E’ passata una settimana da quando ho scritto una lettera aperta a Magdi Cristiano Allam (vedi post del 7 aprile) chiedendogli di chiarire un’affermazione che aveva fatto in un’intervista al settimanale Tempi – affermazione che sembrava attribuire più a un giudizio sull’islam violento che all’attrattiva della figura di Cristo la ragione profonda della conversione al cristianesimo. Ho sollecitato il collega due volte al telefono e due volte per e-mail, mi ha detto che avrebbe risposto ma ancora non l’ha fatto e io sono in partenza per gli Usa con il papa. Torno dunque da solo su quell’argomento che avrei voluto trattare in dialogo con Magdi Cristiano. Egli mi ha chiesto di scusarlo perchè impegnatissimo nel dare l’ultima mano al nuovo libro che sta consegnando all’editore. Io lo scuso facilmente, avendo l’esperienza della consegna di un testo a un editore che preme. “E’ un libro – mi ha detto – in cui parlerò appunto della mia conversione e del mio rapporto con Dio. Il titolo sarà Grazie Gesù e il sottotitolo La mia conversione dall’islam al cattolicesimo“. La scelta del titolo per il nuovo libro mi dice che quella frase da me segnalata come equivoca va senz’altro interpretata in maniera favorevole a Magdi Cristiano e alla veracità della sua conversione. Naturalmente darò il migliore spazio alla risposta del collega, quando arriverà. – Ancora una parola sula partenza per l’America: sarà il 93° mio viaggio nel mondo per coprire una trasferta papale, 85 con papa Wojtyla e otto con papa Ratzinger. Sono stato al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite sia nel 1979 sia nel 1995, cioè in occasione di ambedue le visite di Giovanni Paolo. In occasione della prima andata a New York ero salito su una delle Twin Towers, stavolta scenderò nella voragine di Ground Zero. Porterò con me i miei visitatori.
Magdi Cristiano Allam ora scrive “Grazie Gesù”
34 Comments
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Buon viaggio Dott.Luigi, pregherò per lei affinché questo viaggio sia forièro di grandi benedizioni. Ci porti nel suo cuore e quando sarà sul Ground Zero dica un’Ave Maria da parte mia. So che non sarà possibile dire al Santo Padre:” Clodine ti abbraccia e ti vuole bene” sarà sufficiente pensarlo e il risultato è garantito!
Mi raccomando dott Luigi, non si strapazzi troppo.
Nell’augurarle un ottimo viaggio l’abbraccio con grandissimo affetto
Ci mancherà la sua presenza.
In Cristo e in preghiera
Clodine
Consiglio vivamente visita al Rockefeller Center – stracolmo di riferimenti biblici, compreso il “forgeranno le loro spade in vomeri” di Isaia – e, più su, sempre sulla V avenue, poco prima della sinagoga, di fronte a Central Park.
Vale la pena fare due passi per vedere un palazzo con inciso a lettere cubitali “Ama il tuo prossimo come te stesso”, no?
Ah, se come si dice il Papa parlerà all’ONU facendo riferimento alla regola aurea, tenete conto che il disegno di Norman Rockwell ad essa dedicato è stato trasformato in un bellissimo mosaico proprio fuori da una delle sale principali del Palazzo di Vetro.
http://image30.webshots.com/466/5/57/16/2216557160049546672fQLoQb_fs.jpg
Luigi buon viaggio. E a Ground Zero porta il nostro amore per le vittime di ogni violenza, stupida perché tale. Nel ricordo di quel “il cuore dell’uomo è un abisso” che Papa Wojtyla pronunciò quel giorno tremendo, scendi nell’abisso di New York con la luce della speranza cristiana. Per tutti.
Buon viaggio, caro Luigi….MARIA ACCOMPAGNI IL SANTO PADRE E LEI in questa tappa Statunitense.
Buonanotte a tutti….
