“Ti scrivo appena pranzato; dalla trattoria degli Stelloni in piazza San Petronio, godendo una bellissima vista, rallegrata più che mai dalla splendida notte pari alla giornata. Riguardo poi alle tue prescrizioni, ti basti dire che a Conegliano dopo un’ora di viaggio poco più, prima di partire colla ferrovia, abbiamo voluto prendere un brodo coll’ovo battuto! Dopo le due in ferrovia mangiammo di gusto pane e salame, con qualche sorso di vino da far resuscitare i morti“: Giuseppe Toniolo così scrive alla mamma il 4 settembre 1878 da Bologna, prima tappa del viaggio di nozze con Maria Schiratti che li porta da Pieve di Soligo a Roma, Orvieto e Assisi. Giuseppe Toniolo (1845-1918) è stato proclamato beato due ore fa nella basilica di San Paolo fuori le Mura dove mi pareva di conoscere tutti. Mi sentivo in famiglia. I Toniolo avevano sette figli. Giuseppe fu tante cose – economista, promotore di casse rurali e cooperative e associazioni e giornali, delle “settimane sociali” e di molto altro – ma a me interessa come sposo e padre. Nel primo commento una sua frase in una lettera alla fidanzata, che mi pare straordinaria. La faccio mia.
Maria e Giuseppe Toniolo in viaggio di nozze
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Da una lettera di Giuseppe Toniolo alla fidanzata Maria Schiratti scritta il 13 novembre 1977: “Il mio affetto deve gradatamente e quasi inavvertitamente insinuarsi nell’animo tuo, e porvisi accanto agli altri, senza escluderne alcuno, ed anzi accendendoli tutti”.
Di Giuseppe Toniolo ho presente un detto che più o meno suona così: “Non è un buon economista colui che è solo un economista”.
Una frase significativa in un tempo come quello attuale dominato dalla dittatura della finanza, di cui l’uomo e solo uno strumento!
Più che strumento direi un mezzo insostituibile per sanare gli altrui sperperi (che continuano imperterriti) … peccato che questi “mezzi” sono SOLO quelli che di mezzi non ne hanno o ne hanno pochini.
Ad esempio Formigoni forse dovrebbe essere infettato gravemente dalla sindrome della … formighina, ma si sa, CL fa tutto in grande.
Ero abbastanza certo che il nostro “padrone di casa” – da buon (ex) “fucino” – avrebbe dedicato il suo “post” odierno alla grande figura di Giuseppe Toniolo, da oggi Beato: così è stato, e credo che tutti noi lo dobbiamo ringraziare; lasciatemi coltivare, amici del “pianerottolo”, anche un pò di giusto orgoglio personale, visto che Giuseppe Toniolo era mio conterraneo, ed ha studiato ed operato presso la stessa Università che – molto tempo dopo, e, sopratutto, molto più modestamente …………… – ho frequentato io.
Buona domenica a Fabricianus, Marta/Lidia (con i cui pensieri mi sento in sintonia), Clodine, ed a tutti !
Roberto 55
É una figura di grande interesse quella del Beato Toniolo: da approfondire il suo pensiero.
Ricambio l’augurio di buona Domenica all’amico Roberto55.
Ciao Clo!
Ciao Marta09!
“Giuseppe Toniolo, da oggi Beato” dice Roberto55, e ieri ?
“anche un pò di giusto orgoglio personale, visto che Giuseppe Toniolo era mio conterraneo,” già, così tutti conterranei, diventano beati – domani !
“… e porvisi accanto agli altri, senza escluderne alcuno, ed anzi accendendoli tutti” … questa è musica per le mie orecchie, anzi occhi.
Credo debbe essere così l’amore tra due persone, amore che potenzia tutti gli altri affetti e non li esclude.
Parole profonde, dolcissime, che palesano una maturità affettiva straordinaria. Quando si ama veramente qualcuno, infatti, si è in uno stato di totale benessere interiore, allora, tutto attorno assume una luce diversa: “bonum est diffusivum sui” (il bene si diffonde naturalmente) perché amore genera amore, è una legge. Questa bella espressione di San Tommaso d’Aquino riaussume la bellezza del bene, che è diffusivo altrimenti, se egocentrico sarebbe la negazione di sé stesso…
Scusate, ma un pensiero oggi non può proprio mancare ai fratelli uccisi oggi, vittime dell’odio e della violenza anti cristiana.
Dona a loro, Signore, il riposo eterno e splenda su di essi la luce perpetua,
Certo che non può mancare un pensiero per loro.
Poi però volevo dirvi di come trovo bello e buono gioire
della gioia altrui.
