A specchio del post di ieri ricordo un altro missionario saveriano, il padre Pierluigi Sartorio, mantovano, morto pochi mesi fa a Parma, dopo più di quarant’anni di Congo (Democratic Repubblic of Congo). Aveva 82 anni. Scriveva in una lettera del 2010: “Il Signore è stato troppo buono con me. Mi ha dato una vita bellissima, non dico facile, ma bellissima. Volevo una vita così, una vita semplice, a contatto con la gente più semplice dove non c’è bisogno di filosofia nè di teologia: basta il Vangelo. Mi affido più che mai alla sua misericordia. E questo mi dà una pace profonda che è anche gioia vera, riconoscenza grande“.
Mi ha dato una vita bellissima
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Un po’ come risposta a Principessa alla sua domanda del post precedente ed un po’ per incoraggiare Clodine nel suo “ne vale la pena” c’è il Vangelo di oggi.
Gesù se ne frega dell’immagine di sé, Gesù non relativizza troppo basandosi sulla morte (Sua) che tutto pare arrestare e tutto pare mettere in secondo piano, Gesù reagisce con forza sull’ipocrisia e su un credere addomesticato a sé stessi.
Lo stesso Vangelo, inoltre, pare proprio una conferma a questo post di Luigi, alle parole di padre Pierluigi Sartorio perchè Gesù non, nel Vangelo di oggi, non sta tenendo una lezione di teologia o filosofia: Gesù oggi è come noi che sta difendendo la gente più semplice, quella che allora ben sapeva che razza di marpioni popolano gli atri del Tempio.
Quindi, ha ragione padre Sartorio: “basta il Vangelo … ossia basta la vita di Gesù.
Eccoli i veri testimoni di Gesù.Il padre Achille Figini e il padre Pierluigi Sartorio si sono avvicinati alla morte, dopo lunghi anni di vita terrena, con una fede profonda nella bontà e nella misericordia del Signore, avendo il convincimento che Egli non va tanto ricercato con la filosofia e con la teologia, ma nel Vangelo.
Basta il Vangelo, ha detto il padre Sartorio, e non è poco.La verità il più delle volte ha il suo retroterra nella semplicità, o meglio nella essenzialità.Il Vangelo è appunto l’essenziale della vita cristiana, anche se non c’è dubbio che può essere difficile scorgere e perseguire l’essenziale.
Io, che certo non sono all’altezza, neanche minimamente, dei due religiosi,oggi sento la stessa verità.
Non voglio certo dire che ci si debba ritenere esonerati dal cercare con tutto noi stessi il Bene che Gesù è venuto ad indicarci.
Attenersi alle parole del Cristo non è facile, anzi richiede un impegno che le nostre capacità umane spesso non sono in grado di assolvere.
Il cristianesimo–l’ho sempre sostenuto– è una religione molto bella ma altrettanto difficile da seguire. E tuttavia, facendo del nostro meglio, è lecito affidarsi alla misericordia di Dio.E questa è una grande consolazione che deve prevalere sul timore.
Avere timor di Dio (un’espressione tanto familiare alle nostre orecchie) non significa, come spesso ci è stato fatto credere, averne paura perché pronto è il castigo per chi si allontana dai suoi comandamenti. Significa piuttosto–io ritengo– guardare con reverenza e con gratitudine a Lui come al nostro Creatore a cui tutto dobbiamo e di cui non possiamo fare a meno: il totalmente Altro,la cui logica può essere ben diversa dalla nostra.
Il peccato di orgoglio del primo uomo, ovvero il peccato originale, fu un’aberrazione madornale indotta dalla falsa sicurezza di non essere da meno di Dio. Ancora oggi, purtroppo, molti incorrono nello stesso travisamento credendo di poter fare a meno di Lui. E si espongono non al castigo ma all’umiliazione di ritrovarsi, prima o poi, completamente disarmati di fronte alla propria nullità. Quale castigo più grande?
Nei momenti in cui si è vicini alla morte, ammesso che ci si accorga di questo,come non affidarsi al Signore? È quasi normale che lo si faccia.
