“Michelangelo è il cuore, Brunelleschi la mente, Donatello la mano”: è il suggerimento che Sergio Risaliti, ideatore dell’ostensione dei tre crocifissi al Battistero di Firenze (vedi post del 5 novembre), offre al visitatore desiderante. Ho ripreso quell’efficace consegna in un manualistico articolo pubblicato da LIBERAL il 7 novembre alle pagine 14 e 15 con il titolo “Il cuore la mente la mano. Il pathos di un ragazzo, un Re superiore anche all’umiliazione, un uomo comune. Tre interpretazioni del Cristo e del mistero della fede”. Partendo per Firenze dedico quell’articolo ai visitatori del blog.
Il cuore la mente la mano nei crocifissi del Battistero
39 Comments
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Buon Viaggio e buon fine Settimana Luigi 🙂
E’ venuto il tempo che il cuore, la mente e la mano siano i nostri. E quelli veri.
E’ venuto il momento di essere uomini comuni, che guardano il loro Re superiore anche all’umiliazione( o per meglio dire Re proprio e soltanto in quella) sapendo trovare dentro di sé il pathos violento e originario di un ragazzo. Il tempo delle interpretazioni, è finito. Non siamo stanchi, stufi e arcistufi di interpretare, di scandagliare, di sofisticheggiare, di spaccare il capello in quattro su Gesù Cristo? Non abbiamo a nausea il farne oggetto di dibattito, di rappresentazione, di cultura, di politica, di filosofia, di teologia : persino di preghiera? Basta. Basta. Seguiamolo, una buona volta, senza tante storie. Senza tante menate.Seguiamolo e basta.
Noi siamo qui per questo, non per altro.
Il Mysterium Crucis, con tutto il rispetto per la mostra di Firenze e per i tre splendidi capolavori, non sarà lì, sotto i nostri occhi di visitatori dotti o semplicemente curiosi.Non sarà pre niente lì. Il Mysterium Crucis , se lo vuoi davvero, vattelo a cercare negli ospedali, nei ricoveri per malati anziani non autosufficienti, negli hospices per i terminali; cercalo negli obitori, nelle galere, nei carceri minorili;cercalo sui vialoni pieni di poveracci che comprano sesso; cercalo nei fattoni delle nuove droghe. Il Mysterium Crucis è qualcosa di troppo santo e di troppo cruciale perché se ne faccia un elegante evento culturale.Soprattutto, il Mysterium Crucis, cercalo nella tua vita e nella tua storia. Perché non è cosa che si è conclusa una volta per tutte 2000 anni fa, ma riguarda me e te personalmente.
Noi siamo cristiani che abbiamo tolto la nostra croce dai nostri orizzonti.
Ma senza di quella, lo sappiamo benissimo, non c’è nessun orizzonte di cristiano.
Possiamo anche far fessi noi e gli altri, difficile far fesso Cristo.
Io direi: andiamo pure a Firenze, come si è venuti a Torino per la Sindone.
Queste ostensioni sono profezie personali che ci riguardano tutti da vicino.
Poi possiamo abbrancarci al ferro o al cavallo dei pantaloni, fischiettare e fare gli indifferenti, parlare di cultura, di politica e di massimi sistemi, ma di lì non si scappa, se siamo di Cristo.
Meglio saprelo,e prepararsi, no?
E tanto vale farlo partendo da Firenze…
🙂
Hai ragione, Lorenzo.
I tre crocifissi, e tutti gli altri più modesti–ammesso che tutti lo siano– disseminati nelle varie parti della terra, devono essere visti nient’altro che come oggetti, sia pure– in questo caso– di notevole valore artistico.
I veri crocifissi sono tutti gli uomini inchiodati alle loro sofferenze variamente motivate, e a pensarci un po’ siamo tutti dei poveri cristi, anche nel piccolo delle preoccupazioni o delle angosce quotidiane, che non mancano mai.
Allora, chi va a Firenze provi a vedere identificati nei tre capolavori, se riesce, la pena dei tantissimi esseri umani che gridano a Dio, e a noi tutti, il loro abbandono.
Altrimenti è un esercizio puramente estetico, senza valore.
Mi permetto di dire, Lorenzo, che una cosa non esclude l’altra. Cercare Cristo nella sofferenza significa seguire il Suo esempio, ma anche ammirarLo attraverso l’arte è una testimonianza , prima dell’artista e poi di chi gode dell’opera d’arte.
