L’ingresso della luce all’ippodromo di Randwick

In duecentomila sotto le stelle, nell’ippodromo di Randwick: qui passeranno la notte, attrezzati con sacchi a pelo e tendine, teli isolanti dall’umidita’ del terreno, cena al sacco, una lucetta da libro con clip. Ho fatto un giro nel campo prendendo con me immagini e suoni di bella umanita’, poi sono salito suilla vastissima tribuna stampa e da qui mando questo post. La veglia inizia con l’ippodromo al buio. La luce appare sul podio portata dai ballerini con una danza che mima l’avventura dell’umanita’ che accoglie i doni dello Spirito Santo. Il papa entra accompagnato da 12 pellegrini mentre i giovani cantano l’inno Nostra Signora della Croce del Sud. Dal cero pasquale il papa accende la fiaccola di una donna indigena che accende le fiaccole dei 12 che accendono poi quelle dei compagni. Una luce da luce che va incendiano proprio ora la vallea dell’ippodromo che infine di essa tutta risplende. Quando il papa se ne sara’ andato la veglia continuera’ per tutta la notte, con alternanza di meditazioni e silenzio. Sono felice di trovarmi tra tanti ragazzi che accompagnano il canto dell’alleluja muovendo con le mani le fiaccole che si ravvivano a tale movimento. Questa prima parte della veglia si chiama Ingresso della luce: un nome che dedico ai miei visitatori.

24 Comments

  1. Sumpontcura

    Il rito emozionante che Luigi ha così efficacemente presentato mi riporta alla mente l’antico Ufficio delle Tenebre, uno dei momenti indimenticabili del Vecchio Rito della Settimana Santa. Ne parlo qui perché mi sembra che rappresenti l’antitesi, ma anche la necessaria premessa, della veglia di Randwick.

    La liturgia era legata alla recita, o al canto, del Mattutino e delle Laudi dei giorni del Triduo Pasquale; per l’occasione il rito veniva anticipato alla sera precedente e si svolgeva quindi nelle tre serate del mercoledì, giovedì e venerdì santo. I sacerdoti del Capitolo prendevano posto nel coro mentre il cerimoniere poneva di fronte all’altare maggiore la “Saetta”, un candelabro a forma di triangolo (evidente simbolo trinitario) con quindici candele accese. Al termine di ogni salmo si spegneva una candela, partendo dal basso. Verso la fine della cerimonia, a poco a poco venivano spente anche le luci della chiesa e i sei candelabri dell’altare maggiore. Al termine dell’ultimo salmo restava accesa solo la candela posta al sommo della saetta, simbolo di Cristo, luce del mondo, pronto al sacrificio per la salvezza degli uomini. Dopo il canto dell’ultima orazione, il cerimoniere prendeva l’unica candela rimasta accesa e la nascondeva dietro l’altare, nella parte destra, facendo rimanere al buio tutta la chiesa. A questo punto cominciava il cosiddetto “terremoto”: tutti i presenti, sacerdoti, chierici, cantori e fedeli, battevano con i piedi e con le mani sui banchi provocando nel buio un forte rumore, simbolo del terremoto verificatosi alla morte di Gesù, o – secondo altre interpretazioni – dei colpi della Flagellazione, o delle grida “Barabba!” e “Crocifiggilo!” della turba di fronte a Ponzio Pilato. A me, ragazzo, sembrava piuttosto l’inutile (e assurda, ma naturale) rivolta contro “l’ingiustizia”: la Vita sconfitta dalla morte, il Bene sconfitto dal male, il Puro che paga le impurità degli altri…

    19 Luglio, 2008 - 12:29
  2. ignigo74

    caro Luigi,
    sono rimasto impressionato e commosso dall immagini della diretta terminata ora in Italia, che mostrava l’adorazione eucaristica della veglia.
    Poi ho cercato come sempre qualche bella immagine su corriere.it e ho trovato pure le contestazioni con lancio di condom e altre mascherate.
    Voglio chiederle una cosa però: perchè mai nessuno dice che queste manifestazioni sono organizzate dai raheliani (come è ben visibile dal sito internet pubblicizzato sotto molti cartelli..) che ritengono gli UFO prossimi alla loro rivelazione? Gli stessi raheliani sono gli inventori dello “sbattezzo” che da noi in italia è stato ammantato di una (falsa) dignità anarcoide e libertaria: in realtà nasce in un ambiente in attesa del UFO. Può scriverlo una volta, almeno una volta sul corriere, almeno per aprire gli occhi a certi battaglieri laicisti che si ritengono purissimi razionalisti mentre invocano lo sbattezzo e invece sono allineati con i raeliani in attesa degli UFO.
    Chiedo troppo? Chiedo male?
    Con affetto e gratitudine.