Io credo che Dio nei momenti della sofferenza, soprattutto quella che fa presagire la fine di tutto, qui sulla terra, si renda più presente, nel modo in cui Egli vuole, ad ogni essere umano, portandolo a volgere lo sguardo dolente a Lui.
E ritengo–lo desidero con tutta la mia volontà– che Egli sia pronto ad accogliere, da Padre qual è, quello sguardo come fosse una richiesta di perdono.
Perdono e misericordia, pace profonda e gioia vera,riconoscenza grande: parole stupende e consolanti, che disegnano il volto del mio Signore. Affidiamo a Lui le nostre gioie e le nostre piccole e grandi sofferenze.
Luigi caro, ti sono immensamente grata per gli ultimi due post.
Hai proprio ragione: “basta a ogni giorno la sua gioia”.
@ marta09
“basta il Vangelo … ossia basta la vita di Gesù.”
Guardi che Vangelo non significa la vita di Gesù. Vangelo significa” buona novella o lieto annuncio” Wikipedia.
Se avrà la bontà di controllare su Wikipedia ci sono tutta una serie di Vangeli o lieti annunci, ritengo quindi che la vità di Gesù non è un Vangelo quanto un esempio di vita dedicata ad un insegnamento.
Deve valutare lei se quell’annuncio può essere considerato attendibile e che cos’è il Vangelo.
@ Marilisa
“Il padre Achille Figini e il padre Pierluigi Sartorio”
Non aveva mai letto questo : “
“Inoltre, non chiamate nessuno padre vostro sulla terra, poiché uno solo è il Padre vostro, il Celeste. Né siate chiamati ‘condottieri’, perché uno solo è il vostro Condottiero, il Cristo” ( Mt. 23.9-10)
Capisco che l’abitudine fa divenire l’insegnamento trascurabile !
“con una fede profonda nella bontà e nella misericordia del Signore,” Se così fosse stato si sarebbero ricordati di Matteo 23.9 e non avrebbero permesso che si trasgredisse.
“Il Vangelo è appunto l’essenziale della vita cristiana,” Appunto, come sopra.
“Attenersi alle parole del Cristo non è facile, anzi richiede un impegno che le nostre capacità umane spesso non sono in grado di assolvere.” – Vuol significare che Cristo è stato un cattivo Maestro avendo richiesto cose che l’uomo non poteva fare ?
“è lecito affidarsi alla misericordia di Dio. E questa è una grande consolazione che deve prevalere sul timore.” La vede dura se vuole seguire il Vangelo senza ricordarsi di questo : “Li disperderò dunque come la stoppia che passa nel vento dal deserto. Questa è la tua sorte, la tua porzione misurata da parte mia”, è l’espressione di Geova, “perché mi hai dimenticato e continui a confidare nella falsità.” ( Ger, 13.24)
“Le vostre proprie labbra han pronunciato falsità. La vostra propria lingua ha continuato a borbottare assoluta ingiustizia. Non c’è nessuno che chiami con giustizia, e proprio nessuno è andato in tribunale con fedeltà. C’è stato un confidare nell’irrealtà, un parlare di cose non veritiere. C’è stato un concepire affanno, e un generare ciò che è nocivo.” ( Isaia 59.3-4)
“basta a ogni giorno la sua gioia”. Già, dovrebbe raccontarlo anche a quelli che vivono in Afganistan o alla ragazzina di 13 annni usata dal parroco Marco ! Chissà …magari ai 200 sordomuti di Lawrence Murphy. Veda qui !
Che puzza!!! Chi è stato??? Ah… Il solito puzzone!!!
ah ah ah ah ah ah ah ! AhAhhh…oddio….ahahahahaha
@ Claudina
Prov 14.13 “Perfino nel riso il cuore può essere in pena; ed è nel dolore che finisce l’allegrezza.
