Sull’impresa dell’elemosiniere ho scritto ieri un commento per la cronaca romana del Corsera che è stato pubblicato con il titolo Il cardinale e il palazzo occupato: se i sigilli difendono l’inerzia. Lo riporto nel primo commento.
Sull’impresa dell’elemosiniere ho scritto ieri un commento per la cronaca romana del Corsera che è stato pubblicato con il titolo Il cardinale e il palazzo occupato: se i sigilli difendono l’inerzia. Lo riporto nel primo commento.
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Mio commento su “Corriere Roma”. Grazie a quel singolare cardinale di strada che è Konrad Krajewski la città riapre gli occhi sui diecimila umani che dormono all’aperto e sui ventimila che bivaccano nei palazzi occupati. Occorre “ascoltare la città”, aveva detto Francesco giovedì a San Giovanni, al convegno della chiesa romana: e intendeva dire che è proprio la città degli ultimi che va ascoltata.
La felice colpa dell’elemosiniere è stata possibile perché nello stabile vive con i 450 diseredati una suora laica che l’ha informato e perché don Konrad vi era andato più volte a portare viveri e vestiti con il suo furgoncino. Il cardinale non si limita a organizzare docce e dormitori intorno a San Pietro, ma da cinque anni si muove con libertà nella baraonda romana che conosce meglio degli amministratori capitolini.
Arriva la sera a Termini con cinquanta volontari, mette tavoli per strada e sfama trecento persone. A chi dice che riattivare la corrente è un atto abusivo va ricordato che quelle mense per strada, che invadono i marciapiedi e intralciano il traffico, avvengono da sempre senza autorizzazione. E’ una fortuna che vi siano anche in alto persone che dove guardano vedono e che non si lasciano intimorire dai sigilli, quando proteggono l’inerzia.
Adriano Sofri dixit. Uno pensa: un cardinale che si comporta da cristiano. Poi legge un po’ e scopre com’è andata. C’era uno che si comportava da cristiano e questo Papa Francesco l’ha fatto cardinale. Forse voi sì, io non sapevo niente di questo Krajewski, delle sue notti romane in furgone, dei suoi giorni in vespa, della sua casa con dentro i siriani. E’ l’attacco di un commento di Adriano Sofri pubblicato da “Il Foglio”: https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2019/05/13/news/konrad-krajewski-e-lintimo-rimpianto-di-non-essere-sceso-anchio-in-quel-tombino-254467/
O felix culpa!
Caro Luigi, non so come cominciare. Io con questa chiesa mi sento male. Anche perché non posso credere che Gesù è uguale a Maometto e Budda. Infatti Gesù disse: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato…”
Caro il mio povero Gesù, come era ignorante!… Mi viene da piangere!… 🙁
Non sapeva che suo Padre aveva una “volontà permissiva” e che avrebbe salvato anche chi non si sarebbe fatto battezzare…
Antonella, “o felix culpa” anche per Gesù?…
Luigi caro, io però in Gesù credo davvero. E allora a “questa chiesa” non darò più il mio otto per mille, anche per colpa di certi cittadini stranieri vestiti da cardinali che contravvengono alla legge italiana. Anche perché Gesù disse “Date a Dio quello che è di Dio”, ma QUESTA CHIESA secondo me non è di Dio, anche perché ha dequalificato Gesù stesso, che almeno per me è DIO. Ma forse sbaglio?.. 🙂
Però per dar prova della mia serietà di credente, importanti offerte personali le darò alla mia parrocchia, perché i suoi sacerdoti li stimo davvero anche perché la mia parrocchia ha una missione in Africa. E questo dimostra che Gesù aveva ragione a raccomandare di annunciare la Buona Novella. Questo dimostra che era il mio stesso Gesù. VIVA GESU’, nonostante questa chiesetta!!! … 🙁
Un bel saluto, Luigi!…
Mi dispiace dissentire da Luigi.
Altro sono gli atti “abusivi” quali quelli di ingombrare la strada e altro è “rompere i sigillli” e commettere una aperta e manifesta violazione della legge contravvenendo alla giustizia civile.
Per quanto mi consta Robin Hood non è mai stato dichiarato santo dalla Chiesa. Al contrario la Legge, che Gesu’ ha detto di non modificare neanche nel più piccolo iota, dice Es 23,3 di non favorire il debole ( prima tradotto “il povero” ) nel giudizio.