F.
aspettiamo il libro di Allam.
per Alessandro e gli altri; a me risulta che il Rockfeller Centre, non a caso costruito di fronte alla cattedrale di St Patrick (quasi ad oscurarla), sia in realtà un colossale monumento massonico. Tutti gli artati riferimenti biblici cui ti riferisci, alcune caratteristiche architettoniche e cabalistiche ne sarebbero una prova. Nonchè un curioso effetto di luci che fa comparire strane cose sulle gigantesche vetrate… solo leggende metropolitane?
Omnia munda mundis.
http://www.flickr.com/photos/brassman/277859714/
… COMUNQUE BELLISSIMO
Buon viaggio e… non ti dimenticare di noi!!
non proprio “omnia omnia” , però 😀
… ma l’hai vista la foto? E poi non ho trovato quella con S.Francesco,…
Certo non è barocco napoletano, la cultura è diversa e Atlante sta proprio di fronta a S.Patrick a dire quello che l’uomo può fare, ma mi pare più un misto di calvinismo e positivismo, niente a che fare col massonico nostrano che là non sanno nenahce cos’è…
relativismo? 😉
Relativismo no di sicuro se parliamo di Rockefeller: si è pure fuso in bronzo il proprio credo, in un angolo del complesso, fatto di iniziativa personale e valori etici!
E questi sono gli ultimi due punti del decalogo:
“9. I believe in the all-wise and all-loving God, named by whatever name, and that the individual’s highest fulfillment, greatest happiness and widest usefulness are to be found in living in harmony with His will.
10. I believe that love is the greatest thing in the world; that it alone can overcome hate; that right can and will triumph over might.”
deismo?
ps. avrei una risposta seria sul “non relativismo” di quella “alla Rockfeller”, ma lasciamo andare così.
‘nsomma Rockefeller un grande uomo, un benefattore dell’umanità ed un vero filantropo, con un proprio credo (ma va?) la cui sola citazione scatena una copiosa attività secretiva salivare e gastroenterica nell’ingenuo e mondo Canelli…
caro Alessandro,
temo per Lei che il moralista abbia pienamente colto nel segno…
…ma ognuno è libero di pensare quello che vuole, nevvero? 😉
La religiosità di Rockefeller sarà diversa dalla nostra; e alle origini degli Stati Uniti c’è sicuramente anche la Massoneria (ma non solo). non mi sembra però il caso di demonizzare né l’uno né l’altra: su alcuni valori etici ci può essere convergenza, senza per questo essere necessariamente “ingenui”.Si dice giustamente che dobbiamo dialogare con tutti: perché non anche con questa cultura americana (ovviamente senza rinunciare alla nostra identità cristocentrica in nome di un malinteso filantropismo)?
eccolo il nostro gentile Savigni,
infaticabile libero pensatore
in servizio permanete effettivo
bentrovato!
chi è che dice che dobbiamo dialogare con tutti (massoni inclusi)?
a me sfugge l’autore di tale affermazione così perentoria
Il Vaticano II ed i pontefici da Giovanni XXIII in poi hanno insistito (in particolare Paolo VI nella “Ecclesiam suam”) sulla necessità del dialogo.I migliori teologi parlano di complementarietà tra dialogo e missione (i due elementi non si escludono necessariamente l’un l’altro).Dialogare non vuol dire rinunciare ai propri convincimenti, ma ascoltare l’altro, pronti a criticarlo senza demonizzarlo. Io all’Università ho un autorevole collega massone, che non ha più l’atteggiamento dei vecchi anticlericali ottocenteschi (tipo Carducci, Garibaldi, Crispi). Si può quindi dialogare, senza cadere per questo in un ingenuo irenismo.
Io poi non mi sento un “libero pensatore” (perlomeno nel senso tradizionale del termine, ossia = non apparttenente ad alcuna Chiesa): sono un cattolico praticante, credo al Simbolo niceno-costantinopolitano in tutti i suoi punti e accetto tutti i dogmi della Tradizione.Semplicemente mi pongo in posizione critica rispetto ai “dogmi” che tradizionalisti o ultraprogressisti vorrebbero impormi. Tanto per essere chiari.
