica (forse!) lasciata inevasa per anni (e magari a sua insaputa), estendendo la critica a tutta la Chiesa, così c’è gente che, sentendo una leggenda nera di mala-amministrazione parrocchiale (e per amministrazione, ci metto anche quella dei Sacramenti) estende non solo alla Parrocchia, ma alla Chiesa tutta!
Detto questo, l’altro giorno, in piena bufera mass-mediatica, sono passato in chiesa nella mia parrocchia, e, quardando il parroco non più giovane distribuire la Comunione alle molte parrocchiane attempate della messa vespertina, ho quasi pianto per lui… Per tutta la becera incomprensione che circola in questo mondo. Ma d’altronde è anche questa una Croce.
Cosimo, non preoccuparti…
il mio ragionamento è relativo per i semplici “appassionati”… (che però pure me fanno incazzà)…
io ce la ho con chi fa i giochi grossi in alto…
Cosimo…
“Prova a pensare se la tua parrocchia fosse retta da don vitaliano o zanotelli!”
Francesco rispondeva… “e voglio vedere in loro solo coloro che amministrano il Santissimo Corpo e Sangue di Cristo”…
Dobbiamo uscire dalla logica del fedele che “inquisisce”…..
al limite “disquisisce”… ma con Carità…..
Matteo, ma lei ce l`ha con questo Papa o straripava di amore e simpatia anche per i precedenti?
Ma che cosa la innervosice tanto? Vorrebbe forse che abolissimo dal nostro vocabolario e dai nostri cuori il Papa?
Pensa forse che chi ama il Papa, chi lo sostiene, chi segue il suo Magistero, chi prega per lui, è necessariamente un ingrato, che trascura e dimentica parroci e vescovi a lui vicini?
È lei che crea divisione, dove non dovrebbe esserci, che cosa è poi questa caldana che le suscitano le testimonianze di affetto per il Papa, questo solo lei lo sa e non mi avventuro su questa strada.
Se poi il parroco, il vescovo, dicono altro del Papa, se mi trovo davanti ad un pastore che vorrebbe portarmi su altre strade, che non solo ignora il Magistero del Papa, ma lo contesta, allora sì Matteo, io guardo al Papa.
Come direbbe Don D`Ercole non mi va di soffrire di strabismo.
Ubi: “ma li leggi i giornali e i blog o ti devo mettere i link?, si scrivono ste …… quà”
Cosimo: “ragli 2.0 possono “dividerla” ”
Grazie, ragazzi, buona notte.
P.S.: e scusate ancora per i miei , di ragli, soprattutto considerato che siamo in paese in cui in molte pubbliche discussioni si è così avvezzi agli argomenti “ad hominem”, che viene talvolta il riflesso di rispondere in un certo modo..
Ovvio: è Pietro la garanzia.
Questo è sempre bene ribadirlo.
L’amore, il rispetto e financo la venerazione
per il Presbiterò che consacra il pane ed il vino
non sono in discussione, mai.
Il problema è quando qualcuno di costoro
disobbedisce platealmente
-ed incita altri a farlo-
alla Chiesa ed al Papa.
Quanto alla citazione di Francesco: verissimo, sacrosanto.
ma lo sapevi(e se non lo sapevi mò lo sai)
che alcuni amici di zanotelli-aizzati da costui-
han minacciato lo “sciopero della Messa”?
Tu lo sai che io non mi invento nulla….
Costoro, Ubi, scandalizzano i semplici, i piccoli.
“Scempiaggini”- stupidaggini-fesserie- … sono troppo lunghe…
e ci metto i puntini
Ti scandalizzi… ???
Per i ragli caro Syriacus, il mio avatar annesso al nick name è un asino…
(Cosimo lo so che non ti riferivi a me, ma è per dire: figurarsi se con “ragli” potrei mai avere a scandalizzarmi…)
[Per Luisa: io cerco di porgere l’altra guancia: alle Paoline mi hanno detto che il messalino tridentino della Marietti, loro, per arcane ragioni, non lo forniscono più… Io anzichè sbattere la porta ho comprato un libro della vescova Kaessman, perlatro interessante ed istruttivo. E’ così che si va avanti, nella Ecumene. (Poi però il messalino lo ordini su internet dal sito della Marietti, e lo regali al tuo migliore amico…:) ]
Buona notte Syriacus, è sempre un piacere leggerti!
E un saluto speciale a Clodine e Leonardo.
Cosimo LO SO (maiuscolo per sottolineatura).
Ma credo, opinione personale opinabile personale, che come sono messe ora le cose, dobbiamo darci tanti pizzicotti sulla pancia e soffrire in silenzio…
dobbiamo essere “segno di unità” nella Carità…
ti ripeto io temo il rischio della “spaccatura”… (ci stanno “lavorando” in troppi, non diamogli una mano!)
tirando troppo la corda si sa “spezzando”…
preghiera (ma tanta davvero), basso profilo mass-mediatico (in certi casi è consigliabile addirittura il silenzio), tirare fuori i casi edificanti (e ce ne sono tanti e non fanno rumore mediatico), e soprassedere su quelli “demolenti” (che sono 0,00… ma fanno un rumore e un danno pazzesco)…
per amore di Cristo, del papa, della chiesa…
“affinche siamo una cosa sola”…
Chiaro, assolutamente chiaro.
