Francesco oggi ha celebrato in San Pietro con la comunità del Myanmar residente a Roma intercedendo per il loro paese “segnato dalla violenza, dal conflitto, dalla repressione” e al Regina Coeli ha invitato tutti a intercedere per il conflitto “terribile e inaccettabile” che sta incendiando la Terra Santa. Nei commenti i brani centrali delle due implorazioni.
L’intercessione di Francesco per la Terra Santa e per il Myanmar
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Per gli israeliani e i palestinesi. Francesco al Regina Coeli. Seguo con grandissima preoccupazione quello che sta avvenendo in Terra Santa. In questi giorni, violenti scontri armati tra la Striscia di Gaza e Israele hanno preso il sopravvento, e rischiano di degenerare in una spirale di morte e distruzione. Numerose persone sono rimaste ferite, e tanti innocenti sono morti. Tra di loro ci sono anche i bambini, e questo è terribile e inaccettabile. La loro morte è segno che non si vuole costruire il futuro, ma lo si vuole distruggere.
Inoltre, il crescendo di odio e di violenza che sta coinvolgendo varie città in Israele è una ferita grave alla fraternità e alla convivenza pacifica tra i cittadini, che sarà difficile da rimarginare se non ci si apre subito al dialogo. Mi chiedo: l’odio e la vendetta dove porteranno? Davvero pensiamo di costruire la pace distruggendo l’altro? “In nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro” (cfr. Documento Fratellanza Umana) faccio appello alla calma e, a chi ne ha responsabilità, di far cessare il frastuono delle armi e di percorrere le vie della pace, anche con l’aiuto della Comunità Internazionale.
Preghiamo incessantemente affinché israeliani e palestinesi possano trovare la strada del dialogo e del perdono, per essere pazienti costruttori di pace e di giustizia, aprendosi, passo dopo passo, ad una speranza comune, ad una convivenza tra fratelli.
Preghiamo per le vittime, in particolare per i bambini; preghiamo per la pace la Regina della pace. Ave Maria…
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/05/16/0302/00660.html#dopo
Per il popolo del Myanmar. Omelia della messa in San Pietro. A volte, noi cristiani cerchiamo il compromesso, ma il Vangelo ci chiede di essere nella verità e per la verità, donando la vita per gli altri. E dove c’è guerra, violenza, odio, essere fedeli al Vangelo e artigiani di pace significa impegnarsi, anche attraverso le scelte sociali e politiche, rischiando la vita. Solo così le cose possono cambiare. Il Signore non ha bisogno di gente tiepida: ci vuole consacrati nella verità e nella bellezza del Vangelo, perché possiamo testimoniare la gioia del Regno di Dio anche nella notte buia del dolore e quando il male sembra più forte.
Carissimi fratelli e sorelle, oggi voglio portare sull’altare del Signore le sofferenze del vostro popolo e pregare con voi perché Dio converta i cuori di tutti alla pace. La preghiera di Gesù ci aiuti a custodire la fede anche nei momenti difficili, a essere costruttori di unità, a rischiare la vita per la verità del Vangelo. Per favore non perdete la speranza: Gesù ancora oggi prega il Padre, fa vedere al Padre, nella sua preghiera, le piaghe con le quali ha pagato la nostra salvezza; con questa preghiera Gesù prega e intercede per tutti noi, perché ci custodisca dal maligno e ci liberi dal potere del male.
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/05/16/0301/00659.html
https://gpcentofanti.altervista.org/il-cuore-contrito-del-pastore/
Con il presidente “devoto cattolico”Biden non sembra sia cambiato proprio nulla anzi:
“per quanto l’Onu dichiari di lavorare per il cessate il fuoco immediato, il premier Benyamin Netanyahu chiarisce che la tregua è ancora lontana. “L’operazione a Gaza richiederà ancora tempo” e Israele “ha il sostegno degli Usa – ha dichiarato -. Continueremo quanto necessario per riportare la calma”. Il premier ha poi escluso che ci siano pressioni: “Non è vero. Ringrazio Biden e gli altri leader che ci sostengono”, ha concluso. “
Per quanti fossero interessati a fare qualcosa di concreto
Per sostenere la parrocchia di Gaza:
CLICCA QUI https://www.proterrasancta.org/campaign/costruiamo-la-pace-a-gerusalemme/#dona
Tratto da Avvenire, a questo link: https://www.avvenire.it/mondo/pagine/il-parroco-di-gaza
E’significativo che l’operazione militare iniziata 7 giorni fa sia stata chiamata dall’esercito israeliano “Guardiano delle mura” .
Le mura a cui si allude sono evidentemente quelle del Tempio di Gerusalemme ,da cui e’ partito il casus belli.
Chi e’stato recentemente a Gerusalemme ha ben in mente l’atmosfera pesante che si respira sulla spianata del Tempio ed intorno ad essa: soldati israeliani armati di fucili cacciano via in modo piuttosto rude anche i pellegrini cristiani o i semplici turisti, ma obtorto collo devono fare accedere i musulmani alla Mosche di Al Aqsa, ma questa volta ,proprio alla fine del Ramadan, glielo hanno impedito e hanno cacciato con la forza quelli che pregavano nella moschea.
Certo si dira’ che questo e’ solo uno dei tanti atti che hanno fatto deflagrare la situazione , , che le motivazioni dell’operazione “Guardiano delle Mura” sono politiche e non religiose . Pero’ il nome dato all’operazione e’tutto un programma.
Maria Immacolata, graziosa Regina del cielo e della terra, eccoci prostrati al tuo eccelso trono, pieni di fiducia nella tua bontà e nella tua sconfinata potenza. Noi ti supplichiamo di rivolgere uno sguardo pietoso sulla Palestina, che più di ogni altra regione ti appartiene, perché tu l’hai aggraziata con la tua nascita, con le tue virtù, con i tuoi dolori, e da essa hai dato al mondo il Redentore.
Ricorda che qui appunto tu fosti costituita tenera Madre nostra e dispensiera delle grazie; veglia dunque con speciale protezione sulla tua Patria terrena, dissipa da essa le tenebre dell’errore poiché ivi risplendette il Sole dell’eterna Giustizia, e fa’ che presto si compia la promessa uscita dal labbro del tuo divino Figlio, di formare un solo ovile sotto un solo Pastore. Ottieni inoltre a tutti noi di servire il Signore nella santità e nella giustizia tutti i giorni della vita nostra, affinché per i meriti di Gesù e con il tuo materno aiuto, possiamo alfine passare da questa Gerusalemme terrena agli splendori di quella celeste. Così sia.
( Preghiera scritta nel 1920 da Mons. Luigi Barlassina, Patriarca Latino di Gerusalemme)