    19 Luglio, 2008 - 12:32
  3. Luigi Accattoli

    Ignigo74 perdonami ma io molte cose ignoro e tra queste vi sono i raheliani con i loro cartelli, ufo e siti. Forse un giorno saprò dire ma oggi no. – Quanto alla domanda che mi ponevi in un commento a un altro post, su quanti siano i partecipanti alla Giornata: la cifra ufficiale ralizzata sulla base delle prenotazioni e comunicata dagli organizzatori ad apertura dell’evento è di 143 mila, che – sempre secondo gli organizzatori – sarebbe venuta crescendo lungo i quattro giorni per l’arrivo di “non prenotati” e “non organizzati”, che non fruiscono della struttura ricettiva che è stata approntata, e che avrebbero portato le presenze, nella giornata di oggi, a un totale stimato sui 200 mila. Chi dice 500 mila – e magari domani diranno ancora di più – fornisce una cifra con valore esclamativo, non estimativo.

    19 Luglio, 2008 - 14:07
  4. Luigi Accattoli

    Sulla “Metro Mono Rail” di Sydney. Stamane ho fatto un giro sul trenino metropolitana di Sydney, che scorre su una monorotaia sopraelevata simile a quello delle giostre. Fa il giro della zona monumentale della metropoli serpeggiando tra i grattacieli e scorrendo lungo le pareti degli edifici normali, a volte poco al di sopra degli alberi e delle automobili. Gran divertimento mio di vedere dall’alto e di fianco la gente in giro per la città, o indaffarata sui terrazzi, dentro gli uffici e le case. Rinnovata e accresciuta impressione dell’immagine di pulizia, efficienza, verde e benessere che trasmette questa città. Sono sceso dalla Mono Rail con la domanda: il mondo di domani somiglierà a Sydney o a Kinshasa?

    19 Luglio, 2008 - 16:55
  5. principessa

    Scusate l’off-topic ma sono estasiata!! ma l’avete visto il telegiornale delle 20 di stasera? sono stata esaudita!! Due servizi ed entrambi i giornalisti , Valli e Zavattaro, in onda . Mi auguro che diventi consueto cosi che tutti gli estimatori dell’uno o dell’altro professionista siano soddisfatti.
    Forse che le critiche e gli scambi di opinione e i confronti servono a qualcosa?
    Per quanto riguarda il nostro Luigi, invece, andiamo dalla poesia della descrizione della veglia, alle osservazioni del futuro attraverso la lente del presente australiano.
    Meravigliosa “illuminazione” nell’ippodromo quella dello spirito che alberga in questi giovani, quella delle parole del Papa, quella – perenne – che rimarra’ in ciascuno di questi ragazzi che si sono stretti l’uno all’altro nel nome di Cristo e per combattere il nulla in cui potrebbero cadere con la ricchezza del credere.
    Chissa’, se questi giovani sono il futuro del mondo nella loro “riscoperta” di Gesu’, forse, il mondo di domani somigliera’ di piu’ ad una Sydney dal volto caritatevole che ad una Kinshasa.

    Abbracci a tutti

    19 Luglio, 2008 - 19:32
  6. Leonardo

    «il mondo di domani somiglierà a Sidney o a Kinshasa?»: l’Italia, la seconda che hai detto.

