Ma noi perchè ci siamo?

La domanda di Pietro – bimbo di quattro anni: vedi post del 14 novembre – “noi perchè ci siamo” mi sembra ogni giorno più vera, da quando mi è stata rivolta. Dedico a essa un bicchiere di Vino Nuovo.

12 Comments

  1. fabi

    … perché Dio ci ama.

    22 Novembre, 2011 - 7:09
  2. Clodine

    …mmm….non mi convince….credo ci sia qualcosa di più…

    22 Novembre, 2011 - 9:14
  3. Marco

    …Per finire dal becchino dopo esserti agitato vanamente.

    22 Novembre, 2011 - 11:30
  4. mattlar

    accidenti! Questo pietrino è uno spettacolo !

    22 Novembre, 2011 - 11:32
  5. Clodine

    Ricordo come ora l’impressione di incredulità, lo stupore che ebbi entrando lnell”Ipogeo di ?al-Saflieni,a Malta. Fui pervasa da un sentimento di grande riconoscenza per questi nostri antenati “santi” che erano riusciti in tanta meravigliosa perfezione. Una cavità scavata nella pancia della terra – Anima mundi- giù, giù negli strati più profondi 3.600 anni prima dell’avvento di Cristo, pensate…Praticamente un tempio sotterraneo preistorico, un labirito circolare, un’enorme ampolla scavata interamente dentro il calcare. Scolpite a nude mani ,o con l’aiuto di strumenti di pietra, grandi regolari striature, scannellature che riproducono a perfezione la forma dell’utero materno.
    Ci mettevano i morti in posizione fetale, tutti, decine, centinaia di ossa in posizione fetale. Al ripiano superiore , la stanza del Santo e quella dell’Oracolo mediatore dell’ultraterreno, il tramite col trascendente. Su ogni pietra della grande cavità in alto in basso ai lati, scolpita a fuoco, la forma della chiocciola, la stessa che troviamo in ogni reperto preistorico e ad ogni latitudine. La forma della galassia e della infinite altre galassie che popolano l’universo, come pure identica è la forma del nostro DNA : la firma del creatore. Una chiocciola che porta in se il mistero imprescutabile di ciascuno. Lhomo eretcus è lo stesso homo religiosus che scruta il cielo e lo colega alla terra, la natura alla cultura, il conscio all’inconscio. Essere-uomo vuol dire andare verso qualcosa al di là di se stesso, verso qualcosa o qualcuno di cui sentiamo la presenza…l’avvertiamo, ma ciò che sarà di noi…o ciò che Egli vuole da noi…lo ignoriamo…

    22 Novembre, 2011 - 11:41
  6. Gioab

    @ Clodine

    Dovrebbe riferire al predicatore di cui al filmato da You Tube da lei postato, “Perché esistiamo ”, come dice: “La fede nella rivelazione ebraico cristiana contenuta nella Sacra Scrittura….”– che la fede non è contenuta nella Sacra Scrittura. Nella Sacra Scrittura è contenuto un racconto, una narrazione, una storia dalla quale può scaturire “una” fede che sarà poi sviluppata/elaborata nella mente di chi pensa di averla trovata mediante la quale si purificano i cuori . “purificò i loro cuori mediante la fede” ( Atti 15.9)
    Vede ?
    Atti 6.5: “Stefano, uomo pieno di fede”
    Atti 10.43 “chiunque ripone fede in lui..”
    Atti 11.22 “mandarono Barnaba … poiché era un uomo buono, pieno..di fede”
    Come vede la fede sta dentro l’uomo, non dentro il libro, il libro non ne avrebbe nessun beneficio dall’avere quella fede dentro di sé. Un libro è un libro, magari la sotria in esso contenuta può comunicare delle idee da cui nasce una fede. N’est pàs ?
    Amici ?

    22 Novembre, 2011 - 12:38
  7. Gioab

    Caro Luigi
    «A domandare non c’è vergogna» diceva la mia mamma contadina…”
    E così ti domando: com’è che non sai la risposta ? è facile caro Luigi è Davvero facile ma tu sei ancor nella fase del bambino sembra, anche da come scrivi : “ Le risposte per quelle domande smodate, totali, magari non le avremo mai” e perché ?

    Non è da te, tu non dovresti essere più bambino, perché è il Vangelo che te lo impone : “ Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma ora che son divenuto uomo, ho eliminato i [tratti] del bambino. ( 1 Corinti 13.11) – “finché perveniamo tutti all’unità della fede e dell’accurata conoscenza del Figlio di Dio, all’uomo fatto, alla misura della statura che appartiene alla pienezza del Cristo; affinché non siamo più bambini, agitati come da onde e portati qua e là da ogni vento d’insegnamento per mezzo dell’inganno degli uomini, per mezzo dell’astuzia nell’artificio dell’errore” ( Efesini 4.13-14) – “ in realtà, mentre dovreste essere maestri a causa del tempo, avete ancora bisogno che qualcuno vi insegni dal principio le cose elementari dei sacri oracoli di Dio; e siete divenuti tali che avete bisogno di latte, non di cibo solido. Poiché chiunque partecipa al latte è senza conoscenza della parola della giustizia, perché è bambino. Ma il cibo solido è per le persone mature, per quelli che mediante l’uso hanno le loro facoltà di percezione esercitate per distinguere il bene e il male.” ( Ebrei 5.12-14)

    Vedi ? devi crescere, ma se rimani sempre bambino nel nido e non imparerai mai a volare, rimarrai prigioniero del nido e Gesù è venuto a darti il coraggio di fare il primo balzo, fuori dal nido specialmente se le ali oramai le dovresti avere ben sviluppate. Anche i giudei rifiutarono di uscire dal nido…..

    Alla domanda “ Noi perché ci siamo ? “ La risposta è “ per dimostrare quale tipo di botte siamo e quale tipo di vino conteniamo. “ e ricorda…..” il vino buono fu servito alla fine !”

    22 Novembre, 2011 - 12:59
  8. fabi

    … perché Dio ci vuol bene 🙂

    22 Novembre, 2011 - 13:28
  9. mattlar

    Poveretto (Geob) !!! E’ messo veramente male, pover’uomo…

    22 Novembre, 2011 - 13:30
  10. …la domanda di Pietro impiantata nel cuore delle giornate, come pungolo a rendere ragione del nostro essere al mondo, magari non con le parole ma con i gesti…

    22 Novembre, 2011 - 13:39
  11. E’ una domanda di fondo quando si è bambini.

    Il problema è che da adulti -a me è successo- a volte si evolve in :
    perchè ci facciamo … ?

    22 Novembre, 2011 - 19:47

Lascia un commento