Fa sorridere -eufemismo- la dichiarazione “me ne assumo tutte le responsabilità ” fatta da persona la quale per ilruolo che ricopre e per le circostanze storiche nelle quali si trova a vivere non ha la benché minima possibilità di pagare alcun prezzo personale per il gesto compiuto.
La “carità” esibita è contraria allo spirito del Vangelo.
Dissento anche dall’amico Giuseppe Di Melchiorre. La Chiesa è sempre e comunque una santa cattolica e Apostolica. Nessuna azione perpetuata da un uomo di Chiesa, sia pure ad alto livello, può modificare questa realta’.
L’8 per mille lo Stato lo da’ alla Conferenza Episcopale Italiana, secondo gli accordi sottoscritti con lo Stato Città del Vaticano. Il fedele cattolico italiano può liberamente decidere sulle modalità che ritiene più opportune per “fare elemosina” ( sottoscrivere l’otto per mille non costituisce neanche “elemosina” perché non si danno soldi propri – la decisione circa dove mettere la firma nella dichiarazione dei redditi non ha nulla a che vedere con l’elemosina e ancor meno con la carità )
Io l’ho trovato un gesto molto umano e molto cristiano.
Ogni giorno, per il mio lavoro di insegnante, vedo persone abbandonate ai loro bisogni e uno Stato farraginoso come le sue leggi che non riesce ad arrivare in tempo a sanare le situazioni: se ci sono di mezzo bambini e vittime delle ingiustizie del mondo, prima si interviene e meglio è.
Proprio in questi giorni sto parlando con i miei alunni di don Pino Puglisi: un uomo profondamente religioso, innamorato di Cristo come ogni buon cristiano, e che per questo cercava in tutti i modi di aiutare i ragazzi a sfuggire dai ricatti della Mafia. Ha pagato con la vita il suo amore per il prossimo (cioè il suo essere cristiano), e penso che anche lui qualche volta sia andato oltre le leggi umane, al cuore della gente.
Un vero cristiano non va contro le leggi, ma le supera (se necessario) per andare al cuore delle persone.
Di questa umanità, che è scritta nel Vangelo, io non mi vergogno.
Questo dice il Preconio (annuncio) Pasquale:
«Exsultet Sancta Mater Ecclesia …
O felix culpa, quae talem ac tantum meruit habere Redemptorem»
La colpa è il peccato originale, il nostro peccato.
Anche quella del cardinale è, in un certo senso, una felix culpa, un “buon scandalo”, come lo chiama Avvenire.
Per quanto riguarda Konrad Krajewski, sono affascinata da questo personaggio, dalla faccia mite e buona, ma anche capace di fare “alzate d’ingegno” che mi ricordano Supermann o Nembo Kid. Penso che sia consolante per chi vive nella povertà e nella sofferenza vedersi vicino all’improvviso un uomo forte e determinato in grado di alleviare le sue tribolazioni! Ed uno che viene, appunto, nel nome di Gesù!
Caro Giuseppe, la Chiesa di oggi ha i suoi chiari – scuri, ma dalle nostre parti le cose non vanno poi così male, per cui penso che sottoscriverò l’8×1000. In fondo, come dice Benedetto XVI, nel campo oltre al grano c’è anche la zizzania ed erbacce varie, ma è pur sempre il “campo di Dio”!
Ho letto e riletto caro Luigi, articoli su articoli e varie opinioni.
Molta durezza verso l’elemosiniere pontificio da più parti, ambito cattolico compreso. Non mi stupisce; ieri espressi le mie perplessità anch’io.
Linko l’articolo che più mi ha convinto a firma di Marina Corradi e poi aggiungo una mia postilla:
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/la-legge-prima-di-ogni-legge
La postilla è al seguente e la esprimo con il massimo rispetto per l’illustre storico e prof. di diritto ecclesiastico Francesco Margiotta Broglio sui cui testi ho spesso studiato.
L’illustre professore intervistato oggi da Il Messaggero rimprovera a papa Francesco di aver importato uno stile tutto sud americano a Roma e quindi lontano da noi.
Può essere, ricordo il card. Scola quando diceva che papa Francesco è stato ed è un “pugno nello stomaco” per tutti noi.