(Vedi Ubi, quando mi dò i pizzicotti penso pure a quanto soffre il Papa: se io, che sono un anonimo fedele di un lembo della penisola italiana, sò di tutte queste storture QUANTO PIU LE CONOSCE il Pontefice! E non solo per il suo altissimo Ministero Petrino, ma anche per la ventennale “frequentazione d’ufficio” nella CDF).
‘notte.
Buonanotte Cosimo.
Buonanotte a tutti.
Paulo maiora canamus:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1342796
La perfezione non è di questo mondo, ma qui ci siamo vicini. Un godimento ineffabile.
@ Luisa 6 aprile 2010 @ 23:30
————————————-
io non so se lei ha letto quelllo che ho scritto,
perchè mi appropria un ideologismo in cui non mi ritrovo.
Lei ha bisogno di credere che altri che non la pensino come lei,
vivano nell’odio….
Lo
pensi,
si senta libera di pensarlo…..
ma rimane solo una sua opinione.
Lei fonda la sua religione sul papa?
bene.
Io fondo la mia fede (anche se malamente) su Gesù
di cui il papa è uno degli apostoli,
cosa che a lei non piace forse,
perche’ forse per lei Gesù ha chiamato solo Pietro,
e magari i 12 non sono mai esistiti,
allora Gesù doveva essere abbastanza strabico,
per avere chiamato 12 apostoli e qualche centinaio di discepoli,
e per aver pensato di iniziare la comunità del Popolo di Dio con loro….
Lei vuole vedermi a tutti i costi contro il papa,
solo perchè ne discuto,
con la libertà sovrana della mia coscienza,
e della conoscenza.
Lei vuole che siamo tutti appecoriti,
incapaci di esprimerci,
che siamo solo dei battimani,
incapaci di usare dello intelletto dono di Dio.
Luisa mi spiace per lei,
ma nessuno ha mai detto che il papa è dio in terra,
è un normale e fragile uomo,
sostenuto dallo Spirito come ogni cristiano cattolico o luterano,
glielo ripeterò fino alla noia.
Io amo il papa,
io amo i vescovi,
io amo i sacerdoti,
io amo la Chiesa popolo di Dio,
non mi sognerei mai di fare il papolatra.
Ho un solo Signore,
un solo Padre,
un solo Maestro.
Certo,
poi, ognuno si può eleggere gli dei che vuole,
il denaro/mammona,
il sesso,
il potere,
il papa,
il re,
un dittatore,
ognuno è libero di volere quel che vuole,
ma per sè,
non lo può imporre agli altri,
nè tacciare gli altri di eresia,
perchè non la pensa alla stessa sua maniera.
Mi sembra molto strabico,
che qui si contrappongano
i preti al papa,
se si proclama l’amore al papa,
si deve per forza affermare….
le deficienze o i limiti dei preti…….
Qualcosa fa pensare a una schizzofrenia,
tra la divina perfezione del papa (sacerdote),
e tutti gli altri vescovi e sacerdoti che mancano…….. di che?
e i laici allora ? li lasciamo a pascolare con i porci ?
la Clodine di ieri alle 17.26 ha preso una solenne cantonata facendo l’equivalenza (o quasi equivalenza fa lo stesso) omosessualità=pedofilia.
Il fatto che un maschio abusi di un maschio (come spesso nel caso di tanti papà (?) di famiglia rigorosamente etero) non significa che sia una persona omosessuale. E’ un pedofilo. Punto
Riepilogando:
omosessualità, la cui pratica è INTRINSICAMENTE DISORDINATA,
(ripeto solo quanto la Chiesa, col suo Magistero, ci dice a riguardo.se poi uno pretende di contestare il Magistero e/o di inventarne uno nuovo -che magari plaude alla eutanasia, come “gesto estremo di amore”-problemi suoi, non miei.)
Di mio solo aggiungo quanto, nella sua perversa ed immonda volgarità, ha sempre sostenuto una persona omosessuale che impazza fra costanzishow ed isole: e cioè che per lui non c’è niente di male, anzi, ad aver rapporti con un ragazzino tredicenne.
Nella sua bestialità ha detto una orrenda e fetida realtà: la stretta e perversa contiguità fra molti omosessuali e la pedofilia.
Altro che solenne cantonata: è giunto il momento di dirla, ed a voce alta, questa cosa.
caro Cosimo. Aldo Busi non fa certamente testo e non parla con cognizione scientifica ma con le sue idee TOTALMENTE personali.
