Nel suo blog Rossoporpora, Giuseppe Rusconi ha fatto una cronaca del dibattito alla Madonna dei Monti, che apprezzo e invito a leggere. Per il momento io reputo soddisfacente la pubblicazione, da parte mia, nel secondo commento del post dell’altro ieri, della registrazione audio dell’intero dibattito. Tornerò più avanti su qualcuno dei temi toccati. Attendo che Giuseppe organizzi un nostro dibattito nella sua parrocchia: reputo feconda l’uscita dai blog e l’andata al popolo delle parrocchie.
Leggete la buona cronaca del dibattito fatta da Rusconi
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Leggo: “potrebbe esserci una migliore attenzione alla comunicazione, un migliore utilizzo dello staff di cui dispone, così da evitare incomprensioni, manipolazioni, strumentalizzazioni”.
Ma non era quello che avevo sostenuto io qui qualche giorno fa, criticato dai soliti turiferari?
Continuo a leggere: “Ha dato motivo di irrequietezza anche la spettacolarizzazione strumentale della cerimonia religiosa dentro una chiesa di Milano (con seguito di fuochi d’artificio sul sagrato) dopo il suicidio ‘assistito’ in Svizzera del povero Fabiano Antoniani con lo strombazzato accompagnamento dei radicali di Cappato. Una spettacolarizzazione cui il cardinale Scola non ha ritenuto di opporsi con decisione, suscitando nell’opinione pubblica la sensazione che ormai anche la Chiesa in qualche modo abbia ‘sdoganato’ il suicidio”.
Anche questo mi suona familiare … (e anche a questo i turiferari di questo blog si sono opposti energicamente, opponendosi all’evidenza delle cose).
il commento 1 delle 17.18 si riferisce a na cosa detta da da Luigi ( che sviluppa il suo pensiero ulteriormente) il commento 2 delle 17.23 a una cosa detta da Rusconi e l’irrequietezza, visto che Rusconi afferma di essere stato in territorio “nemico” era contro o pro quanto da lui affermato?
cristina vicquery
Al di là delle irrequietezze del pubblico, si trattava evidentemente di argomenti ragionevoli che meritavano di essere approfonditi, qui come là.
A Federico: ma che c’entra il cardinale Scola con Francesco? Non si è opposto a che cosa? A una celebrazione di preghiera chiesta dalla famiglia? O alle strumentalizzazioni? A volte per evitare le possibili strumentalizzazioni si dovrebbe negare anche un gesto di carità o una preghiera? Non è Scola che ha strumentalizzato la cerimonia religiosa, ma i radicali. Sarebbe stato opportuno negare una preghiera pubblica? I suicidi sono vittime di se stessi…pregare per uno che si è suicidato non vuol dire approvare quello che ha fatto.
E’ strano che chi probabilmente auspicava la elezione a papa di Scola, ora lo definisca di fatto complice di Francesco…
Gesù ha scandalizzato i suoi contemporanei perché mangiava con pubblicani e peccatori. Sarebbe stato opportuno che frequentasse solo i suoi discepoli?
Matteo si è convertito, ma il vangelo non ci dice che tutti i suoi amici pubblicani e peccatori che hanno mangiato con Gesù hanno fatto altrettanto. Quindi Gesù ha rischiato la strumentalizzazione mangiando con pubblicani e peccatori e non sappiamo nemmeno quanti ne ha convertiti dopo aver mangiato con loro…
E poi rusco i parla di funerale mentre era una funzione di suffragio. Chi strumentalizza?
Cristina vicquery
“… evitare incomprensioni, manipolazioni, strumentalizzazioni”.
Papa Francesco parla con immediatezza. È, questa, una sua pecularietà che ne fa una persona non comune, particolarmente apprezzata da chi, come me ad esempio, non ama sofismi di alcun genere; da chi non ama ragionamenti cervellotici e diplomazie falsamente concilianti.
Le “incomprensioni- manipolazioni- strumentalizzazioni” di cui si è detto nel dibattito, sono dovute ai pregiudizi di chi ha occhi torvi con cui guardare un Papa che spiazza ancor prima di aprire bocca.
Esemplificando: vedi un tale che non ti piace perché non è allineato sulle tue posizioni e ti crei subito un pre-giudizio su di lui e su quello che dirà.
