Martiri dell’aiuto agli ebrei: beata un’intera famiglia polacca sterminata dai nazisti
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Luigi Accattoli
Foto di famiglia. La famiglia polacca Ulma, con i genitori Józef e Wiktoria, i sei bambini, più un settimo in grembo alla madre, sterminata dai nazisti il 24 marzo 1944 per aver dato rifugio a 8 ebrei è stata ieri beatificata in Polonia. Gli Ulma, consapevoli del rischio e nonostante le ristrettezze economiche, mossi dal comandamento dell’amore e dall’esempio del buon samaritano, nascondono un gruppo di ebrei per un anno e mezzo; fino a quando – allertati su delazione – i nazisti fanno irruzione nell’ abitazione sparando verso il solaio dov’è il rifugio degli amici ebrei. Massacrati gli otto ebrei che vi si trovavano nascosti, i militari trascinano fuori Josef e Wiktoria e li fucilano davanti ai bambini. Lei è incinta di sette mesi. Dopo la mamma e il papà, vengono uccisi anche i piccoli. La casa viene data alle fiamme. Gettati i corpi in una fossa comune, al momento della riesumazione si trova che la donna morendo aveva partorito a metà il settimo figlio: lo trovano con la testa e parte del corpo fuori dall’utero della madre.
Queste le parole del Papa all’Angelus: “Oggi a Markowa, in Polonia, sono stati beatificati i martiri Giuseppe e Vittoria Ulma con i loro 7 figli, bambini: un’intera famiglia sterminata dai nazisti il 24 marzo 1944 per aver dato rifugio ad alcuni ebrei che erano perseguitati. All’odio e alla violenza, che caratterizzarono quel tempo, essi opposero l’amore evangelico. Questa famiglia polacca, che rappresentò un raggio di luce nell’oscurità della seconda guerra mondiale, sia per tutti noi un modello da imitare nello slancio del bene e nel servizio di chi è nel bisogno. Un applauso a questa famiglia di Beati!”
10 Settembre, 2023 - 17:28
Amigoni p. Luigi
data delle
11 Settembre, 2023 - 20:37
Amigoni p. Luigi
Data delle Ardeatine
Mi vergogno di non avere mai conosciuto prima di ieri questa clamorosa vicenda di odio e di bene sommo. E’ indicata nel testo allegato una data: 24 marzo 1944, la stessa delle Fosse Ardeatine. Non so se tutto è avvenuto nello stesso giorno (uccisione di tante persone e casa bruciata), ma poco importa. Grande Papa, per una immensa testimonianza.
11 Settembre, 2023 - 20:43
fiorenza
La storia della famiglia Ulma e, ancor prima, la “foto di famiglia”, sono tra le cose più belle che mi sia stato dato di conoscere, di leggere, di contemplare. Non ne sapevo nulla. Non riuscivo a smettere di guardare la fotografia: Bellezza pura. Succede qualcosa guardandola., qualcosa di trasformante, di pacificante. Capisco meglio, ora, le parole di Marija Judina (“Il bello non è una categoria estetica. La bellezza è una categoria metafisica, spirituale”): parole che ho portato sempre con me.
Grazie Luigi per averci parlato di questo, di questa cosa davvero “immensa”.
Vorrei dire di più, ma la mano ancora non ce la fa…
A presto.
Fiorenza Bettini
12 Settembre, 2023 - 10:12
Luigi Accattoli
Grazie Fiorenza, hai detto molto. E molto aveva detto il padre Amigoni, che anche ringrazio. Mosso dalla stessa vostra commozione farò un altro post con altre foto di quella famiglia di martiri
Foto di famiglia. La famiglia polacca Ulma, con i genitori Józef e Wiktoria, i sei bambini, più un settimo in grembo alla madre, sterminata dai nazisti il 24 marzo 1944 per aver dato rifugio a 8 ebrei è stata ieri beatificata in Polonia. Gli Ulma, consapevoli del rischio e nonostante le ristrettezze economiche, mossi dal comandamento dell’amore e dall’esempio del buon samaritano, nascondono un gruppo di ebrei per un anno e mezzo; fino a quando – allertati su delazione – i nazisti fanno irruzione nell’ abitazione sparando verso il solaio dov’è il rifugio degli amici ebrei. Massacrati gli otto ebrei che vi si trovavano nascosti, i militari trascinano fuori Josef e Wiktoria e li fucilano davanti ai bambini. Lei è incinta di sette mesi. Dopo la mamma e il papà, vengono uccisi anche i piccoli. La casa viene data alle fiamme. Gettati i corpi in una fossa comune, al momento della riesumazione si trova che la donna morendo aveva partorito a metà il settimo figlio: lo trovano con la testa e parte del corpo fuori dall’utero della madre.
Atti dei Martiri. Ecco la narrazione del martirio: https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2023-08/polonia-beatificazione-papa-ulma-ebrei-martirio.html
Qui la cronaca della beatificazione avvenuta ieri: https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-09/semeraro-beati-ulma-polonia-markowa.html
Queste le parole del Papa all’Angelus: “Oggi a Markowa, in Polonia, sono stati beatificati i martiri Giuseppe e Vittoria Ulma con i loro 7 figli, bambini: un’intera famiglia sterminata dai nazisti il 24 marzo 1944 per aver dato rifugio ad alcuni ebrei che erano perseguitati. All’odio e alla violenza, che caratterizzarono quel tempo, essi opposero l’amore evangelico. Questa famiglia polacca, che rappresentò un raggio di luce nell’oscurità della seconda guerra mondiale, sia per tutti noi un modello da imitare nello slancio del bene e nel servizio di chi è nel bisogno. Un applauso a questa famiglia di Beati!”
data delle
Data delle Ardeatine
Mi vergogno di non avere mai conosciuto prima di ieri questa clamorosa vicenda di odio e di bene sommo. E’ indicata nel testo allegato una data: 24 marzo 1944, la stessa delle Fosse Ardeatine. Non so se tutto è avvenuto nello stesso giorno (uccisione di tante persone e casa bruciata), ma poco importa. Grande Papa, per una immensa testimonianza.
La storia della famiglia Ulma e, ancor prima, la “foto di famiglia”, sono tra le cose più belle che mi sia stato dato di conoscere, di leggere, di contemplare. Non ne sapevo nulla. Non riuscivo a smettere di guardare la fotografia: Bellezza pura. Succede qualcosa guardandola., qualcosa di trasformante, di pacificante. Capisco meglio, ora, le parole di Marija Judina (“Il bello non è una categoria estetica. La bellezza è una categoria metafisica, spirituale”): parole che ho portato sempre con me.
Grazie Luigi per averci parlato di questo, di questa cosa davvero “immensa”.
Vorrei dire di più, ma la mano ancora non ce la fa…
A presto.
Fiorenza Bettini
Grazie Fiorenza, hai detto molto. E molto aveva detto il padre Amigoni, che anche ringrazio. Mosso dalla stessa vostra commozione farò un altro post con altre foto di quella famiglia di martiri