“Ora vieni, lascia che ti provi con l’allegrezza. Inoltre, vedi il bene”. Ed ecco, anche questo era vanità. Dissi al riso: “Follia!” e all’allegrezza: “Che fa questa?”” ( Eccl. 2.1-2)
@ elsa.F
Sempre “Oust 3 in 1!
http://youtu.be/JnEr4bY-RWE
No, Gioab, Gesù non è stato un cattivo Maestro, ma gli uomini sono inclini al male, e il Maestro, fratello e amico, li aiuta a superarlo.
Lui sa trovare il modo giusto.
Non stia, lei Gioab, alla superficie delle parole, vada in profondità relazionandole al Vangelo nella sua interezza.
Questo è il vostro ( t.d.g.) difetto di fondo: considerare i singoli passi scritturali con superficialità e frammentariamente. Quasi fossero regole da indicare una alla volta, applicandole alla visione di un Dio che detta regole in modo dogmatico, a volte benigno e conciliante, a volte quasi perverso e vendicatore.
Così facendo, perdete di vista l’interezza del messaggio. Grave errore.
Riesce a capire?
Appunto, Oust 3in1 … sciacquare il cervello mattino e sera e poi collegarlo possibilmente.
Gioab, ho una curiosità: lei come chiama suo padre? Voglio dire: con quale termine?
…riuscire a dire, dal cuore, “Il Signore e’ stato troppo buono con me”…che grazia! Un abbraccio a Principessa e una sicura, anche se povera, preghiera per il nipote e tutta la famiglia. Da parte di tutti noi qui.
OT
Avete notate che il “puzzone” (o drogato), quando ci si becca (o morde) tra di noi, sta zitto zitto in parte a godersi le nostre “litigate”… E’ quando tutto -post compreso-e’ sereno, sulla linea di una condivisione serena…diventa “furioso” e comincia a mitragliare cavolate x intorbidire le acque, cambiare tema, offendere efar incavolare qualcuno… Lo avete notato? E’ proprio un satanas, puzzone. Da lasciar perdere. Se ci riusciamo.
Ma lo sai Mabuhay che ho fatto la STESSA IDENTICA riflessione …mamma mia! E’ vero?! Com’ è VERO!? Hai visto!?
Sai chi mi ricorda? Quelle blatte o volgarmente detti “bacarozzi”…ecco…un bacarozzo, che se ne sta’ quatto quatto, zitto zitto infilato nei tombini salvo uscire per creare ribrezzo.
Ed elli a me: «Non vo’ che tu paventi;
lasciali digrignar pur a lor senno,
ch’e’ fanno ciò per li lessi dolenti».
Per l’argine sinistro volta dienno;
ma prima avea ciascun la lingua stretta
coi denti, verso lor duca, per cenno;
ed elli avea del cul fatto trombetta.
Dante, Inferno Canto XX1
Sì, sì è proprio lui; puzza come ‘na chiavica!!!!
“Il Signore è stato troppo buono con me”. Frase che sempre riecheggia dentro le profondità del mio essere da che sono al mondo. Il Signore è stato veramente buono con me. Nonostante il buio, il deserto, l’aridità, il senso dell’abbandono e del non sentirmi amata da Dio [condizione sperimentata ad intervalli ritmici e costanti fini ad oggi] ho sempre avvertito una presenza tangibile accanto a me, sopratutto nei momenti di grande difficoltà , e ce ne sono stati nelle mia vita come nella vita di ciascuno. Tutta la mia vita è costellata di segni concreti, e non per frutto d’immaginazione ma veri e propri accadimenti,che tradotti in categorie umane possiamo ascrivere nell’alveo della , Divina provvidenza ad esempio, o quel sentirsi rinvigoriti da quella forza che, non proveniente da noi , ti spinge ad attraversare il guado, ed andare avanti, non fermarmi, anche quando depressa e finita, facevo di un sasso una montagna. Mi commuovo quando penso agli aventi passati in cui, senza di lui sarei, forse, precipitata nel baratro.
“Grandi cose ha fatto il Signore per noi”
W Gesù.
C’ha ‘n alito talmente cattivo che sbiancherebbe anche l’omino bianco!
Geob, fatte de’ gargarismi con l’acido muriatico!
P_U_Z_Z_I D_A S_C_H_I_F_O
La prossima volta che parli, diccelo in anticipo che ce mettemo la maschera antigas!!!