Penso che sia così semplice e …
segno di una libertà interiore davvero
evangelica.
Tutto qui. 🙂
Ha ragione l’amico Fidesetratio, che ringrazio: non solo i nostri pensieri ma anche le nostre preghiere debbono essere rivolte ai fratelli in Cristo di quei paesi.
Buona domenica sera a tutti !
Roberto 55
“le nostre preghiere debbono essere rivolte ai fratelli in Cristo di quei paesi.” – e come li riconosci ? solo perchè erano in chiesa ?
“Non vedete tutte queste cose? Veramente vi dico: Non sarà affatto lasciata qui pietra sopra pietra che non sia diroccata”.” ( Mt. 24.2)
Faccio mie le parole di Fidesetratio delle 19.53.
Il tema di un amore vissuto con discrezione e tenerezza, “proposto”, senza la pretesa di invadere la libertà altrui, che “s’insinua” nell’anima come un piccolo seme pronto a rompere la terra e sbucare come un fiordaliso grato solo di spandere la propria fragranza, credo sia espressione di un alto grado di perfezione.
“Siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste” , e nel Levitico leggiamo :” siate santi , perché IO, Signore vostro Dio sono santo”. E’ stupendo e profondo il tema toccato da Luigi in questo post perché va oltre la cosa in se. Coinvolge tutta la sfera del vissuto: amore inteso come cammino di perfezione, santità, che si propaga come onde concentriche e riproduce nel proprio essere i tratti dell’amore benigno di Dio, della Sua Volontà che ha quale apice l’amore per il prossimo.
Come vedete, la preoccupazione che ha investito tutti noi per questa ennesima violenza sulle comunità cristiane, che è di una tragicità sconvolgende, tocca corde per nulla dissonanti rispetto al tema dell’amore.A margine del discorso della Montagna [ Mt cap 5-7] in cui l’ultima delle beatitudini è proprio rivolta ai martiri e ai perseguitati c’è una frase che fa riflettere:
” Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”.
Questi – nella formula della proclamazione firmata da Benedetto XVI – i titoli per i quali Giuseppe Toniolo è stato fatto beato: “Padre di famiglia, laico di Azione Cattolica, sapiente educatore dei giovani alla ricerca della verità, testimone del Regno di Dio nel campo della cultura, dell’economia e della politica”.
Testimone del Regno di Dio!
Ecco un’altra gioia da condividere.
Il 18 maggio a Roma la commissione dei teologi censori
voterà sulla validità del martirio del giovanissimo
Servo di Dio, Rolando Rivi.
Piccolo martire e testimone.
Attendiamo la notizia che speriamo proprio certa
così la Chiesa avrà un altro Beato.
E così giovane!
14 anni.
Fabi per favore, puoi darci qualche notizia in più su questo piccolo martire e testimone?
Oh, mi fai felice!!!
Puoi andare sul sito
http://www.portaleirc.it sulla dx c’è uno spazio dedicato a lui.
E a un concorso nazionale vinto presentando lui.
Poi se vuoi, continuo …
Il nostro Rolando fa affezionare tutti a lui, perché era solo un ragazzino quando è stato ucciso, con la sola ‘colpa’ di essere un seminarista.
Tu dimmi se vuoi altro e io eseguo.
Intanto prega perché i teologi siano illuminati …
noi non vediamo l’ora!
Grazie,con molto piacere leggerò lo spazio dedicato a lui sul sito.
Ma di dove era di preciso: Modena??
No, nato a Reggio Emilia,
ucciso nel territorio di Modena.
E’ sepolto nella sua chiesetta, la sua parrocchia,
nella diocesi di Reggio, a San Valentino.
http://www.rolandorivi.com/
Una storia intensa e commovente di fede, di umiltà, di martirio.
Mi sono commosso leggendo della sua ultima richiesta, davanti alla fossa, prima di essere ucciso: “Voglio pregare per la mia mamma e per il mio papà”.
Quanto insegnamento dobbiamo trarre da una esperienza come questa?
Quanto dovremo ringraziare il Signore per queste esempi luminosi?
Grazie, fabi, grazie veramente, di cuore.
Ma che meraviglia! Non conoscevo la storia di questo giovane seminarista…..la voglio approfondire. Mi ha conquistato completamente. Grazie Fabi, grazie ma veramente…veramente!!
La storia di Rolando mi ricorda questo passo del Vangelo di Matteo:
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Sono felice che vi conquisti … 🙂
Il nostro piccolo!
Domani devo parlare di lui a un gruppo di 100 giovani!
