Si chiama Gianluca Buonanno il deputato leghista che ieri ha commentato così un altro suicidio in carcere, il 29° dall’inizio dell’anno, che ha visto morire per asfissia, con la testa in un sacchetto di plastica, il mafioso Antonio Gaetano di Marco, in un carcere di Catania: “Certo che se altri pedofili e mafiosi facessero la stessa cosa, non sarebbe affatto male”. Io invece sento il peso crescente dei suicidi in carcere (vedi post del 4 dicembre 2009) e non auguro la morte a nessuno, neanche ai mafiosi e ai pedofili e neanche a chi l’augura al prossimo tuo come a te stesso. Tanto meno poi a Buonanno, che ha solo 44 anni. Ho fiducia nella pianta uomo.
Lunga vita al leghista che augura la morte altrui
23 Comments
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La condizione scandalosa (e fuori dalla legalità) delle carceri italiane è la causa dei troppi suicidi tra i detenuti. E’ una specie di pena di morte mascherata. Il deputato Gianluca Buonanno non fa che teorizzare questa prassi; e lo fa con quella sobria eleganza tipica dei leghisti.
Quello che deve sconvolgermi,
è che il leghista
ha detto cose che in tanti dicono e pensano,
pur senza essere leghisti,
anche….
tra coloro che vanno a Messa la domenica a farsi il loro bel precetto……
Infatti il leghista Gianluca Buonanno ha detto: “Sono sicuro che molti cittadini la pensano come me”. Auguro anche ai “molti cittadini” una lunga vita perchè possano intendere che non si addice ai mortali agurare la morte.
“Chi vo ‘o male e l’ate ‘o sujo sta areta ‘a port.”
(Chi desidera il male degli altri il suo sta dietro alla porta…)
Ma guardare a tutti con lo stesso desiderio di vita.
Non è un cattivo augurio quel proverbio…
nella saggezza napoletana è un invito a “riflettere”…
“Ho fiducia nella pianta uomo” anch’io: fiducia che da qualche sparso germoglio rinascerà. Perché è proprio morta.
Desiderio di vita, cioè augurio di vita.
Pianta storta, malformata, un vero e proprio sgorbio…
Io sento schifo…e non riesco neanche a farci su dell’ ironia.
Sono ormai abituato a sentirne di sparate da questi legaioli, sempre piu’ stupidi, aggressivi. Magari e’ pure sposato ‘sto leghista con cognome da “terrone”. Magari ha pure figli… Che pena mi fa.
Ricordo benissimo le prime sparate…-che facevano sorridere alcuni miei compaesani, preti compresi- intrise di volgarita’,razzismo e disprezzo; sparate che tappezzavano l’intero paese… Col passare del tempo sono cresciuti in numero e in qualita’ nelle loro sparate…come sono cresciuti in numero quelli che li votano, compresi milioni di cattolici piu’ o meno pii, pastori piu’ o meno zelanti, e amanti delle “origini pure”.
Ripeto, io sento schifo… forse causato anche da un senso di “speranza perduta” che uno percepisce nel guardare i tratti sempre piu’ inumani della nostra societa’…; tratti che vengono strombazzati, giustificati, eretti a stili di vita e a programmi “politici”; scelti come regola e consumo; e che per convenienze/mercato di interessi politici a volte trovano l’assente silenzio anche della nostra Chiesa.
Una preghiera per l’eterno riposo di Antonio Gaetano di Marco
Una preghiera per noi, xe’ il dono della pieta’ e della compassione non si esaurisca mai….x la perseveranza di chi continua a servire il sofferente, e l’umiliato…
Non è possibile augurare la vita per sè senza augurarla a tutti.
E va bene Luigi.
Una preghiera allora anche per Gianluca Buonanno: che il buon Dio offra a lui l’opportunita’ di uscire dal rincoglionimento sub-umano nel quale si trova, cosi’ da crescere e diventare pienamente Uomo, creatura di Dio, amante della Vita. Sempre e per tutti.
IL SENSO DELL’ UOMO PER L’ INFELICITÀ
Repubblica — 16 giugno 2010 pagina 58 sezione: CULTURA
Commento al libro: Perché siamo infelici (Einaudi, pagg. 184, euro 14)
…….E se la religione si alimenta di infelicità proiettando la felicità in un altro mondo, la cultura del nostra società, concentrandosi sul presente, esclude che il futuro della vita individuale e sociale possa essere migliore di quello attuale. Ma se questa è la condizione umana, non è che per vivere bisogna frequentare e almeno in parte corteggiare la nostra follia? Questo è il messaggio dello psichiatra Vittorino Andreoli secondo il quale: “Per vivere bisogna essere fuori dalla realtà, essere dunque come i folli che l’ hanno dimenticata, per poter sopportare di stare al mondo e di continuare a essere uomini, uomini senza senso, perché di fatto la condizione umana non ne ha alcuno”. – UMBERTO GALIMBERTI
Posso sperare per me solo quello che spero per tutti.