    19 Luglio, 2008 - 20:31
  7. roberto 55

    Buona sera !
    Che peccato ! Ho perso tutti i servizi giornalistici proposti oggi dalle nostre reti televisive e di cui Ignigo74 e Principessa parlano così bene: purtroppo, ho finito la settimana lavorativa solo nel tardo pomeriggio, giusto in tempo per tornare al mio paese e partecipare, alla Chiesa Parrocchiale, alla Funzione delle 19 (dove il nostro Don Antonio ci ha commentato della parabola raccontata dal Vangelo di Matteo sul grano e la zizzania).
    Complimenti a Luigi per la suggestione trasmessa nella descrizione della grande “tendopoli” dell’Ippodromo di Randwick !
    Ho letto del coraggio con cui, tra le altre cose, il nostro Papa ha affrontato, oggi, con parole inequivocabili, il tema dello scandalo dei “preti pedofili” (che ha colpito, purtroppo, anche la Chiesa Australiana).
    Personalmente, dedicherò il “Pater Noster” di domani – ore 12, al Santo Padre che, a quell’ora, credo – Luigi: correggimi se sbaglio – starà tornando in Italia, e, immagino, esausto e stremato di fatica: forse, le nostre umilissime preghiere potranno (questa, almeno, è la mia speranza) aiutarlo a sostenersi.

    Buona domenica a tutti !

    Roberto 55

    P.S.: perdona la domanda, Luigi (che ti farà cascare dalla sedia ……….), ma mi puoi spiegare la giustapposizione tra Sidney e Kinghasa (che, magari, è banale ma, porta pazienza !, sai com’è ?, la stanchezza, l’ora tarda, etc. etc.) ?

    19 Luglio, 2008 - 22:16
  8. Clodine

    Grazie dott Luigi, sono stupende le sue descrizioni, stupende..grazie di vero cuore!
    Mi è piaciuto tanto l’intervento di Sump, forse perchè amo la liturgia, e in modo particola quella della luce.
    Come il nostro spirito gioisce partecipando alle energie increate e invisibili di Dio anche il corpo ne è coinvolto: attraverso la luce, la musica, la fragranza dell’incenso, della cera, vengono stimolati i sensi e si ha la sensazione di percepire la Grazia, di natura ovviamente incorporea ma tutt’altro che irreale. Già ascoltare un canto, una musica, osservare un dipinto ci avvina a Dio non oso immaginare quanto più i corpi infreddoliti di tutti questi giovani che vegliano in preghiera tenendo alti i lumini accesi lo siano …

    Mi piace pensare che la preghiera incessante che si leva da questa moltitudine tocchi il cuore di Dio affinché tutti quei giovani, e sono tanti, che non riescono ad intravedere la luce, che non “vedono” la bellezza del vivere, non sanno di essere amati e vivono senza poter dare un volto alla persona che gli è accanto. Non guardano al cielo che gli splende sopra la testa, ai colori, che formano l’arcobaleno del creato, ai fiori che sono una nota del grande concerto della creazione, ecco…sono certa che la potenza della preghiera interceda fino a rompere questa assurda cecità.
    Esiste una parte di umanità che non vede, non sa che quella che loro chiamano civiltà è una tragica fiera delle vanità.

    Ciao a tutto, un abbraccio dott. Luigi e un bacio..

    P.S
    ciao principessa, oggi il TG OK !!! Hai visto? Eh Eh Eh..

    ; )

    Clo

    19 Luglio, 2008 - 23:13
  9. Clodine

    Ciao Roberto55

    Hai ragione, voglio sapere anch’io la giustapposizione tra Sidney e Kinghasa che, magari, è banale ma, porta pazienza ! sai com’è ?, la stanchezza, l’ora tarda, etc. etc…vale anche per la sottoscritta

    Clo

    19 Luglio, 2008 - 23:16
  10. FABRICIANUS

    La Veglia è stata commovente….Vorrei sottolineare, come nel mio post-precedente il momento dell’ ADORAZIONE EUCARISTICA….E’ stato proprio Papa Benedetto a volerla, se non sbaglio….E sono minuti di una intensità di Preghiera molto, molto forte….Hai ragione Clodine, speriamo che la potenza della Preghiera rompa l’assurdità della cecità di molti, che non guardano al Cielo….
    Diceva il card. Martini, quando io ero 16enne, durante una funzione per giovani in Duomo: “Andate e predicate ai vostri coetanei che c’è un Cielo!!”

