Trovo ottimo per tono e contenuto il dibattito che si è svolto qui sui referendum per i quali voteremo domenica e lunedì. Io avevo annunciato il mio “sì” a tutti (vedi post del 1° giugno) e mantengo quella posizione ma ora sono più informato e apprezzo in particolare le “riflessioni” del senatore del Pd e mio amico della Fuci Stefano Ceccanti, il quale ha inserito qui come commento un testo che ha pubblicato ieri nel blog Il Cannocchiale: riflessioni che lo portano a due “sì” e a due “no”. “Sì” al legittimo impedimento e alla scheda rossa sull’acqua, “no” al nucleare e alla scheda gialla sull’acqua. Apprezzo chi aiuta a capire e si mette in gioco e magari spariglia i giochi. Ceccanti si mette in gioco due volte perchè prende una posizione diversa da quella del Pd al quale appartiene, che è per i quattro “sì”. Informarsi seriamente, discutere nel proprio ambiente tenendo d’occhio il grande dibattito, andare a votare o astenersi dal voto secondo l’idea che si è maturata nella discussione: mi sembrano questi i punti cardinali di un giusto uso dei referendum.
Mantengo i 4 “sì” ma Ceccanti dice due “no”
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/06/referendum-quattro-si-per-voltare-pagina/116268/
Nel video Marco Travaglio spiega le ragioni profonde dei quattro SI, indipendentemente dal valore politico pro o contro Mr B.
Vos omnes valere iubeo.
Grazie Luigi,
ora su http://www.landino.it c’è anche un altro bel contributo di teresa bartolomei che propone e motiva un’articolazione diversa, dando due No sull’acqua e due sì a nucleare e legittimo impedimento.
Sottolineo che da uno dei post precdenti quello di Giorgio Armillei si è originato un dibattito con posizioni ancora più articolate che coinvolge anche la lettura del Magistero della Chiesa in materia. Carissimi saluti
Il giusto uso del referendum, a mio modo di vedere,non può prescindere dalla partecipazine al voto,comunque la si pensi sui quesiti referendari.Il non andare a votare non è ammissibile,e mi meraviglio che di questo aspetto non si parli mai.Invitare a non andare a votare e seguire questo invito magari perché si preferisce,con una “comoda ” scelta,andare al mare o fare altre cose,come spesso si è sentito dire,significa di fatto rinunciare allo strumento più democratico di cui il popolo dispone.Il referendum,come tutti dovrebbero sapere,significa “democrazia diretta”.Sembra poco?Non ci si deve astenere dal voto,a meno di ragioni serie.Si va e si vota come si vuole.Far mancare il quorum è la discutibile scappatoia di chi vuole che tutto sia annullato,cioè del Governo che teme il parere dei cittadini contrari a certe leggi,e dei fautori dei partiti di maggioranza.Il bello(anzi il brutto)è che autorevoli personaggi pubblici sentenziano che astenersi dalle votazioni è legittimo.Sarà pure legittimo,ma è sicuramente antidemocratico.
Purtroppo, cara Marilisa, di senso civico si parla troppo poco nelle scuole. Io dico sempre che dovrebbe essere la prima materia da insegnare, più importante dell’Italiano, della Matematica e delle lingue straniere. Se bravo in tutto ma insufficiente in Educazione Civica?? Bocciato! Hai voglia a filippiche sull’argomento: flatus vocis…purtroppo! Facciamo nostro l’appello a partecipare in massa a questi refendum che sono di straordinaria importanza, per il futuro dei nostri figli, dei nostri nipoti e delle generazioni a venire.
Circa la questio: resto ancorata alle mie convinzioni, senza ombra di dubbio: 4 SI /
Sì,Clodine,l’educazione civica è sacrificata nelle scuole e i motivi sono molteplici,ma è anche messa da parte dai mezzi di comunicazione che entrano in tutte le case.Solo quando vengono indetti i referendum, se ne parla un po’,ma mai abbastanza,e spesso perseguendo il proprio tornaconto personale dal punto di vista partitico.Questo modo di fare è altamente diseducativo.Il cattivo esempio ci viene dato dai politici che,fra l’altro,cambiano bandiera a seconda dei temi dei referendum,contraddicendo se stessi con una incredibile faccia tosta.Ma dove sta di casa la coerenza?
E per dirla tutta,neanche molti anni fa ci si è messa pure la Chiesa,con a capo il card.Ruini,a invitare gli italiani a snobbare il referendum,alla faccia della democrazia e dei “doveri” dei cittadini.
Ci si deve indignare oppure no? Costa davvero tanto andare ai seggi e poi votare come meglio si crede?
C’è un principio basilare da salvaguardare,aldilà di come andranno le cose,ed è quello del diritto-dovere(civico)dei cittadini al voto.Lo dice la Costituzione(art.48).
Vuoi vedere che in mezzo al guano della politica nazionale c’è veramente qualcuno che entra nel merito delle questioni evitando di restare infognato nel gioco al massacro dei nostri politicanti fatto di strumentalizzazione, demagogia a vagoni, prese di posizione basate sulle sull’interesse personale o della propria parte politica?
Certamente va riconosciuto a Ceccanti di essere una delle rare “teste pensanti” del nostro parlamento; e ammiro la libertà con cui sa assumere posizioni che traguardano il buono e il giusto nel merito delle questioni. Bravo!
per far venire a qualcuno un attacco di bile…. 😉 http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-crepaldi-i-politici-cattoliciseguono-il-mondo-non-la-chiesa-2080.htm
MC
E’ veramente difficile trovare oggi dei” cattolici in politica” che la pensino allo stesso modo su qualunque questione politica o morale o sociale. in questi giorni ho parlato con vari cattolici in politica e ho scoperto che ci sono quelli che :
A) votano quattro sì
b) votano quattro no,
C) votano sì e no sparsi, due sì e due no , un sì tre no ecc. in tutte le combinazioni possibili
D) non votano e dicono di non andare a votare (vedi Formigoni)
E) dicono che andare a votare è un dovere ASSOLUTO e si arrabbiano con chi NON va a votare quasi compisse un peccato mortale…
Insomma tutta l’ntera gamma delle possibilità statistiche è coperta..
E questo solo parlando della privatizzazione dell’acqua e del nucleare! Figuriamoci se venisse richiesto il parere su cose ben più importanti…
morale della favola.. non esiste una morale una favola!
Cioè non esiste una entità che si può definire “cattolico in politica”
come diceva George Bernard SHaw “la regola d’oro è che non esistono regole d’oro” : il logos dell’opinione personale si è fatto carne e abita in mezzo a noi..
MC
Penso che si debba rispettare le opinioni personali di ciascuno riguardo il referendum ed apprezzo ancor di più Luigi che ci dà modo di discutere approfonditamente sulle motivazioni che ci spingono a votare.
Io, per mostrarvi a cosa andremo incontro riguardo l’acqua se votiamo no, vi consiglierei di informarvi sull’acqua Latina…
Penso che per il nucleare e l’acqua bisogna informarsi e decidere in autonomo visto che molti, per i propri interessi personali, cercheranno ognuno di tirare l’acqua (o il nucleare) al proprio mulino…
Io come già espresso precedentemente vooterò con 4 SI!!
Cara discepolo,
i “cattolici in politica” di tipo A hanno idee politiche sbagliate (a mio giudizio, ça va sans dire), ma sono coerenti e politicamente accorti. Quelli di tipo B in realtà votano anch’essi quattro sì: sono stupidi o sono “obliqui”? (Mai possibile che certe cose elementari le capisca solo il cardinal Ruini?) Quelli di tipo C, idem pro quota.
Quelli di tipo D sono coerenti, non so quanto accorti, ma nel merito (sempre a mio avviso) hanno ragione.
