“In ogni piccolo ma genuino atto di amore c’è tutto il senso dell’universo“: l’ha detto domenica Benedetto all’Angelus e io sono entusiasta di queste parole. Da quando le ho ascoltate le rumino come a volte cerco di fare con le beatitudini e altri detti di Gesù. Una volta – da teologo – aveva scritto: “L’amore basta e salva l’uomo. Chi ama è un cristiano” (Joseph Ratzinger, Tempo di Avvento, Queriniana 2005, p. 63 – l’originale tedesco è del 1965). Anche nella Deus caritas est c’è una perla di grande splendore: “Il cristiano sa che Dio è amore e si rende presente proprio nei momenti in cui nient’altro viene fatto fuorché amare” (n. 31). Ma forse il motto di domenica è il più bello dei tre. Lo dedico ai miei visitatori come un piccolo dono e come una riprova della forza di parola del nostro Benedetto (vedi post del 15 aprile, del 19 febbraio e – in particolare – del 10 agosto 2006).
Mio entusiasmo per papa Benedetto
19 Comments
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Grazie caro Luigi! Viva lo Spirito Santo che suggerisce questi pensieri… è proprio vero che è lo Spirito a dare voce alle nostre Preghiere, spessore alle pieghe della nostra anima…
Andrea
Mi permetto di aggiungere questa frase che a me, da Fisico, è piaciuta davvero molto, in riferimento all’Eucaristia:
“La vittoria dell’amore sull’odio, la vittoria dell’amore sulla morte e’ la fissione nucleare portata nel piu’ intimo dell’essere. Soltanto questa intima esplosione del bene che vince il male può suscitare poi la catena di trasformazioni che poco a poco cambieranno il mondo” (omelia alla GMG di Colonia)
E ancora, immagine ripresa al convegno di Verona:
“La risurrezione di Cristo è stata dunque come un’esplosione di luce, un’esplosione dell’amore che scioglie le catene del peccato e della morte. Essa ha inaugurato una nuova dimensione della vita e della realtà, dalla quale emerge un mondo nuovo, che penetra continuamente nel nostro mondo, lo trasforma e lo attira a sé. ”
AM
Esatto, solo che la gente non sa piu’ che cosa significhi amare e crede che significhi “stare un po’ con qualcuno per divertirsi”.
Il mio primo pensiero – sentendo quelle parole – è stato per un ragazzo di 26 anni, mio amico, che dedica il tempo libero al “servizio docce” della parrocchia, dove vengono accolti i senza casa che hanno bisogno di un bagno e di un cambio di biancheria: “piccolo ma genuino atto d’amore”. Luigi
Grazie Luigi per queste frasi di Benedetto “perle d’amore”…
Molto bello anche il post di Feynman82.
A Colonia ero presente e ricordo bene come fu toccante e importante il momento in cui Benedetto pronunciò quelle parole!
Un caro saluto. F.
Sant’Agostino diceva che l’amore è come l’ ombra: ci segue ovunque ci portiamo. Infatti è impossibile separarci dall’amore, pena: angustia, tristezza e molto, molto altro.
Ma è anche vero che siamo segnati, feriti, dal male il quale , in qualche modo e lì, sempre in agguato, in attesa… E anche se nascosto e ben legato nel profondo di noi stessi ci può sorprendere, e allora dobbiamo risalire con fatica la china, rimetterci in viaggio, meditare, togliere il pungiglione che ci ha trafitti, e capire perché siamo ricaduti, e qual’è il punto mio -tuo- più fragile, si da irrobustire e temprare.
Questo è il nostro destino: la brama, il tarlo della superbia sono sempre lì, nascosti, pronti a riemergere nostro malgrado talvolta; almeno fintanto che siamo tra il “già” e il “non ancora” ! Credo sia un pensiero realistico. La conoscenza di noi stessi è fondamentale per la crescita altrimenti si brancola nel buio, e si perde di vista la meta.
Dobbiamo educare la nostra anima all’amore e aspirare a quello più perfetto. Possiamo farcela. S.Paolo ne era convinto, diceva che la nostra forza consiste in quell’armatura -dono di Dio ad ognuno di noi- di fede , speranza, carità, e per difencerci dagli attacchi -inferti a volte di noi stessi- ci ha dato in dotazione corazza e scudo, come ai soldati in guerra: le virtù!
Benedetto è il Papa dell’Amore, della Bellezza e dell’Amicizia con Cristo.
Mi piacerebbe che il “segno” del suo pontificato, nella Chiesa, nel mondo, nell’opinione pubblica, rimanesse soprattutto questo.
Vale tanto, ma tanto di più, di mille documenti, mille nomine, mille riforme organizzative.
Pur senza svalutare queste cose.
