Nel primo commento: dove ho trovato Leo, come parla, che dice.
Leo loquente in maestà
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Nel primo commento: dove ho trovato Leo, come parla, che dice.
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Puoi leggergli le fauci. Eccovi Leo in maestà: l’ho incontrato stamane a Palazzo Barberini, sullo scalone quadrato del Bernini. M’aspettava all’ingresso del primo piano. Tra i grandi felini che frequento è il meglio parlante: i fonemi sono ridondanti ma puoi leggergli le fauci. Al momento dello scatto stava dicendo: tu vieni dietro e morta là.
Certo è parlante!
Se Leo potesse parlare?
Quanto avrebbe da dire, soprattutto sulla sua origine e provenienza databile, per quel che ne sappiamo, al 126 dopo Cristo, ma sicuramente di gran lunga più antico. A desiderarlo tanto fu lo stesso imperatore che vietò agli ebrei l’osservanza del sabato, l circoncisione e la pubblica lettura della legge mosaica. Lo stesso che, allergico alla vita di palazzo e ben lontano dal Palatino girava il mondo immerso in un lusso sfrenato. Parliamo dell’Imperatore Adriano: architetto, mecenate, collezionista, amante dell’arte, cultore del bello e dei piaceri della vita, costruì una sua città ideale, estesa su di un’area di un Km quadrato. Ed è proprio da quella città non molto distante dalla Urbe , in modo da osservarne gli umori, si, ma da lontano, che il nostro Leo emette i suoi ruggiti, ma sempre con la coda tra le gambe.
Cosa direbbe Leo, eloquente in maestà? Che attese vent’anni prima di essere ammirato, Vent’anni per costruire la Villa: “il giocattolo preferito dell’Imperatore ” -direbbe- ” e che spasso vederlo affannarsi nel sistemare a regola d’arte quella sorta di Las Vegas antelitteram con terme, palestre e teatri,con la sua isoletta privata immersa in un placido suggestivo laghetto munita di ponte levatoio e guai ad importunarlo durante i suoi momenti di intima riservatezza”. Povero Leo, ne ha viste di cotte e di crude.Non che la vita nel sontuoso palazzo di Maffeo fosse meno movimentata, anzi. Ma lui da bravo gattone ne sta li, sornione,in silenzio, mostrando il suo profilo migliore.
La città di provenienza del nostro Leo dunque è Villa Adriana (Tivoli).
Però, sapere in quale di questi ambienti alloggiò, e quali mani pietose lo salvarono dagli insulti del tempo e della storia, prima di essere allocato sullo scalone del Bernini, a Palazzo Barberini. Certo, sarebbe interessante saperlo…ma questo potrebbe dircelo solo lui, Leo, se potesse parlare…
https://youtu.be/WhvoJWrZKQ8
…non è detto che non lo farà…magari servendosi del suo omonimo ventriloquo. Chissà. Per il momento andiamogli dietro.. e morta là.