Infine il tipo E, la variante più perniciosa: nel caso migliore sono ignoranti come capre “in utroque iure”. Nulla sanno della dottrina cattolica e nulla sanno di una costituzione democratica e liberale.
Però il succo del tuo messaggio è prima di tutto questo: è vero, non esiste il “cattolico in politica”, ma esiste ancora “il cattolico”? Se il baricentro della vita ecclesiale (predicazione, catechesi, vita dei gruppi, prese di posizione pubbliche ecc.) si sposta dai due misteri principali della fede (unità e trinità di Dio, incarnazione morte e resurrezione di Gesù Cristo) alle conseguenze morali, sociali e politiche della fede stessa avremo inevitabilmente vescovi di destra, di centro e di sinistra, cattolici del sì, cattolici del no, cattolici del nì e del sò. E ci scopriremo divisi.
Divisi, cioè fottuti.
Anche Chiaparino ex PD ex sindaco di Torino dice NO al referendum sull’acqua ! Pure la Margherita Hack su la 7 ieri sera all’infedele pur essendo contraria alle centrali dice che ce ne sarà bisogno (sarà confusione mentale o senile) e invita al proseguimento della ricerca dell’atomo per “fusione” e naturalmente diffidando dal pubblico che favorisce le caste dei trombati che sono tutti nel pubblico parcheggiati dai partiti per uno stipendio pubblico a fare solo disastri e senza alcun vero interesse per il pubblico.
Strano che anche Bersani che era per la privatizzazione dell’acqua ora non lo è più eppure c’è il video che lo immortala mente si sforza di indottrinare i compagnucci a privatizzare l’acqua dicendo che l’acqua è di Dio. Un comunista che parla di Dio ? Miracolo !
http://www.libero-news.it/news/753515/Quando_a_Nichi_e_Bersani_piaceva_l_acqua_privata___.html
Il ragionamento di Marilisa è corretto ma non lo condivido perché rivela mancanza di fiducia per chi è stato eletto e le regola prevede i 5 anni. Qui invece si cerca sempre il ribaltone. Litigando litigando non si combina nulla di buono. Allora si dovrebbe cambiare la regola o far eleggere il governo per un periodo più breve o cambiare la forma di governo da democrazia elettiva a tribale o simili.
A mio modo di vedere è dovuto solo alla manifesta incapacità tutta italica di autodisciplinarsi, non avendo capacità di guardare il bello, tutti osservano solo il lato oscuro con un pizzico di rabbia e di invidia di ciò da cui sono esclusi. Dimostrano mancanza di fede che Dio possa veramente intervenire nelle faccende umane e guidarne gli eventi. Tutti hanno paura della fregatura e più hanno timore più prendono fregature.
Solo un esempio per chi ha dimenticato, è del 2000, basta ricordare la villa romana di Agrippina che fu abbattuta per fare posto alla rampa per il mega parcheggio degli autobus x turisti in quel dello Stato Città Vaticano che non va mai per il sottile. http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/10/Nuovi_scavi_per_Villa_Agrippina_co_10_0103101644.shtml
Gesù disse : “E se uno vuole farti causa per impossessarsi della tua veste, lascia che ti prenda anche il mantello; e se qualcuno che ha autorità ti costringe a prestare servizio per un miglio, va con lui per due miglia. Dà a chi ti chiede, e non voltare le spalle a chi desidera da te” ( Matteo 5.40-42) – Sembra che questo per i cattolici non vale essendo alla ricerca di un partito di cattolici e agisca solo in ubbidienza alla gerarchia anziché al rispetto della propria coscienza e al rispetto del bene comune che quando è scomodo diventa privato.
Predicano bene ( qualche volta) ma razzolano sempre male !
E neanche questo “Ma, “se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli qualcosa da bere; poiché facendo questo accumulerai carboni ardenti sulla sua testa”. Non farti vincere dal male, ma continua a vincere il male col bene.” (Romani 12.20-21)
Ma se non ricordano queste parole quale sarà mai il magistero con quegli esempi ?
Interessante:
diavolo=dia-ballo=porto/getto divisione
Il dilemma di Discepolo è un paradosso tipo quello di Achille. Ma dove sta scritto che i cattolici devono essere uniformi e omogenei?
Ma la vogliamo finire con questa balla?!?!?!?
Siamo in un sistema in cui i comuni mortali contano poco o nulla. Con i referendum non siamo chiamati ad esprimere un’opinione (l’opinione degli elettori, come vorrebbe farci credere l’ineffabile presidente) o un parere: siamo chiamati a decidere. L’ideologia la rifiuto quando, da orizzonte nel quale inscrivere un’azione di cambiamento sociale si trasforma in gabbia. I valori non negoziabili? Lo saranno per molti di voi, io li vedo, quelli sì, come una prigione dalla quale non riuscite a muovervi – posso, no? – con l’aggravante che vorreste rinchiuderci anche coloro che non ci vogliono stare.
Cara discepolo, a proposito delle “cose ben più importanti”, potresti chiedere a coloro che hanno subito le conseguenze dell’esplosione delle centrali nucleari (quelli vivi) se la “cosa” su cui andremo a decidere è importante oppure no.
Quanto alla gestione dell’erogazione idrica, penso che i privati non si muovano se non per il profitto, e che un bene primario non debba costare neppure un euro in più di quanto sia strettamente necessario per garantirne la fruizione.
Il legittimo impedimento: Formigoni, Moratti, Cicchitto, Scilipoti, Santanchè e tutti gli altri potenti “soldali” (sodali al soldo), facciano pure quello che gli pare. Io voto “sì”. E infine, per cercare di riavvicinarmi a voi dopo questa tirata: ebbene sì, Michele Santoro mi sta sullo stomaco.
Sono orientato ai 4 SI’ ai Referendum, ma sull’acqua e sul nucleare voglio “studiare” ancora.
Hai ragione carissima discepolo.
Io, ogni volta che leggo gli scritti di Mons. Crepaldi, mi si “blocca la digestione”….però tutto sommato riesco a leggerli per intero….
Un abbraccio.
Qualche considerazione.
1)Complimenti a quelli del tipo D che scaraventano, spocchiosamente,insulti su quelli del tipo E,dicendosi autenticamente cattolici.Della serie: adesso ti faccio sentire io.E non auspicando,naturalmente,la divisione fra cattolici per non essere infinocchiati.Finalmente uno che ha capito come va il mondo.
2)Benedetto quel sant’uomo di Ruini,tutto cervello e preghiera,che,anche lui,aveva capito tutto.Da seguire a testa bassa.Meno male che ha lasciato il campo per limiti di età.
3)Bellissima,da compiacersene davvero,l’espressione “ignoranti…”in utroque iure”.Chissà perché mi fa andare subito al “latinorum” dell’ignorante Renzo.
4)”Nulla sanno della dottrina cattolica e nulla sanno di una costituzione democratica e liberale”.Sicuro?Proprio sicuro? Nessun dubbio? Beata la sicumera!
Gioab,si può avere fiducia nei confronti di chi governa maldestramente scambiando il governo del popolo per una posizione di comodo dalla quale fare,indecorosamente,i fattacci propri? Apra gli occhi una buona volta!
E di quale “invidia” parla? Ma davvero pensa che si possa invidiare un individuo del genere?
“Dimostrano mancanza di fede che Dio possa veramente intervenire nelle faccende umane e guidarne gli eventi”.
Le è sfuggita una cosa importante.Gli esseri umani,pur avendo fiducia in Dio,non devono aspettare che piova dall’alto l’intervento divino;devono darsi da fare loro per guidare se stessi e la società nella quale vivono e la civiltà cui stanno dando vita.Ha mai sentito il proverbio: aiutati che Dio ti aiuta?
Saggezza popolare,da non sottovalutare.
