Per vivere a lungo “bisogna lavorare molto e mangiare poco e male” e “soprattutto” è utile il sesso: lo sostiene Giuseppe Vassallo, 93 anni, in un servizio del Corsera sulla straordinaria longevità degli abitanti di Acciaroli, frazione marina di Pollica, nel Cilento. Nel primo commento la sentenza del tenace amatore.
Vive a lungo chi lavora molto mangia poco e fotte assai
15 Comments
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Fuori di qui mi ammalo. «Innanzitutto Acciaroli. Io una volta mi trasferii da mio figlio a Velia (18 chilometri di distanza, ndr) e mi stavo ammalando. Sono tornato qua e sono rinato. Poi bisogna lavorare molto e mangiare poco e male, come facevo io da ragazzo, che stavo continuamente in giro per cercare di guadagnare qualcosa e mangiavo ogni tanto e quello che capitava. E soprattutto, credetemi, il sesso: io da quando è morta mia moglie ho sempre continuato a cercare le donne. Non me le sono mai fatte mancare. E mai me ne farò mancare».
Merito dell’adrenomedullina. Il servizio del Corsera linkato nel post afferma che ad Acciaroli vivono 700 persone il 10% delle quali ha più di ottant’anni e informa che la straordinaria longevità di quel piccolo popolo è oggetto di studio da parte dell’Università La Sapienza di Roma e della San Diego University statunitense. Tutti gli anziani di questo borgo presenterebbero “valori bassissimi di bio adrenomedullina, un ormone che in concentrazioni così ridotte favorisce la microcircolazione”. I ricercatori non hanno ancora preso in esame la ricetta di Giuseppe Vassallo, per la quale vai al commento precedente.
Ma allora, Luigi, i requisiti sono quattro: lavorare, mangiare poco, fottere e vivere ad Acciaroli, giusto ? Beh !, per i primi tre faccio sempre del mio meglio -))))))))), ma circa il quarto non vedo come potrei …………….
Poi, Luigi, Acciaroli è frazione del Comune di Pollica, di cui era Sindaco Angelo Vassallo, giusto ?
Infine, Luigi e gli amici del “pianerottolo” mi perdoneranno se, andando “fuori tema”, ricordo – certo, in questo, di interpretare anche il sentimento di Nico – che il 22 ottobre di 150 anni fa la stragrande maggioranza dei miei conterranei dell’epoca decise di unirsi all’Italia: da 150 anni, quindi, il Veneto è parte dello Stato Italiano; dunque, VIVA IL VENETO ITALIANO !
Buon sabato a tutti.
Roberto Caligaris
L’adrenomenullina in realtà mi lascia alquanto indifferente… mi piace assai di più pensare che componente essenziale dell’elisir di lunga vita sia il fottere tenacemente.
“mi piace pensare che componente essenziale dell’elisir di lunga vita sia fottere tenacemente”
Beh mi dispiace contraddire anche su questo argomento Lorenzo ma vorrei far notare che le suore di clausura, i monaci cistercensi , camaldolesi, gli eremiti del Monte Athos, di solito arrivano in media oltre i 93 anni.
I grandi fottitori di San Francisco o di Parigi, che fottono tenacemente , sia uomini che donne, le grandi puttane, i grandi dongiovanni , di solito arrivano in media ai 60 ( poi spesso muoiono di AIDS)
pensaci. caro Lorenzo! pensaci… 🙂
inoltre personaggi come Berlusconi , uno che la pensa come Lorenzo sul fottere tenacemente come elisir di lunga vita non mi sembra che porti i suoi anni meglio di per dire, Joseph Ratzinger o di suo fratello prete
Madre Angelica è morta a 92 anni, tanto per dire.