Ecco caro Luigi, io da tempo mi sono convinto di una cosa: noi abbiamo molte similitudini con i Paesi sud americani, anzi sotto sotto lo siamo proprio un paese sudamericano nel bene e nel male. (Purtroppo più nel male…cito solo qualche tristissimo esempio: la saldatura tra le nostre organizzazioni criminali e i narcos colombiani, intere autostrade fatte saltare per aria (Capaci) per assassinare chi serviva la legalità.
Io sono convinto che il papa in quanto vescovo di Roma sappia bene di trovarsi in un Paese simil sud americano; non importa dalla fine del mondo a mio modesto avviso nessuno stile, si sente giustamente a casa e sa come ci si deve comportare e chi combattere a viso aperto: non fu un caso infatti uno dei suoi primi viaggi in terra di ‘ndrangheta.
Chiudo riprendendo l’articolo di Marina Corradi la quale secondo il mio punto di vista ha colto nel segno. La mia speranza è che questo “schiaffo” -così lo chiama la giornalista di Avvenire- avvicini le persone a Gesù detto il Cristo Vero Dio e Vero Uomo.
Buona serata a tutti.
Dimenticavo: molta durezza verso l’elemosiniere pontificio,ma anche tanto, tanto sostegno ambito cattolico compreso.
L’articolo di Marina Corradi è a sostegno del card. Krajewsky.
Pietro Parolin. “Ho visto che ci sono state tante interpretazioni e tante polemiche. Personalmente credo che lo sforzo dovrebbe essere quello di capire il senso di questo gesto, che è attirare l’attenzione di tutti su un problema reale, che coinvolge persone, bambini, anziani“: così il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ha commentato il gesto dell’elemosiniere.
https://it.euronews.com/2019/05/14/parolin-gesto-ha-attirato-attenzione
Beppe carissimo, io sono un povero cristiano con problemi spirituali. Forse anche per questo, certe situazioni mi fanno soffrire. Ma mi impegno nella resistenza, confidando nella misericordia del nostro Gesù e nella mia carissima “Consolatrix afflictorum” nonché “Auxilium peccatorum”.
Avrei in mente di fare un’altra considerazione sull’argomento del post, ma mi astengo e ti saluto affettuosamente.
Grazie, innanzitutto, all’amico Fabrizio Scarpino – con cui condivido l’impostazione dell’argomento di questo post – per averci proposto il bell’articolo di Marina Corradi.
Vedo, poi, che c’è chi si dispiace di dissentire dal nostro “padrone di casa”: io, invece, riprendo l’intervento dell’amica Elisa ed aggiungo che non solo non mi vergogno di questa Chiesa ma, anzi, sono orgoglioso, seppur dal mio modestissimo “ultimo banco”, di farne parte: credo, infatti, che nello straordinario gesto del Cardinale Krajewski si misuri tutta la potenza del messaggio evangelico di salvezza e di liberazione verso le sofferenze degli “ultimi”; questa è la nostra Chiesa, questa è la Chiesa “in uscita”, questa è la Chiesa dei “cristiani di strada”, e non dei “cristiani di pasticceria”.
Circa, poi, il rispetto della legge, che ora sembra stare improvvisamente a cuore a qualcuno, beh !, mi si perdoni la punta polemica ma mi risulta che da anni ed anni sorga nel pieno centro di Roma uno stabile abusivamente occupato da un’organizzazione politica di estrema destra: gli enti erogatori dei servizi pubblici sono creditori di diverse centinaia di migliaia di Euro per bollette non pagate (fonte: il settimanale “L’Espresso”) ma questi servizi risultano tutt’ora funzionanti (sempre fonte dell'”Espresso”); invocare la legalità, insomma, va bene ma presuppone anche una giusta coerenza intellettuale.
Buona notte a tutti !
Dimenticavo, acc…….!, di firmarmi.
Roberto Caligaris
Rif. 21.39 – Auxilium christianorum
Per essere coraggiosi e fare un po’ di bene “fuori standard” basta essere cristiani, non necessariamente “solo peccatori”. Auxilium christianorum, ora pro nobis. Ed è giusto anche ricordare papa Giovanni Paolo II. E’ sotto il suo regno che Krajewski viene dalla Polonia a Roma, chiamato alla corte dei cerimonieri pontifici. Lì lo trova papa Francesco e lo dirotta dai “pizzi e merletti” a qualcosa di più serio. E lui ci sta.