    Buonanotte a tutti!!! Un caro saluto…
    F.

    19 Luglio, 2008 - 23:31
  11. FABRICIANUS

    X principessa: Ho visto i servizi sulla GMG del TG1 delle 20…Servizi OK, a mio modesto avviso: fatti bene!

    Ciao a tutti!! E’ l’1.11 di notte: Tra poco in Australia, il Santo Padre celebrerà la Santa Messa conclusiva…. Non resisto a vederla in diretta, la stanchezza si fa sentire….

    Luigi, per favore dica una Preghiera per tutti noi…
    Grazie…
    F.

    20 Luglio, 2008 - 0:14
  12. Luigi Accattoli

    Roberto55 il papa – e io con lui – tornera’ a Roma lunedi’ alle 23 ora italiana. Alle vostre 12 di oggi sara’ ancora a Sydney e stara’ cenando alla Cathedral House. Dormiamo qui ancora una notte e partiamo lunedi’ mattina alle 10 quando da voi saranno le 2 di notte. Al vostro mezzogiorno di lunedi’ il B747 della Qantas che ci riporta a casa sara’ forse sul Bangladesh. –

    Roberto55 e Clodine. Kinshasa, capitale del Congo, gia’ Zaire, che ho visto tre volte esattamente come Sydney, e’ una citta’ mostruosa per fame, malattie, polvere, sovraffollamento, violenza. Io mi sono chiesto – evocando simbolicamente questi due estremi – se il destino complessivo dell’umanita’ sia quello di una convivenza ordinata o caotica. Dimmi se ho chiarito.

    Fabricianus vi ho tutti con me.

    20 Luglio, 2008 - 1:53
  13. principessa

    Ho appena finito di assistere alla Messa finale della GMG australiana sul canale EWTN ( canale cattolico ) e, a proposito dei numeri di cui chiedeva conto Ignigo74, addirittura questi qui parlano di 600.000 giovani!! ma si sa ! gli americani esagerano sempre!
    Bella celebrazione e grande omelia!
    Far tre anni a Madrid……e qui potremmo farci un pensierino amici del pianerottolo…..tanto gli anni che contano sono quelli che sentiamo dentro! O NO??

    Buongiorno a tutti e una serena domenica!

    20 Luglio, 2008 - 4:04
  14. Syriacus

    Buona notte a Principessa e buon pomeriggio a Luigi (e buona domenica a tutti) !

    [da un Syriacus assonnato alla fine di un turno di notte -extraordinario, per seguire passo passo l’avviamento di una nuova postazione sperimentale- . Sat2000 è rimasta a casa -dove però almeno la veglia e l’adorazione li ho un pò seguiti- . Poi qui, fra una rilevazione di dati ogni ora e l’altra, un’occhiatina allo svolgimento della Messa a Randwick, l’ho potuta dare, in tempo reale, sui vari blog.. ]

    20 Luglio, 2008 - 5:20
  15. roberto 55

    Buona domenica a tutti !

    Qui nel Nordest, tempo incerto ed un pò nuvoloso.
    Anch’io, stanotte, non ho resistito alla stanchezza della settimana di lavoro e non sono riuscito (che peccato !) a vedere la telecronaca diretta su RaiUno della Santa Messa da Sidney: in queste circostanze mi sento un pò come “Irish” della canzone (dei miei anni di ragazzino) “Signore, io sono Irish” (qualcuno la ricorda ? La cantavano i New Trolls), che non possedeva la bicicletta e non trovava le forze per recarsi, la domenica (suo unico giorno di riposo), alla Chiesa più vicina, distante 30 chilometri da casa sua, ed assistere alla Messa; chi l’ha vista (la “diretta”, intendo) ? Com’è stata ?
    Grazie, Luigi, per le informazioni sul programma di rientro in Italia del Santo Padre (e tue), e grazie per la spiegazione sul dilemma “Sidney o Kinghasa”: in effetti, era semplice, ma ieri sera non ero proprio nelle condizioni di arrivarci (e meno male che non ero il solo: vero, Clodine ?).
    Speriamo che il mondo (compresi i fratelli di Kinghasa), e, in particolare, la nostra Italia, vada in direzione – Sidney.
    Complimenti a Fabricianus per la citazione – al solito, molto bella – del Cardinale Martini.
    A tra poco, amici del pianerottolo, per il “Pater Noster” di mezzogiorno !