@elsa Sì, sì è proprio lui; puzza come ‘na chiavica!!!!
Altro che chiavica, è un tombino a cielo aperto!
La cloaca massima!
PPppppppppppssssssssssssssszzzzzzz !! PPRRrrrr…
LA CLOACA MASSIMA!!!
Ah ah ah ah ah!!!!!!! Oddio mi piego dal ridere!!!! Ah ah ah ah ah!!!!!!! Ah ah ah ah ah!!!!!!! Ah ah ah ah ah!!!!!!! Ah ah ah ah ah!!!!!!! Ah ah ah ah ah!!!!!!! Ah ah ah ah ah!!!!!!! Questo è peggio del trombone della banda del buco!!! E sappiamo bene di che buco parliamo! Ah ah ah ah ah!!!!!!! Ah ah ah ah ah!!!!!!!
…..rido da sola come una scema….oddio mio…ahahahaha…mamma mia…una sana risata fa buon sangue.
@ Marilisa
E’ vero ognuno ha i suoi difetti di fondo, ma considerare i singoli passi non mi pare rimanere in superficie perché si potrebbe pensare che sia lei che si voglia aggiustare ciò che non le fa comodo o che non conosce. Ogni bel quadro è arricchito dai particolari, dai dettagli, non solo dalla visione d’insieme. Ogni singola foglia di un foresta per essere apprezzata nella sua complessità deve esser vista al microscopio. Se lei in entra in una cabina di pilotaggio dove ci sono centinaia di strumenti, non riesce a capire il senso del tutto se non conosce ciascuna parte nella sua specificità e come ogni singola parte interagisce con la complessità.
Lei dice “perdete di vista l’interezza del messaggio” Bene, a parte il fatto che io parlo al singolare, lascio a lei la possibilità di mostrare a me l’interezza del messaggio. Qual è secondo lei ? Il messaggio ?
@ Marilisa
“Gioab, ho una curiosità: lei come chiama suo padre? Voglio dire: con quale termine?”
Col Suo Nome ! mi sembra normale.
“E io ho fatto conoscere loro il tuo nome” ( Gv. 17.26) Perché lo avrebbe fatto ?
“Ho reso manifesto il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi, e tu li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola.” ( Gv. 17.6)
“Chi ha fatto sorgere tutte le estremità della terra? Qual è il suo nome e qual è il nome di suo figlio, nel caso che tu lo conosca?” ( Prov 30.4)
“Poiché dichiarerò il nome di Jehovah [Geova]. Attribuite grandezza al nostro Dio!” ( Deut. 32.3-4)
“ Il nome di Jehovah [Geova] è una forte torre. Il giusto vi corre e gli è data protezione.” ( Prov. 18.10)
Io so solo che più gente vedo morire e più credo in Dio.
Altra raffica!
Anvedi che s’è magnato, questo, un campo di fagioli!
Quanti però possono dire di avere la vita che avrebbero voluto?
Quanti sanno riconoscere che – nonostante tutto – la vita in genere è bellissima?
E quanti che – oggettivamente – sono costretti a dire che no, la loro vita non è stata bellissima?
Forse è necessario avere una vista adatta per guardare la vita e da qui ringraziare Dio.
Ma Gioab, lei c’è o ci fa?
Perché non risponde? Mi prende per un’imbecille?
Come definisce colui da cui è stato generato? Dice di lui: mio padre, il mio papà, mio babbo o cosa?
Io non rido, parlo sul serio. Perchè aggira la questione?
Se lei si ferma su di un particolare, che magari viene contraddetto nella pagina successiva, perde di vista l’insieme. Difficile da capire?
L’ interezza del messaggio la cerchi da sé, non spetta a me mostrarglielo.
Parlo al plurale perché siete stati addestrati tutti allo stesso modo.
Quelli che vanno di casa in casa fanno esattamente come lei, nell’illusione di trovare, con la litanìa delle citazioni considerate semplicisticamente, obiezioni credibili (secondo loro), che dovrebbero mettere in difficoltà chi li ascolta.