“Dobbiamo educare la nostra anima all’amore e aspirare a quello più perfetto”: Clodine, mi pare detto bene. Luigi
Cari Luigi e Andrea Feynman, debbo confessarvi un furto. Le vostre citazioni erano così belle che le ho rubate per postarle sul mio bloggino amatoriale. Mi perdonerete?
… io, che sono molto meno poetico del mio compare Iapino, noto che la bellissima frase del Papa, così ben riportata da Luigi, mi pare molto “conciliare”, nel senso ormai considerato “deteriore” del termine…
Mi ricorda tanto lo slancio, davvero cattolico, di Papa Giovanni verso gli uomini di “buona volontà” della “Pacem in terris”… per la serie, extra ecclesia… quanta salus? Un po’…
sono sempre più d’accordo con Francesco.
Credo che sia davvero sciagurato il modo con cui si lasci che il cuore del messaggio di Benedetto venga “oscurato” da tutto il resto.
Spesso le sue riflessioni folgoranti sono tesori che rimangono nascosti sotto terra, coperti da polemiche e discussioni sterili su questa o quella nomina.
E’ una cosa che dovrebbe interrogare tutti, a partire dal sistema di comunicazione della Chiesa.
carissimi amici,
nonostante vi abbia studiato sopra,
nonostante le tante letture fatte,
visti i tempi in cui si dubita di tutto ciò che è stato fatto nei decenni passati,
e che hanno fatto parte anche del mio vissuto
all’interno di questa Chiesa,
avendo la memoria che ha sempre bisogno di essere rimessa in moto
ho cominciato da 2 giorni a portarmi dietro come compagna
il libretto Enchiridion Vaticanum con tutti i Documenti Ufficiali del Concilio Vaticano II.
Mi sono reso conto, dinanzi a tante sciagurate opinioni,
che devo rifare MEMORIA,
sono solo circa 600 pagine
ma ormai ho deciso che mi faranno compagnia
finchè non sono arrivato all’ultima pagina.
Scusate per la parentesi.
Sabato 24 novembre 2007
GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE
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Gli alimenti raccolti vengono distribuiti attraverso la rete BANCO ALIMENTARE.
Partecipa o dai la tua disponibilità come volontario visitando il sito http://www.bancoalimentare.it
La carità cambia la vita!
Grazie.
Bè dodo76, mi pare che sei restato in argomento.
Concordo con molte osservazioni prcedenti. Spesso si parla del Papa senza ascoltarlo. Si parla di un Ratzinger ‘ideale’ mentre quello ‘reale’ dice tutt’altro.
Da Geneviève Ciferri ricevo questo messaggio:
Luigi hai ragione, quella frase del Papa è molto profonda – il più piccolo atto d’amore contiene il senso del nostro esistere, ma racchiude in sè anche il significato dell’universo – ci sono a volte frasi così compiute, omnicomprensive, una battuta ci svela un mondo – frasi da ripensare, da meditare, forse da contemplare. Chiunque abbia una vita interiore si affida, a volte, a frasi capitali, le più ispirate vengono dalle Scritture, o da ovunque – esse hanno spesso una risonanza nella nostra anima. Geneviève Ciferri
Mi associo all’entusiasmo del padrone di casa.
Se non mi chiamassi lycopodium, mi sarei chiamato volentieri “forzajoseph”.
Anche se un po’ fuori dal tema “Amore”, ho trovato su un altro blog un passaggio di papa Benedetto che mi ha decisamente entusiasmato:
“In un dialogo da intensificare con l’Islam dovremo tener presente il fatto che il mondo musulmano si trova oggi con grande urgenza davanti a un compito molto simile a quello che ai cristiani fu imposto a partire dai tempi dell’illuminismo e che il Concilio Vaticano II, come frutto di una lunga ricerca faticosa, ha portato a soluzioni concrete per la Chiesa cattolica.
“Si tratta dell’atteggiamento che la comunità dei fedeli deve assumere di fronte alle convinzioni e alle esigenze affermatesi nell’illuminismo.
“Da una parte, ci si deve contrapporre a una dittatura della ragione positivista che esclude Dio dalla vita della comunità e dagli ordinamenti pubblici, privando così l’uomo di suoi specifici criteri di misura.
“D’altra parte, è necessario accogliere le vere conquiste dell’illuminismo, i diritti dell’uomo e specialmente la libertà della fede e del suo esercizio, riconoscendo in essi elementi essenziali anche per l’autenticità della religione.”
(dal discorso prenatalizio alla curia romana 2006)
Mi piace questo sdoganamento parziale ma fondamentale dell’Illuminismo, il riconoscimento che la cultura “impone” un compito alla Chiesa di “faticosa ricerca” e aggiornamento, come nel “Vaticano II”, portando a “soluzioni concrete”.
Grazie Benedetto.
Molto bello questo commento.
E anche quello sull’ISLAM.
Grazie BENEDETTO.
DON78,
mi fa piacere che ci costringi a riflettere…..
cosa non facile……