Mohammed egiziano con quattro figli del quale qui due volte ho narrato, incontra il nostro parroco don Francesco e gli dice: “Io quando vedo lei che cammina e guarda tutti con occhio buono penso che la vita continua e sono contento”. Voglio bene a Mohammed.
Mohammed e il parroco che guarda con occhio buono
11 Comments
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Ecco le due occasioni nelle quali qui ho nominato Mohammed:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/parabola-di-mohammed-che-diventa-mimmo/#comments
http://www.luigiaccattoli.it/blog/prima-che-il-sudore-si-asciughi-sulla-tua-fronte/
Per un altro egiziano di nome Abdul, somigliante a Mohammed, da me conosciuto in zona, vai qui:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/metti-un-musulmano-nellascensore/
Luigi, non va bene che tu voglia bene a dei musulmani.
Mi meraviglio di te. :.)
Come no? Ne ho tanti io in oratorio, e sono anche bravi studenti. Parlano con l’accento del mio paese … Ora fanno ricerche sui monumenti locali …
Certo che l’altro giorno ho fatto una riflessione. Nonostante siano nati in Italia, sembra proprio che tra noi e loro ci sia ancora il mare, ed è un mare molto profondo.
In che senso “un mare profondo” ?
Nel senso che ci si rende conto che l’ambiente familiare e le tradizioni pesano e che c’è ancora molto da fare per la conoscenza reciproca e l’integrazione.
L’altro giorno due ragazzini di origini marocchine dovevano trovare, su richiesta della prof., una statua della nostra città (è un monumento che celebra la liberazione dallo Stato Pontificio nel 1860). Ho detto che questa statua si trova in una piazza non grande davanti alla chiesa di San Francesco. Stupore e silenzio da parte dei ragazzi. Ho detto allora che in un altro lato della piazza c’è un grande albergo con un balcone ornato da bandiere. Stupore e silenzio. Ho detto allora che molto vicino c’è un grande magazzino, che si chiama l’Abbondanza. A questo punto i ragazzi hanno capito ed hanno detto: “Sì! Vicino all’Abbondanza!” E davanti c’è anche un kebhab …. !!”.
Ma, a parte questo che è solo un aneddoto, mi chiedo sempre se quello che dico o faccio vada bene o no ai loro genitori”.
C’è poi una ragazza di origine algerina, che si chiama Miriam. Questo è il nome della madre di Gesù, ha detto, che è molto venerata nell’Islam. In questo caso il mare tra noi è molto poco profondo. E chi lo dice che non sia proprio Maria la migliore “costruttrice di ponti”?
Antonella,
forse la preoccupazione dei genitori marocchini è la stessa di tutti i genitori: che quando non sono a casa i figli stiano in un ambiente sicuro. Da voi lo sono per cui immagino siano contenti. Per quello che dici loro, magari i genitori la sera apporteranno delle correzioni :-;
antonella
quando ho accompagnato classi in gita scolastica tutti, compresi musulmani ed ebrei, sono entrati senza nessun problema dentro le chiese che visitavamo e in visita al Museo d’Orsay sia italiani che musulmani ed ebrei non avevano idea davanti al quadro di Jean-François Millet di cosa fosse l’Angelus….
Cristina Vicquery
Capisco, Picchio