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/morta-madre-angelica-ewtn-stati-uniti-usa-media-tv-radio.aspx
forse c’è anche nella verginità un elisir di lunga vita? e quanto alla stazza fisica, non credo che Madre Angelica “mangiasse poco e male” mentre sicuramente quanto al lavoro sicuramente lavorava.
ecco credo che di queste tre componenti dell’elisir di lunga vita forse la meno superficiale e idiota (mangiar male, scopare tanto) sia lavorare tanto fino a tarda età.
maria cristina
magari tutti i personaggi che tu citi oltre a lavorare tenacemente hanno anche fottuto tenacemente, per quel che ne sappiamo noi…
Cristina vicquery
Non credo di pensarla in alcun modo come Berlusconi, nemmeno sul singolo punto in questione. Se si accontentasse del fottere tenacemente, non si sottoporrebbe da decenni alle tortute dispendiose dei lifting perenni….tutto direi, fuorché Berlusconi sia uno che vive bene l’invecchiamento.
Per il resto, che dire alla rampognosa Maria Cristina che bolla come superficiali e idiote le parole di Giuseppe Vassallo? Che i due timbri, quello della idiozia e quello della superficialità, potrebbe usuarli con maggior profitto per tuu’altro genere di argomenti, dal momento che qui si presume che Mr. Vassallo sia vivo e vegeto , dal momento che rilascia interviste: dunque, se non altro, nel aso suo la “testimonianza” ha il peso della veridicità.
Sulla verginità, infine, non saprei assolutamente come esprimermi. Non appartiene al mio campo di vita, non la pratico, e dunque non ne so nulla.
Ci sono vergini maschi e donne talmente virtuosi da essere proclamati santi, ma generalmente NON solo per questo, e ce ne sono altri di mediocri e pessimi. Così come mi sbalordisce l’equazione tout court applicata da Maria Cristina, fottitore = vecchio porco, se uomo, o puttaniere decisamente, “grande puttana ” se donna.
Come al solito fa di tutta l’erba un fascio e prende delle cantonate grosse come palazzi alti nove piani. Mio nonno ha campato fino a novant’anni, “praticato” con malcelata e anche tenera fierezza fino all’ultimo, e ha timbrato il tagliando dei 63 anni di matrimonio con mia nonna. Non mi sognerei di etichettare nè l’uno né l’altra con il tag di puttaniere o di gran puttana. E credo che, se mai incontreranno Maria Cristina nel domani senza tramonto, le faranno una sonorissima pernacchia ( doppia, per la soddisfazione di mostrarle che il paradiso non è un armadietto di santini aureolati a nostra immaginazione)…..
🙂 🙂 🙂
Bene, bene, bene: i consigli del signor Giuseppe Vassallo, mi sembrano di tutto rispetto.
Roberto ricordi bene: Angelo Vassallo – ucciso dalla Camorra nel 2010 – era sindaco di Pollica. E ha lo stesso cognome del Giuseppe Vassallo della ricetta in quattro punti.
Concordo con le riflessioni di Discepolo e trovo veramente vergognose le allusioni di picchio al mancato rispetto del celibato e del voto di castità da parte di sacerdoti e religiose (in particolare poi quelli menzionati da Discepolo come esempi di vite lunghe e caste).
Dio solo sa cosa c’entra il Veneto italiano e la memoria di un plebiscito che, come sanno bene gli storici, non fu certo un esempio di democrazia…
Grazie, Luigi: ma questo Giuseppe Vassallo è parente o solo omonimo di Angelo Vassallo ?
Una domanda, poi, a Lorenzo e Cristina / Picchio: cosa intendete per “tenacemente” ? No, giusto per sapermi regolare …………-)))))))))))
Infine, “linko” (potenza del neologismo !) un interessante articolo di Ernesto Galli Della Loggia, pubblicato ieri sul “Corriere della Sera”, e proprio sul tema del bell’anniversario odierno dell’unificazione del Veneto all’Italia.
Buona domenica !
Roberto Caligaris
Non hai linkato il link Roberto!
Notte…
Cristina vicquery
“Oh, porca vacca” (come avrebbe detto John Belushi /Blutarski in “Animal House”) !
Grazie, Cris: rimedio subito.
http://www.corriere.it/opinioni/16_ottobre_21/silenzio-tombale-istituzioni-venete-b3629104-96e4-11e6-9c27-eb69b8747d1f.shtml
CIAO !
Roberto Caligaris