“Papa Wojtyla è stato grande come apostolo ma mediocre come governo e forse si può dire lo stesso di Benedetto e di Francesco. Giovanni Paolo II e Benedetto delegavano il governo alla Curia e ne vennero forti inconvenienti. Francesco, anche per reazione a quegli inconvenienti, non si fida della Curia e non solo non delega ma neanche si fa aiutare e questo è un limite speculare e altrettanto rischioso”: è un passaggio del dibattito annunciato nel post di ieri che si è svolto con la partecipazione del collega Ciro Fusco presso la libreria San Paolo di piazza San Giovanni in Roma sui cent’anni di Papa Wojtyla. Il dibattito può essere visto e ascoltato qui: https://youtu.be/Lc1QkNGCL_8
Mio dibattito con Ciro Fusco sui cent’anni di Karol Wojtyla
5 Comments
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https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-domenica-12-luglio-2020-xv-tempo-ordinario-anno-a/
Da Alessandra Pompili ricevo questo messaggio.
Grazie Luigi della tua bella presentazione al volume su Giovanni Paolo II! Mi è sembrata molto incisiva. Auguro al tuo lavoro la più ampia fortuna. Buon fine settimana, Alessandra
Da Elisa Fiocca ricevo questo messaggio:
Grazie Luigi, molto interessante questa tua intervista. Un caro saluto. Elisa
Anch’io, Luigi, ho ascoltato la registrazione dell’intervista e m’è molto piaciuta: complimenti, innanzitutto, a te ed anche all’intervistatore.
Qualche osservazione spicciola:
– io penso che Papa Francesco faccia bene a non fidarsi della Curia.
– ricordo i tuoi “pezzi” (su “Repubblica”: giusto ?) all’epoca dei due Conclavi del 1978; effettivamente, era diffusa sensazione che dal primo Conclave potesse sortire un Papa straniero, mentre dal secondo no (ed invece ………..).
– non conoscevo la battuta di Papa Giovanni Paolo II prima della partita tra Italia e Polonia; per la cronaca era luglio del 1982.
– nell’intervista non siete andati sul tema delle 3 encicliche “sociali” di Papa Giovanni Paolo II (“Centesimus annus”, “Laborem Exercens” e “Sollicitudo Rei Socialis”); per ragioni di tempo o perché non le ritieni più di tanto significative ?
– infine, e circa gli aspetti “infausti” riguardanti il “quadrilatero di governo” cui s’era affidato Papa Giovanni Paolo II, io – ti dico – ho subito pensato al Cardinale Ruini.
Un caro saluto a te ed a tutti !
Roberto Caligaris
Roberto grazie di aver ascoltato e commentato. In effetti era previsto che facessimo riferimento al magistero sociale in uno dei passaggi di confronto con Francesco, che è accusato d’essere “comunista” mentre Giovanni Paolo era sicuramente anticomunista: nel rispondere avrei sostenuto che sul lavoro, i poveri, i migranti e il Sud del mondo Wojtyla precorreva la radicalità di Francesco. Ma il conduttore a un certo punto alzò un cartello con la scritta “concludere e salutare”.