Possibile che nessuno riesce a tappare la bocca a questo personaggio orrendo -è una vera m***a d’uomo!- Al di là del condividere o meno le sue invettive, sarebbe il caso di ricordare a st’individuo che ricopre una carica istituzionale e che la deve smettere di offendere, mortificare, che ci siamo rotti le palle di sentire i suoi porci commenti degni di quella cultura nazista che è costata al mondo l’ecatombe di una guerra mondiale con 50 milioni di morti. Che il gioco l’incappucciato, dell’adepto al KU KUS CLAN che da fuoco alle case dei neri, e se lo faccia nel giardinetto di casa sua con i soldatini della panini…! Ma insomma, è inaccettabile sentirlo esternare insulti a raffica nei talk show: nei confronti di zingari, extracomunitari, trans [già carne da macello, poveri cristi, che dovrebbero ingenerare pietà più che altro..] sentrgli dire “voi siete la feccia della società” -che mortificazione inaudita!-Cioè…si mette il bavaglio a Santoro, a Travaglio, ad un Mentana, e poi si lascia a questo rospo dalla bocca larga facoltà di vomitare le sue schifezze immonde!?? Mah!
Lunga vita per Gianluca Buonanno… e la conversione!
… ricordando che non è possibile augurare la conversione per gli altri senza augurarla per sé.
Scus Clodina, non ho capit l’ultima parola, puoi ripetere tutto per favore?
Quale Leopoldo? Quella in cui chiedo che il sedicente “onorevole” Buonanno la smetta di massacrare la povera gente che viene invitata nei Talk show ? L’ho definito “rospo dalla bocca larga”, perché emette ignobili gracidii dall’alto della sua posizione prestigiosa, e lo fa sempre e solo contro i deboli, gli ultimi, quelli che non hanno voce. Si approfitta per prendere di mira, umiliando, persone incapaci di difendersi per i motivi più disparati. Questa prevaricazione sul debole mi scatena la sindrome da suffragetta…è più forte di me! Allora mi chiedo: come mai un politico dai forti connotati razzisti, il cui comportamento xenofobo si manifesta in modo evidente, portatore di fobia nei confronti di gruppi d’individui pensati come “diversi”. Pericoloso socialmente , in quanto in grado di accendere focolai xenofobi, ebbene, viene lasciato libero di spargere veleno quando, mio sommesso avviso andrebbe censurato, se non altro per prudenza?…..del resto vengono forse censurati giornalisti, conduttori, del calibro di Mentana ad esempio, ma stesso Santoro e Travaglio, e Guzzanti…viene loro tolto il diritto di cronaca…allora…quanto più opportuno sarebbe censurare un individuo del genere!? Ma è solo il mio pensiero ovviamente, opinabile, e , forse, non da tutti condiviso.
..scusate..mi son mangiata due articoli e una vocale … spero che il concetto si comprenda lo stesso..
Mi dispiacerebbe per Leopoldo se non sono riuscita ad esprimermi al meglio, ci tenevo che mi comprendesse. Pazienza…ce l’ho messa tutta!
L’amico Mabuhay condivide con me (tu, Mabu, un pò più ad ovest, io un pò più ad est) la sventura di vivere in un territorio infestato, purtroppo, dalla presenza della Lega Nord, della sua “propaganda”, e dei molti (troppi) Buonanno che la rappresentano: quindi capisco bene, Mabu, le tue parole ed i tuoi sentimenti (i miei pensieri sul tema, del resto, li ho già più volte espressi anche in questo “pianerottolo”).
Un caro saluto a tutti, e, in particolare, all’amica Principessa (che sono certo che ci legge e che spero voglia presto tornare qui tra noi).
Roberto 55
Clodine, volevo solo giocare un po’. Mi era piaciuta la tua franchezza, tanto da desiderare che tu ripetessi le cose che già benissimo avevi detto e che in buona parte condivido. 😉
Ah…te’ possino Leopo’…ti stavi prendendo gioco di me eh..ahahahah… ; )
Approfitto per salutare tutti e, associandomi a Roberto, chiedo a Prinicipessa di tornare a farci visita sul pianerottolo.
Un abbraccio speciale a Leopoldo, ovviamente….Ciao ; )
A proposito di morti: vedo che tanto Avvenire quanto l’Osservatore prendono giustamente le misure a Saramago (e lo sciocchino che impagina il sito del Corriere lo spara come primo titolo, parendogli evidentemente una notizia scandalosa).
Dato il personaggio, sarebbe stato ancora meglio non sprecare troppo tempo e ingegno. Bastava un copia-incolla. Si poteva riutilizzare la battuta di Fortebraccio (ingiustamente) rivolta a Guareschi: «È morto lo scrittore che non era mai nato».
Una frase di Saramago davvero illuminante: ” tutto ciò che ho appreso nella vita mi è stato trasmesso da un grande maestro il quale non sapeva leggere e neppure scrivere, era totalemnte analfabeta”. Una frase secondo me bellissima e credo celi una profonda verità :”non è la dimensione del vaso che importa, ma quello che ognuno di noi riesce a mettervi, anche se dovrà traboccare e andare perduto”….