Se qualcuno desidera il dvd vincitore, passi l’indirizzo a Luigi,
io ne ho ancora qui …
E leggete la spiegazione del progetto
Io sono di Gesù, memoria di un’appartenenza,
sul sito
http://www.portaleirc.it a dx.
E’ molto attuale la sua figurina!
Grazie fabi, grazie di cuore.
E’ bello e appassionante conoscere la storia di Rolando, giovanissimo e piccolo martire.
“dopo le due mangiammo in ferrovia di gusto pane e salame”. Che profumo di umana semplicità, Beato Toniolo. Mi ricorda mio zio di ritorno dal Friuli del terremoto, nel ’76: “Quando scendevo con le famiglie calabresi e siciliane, mi compravo una Fanta, un panino… e mi scialavo!”. Quante volte mi sono ripetuto questa frase viaggiando in treno avanti e indietro per l’Italia. E quanto mi ritrovo nell’umana semplicità raccontata in quel “di gusto” di Toniolo. Beato, alzo anch’io un calice alla tua salute e prega per tutti noi! Prega perché i potenti, mangiando pure loro “di gusto” pane e salame, capiscano e sentano un profumo di umanità, perché il profitto senza umanità è solo corsa verso l’annientamento.
Anche per me è sempre stato così, caro Tonizzo, nei miei viaggi verso la Basilicata (terra dei miei genitori) e la Calabria (mare stupendo).
Quest’anno come ben sai ci hanno tolto i treni notte però.
Se ne va un pezzo di storia.
Un abbraccio,
F.
http://es.gloria.tv/?media=146890
fabi, ho trovato questo video. È lo stesso del DVD?
No, no …
il dvd che ha vinto è fatto dai bambini di 11 anni, è una ricerca d’ECCEZIONE
valutata in CEI come sta scritto negli articoli sul sito che vi ho messo e ha vinto il Concorso nazionale …
e non si trova di certo in internet.
Ci sono i bimbi. 🙂
Però ci sono anche 2 servizi sul sito segnalato,
trsamessi dalle tv locali.
E’ stato trasmesso qualcosa anche da Rai3 il giorno della premiazione,
ma non c’è sul sito.
Non si fa altro che regalarlo a chi lo chiede e aumenta la fama di Rolando ovunque.
I ragazzini hanno detto cose meravigliose.
Leggi pure la presentazione sul sito che ho messo.
E gli articoli che ne parlano.
I bambini non sono ideologici, non hanno paura di dire ciò che pensano.
E il nostro Rolando non è stato strumentalizzato.
Una bimba ha scritto:
Caro Rolando, pensare che ti hanno tolto i sogni e le speranze mi fa star male …
I testi hanno vinto.
Un altro.
Caro Rolando, grazie di essere morto pregando e non combattendo …
11 anni!
E non è che un centesimo di ciò che hanno detto o scritto o disegnato o le poesie scritte …
Una commozione e una gioia grande!
Ma niente politica di fronte alla morte di una ragazzino di terza media.
Non noi!
I bimbi hanno detto:
Sì, l’hanno ucciso, ma Dio non si uccide mica così!
Rolando è un piccolo martire della fede e attendiamo
che i teologi si esprimano il 18.
Il dvd ha dato una mossa anche al processo di beatificazione …
Rendiamo gloria a Dio!
Una domanda per Fabi: sono stati, che tu sappia, mai individuati / processati / condannati i responsabili dell’uccisione di Rolando ?
Grazie.
Buona serata al “pianerottolo” !
Roberto 55
Ho letto qui che gli assassini Corghi e Rioli condannati a 22 di galera, ne scontarono solo 6 poi tornarono liberi.
http://digilander.libero.it/freetime1836/libri/libri69.htm
Corghi al prete e al padre che cercavano il ragazzo affermò: «È stato ucciso qui, l’ho ucciso io, ma sono perfettamente tranquillo».
Sì, sono stati condannati.
Ed è vero che al papà e al don che lo andarono a cercare l’assassino materiale ha risposto così:
L’ho ucciso io e sono tranquillo.( la bimba che ha diseganto questo momento
ha disegnato il volto dell’assassino tutto rosso di vergogna …
da sola. E così doveva essere.
E’ anche vero che il papà Roberto ha incontrato gli assassini di suo figlio per anni senza che il processo iniziasse…
E’ stato ritrovato il testamento del papà di Rolando da poco.
Nel dvd c’è una parte anche di quello.
Un uomo di fede che è passato dal desiderio di vendetta al perdono …
lo racconta lui stesso.
E qui si dice:
è un dono di suo figlio!
E lo ha detto anche il cardinale Amato, prefetto delle cause dei santi.