    Roberto 55

    P.S.: tra 3 anni a Madrid ? E perchè no ?

    20 Luglio, 2008 - 9:10
  16. FABRICIANUS

    Grazie a Luigi per le Preghiere, e a Roberto55 per i complimenti per la citazione…

    Saluto tutti caramente e con affetto…per questa settimana che arriva(20-27), sarò assente dal blog…vado un pò al mare…( Se riesco mi connetto da qualche internet point, ma dubito di trovarlo). Assicuro a tutti mie umili Preghiere nella Chiesa di Sant’Anna, in Marina di Roseto Capo Spulico (Cosenza).

    Buon viaggio di ritorno a Luigi….

    Ciao Clodine, sump, principessa, Syriacus, Roberto55, Ignigo74 e coloro i quali da un pò sono assenti…..moralista sei in ferie???

    20 Luglio, 2008 - 13:40
  17. FABRICIANUS

    Grazie a Luigi, che ci ha portato sempre con lui a Sydney…

    Grazie di cuore.
    Egregio Luigi ci hai dato modo di vivere questa GMG in maniera ancora più intensa, nonostante la notevole distanza.

    Se il mondo assomiglierà a Sydney o Kinshasha???
    Forse la risposta la troviamo nel Vangelo odierno…Sempre avremo il grano con la zizzania…ma alla fine dei tempi rimarrà solo il BUON RACCOLTO…

    Buona Domenica a tutti!

    20 Luglio, 2008 - 13:46
  18. Luigi Accattoli

    Da Ruggero Sangalli ricevo questo messaggio:
    Gent.mo Dr. Accattoli, visto lo spazio che il Corriere, cartaceo e on line, ha fin qui dedicato alla WYD, le vorrei offrire la mia spalla per “piangere” sul declino dell’ex grande quotidiano milanese. Credo che questo modo di fare informazione possa essere uno degli emblemi del vuoto spirituale delle società materialiste dell’occidente che l’umanità nuova di Sydney ha il compito di superare. Credo che il Corriere corrisponda in pieno a ciò che non è paternità/maternità responsabile: un mondo vecchio che non crede alla vita eterna, vede che sta per morire e si attacca al passato; penoso e irriguardoso per il futuro, per il desiderio di vero e di buono che c’è nei giovani, ridotti a consumatori delle politiche socio-economiche pensate da avidi morenti. Intrinsecamente “pedofilo”, per quell’incapacità, nella dittatura del relativismo, di proporre una visione unitaria dell’umanità, dividendola diabolicamente per trarre profitto da ogni segmentazione, perfino, all’occorrenza, dentro una warfare. Auguro a lei, che chi ha vissuto la realtà, gli effetti benefici di “Receive the Power of the Holy Spirit”. Servono persone piene di Spirito santo per sconfiggere la menzogna, che consiste anche nel NON dare le notizie. Grazie per il suo lavoro. Cordiali saluti. Ruggero Sangalli

    20 Luglio, 2008 - 14:40
  19. Sumpontcura

    Che malinconia, cari amici! Luigi propone la sconsolata domanda: Sydney o Kinshasa? “La seconda che hai detto”, butta là soffocando sbadigli un Leonardo cui l’afa ha graffiato via il consueto spirito smagliante. Ruggero Sangalli argomenta dottamente un pessimismo (quasi) senza scampo (“Avidi morenti”? Così vede noi poveri vecchietti? Gulp!). Fabricianus la butta sull’escatologico. Roberto sulla nostalgia e la meteorologia. Ignigo svicola sui raheliani, io sulla liturgia delle tenebre e sui terremoti…
    Vivaddio che le principesse del pianerottolo non ci hanno abbandonato: una ci dà appuntamento fra tre anni a Madrid (oh sì! e nel viaggio di ritorno, mezza giornata di colloquio diretto con Dio, sulla montagna di Montserrat!); l’altra che bilancia e riscatta le amarezze con l’immagine, vivissima, dei “corpi infreddoliti di tutti questi giovani che vegliano in preghiera tenendo alti i lumini accesi”. Alti, i lumini, ragazzi: è “l’ingresso della luce”!
    Grazie di cuore a voi, donne che avete intelletto d’amore.