Penso che una riforma buona, per ridare allo strumento referendario l’importanza che merita, sarebbe l’abolizione del quorum, con l’innalzamento contemporaneo del numero di firme necessario per le proposte di quesito, cosa che impedirebbe l’abuso del ricorso a questo strumento. L’abolizione del quorum renderebbe finalmente leali le campagne referendarie.
“si può avere fiducia nei confronti di chi governa maldestramente scambiando il governo del popolo per una posizione di comodo dalla quale fare,indecorosamente, i fattacci propri?”
No, la risposta è no ! Anche se a volte faccio considerazioni sull’uno e sull’altro cercando di capire quale delle due fazioni hanno l’ipocrisia peggiore e dov’è quella più nascosta, non ho nessun interesse per nessun tipo di governo umano. Mi rifaccio al : “ Venga il tuo Regno” altro non mi interessa ! La fregatura di Sx o Dx sempre fregatura è.
Lei dice anche : “Gli esseri umani, pur avendo fiducia in Dio,non devono aspettare che piova dall’alto l’intervento divino;devono darsi da fare loro per guidare se stessi e la società nella quale vivono e la civiltà cui stanno dando vita”
E’ in parte vero ciò che scrive, e condivido questo darsi da fare, bisogna mettersi d’accordo su cosa fare, e come farlo e la mia posizione è sempre quella che la Scrittura deve essere la guida, non la ripicca o la rabbia o l’emozione o la tristezza la motivazione per fare qualche cosa. Poi però, ci sono spesso situazioni nelle quali oltre un certo limite a noi umani non è concesso andare, che fare quindi in quelle situazioni ? “affinché la potenza oltre ciò che è normale sia di Dio e non da noi.” ( 2Corinti 4.7)
“aiutati che Dio ti aiuta” – l’ho sentito dire e mi piacerebbe sapere di quale Dio sta parlando perchè “benché ci siano quelli che sono chiamati “dèi”, sia in cielo che sulla terra, come ci sono molti “dèi” e molti “signori”, effettivamente c’è per noi un solo Dio, il Padre,” ( 1 Corinti 8.5-6)
Ma perchè dovrebbe darle una mano ? Lei che fa per Lui ? Le ha già dato la vita che vuole di più e perchè ?
Perchè dovrebbe darle una mano se pensa che facendo da sola l’opera verrebbe meglio ? Non dico come cattolica, perché se cercasse di farlo a quel modo si ritroverebbe peggio di come sta la gerarchia ora con tutti i problemini che hanno non solo con i lenzuoli e con i cattolici in politica.
“E ai retti egli riserverà la saggezza; per quelli che camminano nell’integrità egli è uno scudo” ( Prov. 2.7) Ma si tratta di crederci e non è saggezza popolare.
Gioab,sto parlando semplicemente del Dio di tutti,e non ho mai pensato di fare da sola,ma insieme agli altri.Difficile da capire?
Lei continui pure ad avere la Scrittura come guida,ma cerchi anche di interpretare bene quello che gli altri dicono;senza cavilli.
Pochi invitano ad astenersi perché, palesemente, astenersi favorisce scorrettamente i sostenitori del no che così si avvantaggiano “fraudolentemente” dello “strutturale” 20% degli aventi diritto al voto che normalmente non va a votare. Questo, secondo me, è un motivo in più per andare a votare anche se si ha un margine di dubbio.
Sono contento di aver appreso e ricordato diverse cose leggendo i vari commenti alle motivazioni di voto/astensione al referendum.
Legittimo impedimento. Grazie al Senatore Ceccanti mi sono ricordato della vicenda del Ministro Brancher, senza ministero, ma bisognoso di legittimo impedimento. SI straconfermato.
Privatizzazione dell’acqua, nel dibattito si fanno molti distinguo, ma quello che mi colpisce è che le leggi, come le hanno pensate, vogliono garantire un 7% di remunerazione ai capitali investiti dai privati, ma non si è parlato di nessuna clausola per quanto riguarda l’efficienza che ci si attende da questa privatizzazione. Ad esempio recupero delle perdite di acqua degli acquedotti: meglio non mettere obbiettivi; minori tariffe per gli utenti: meglio non definirle; livelli di qualità dell’acqua erogata: meglio non pensarci, Autorità di controllo del servizio privatizzato: ma de ché.
2 SI confermatissimi: non mi pare la mentalità giusta per approcciarsi alla privatizzazione di un servizio importantissimo come quello dell’approvvigionamento dell’acqua.
Nucleare. Anch’io sono per la ricerca sul nucleare, ma la confessione del Presidente del Consiglio, resa nella conferenza stampa con Sarkò, nella quale ha dichiarato che intende solo evitare il referendum sul nucleare per poi poter avere mani libere fra 1 anno, mi fa propendere decisamente per il SI che è vincolante per soli 5 anni. 5 anni di riflessione mi sembrano più sensati di 1 solo anno di moratoria più una delega in bianco al Presidente del Consiglio che tra un anno può decidere autonomamente di dare i soldi alla francese Areva per costruire senza nessuna ricerca italiana centrali nucleari “francesi” in Italia.
Buon voto a tutti. Anche a chi avesse un margine di dubbio. (4 SI ovviamente)
MC lamenta la diaspora dei cosiddetti cattolici in politica e immagino anche all’interno della Chiesa.
MC si è accorta o no che dalla liquefazione della DC la gerarchia ha sostituito i laici cattolici entrando direttamente in politica con cardinali e movimenti obbedienti e proni, braccio operativo dei Ruini, Scola ed altri?
Ma come i cattolici duri e puri impegnati in politica a vari livelli di responsabilità e potere come i Formigoni, Lupi, Mauro, Giovanardi, Buttiglione Michelini e compagnia bella che sono?
Nulla e nessuno, si attengono al credere, obbedire e combattere accettando di essere scavalcati da porporati che incontrano in salotti vespiferi e lettiferi mezzo parlamento, segretari di partiti politici nazionali, il governatore dela Banca d’Italia ecc. che pasteggiando a champagne definiscono strategie politiche per i loro interessi.
Senza dignità, questi nessuno della politica ( i laici ) per pura vanità, denaro, auto blu ed altri privilegi stanno li a farci la morale pelosa insieme a prelati incasinati fino al collo con la secolarizzazione, i suoi derivati.
Questi pretenderebbero di stabilire quali debbano essere i “Principi non negoziabili” per l’intera società. Suvvia!
Se poi il mortifero nucleare e l’uso di beni comuni come l’acqua non sono poi tra le questioni considerate prioritarie, allora!
Ogni volta che leggo Leonardo io mi diverto (anche quando mi fa inc…avolare), ed ancora di piu’ ora che ci grazia con la sua misericordia! 🙂 Mi riferisco anche al suo intervento sull’altro post sui referendum dove critica -solidamente- la struttura attuale del sistema referendum in Italia, “incolpando” basically i radicali.
Al di la’ delle questioni di questi referendum (grazie a tutti per l’interessante e arricchente condivisione, anche se io ho gia’ votato…), condivido fondamentalmente la posizione di Leonardo. Circa poi la questione dei cattolici in politica….beh, e’ un;altra questione (NON affatto in contrasto con la proclamazione e la fedelta’ ai “…due misteri principali della fede: unità e trinità di Dio, incarnazione morte e resurrezione di Gesù Cristo”).
Marilisa & C.: pur rispettando la tua liberta’ mi chiedo come fai a interloquire con il Gioab…perche’ al di la’ del rispetto umano che a tutti ci si deve, quello li’ la logica -e la serieta’ anche nell’argomentare- non sa proprio cosa sono. Ma lasciatelo perdere, come on!
Fa bene Leonardo, quando lamenta la de-teologizzazione della predicazione cristiana, che si focalizza meno sui misteri principali della fede e più sulle conseguenze.
Senza questo fissarsi sulle “secolarizzazioni” (buone o cattive) della fede, diverrebbe più chiaro e praticabile l’aureo principio “in necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas (charitas)”.
