Levi, Zaccheo, il giovane ricco: tre diverse risposte alla chiamata di Gesù

Caravaggio – particolare della Vocazione di Matteo che è in San Luigi dei Francesi a Roma – per introdurre la registrazione audio dell’ultimo appuntamento di Pizza e Vangelo di lunedì 17 aprile. Qui sotto il link alla registrazione, nei commenti una mia divagazione sulla molteplice risposta, quanto alla ricchezza, dei chiamati da Gesù nei quattro Vangeli, nonchè una parola del Papa sulla tela del Caravaggio

6 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Risposte diverse a diverse chiamate. Per l’insegnamento di un maestro sulla complessa questione del “vendi tutto e dallo ai poveri”, lunedì abbiamo dato la parola a Rudolf Schnackenburg: “Non a tutti è indispensabile rinunciare per intero ai propri averi per rispondere positivamente alla chiamata del Signore, come non tutti i discepoli si vengono a trovare nella necessità di sacrificare la vita per la causa di Gesù e del Vangelo. Tutti però devono ascoltare l’appello a una totale dedizione, che Gesù rivolge a ciascuno, sia pure in modo sempre diverso” (Vangelo secondo Marco, Città Nuova 1973, volume 2, p. 97s).
    La varietà delle chiamate e delle risposte, quanto al possibile impedimento delle ricchezze, può essere illustrata confrontando la vocazione di Levi-Matteo e quella di Zaccheo, ambedue pubblicani e Zaccheo anzi “capo dei pubblicani e ricco” (Luca 19, 2): a Matteo, che è seduto al banco delle imposte, Gesù dice “seguimi” e Matteo “lasciando tutto si alzò e lo seguì” (Luca 5, 27s); a Zaccheo, che è salito sul sicomoro per vederlo passare, il Maestro invece dice: “Oggi devo fermarmi a casa tua” e Zaccheo l’accoglie e gli dice: “Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. Gesù loda questa sequela parziale: “Oggi per questa casa è venuta la salvezza” (Luca 19, 8s).
    Le chiamate sono diverse e le risposte – ci dicono i Vangeli – ambedue valide: Matteo è chiamato a farsi apostolo, Zaccheo è chiamato a una responsabile e solidale gestione della sua attività.
    Al ricco che non ha avuto il coraggio di seguire Gesù non viene rivolta nessuna condanna: egli – possiamo immaginare – continuerà nella sua osservanza dei comandamenti e per quella via otterrà la vita eterna, ma non entrerà nella famiglia apostolica nella quale il Maestro aveva desiderato inserirlo.

    19 Aprile, 2023 - 13:35
  2. Luigi Accattoli

    Non sempre Gesù chiede una rinuncia totale. I Vangeli ci mostrano una molteplicità di possibili risposte alle molteplici chiamate del Maestro. I chiamati a farsi discepoli itineranti e a seguirlo nella sua predicazione di villaggio in villaggio sono anche invitati a “lasciare tutto”, ma la stessa richiesta non viene rivolta
    – a Zaccheo, come abbiamo visto al commento precedente
    – a Lazzaro e alle sue sorelle che pure ci appaiono benestanti
    – alle “molte” donne che lo seguivano e lo servivano con i loro beni, tra le quali erano Maria Maddalena, Susanna, Giovanna moglie di Cusa amministratore di Erode (Luca 8, 1-3)
    – a Nicodemo, uno dei capi dei giudei, membro del Sinedrio
    – a Giuseppe d’Arimatea, uomo ricco e membro anche lui del Sinedrio
    – ai beneficati delle sue guarigioni e dei suoi esorcismi.

    Lazzaro e le sorelle offrono ospitalità a Gesù e ai discepoli che sono con lui: per essere suoi amici non hanno dovuto vendere la casa e il resto. Possiamo vedere in questa famiglia un prototipo delle famiglie che collaborano oggi con predicatori e parroci.
    Se Maria Maddalena, Susanna e Giovanna mettono i loro beni a servizio di Gesù vuol dire che non se ne sono private. Anche questo lo hanno sempre fatto e lo fanno tanti cristiani benestanti che finanziano questa o quella attività delle comunità ecclesiali.

