Mio salmo della desolazione su Israele e sulla striscia di Gaza

Hai sradicato una vite dall’Egitto,
hai scacciato le genti e l’hai trapiantata.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli.

Questo era il Salmo Responsoriale  [Dal Salmo 79: La vigna del Signore è la casa d’Israele] che abbiamo pregato nella Domenica XXVII del tempo ordinario, quella che cadeva il giorno dopo l’attacco di Hamas a Israele, avvenuto in giorno di Sabato, come prescrive il protocollo della vendetta. Nel primo commento svolgo il mio salmo della desolazione

Commento

  1. Luigi Accattoli

    Questo ho pensato pregando. Ovvero: ho pregato pensando

    Il Signore scaccia le genti dalla terra di Canaan e vi trapianta la sua vite, cioè il suo popolo.
    La vigna del Signore è la casa d’Israele, dice l’intestazione del Salmo sul quale quel giorno stavamo piangendo.
    Quel popolo viene poi scacciato dal diluvio musulmano.
    Ma di nuovo Israele oggi – ovvero da ottant’anni e più – caccia i musulmani che noi chiamiamo palestinesi.
    Domani, quasi sicuramente, il mondo musulmano rifatto potente da nuove armi, di nuovo scaccerà Israele.
    E non ho considerato le cacciare minori, o parziali, attuate un secolo via l’altro dagli assiri, dai romani, dai persiani, dai crociati, da Napoleone, dagli inglesi.
    Il mio salmo non finiva in gloria ma con una domanda: ma Signore sei stato tu ad avviare questo gioco al massacro e a insegnare alle genti lo scacciamento delle genti?

    17 Ottobre, 2023 - 14:24

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