Caro Maioba, mi spiace smentirti, ma non siamo noi che lo affermiamo, lo affermano barba di ricercatori che hanno fatto sondaggi su sondaggi, statistiche su statistiche andando a spulciare il fnomeno fin dentro le sue pieghe più nascostealla
..non siamo noi che lo diciamo, sono i fatti e i dati che lo confermano, e quelli sono inconfutabili, incontestabili…
Mi spiace!
ma quali dati scusa? cosa vuol dire che un maschio abusa di un bambino o di un ragazzino? che è una persona omosessuale? e quindi se abusa di una bambina o una ragazzina è una persona eterosessuale? o non saranno entrambi pedofili? agli statistici fare gli statistici, ma per carità: attenti all’interpretazione dei dati. E’ un mestiere difficilissimo
.chiedo scusa per quel “nascostealla” ripeto il concetto:
…” lo affermano barba di ricercatori che han fatto sondaggi su sondaggi, statistiche su statistiche andando a spulciare il fenomeno fin dentro le pieghe più nascoste..e aggiungerei –con dati alla mano! “
…le statistiche non riguardano il fenomeno nella sua estensione…invero hanno studiato a fondo quello circoscritto esclusivamente in ambito religioso…e i dati sono stati inconfutabili: il prete pedofilo è al contempo un prete omosessuale punto
I peccati o, se non si gradisce questo termine, i disordini contra sextum
sono un pò tutti collegati fra loro.
I sacerdoti, che ascoltano le confessioni, questa cosa la sanno bene.
Gli abissi di una pratica disordinata si spalancano. Ed è per questo che la Chiesa, Mater et Magistra, dice chiaramente che le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Chiaro, no?
A me spiace terribilmente per chi vive tale situazione di disordine.
Deve essere una cosa orribile: avere pulsioni omosessuali e magari cedere ad esse e vivere nel ricordo -che è già peccato- di quel cedimento.
Castità!
Oppure uno decida di CURARSI.
Cosimo e tu che ne sai di cosa ascoltano i sacerdoti? sei un sacerdote?
Clodine: saresti così gentile da spiegare come funziona questa equazione “pedofilo=omosessuale, e v.v.”?
Ah, io non sapevo che continua l’attacco alla Chiesa!
Confermo TUTTO ciò che ho detto, con la aggiunta/specificazione che riguarda OGNI persona.
Figuriamoci se mi “intruppo” nella armata brancaleone.
I più schifosi sporcaccioni(pedofili e non solo)appartengono
al “mondo”, nella accezione evangelica.
Difendere a spada tratta la pratica omosessuale
-dentro una scatola virtuale-
è alquanto “sospetto”.
Se poi a farlo non è un pensionato
o un bamboccione
ma una persona che ha dei doveri
-inevitabilmente trascurati per la “causa”-
bè, la negligenza è piu grave.
A radiomaria parlano spesso
delle cure per la omesessualita.
Se chiami ti mandano le cassette con le registrazioni.
Bisogna affrontarlo il problema/malattia/peccato.
@Matteo.
“Lei ha bisogno di credere che altri che non la pensino come lei,?vivano nell’odio….”
Dove lo ha letto?
“Lei fonda la sua religione sul papa?^”
Dove lo ha letto?
“Gesù?di cui il papa è uno degli apostoli,”
A dire il vero il Papa è il Successore di Pietro, il Vicario di Cristo in terra, e come tale lo considero, come so che con lui ci sono i successori degli apostoli, i vescovi.
“Lei vuole che siamo tutti appecoriti,?incapaci di esprimerci,?che siamo solo dei battimani,?incapaci di usare dello intelletto dono di Dio.”
Dove lo ha letto?
“Luisa mi spiace per lei,?ma nessuno ha mai detto che il papa è dio in terra,”
Dove lo avrei detto?
“Mi sembra molto strabico,?che qui si contrappongano?i preti al papa,”
Le faccio osservare, Matteo, che è lei ad averlo fatto ed è a questo che ho reagito.
“se si proclama l’amore al papa,?si deve per forza affermare….?le deficienze o i limiti dei preti…….”
Dove lo ha letto?
Cosimo, io ho fatto una domanda relativa alle tue argomentazioni, se tu ti difendi e porti a tua difesa radio Maria… beh… mi spiace per te che non sei capace di argomentare le tue stesse affermazioni se non con accuse gratuite e tendenziose, volgarmente ironiche e velatamente sarcastiche
In un blog
-anzi: nei commenti di un blog-
uno dovrebbe “argomentare”
su un tema così delicato?
Ed i commenti mallopposi
ed ingombranti chi se li legge?
E
-eventualmente-
il mio “argomentare”
non sarebbe altro che
ribadire l’insegnamento
della Chiesa
in merito.
Ma io credo che ognuno di noi conosce bene il CCC.
(così come opportuna sarebbe la conoscenza della Nota Dottrinale della CDF ma questo, lo ammetto, è un altro discorso. Un altro discorso?).
Di mio uso i “miei” blog
anche
per riportare i Documenti
-inclusi questi-
della Chiesa.
(chi vuole può dare uno sguardo).
Ribadisco un concetto: chi si impegna con evidente zelo in una questione è molto probabilmente coinvolto personalmente in essa.