D’accordo con lui.
@ Fidesetratio
“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.” ( Mt.11.25)
Sarebbe troppo chiederle quali sono le cose nascoste ai saggi e rivelate ai bambini ?
Perché non ce ne fa conoscere qualcuna ? Se la sa !
Prego l’amico Fidesetratio di non sprecare il proprio tempo a raccogliere le provocazioni di quello là (che, per inciso, mi pare sempre più palese essere ormai “alla frutta”): continuiamo così, amici, che è la strada giusta !
Buon primo maggio !
Roberto 55
Un cordiale saluto e una buona notte a tutti.
Vogliate fare, se potete, una preghiera per me.
Alla prossima.
@ Roberto55
“(che, per inciso, mi pare sempre più palese essere ormai “alla frutta”): continuiamo così, amici, che è la strada giusta !”
La fifa fa sempre 90 ? o è aumentata ?
Come si fa a ripete cose di cui non si conosce neanche il significato ? MIsteri della fede ! Anche Ropberto 55 è un Don Abbomdio ? Che davanti ai bravi si da alla fuga ?
“E ora, Jehovah, presta attenzione alle loro minacce, e concedi ai tuoi schiavi di continuare ad annunciare la tua parola con ogni intrepidezza, “ (Atti 4.29) All’anima dell’intrepidezza !
Adesso si spiega perché era vietato mangiare il coniglio.
“‘Solo questo non dovete mangiare fra quelle che ruminano e quelle che hanno l’unghia spartita: il cammello,… Anche la lepre, perché rumina ma non ha l’unghia spartita. È impura per voi.” ( Lev. 11.4-8)
Certo, amico Ubihumilitas: pregherò per te.
Un abbraccio, e di cuore.
Roberto 55
Ciao Ubi Humilitas, domani “salgo” al Santuario di Caravaggio, (Bg)
La mia Preghiera per te e per tutti gli amici e le amiche del pianerottolo è assicurata.
Un abbraccio a tutti!!
F.
Ubi, preghiera già in viaggio!
Fabri, che strano, avrei dovuto andarci anch’io a Caravaggio … anche perchè io sono nata proprio il 26 maggio mentre suonavano le campane per la benedizione che allora si usava impartire.
Bè, buona notte a tutti e … preghiamo perchè ci siano sempre più lavoratori.
Grazie per le bellissime parole di Toniolo alla fidanzata e per il bel brano – così quotidiano e fresco – riportato nel post. Qui a Bologna e dintorni (almeno: chi è ignorante e non è legato all’AC: io, ad esempio!) siamo abituati ad associare il nome di Toniolo all’omonima clinica privata: bene che riusciamo a dargli un po’ più di respiro e sostanza.
E grazie per la storia tragica e luminosa di Rolando Rivi, compiutasi in terre così vicine a queste. Ci aiuta a capire che Cristo è sempre segno di contraddizione per tutte le ideologie, tutte. E soprattutto, segno limpido che si staglia di fronte al male, e che il male non sa distruggere. Bello ricordarlo in un giorno in cui ancora sono stati massacrati insensatamente dei cristiani. Il Signore faccia cessare la falcidie delle vittime. Ma soprattutto ci conceda di non essere mai carnefici.
@ubi
Le Lodi di questa mattina per te!
Un abbraccio
VIVA IL PRIMO MAGGIO !
VIVA SAN GIUSEPPE LAVORATORE !
VIVA IL LAVORO !
BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI !
Roberto 55
Mi associo al commento di Luca in riferimento alle espressioni di squisita purezza che Tonioli, in gioventù, dedicò alla sua sposa. Una donna che amò e con la quale generò numerosa prole confidando nella protezione della Madonna e del Signore: unica vera fortezza sotto i cui bastioni noi tutti cerchiamo riparo e protezione, per noi, e per le nostre famiglie..
Un uomo di preghiera, Tonioli, di grande statura etica e morale. Che sia da monito e fulgido esempio a questi fantocci che gestiscono la politica attuale: affabulatori, venditori di fumo e d’inganno che hanno spolpato la nazioni e ridotto la classe operaia e i piccoli imprenditori alla miseria, al suicidio. Che hanno buttato alle ortiche tutto quanto seminato in anni ed anni di buona politica per li diritti e la dignità dei lavoratori.
Oggi ! Maggio, mi piace ricordare anche mio papà che credeva nella buona politica…e che sicuramente si starà girando nella tomba!
scusate [mi è partito il punto esclamativo ma intendevo digitare 1]
W il primo Maggio ovviamente, ammesso conti ancora qualcosa…
Volevo anche aggiungere un saluto a tutti gli amici del blog, ringraziare di nuovo fabi che ho apprezzato tantissimo per aver divulgato la storia di questo giovane meraviglioso, lo dico senza retorica, che ha consegnato la propria vita in mano ai carnefici per amore.