Nel merito dei referendum, perciò, io confesso di credere molto poco a qualunque tipo di necessaria secolarizzazione e per nulla a mitologie modernistiche quali Libero Mercato (che oggi più che mai assomiglia a una lotta darwiniana per il Monopolio) o Pubblico/Privato (in realtà lotta darwiniana tra forme diverse di Espropriazioni).
Voterò 4 SI, a meno che non mi si dimostri che l’uomo è nato senza peccato originale.
p.s.
Un appunto a Marilisa: mettere gli spazi dopo i segni di interpunzione, migliorerebbe la leggibilità…
Fa bene Leonardo, quando lamenta la de-teologizzazione della predicazione cristiana, che si focalizza meno sui misteri principali della fede e più sulle conseguenze.
Senza questo fissarsi sulle “secolarizzazioni” (buone o cattive) della fede, diverrebbe più chiaro e praticabile l’aureo principio “in necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas (charitas)”.
Nel merito dei referendum, perciò, io confesso di credere molto poco a qualunque tipo di necessaria secolarizzazione e per nulla a mitologie modernistiche quali Libero Mercato (che oggi più che mai assomiglia a una lotta darwiniana per il Monopolio) o Pubblico/Privato (in realtà lotta darwiniana tra forme diverse di Espropriazioni).
Voterò 4 SI, a meno che non mi si dimostri che l’uomo è nato senza peccato originale.
p.s.
Un appunto a Marilisa: mettere gli spazi dopo i segni di interpunzione, migliorerebbe la leggibilità…
Alexandros, il quorum ha il suo senso!
Se ci pensi il referendum è uno strumento in mano alle minoranze per “abrogare” leggi legittimamente approvate dalla maggioranza. Se non ci fosse il quorum strutturale, praticamente basterebbero 500mila firme per abrogare qualunque legge!!! Sarebbe assurdo.
Ieri sera ho consultato alcuni amici cattolici, credenti, praticanti, apostolici e romani. Sono allibito. E’ pazzesco. Ho scoperto che ci sono almeno quattro tipi di
A) quelli che mangiano il gelato alla frutta;
B) quelli che prendono solo le creme;
C) quelli che prendono un misto tra i due;
D) quelli che proprio non mangiano il gelato. E neanche lo amettono. Questi sono la razza peggiore.
E questo solo per fermarci ai gelati. Figuratevi voi quando si tratta di scelte di fede o di adesione alla morale cristiana. Ah, a proposito di morale. Lo sapete qual è il morale della favola? Non esistono più cattolici che si possano definire tali: se ci dividiamo sulle cose più blande come i gusti del gelato….
– I CARE –
Il mantra che ossessivamente ripetono i favorevoli alle privatizzazioni è lo spreco e il surplus di costi da esuberi di personale delle politiche clientelari evidentemente ritenuti mali inevitabili e incurabili.
Mentre il privato virtuoso, capace e morigerato risolverebbe la questione.
Come se l’imprenditore privato venisse da un altro pianeta e non dall’italietta cialtrona e corrotta all’inverosimile.
Come se non esistessero i dottor Scotti che finanziano con il traffico dei rifiuti, campagne pubblicitarie megagalattiche sugli spaghetti al Riso.
E colleghi del risaio alla Tanzi, Cragnotti, ecc. grandi evasori fiscali, collusi con il sistema malavitoso, corruttori di compiacenti politici e amministratori pubblici.
Alimentatori di lavoro nero, di precariato permanente, di fondi neri , esportatori di capitali in paradisi fiscali e riciclatori di denaro sporco.
Forse anziché privatizzare tout court servizi strategici come quelli pubblici si potrebbero attuare politiche di contrasto al malaffare, mandando a casa o in galera corrotti e corruttori, liberandoci da questo cancro che nessun privato o pubblico può curare se non il cambio di passo e di cultura di una intera società civile, degna di questo nome.
Altrimenti qualcuno tra un po’ troverà normale affidare al “privato” l’evasione fiscale, la lotta alle mafie , l’abusivismo ambientale, ecc. semplicemente remunerandolo con una stock option garantita a vita del 7% sul capitale investito.
Nessuno si chiede poi cosa succederebbe qualora il privato attingesse al capitale iniziale per motivi di bilancio riducendolo.
Manterrebbe il 7% sul capitale iniziale o su quello attuale, ridotto magari della metà?
Boh!
@ Mabuhay
Io non mi sono mai divertita nel sentire persone che insultano,per di più dallo scranno di una spocchia ridicola e villana nello stesso tempo.E che,in fondo, sa tanto di debolezza.
Aiuuuutooooo! Il blog e’ impazzito… 😉 🙂
L’intervento di Lycop e’ cosi’ bello che e’ stato ripubblicato più volte! Evviva! Non e’ che e’ una tutta una vendetta organizzata contro gli interminabili e irrepetibili pistolotti del nostro …G.?…
Marilisa: hai ragione, suggerivo solo di lasciare perdere…se ci riesci (io, come vedi, non ci riesco ancora!)
Il blog ha avuto un blocco di una decina di ore e i messaggi inviati più volte dai visitatori, che non li vedevano entrare, sono entrati tutti insieme quando il blocco è stato tolto da uno dei miei figli informatici. Ho poi provveduto a eliminare i doppioni, lasciando soltanto una delle ripetizioni di un messaggio di Lycopodium alla quale Mabuhay faceva poi riferimento…
Scusate la confusione e la perdita di tempo… buona giornata a quattro dì dalla Pentecoste e dai referendum.
“Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della Tua luce”
@ lycopodium
Grazie per il suggerimento.Lo seguirò.
@ Marilisa
Perché li chiama cavilli ? Sono i dettagli che rendono prezioso il quadro agli occhi del professionista altrimenti tutte le croste sarebbero uguali.
Comprendo la sua voglia di minimizzare dicendo “parlo del Dio di tutti” purtroppo così non è. Dovendo parteggiare per qualcuno io scelgo il libro che dice: “sia in cielo che sulla terra, come ci sono molti “dèi” e molti “signori”” ( 1Corinti 8.5) e aggiunge che ci sono “figlio di Dio e figli del diavolo” (1Gv.3.10)
Se il Dio fosse di tutti non farebbe questa distinzione le pare ? Potrei aggiungere che il libro parla “del popolo di Dio”, (Ebr.4.9) – di “Un popolo per il suo nome” ( Atti 15.14) – di “una nazione che non conosci correrà a te” ( Isaia 55.5) – di “una razza eletta…una nazione santa chiamati dalle tenebre” ( 1Pietro 2.9)
Perché mai fare un distinzione così precisa se il Dio fosse di tutti ? Vede, non avrebbe nemmeno specificato che “ la strada è stretta e pochi la trovano” (Matteo 7.14) – “che gli operai sono pochi” (Matteo 9.37) – che “molti sono chiamati ma pochi gli eletti” ( Matteo 22.14) – che “esiste un piccolo gregge” distinto da un gregge più grande ( Luca 12.32; Giovanni 10.16)
Sa come interpreto il suo fastidio ? Che avendo una coscienza funzionante con una mente lucida, lei si rende conto ma preferirebbe far finta di non sapere, perché l’amore per la verità che rifulge nella sua mente e nel suo cuore le rende difficoltoso il cammino quindi si avverano le parole di Pietro
“Sarebbe stato meglio per loro non avere accuratamente conosciuto” ( 2Pietro 2.21). Ma non si può mentire contro la Verità, ( Giacomo 3.14) piuttosto “Spogliatevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova [personalità], che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova secondo l’immagine di Colui che la creò, dove non c’è né greco né giudeo, né circoncisione né incirconcisione, straniero, scita, schiavo, libero, ma Cristo è ogni cosa e in tutti.” ( Colossesi 3.9-11) – Solo allora sarà il Dio di tutti. Si, di tutti quelli che si sono resi disponibili.