Grazie a Te Roberto!!! Un caro saluto!!!
Cosa fa lo Stato Città del Vaticano per i poveri? Leggete qui:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/corvo-rivela-cos-vaticano-usa-i-soldi-i-poveri-1190659.html
Bisogna riconoscere, però, che la Chiesa per i poveri si adopera e molto. Ma dove li prende i soldi? Leggete qui:
http://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2011/08/22/news/quanto-paghiamo-per-la-chiesa-1.42654
Caro Luigi, scusa se mi sono comportato male. Ma ti prometto che quando argomento del tuo blog sarà “questa chiesa” io non interverrò più. Ma tu sai benissimo che io sono NESSUNO, perciò il tuo blog non ne risentirà. La mia stima per te invece aumenta. Un carissimo saluto a te e a tutti.
Rif 22.56
Di stabili occupati abusivamente ce ne sono purtroppo a bizzeffe.Questo manifesta una gestione della cosa pubblica a dir poco deficicitaria. Ma questa è tutt’altra questione.
Personalmente sono sempre stato contrario “agli espropri proletari” e simili. E anche la dottrina sociale della Chiesa.
Ma sembra che parlare di dottrina oggi sia fuori moda.
Non ho nessun dubbio che il Card Krajewski sia degnissima persona e stia facendo molto bene. Ma questo forse significa che non può sbagliare? O fare cose eccessive?
E anche fuori moda dire che non tutto può essere fatto e detto da tutti?
E che una cosa fatta o detta da un principe della Chiesa è cosa diversa da una cosa fatta o detta da un semplice cristiano?
l’elimosiniere del papa nel 2018 ha speso per i poveri 3 milioni di euro del Vaticano
https://www.repubblica.it/cronaca/2019/05/15/news/vaticano_3_milioni_e_mezzo_spesi_per_le_bollette_dei_poveri-226293632/?ref=RHPPLF-BH-I226302410-C4-P8-S1.4-T1
cristina vicquery
articolo più recente di quello di giuseppe di melchiorre che si riferisce al 2015
cristina vicquery
Rif. 10.13 e 11.57 – Importanza delle date e dei dati
Non ci sono articoli più recenti di quelli allegati, del Giornale e dell’Espresso – così squisitamente corretti? Sono un po’ vecchiotti; di un’altra era geologica.
Bene avere sottolineare che quello dell’ex INPDAP non è un palazzo di periferia, fatiscente o per rom e simili. E’ in pieno centro di Roma; appartiene a un ente statale o parastatale, rimasto – mi pare – invenduto e incustodito. Vendere o usare diversamente i beni inutilizzati statali è come “scovare il sommerso”: argomento rituale da insediamento dei governi.
Condivido che il principe della Chiesa “in camicia e cacciavite” è una degnissima persona e sta facendo molto bene.
Qui documento della CEI che spiega dove, nel 2018 cioè l’anno scorso, sono stati presi quei soldi, NON OFFERTI DALLE BANCHE VATICANE, ma dallo stato italiano, cioè da noi:
https://www.google.it/search?authuser=0&ei=NCXcXIyoOc-lkwXzxrKICw&q=ripartizione+8×1000+2018+chiesa+cattolica+doc&oq=ripartizione+8×1000+2018+chiesa+cattolica+doc&gs_l=psy-ab.3…4459.28515..29342…0.0..0.158.3774.44j1……0….1..gws-wiz…….0i71j0i67j0i131j0j0i22i30j33i22i29i30.z7UQPCJjdW8
Il documento si può scaricare, come ho fatto io. Così Amigoni lo può controllare bene.
Pax et bonum!!!
Luigi caro, ti chiedo scusa perché non ho mantenuto il mio impegno.