L’invito all’ascolto delle trasmissioni che l’emittente radiofonica da me citata trasmette era (ed è) un invito serio. Gli approfondimenti della dottoressa Atzori sono veramente utili.
Direi che nel panoramo mediatico(cattolico)è l’unico serio tentativo che conosco di affrontare il problema della cura della omosessualità.
Ed ovviamente le pubblicazioni della Ares.
Cosimo. E quali sarebbero i documenti della Chiesa (non le statistiche di un presunto statistico) che fanno l’equivalenza omosessualità=pedofilia? mi sfuggono, scusa
Non deviare
-mentre il tuo accanimento conferma quel che sostenevo prima-
da quel che ho detto.
Il mio riferimento è alla pratica omosessuale
ed alla gravità di essa.
(conosci a memoria, credo, gli articoli del CCC).
L’insistere col negare la “equivalenza”
-e Dio solo sà quanto mi duole dirlo-
è come dire
“io sono omesessuale ma non azzardatemi a dare del pedofilo”
(non ho mai avuto peli sulla lingua).
Più in genere:
il PRIMO intervento dell’attuale Vicario di Cristo
-e tutti, specie certi, lo sanno bene-
fu la emanazione di chiare indicazioni
in merito alla “maturità psicologico/affettiva”
dei candidati al presbiterato.
Altro che “insabbiamenti” e/o “coperture”
di cui lui e la Chiesa di Cristo
sono accusati sulfureamente.
E chi legge con discernimento quanto scrivo
sa bene -coglie- il mio amore per la Verità.
complimenti per il tuo amore per la verità. E visto questo tuo grande amore per la verità mi dici dove il papa ha detto che chi è omosessuale è anche pedofilo? perché sennò a me i conti non tornano… parli di magistero, ma poi ci metti opinioni tue personali.
Io conosco il CCC e salvo mi sia sfuggito qualche articolo criptato non ho mai letto da nessuna parte ciò che tu dici.
l’articolo 2389 afferma: “Si possono collegare all’incesto gli abusi sessuali commessi da adulti su fanciulli o adolescenti affidati alla loro custodia. In tal caso la colpa è, al tempo stesso, uno scandaloso attentato all’integrità fisica e morale dei giovanetti, i quali ne resteranno segnati per tutta la loro vita, ed è altresì una violazione della responsabilità educativa”.
E siccome la pedofilia va analizzata nell’ambito psichiatrico, e non come un’esclusivo problema del clero, i dati vanno contestualizzati. Che ti piaccia o no, poi ognuno può leggere quel che gli pare.
Correggi il tiro maioba
-parentesi:perchè l’anonimato?-
perchè non hai di fronte un mangiapreti
intruppato nella armata brancaleone luciferina:
la Chiesa è mia madre, figurati se oso solo scalfirla con una parola.
io sto parlando della omesessualita
e nello specifico di chi pratica la omosessualità.
codesta pratica intrinsecamente disordinata
costituisce peccato, peccato grave.
Non è il caso di ricordare la sodomia e lo zolfo caduto su chi la praticava, no?
Non capisco questo tuo insistere sul clero: ma ti pare che io, che amo e venero i Sacerdoti, mi metto -di stì tempi, poi!- a dire slogan satanici grondanti odio a Cristo e la sua Chiesa?
Va da se, poi,
-ma questo è perfettamente inutile persino il ricordarlo-
che chi è malato e prigioniero di tali vizi
non è idoneo a ricoprire determinate mansioni
e a vivere in determinati contesti.
mi spiace Cosimo ma tu hai fatto affermazioni molto gravi spacciandole per magistero… e non sono magistero, e ora sei tu che stai correggendo il tiro, e spari le tue cartucce… a me pare che il tema del post (e anche del mio intervento sulle affermazioni di Clodine) fosse tutt’altro!
Io non sono anonimo, basta cliccare sul mio nome ed entri nel mio blog con nome, cognome, foto, indirizzo e quant’altro… sono rigorosamente alla luce del sole
Non scambio foto e/o indirizzi con sconosciuti.
Ma questo mi fa venire in mente certe cose.
La Vergine Santa, Regina della Pace
ci assista:
“Cari figli,
oggi vi benedico in modo particolare e prego perché torniate
sulla strada giusta
a mio Figlio,
al vostro Salvatore, al vostro Redentore,
a Colui che vi ha dato la vita eterna.
Pensate a tutto ciò che è umano,
a tutto ciò che non vi permette di seguire mio Figlio,
alla transitorietà, all’imperfezione e alla limitatezza e poi pensate a mio Figlio, alla sua immensità divina.
Con l’abbandono e la preghiera nobilitate il vostro corpo e perfezionate l’anima.
Siate pronti, figli miei.
Vi ringrazio!”
Capito?
SIATE PRONTI, ha detto.
Ergo: purificatevi dalle sozzure immonde.
Comprese le bestiali pratiche omosessuali.
Io ho finito.
Cosimo de Matteis, ovvero: il Moralizzatore, il Profeta della Chiesa Cattolica, il Vendicatore dell’Ultimo Giorno…
Per carità!