Ieri sera ho consultato alcuni amici cattolici, credenti, praticanti, apostolici e romani. Sono allibito. E’ pazzesco. Ho scoperto che ci sono almeno quattro categorie:
A) quelli che mangiano il gelato con soli gusti di frutta;
B) quelli che gradiscono solo le creme;
C) quelli che prendono un misto tra i due, arrivando fino alla perversione di accostare il limone e il cioccolato… con panna sopra!!!;
D) quelli che proprio non mangiano il gelato. E neanche lo amettono. Questi sono la razza peggiore.
E questo solo per fermarci ai gelati. Figuratevi voi quando si tratta di scelte di fede o di adesione alla morale cristiana. Ah, a proposito di morale. Lo sapete qual è il morale della favola? Non esistono più cattolici che si possano definire tali: se ci dividiamo sulle cose più blande come i gusti del gelato….
Certamente la previsione del quorum sottende la ragione da te espressa, Mattlar. Ma rimango della convinzione che la sua abolizione garantirebbe dibattiti leali e una più autentica espressione della volontà popolare. Il rischio da te paventato, per cui qualunque legge potrebbe essere abrogata grazie alla volontà di pochi, potrebbe ben essere annullato attraverso l’innalzamento del numero di firme (ad esempio ad un milione) e dalla scomparsa dell’opzione astensionistica, che indurrebbe tutti ad andare a votare ed esprimere il proprio parere.
La democrazia diretta è spesso il contrappunto o l’opposto della democrazia rappresentativa (come tra l’altro si conferma oggi). Un milione di firme sarebbero comunque secondo me poche, se pensi che la maggioranza degli elettori è comunque rappresentata in parlamento.
Il diritto della minoranza (alle quali io spesso appartengo) – specie se organizzate – non è quello di avere ragione, ma è quello di esprimersi e di chiedere conto.
Anch’io ho qualche perplessità sulla scelta di votare quattro SI. Mi sento vicino alle posizioni di Ceccanti. Capisco bene l’esigenza di dare un segnale chiaro contro questo governo (che tra l’altro ha scelto di sprecare soldi per un referendum che vorrebbe veder fallire, evitando l’accorpamento con le amministrative che era la soluzione più logica e più economica). Al tempo stesso mi sembra necessario tener conto della specificità dei quesiti e di una risposta più articolata.
L’importante è battersi per far raggingere il quorum: contro gli sprechi del denaro pubblico, ormai insopportabili, nel momento in cui si chiedono sacrifici pesanti (soprattutto a chi lavora nel settore pubblico, alla cultura ed alla sanità).
@mattlar
Anche le migliori democrazie hanno i propri limiti.. i referendum non sono da meno. Però vorrei chiederti quanto la tua affermazione “la maggioranza degli elettori è comunque rappresentata in parlamento” sia vera: visto per esempio che molti parlamentari eletti in uno schieramento (Fini e Schilipoti per far due esempi ecclatanti) poi se ne vanno nell’opposto schieramento senza farsi il minimo scrupolo, per non parlar poi delle promesse (da marinaio) che fanno durante la campagna elettorale.. sono rappresentativi di chi questi??
Spunto !
L’art. 67 dice che “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Il rappresentante in parlamento, una volta eletto, è autonomo e libeo di votare senza vincoli con gli elettori.
Io sono un cattolico di tipo C): voterò 2 si e 2 no. I quesiti sull’acqua non sono convincenti.
Prima di tutto, bisogna dire che lo slogan della privatizzazione del bene acqua è errato. Negli articoli sottoposti a referendum si parla di gestione del servizio idrico, quindi non viene in dubbio né la rete, né il bene che sono e rimangono interamente pubblici. E’ solo l’affidamento della gestione che si discute.
dopo altro
@mattlar
Convieni con me quindi che, come il referendum, anche tale norma è odiosa.. perchè tu voti una cosa e ti ritrovi il tuo candidato che fa tutt’altro…
Non che i quesiti sull’acqua mi facciano impazzire (anche perchè lo stato attuale non è che sia ottimale) ma farlo gestire ad un privato qui in Italia non mi pare la soluzione più efficace perchè un privato per non chiudere, deve rientrare dai costi e se gli investimenti sono esorbitanti (come in questo caso), l’unico modo che ha è alzare i prezzi (vedi a tal proposito l’esempio dell’acqua Latina). Quando poi c’è un privato onesto.. figurarsi poi uno che vuole pure specularci sopra (leggi es. compagnie petrolifere ed assicurazioni nei propri mercati liberalizzati)
La morale è sempre la stessa: all’estero potrebbe funzionare.. qui in Italia no.
Per quanto riguarda il nucleare (io che ero anche a favore di ciò fino a qualche tempo fa), ho riflettuto ed ho pensato che non possiamo permettercelo.. a prescindere dal problema delle scorie e del poco consono territorio italiano, c’è anche da tener conto della poca affidabilità italiana verso la sicurezza: è noto a tutti che dietro le peggiori tragedie successe in Italia, ci sono stati enormi inefficienze (o speculazioni) sulla sicurezza: vuoi che sia la Thyssen, i paesi inondati, la casa dello studente ed ospedale (entrambi dichiarati come antisismici) a L’aquila e via dicendo..
No, non possiamo proprio permetterci un errore simile…
Però sono aperto ad investimenti sullo studio del nucleare per trovare magari soluzioni più ottimali (come la fusione a freddo)…
Giunge notizia che il Papa nel discorso ai nuovi ambasciatori di Moldova, Guinea Equatoriale, Belize, Siria, Ghana, Nuova Zelanda,
ha fatto un “discorsetto”…
Spunto! Tu voti una persona di cui ti fidi ed essa è autonoma nelle sue determinazioni. Come altro pensi che sia possibile una rappresentanza collettiva, peraltro resa in modo anonimo (come è il voto)? Pensi che sia possibile predeterminare limiti e contenuti di una rappresentanza di decine di migliaia di persone?
Sui referendum acqua, il mio parere è NO. Non si prevede nelle norme annullandae la privatizzazione del bene pubblico, né della rete ma solo della gestione. Le norme attualmente vigenti sono buone e comunitariamente orientate e non precludono affatto la gestione pubblica. Inoltre, l’annullamento dell’art. 23bis l. 112/2008 sui servizi pubblici locali è destinato a creare un caos enorme nei servizi pubblici locali, ben oltre l’acqua. L’attuale legge non impedisce affatto che la gestione del servizio sia pubblica. Ma la gestione pubblica a priori e sempre alimenta la leggerezza dei costumi ed è fonte di sperperi spesso, troppo spesso. Pensate alle società di affidamento in house che sono spazi di occupazioni e piazzamento degli amici di amici di amici etc.
Il fatto è che per (comprensibilmente) semplificare si è adottata la linea dei 4 si, ma a ben vedere le norme sull’acqua da abrogare sono le stesse che sono state presentate dai precedenti governi e l’attuale assetto è molto più all’avanguardia e più sviluppato di quello comunitario. Capisco bene però l’esigenza attualmente importantissima di dare lo scossone con una strategia che invita a non correre rischi.
Sul cd “legittimo” impedimento e il nucleare nulla quaestio, da parte mia.
“Tu voti una persona di cui ti fidi ed essa è autonoma nelle sue determinazioni”.. perfetto!! E se metti caso tu voti uno che poi va nello schieramento opposto e fa le cose totalmente contrarie a quelle che aveva detto in campagna elettorale? Capisco che non si possa predeterminare tutto, ma almeno prevedere l’impossibilità di cambiare schieramento quello si!! o no?
No.
(secondo me)
Quindi, per fare un esempio pratico, ha fatto bene Scilipoti a passare da IDV al PDL?