Altra testimonianza incisiva è riportata qui:
http://paparatzinger5blograffaella.blogspot.com/2012/11/chiesa-cattolica-e-battaglie-culturali.html?spref=fb
Lorenzo,
fatico a vedere Gesù crocifisso e abbandonato
fuori dagli orizzonti dei cristiani e della stessa umanità, non necessariamente cristiana.
Gesù crocifisso ci stà dentro tuttto.
Non ci sta dentro se lo nomino.
Ci sta dentro perchè lo ha fatto.
Non c’è assolutamente nulla che si possa fare perchè qualche uomo o qualche donna lo getti fuori dalla storia.
Gesù ha sposato con l’incarnazione questa umanità,
ci sta dentro tutto,
non ha fatto lui il vittimista,
e fatico a capire perchè altri lo facciano.
Giusto Matteo.
Nessuno meno vittimista di Gesù Cristo.
Che, non per niente, si è scelto il ruolo di vittima.
Tutto al contrario nostro….
pensare che un cristiano vittimista è una contraddizione in termini.
Sì, principessa, è vero.
Non volevo fare piu’ il grezzo di quel che sono…che già non è malaccio.
Nè fare lo snob del venerdì sull’arte, o lo scettico blu sulla cultura.
E’ che mi irrigidisco un po’ quando si mescolano le cose. Come usare Dante e la sua Divina come fosse un quinto Vangelo, o la musica sacra come una pagina di Scrittura. In niente piu’ che nell’arte ci sta la capacità e la potenza creativa dell’uomo, e in nient’altro come in questo- forse- l’uomo è piu’ vicino a Dio.
Ci vedo sempre- limite mio, beninteso- una “canna” acculturata per levare alto lo sguardo. Ma non sono così certo che lo sguardo debba poi essere levato tanto piu’ in alto del livello carne: perché è lì, nel banale e greve e truculento, se si vuole, carne e sangue, che Gesù ha salvato tutti.
Meno male ragazzi. se no ,era una questione riservata a chissà quali spiriti eletti, e saremo stati tutti belli e panati.
Parere strettamente personale, ovvio.
Best wishes to your rePresident!
Complimenti per l’articolo Luigi: veramente bello, meraviglioso. E’ molto forte il tema del Christus pathiens, agonizzante, e innovativo in epoca rinascimentale proprio perché va a sostituire l’iconografia precedente del Christus triunphans adottata fino al 1200.
Quel Dio crocifisso, sofferente, lo portiamo nell”anima, non c’è niente da fare. Ogni volta ci commuove perché è in virtù di quel dolore che si apre per l’umanità la salvezza.Tra l’altro, quello del “Salvifici doloris” è un tema che è li, a rammentarci la sofferenza che si sperimenta nella vita,di tutti e di ciascuno, segnata dalla malattia fisica ma anche dell’anima, della mente, e infine il dolore per la morte [dei nostri cari…e la nostra] una sofferenza necessaria, fatalmente necessaria, essenzialmente irremovibile e inevitabile. Quel Cristo dolente, non più ieratico, nella gloria, non è un mero simbolo come lo rappresentano i protestanti, privo del Corpo dolente, ma assume, per noi cattolici un significato tutto speciale perché ci interroga, ci chiede come noi assumiamo questo destino, come ci atteggiamo di fronte al dolore della carne e del distacco, dell’abbandono; come la sopportiamo e come la trasferiamo poi nella nostra vita. Grandiosa iniziativa questa dei tre crocifissi situati su tre altari ,e proprio in questo anno della fede. Dovremmo domandarci quanto siamo consapevoli della dimensione anche spirituale della sofferenza…
@ lorenzo
Devo confessare che lei mi commuove sig. Lorenzo. Ma…… non è così che raggiungerà il Regno di Dio, mi permetta dirlo senza rigiri, rispettando il suo “pathos”. Le dice : Seguiamolo, una buona volta, senza tante storie. Senza tante menate. Seguiamolo e basta. Noi siamo qui per questo, non per altro.”
Lei dimentica che anche Pietro voleva seguirlo, – “ “Dove vado io, tu non mi puoi seguire ora, ma mi seguirai più tardi”. Pietro gli disse: “Signore, perché non ti posso seguire al presente ? Cederò la mia anima in tuo favore”. Gesù rispose: “Cederai la tua anima in mio favore? Verissimamente ti dico: Il gallo non canterà affatto finché tu non mi abbia rinnegato tre volte”.” ( Gv 13.36-38) – E fece una misera figura barbina.