Speriamo che i laici siano un po’ diversi da te.
PS: en passant ricordo, in riferimento a questo “messaggio” che noi crediamo in Gesù Cristo vero Dio e vero uomo. Ogni affermazione che sminuisce o addirittura ribalta queso articolo di fede (“Pensate a tutto ciò che è umano”, “e poi pensate a mio Figlio, alla sua immensità divina”)è erronea, pericolosa ed eretica.
cara la mia Luisa,
ormai la conosco da qualche anno,
tra i vari blog papisti o tornelliani,
non mi metto a giocare con le parole con lei,
lei lo fà già troppo bene per tutti.
A proposito,
sto leggendo di qualche omosessuale spaventato che si nasconde dietro la madonna,
gli auguro di fare chiarezza con se stesso,
con un bravo esorcista (se è del caso),
o con un buon analista.
Certo che passare da Sodano e Cantalamessa agli omosessuali,
….. capisco che questo svolazzare e frusciare di tonache …..
su “alcuni”… possono fare strani effetti…..
A prescindere dalla causa, dalla dottrina e da opinioni od interpretazioni,
i toni hanno anche loro la loro importanza.
E fa parte dei toni quella carità e delicatezza verso “l’altro”.
A Cosimo mi permetto di ricordare, qualora ve ne fosse bisogno, che la chiesa è anche l’ultimo e peggior peccatore dei sacerdoti.
A don Marco mi permettto di ricordare, qualora ve ne fosse bisogno, che lo è anche l’ultimo dei fedeli peccatore, e magari testardo.
Siamo ancora in tempo di Pasqua, e ce ne vuole per arrivare a Pentecoste…
manteniamo profili interiori ed esteriori di un certo livello (“Bassi, bassi, è la virtù dei cristiani”, sentenzio Giovanni Paolo I).
Quanto all’ “abbandono e la preghiera”…
parliamone, parliamone parliamone parliamone
e facciamolo facciamolo facciamolo facciamolo
Pregare è meglio che discettare…
Matteo,
ricordiamoCI che dobbiamo morire…
per risorgere a vita nuova…
La questione non è di lana caprina caro Maioba: stiamo parlando di un ambito specifico: quello che riguarda il clero cattolico : lo sappiamo che circa i due terzi delle molestie sessuali su minori non vengono da estranei o da educatori ma da familiari: patrigni, zii, cugini, ecc eccc ma nella fattispecie accantoniamo volutamente questo aspetto, che non ci interesa al momento.
Stiamo esamindo il caso del CLERO. e questo ti rispondo, visto che mi hai chiesto i delucidazione sui dati [tra l’altro maioba non mi devi insegnare proprio niente a) perchè ho la licenza in teologia e per metà dottorato
b) perchè sono cresciuta a stretto contatto con i religiosi c) poiché per quanto mio padre fosse un mangiapreti ci ha educate al rispetto per ogni persona a prescindere e soprattutto a ricercare sempre la verità..
detto questo….
Ebbene: che il problema non sia il celibato è ampiamente dimostrato in quanto di abusi, e grossi , si parla anche di altre confessioni dove il celibato non è praticato. Tuttavia – e lo ribadisco- è ampiamente provato che l’80% dei preti cattolici pedofili sono maschi che abusano di altri maschi e il 90% dei sacerdoti processati hanno ammesso apertamente la loro omosessualità checché tu ne dica mio caro!
Ci sono studi seri e approfonditissimi che hanno coinvolto sociologici, psicologi, religiosi, analisti, oltre a decine di ricercatori i quali sono tutti concordi nel testimoniare che la vera natura del problema pedofilia per la chiesa cattolica è dovuta alla sub-cultura dell’omosessualità dentro la chiesa accentuatasi con la rivoluzione sessuale degli anni 60 e il conseguente tumulto del Vaticano II che –con buona pace dei conservatori- approvava più o meno palesemente, diciamo che “tollerava”, per così dire, il comportamento omosessuale ammettendo questi soggetti al sacerdozio .
Secondo il ricercatore Donald Cozzes sarebbero dal 23 al 80%, i preti omosessuali mentre lo studio di Leon J.Podles riporta un tasso al disotto del 20% sebbene questo sia compreso da 7 a 8 volte maggiore della popolazione GENERALE!
La ricercatrice M. C. Jacobelli afferma quanto esposto sopra che, cioè, i preti che si sono macchiati di pedofilia sono tutti omosessuali…Vuoi ancora altri dati maioba..se vuoi….te li mostro..posso citartene all’infinito fino a tediarti ma non ti farai mai persuaso. Tutto questo odio contro il pontefice dimostra come sia difficile e doloroso recidere questo bubbone che è diventato un cancro un tumore una noplasia maligna…
associandomi in toto a quanto detto da Cosimo concludo qui l’argomento…
Cmq, non riesco a trovare un detto dei Padri del Deserto, in cui già si accennava al problema della pedofilia e dell’omosessualità.