Proprio come fa lei in questo blog.
Con me, però, questo gioco non funziona.
@ Marilisa
1. Io ? Ci sono ! La prendo per imbecille ? Non so, perché me lo chiede ? Il mio genitore io lo chiamavo per nome. Mario, Luigi, Filippo…. Ecc. Perché le vien da ridere ?
Io avrò perduto di vista l’insieme, ma lei non me lo ha ancora spiegato l’insieme, né il messaggio ! E se me lo devo cercare dal solo, che magistero è ? Vede che è lei che ha perso di vista l’essenziale:
“Gesù diede loro questi ordini: “Non andate per la strada delle nazioni, e non entrate in una città samaritana; ma andate piuttosto di continuo alle pecore smarrite della casa d’Israele. 7 Mentre andate, predicate, dicendo: ‘Il regno dei cieli si è avvicinato’.” (Mt. 10.5-10)
2. “non spetta a me mostrarglielo.”– ”Perciò siate vigilanti, poiché non sapete quando verrà il signore della casa, se sul tardi o a mezzanotte o al canto del gallo o la mattina di buon’ora, affinché, arrivando all’improvviso, non vi trovi addormentati. Ma quello che dico a voi lo dico a tutti:” ( Mr. 13.35-37)
3.“con la litanìa delle citazioni considerate semplicisticamente, obiezioni credibili (secondo loro), che dovrebbero mettere in difficoltà chi li ascolta.” e perchè li mette in difficoltà ? La Parola di Dio non dovrebbe mettere in difficoltà chi la vuole praticare……
“E proseguì, dicendomi: “Figlio dell’uomo, va, entra in mezzo alla casa d’Israele, e devi parlare loro con le mie parole. Poiché non sei mandato a un popolo dal linguaggio inintelligibile o grave di lingua, [ma] alla casa d’Israele, non a numerosi popoli dal linguaggio inintelligibile o dalla lingua grave, le cui parole tu non possa udire [con intendimento]. Se ti avessi mandato a loro, quei medesimi ti ascolterebbero. Ma in quanto alla casa d’Israele, non ti vorranno ascoltare, poiché non vogliono ascoltare me; perché tutti quelli della casa d’Israele sono di testa dura e di cuore duro. Ecco, ho reso dura la tua faccia esattamente come le loro facce e dura la tua fronte esattamente come le loro fronti. Ho reso la tua fronte simile al diamante, più dura della selce. Non li devi temere, e non devi esser colpito da terrore davanti alle loro facce, poiché sono una casa ribelle”. E proseguì, dicendomi: “Figlio dell’uomo, tutte le mie parole che ti pronuncerò, ricevile nel tuo cuore e odile con i tuoi propri orecchi. E va, entra fra il popolo esiliato, tra i figli del tuo popolo, e devi parlare loro e dir loro: ‘Il Sovrano Signore Jehovah [Geova] ha detto questo’, sia che odano o che se ne astengano”.” ( Eze 3.4-11)
Magari è lei che vuole essere sorda e giostrasi solo ciò che le fa comodo, sia che attacca che non attacca. Se lo chiedo a lei di spiegarmi lei mi dice che non è compito suo, se lo faccio io non le piace…. Vede com’è ! Roba cattolica accettano solo i misteri, i lamenti e le litanie….. roba vecchia desueta.
Sai Marta, giusto per confermare quello che dici: qualche tempo fa passai un fine settimana a Rocca di papa -una splendida cittadina fuori porta, verso i famosi “castelli” che circondano Roma- Per l’occasione mi recai in visita al cimitero di S.Sebastiano dov’è sepolta una prozia, sorella di mia nonna. Ebbene, a pochi passi dalla tomba di questa prozia si trovano le ceneri del cantante Claudio Villa morto nell’85. Sulla lapide del famoso personaggio a memoria imperitura vi è inciso un singolare epitaffio: “vita sei bella, morte fai schifo!”.
