Bambina di prima elementare rimproverata dalla mamma che trova una nota nel quaderno: “Ha dimenticato due volte di fare il disegno del gatto che avevamo visto in un cartone”. “Fede come mai non hai fatto il disegno? Ti sei dimenticata due volte di farlo?” – “Mamma è la vita, non lo sai?”
Mamma è la vita – non lo sai?
23 Comments
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La bambina sembra essere assai precoce: ha già capito tutto.
Il problema, scusate, mi sembra risieda nella maestra e nella tipologia della comunicazione scuola-famiglia. Ne ho parlato con mia moglie, che è laureata in pedagogia e insegna nelle elementari da quasi 40 anni. Nei primi mesi della prima elementare è fondamentale il lavoro col bambino perché acquisisca l’organizzazione, cioè portare l’occorrente , seguire, partecipare in maniera efficace ecc. fare i compiti a casa ecc. Questi vengono solitamente iniziati a scuola e dati da completare a casa, poi ripresi a scuola, incentivati con lodi se fatti bene e cercare di capire, se non vengono fatti, quali sono i motivi ecc, Insomma, mi pare di aver capito che è un lavorone molto importante. Forse quella maestra non vi si è dedicate sufficientemente, a sentire la frase della bambina. La comunicazione forse è stata un po’ fredda.
O.T.: Riguardo agli strascichi del Sinodo (e in vista di quello del prossimo anno) mi ha colpito la specularità di due articoli.
In Magister si sottolinea che al Sinodo non sono state invitate le famiglie neocatecumenali che, dice, “sono le più impegnate nel mettere in pratica il modello del matrimonio cattolico” (famiglie numerose, aperte alla vita…)
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350922
Da notare che Magister è sempre stato molto critico con questo movimento.
D’altra parte il sedicente “Cenacolo degli amici di Francesco” (da intendersi come Papa Francesco), alla loro prima uscita hanno invitato (ovviamente) Kasper e Coccopalmerio, il quale ultimo “altro grande protagonista del Sinodo”, ha subito ribadito che l’Assemblea “non doveva necessariamente riproporre la dottrina sulla famiglia, ma illuminarla nelle situazioni concrete in cui si trovano oggi sia il popolo cattolico che l’intera società”. E :”Nel Sinodo appena concluso si è posta “molta attenzione” sugli elementi positivi che ci sono anche nelle coppie ‘non regolari’. Forse sarebbe stato il caso di “invitarne qualcuna” già nello scorso ottobre, ma si potrà magari ‘recuperare’ nella prossima occasione”
Vedi: http://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/437-prima-uscita-pubblica-per-gli-amici-di-papa-francesco.html
Bene. Mi pare di capire che al Sinodo questi cardinali (che ne sono i protagonisti), NON vogliono le famiglie che seguono l'”Humanae vitae” e gli insegnamenti della Chiesa, ma bensì le famiglie “non regolari” (cioè, mi par di capire, conviventi, omosessuali ecc.) Non poteva che essere così, visto che il boss del Cenacolo è un propugnatore di un radicale cambiamento della dottrina nei confronti dell’omosessualità attiva, che dice: “Non è una devianza, ma fa parte della natura. L’omosessualità è un’attitudine umana. Quindi ci troviamo di fronte a una grande sfida, fuori e dentro la Chiesa”. E a proposito di Chiesa, Luise non ha fatto misteri: «Ci sono tanti gay, attivi e passivi, anche in alto».
Vedi: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-amici-del-papama-molto-interessati-10936.htm
A parte che ormai è Magister 2000 pettegolezzi su pettegolezzi ma poi questo insistere a tamburo su due temi in croce una simpatia.
E dall’altra parte spero che non partano con la campagna sul sacerdozio femminile (non sono né favorevole né contraria diciamo che mi interessa quasi zero) a un altro fronte di scontro non resisterei..
http://www.huffingtonpost.it/lucia-annunziata/tor-sapienza-maltempo-renzi-paura_b_6151434.html?utm_hp_ref=italy
http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2014/2014-11-14/2014111428841887.pdf
Per certi versi il paese sembra potersi aspettare qualche cosa di serio solo dal Papa.