Non mi vedrai più per argomenti riguardanti “questa chiesa”. Ma tu non c’entri niente per questa mia assenza che, ovviamente, è indifferente per tutti, come è normale e comprensibile… Io difatti sono nessuno…
Pax tibi et omnibus abitantibus in blog…
GIUSEPPE
l’otto per mille va alla Cei e non alla città del vaticano,( mi sa che hai scoperto l’acqua calda), L’elimosiniere però è elimosiniere del vaticano e non della Cei e non usa i fondi CEI
cristina vicquery
giuseppe
l’otto per mille va alla CEI, non allo Stato del Vaticano, è questo è noto a tutti, non hai scoperto l’acqua calda. Però l’elimosiniere è della città del vaticano e non dellla
e ritornando q quello che ha scritto Roberto perchè nello stabile occupato da casapound dove da anni nessuno paga le bollette io sigilli non erano stati posti?
cristina vicquery
Nel discutere su questo caso, non si giunge a nulla studiando il punto di vista legale, perché è intricatissimo, e praticamente tutto in questa vicenda è illegale. Dobbiamo vedere lo slancio dell’animo di Konrad Krajewski: c’era gente in difficoltà e l’ha aiutata. Mi sembrano giuste le considerazioni di Antonello Caporale su “Il Fatto”. Non riesco però più ad aprire il sito! L’articolo è intitolato: Quanto bene ha fatto alla Chiesa il gesto dell’elemosiniere del Papa. Per una volta tanto, dice Caporale, non si parla della Chiesa per raccontare fatti di pedofilia, o scandali o spese eccessive. Si è parlato di un esponente del Vaticano che ha aiutato gli altri con la sua abilità di elettricista.
In quanto al fatto che i denari dati dalla Chiesa provenissero dall’8/1000 mi sembra irrilevanti. Si tratta comunque di soldi che potevano essere spesi in altro modo.
Rif. 16.52 – 8 per mille
L’8 per mille non va in Vaticano o ai cardinali. E i soldi dell’8 per mille non sono “benevolmente offerti” nè dallo stato italiano nè da noi, ma “prelevati” per legge e possono avere altra destinazione oltre la Chiesa italiana. Qualcuno spieghi meglio, “in pace”.
Una cosa che mi stupisce molto è che la maggior parte della gente, nonostante tutto il parlare che se ne fa, non sa niente di questo caso.
I professori di morale delle Università teologiche (Assisi) dicono che il gesto dell’elemosiniere è stato immorale. Forse è stato immorale, ma sicuramente evangelico!
Matteo 12
1 In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. 2 Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». 3 Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? 4 Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? 5 O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6 Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio. 7 Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. 8 Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Mi dispiace essere in disaccordo con antonella e l’uso che fa di Mt12.
Gesu’ è accusato dai farisei di infrangere la loro interpretazione della legge. Gesu’ con un metodo rabbinico dimostra che la interpretazione della legge che i suoi avversari propongono non è corretta. Gesu’ NON infrange la Legge ( Lui è il solo SENZA peccato, il SOLO che non ha infranto la Legge ). ( ci sarebbe poi da discutere sulla differenza tra “legge morale” e “legge civile” ).
Dio ce ne guardi poi dall’avallare una tesi che affermasse che un ecclesiastico, a proprio giudizio, possa non rispettare la legge civile!
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/39-39-zanzara-39-39-becca-cardinale-konrad-krajewski-che-203489.htm
Il cardinale e la Zanzara
Un cardinale che con il suo gesto ha messo in discussione gli altrimenti indiscutibili “cammini” di tanti cristiani, pure in buona vede, che quasi alla fine della strada percorsa non vogliono ammettere che era quella sbagliata. E ricominciare daccapo dev’essere dura.
Caro Beppe, anche a me dispiace di non essere d’accordo con te. Rispetto la tua opinione, ma faccio alcune riflessioni. Gesù usa il metodo rabbinico, ma conclude con una affermazione che certo non piaceva ai rabbini: “Il Figlio dell’Uomo è signore del sabato”.
Per quanto riguarda la legalità, mi sembra forzato applicarla in toto in una situazioni in cui tutto è illegale, fin da quando lo stabile è stato occupato. Sarebbe stato necessario allora che la parrocchia non aprisse nello stabile sue iniziative, che il Vaticano non mandasse viveri e medicinali ecc. E poi nella vicenda sono implicati molti bambini del tutto incolpevoli.
Detto questo, chiedo per favore al nostro padrone di casa di eliminare il post delle 17,08, che è venuto male.
Comunque, la pace.