E voglio dire ad UBi, lui lo sa, che è sempre nelle mie preghiere…
Buon primo Maggio a tutti
ciao Roberto55 … ; )))
Ciao Fabricianus…un bacione da una Roma dal clima incerto….mmm…prevedo un concertone sotto gli ombrelli…!
Giuseppe Toniolo, Rolando Rivi – ed oggi – San Giuseppe Lavoratore.
Ecco la dimostrazione che la santità è possibile a tutti, in tutte le condizioni ed a tutte le età.
San Giuseppe, poi, è un santo senza miracoli perchè è stato Lui stesso un miracolo per Maria e Gesù.
La semplicità della santità è davvero disarmante, ma semplicità non significa facilità.
Credo davvero che i miracoli più frequenti e che sfuggono al nostro giudizio di “miracolo” sono proprio le nostre parole dette. Le parole sono una finestra sul cuore, la porta del cuore e tutto quello che nel cuore c’è (cuore inteso come intimo di una persona) esce e si manifesta.
La santità della parola: accessibile a tutti, quotidianamente attuabile che è seme di Fede e di Speranza, quindi è Carità.
Per me giornata al mare… Solicello tiepido, ma poca gente…aria di crisi!
Un saluto e un’Ave per tutti!
@ Roberto 55
“Certo, amico Ubihumilitas: pregherò per te.Un abbraccio, e di cuore.”
“Di quale beneficio mi è la moltitudine dei vostri sacrifici?” dice Jehovah. “Ne ho avuto abbastanza di olocausti di montoni e grasso di animali ingrassati; e nel sangue di giovani tori e agnelli e capri non ho provato diletto. Quando continuate a venire per vedere la mia faccia, chi ha richiesto ciò dalla vostra mano, di calpestare i miei cortili? Smettete di portare offerte di cereali senza valore. L’incenso: è per me qualcosa di detestabile. La luna nuova e il sabato, il convocare un congresso: non posso sopportare [l’uso del] potere magico insieme all’assemblea solenne. Le vostre lune nuove e i vostri periodi festivi la mia anima li ha odiati. Mi sono divenuti un peso; mi sono stancato di portar[li]. E quando stendete le palme delle mani, nascondo i miei occhi da voi. Quantunque facciate molte preghiere, non ascolto; ( Isa 1.11-15)
Ciao carissima Clo, un forte abbraccio!!
Buon 1 maggio a tutti!
Ciao Marta09:
Sei nata il giorno dell’apparizione della Vergine a Caravaggio,patrona della Lombardia; molto bello ciò.
Ho appena terminato il mio turno di lavoro -quale miglior modo per festeggiare…- e vi leggo. Vi ringrazio davvero tutti.
Più tardi mi recherò in chiesa, prometto di far ardere un cero per tutti voi.
Inizia il mese di maggio, dedicato a Maria; in questo mese -se già non lo si fa sempre- la preghiera del santo Rosario è di grande vantaggio spirituale per chi la compie. Le mie intenzioni di preghiera sono quelle solite: per le anime sante del Purgatorio, la conversione dei peccatori ed il ravvedimento di tutti gli erranti, e per i padri e le madri di famiglia, specie quelle in maggiore difficoltà. Il percorso che sto compiendo è iniziato in un mese di maggio…
Spero anche, ardentemente, ci sia chi preghi per coloro che attraversano un periodo buio dove manca serenità d’animo e lucidità di mente, e temono di perdere la forza e la pazienza e soprattutto la perseveranza per sopportare le “prove” che la vita quotidiana e quella spirituale comportano, col rischio di ricadere in quel baratro da cui cercano di risollevarsi…..
Un cordiale saluto e l’augurio, a tutti, di un buon mese di maggio sotto la protezione della Santa Madre di Dio.
@Ubi, perdonami l’indiscrezione, ma mi hai incuriosito.
1) Che percorso stai facendo? Ho intuito che è un percorso che implica scelte decise e decisive
2) Che lavoro svolgi? Turni di notte e turni festivi …
Ovvio che puoi non rispondere a queste domande, ma – chissà perchè – ho l’impressione tu stia vivendo una testimonianza forte di Fede.
Abbiamo bisogno di testimoni e non capisco perchè le varie omelie non sono delle testimonianze personali piuttosto che esegesi in pillole o esortazioni vaghe.