Inoltre e ben più grave, con il suo argomentare, lei pone tutti al suo livello suggerendo che tutti possono fare ciò che lui ha fatto e questa è una grande menzogna. Non dimentichi che Lui disse : “Voi site tutti fratelli” non ha mica detto “noi siamo tutti fratelli.”
Quindi non c’è nessun ”Mysterium Crucis” ma c’è una rivelazione che dice : “poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, …per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà,” ( Efe 1.8-14 CEI)
Quindi non c’è mistero, non c’è che realizzare il disegno di riunire [ricapitolare] tutte le cose in Cristo, essendo eredi predestinati. Lei si sente “predestinato” a fare questo ? Pensa di avere questa unzione ? Ebbene se sì, lo faccia, ma non può immaginare che tutti abbiano la sua stessa “predestinazione” né la voglia di fare l’assistente sociale a tutti coloro che non hanno nessun interesse a seguire Cristo. E’ una questione di rispetto. Cristo non ha mai obbligato nessuno a seguirlo, e dimostrò a Pietro che sebbene avesse buona volontà, avrebbe fallito provandoci, come accadde. Tutti siamo bravi a parole, ma alla fine conta solo ciò che ciascuno ha fatto in mezzo a molti fallimenti. E qui condivido il suo : “riguarda me e te personalmente.” Ma non è sotto il segno di quella bandiera che i suoi sforzi otterranno alcun successo.
p.s. tanto per ragionare il marocchino che ha ucciso i suoi figli come fanno molti mussulmani, dimostrano più fede o meno fede ? e quelli che si fanno scoppiare in nome di Allah, hanno meno fede o più fede ? Dovrebbe considerarli fratelli e imitare la loro fede ?
@ principessa
“Cercare Cristo nella sofferenza significa seguire il Suo esempio, ma anche ammirarLo attraverso l’arte è una testimonianza”
Seguire il suo esempio ? dice ?
Intende dire che tutti devono farsi mettere in croce ? smentirebbe Gesù stesso: “In realtà, i nemici dell’uomo saranno quelli della sua propria casa.” ( Mt 10.36) Se dunque la vittoria significa sconfiggere “i nemici della propria casa” Come potremmo seguire il suo esempio se non era nemmeno sposato ?
“Ammirarlo attraverso l’arte ? dice ?
“ Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione);” ( 2 Cor 5.6 NR)
“ mentre rivolgiamo lo sguardo non alle cose che si vedono, ma alle cose che non si vedono. Poiché le cose che si vedono sono temporanee, ma le cose che non si vedono sono eterne.” ( 2 Cor 4.18)
Che dice si sarà sbagliato Paolo ?
No, Lorenzo, non sei affatto uno snob: a me dai solo l’impressione di uno che sta cercando disperatamente ( come me, del resto e…forse, tutti! ) di seguire Cristo sulla via da Lui tracciata. Ognuno lo fa nella sua maniera, utilizzando i doni che ha ricevuto dal Signore, così trovi l’artista e chi lo ammira, il medico e l’infermiere che recano sollievo ai pazienti, il sacerdote che reca sollievo alle anime e accompagna il Signore ovunque…….e poi ci siamo noi, quelli dell’ultimo banco – come dice Rob55 – che Lo cerchiamo continuamente, talvolta senza accorgerci di averLo in casa, in un malato, in una persona depressa, in un disoccupato, in un figlio, in qualcuno che amiamo e che non ci ama più…..E tutto quello che ci domanda è comprensione, una carezza, una parola buona, un aiuto a imparare a vivere, la libertà di essere se stessi……
Vedi, Lorenzo, per me l’arte o la lettura o il cinema di qualità sono come piccole vacanze dal calvario quotidiano: momenti per distrarre il pensiero e fargli prendere una boccata d’aria diversa, frizzante e corroborante. E, spesso, sono grata per le molte forme di arte e per il loro contributo nella mia piccola esistenza giornaliera.
Hai ragione principessa. In fondo, non siamo forse noi, tutti noi con i nostri destini, le nostre piccole e grandi croci a formare il corpo mistico di Cristo? E se è vero ,com’ è vero, che noi siamo il suo Corpo, ebbene, siamo tutti usciti da quel costato squarciato -come Eva da quello di Adamo- e dunque tutti inchiodati a quella croce. Noi, la Chiesa, inchidata a quella croce, e lo saremo, e lo sarà, misticament,fino alla fine dei tempi.