Cara Antonella, la tua osservazione circa la scandalosita’ alle orecchie ebraiche della affermazione “il Figlio dell’uomo è Signore del Sabato ” si basa su quella che è la “normale” esegesi del passo che, ahimè, è viziata da una insufficente conoscenza del giudaismo. Infatti nel Talmud che racchiude quella che era la cosidetta TORAH orale nel trattato riguardante lo Shabbat c’è questa affermazione Yom 85 b: “lo Shabbat è stato messo nelle vostre mani e non voi nelle mani dello Shabbat” – affermazione di contenuto assai simile a quella di Gesu’. Le controversie sul Sabato con i “farisei” delle quali parla il Vangelo sono controversie tra “scuole” rabbiniche.
Una scrittrice cristiana, con profonda conoscenza dell’Ebraismo, Marie Vidal, ha scritto un bel libro – molto difficile da leggere per noi, ignoranti di ebraismo – intitolato ” L’Ebreo Gesu e lo Shabbat ecc.” . Nel libro lei afferma – argomentandolo ampiamente – ” Quando Gesu si presenta come baal Shabbat [signore del Sbato] non dice che può fare quello che vuole del giorno del Sabato. Al contrario si presenta come fedele (sic) a questo grande giorno di festa”.
La pace
Che vuoi che ti dica, Beppe? C’è sempre da imparare!
Secondo il mio debol parere, se c’è qualcosa di criminale in questa vicenda è stato l’aver tolto l’energia elettrica in una situazione in cui vi erano centinaia di persone, tra cui bambini, malati e anziani. Quanto al riferimento al Sabato, con annessa discussione, lo trovo improprio. Mi sembra più pertinente la categoria di obiezione di coscienza: il monsignore, il cui operato gode della mia totale approvazione, ha agito in modo illegale in piena consapevolezza allo scopo di tutelare le condizioni di vita di un ingente numero di persone. Poi bisognerebbe andare a monte per capire come si è verificata la situazione in cui il monsignore ha agito. Ma nell’hic et nunc in cui si è trovato non poteva agire diversamente da come ha fatto. Ogni altra scelta sarebbe stata pilatesca.
Alberto Farina
Rif 10.06
Il discorso sul Sabato era “a margine” della questione che stiamo dibattendo.
Il problema della giustizia è molto intricato e non può essere risolto “tagliando il nodo gordiano” ( di Mussoliniana memoria ).
Nella guerra in medio oriente i ribelli si difendevano facendosi scudo di vecchi e bambini. È una “tattica” diffusa.
L’obiezione di coscienza agisce in senso opposto: per coscienza rifiutarsi di compiere il male.
uno dei principi della morale è : il fine NON giustifica i mezzi.
Robin Hood è l’eroe di tutti i giovani ma non ha niente a che fare con Gesu Cristo.
Questo è messo in questione dal Cardinale
ci sono morosi e morosi:
https://www.nextquotidiano.it/casapound-via-napoleone-iii-morosa-330mila-euro/?fbclid=IwAR0giSZkX2QueM9tgdnlO5ZwV6_lBi_bdiMy9d3dbEAQ-GU107lcTZJxQeo
cristina vicquery
Finalmente è uscito su “La Voce”, settimanale cattolico dell’Umbria, l’articolo di mio fratello Pier Giorgio su don Corrado:
L’audace colpo di don Corrado
By – – 16/05/2019
Tempo di lettura: 112 secondi
di Pier Giorgio Lignani
Immagino che l’impresa di “don Corrado”, il card. Krajewski, che ha riattaccato la corrente elettrica a un palazzo abitato da quattro o cinquecento persone, abbia entusiasmato i nostri lettori. Ha sfidato (così pare) il rischio di morirci sul colpo, e gli è andata bene; ha sfidato una denuncia penale, e l’ha avuta, ma saprà difendersi; e tutto questo per un’opera di carità di cui c’era bisogno urgente.
Però, ragionando a mente fredda, bisogna dire che il merito principale di quel gesto è stato quello di mettere la coscienza di tutti di fronte a un problema grave. Ma quel problema non lo risolve. Al più, risolve il problema di quella casa per qualche giorno, non per sempre; tanto meno indica un modello da ripetere per tutti i casi simili che ci sono in Italia e nel mondo.