    19 Aprile, 2023 - 13:35
  3. Luigi Accattoli

    Se Matteo sia il giovane o il vecchio. Nella disputa su chi sia il Matteo di Caravaggio, se il vecchio con la barba o il giovane chino a contare il denaro, è intervenuto anche Papa Francesco che sta con chi guarda al giovane chino: “Pensiamo a san Matteo: era un buon commerciante, in più tradiva la sua patria perché prendeva le tasse dei giudei per darle ai romani, era pieno di soldi e prendeva le tasse. Passa Gesù, lo guarda e gli dice: vieni! seguimi! Non ci poteva credere. Se poi avete tempo andate a vedere il quadro che Caravaggio ha dipinto su questo episodio. Gesù lo chiama e quelli che stavano con lui dicono: questo qua? che è un traditore, uno svergognato? E lui sta curvo sul denaro e non lo vuole lasciare. Ma la sorpresa di essere amato lo vince, e segue Gesù. Quella mattina quando Matteo era andato al lavoro e aveva salutato sua moglie non avrebbe mai pensato che sarebbe tornato senza denaro e di fretta per dire a sua moglie di preparare un banchetto. Il banchetto per Colui che lo aveva amato per primo. Che lo aveva sorpreso con qualcosa di molto importante, più importante di tutti i soldi che aveva” [Francesco così parlò la domenica 18 gennaio 2015 ai giovani dell’Università San Tommaso di Manila, Filippine].

    19 Aprile, 2023 - 14:20
  4. maria cristina venturi

    Certo non a tutti viene chiesto di sacrificare tutto..
    Poiche’ Gesu’ conosce l’ anima di ognuno di noi e sa fino a dove puo’ spingersi il discepolato o la sequela..C’ e’ anche a chi non viene chiesto nulla ” Chi non e’ contro di noi e’ con noi” . Cioe’ basta non essere proprio contro Gesu’ ., basta forse non combatterlo o non bestemmiarlo. C’ e’ un minimo .
    Pero’ quello che si dimentica e’ la frase indimenticabile rivolta al giovane ricco ” e Gesu’ guardatolo , lo amo’”
    Lo amo’ , proprio come si dice che “Giovanni era il discepolo che Gesu’ amava” . Dunque il giovane ricco fu amato in maniera particolare, fu un prescelto speciale, di Zaccheo non si dice che Gesu’ lo amo’.
    Il giovane ricco puo’ paragonarsi ad un chiamato oggi per la vocazione monastica o religiosa, di santita’ .
    Un prescelto speciale ,che deve rinunciare a tutto il mondo perche’ Gesu’ lo ama particolarmente e lo sceglie come suo ” amante ” .Un po’ come San Francesco d’ Assisi.
    Quanti di noi ancora oggi scelti particolarmente per lasciare tutto, e seguire Gesu’ ,non accettano la chiamata. Quanti Francesco d’ Assisi ci potrebbero essere e non ci sono perche’ rifiutano.
    Il crollo delle vocazioni monastiche, contemplative, il crollo delle missioni , il crollo dei seminari , il crollo anche dei frati , sta a testimoniare questo rifiuto che oppone chi è: “amato” di lasciare tutto per seguire Gesu’.

    19 Aprile, 2023 - 14:37
  5. Nel video una lettura nuova della chiamata di Zaccheo: https://gpcentofanti.altervista.org/gesu-guarisce-anche-la-psicologia/
    Qui una lettura nuova del giovane ricco: https://gpcentofanti.altervista.org/unaltra-lettura-de-il-giovane-ricco/
    La chiamata di Matteo mostra l’exousia, il potere, di Gesù di toccare il cuore di una persona all’istante. Il Nolli nella versione interlineare greco italiano dei vangeli osserva che il verbo seguimi in quella coniugazione può significare continua a seguirmi. Ossia: Matteo avrebbe da tempo voluto seguire Gesù ma si sentiva indegno, lui pubblicano… Invece Gesù non si ferma neanche qui alle apparenze e vede il suo cuore già aperto dalla grazia nonostante nell’impasse sia ancora “seduto” al banco delle imposte.

    19 Aprile, 2023 - 19:22
  6. Beppe Zezza

    ‘Chi non rinunzia a tutti i suoi beni non può essere mio discepolo’ lc 14
    Piuttosro chiaro e netto. Ma la ‘rinunzia’ non è necessariamente la ‘vendita’, (anche per ´rendere disponibili ´ i propri beni al servizio del Signore è necessario averci ´rinunciato’) , inoltre sarebbe molto materialistico identificare ´beni’ o ´averi’ solo con cose ´vendibili’. Gesu’ non ´esigé da nessuno la ´vendita’ , la ´propone’ – vedi le parabole del tesoro nascosto e della perla preziosa. Seguire Gesù non è un obbligo, è un guadagno!

    20 Aprile, 2023 - 18:24

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