Ho avuto un sussulto, e un senso di smarrimento, di pena nel leggerla: come si fa a non credere che questa è solo una parte del tutto…perché questa cecità. E’ vero, la vita è meravigliosa, ma non può essere tutto. E anche l’attaccamento ai piaceri della vita: arriva il tempo in cui non si può non distaccarcene. E’ un dovere fare uno sforzo, un cammino in divenire in vista di quell'”addio” che ci costringerà ipso facto a lasciare tutto, e con le stesse lacrime e la stessa nudità con le quali siamo venuti al mondo così ce ne dovremo andare.Non c’è alternativa…
‘na mentìna… Geob?
@ elsa.F
Grazie si, purchè non sia avvelenata !
Io non giostro niente, Gioab.
Mi sono stufata, caro. Lei continui pure ad arzigogolare.
Grazie si, purché non sia avvelenata !
Una non fa niente… ma te ce ne vorrebbe un quintale!!!
@ Marilisa
Se si è stufata è un problema suo. A me importa poco lo risolva da se. Non posso aiutarla !
@ elsa.F
Se me ne vuole regalare un quintale accetto !
Grazie lo stesso.
@ Marilisa
A proposito che dice ? Lusi parla del crollo della Sx ? Secondo lei che vuol dire ?
Ma cos’è sta’ Sx ?
Proviamo un’altra cosa:
Dice il Salmista: “ Ho posto di continuo Jehovah [Geova] dinanzi a me. Poiché [egli] è alla mia destra, non mi si farà vacillare.”….( Sal 16.8)
“ Mi farai conoscere il sentiero della vita.Allegrezza a sazietà è con la tua faccia; Vi è piacevolezza alla tua destra per sempre.” ( Sal 16.11)
Secondo lei, se Dio stava alla SUA destra, come fa il salmista a stare alla destra di Dio ? dovrebbe essere alla Sinistra di Dio no ?
Come lo spiega ?
@ Marilisa
Lei che ha familiarità con Lusi, perchè non gli suggerisce di dare una mano ?
Veda un po’ qui ?
Visto che quel gioco con lei non funziona, facciamone un altro !
Sa che mi fa anche ridere, Gioab?
Chi le chiede aiuto? Non certo io, mi creda. Forse ne avrebbe bisogno lei, invece.
Che m’importa di Lusi? Lei sta mescolando pseudopolitica e religione con una disinvoltura unica. È proprio sicuro di star bene? Sono un po’ preoccupata per lei.
La ringrazio per avermi fatto ridere di cuore.
Non continui, la prego; tanto non le risponderò.
Ha letto quella ? dice che vanno alla ricerca del “sacro crack”.
Maribor con la pornograzia, la Beretta con i fucili, i San Raffale con le medicine, i Viganò con la corruzione sacra, e i 2 miliardi e mezzo di $ solo in Usa pagati in rimborsi più quelli che seguiranno, e io arzigogolo…..? Mica si tratta di 800 anni fa, è roba di 80 ore fa !
Vabbèh continui a recitare le litanie. Non la disturberò. Perlerò solo con Luigi. Almeno lui non mi contesta. Stia bene ! Saluti a quelle che cercano la dignità ! chissà se l’avranno trovata….
“Il crocifisso è il segno del dolore umano. La corona di spine, i chiodi, evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte, è il segno della solitudine nella morte. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino….La fede,poi, non è una bandiera da portarsi in gloria. E’, invece, una candela accesa che si porta in mano tra pioggia e vento in una notte d’inverno”.
Scriveva Natalia Ginzburg nel 1970. Quanti riflessioni, quanti commenti si potrebbero fare a questa frase … Nessuno si deve sentire arrivato in ambito spirituale, ma, come dice S.Paolo, “chi è in piedi guardi di non cadere”.
Famo a capisse madmoiselle Claudina: “Il crocifisso è il segno del dolore umano. La corona di spine, i chiodi, evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte, è il segno della solitudine nella morte. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino….La fede,poi, non è una bandiera da portarsi in gloria. E’, invece, una candela accesa che si porta in mano tra pioggia e vento in una notte d’inverno”.