Non si può, infatti, stabilire come principio generale che la corrente elettrica e magari altri servizi vanno garantiti a tutti e sempre, chi può li paga e chi non può (o non vuole) non li paga ma li riceve lo stesso; come già avviene, ma non senza difficoltà e contrasti, per il servizio sanitario. Fra l’altro, visto come vanno in questo Paese tante altre cose (pensiamo ai benefici per gli invalidi), per ogni vero bisognoso ci sarebbero dieci furbi che farebbero carte false per avere gli stessi benefici.
Ma anche ammesso che si riesca a farlo funzionare, tutto si scaricherebbe sulle tasse, e il sistema richiederebbe un prelievo fiscale enorme.
Mentre già oggi tutti dicono che il prelievo è troppo alto e frena l’economia, scoraggia gli investimenti, provoca disoccupazione. Allora che si fa? Forse bisognava, molto prima, aiutare quelle centinaia di persone che stanno abusivamente in quel palazzo a trovarsi un’altra casa, s’intende anche modesta e a bassissimo costo, ma non gratis; aiutarli a trovare un lavoro, far funzionare davvero i servizi sociali, assistere i più deboli… Insomma, fare buona politica.
Ma per questo ci vogliono tempi lunghi, uno Stato ben organizzato, una popolazione che abbia un altissimo senso civico e il culto dell’onestà. Si torna sempre lì: per far andare bene l’Italia bisognerebbe cambiare la testa degli italiani. In mancanza, grazie a Dio abbiamo don Corrado.
Commento: Mio fratello è un ingenuo! Non sa che i professori teologi di morale hanno condannato il gesto di don Corrado!
Antonella cara, mi dai un link ai teologi moralisti che vieni citando? Saluta il tuo ottimo fratello che ho conosciuto il giorno della tua premiazione come latinista.
I teologi sono quelli dell’Istituto teologico di Assisi. Pare che il teologo di morale si chiami don Claudio Maccari, ma non so nient’altro!
Il mio fratello sarà molto contento del tuo saluto.
Tu come hai conosciuto la loro sentenza?
Attraverso un’amica che frequenta il teologico di Assisi.
Mi sembra che accostare gli occupanti dell’edificio romano con i ribelli del Medio Oriente sia un’enormità. Sono due situazioni completamente diverse e il paragone fatto è del tutto fuori luogo. Quanto all’obiezione di coscienza, sebbene dal punto di vista giuridico nel nostro ordinamento esista solo “in negativo”, essa si può configurare anche nel senso di fare qualcosa che la legge proibisce (come ad esempio procurare un rifugio agli ebrei durante la persecuzione nazifascista). Poiché la posta in gioco era notevole, trattandosi di permettere agli occupanti una vita minimamente dignitosa, ribadisco che l’elemosiniere ha fatto molto bene.
Alberto Farina
Rif 15.17 citare la situazione degli “scudi umani” del MO può essere eccessivo ma non meno del equiparare il dare la corrente all’edificio al offrire riparo agli ebrei ricercati dai nazisti!
C’erano nello stabile persone in imminente pericolo di vita a motivo della mancanza di corrente elettrica? Erano questi in numero tale da non poter essere aiutati in modo rispettoso della legge? Risposte concrete che potrebbero ridurre la forte carica ideologica che questa questione presenta.
C’erano persone che un quel luogo, abbandonato dalla proprietà, sono riuscite a creare una situazione vicina alla normalità. Le persone non sono ideologia, ma carne, corpo, sentimenti, volontà, spirito. Credo che questo dovrebbe bastare.
Alberto Farina
E comunque io non ho fatto nessuna equiparazione, differentemente da lei, caro Zezza, ma solo un esempio di obiezione di coscienza “attiva”. Se c’è qualcuno che è prigioniero dell’ideologia, mi consenta di dirlo, è proprio lei.
Alberto Farina
https://www.romatoday.it/politica/occupazione-spin-time-labs-chiesa-divisa.html
Ce ne fosse qualcuno che dica: Chi sono io per giudicare?
Non mi stupisce che le due personalità citate nell’articolo a sostegno della contrarietà all’operato del cardinale siano dei tradizionalisti contrari al magistero di Papa Francesco.
Alberto Farina
Ora gli italiani si riscoprono grandi paladini della legge! Mah!
https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt201905/190517lavalle.pdf
Straordinario intervento di. Raniero La Valle
Alberto Farina