Come dicevo prima, a prescindere dalle opinioni in merito, ben fa Benedetto XVI a essere intransigente.
Come mia opinione, e vengo a quello che per molti è il “sodo”, questi problemi NON si risolvono abolendo il celibato dei preti.
Il consiglio evangelico è sempre valido.
In ultimo a beneficio mio e di chi fosse interessato, questo detto dei Padri del Deserto, nella fattispecie di Macario l’Egiziano:
17 Lo stesso padre Macario ha detto: “se rimproverando qualcuno ti lasci prendere dall’ira, soddisfi una tua passione.
Non perdere te stesso per salvare gli altri”.
Ciao a tutti.
Se no i xe mati no li volemo.
Leonardo mio, ma come se’ fa’…?…povera Chiesa, povero papa e poveri noi !
Un saluto a Ubi che apprezzo i suoi tentativi di ricucire gli strappi, ma … dinnanzi a certi commenti….ti cadono le braccia!
@ Ubi humilitas 7 aprile 2010 – 14:29
allora vuol dire che non leggi….. abbastanza,
io ho soltanto la vecchia edizione di Città Nuova,
e alcune cose che mi ritrovai a leggere, ero giovanissimo,
mi posero molte perplessità,
che capirò molto più tardi con l’età….
Ma insomma come sete passati dai pretofili a li froci ????????
Lo scabroso tira ehhhh!!!!
Mistica dell’incarnazione. Per una conoscenza affettiva di Dio tra generazione eterna e opera interiore della grazia
Autore Statzu Marco
320 p.
Editore Glossa
Collana Dissertatio series romana
Data uscita aprile 2010
Qualche pillola per noi (= per me) indotti?
Da spettatore più che da partecipante a questo interessante Blog, ho modo di notare con sempre rinnovato stupore, io laico ex cattolico, quanto il buon Dio abbia creato vario il mondo: c’è posto per il caro Maioba, per me e per persone che si stizziscono da nulla. E perfino per Cosimo che, novello Savonarola, esorta gli altri a “purificarsi” dalle “sozzure immonde”.
Non capisco però (forse perché penso laico?) questa pervicacia, quasi un’ossessione, di Clodine e di Cosimo a voler mostrare la “quasi” equivalenza pedofilo=omosessuale. Nella psicologia a volte sono paure interne a spingere le persone a tali approfondimenti. Comunque mi sembra che l’orrore nel comune sentire sia suscitato dalla pedofilia, non dalla omosessualità.
Un caro saluto a tutti.
Matteo, non lo so perchè io non ne ho parlato proprio e ne voglio parlarne dell’argomento in tutti i commenti del post attuale e in quelli precedenti.
Quindi non chiederlo a me.
Quando parlo di carità “cerco” poi di essere coerente. Quindi (pedo e omosex) se li si considera ammalati, bisogna pregare per loro. Se li si considera peccatori… scagli la prima pietra chi non lo è, quindi bisogna pregare per noi e per loro. E non ne parlo.
Un caro saluto.
giosal, ma che stai a di’…ma quale pervicacia…a me sembra che i “pervicaci” o i commenti “pervicaci” siano di altri….
Poi che ogni volta facciamo passare per omosessuali latenti tutti coloro che a rigor di logica tentano un commento [con tutto il rispetto per carità] definendo la condizione omosessuale per quello che è : una non normalità, o quanto meno un disturbo, se non una vera e propria malattia…direi che è il colmo! E’ ora di smetterla!
Non si può far passare per normale ciò che normale non è, quasi che gli “anormali” e a deversi vergognare siano gli uomini e le donne semplicemente come il padre eterno li ha destinati in questo mondo…E cavolo..e basta co’ ste cacchaite…e dai!
Io dico semplicemente quello che penso, poi…se ci sono degli omosessuali in questo blog contenti di esserlo, in pace con la loro anima e con il mondo…sono felice per loro!
..pace e bene…tutto qui…!
Clodine, sottoscrivo ogni tua parola.
La pretesa omosessualità latente brandita come un argomento che dovrebbe ipso facto chiudere ogni discussione e qualificare o meglio squalificare chi osa avere e esprimere un`opinione diversa da quella imposta dal pensiero unico dominante, è semplicemente una mossa ridicola che qualifica piuttosto chi se ne serve.
Oggi vorrebbero farci credere, anzi imporre l`idea, che l`omosessualità è assolutamente normale e naturale, in certi Paesi son già arrivati a modificare le legislazioni e lo statuto della famiglia in questo senso, etero-omo-bi-trans e chi più ne ha più ne metta, tutto uguale, tutto naturale!
Se così fosse, se l`omosessualità fosse naturale e la sola forma di sessualità praticata, è già da tempo che la razza umana si sarebbe estinta, già perchè la natura ha previsto un maschio e una femmina per trasmettere la vita.
L`omossessualità esiste nella natura ma non è conforme alla natura.