E’ la vita …. Una posizione che si sente spesso anche tra i grandi, posizione che può preoccupare: è rinunciataria, trascura che, in qualche modo, abbiamo il potere di modificarla, la nostra vita.
Basta guardarsi intorno, alla ricerca del cambiamento, cercando di capire le cause del degrado ed agire di conseguenza, ma, soprattutto, con la fiducia che qualcosa si può sempre fare.
Non è facile, sia il trovare le cause che definire i comportamenti correttivi che, ancor più, metterli in atto, con i sacrifici che essi richiedono.
Non è facile, ripeto, ma quando tutti si rassegnano, diventa impossibile.
Credo che ognuno di noi, per combinare qualcosa, abbia bisogno di in ideale che renda più sopportabili i sacrifici. Anche Giorgio Bocca aveva detto qualcosa del genere, commentando la situazione del nostro Paese:
(L’Espresso, 5 maggio 2011)
“L’unica soluzione, forse, è di tipo religioso e morale, non di semplice razionalità.”
Serve, certo, una pedagogia per i bambini, è fondamentale, ma sembra proprio necessario correre dietro anche ad i grandi.
L’importante è avere idee giuste, fiducia e perseveranza, pare facile ……
Mi dispiace Sara che consideri quello che scrive Magister pettegolezzi,ma mi sembra che siano fatti, cioè: chi viene invitato e chi no, cosa dice Tizio e cosa risponde Caio ecc. Non per fare il difensore d’ufficio, ma per quanto riguarda Burke ci aveva azzeccato, mi pare.
Per quanto riguarda le altre campagne (sacerdozio femminile e preti sposati) confido che siano in agenda molto prossimamente, vedi:
https://anticattocomunismo.wordpress.com/2014/11/12/dalle-fessure-del-tempio-allerrore-in-cattedra/#more-3641
e : https://anticattocomunismo.wordpress.com/2014/11/08/padre-dors-un-prete-un-po-troppo-di-frontiera/#more-3645
Anticattocomunismo già butta bene, o santo cielo…
Sara
Magister2000 🙂 🙂 🙂
Una definizione più che appropriata.
Non bisogna farsi fuorviare dai nomi…. l’importante è la notizia, come scriveva sulla testata Panorama anni fa, quando c’era Sechi direttore: “I fatti separati dalle opinioni”….. Cioè leggere cosa dice uno, cosa scrive l’altro, chi viene invitato e chi no….. Poi ognuno può farsi i suoi commenti, chi a favore chi contro, nella libertà. Per intendersi, che lo scriva il Manifesto, l’Osservatore Romano o lo riprenda un sito con questo orrendo nome, sempre fatto è, che Don Pablo D’ors sia stato nominato consigliere del Pontificio Consiglio della Cultura, il dicastero diretto dal Card. Ravasi, e che lo stesso sacerdote propugni le tesi sopramenzionate a favore del sacerdozio femminile e della fine del celibato dei preti, è un fatto. Come che non siano stati invitati al Sinodo gli strenui difensori della famiglia cristiana tradizionale e invece Coccopalmerio auspichi l’invito delle famiglie non regolari, è un altro FATTO.
Anticattocomunismo. ….OMG!
Non ho aperto i links, mi è bastato il nome del blog
El sacerdote madrileño Pablo D’Ors, recientemente nombrado consejero del Pontificio Consejo de la Cultura (PCC) y promotor del budismo zen, ha mostrado su apoyo a la ordenación de mujeres como presbíteras en el diario italiano La Reppublica.
http://infocatolica.com/?t=noticia&cod=22423
Quindi era scritto su Repubblica del 5-11-2014 , questo vi aggrada ?