Maria è la prima testimone ed a Lei mi affido ed affido te e tutti i frequentatori del pianerottolo.
Una curiosità simpatica e di “famiglia”: il 1° Maggio è la festa di San Giuseppe lavoratore (il marito e papà) ed il primo Maggio inizia il mese dedicato a Maria (la moglie e mamma). Stanno insieme quasi ad indicare la preghiera nel lavoro ed il lavoro della preghiera … Lavori che sono valori (e guarda caso “valori” è anagramma di “lavori”)
Ciao Ubi e non mandarmi a quel paesino molto affollatto.
Ciao a tutti.
Intanto grazie delle vostre voci.
Trovo oggi in una newsletter un suggerimento che mi piace condividere con voi.
E’ un pensiero per noi mamme, per noi che abbiamo avuto mamme, per tutti i figli e i mariti che esse amano.
Nel mese di Maria e delle mamme, mi pare un bel pensiero (e non è neppure un OT: Toniolo scriveva alla mamma, vero Luigi?)
P.S. Prescindete dalla pubblicità, vi prego: è l’idea di fondo che mi pare apprezzabile
http://www.youtube.com/watch?v=NScs_qX2Okk
Ho scritto quattro volte “mamma” in quattro righe. Quasi un record di ripetizioni…
Così mons. Cocchi, vescovo di Modena,in occasione dell’apertura del processo di beatificazione di Rolando:
“Rolando Rivi è per me uno dei segni più singolari che la Provvidenza ha usato per ricordare a tutta la Chiesa che il nostro cuore deve stare di fronte a Cristo come quello di un bambino, con una totalità che gli ha consentito di subire il martirio, credo con tanta paura, ma con una certezza ed una letizia che hanno giudicato e giudicano ancora oggi i suoi assassini.
Da lui, piccolo ma gigantesco frutto della fede e della carità del vostro popolo, dobbiamo imparare, all’inizio di questo terzo millennio, nello svolgersi talora tormentato della nostra missione, la sua radicale semplicità ed il suo coraggio di fronte al mondo”.
Patetico scrivere alla mamma durante il viaggio d nozze…
Mi consola il fatto che, avendo avuto sette figli, vuol dire che si è svegliato e si è dato un bel da fare il Giuseppe!
Alla faccia della mamma, l’essere castrante per eccellenza, tiè!
Bravo Giuseppe! Auguri a te e a tutti i Giuseppe, specialmente quelli che si danno da fare!!!
Marco, purtroppo sì, a volte è proprio come tu dici.
Ma anche tra i Giuseppe ci sono quelli che sono castratori.
C’è sempre del buono e del cattivo ovunque.
@ Marta
1) Un percorso di “conversione”. Iniziato come già detto in un mese di maggio di alcuni anni fa, nemmeno molti a dire il vero…
Il percorso è fatto semplicemente partecipando ai Sacramenti che ci offre la Santa Madre Chiesa, e la preghiera. Il tutto senza far parte di movimenti e senza avere nessuna partecipazione in parrocchia, nemmeno il ruolo più marginale. Tutto qui.
Scelte? Solo qui gradisco poterti non rispondere…
2) Che lavoro faccio? Sono due le categorie che lavorano 365-366 giorni l’anno h24…, io appartengo a una di quelle.
I miei cordiali saluti e un grazie per la tua preghiera.
Ps. Le Omelie meglio le facciano solo ed esclusivamente i sacerdoti.
La nostra testimonianza stia nella luminosità della nostra vita.
E’ vero Marta.
Cmq si vede che questo Giuseppe Toniolo appartiene ad altri tempi.
Scrivere alla mamma dell’uovo battuto e del pane e salame… Ma come stava messo questo?
Spero che abbiano fatto santa anche la moglie… Chissà cosa si è dovuta inventare per ingrifare ‘sto pulcino de mamma…
Pazzesco… Oggi rischia il divorzio immediato uno così.
@ubi
Da come scrivi dimostri di avere camminato molto.
Sono felice per te!
Ubi, scrivete a mammà, che sta preoccupata, maronna mia!
Con tutto questo camminare, chissà dove state! Siete dimagrito molto, con tutta questa ascesi che fate?
Siete nu sant’uomo! Meglio e san Gennà! Ubi!!!
Mi comparite in sogno, se potete, e me la date ‘na cinquina, Ubi? Sto inguaiato con l’imu, sanguisughe sono questi!
Eh, l’egoismo, Ubi, voi non lo conoscete, pché siete nu sant’uomo.
@ Fidesetratio e Marco
” ‘Nu suòvero peluso nun po’ ffa’ ‘na fica trujana “
A’ nnomm’ e’ Dio!… E s’ammuccaje’ na zeppula!