Hai già stabilito, nella tua mente, che ha sbagliato tutto prima ancora di parlare. E aspetti una sua parola per attaccarci in fretta il cappello dell’ accusa.
Questo è un peccato generalizzato, ed è odioso, perché impedisce o rallenta il corso della verità e, in molti casi, sparge a piene mani notizie false e calunnie.
Con questa premessa, si può dire che incomprensioni e, soprattutto, manipolazioni e strumentalizzazioni ci saranno sempre. Non solo nei confronti di questo Papa, ma verso chiunque non vada a genio per un motivo qualsiasi. È nell’ordine delle cose, purtroppo.
Solo gli spiriti liberi riescono ad avere imparzialità di giudizio; gli spiriti che non si lasciano condizionare da nessuno e da niente, ma interrogano la loro libera coscienza.
“pecularietà” sta per “peculiarità”
CVD
Pur di non muovere la minima critica si rinuncia a discutere di cose ragionevoli…
caro Andrea Salvi il cardinale Scola nel caso di DJFABo si è distinto per una sola cosa : il silenzio. il silenzio più totale.
Non una parola, non un commento. E proprio Scola che parla sempre, rilascia dichiarazione al Corriere della Sera su questo e su quello! Ma in questo caso il pastore è stato zitto e muto, non sia mai che le sue parole potesse dare àdito a mormorazioni o a critiche , in vista della visita papale a Milano!
L’ecclesiatico-tipo: prudente, felpato, furbo.
qui siamo OLTRE i pastori che bastonano le pecore e accarezzano i lupi: qui siamo ai pastori PONZIO PILATO. che se ne lavano le mani: fate un po’ quel che vi pare, io non c’entro.
povero Sant’Ambrogio! ( anche se su questo blog Sant’Ambrogio è stato piuttosto criticato perchè antisemita) Povero Sant’Ambrogio ! proprio sulla sua cattedra, siedono da anni , nell’ordine: modernisti, mediocri, opportunisti.
( Leggi Martini, Tettamanzi, Scola)
Ma cosa doveva dire secondo te?
Condivido Federico e discepolo Venturi.
Certamente l’antisemitismo di Ambrogio era figlio del suo tempo e comunque non è il motivo della sua santità. Anche i santi fanno peccati. A maggior ragione anche i papi. Ma a forza di cercarne sistematicamente solo i peccati si perdono di vista i doni che ci fanno. Sto leggendo “Passione di Dio – Speranza per te – pensieri, parole e preghiere sulla Pasqua” di papa Francesco. Un libro semplice, alla portata di tutti ma offre spunti utili per la meditazione personale. Certo che se uno parte col pregiudizio di fare le pulci a ogni parola, si priva di ogni beneficio spirituale potenziale…
Scusa, Luigi, ti leggo adesso perché oggi sono stato fuori.
Quanto al tuo invito a organizzare un dibattito pro-contro Papa Francesco nella mia parrocchia, ti risponderò con una mail…
Intanto auguro buona notte a te e a tutti…
“Povero Sant’Ambrogio ! proprio sulla sua cattedra, siedono da anni , nell’ordine: modernisti, mediocri, opportunisti.
( Leggi Martini, Tettamanzi, Scola)”
Di Scola non saprei dire, ma di Martini e di Tettamanzi so con certezza che sono stati due grandi della chiesa di Milano. Uno dei due, Martini, di fama internazionale perché grande conoscitore delle Sacre Scritture e sempre in dialogo intenso e sincero con credenti e non-credenti.
Semplicità e immediatezza erano i caratteri del suo dialogare. Sono le stesse qualità di papa Bergoglio.
Giuseppe di melchiorre, credo che Luigi Accattoli si riferisse a Giuseppe Rusconi.
Se così non fosse, chiedo scusa.