    20 Luglio, 2008 - 16:08
  20. Sumpontcura

    … E vivaddio per il futuro “sperimentale” di Syriacus, sempre attento e preciso, anche quando è assonnato.

    20 Luglio, 2008 - 16:20
  21. Sumpontcura

    Rare volte ho sentito, come in questi giorni, che la Chiesa di Cristo (affidata a Pietro, il suo vicario) è davvero la Casa del Padre: questo anziano teologo, così lontano ma in realtà vicino a ognuno di noi come un angelo custode, ci propone – con semplicità evangelica – le parole di vita eterna che sembrano venire direttamente da Lui che è Verità e Vita.
    Particolarmente, e personalmente, rivolte a me – che vado in attesa, su e giù per la strada di Damasco – ho sentito le frasi che vorrei qui riportare, come confessione di speranza:
    “Questa forza, la grazia dello Spirito, non è qualcosa che possiamo meritare o conquistare; possiamo solamente riceverla come puro dono. L’amore di Dio può effondere la sua forza solo quando gli permettiamo di cambiarci dal di dentro.
    Noi dobbiamo permettergli di penetrare nella dura crosta della nostra indifferenza, della nostra stanchezza spirituale, del nostro cieco conformismo allo spirito di questo nostro tempo. Solo allora possiamo permettergli di accendere la nostra immaginazione e plasmare i nostri desideri più profondi. Ecco perché la preghiera è così importante: la preghiera quotidiana, quella privata nella quiete dei nostri cuori e davanti al Santissimo Sacramento e la preghiera liturgica nel cuore della Chiesa.
    Essa è pura ricettività della grazia di Dio, amore in azione, comunione con lo Spirito che dimora in noi e ci conduce, attraverso Gesù, nella Chiesa, al nostro Padre celeste. Nella potenza del suo Spirito, Gesù è sempre presente nei nostri cuori, aspettando quietamente che ci disponiamo nel silenzio accanto a Lui per sentire la sua voce…”.

    Veni, Sancte Spiritus,
    et emitte caelitus
    lucis tuae radium…

    20 Luglio, 2008 - 16:57
  22. principessa

    Qui da me e’ quasi mezzanotte ( le 6 in Italia) – probabilmente mezzogiorno a Darwin dove il volo papale fa scalo prima di ripartire per l’Italia. Non so se Luigi di collega al blog. Ma se lo facesse, ti assicuro le mie preghiere per un viaggio sereno e ancora un grazie dal profondo del cuore per delle cronache australiane originali, interessanti e coinvolgenti.
    Sai che ti aspettiamo tutti quanti con grande affetto.
    Da’ un’occhiata fuori dall’oblo’ ogni tanto e riporta indietro un po’ delle tue poetiche fotografie che cosi bene sai collegare agli attimi della vita e attraverso i quali ci fai entrare in contatto con noi stessi e con gli altri……….
    A piu’ tardi Luigi

    21 Luglio, 2008 - 4:55
  23. Clodine

    Hai detto bene Sump: la chiesa riceve lo Spirito grazie all’amore di Dio: noi credenti -la chiesa- siamo una povera formazione umana e non lo possediamo. Anzi “è “ lo spirito del nostro tempo” ,che produce “stanchezza spirituale” e “cieco conformismo “ a possedere l’umanità. lo Spirito Santo è lo Spirito Libero di Dio e noi, per quanto giustificati, siamo costantemente sottoposti al peccato e bisognosi di perdono. Il male è una tragica realtà si insinua proprio lì, nel cuore dell’uomo e nel cuore stesso della chiesa e scava inesorabilmente quel “deserto spirituale” che è il ventre molle di ogni male; un vuoto interiore che produce disperazione e fa degli uomini “cisterne screpolate e vuote” (cfr Ger 2,13).