Giustamente: la tradizione dice che c’è una pruralità d’intenti, nel senso che la chiesa di Cristo nel N.T non è la chiesa dell’unità centralizzata, eugualitaria o tatalitaria, anzi, ignora l’uniformità. L’essenza della chiesa, anzi, all’essenza della chiesa (se andiamo a scavare le origini) non appartengono né una liturgia uniforme, Nè un’uniforme disciplina ecclesiastica e neppure una teologia uniforme. Da Ef 4,4-6 si deduce tutto il contrario. Solo ” l’unità nello spirito” è mantenuta, e l”‘unità nella pace”, “con ogni umiltà e mitezza sopportandovi l’un l’altro con pazienza e amore”. Per il resto il pluralismo non è sinonimo di liti discordie ecc..Anzi: finché tutti vogliono avere lo stesso Dio, lo stesso Spirito e la stessa fede va benissimo, può esserci dialogo e confronto. Ma quando si professa il proprio Dio, la propria fede, il proprio Signore, il Proprio Spirito -come sembra accadere sempre più di frequente (non me ne vogliano) con i gruppi di carismatici e quant’altro- allora tutto questo frantuma la Chiesa. Per cui possono esserci differenze ma contenute nella certezza che si è uno nell’unità, e similmente differenze dannose, esclusive che frantumano, danneggiano la chiesa e il diaologo.
Volevo chiedere al prof.Savigni -o a coloro del pianerottolo, o di passaggio che s’intende di musica medievale- se conosce quei famosi testi ritrovati in quel famigerato monastero in Baviera, chiamati i “Carmina Burana”. Ritrovati secoli dopo e musicati dal musicista nazista Carl Orff .
Volevo sapere se è vero che contengono nel loro interno dei rituali di stregoneria. Può essere vero professore? C’è qualcuno che può dirmi se veramente questo musicista abbia trasportato nelle partiture oltre la musica anche gli antichi rituali, magari criptati? So che questa musica viene spesso usata come musica ossessiva, tecno, nelle discoteche e ispira cattivi sentimenti nei giovani. Potrebbe essere che, come dicono alcuni studiosi, contengano delle diavolerie?
Se qualcuno lo sa, magari anche Ignigo, o Lyco…me lo fate sapere?!
Ciao!
http://www.canelli.bo.it/interno.php?ID_MENU=217&ID_PAGE=516
LuigiM, i casi sono due: o a vedere le foto che trovi qui sopra ti si scalda il cuore, o ormai è troppo tardi….
Cara Clodine,
vorrei offrirti qualche notizia sui “Carmina Burana”, così chiamati perché ritrovati (nella prima metà dell’Ottocento) nel convento detto Bura Sancti Benedicti (Benedictbeuern). Si tratta di 327 componimenti, quasi tutti in latino, pubblicati nel 1847 ma risalenti al XIII secolo. La raccolta è divisa in sei sezioni: Carmina ecclesiastica; moralia et satirica; amatoria; potoria; ludi; supplementum.
Nel manoscritto originale sono riportate anche alcune sia pur rudimentali trascrizioni musicali relative a 55 di questi testi; il che ha consentito a studiosi e gruppi specializzati di proporre esecuzioni discografiche anche integrali (che io trovo gustosissime e di grande interesse: se posso darti un consiglio, cercati quella del Clemencic Consort – Harmonia Mundi France).
Carl Orff (che non sarebbe giusto, a mio parere, definire tout court un nazista!) ha poi musicato, nel 1937, alcuni dei Carmina Burana, con uno stile non privo di fascino ma del tutto estraneo alla musicalità medievale (io preferisco di gran lunga gli originali). Nulla so di utilizzazioni sataniste di questi brani, anche se a lume di naso la faccenda non mi pare molto seria. Quello che c’è da dire è che – di sicuro – a Orff non interessa affatto la dimensione religiosa, che impernia di sé la grandissima parte dei Carmina Burana: la sua scelta va infatti in altre direzioni, privilegiando temi come l’amore, la natura, il gioco, il vino, la fortuna.