“CVD
Pur di non muovere la minima critica si rinuncia a discutere di cose ragionevoli…”
CVD
Pur di non rinunciare al pregiudizio, ti inventi un cavillo per dare un calcetto negli stinchi…
Sì, ha ragione Victoria, intendevo la parrocchia di Rusconi. In occasione del primo incontro, avendo io detto che nelle parrocchie non c’è l’ostilità verso Francesco che si riscontra nel Web, Giuseppe ha ribattuto che “frequentiamo parrocchie diverse” e che ce ne sono dove il malessere nei confronti del Papa è molto alto. Io gli ho detto: verifichiamo questi nostri convincimenti facendo dibattiti nelle parrocchie. L’abbiamo fatto nella mia e ora insisto perché lo si possa fare nella sua.
E lui che dice?
Dice che ancora non sa se sarà possibile.
Data la parte che ha scelto di fare, non è una partita facile da giocare in casa
Grazie, Victoria, della precisazione sul “Giuseppe” cui si riferiva Luigi.
Ok, Luigi. Una curiosità: ma Rusconi nel suo blog usa il plurale maiestatico? Perché ho letto “abbiamo giocato in trasferta…” Come mai? Si sente così importante? 🙂 Forse per questo guarda dall’alto in basso quel “povero” Papa Francesco… 🙂
Rusconi vive nel web e per il web, il mondo reale non gli interessa tantomeno le parrocchie.
Cristina vicquery
Il tuo collega, Luigi, gioca a recitare la parte del cristiano tra i leoni, ma è solo per non voler ammettere di non godere, in realtà, d’alcun reale seguito nel mondo cattolico.
‘Notte a tutti.
Roberto Caligaris
Ti sbagli Roberto. Dico anche a Cristina viquery, la quale, mi sembra di capire viva sotto le Alpi, a chi di voi che magari digita dalla provincia – una sorta di esilio stracittadino dove i contatti umani si restringono e son sempre gli stessi- e a chi non conosce la realtà e la complessità di Roma e delle grandi città metropolitane di fare attenzione a ciò che scrivono.
Quando si dice che l’apertura mentale non è una frattura del cranio, ma una facoltà dello spirito in grado di metterti in contatto, in “ascolto” degli altri mettendo le proprie priorità ed esigenze all’ultimo posto per far spazio ai bisogni, i turbamenti, le angosce dei piccoli, dei malati nel corpo e nello spirito, dei diseredati. Una facoltà dello spirito che genera intuizione e la si conquista toccando non con una mano, ma con entrambe le persone, tutte, senza distinzione di sesso o estrazione sociale: poveri e ricchi, intelligenti e non, intellettuali vuoti tromboni e operai, artigiani, magari sprovvisti di nozioni culturali ma colmi di straordinariamente saggezza.
Chi ha detto che Rusconi vive di web forse non sa cosa sia di Piazza Bologna: punto nevralgico della zona est di Roma che dista sa casa mia in linea d’aria due fermate di Metro B ; la stessa in cui faccio apostolato da quasi un trentennio. Da anni mi occupo delle periferie non doveva venire Francesco a suggerirmelo. La Chiesa è sempre stata in uscita perché il motore è lo Spirito Santo non siamo noi – ci si può mettere anche l’elica in quel posto , ma senza l’aiuto dello Spirito non si va da nessuna parte, altro che Chiesa in uscita, per andare dove? Per incontrare chi?
Spostandomi in zone come : Rebibbia ( carcere e parrocchie), Casal Bertone, San Lorenzo, Tiburtino (riqualificata in “colli Aniene” ) Pontemammolo, Pietralata, San Basilio, Tor Sapienza: quartieri difficili ,lontani anni luce dalla realtà del Rione Monti in cui è collocata la parrocchia di Luigi, che conosco e apprezzo ci mancherebbe. Per questa ragione non mi han stupito le hola “pro Francesco”, rispetto ai i “contro”. Parlo del Rione Monti stesso vale per altri Rioni centrali: in “Prati” ad esempio alle spalle di castel Sant’Angelo, o la famosa “città castello”in Montesacro, rioni denominati: “quartieri della Roma bene” che si riassumono col celebre detto “”portafiglio e motorino il perfetto pariolino”.
Ogni realtà parrocchiale s’intreccerà inestricabilmente con le inclinazioni politiche di chi le frequenta. Nelle periferie si respira aria nazional popolare. Pochi fanno le circonvoluzioni o doppia capriola intrecciata per Papa Francesco sappiatelo anzi: sono molti a manifestare insofferenza, denunciando la novità di un pontificato che, de facto, stravolge la morale tradizionale. In periferia son lontani i tempi in cui si cantava “bandiera rossa” e i cattolici progressisti sono (così li chiamano i miei ragazzini) denominati: i “fighetti catto radikal schik”. Meditate gente, meditate!