Saluto tutti, con un pensiero del Beato Giovanni Paolo II, beatificato esattamente un anno fa.
“Chi ha conosciuto la gioia dell’ incontro con Cristo non può tenerla chiusa dentro di sé, deve irradiarla.”
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/messages/missions/documents/hf_jp-ii_mes_20000627_world-day-for-missions-2000_it.html
Sì, Ubi, è così.
Varrebbe la pena di sottolineare che il povero seminarista Rolando Rivi fu ucciso barbaramente per odio politico e ideologico da zelanti comunisti che sognavano la rivoluzione sovietica e vedevano nemici nelle tonache: “se vedi nero spara, o è un prete o è un fascista”.
Quanti martiri nel “Triangolo rosso” o “Triangolo della morte”!
E i sanguinari assassini?
Amnistiati da Togliatti, anche per atrocità commesse a guerra finita.
E la nostra repubblica, la nostra democrazia italiana, poggia anche su queste vittime dimenticate. Quando si vedono sventolare con orgoglio certe bandiere rosse (specie il 25 aprile e il 1 maggio), dovremmo fare memoria anche delle violenze commesse sotto quelle insegne tinte di sangue…
Eh no, Federico! Attento perché la psicopolizia ti arresterà per peccato di revisionismo!!!
Federico,
in parte è vero, ma la motivazione vera è questa:
un prete di meno domani! Sta agli atti.
E’ un martire, perché ucciso per la Fede in Gesù Cristo.
Ieri l’incontro coi ragazzi è andato benissimo! 🙂
“Se vedi un berretto rosso, spara: o è un cardinale o è un comunista”.
Questa invece è dei camerata amici di tonizzo e federico.
@Marco,
purtroppo su queste vicende c’è ben poco da scherzare.
Segnalo “Storia dei preti uccisi dai partigiani” di Roberto Beretta:
http://www.laporzione.it/2012/04/25/preti-uccisi-partigiani-tweb:
E comunque Marco non si è ancora pentito del peccato mortale probabilmente commesso quando si è augurato la morte immediata del papa. È giovane, d’accordo, ma ne approfitti: nessuno di noi sa quanto tempo ha.
Invece al povero don Angelo Tarticchio, caro Marco, gli amichetti tuoi che dicono di aver liberato l’Italia (ah ah ah), come se gli americani non avessero messo i loro morti e gli italiani quelli del ricostituito Esercito del Regno del Sud, al povero don Tarticchio, caro giovine, i tuoi amichetti hanno tagliato i testicoli e messo in testa una bella corona di spine, prima di buttarlo in una bella foiba. Anziché sparare slogan a caso, una volta tanto, evita di blaterare su cose che non sai e documentati, per cortesia.
Ad ogni modo si stava discutendo di Giuseppe Toniolo, oggi beato, che hai irriso a tuo piacimento. Se vogliamo tornare in topic bene, sennò blatera da solo che magari il muro ti risponde.
PS: quoto, ovviamente, Leonardo.
Leonardo, Leonardo,
io non mi sono augurato la morte immediata di SS.
Ho solamente auspicato che SS B16 possano finalmente avere ciò cui, presumo, anelino: la visione celestiale del Signore che hanno servito con tanto zelo, sincera umiltà e fedele fermezza.
E’ vero: questo comporta la Loro dipartita, ma dipartita da dove? Da questa valle di lacrime, da questo luogo di tentazioni, contrasti, lotte e peccati. E la destinazione poi è il Paradiso… con la sicurezza che se non ce Li mandano direttamente San Petrus, ce Li mandano a forza il Loro successore.
“Tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo”
Anche SS P12 dicevano: “Voca me, Domine” mentre vedevano Soli roteanti passeggiando per i sacri giardini (Fonte: La Grande Storia – PIO XII – Il Principe di DIO).
Per cui, come posso pentirmi?
tonizzo tonizzo,
chi ti ha detto che i comunisti assassini di preti o laici innocenti siano amici miei?
Certamente l’Italia non è stata liberata dagli ex-camerata che voti o hai votato tu per tua stessa ammissione.
Non ho irriso nessun Toniolo, anzi mi sono sempre battuto affinché la Fondazione che porta il suo nome non finisca nelle grinfie del Cardinale, quello “estroverso”.
Ho solo detto che è patetico scrivere alla mamma in viaggio di nozze, addirittura raccontandole che si mangia…
Oggi torna a casa da solo uno così.
In viaggio di nozze si fanno due o tre cose, non di più… e mammà nun c’entra niente, ma proprio niente!