@ spunto cattolico
In tema di nucleare, dopo aver scoperto il batterio che si mangia l’inquinamento pensa che si potrà scoprire anche il batterio che si mangia le scorie nucleari ?
@ spunto cattolico
In tema di schieramento:
“ma almeno prevedere l’impossibilità di cambiare schieramento quello si!! o no?”
“La vostra parola Sì significhi Sì, il vostro No, No; poiché il di più è dal malvagio.” ( Matteo 5.37)
Benché sia vero che solo i morti non cambiano idea,
“la giustizia dev’essere la cintura dei suoi fianchi, e la fedeltà la cintura dei suoi lombi.” ( Isaia 11.5)
Riflessione sul Referendum
Fatto 100 il totale degli aventi diritto, perché sia valido occorre che partecipi il 50,1%.
Vince la maggioranza del 50,1%, ossia il 50,1 % del 50,1%, ossia il 25,05% del totale degli aventi diritto.
Chi pensa che sia giusto decidere secondo il parere del 25,05% degli aventi diritto che forse non sanno neanche per che cosa si sta votando e quali sono le implicazioni di quel voto ?
Spunto! Scilipoti mi disgusta, ma l’unica sanzione per la sua scelta sarà la responsabilità politica. L’elettorato giudicherà con il prossimo voto se scili è rappresentativo o meno. La nostra è una repubblica parlamentare.
50% + 1 persona. NON 50,1%
Riflessione sul Referendum
“l’operaio merita il suo cibo.” ( Matteo 10.10)
Perché mai sarebbe ingiusto compensare chi ti porta l’acqua pubblica a casa dopo averla depurata ? E sarebbe giusto continuare a finanziare la casta “dei trombati dei partiti” che non te la portano a casa e non te la depurano e lasciano che gli scarichi fognari siano fatti a mare senza controllo ?
Riflessione sul Referendum
Se le energie rinnovabili non saranno sufficienti a fornire l’energia necessaria a mantenere accese le lampadine, che si fa ? Si risparmia ? O avrà la precedenza chi potrà pagare di più ?
@Gioab
Penso che al di là di ogni considerazione ed opinione sia inevitabile che nel futuro si faccia una politica eco-sostenibile (non solo come fonte ma anche come eliminazione di sprechi).
Per quanto riguarda il referendum sull’acqua: tu metteresti la mano sul fuoco che la gestione dei privati sull’acqua sia limpida e non foriera di specuazioni come attualmente avviene in ogni campo in cui si è provato a privatizzare (luce,gas,telefono, benzina)?
Gioab:
– “Riflessione sul Referendum: l’operaio merita il suo cibo ( Matteo 10.10)”. Simpatico, questo Matteo sindacalista!
-E “Se le energie rinnovabili non saranno sufficienti a fornire l’energia necessaria a mantenere accese le lampadine, che si fa ? Si risparmia ? O avrà la precedenza chi potrà pagare di più ?”
Penso che sia proprio così, Gioab: l’una e l’altra. Perché le NON rinnovabili, per loro natura, sono destinate a finire.
E forse arriverete (non io, anche se il nostro Presidente nella prossima campagna elettorale lusingherà con la promessa di allungare la vita a centovent’anni – e c’è pure in corso l’altra promessa, d’un paio d’anni fa, quando dichiarò che il cancro sarebbe stato debellato in tre anni…) a forme di comunismo virulento in cui coloro che non potranno pagare venti euri un litro di benzina si apposteranno presso i garage dei proprietari dei SUV, e glieli foreranno una volta a settimana. Finché i proprietari, esasperati, si stancheranno e regaleranno i loro SUV ai poveri, che li utilizzeranno come piccoli appartamenti.
Se poi B sarà ancora il nostro Capo, onde evitare manomissioni ai suoi SUV e maltrattamenti agli altri proprietari, inventerà un apposito decreto per passare gratis a ogni possidente sei guardie, nel caso addette ad essere “guardie del SUV”, pagate con imposte speciali spalmate su tutti gli elettori. E dimostrerà, ancora, che non sarà una “legge ad personam”, bensì una legge epocale. E i cittadini, poveri, lo inneggeranno ancora come una benedizione del Signore.
Così, Gioab, si può prospettare il futuro, stando a come finora sono andate le cose.
Un caro saluto a tutti.
@ Mattlar
Non stavo parlando di persone, in quel caso sarebbe giusto 50%+1
Stavo parlando di percentuali di votanti in questo caso 50,1% perché è maggiore di 49,9%.
Le percentuali non sono persone. Sono numeri.
@ spuntocattolico
“tu metteresti la mano sul fuoco che la gestione dei privati sull’acqua sia limpida e non foriera di specuazioni come attualmente avviene in ogni campo in cui si è provato a privatizzare” ?
“NO!” Mica voglio fare Muzio Scevola.
“Poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” ( Romani 3.23)
?????
il referendum è valido se partecipano 50% degli elettori, più uno (elettore).
Giratela come vuoi, ma la validità del referendum dipende dal voto di almeno una persona votante, oltre alla percentuale del 50%.
&- ma, Gioab1:
“Stavo parlando di percentuali di votanti in questo caso 50,1% perché è maggiore di 49,9%”.
Un quorum composto dal 50% + 1 (elettore), è ben diverso dal 50,1%.
Se il numero degli elettori aventi diritto fosse di 50.000.000, il quorum sarebbe di 25.000.001 elettori. Se tu applicassi il 50,1%, troveresti un quorum di 25.050.000, ben più alto del primo.
Di Pietro farebbe subito ricorso (tra l’altro, con i personaggi con cui abbiamo a che fare, penso che tali cose possano anche accadere).
&- Gioab2:
sentendomi, stasera, io pure un po’ pedante com’è nel tuo usuale, vorrei farti qualche domanda.
Citi: “Poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” ( Romani 3.23).
Non trovi singolare che S. Paolo usi la terza persona plurale anziché la prima? Non apparteneva, lui pure, al “tutti”? O, piuttosto, pensava a un “tutti” + uno (lui, come soggetto speciale?). Non si configura come una forma di alterigia, il mettersi fuori? Che ne pensi?
Un saluto
Andrò a votare intanto perché lo sento come un dovere,come ho già avuto modo di dire, e inoltre nella speranza che si raggiunga il quorum. Mi indigna il fatto che chi si astiene, lo faccia spudoratamente in mala fede per far fallire il referendum. Vigliaccamente,per paura che vinca il “sì”.
Sento in giro tanti che dicono che il referendum è anti-democratico perchè una minoranza può decidere per tutti… bhè allora io dico che anche le normali elezioni possono esser anti-democratiche visto che se si presentasse, per assurdo, una sola persona al voto e votasse per un partito risulterebbe che quel partito ha il 100% dei consensi…
Spunto !!!
Spero che tu non abbia frainteso le mie parole e che tu stia alludendo ad opinioni di altri. A scanso di equivoci, vorrei precisare che non ho mai sostenuto che il referendum è antidemocratico. Tutto al contrario, è uno strumento democraticissimo. Ho solo sostenuto che in democrazia il diritto della maggioranza è quello di decidere e il diritto delle minoranze è di mettere in discussione le decisioni della maggioranza potendo accedere a maggioranze alternative: questo è quello che fa, che può fare e che garantisce il referendum. Non di più.
@ spunto cattolico
“per assurdo, una sola persona al voto e votasse per un partito risulterebbe che quel partito ha il 100% dei consensi…”
E poi farebbe tutto da solo, il capo del governo, e svolgerebbe tutti i ruoli da solo. Proprio un assurdo !
@ Marilisa
“Mi indigna il fatto che chi si astiene, lo faccia spudoratamente in mala fede per far fallire il referendum. Vigliaccamente,per paura che vinca il “sì”.”