Sbagliando si impara (o, almeno, si dovrebbe…).
Condivido il discorso di Gianrinaldo.
Certe riflessioni, a prescindere dalla fonte (che poi comunque non sarà peggio di Repubblica o dell’Unità…), ci aiutano anche a capire come mai al Sinodo la discussione ha preso una certa piega piuttosto che un’altra.
Gianrinaldo, metti link più appetibili per i signori dal palato fine: questo è in italiano e molto appetibile:
http://www.repubblica.it/cultura/2014/11/05/news/padre_d_ors_apriamo_la_chiesa_alle_donne_sacerdote-99803784/
Apriamo, apriamo, “Apres le Paques est fete ancore”
un bel portale religioso in spagnolo:
http://www.periodistadigital.com/religion/
«spero che non partano con la campagna sul sacerdozio femminile (non sono né favorevole né contraria …»
Gulp! Sara1, lei ha delle intermittenze, non del cuore ma della mente; degli attimi in cui si distrae, dimentica di essere una ragazza sveglia e si immedesima, a sua insaputa, in una demente tipo picchio.
Ma le pare che dipenda da lei essere favorevole o contraria al sacerdozio femminile? Cioè a una cosa inesistente? Il sacerdozio chi lo fa? Gesù Cristo. Ha fatto il sacerdozio femminile? NO. Fine della storia. Non c’è da essere né favorevoli né contrari.
Essere favorevoli al sacerdozio femminile (o non esserlo, è lo stesso), è come essere favorevoli all’esistenza dei marziani.
Quindi, la prego, torni in sé e non dica, con quella nonchalance, di astenersi al referendum per le donne prete. Dica che non c’è nessun referendum.
Ho citato picchio, senza volere, e forse debbo spiegarle perché la disistimo tanto. Sono sicuro che non gliene frega niente, quindi glielo dico. Una delle prime volte in cui è comparsa qui ha detto, vantandosene, che quando c’era quell’altro papa, quello che le stava così antipatico, aveva smesso di andare a messa. (Vado a memoria, ma il senso era quello).
Mi sembrò, e mi sembra tuttora, un tale “abisso orrido immenso” di stupidità che ha determinato il mio giudizio su di lei. Perché veda, a me probabilmnete il papa di adesso sta mille volte più antipatico, ma non mi sognerei mai di smettere la frequenza ai sacramenti per questo, anzi … E così farebbe qualunque cattolico “normodotato”.
Quindi non se la prenda: se sono più sollecito nei confronti di Sara1 è perché le sue sono cadute accidentali, piccoli lapsus che le capitano ogni tanto e che si possono rimediare alla svelta, ma voglio bene anche a lei :-).
Franti sul sacerdozio femminile sapevo che la questione era stata chiusa da Giovanni Paolo II e onestamente, non essendo argomento che mi interessa, non so se ci siano motivi ulteriori per riaprirla, non mi pare che il Papa sia particolarmente propenso. Da parte mia spero solo che non si apra con questo argomento un altro fronte di scontro dentro la Chiesa. Intendevo solo quello.
Ok
Nel merito del sacerdozio femminile la penso esattamente come Franti (che scherza con il fuoco stuzzicando i picidi di questo blog).
Franti, non hai mai visto “The Birds” di Alfred Hitchcock?
A proposito, Federico, hai sentito dire che dalle nostre parti fra meno di due settimane ci sono le … com’è che le chiamano? … elezioni, credo. Qui da me non ne parla nessuno, come se votare fosse una cosa strana, di cui non si vede l’utilità, dato che tutti danno per scontato che il potere ce l’abbia, da sempre e per sempre, la “Ditta”, come la chiama quel poveruomo.
Dovrebbero portare qua in gita le scolaresche, per fargli vedere come il concetto di democrazia possa evaporare completamente, fino a diventare etereo, impalpabile, fantasmatico … . Credo sia più emozionante la vigilia elettorale in Corea del nord.