P.S
Per chi non è romano, Piazza Bologna è la zona, una bella zona, in cui risiede Giuseppe Rusconi. Roma est; V municipio,raggiungibile da casa mia, in linea d’aria, due fermate di metro B.
Particolare non indifferente ai fini di una retta comprensione del fenomeno e del perchè condivida per via di principio la linea Rusconiana rispetto a quella Accattoliana. Due scuole di pensiero divergenti. Rusconi, quale vaticanista, non fa che rendersi “megafono” di una realtà inascoltata, non conosciuta e spesso nascosta…proprie come inascoltati e nascosti sono i bisogni di chi, in certe realtà ,le vive!
chiedo scusa per gli errori…digito da un dispositivo mobile dove spesso entra in automatico il “correttore” che tutto fa fuorché correggere..abbiate pazienza..
Roberto: hai perfettamente ragione.
Nel commento qui, e in quello dell’altro post ( Francesco quattro anni dopo) dove prendi atto della realtà evidente a chiunque: il cd popolo di Dio, che viene inopinatamente tirato per la giacca ogni tre per due dai predicatori improvvisati, in linea generale se ne catafotte giustamente dei maldipancia astrusi e frustratissimi di pochi: liquidandoli come va fatto :
” E questo chi è?”
I malpancisti sono pochi, sussiegosi, terribilmente snob e pavoni all’inverosimile.
Il cd popolo di Dio è con Francesco in tutta naturalezza, e trovo, senza stupirmene manco un po’, che incominci a serpeggiare qua e là, data la ribalta mediatica che li pompa, una certa benedetta insofferenza verso la categoria che assai efficacemente Roberto chiama quella dei “i quattro gatti della Accademia dei gementi”.
Quanto alla ” analisi sociologica ” condotta qui sopra, io vivo a Torino immerso fino al collo, da una vita, nelle periferie più ie e piu’ peri che ci siano.
Le parrocchie sono da decadi sugli argomenti che Francesco ” tocca” adesso.
Non solo nessuno si scandalizza. Semmai, si sente dire: era ora che se ne parlasse.
E non mi riferisco a esperienze particolari come don Ciotti ( aaaaaaaaargh, questo è l’urlo del trio Lescano del blog che lo detesta, dandogli, immagino io, una grandissima soddisfazione).
Parlo di parrocchie: normalissime, comunissime, benedettissime parrocchie. E’ proprio qui il salto: i quattro gatti gnaolanti dell’Accademia dei gementi rappresentano esattamente se stessi: quattro, gatti, atteggiantisi ad accademici ( ma deche?), gementi.
E dunque che gemano, visto che è l’unica cosa che vogliono fare.
Lei gira per parrocchie? È un operatore pastorale lei Cuffini? se si da quanto tempo? ….
Io non entro in polemica con lei – come qualcuno recentemente ha asserito- Cuffini , semplicemente perché non mi interessa nulla di quanto scrive o pensa semmai è vero
il contrario.
Io parlo della mia esperienza sul campo e a quella mi attengo riferibile alla città di Roma , lei racconti la sua.Del resto da una città tanto imbarazzante, così spiritualmente oscura -che se il buon Dio avesse provvidenzialmente donato luminose presenze di sante e santi e non ci fosse la sacra sindone sarebbe già sprofondata negli inferi-dicevo, ci si può aspettare di tutto. ..
Sorry@se il buon Dio NON avesse provvidenzialmente donato…..