Anche intollerante ?
@ giosal
Provo a spiegare:
Se ipoteticamente gli elettori fossero 33 milioni per rendere valido il referendum dovrebbero presentarsi al voto 16.500.000+1
Dei 16.500.000+1 votanti per essere valido dovrebbero esserci 8.250.000+1 che votassero a favore o contro e 8.250.000+1 sono il 25,00303030% del totale
Avendo ragionato solo in numeri percentuali il mio ragionamento era simile nella sostanza diverso nei numeri perché quel +1 su 33 milioni in percentuale è solo uno 0.000003%
Avrei dovuto scrivere 50,000003% anziché 50,1% (accetto la riprensione) infatti su 33.000.000 il 50.000003% = 16.500.00099
Ma la questione non verteva sulla precisione del totale quanto sul concetto che un 25,00303030% riesce ad ottenere un risultato favorevole o contrario pur non essendo la maggioranza bensì solo un quarto degli elettori.
p.s se è così amante dei numeri, faccia attenzione che quel +1 viria in percentuale se il numero degli elettori fosse diverso dai 33 milioni ipotizzati.
Ho reso chiaro ?
@ spunto cattolico
Perdoni se ritorno sull’argomento
Non intendevo dire che è “antidemocratico” quanto il fatto che sia solo un quarto degli elettori che può decidere anche perché tutti hanno l’opportunità di votare ma non tutti lo fanno quindi è una responsabilità di chi non partecipa non di chi ha partecipato.
@ giosal
L’apostolo Paolo dicendo “tutti” includeva anche se stesso perché la scrittura dice : “Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna.” – quel chiunque indica “tutti quelli che hanno fede in lui” e non significa necessariamente cattolici o protestanti o altro.
Chiunque vale per tutti – (diz. Italiano – pron. indef. [ solo sing.] qualunque, qualsiasi persona; chicchessia)
Il vero quesito non è se si tratta di + 1 o -1 perchè certamente l’apostolo Paolo + +1 quanto “come si fa ad aver fede in lui” ?
E Se posso anticipare, ancor prima di “come si fa ad aver fede in Lui” c’è un ulteriore questione da stabilire, “ come si può essere sicuri che sia Lui proprio quello in cui bisogna avere fede ? “
Per es. gli ebrei non ci credono, i mussulmani dicono che è un profeta ecc. perchè proprio Lui ?
Giaob è la democrazia bellezza, è la democrazia. Normalmente 945 persone decidono per 57 milioni.
@Gioab
Mi perdoni Lei, ma il fatto che decide una minoranza è fuorviante in quanto ognuno ha la possibilità di esprimere la propria opinione. Se la maggioranza decide liberamente di non utilizzare il proprio diritto di voto, delega (come succede ripeto anche nelle elezioni politiche) la decisione agli altri. Quindi è una risposta democratica (come anche voi tutti affermate).. a che servono i calcoli sulle minoranze??
Spunto !
Il quorum strutturale, cioè il requisito per cui i votanti devono essere il 50%+1 degli elettori, serve a rispondere alle osservazioni come quelle di Gioab, le quali – poiché è presente appunto il quorum strutturale – diventano inutili !!!
@ mattlar
“Giaob è la democrazia bellezza, è la democrazia. Normalmente 945 persone decidono per 57 milioni.”
La sua affermazione è corretta. Ha ragione è la democrazia. Però chissà perchè se il termine stabilito è 5 anni ogni 2 voglio cambiare con la spallata. Questa non è democrazia è prepotenza !
@ Gioab
Nessuna intolleranza, caro lei. Indignazione e intolleranza sono due cose assolutamente diverse, controlli nel vocabolario.
Ma per completare il discorso, non andare a votare sapendo che le proprie astensioni si assommeranno a quelle cosiddette fisiologiche ( di quelli che normalmente e per scarsa conoscenza o, ancor peggio, perché preferiscono ” l’andare al mare” di craxiana memoria, non ci vanno) significa essere “astensionisti biforcuti” come acutamente ha sostenuto un famoso giornalista. Anche per questo motivo è bene andare a votare.
@ Marilisa
Lei ha ragione, Indignazione e intolleranza sono cose diverse. Indignazione= vivo risentimento sdegno, rabbia; mentre intolleranza= insofferenza, incapacità di tollerare, impazienza.
In tema di referendum io ho fatto una scelta diversa, ben sapendo che come ho già scritto, non c’è nessuno uomo imperfetto che benché animato da buone intenzioni sia in grado per fare qualcosa di perfetto. La conclusione è che non mi faccio abbindolare dalle buone intenzioni di alcuni imperfetti e furbacchioni perché so che alla fine non riusciranno vuoi per incapacità, vuoi per malignità o per convenienza.
Credo che questa faccenda sia solo un grande inganno, far credere che ci sia qualcuno in grado di risolvere ciò che non è dato all’uomo risolvere. Pertanto io voto in un altro modo pur comprendendo il suo giusto sdegno. Ma non sarà l’essere sdegnati che risolverà il problema.
“Non si coglie uva dalle spine né fichi dai cardi, vi pare?” ( Matteo 7.16)
“Fratelli miei, un fico non può produrre olive né una vite fichi, vero? Né l’acqua salata può produrre acqua dolce” (Giacomo 3.12)
“Chi può produrre qualcuno puro da qualcuno impuro? Non c’è nessuno.” ( Giobbe 14.4)
Non ci faccia caso, io credo a ciò che è scritto lei no. E’ tutta qui la differenza.
“E gli stessi dèi senza valore passeranno completamente. E la gente entrerà nelle caverne delle rocce e nelle buche della polvere a causa del terrore di Geova e davanti alla sua splendida superiorità, quando egli sorgerà per scrollare la terra. In quel giorno l’uomo terreno getterà ai topiragno e ai pipistrelli i suoi inutili dèi d’argento e i suoi dèi d’oro senza valore che avevano fatto perché egli si inchinasse davanti ad essi, per entrare nelle buche delle rocce e nelle fenditure delle rupi, a causa del terrore di Geova e davanti alla sua splendida superiorità, quando egli sorgerà per scrollare la terra. Per il vostro proprio bene, tenetevi lontani dall’uomo terreno, il cui alito è nelle sue narici, poiché in base a che cosa deve egli stesso esser preso in considerazione?” ( Isaia 2.18-22)
“Pertanto io voto in un altro modo pur comprendendo il suo giusto sdegno.”
Mi sta molto bene che lei, Gioab, voti, anche se in un altro modo.
Forse non mi sono spiegata. Io sono indignata dal fatto che non si vada a votare, proprio per voler essere “furbacchioni”. Rilegga con attenzione il mio ultimo post e se ne accorgerà.
Ho sempre detto: si vada a votare comunque, anche per il “no” se così sembra meglio. Non ammetto l’astensione ( il non andare alle urne ), che ha la finalità dichiarata di non fare raggiungere il tanto temuto quorum, cioè, astutamente, di far fallire il referendum.
Con tutto il rispetto, anche lei mi sembra un po’ ingenuo.
GIOAB, non capisco quale sia la prepotenza. Ogni cinque anni il termine di che cosa? ogni due anni la spallata?!?!?
Non capisco. Forse c’è un equivoco di fondo.
Cinque anni è il termine perché non sia proposta una legge di contenuto analogo a quello abrogato dal referendum. Per il resto, il referendum è un istituto ordinario di democrazia diretta che – fermi restando i requisiti per porre il quesito e i tempi tecnici perché sia esaminato da Corte di cassazione e Corte costituzionale – si potrebbe fare anche una o più volte all’anno…
Ma non so se ho interpretato bene quello che lei diceva con polemica… ?
Mattlar, credo che Gioab volesse parlare di cinque anni di governo, che ogni due anni viene messo in discussione.