@ principessa
“Ognuno lo fa nella sua maniera, utilizzando i doni che ha ricevuto dal Signore, così trovi l’artista e chi lo ammira, il medico e l’infermiere che recano sollievo ai pazienti, “
Evidentemente la nobile principessa non legge i giornali italiani:
“Operazione ‘Camici sporchi’, arrestati nove medici cardiologi del Policlinico di Modena” Vedi Link
Non ha mai sentito parlare di pedofilia e di corvi in Vaticano o di carrierismo (parola di Sepe) magari capire perché Gotti Tedeschi aveva paura di essere fatto fuori sotto il ponte dei frati neri anche lui…..dopo esser stato nominato direttore dello Ior.
Ciao principessa. “tutto quello che ci domanda è comprensione, una carezza, una parola buona, un aiuto a imparare a vivere, la libertà di essere se stessi……” condivido. Visto com’è facile la verità ?
Ricordi… “ chi cerca trova” – “Continuate a chiedere, e vi sarà dato; continuate a cercare, e troverete; continuate a bussare, e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto” ( Mt 7.7-8)
Non ho parole mie… mi permetto di offrire con uniltà e senza pretese questa folgorazione che mi porto dentro da quanto l’udii in viva voce, al Colosseo: “A che pro i vestiti, se un corpo umano deve essere inchiodato su un legno? Gesù viene spogliato di ciò che ancora porta sul corpo. Così i soldati lavorano più comodamente. Sin dal paradiso l’uomo peccatore si è coperto: foglie di fico, pelli di animali, col tempo ogni sorta di vestiario fino ai nostri manichini. Ora tutto cade e il nuovo, definitivo Adamo mostra al Padre la forma della sua originaria creazione, liberamente carico di tutti i peccati e le vergogne del vecchio. Il Padre deve vedere tutto senza veli: ciò che Egli ha fatto, ciò che da Lui si è allontanato, e ciò che a Lui ha riportato quello che si era perduto. Tutto ciò è visibile in questo corpo. La croce è la confessione manifesta del mondo. È visibile nello stesso corpo anche tutto ciò che il Padre dona agli uomini. Dio non ha nulla di prezioso; lungo i millenni darà all’umanità questo stesso nudo corpo in ogni celebrazione dell’Eucaristia. “Corpus Christi” – dice il sacerdote che distribuisce la comunione – “qui tollit peccata mundi”. Il corpo che porta i vostri peccati e quindi le stimmate ad esso inflitte. Il Padre, vedendo suo Figlio nudo, può considerare il vecchio Adamo, che noi tutti rappresentiamo, ormai solo attraverso il nuovo e definitivo Adamo”.
(Hans Urs von Balthasar, Via Crucis, 1988)
Grazie, principessa.
Sì, ne sono convinto anch’io. Gesù ce lo abbiamo piu’ vicino di quanto noi siamo abituati a cercarlo, talmente vicino ,magari in casa o poco piu’ in là, che non lo vediamo, non lo riconosciamo. Come tanti discepoli di Emmaus, come tante Maddalene che non capiscono che è Lui il mattino della risurrezione.
Perché anche in questo ” Dio non ha nulla di prezioso”, e si mette insieme a noi, a quelli dell’ultimo banco, nelle ultimissime file , per le quali nutre una vera predilezione.
Il Dio di Gesù ci prende terribilmente sul serio, si fa normalità semplicissima.
Non c’è bisogno di doti mistiche, di conoscenze teologiche sopraffine, di virtù eccezionali.Questi sono i nostri alibi scarica coscienza: io non li ho, quindi…
Non li ho, vero. Ma non sono l’ essenziale, perciò non c’è nessun quindi.
Quello di cui ho bisogno, lo dici benissimo tu: .” è comprensione, una carezza, una parola buona, un aiuto a imparare a vivere, la libertà di essere se stessi”.Al limite della banalità? Puo’ darsi. Ma questa è la polaroid del Buon Samaritano, alla faccia della banalità. Che fa , esattamente, questo.
E a chi volesse legittimamente obbiettare che è un ragionamento semplicistico, faccio notare che comprendere vuol dire prendere con sé, come Giovanni ha fatto con Maria rimasta sola. Se io riuscissi a prendere con me la gente, invece di cercare di zavorrare la gente di me ( delle mie idee, dei miei convincimenti, delle mie paturnie) ,avrei fatto la mia rivoluzione, per citare Gaber…che non è un profeta né un teologo, ma due o tre robine le aveva capite pure lui.
