Mi sono trovato oggi a proporre a una tavolata una preghiera che ho indirizzato a migranti e rifugiati, nella loro giornata. E ai governanti e ai popoli che li accolgono o non li accolgono. La riporto nel primo commento.
Mia preghiera nella giornata del migrante e del rifugiato
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Padre nostro guarda con occhio di misericordia i figli tuoi che decidono di abbandonare il loro paese anche a rischio della vita. In particolare guarda a quelli che la guerra e la fame costringono a partire.
Manda un raggio della tua luce ai governanti chiamati a decidere su questi fratelli che una volta partiti vengono a trovarsi senza patria. Aiutali nella ricerca di soluzioni efficaci al dramma dei morenti e degli schiavizzati.
Dona la necessaria saggezza ai popoli dell’accoglienza. Rassicura chi teme gli arrivi. Converti il cuore di tutti i tuoi figli coinvolti in questa prova perchè sappiano parlare e agire con i sentimenti e le parole di Gesù. Amen
Ave Maria, piena di grazia, lo Spirito è con te e vive in noi.
Tu sei benedetta tra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù che col Padre adoriamo in noi. Santa Maria, madre di Dio e Madre, soccorrici,aiutaci, supplici invochiamo intercessione per questa nostra società in preda ad una angoscia inestinguibile, vittima di una politica corrotta le cui trame nascondono disegni spietati e demoniaci.
Una società infestata da uomini che ambiscono al male e si compiacciono della sofferenza dei popoli. Liberaci, o Madre Santa dai loro arbitri, dalla tirannide dei loro vizi: ventre molle di lussurie e rapine. Ora che il male ha raggiunto dimensione inenarrabili e potremmo da un istante all’altro perdere tutta la civiltà e ogni speranza e perfino la nostra anima : stendi il tuo santo Manto, ferma la mano del Figlio tuo che abbiamo cacciato da ogni luogo: scuole,ospedali, fabbriche, campi, città, strade, e perfino dalle nostre case e dalle stesse Chiese.
In questo tempo di febbre e cecità insegnati a discernere l’ignoto che si nasconde dietro volti clandestini dall’oscuro, segreto passato e reconditi pensieri di odio e di morte. Una genie di Caino senza patria, né terra, né onore ci invade senza tregua. Ma noi, ardenti di fiducioso amore in Te confidiamo Madre del silenzio.
Per la venuta dello Spirito prega per noi peccatori, ora e fino all’ora della nostra morte.
Amen
Che stridente contrasto fra qs due preghiere.
Preferisco la tua Luigi alla seconda che suscita in me profonda tristezza per chi è incupito da si tristi pensieri che impediscono di provare misericordia per i fratelli sofferenti.
Ada Murkovic
Signora Ida, penso sia un bene la diversità nella preghiera, l’omologazione in questo caso non è mai auspicabile né l’uniformità gioverebbe; non a caso il linguaggio di Geremia :veemente, duro, accorato, è dissimile da quello ammonitivo di Ezechiele, sacerdote,collocato da Dio in un punto preciso della storia e non altrove, o a quello di Isaia :annunciatore di salvezza e di Grazia .
Questo perché la preghiera risponde sempre ad una connotazione etico sociale ed è nel perimetro della realtà in cui Dio ci colloca che questa grande arma di battaglia assume caratteri diversi e distinti.
Del resto, qualcuno disse che nessun profeta è ben accetto in patria. Comprendo il suo sconcerto: per i buonisti, i pareri degli altri sono sempre giudizi da evitare, giudizi da tacere.
Ada, pardon!
Precisazione doverosa.
Nei commenti a questo post, si puo’ registrare una sola preghiera:
29 settembre, ore 21.33.
La lunga invettiva delle 19.05, prende solo il linguaggio di una preghiera a Maria, ma resta quella che è: una lunga invettiva e basta.
(Il fatto che ultimamente il genere ” invocazione mariana” sia stato platealmente brutalizzato a fini politici, evidentemente non riduce, ma dilata a dismisura, la responsabilità di chi ci azzuppa il biscotto e tutta quanta la colazione).