“Il mio affetto deve gradatamente e quasi inavvertitamente insinuarsi nell’animo tuo, e porvisi accanto agli altri, senza escluderne alcuno, ed anzi accendendoli tutti”.
Insinuamose pure da n’artra parte però, eh… Nun solo l’anima che nun se vede… Pure in quell’artra…
Un po’ de anima e un po’ de f..a!
Sennò ce si annoia…
Miserabile guitto. Ma Dio non si lascia beffare.
A proposito di guitti e morte: a livella.
http://www.youtube.com/watch?v=AZ8mrzSKzQs
Ogn’anno,il due novembre,c’é l’usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll’adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.
Ogn’anno,puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch’io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo ‘e zi’ Vicenza.
St’anno m’é capitato ‘navventura…
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po’ facette un’anema e curaggio.
‘O fatto è chisto,statemi a sentire:
s’avvicinava ll’ora d’à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.
“Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l’11 maggio del’31”
‘O stemma cu ‘a curona ‘ncoppa a tutto…
…sotto ‘na croce fatta ‘e lampadine;
tre mazze ‘e rose cu ‘na lista ‘e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.
Proprio azzeccata ‘a tomba ‘e stu signore
nce stava ‘n ‘ata tomba piccerella,
abbandunata,senza manco un fiore;
pe’ segno,sulamente ‘na crucella.
E ncoppa ‘a croce appena se liggeva:
“Esposito Gennaro – netturbino”:
guardannola,che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!
Questa è la vita! ‘ncapo a me penzavo…
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s’aspettava
ca pur all’atu munno era pezzente?
Mentre fantasticavo stu penziero,
s’era ggià fatta quase mezanotte,
e i’rimanette ‘nchiuso priggiuniero,
muorto ‘e paura…nnanze ‘e cannelotte.
Tutto a ‘nu tratto,che veco ‘a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse ‘a parte mia…
Penzaje:stu fatto a me mme pare strano…
Stongo scetato…dormo,o è fantasia?
Ate che fantasia;era ‘o Marchese:
c’o’ tubbo,’a caramella e c’o’ pastrano;
chill’ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu ‘nascopa mmano.
E chillo certamente è don Gennaro…
‘omuorto puveriello…’o scupatore.
‘Int ‘a stu fatto i’ nun ce veco chiaro:
so’ muorte e se ritirano a chest’ora?
Putevano sta’ ‘a me quase ‘nu palmo,
quanno ‘o Marchese se fermaje ‘e botto,
s’avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:”Giovanotto!
Da Voi vorrei saper,vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir,per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!
La casta è casta e va,si,rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!
Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d’uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente”
“Signor Marchese,nun è colpa mia,
i’nun v’avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa’ sta fesseria,
i’ che putevo fa’ si ero muorto?
Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse ‘a casciulella cu ‘e qquatt’osse
e proprio mo,obbj’…’nd’a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n’ata fossa”.
“E cosa aspetti,oh turpe malcreato,
che l’ira mia raggiunga l’eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!”
“Famme vedé..-piglia sta violenza…
‘A verità,Marché,mme so’ scucciato
‘e te senti;e si perdo ‘a pacienza,
mme scordo ca so’ muorto e so mazzate!…
Ma chi te cride d’essere…nu ddio?
Ccà dinto,’o vvuo capi,ca simmo eguale?…
…Muorto si’tu e muorto so’ pur’io;
ognuno comme a ‘na’ato é tale e quale”.
“Lurido porco!…Come ti permetti
paragonarti a me ch’ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?”.
“Tu qua’ Natale…Pasca e Ppifania!!!
T”o vvuo’ mettere ‘ncapo…’int’a cervella
che staje malato ancora e’ fantasia?…
‘A morte ‘o ssaje ched”e?…è una livella.
‘Nu rre,’nu maggistrato,’nu grand’ommo,
trasenno stu canciello ha fatt’o punto
c’ha perzo tutto,’a vita e pure ‘o nomme:
tu nu t’hè fatto ancora chistu cunto?
Perciò,stamme a ssenti…nun fa”o restivo,
suppuorteme vicino-che te ‘mporta?
Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive:
nuje simmo serie…appartenimmo à morte!”
Non ci si annoia ! E si trova un giusta combinazione di sacro e profano: Preghiera ,santità, amicizia e dialogo su un pianerottolo movimentato e vivo. Qui
si respira Amore! Grazie di cuore per tutto il Bene che diffondete… Buona notte con una citazione del Beato Giovanni Paolo II : ” Non temete le tenebre, attraversatele e sarete Luce “…