🙂
Sono qui Lorenzo, e ti invio una carezza…sperando che attraversi l’oceano in fretta e giunga a dare serenità alla tua notte.
Ti abbraccio
@Stephanus
infinite grazie
E allora, cari amici del pianerottolo, devo dirvi la cosa più bella che ho vissuto negli ultimi tempi: ieri ho incontrato Luigi.
Con lui, con la “benedizione” della sua presenza, l’ostensione dei tre crocifissi ha dispiegato sensi che ancora non avevo colto, mentre l’oro dei mosaici, nella misura perfetta del Battistero, dispiegava senza misura il suo fulgore.
E, cari amici che da ieri mi sembra di aver incontrato tutti, come se Luigi vi avesse portato tutti con sé, devo dirvi anche che ieri ho capito meglio una cosa che in qualche modo già sapevo: che l’incontro con l’ altro -l’incontro vero con l’altro- e l’incontro con l’opera d’Arte perfetta sono fatti della stessa stoffa. Voler bene all’altro e riconoscere e amare la Bellezza, al fondo sono la stessa cosa: sono rami della stessa pianta celeste. Nata dal seme sparso dal Seminatore…
@ stefanus
Sono lieto che le parole non siano sue, ma di Balthasar, perché mi pare proprio come dice lei “una folgorazione” si, ma di quelle che bruciano i neuroni. E mi spiego meglio:
1.“…Gesù viene spogliato di ciò che ancora porta sul corpo.” Lo dica a Balthasar, che mica solo Gesù fu spogliato, ma tutti i condannati venivano spogliati, non era un trattamento speciale per uno. E poi mi fa pensare agli incontri che ebbe DOPO con i suoi discepoli. Non era mica nudo o spogliato vero ? Dove li avrà presi i vestiti in quel caso ? E perché li avrebbe messi ?
2. “Sin dal paradiso l’uomo peccatore si è coperto: foglie di fico, pelli di animali,” Beh, sì, certo si vergognava, ma fu Dio che li coprì : “ E Jehovah Dio faceva lunghe vesti di pelle per Adamo e per sua moglie e li vestiva.” ( Gn 3.21) Quindi se li ha vestiti Lui, che c’entra : “Il Padre deve vedere tutto senza veli” se legge i cuori ? Che c’entra : “ Adamo mostra al Padre la forma della sua originaria creazione, (Forse che non sapeva come lo aveva fatto ?) liberamente carico di tutti i peccati e le vergogne del vecchio.” Ma di quali peccati parla se il peccato era stato solo uno, “la disubbidienza” ? e non c’era nessun “vecchio “ ?
3. “Dio non ha nulla di prezioso;” – Ma è per caso impazzito ? Come Dio non ha nulla di prezioso, se tutto appartiene a Lui ? – “ la terra è mia.” Dice Dio ( Lev 25.32) Come non ha nulla di prezioso : “
“A Jehovah appartiene la terra e tutto ciò che la riempie, Il paese produttivo e quelli che vi dimorano. “ (Salmo 24:1) Secondo lei, il Creatore dell’universo non ha nulla di prezioso ? E tutta la conoscenza che è stata dispensata per lei non vale nulla ?
4. “lungo i millenni darà all’umanità questo stesso nudo corpo in ogni celebrazione dell’Eucaristia” – Anche questa è una grossa bugia folgorata. Il Vangelo dice : “Nessuno di loro può in alcun modo redimere sia pure un fratello,Né dare a Dio un riscatto per lui E il prezzo di redenzione della loro anima è così prezioso Che è cessato a tempo indefinito” (Sal 49.7-8)
E dovrebbe riflettere meglio su queste parole di Paolo : “ Egli non ha bisogno di offrire sacrifici ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo poiché fece questo una volta per sempre quando offrì se stesso;( Ebr 7.27)
Se non ha bisogno di rifarlo “ogni giorno” perché mai si continua a fare un rito “teofagico” ogni momento, mangiando il corpo e il sangue di cristo come i cannibali ? Lo sapeva che l’uso del sangue è proibito ai cristiani vero ?