Malgrado tutto il potere del lobby omo, abbastanza ricco per finanziare anche le ricerche e le esperienze in laboratorio per “contourner” la natura, malgrado la “generosità” di donatori di sperme o di donne che accettano di portare un bambino per poi abbandonarlo, trasformando il bambino in un oggetto, lo desidero, lo voglio, e finisco per averlo “grazie” al progresso della ricerca medica, per il momento la vita si trasmette grazie all`incontro di uno spermatozoo e di un ovulo.
Queste persone che pretendono che l`omosessualità è naturale devono piegarsi alle leggi della natura che, in modo naturale, chiude loro la porta della paternità, della maternità.
http://blog.messainlatino.it/2010/03/pedofilia-e-postconcilio-altri.html
Ammazza li froci che ce stanno drento sto blogge,
me sembra che nun mancheno manco le lesbiche devote,
pe fortuna che se alloreno de animelle caste,
ma cianno er dente avvelenato,.
o cianno l’animo da lesbicone,
o so state lasciate da ominazzi tanto bonazzi
e tanto irrangiungibili
de pervertita natura.
Nun ce sta niente da fa,
preti e froci,
so
discorsi che attizzano troppo……,
me piace puro quella statistica,
che la maggioranza de preti so puro froci,
ma
allora,
tutti quelli santi co tanto de tonaca da femminielle,
beati,
che se so stesi alli barconi de san Pietro,
puro quelli
teneveno nella statistica de quer tanto de “vizietto”? magari solo de pensiero?
http://querculanus.blogspot.com/2010/04/proposito-della-nuova-strategia.html
Spiace constatare che una discussione su qualunque tema – in specie quelle più delicate – debba sempre finire in accuse personali, ironia e robe simili…. Viene alla mente quella canzone di De André: “E’ mai possibile, o porco d’un cane, che le avventure in codesto reame, debban risolversi tutte…”.
Qualcuno che accusa i “nemici della chiesa” di attaccare il papa non ha un gran rispetto per i suoi fratelli… è l’ironia della sorte… o forse un problema di cannocchiale…
Comunque io non ho nulla da insegnare, ha ragione chi lo dice. Ho tanto da imparare. e ora tacerò per un po’, come si conviene a colui che non riesce mai a spiegarsi. Sto pensando che in quest’ultimo periodo debba essere un mio problema.
Auguri di Risurrezione a tutti indistintamente e al caro Luigi in particolare
Ah no, tutto, ma che Maioba taccia no!
Noi non possiamo fare a meno di lui, è molto semplice.
Non scherziamo, Reverendo!
🙂
@maioba, tutti abbiamo continuamente da imparare, quella mia era solo una battutta relativa alla ricerca sul tema e al tentativo di risposta che mi richiedevi. Per il resto, tu sai che non ho alcun tipo di pregiudizio, nè mi avventuro alla ricerca di eventuali supposti pensieri reconditi, di verità nascoste che potrebbero turbare il mio interlocutore: assolutamente NO! te lo assicuro! Credi non ti abbia capito? Invece sbagli! Ti ho capito …ho capito la tua buonafede e il tuo amore incondizionato per i fratelli, tutti, soprattutto i più fragili e incompresi: ti ho capito!
A Matteo dico di seguire il consiglio di Leonardo: farsi visitare da un bravo medico, ma bravo bravo bravo però..che sia bravo..mi raccomando!
Ecco, bravo.
Prenditi un periodo di riposo.
E magari fai un pellegrinaggio in qualche bel santuario Mariano.
Lei, la Madre della Chiesa
-maternamente-
ti aiuterà a capire il motivo della sua presenza trentennale fra noi.
http://www.medjugorje.hr
Cara Clodine,
io non ho alcun problema ad andare da eminentissimi dottori,
se tu ne conosci mi puoi benissimo fornire i loro nomi.
Anche a Gesù dissero che era pazzo,
ma….
io non sono Gesù,
quindi puoi giudicarmi tranquillamente secondo la tua umanità,
come io
posso continuare a ritenere
molto strane….
e che abbiano moltissimo da nascondere
certune persone,
che vengono a sfogare qui il loro livore,
e il loro odio,
volendomi far passare a tutti i costi per un antipapale,
solo perchè hanno eletto a loro dio un vitello d’oro.
Se poi, comunque,
dentro a sto blog
ce stanno na manica de froci,
so problemi de chi se sente addosso ste problematiche,
e me sembra che nun ce fanno veramente difetto de presenza.
Il veleno lo dimostra abbondantemente.
Amor con amor si paga,
vero Clodine?
non puoi credere, che tu puoi pontificare,
e gli altri debbano essere sempre d’accordo,
nun semo all’epoca de Ggiordano Bruno,
che je fecero fa la fine de l’abbacchio ar forno,
pe’ via de llibbero pensiero.
Mo’ que’ tempi so’ passati.
Cara Clodine,
bisogna che te ne fai na’ ragggione.
Si nun fosse che ssei bella…….. e veramente,
io sarebbi stato molto poco ducato…..
A Cosimino,
omo tanto sensibile,
il leggero e devoto pensiero:
che a’maronna t’accompagni……….