Non sono un esperto di musica medievale. So che nei “Carmina Burana” c’è anche una componente “trasgressiva” (cfr. anche il volume, scientificamente non rigoroso, della Jacobelli, moglie del celebre giornalista televisivo, sul “risus paschalis” che fece rumore una decina o quindicina di anni fa), ma non so nulla di utilizzazioni sataniche.
“Trasgressiva” sì, di sicuro: c’è, ad esempio, una divertentissima “Missa lusorum” (Messa dei giocatori), tutta giocata sulla parodia di canti gregoriani famosi: nella sequenza, che fa il verso al “Victimae paschali” della messa di Pasqua, il verso “tu nobis victor rex, miserere” (abbi pietà di noi, tu, re vincitore) diventa “tu nobis victor sex”: non il “re” ma il “sei” è il vincitore: il riferimento è naturalmente al gioco dei dadi, in cui il numero sei è il miglior risultato possibile. Allo stesso modo, nel famosissimo canto “In taberna quando sumus” (quando siamo all’osteria) a un certo punto viene parodiata con comicità irresistibile la musica della salmodia.
Non mi sembra, però, che si attinga ad esiti inquietanti: è pura satira, fondamentalmente innocua, del genere che ci si può aspettare in ambienti clericali quando si vuol prendere in giro compagni e superiori, con spunti irrispettosi e impertinenti ma sempre all’interno di paletti ben definiti.
Gentile Alessandro,
il simbolismo ed il pseudosincretismo massonico non mi hanno mai scaldato il cuore
grazie ai prof Savigni e Sump per le informazioni sulla Carmina Burana. Però, la cosa non mi convince troppo. Perché quelle musiche di Orff sono troppo inquietanti. Solitamente vengono usate come colonna sonora in film inquietanti e nelle discoteche. Secondo Voi prof Savigni e prof Sump, è oppurtuno che per i religiosi cantare questi versi goliardici? E’ solo una domanda,non sono riuscita a tradurli completamente ma..lo zampino dell’inquilino del piano di sotto comunque c’è !
Scusate: so di essere completamente fuori tema. Ma dovevo ringraziare i miei amati e coltissimi amici di pianerottolo (sono una povera prof di disegno, con una piccola striminzita licenza in teologia)
vostra clodine
Cara Clodine,
da dilettante tutt’altro che “coltissimo”, provo a chiarire meglio il poco che so:
– i Carmina Burana originali (testi e musiche) possono avere spunti satirici a tratti irriverenti, sfiorando in qualche caso il “non nominare Dio invano”, ma non mi pare che possano essere utilizzati da satanisti in cerca di folclore;
– i “Carmina Burana” di Carl Orff sono un’opera musicale fra le più conosciute del Novecento, ma richiede un certo orecchio e non è buona per tutti i palati;
– l’unico brano che potrebbe essere utilizzato per colonne sonore inquietanti (ma anche per meno inquietanti spot pubblicitari televisivi d’ogni genere, come di fatto è avvenuto), perché molto orecchiabile grazie alla melodia cantabile e il ritmo trascinante, è quello intitolato “O Fortuna”: se lo cerchi su You tube lo trovi di sicuro, e fin dalle prime note ne riconoscerai la melodia. E’ bellino e il testo (peraltro in un latino irriconoscibile) appare più paganeggiante che cristiano, ma per supporre interventi diabolici occorrerebbe ben altro.
(Se vuoi leggere i testi e le traduzioni, di “O Fortuna” e/o di altri Carmina della raccolta, dimmelo e cercherò di aiutarti a trovare il sito giusto. Un abbraccio.)