“‘In quanto a qualunque uomo della casa d’Israele o a qualche residente forestiero che risiede come forestiero in mezzo a voi il quale mangi qualsiasi sorta di sangue, certamente porrò la mia faccia contro l’anima che mangia il sangue, e in realtà la stroncherò di fra il suo popolo.” ( Lev 17.10) e Gli apostoli ribadirono questo comando che conoscevano bene : “Quindi la mia decisione è di non turbare quelli delle nazioni che si volgono a Dio, ma di scrivere loro di astenersi dalle cose contaminate dagli idoli, e dalla fornicazione e da ciò che è strangolato e dal sangue.” ( Atti 15.19-21) – * –
5.”Il Padre, vedendo suo Figlio nudo, può considerare il vecchio Adamo, che noi tutti rappresentiamo,” Ma quando mai ? noi tutti rappresentiamo …. Ma che dice ? Noi siamo discendenti di Adamo,“ Adamo, che è un tipo di colui che doveva venire.” ( Rm 5.14) E’ Gesù che rappresenta Adamo o Adamo e un tipo di Gesù. tutto ciò volendo accettare la Bibbia, ma se accettassimo quello che dice BXVI discendiamo dal caso, che per caso è diventato scimmia, e poi per caso è diventato uomo.
Lo dica a quel tale Balthasar, che racconta un sacco di …. “Le mosche morte son quelle che fanno puzzare, gorgogliare, l’olio del profumiere. [Così] fa un po’ di stoltezza a chi è prezioso per sapienza e gloria.” ( Eccl 10.1)
*
“La teofagia (dal greco antico theòs e fagein, “mangiare dio”) è un rituale religioso consistente nella consumazione di un cibo considerato divino, in base a una identificazione simbolica con la divinità stessa. È presente soprattutto in alcune religioni primitive” – Wikipedia
Ora sono a Montecchio, Pesaro e da qui mando un saluto riconoscente a Fiorenza per la lieta accoglienza che mi ha fatto. Un pomeriggio ricco di luce.
– Come mai questa manifestazione l’hanno chiamata Florens?
– Speravano di farsi capire da Marchionne…
Povero Gioab…
@ Marilisa
OT e mi scuso !
Poiché ogni tanto mi pensa, anche se devo lasciar perdere, come dice,
: “Gioab, lasci perdere, lei non sta bene. Mi dia retta: chiami il medico il più presto possibile. I vaneggiamenti sono sintomi di patologie gravi. La saluto e la benedico.” 7 novembre 2012 @ 21:42
E poiché mi dimostra amicizia,
“Per finire: non ti manderò più a spasso con Gioab, che per quel che ho potuto constatare è migliore di te. Fondamentalista “sui generis” sì, ma non intollerante sotto mentite spoglie”. 8 novembre 2012 @ 12:24
Ho voluto dimostrare che anch’io la penso…. Ogni tanto ! Quindi le dedico in segno di amicizia Clikka qui E poi qui
@ Stephanus
“Povero Gioab…”,
Si, Sig. Stephanus, effettivamente non sono ricco. Ma Almeno ho le idee chiare. Non per merito mio, naturalmente, ma perché Qualcuno me le ha chiarite e mi ha fatto ricco in un altro modo:
““Ma chi si vanta si vanti a causa di questa medesima cosa, di avere perspicacia e di avere conoscenza di me,” ( Ger. 9.24)
Approfitto,
@ Marilisa
Il secondo link doveva essere questo : http://www.youtube.com/watch?v=vOSCjF2Thvg&feature=related
Errore ci fu ! Spero sia di gradimento per non essere “fondamentalista sui generis”
@ Marilisa
E vabbeh, mi allargo, spero non mi manderà a quel paese……
Klikka Qui
@ Marilisa
Mannaggia non funziona il Klikka ma non demordo…..http://www.youtube.com/watch?v=kFvamCNxuis&feature=related
Bellissime immagini e splendide musiche, Gioab.
Lei ha una bella sensibilità.
La ringrazio di cuore.
Un bacio, con l’augurio della buone notte.
Multiculturalismo
Vasari: Fiorenza dignissima fra l’altre città.
Marchionne: Firenze una piccola, povera città.
Anche: “things have changed” (per dirla con Bob Dylan).
Ah, non avevo visto il duetto amoroso tra Zerbino e Isabella, là di sopra. Incuriosito, sono andato a vedere (giuro, per non più di 5 secondi) il suggerimento su Youtube e sono rimasto tramortito. Un sisma ha colpito una delle mie più radicate convinzioni, quella che “il mondo è bello perché è vario” e che “de gustibus non est disputandum”.