Qui un’ultima testimonianza, molto molto qualificata, di Alberto Barocas contro le centrali nucleari.
http://www.repubblica.it/ambiente/2011/06/10/news/perch_voter_si_al_referendum_sul_nucleare-17463456/?ref=HREA-1
È una posizione simile a quella di Margherita Hack, qui riportata qualche giorno fa e condivisa, mi sembra da Marco: “sì” alla ricerca nel nucleare (anche per lo sviluppo, possibile, della “fusione”), “no” alle centrali a fissione. È anche la mia posizione.
Rubbia stesso suggerisce di ricorrere, al di fuori del nucleare, a un mix tra rinnovabili e gas, muovendoci nel contempo verso la “fusione”.
In tale contesto sto leggendo qualche polemica sull’ intento strategico dell’ENI di diversificare le fonti di gas partecipando al progetto del gasdotto “Nabucco”.
L’italia attualmente prende gas un po’ dall’Olanda, ma soprattutto dalla Libia, dall’Algeria e dalla Russia. In progetto ci sono altri due gasdotti: il “South Stream”, ancora dalla Russia e, appunto, il “Nabucco”, che nasce in territori Kazaki, Tukmeni e Azerbajani.
Ma sembra che qualche italiano si sia opposto alla nostra partecipazione a quest’ultimo progetto. I sospetti cadono sul nostro Presidente, che pare abbia implicazione diretta e personale nel South Stream, e quindi potrebbe vedere il Nabucco come possibile concorrente nel venderci il futuro gas.
Come si osserva, è un argomento importante nella strategia energetica italiana, di cui naturalmente il cittadino comune sa ben poco. Forse, il sen. Ceccanti potrebbe aiutarci a chiarire?
A proposito di diverse tipologie di cattolici (A,B,C ecc.), ecco un sentimento che possiamo condividere tutti.
il ribrezzo per il fatto che tanti milioni di connazionali seguano un panzone coi capelli tinti, fasciato in doppiopetto di sartoria, demagogo senza scrupoli; un affarista sempre bene attento ai soldi che guadagna ma anche così narcisista da pensare che il paese ruoti intorno a lui …
Naturalmente parlavo di Michele Santoro …
(Però se rileggete la descrizione va altrettanto bene per S.B. che per M.S. … Avrei potuto anche aggiungere: “uno che son vent’anni che chiagne e fotte” e andava bene lo stesso per entrambi …)
Ah, già che ci sono: alle animulae vagulae blandulae di costì, tanto ferite dal fatto che dei puzzoni come me domani e dopodomani se ne staranno a casa, non dà per niente fastidio l’altro fatto, che la stragrande maggioranza di quelli che andranno “a votare sull’acqua” crederanno di dire no alla sua privatizzazione, cioè saranno imbrogliati?
Coscienza a geometria variabile?
Gioab i cinque anni sono un onere non un diritto. Ognuno lo mette in discussione quando vuole, se non si amministra bene.
concordo che lo slogan sulla privatizzazione dell’acqua è ingannevole e falso.
Vengo a sapere ora che le schede per i referendum hanno le caratteristiche della cara carbone con il rischio, lasciandole sovrapposte al momento della votazione, di scarabocchiarle. E con la prospettiva del successivo annullamento.
Sarà l’ultima gherminella studiata a tavolino, o la solita imprevidenza dei nostri baldi amministratori?
Leonardo, credo che in molti siamo d’accordo nel ritenere Santoro un fazioso e spesso intollerabile. Ma in fondo è un cittadino come tutti noi, e spesso in TV ha lavorato contro i potenti, invece di blandirli con programmi “cuciti su misura” (come, ad esempio, disse e come fa da sempre un altro).
Così mi sconcerti quando me lo metti sullo stesso piano di quest’altro:
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/06/11/news/le_telefonate_briatore-santanch_silvio_continua_a_far_festini-17532423/
che è il nostro Presidente del Consiglio e padrone di mezz’Italia nostra.
È madornale!
La mia era una battuta, per dire che se si va avanti a caricature poi bisogna stare attenti perché c’è caso che i “disegnatori satirici” assomiglino terribilmente ai loro personaggi.
Sì, e intanto arrampichiamoci sugli specchi per non andare a votare.
Marilisa, sospetto che lei sia come Rosi Bindi (secondo la nota battuta di Sgarbi): più bella che intelligente.
Leonardo, questa è inopportuna:
su questo blog ci sono solo donne belle
🙂
e sorridenti
🙂
e spiritose
🙂
dunque intelligenti
🙂
Leonardo, sospetti pure; io nei suoi riguardi non sospetto, ho la certezza che è uno zoticone.
Comprendetelo, poveretto!
Appena prende un po’ di confidenza manifesta con candore la sua natura di volgarotto da nave di crociera. Forse è uno di quelli che descrive clodine al mare con il costumino attillato … “sai da quegli slippini di cotone, lisi, consunti dal tempo, riminiscenza magari degli anni ruggenti per cui il tessuto, cedendo, fa cadere gli umori e pure le braccia ?!…Insomma, quando non si è più i “ghepardi di una volta” ci si deve regolare.”
Mi piacerebbe essere così, ma purtroppo non vado alla spiaggia da una quindicina d’anni, pur abitando a meno di venti chilometri dal mare.
Certo, se ci andassi sono sicuro che indosserei proprio slippini di cotone lisi e consunti dal tempo. O almeno lo spero.
(Però nel mio piccolo ho anch’io le mie certezze, in questo caso comprovate dalla lettura dei suoi interventi nell’altra discussione: Marilisa è racchia).
Sì, caro lei, sono racchia ( se le fa piacere crederlo), ma non mi abbasso ai suoi infimi livelli, e comunque anche le racchie hanno il diritto di esistere e di dire ai villani come lei, e come qualcun altro da cui lei ha imparato, che sono dei cafoni ignoranti.
Leonardo è nervosetto…
Come sono contento!
Leonardo, ma che ti succede?… Non ti ricordo cosi’…”svaccato” nella tua terminologia con le nostre signore…! Mai, o mi sbaglio? Ok, dovrei farmi ‘li cavoli miei ma….
E poi spero che vada a votare: anche quando le regole non piacciono -e con ragione, come hai spiegato tu- le regole “si rispettano” almeno fino a che non si cambiano… Io penso che sia piu’ consone all’imperfetto sistema democratico votare che astenersi!!!
Ma padre, anche lei analfabeta in democrazia?! Non partecipare ai referendum è un diritto, e io l’ho esercitato quasi sempre (credo di essere andato a votare solo a quello sull’aborto, per quello sul divorzio non avevo ancora l’età). Chi dice il contrario o è in malafede o è ignorante come una capra. Per piacere, non mi dica che le devo spiegare perché!
Quanto all’epiteto scortese, che ci vuol fare? Io sono molto incline all’ipocrisia con le signore e di lusinghe non ho mai la lingua stucca, ma quella battuta di Sgarbi mi piacque troppo (quando la disse lui; poi se non ricordo male Berlusconi la replicò malamente, ed era già un segno del suo declino).
Son contento che Marco sia contento e perché continui ad esserlo proverò ad innervosirmi, però finora sono molto placido.
Ma che lei se ne intenda piu’ di me in democrazia, non ci piove! Avvocato poi, figurati… Come lei sa, dentro la Chiesa non “si funziona” a democrazia. Ma secondo me, -occhio e croce- votare e’ “piu’ cristiano” (tra virgolette ehhhhh!) che astenersi.
Nessuna lusinga richiesta…: anche perche’ mi sembra che le nostre signore/mamme/nonne/sorelle siano normalmente rispettuose e gentili…e che, invece, molte nostre reazioni rigurgitino di aggressivita’…spesso gratuita. Non mi escludo da questa critica.
E adesso -promise- torno a ‘li cavoli miei! Buona domenica di Pentecoste.