Carissimo Sump, grazie tante per i tuoi suggerimenti. Ho trovato un sito molto interessante susui chierici vagantes del medio-evo. Anche se purtroppo quanto cercavo riguardo lo specifico della “Carmina Burana” quel rituale che sembrerebbe, a detta di alcuni ricercatori, evocatore di forze occulte..
sarebbe stato interessante approfondire anche questo aspetto del medioevo-epoca ammantata di fascino e di mistero, nonché di grandissima vitalità e mutevolezza- in cui la superstizione e lo zelo della fede si era pervertita in ossessione dottrinale, e il fanatismo cieco e brutale dell’inquisizione
ti abbraccio Sump…se trovi quancosa fammelo sapere…
Ciao, Clodine. Qualche suggerimento per partire:
– Preliminari: it.wikipedia.org/wiki/Carmina_Burana
– Per i Carmina originali, cfr. un’edizione discografica integrale (sono tre cd). Esempio: quella del Clemencic Consort di René Clemencic – ediz. Harmonia Mundi France.
– I “Carmina Burana” di Orff: tutti i testi: http://www.karadar.com/Librettos/orff_burana.html
– I “Carmina Burana” di Orff, brano per brano, in formato MIDI: http://www.anthea2.freeuk.com/carminaburana/
– Il filmato di un’esecuzione di “O Fortuna”, con lo spartito che scorre: http://www.youtube.com/watch?v=lF7_PhB9coo
Buon lavoro.
Grande Sump. Grazie!
Un bacio!
Clodine
Caro Sump, invece avevo ragione hai visto? Dopo tante ricerche sono giunta alla conclusione che quanto avevo intuito sulle partiture contenenti i riti inneggianti al maligno esistono eccome nella carmina Burana, ben bene critpate! Poi ti dirò…adesso devo chiudere ho un forte mal di testa. Grazie per la tua collaborazione. E’ stato scavando nelle tue segnalazioni se sono arrivata dove volevo! Il Signore ascolta…
Da Gerolamo Fazzini ricevo questo messaggio:
Caro Luigi, riesco a scriverti solo ora (mentre tu sei negli Usa col Papa…) Ti mando l’editoriale di Mondo e Missione di maggio perché è proprio sul tema della conversione. E tre postile, che ti prego di esplicitare sul sito.
1) detto che l’articolo scritto da Magdi Cristiano Allam sul Corriere il giorno di Pasqua contiene espressioni assolutamente infelici sull’islam e – come tu stesso hai rilevato – rischia di mettere in ombra la vera ragione della conversione (l’abbandono dell’islam “oscurantista” invece della buona notizia di Gesù), debbo dire che non mi è piaciuta la “puzza sotto il naso” con cui molti cattolici hanno accolto Magdi Cristiano nella file della Chiesa. Io credo che dovremo abituarci sempre di più anche in Italia – come già accade in “terra di missione” e nella vicina Francia – al battesimo di adulti. Adulti che possono avere storie tortuose o meno, ma ai quali non si può negare la grazia dell’incontro con Cristo. Anzi, ne dovremmo essere doppiamente felici!
2) quanto alla celebrazione del Battesimo, non mi ha sorpreso tanto la visibilità data dal Papa alla cosa. Mi pare un messaggio esplicito, legittimo e quanto mai necessario, in direzione della libertà religiosa. Però la presenza dell’on. Lupi, in piena campagna elettorale, poteva essere giocata con maggior discrezione, no?
3) Da ultimo. Nel mio piccolo, anch’io sto scrivendo un libro sul tema della conversione. Raccolgo idee e materiali ormai da oltre 4 anni e da allora c’è depositato anche il titolo presso l’editore San Paolo: “Il centuplo quaggiù”. Il mio tentativo – a te e ai tuoi lettori posso anticiparlo – sarà di mostrare la bellezza dell’approdo al cristianesimo più che la volontà dei convertiti di “tagliare i ponti” con una tradizione religiosa precedente. Un po’ come per “Lo scandalo del martirio”, non mi concentrerò tanto sul punto di partenza (là: il “colore” degli uccisori, qui: la religione di provenienza), quanto sull’approdo, sul compimento della ricerca spirituale. Alcune delle storie raccolte sono belle, spero di poterle condividere con altri a suo tempo. Intanto mi leggerò con interesse il libro di Magdi Cristiano Allam…
Un caro saluto