Mi affido a Fantozzi:
http://www.youtube.com/watch?v=GZIAs5NWzFk
Ecco appunto. Come dicevo. Leonardo: la STUPIDITÀ fatta persona.
E poi si rammarica degli insulti nei suoi confronti.
Si vada a nascondere il più presto possibile!!
Gente come lei dovrebbe essere presa, come minimo, a pedate nel sedere.
@ Leonardo
“sono andato a vedere (giuro, per non più di 5 secondi)”
Davvero strano sig. Leonardo, per un cattolico. No …, non perché sia andato a vedere, è cosa pubblica, ma per questo :
“ Ma io vi dico: Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Né devi giurare per la tua testa, perché non puoi rendere un capello bianco o nero. La vostra parola Sì significhi Sì, il vostro No, No; poiché il di più è dal malvagio.” ( Mt 5.33-37)
Così adesso sappiamo chi è chi !
Visto che è interessato, dedico qualcosa anche a lei sig. Leonardo, è meglio di Fantozzi anche se non fa ridere. Fantozzi parla di corazzate…..
n. 1 – http://www.youtube.com/watch?v=6K5PbKX4O-I&feature=related
n. 2 – http://www.youtube.com/watch?v=dF3e8oycxHk
n. 3 – http://www.youtube.com/watch?v=MuRvsErkHFI&feature=related
n. 4 – http://www.repubblica.it/online/cronaca/preti/preti/preti.html
“things have changed” (per dirla con Bob Dylan).
In arrivo pioggia anche qui, come “nel Nordest”, Roberto 55.
Bene, è il momento di scrivere qualche altro racconto su quell’evento di cui vi ho già detto.
C’era poca gente, rispetto al solito, venerdì in Battistero. Mentre Luigi, seduto su una panca, era assorto con la massima attenzione nella visione dei tre crocifissi, ho avuto il tempo di tornare con lo sguardo, in estrema pace, anche al mosaico con l”immenso Cristo giudice.
Meraviglioso affacciarsi sulla mente vasta, illuminata, così differente dalla nostra che “mira basso” ( “things have changed”), dell’uomo medioevale. Mente – a cui volgersi con venerazione e gratitudine- di chi aveva imparato la via e ormai poteva attraversare facilmente, guidato dall’Angelo, quella porticina verso il prato fiorito. Mente che si “imparadisa”. Che sa: che ha avuto esperienza, e può ormai visualizzarle quando e quanto vuole, delle straordinarie piante celesti (alberi inimmaginabili “quaggiù”). Mente di chi era riuscito a diventare bambino e perciò conosceva bene che cosa si intenda con il vigile riposo nel seno dei Patriarchi.
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Mosaici_del_battistero,_paradiso_06_gerusalemme_celeste.jpg
Meravigliosa medioevale capacità di scandaglio nell’instancabile operazione della mente non pacificata, delle sue fredde monotone zanne affilate che si avventano contro tutto ciò che è singolare e integro e che solo “umanamente” (con i soli argomenti umani) sarebbe inattaccabile e invincibile. Il “genio medioevale” non aveva aspettato, certo, l’ ABC delle conoscenze psicoanalitiche (le formule di Melanie Klein sull’ “attacco all’oggetto buono”), per mettere a nudo tanta mostruosamente ridicola vergogna:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Coppo_di_Marcovaldo,_Hell.JPG
“L’arte legge la cronaca…”
http://blog.quotidiano.net/brancale/2012/11/07/florens-larte-legge-la-cronaca-con-le-tre-croci-e-il-mosaico-in-battistero/
Sono stato a Firenze. Ho incontrato Fiorenza. Ho veduto l’evento centrale di Florens 2012. C’era unità di tempo, di luogo, di nome.
Leggo e tento di imparare.
Grazie a (quasi?) tutti e tutte.
Complimenti a Luigi per il magnifico articolo sulla ostensione dei tre Crocifissi!
P.S. caro Luigi, poichè ho invidiato un pò Fiorenza che ti ha incontrato, per favore quando ripassi dalle parti di Pesaro, fammi uno squillo che ti offro come minimo una cena, ok?
Luca73 per conoscere i miei spostamenti devi tenere d’occhio la pagina CONFERENZE E DIBATTITI dove metto con anticipo gli appuntamenti,