Il crocifisso è il segno del dolore o è il segno della solitudine o tutt’e due ? Però Gesù non era da solo, ma in compagnia di almeno due ladroni, dato che il Padre lo aveva abbandonato.
“Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino…”
Eh vabbeh, ma mica tutti muoiono crocifissi no ?
“La fede,poi, non è una bandiera da portarsi in gloria. E’, invece, una candela accesa che si porta in mano tra pioggia e vento in una notte d’inverno”.
Solo uno sciocco può andare in giro di notte quando piove e tira vento con una candela.
“Chiunque è inesperto ripone fede in ogni parola, ma l’accorto considera i suoi passi.” ( Prov. 14.15)
Riprovi forse le viene meglio !
Che lezzo!
Un topo di fogna al confronto è Chanel 5!
@ elsa.F
Già finite le mentine ?
che tristezza…
[chiedo scusa: a tutti quelli che detestano la romanità…si prega di non ascoltare]
A geob..
http://youtu.be/pP-9GFMTFKg
@ Claudina
Glielo avevo detto che ogni fonte può dare solo l’acqua che ha. Lei sicuramente deve essere un affluente di dell’acquedotto Marciano: “L’Acqua Marcia è il terzo acquedotto di Roma antica, costruito nel 144 a.C. dal pretore Quinto Marcio Re” Wikipedia
Infatti,l’acquedotto essendo maschile ben si abbina con la cantilena di Proietti, ed essendo l’acqua femminile, ben si accompagna alla battagliera Claudina che raccoglie in se le caratteristiche del figlio/a di Hermes e Afrodite in cerca della sua Salmace. E’ troppo sottile il confine dell’odio da quello dell’amore.
“ Più amara della morte [trovavo] la donna che è essa stessa reti da caccia e il cui cuore è reti a strascico [e] le cui mani sono ceppi. Uno è buono dinanzi al [vero] Dio se le sfugge, ma pecca se è catturato da lei.” ( Eccl. 7.26)
ciao Claudina…. l’amore non viene mai meno.
“L’amore è longanime e benigno. L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia, non si comporta indecentemente, non cerca i propri interessi, non si irrita. Non tiene conto del male. Non si rallegra dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. Copre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L’amore non viene mai meno. “ ( 1 Cor. 13.4-8)
“Se, ora, tu sei giudeo di nome e ti riposi sulla legge e provi orgoglio in Dio, e conosci la sua volontà e approvi le cose eccellenti perché sei istruito oralmente nella Legge; e sei persuaso di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre, correttore degli irragionevoli, maestro dei bambini, e hai nella Legge l’ossatura della conoscenza e della verità, tu, dunque, che insegni a qualcun altro, non insegni a te stesso? Tu, che predichi di “non rubare”, rubi? Tu, che dici di “non commettere adulterio”, commetti adulterio? Tu, che esprimi abominio verso gli idoli, derubi i templi? Tu, che sei orgoglioso della legge, mediante la tua trasgressione della Legge disonori Dio? Poiché “il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra le nazioni”, (Rom. 2.17-24)
@ claudina IIa parte
“Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in manto da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti. Non si coglie uva dalle spine né fichi dai cardi, vi pare? Similmente ogni albero buono produce frutti eccellenti, ma ogni albero marcio produce frutti spregevoli; l’albero buono non può dare frutti spregevoli, né l’albero marcio può produrre frutti eccellenti. Ogni albero che non produce frutti eccellenti è tagliato e gettato nel fuoco. Realmente, quindi, riconoscerete quegli [uomini] dai loro frutti.” ( Mt. 7.15) “Già la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero, dunque, che non produce frutto eccellente sarà tagliato e gettato nel fuoco” ( Mt. 3.10)
Ricambio la cortesia Spero sia di gradimento
http://youtu.be/V522-gXh1Cg
“La semplice oppressione può far agire follemente il saggio, e un dono può distruggere il cuore.” (Eccl 7.7)
http://youtu.be/rtsCQNYQjow
@ claudina
Ricambio con un omaggio della Verità Ragionevole Link Qui
http://youtu.be/71xQp4tFkcg