«La signora di 44 anni dell’incidente è venuta da me ad abbracciarmi, a dirmi che non aveva capito cos’era successo, lei aveva fatto tutto in modo prudente e io lo credo»: parole di Marina Ghinolfi di Reggio Emilia che crede alla guidatrice dell’auto contro cui si è schiantato il figlio motociclista il 27 febbraio febbraio scorso. Le dedico un bicchiere di Vino Nuovo.
Marina Ghinolfi ovvero la carità che tutto crede
5 Comments
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Beh,
io ce l’ho qui a 2 passi!
Uno strazio e un’incredibile dignità composta.
Un desiderio di trattenere il figlio e un desiderio di condividerlo
con gli altri.
Molto particolare. Pulita.
Questa famiglia ha davvero il grande merito di far sembrare il silenzio parola,
e la parola silenzio.
Grazie di questo ricordo.
Qui il testo intero della lettera di Marina Ghinolfi:
http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2012/03/01/news/oggi-l-addio-a-matteo-fontanesi-1.3239361
Qui invece un articolo di commento:
http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2012/03/03/news/ha-travolto-matteo-ma-per-me-non-ha-alcuna-colpa-1.3250282
Qui un articolo del settimanale della diocesi di Reggio Emilia LA LIBERTA’
https://mail.google.com/mail/u/0/?ui=2&ik=5055723e65&view=att&th=135f27a148ecee36&attid=0.3&disp=safe&zw
Certe testimonianze veramente forti a volte lasciano senza fiato. Viene da pensare all’etimologia di “martire”, testimone. Sono dei veri testimoni.