No don Marco, non devi chiuderti in silenzio. Le incomprensioni fanno parte della vita. E mai nessuno riuscira mai a “spiegarsi” completamente.
Ti dedico un pensiero spirituale di San Gaetano Errico, un santo tutto napoletano:
“Dicano gli uomini quello che vogliono, perché solo Dio conosce i cuori. Siamone certi che se s’è fatto qualcosa di buono è stato fatto dalla grazia di Dio, se vi sono stati difetti, è opera nostra, perciò quando ci lodano falsamente ci lodano. (lett.20)”
http://www.msscc.it/index.html
Credimi Ubi:
un seminario di digiuno e silenzio a medjugorje
male non fa.
A proposito, se posso:
avviso ai “naviganti”:
Oggi, giovedi 8 aprile,
dalle 18 alle 19.30
su Radio Maria
http://www.radiomaria.it/
parlerà il Vescovo emerito di Civitavecchia
Mons. Girolamo Grillo
(colui il quale, 15 anni fa, fu testimone diretto, della lacrimazione di sangue-la Quattordicesima ed ultima- di una statuina della Vergine Santa).
La Diocesi di Civitavecchia,peraltro, è di recente rimasta senza il suo Vescovo: il Salesiano Mons. Carlo Chenis è infatti prematuramente morto lo scorso 19 marzo.
La salma di Mons. Chenis verrà traslata il prossimo 20 aprile, mi sembra, data che ricorda anche il compleanno del giovane vescovo deceduto…
Mi hanno avvisato, proprio oggi, se mi sentivo di andare…e forse andrò!
Grazie per la segnalazione di Radio Maria Cosimo. Un saluto a Ubi.
Si, il 20 aprile avrebbe compiuto 56 anni.
Ma ora è nella Gloria.
http://cosimino.myblog.it/archive/2010/03/25/ora-mons-chenis-e-in-cielo.html
la predica di padre Raniero Cantalamessa è stata come sempre di elevatissimo tenore (sul suo sito si trovano tutti i suoi testi di grande riccehzza). Solo chi non sa leggere o vuole a tutti i costi polemizzare poteva trovare nelle parole del suo amico ebreo, citate dal padre, qualcosa di sconveniente. La citazione poi era azeccatissima, perchè prendeva “il toro per le corna”, evidenziando una vera e propria strategia di attacco al papa e alla Chiesa, strategia fondata sulla enfatizzazione di casi singoli, anche se purtroppo non rari, su logiche scorrette, del tutto simili a quelle che hanno fondato l’antisemitismo: le colpe di alcuni fatte diventare elemento caratteristico di un gruppo, l’uso improvato ma suggestivo del “non poteva non sapere”, la creazione di una classe di individui colpevoli per definizione, sulla base di pseudoscientifiche basi, i celibi.
Questi meccanismi di creazione di mentalità sono del tutto paralleli a quelli che tra fine ‘800 (almeno) e primi decenni del ‘900 portarono alle menzogne naziste. Le parole dell’amico di padre Raniero sono lucide e profonde. Soprattutto vere.
Quanto a certe affermazioni, sono infondate. Chi le affermi ha il dovere di provarle. L’omosessualità, quella vera, non ha attinenza con la pedofilia. E’ certamente una distorsione del percorso naturale di formazione della personalità, ma non va confusa con tale omosessualità con l’impudicizia in genere, nè con una distinta patologia che è la pedofilia.
L’omosessualità può essere incolpevole -anche se resta disnaturale- e ha alla base una tensione affettiva, spesso accompagnata da sentimenti che coinvolgono la componente “alta” dell’eros, molto più di quella “bassa” e puramente istintuale.
L’omosessuale dal punto di vista cristiano è un fratello che va aiutato in una situazione spesso pesante, conflittuale. Va anche con carità messo di fronte alla verità del progetto di Dio che ha stabilito la sessualità come integrazione di una diversità che si esprime nell’essere (corporeità-persona) maschile e femminile. Ma nella sua fatica e nella sua debolezza l’omosessuale è anche una persona che spesso può dare molto, sul piano dell’amicizia e della fraternità cristiana.
Molto diverso è quella sorta di “pansessualità istintuale” che è frutto del vizio e di una cultura che ad esso si riferisce. Qui siamo su un piano esclusivamente morale.
Infine la pedofilia: non esiste un’associazione tra omosessualità e pedofilia. Chi parla di studi scientifici abbia la buona educazione e la correttezza di indicarli in modo che si possa verificare, anche perchè gli studi scientifici bisogna pure saperli leggere, capire che genere di correlazione si ritiene di aver rilevato, quali variabili sono state prese in esame, quale campione, con quali tecniche di ricerca sociale ecc. ecc.
Per chi legge il francese:
il presidente della Catholique League ha commentato due articoli pubblicati dall`Associated Press (AP)
http://www.americatho.org/article-bill-donohue-en-finir-avec-le-faux-nez-gay-48179931.html
Ricambio fraternamente i saluti di Clodine.
Un bacio di pace a te ed a tutti.