    Bella l’esortazione rivolta ai giovani di diventare i “profeti” di una nuova era” affinché l’amore non sia avido ed egoista, ma puro e fedele. Credo che nella chiesa la profezia non sia mai venuta meno: è uno dei doni dello spirito. E’venuta meno l’attenzione verso i profeti .
    Ma chi è il profeta, chi sono i profeti (?) se non uomini e donne del passato e del presente, animati da ardente amore, che tentano di scuotere le coscienze al fine di rivelare il vero Dio e i veri credenti. Ma spesso (come Giona) alla fine fuggono, rifuggono dalla loro missione, per timore, perché mai sono stati accetti, sono figure antipatiche, ostili e a volte neppure c’azzeccano..ma in loro risuona la voce compassionevole di Dio per tutti gli esseri viventi.

    Una voce che ha come contrasto la durezza di cuore che attanaglia il credente, incapace di uno sguardo clemente verso coloro che vivono lontani dalla verità e dalla vita. La pazienza di Dio invece è infinita, Lui è fedele al suo profeta e al progetto di salvezza non c’è niente da fare: non lo abbandona! Chi ha letto il libro di Giona ( il paradigma, il profeta per eccellenza) sa quante piante di ricino il padre celeste dovrà ancora far nascere affinché questa umanità di ravveda, e quanti vermi ancora dovranno stuntare per corroderlo..

    “Il mondo di domani somiglierà a Sydney o a Kinshasa” ci chiedeva si chiedeva e ci domandava il dott. Luigi. Non è che la domanda finale con la quale si chiude il libro di Giona: a noi la risposta, una risposta che nasce dal grembo di una vergine.

    C’è una tela bellissima del Caravaggio “la Madonna dei Palafrenieri” che fu
    allontanata dopo solo un mese da uno degli altari più importanti di San Pietro
    per motivi teologici, di “decoro” -fu detto- per la “difformità nei confronti della tradizione figurativa”. Ebbene La novità dell’immagine stava nella drammaticità esistenziale e umana delle tre persone di fronte al pericolo: Sant’ Anna, all’antica, contempla distaccata la scena, Maria si attiva, per insegnare al fanciullo Gesù come si schiaccia il serpente, simbolo del peccato e del male. E mentre le tenebre avvolgono le figure in un luogo possibile ovunque, irrompe con forza propria dall’alto una luce che è più di quella naturale, e che è più di tutte le luci e risplende nell’incarnato del Cristo bambino. E’ in Lui che riposa la nostra speranza.

    Un abbraccio a principessa e a tutti voi amici del pianerottolo, ci incontriamo oggi, alle 12 in punto…

    Buon viaggio dott. Luigi saluti anche per noi Benedetto XVI che è stato davvero grande..

    21 Luglio, 2008 - 5:54
  24. Clodine

    “C’è una tela bellissima del Caravaggio “la Madonna dei Palafrenieri” che fu
    allontanata dopo solo un mese da uno degli altari più importanti di San Pietro”

    Ho volutamente evdenziato questa frase perché spesso è stata proprio la chiesa ad allontanare le voci profetiche a ritenere erroneamente che essa sia appannaggio della vita consacrata e del clero. Questa fu una visione condivisa per secoli dalla chiesa, ma non è così, va sottolineato che la profezia non è mai considerata come un monopolio della vita consacrata. È piuttosto intesa come espressione della dimensione profetica di tutta la Chiesa. Non è facile discernere dove agisca la profezia, dove lo Spirito Santo spiri e potenzi (“qui locutus est per prophetas”). Vi furono profeti nel popolo di Israele e nelle comunità cristiane delle origini; vi sono profeti nelle diverse confessioni cristiane e nelle diverse religioni. Vi è anche una “profezia laica”. Nessuno ha il monopolio dello Spirito Santo. Siamo nel tempo della missione dello Spirito, un tempo dove la modernità ha desacralizzato il mondo e ha idolatrato realtà profane: la cultura globalizzata tocca tutti i popoli con tratti evidenti d’idolatria, alla fine della storia il Signore dirà anche: “Venite benedetti dal Padre mio, perché avete profetizzato” e, sorpresi domanderanno: “Quando mai abbiamo profetizzato?

    21 Luglio, 2008 - 8:47

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