Lo propongo a chi ha parlato di cordate per l’ elezione di Bergoglio.
http://www.repubblica.it/vaticano/2017/03/17/news/ecco_il_discorso_di_bergoglio_che_convinse_i_cardinali_ad_eleggerlo_chiesa_deve_uscire_da_se_stessa_-160752568/
Purtroppo, la Chiesa, alle anime che non presentano sintomi di “conversione” e presupposti di fede in Gesù Cristo, non può fare niente. Nonostante la moderna teologia in questo ultimo scorcio di secolo abbia tentato in modo più meno fantasioso di costruire “capriate” ideologiche per formulare teoremi atti a giustificare la centralità dell’uomo, a giustificarne antropologicamente la libertà delle sue scelte e dei suoi atti quasi la libertà dell’uomo fosse un “ente” autonomo non soggetto alla trascendenza sorvolando a piè pari la vocazione alla santità! La Nouvelle Théologie si è inventata di tutto pur di attraversare indenne le “forche caudine” della radicalità evangelica…
Vuoi essere salvato? La Chiesa in Cristo può: se c’è fede e volontà di cambiamento. In paradiso si entra per merito, fortunatamente, non per favoritismi !
Vede, CLAUDIA FLORIS LEO, la quantità di baggianate, per essere bonari, che lei qui ammanisce quotidianamente è tale, che non è possibile ignorarle.
Ultima in ordine cronologico, il fatto che Torino sia , udite udite,
“… una città tanto imbarazzante, così spiritualmente oscura -che se il buon Dio avesse provvidenzialmente donato luminose presenze di sante e santi e non ci fosse la sacra sindone sarebbe già sprofondata negli inferi” e dacui dunque “, ci si può aspettare di tutto. ..”
A parte la becera affermazione che, come al soito si commenta da sé, e che sottolineo ad uso e consumo dei miei concittadini eventualmente deambulanti da queste parti ( spero per lei in esiguo numero stamattina)…gioverebbe usare un po’ di comprendonio per capire che ” le luminose presenze” di sante e santi non si sono materializzate sotto rispettivi cavoletti e cavolozzi, ma sono stati generati da una spiritualità cattolica radicate e secolare che li ha, per dir così, resi possibili e in tal quantità…Non un corpo avulso dal resto della città, ma un frutto, certo provvidenziale e benedetto, proprio della città stessa. Nessuno dei cd santi sociali torinesi avrebbe potuto essere …se non fosse stato torinese, perchè figlio, risultante e attore di questa realtà cos’ imbarazzante e oscura.
Pensi ai lati imbarazzanti e oscuri suoi, che sicuramente non difetteranno, in lei, come in me e in tutti.
Per rispondere alle sue domande precedenti, giro per parrocchie, sì, anzi, per essere preciso, per tutte le parrocchie della diocesi: non per sport, ma per ruolo. Sono operatore pastorale, sì. Per sapere da quanto tempo, dovrebbe precisare meglio la richiesta: dipende da quale incarico a cui lei fa riferimento.Per partire dal più lontano, dal momento che mi pare che lei voglia giocare questa partitella, potrei dire catechista dall’età del liceo. E poiché ho la sua stessa età assai avanzata, i conti li faccia lei….
🙂
Faccio solo un’osservazione “neutra”, che dovrebbe valere per tutti: quanto narcisismo c’è in discussioni come questa? Condividiamo o dissentiamo solo nella misura in cui ci identifichiamo o meno con le parole del papa…
In questo blog, in particolare leggendo alcuni interventi, è lampante.
Dovremmo cercare di lasciar perdere le nostre prese di posizione, metterci in discussione e cercare la verità.
Mi sembra che in confronti di questo tipo la ricerca della verità resti in secondo piano…
Riguardo all’età avanzata parli per lei, io ho 57 anni, non mi sembra un’età così avanzata del resto se la sua è misurabile dalla quantità di maleducazione che ogni giorno palesa su questo blog, sapere che è un operatore pastorale, preoccupa non poco. Ma giustifica, in parte, almeno da quanto descrive, l’aria che tira nelle parrocchie che ha testé descritte.
“In paradiso si entra per merito, fortunatamente, non per favoritismi !”
I meriti li valuterà il Signore. Se tu fossi nata figlia di un padre alcolizzato e di una madre tossicodipendente, del tutto agnostici e non avessi incontrato qualcuno che desse una risposta alla tua domanda di senso, pensi che avresti potuto accumulare i cosiddetti meriti che forse pensi di aver accumulato?
Andrea Salvi, cosa vuoi che ti dica: siamo nelle mani di Dio e con l’aiuto di Nostro Signore, confidando in Lui cerchiamo di fare quanto ci domanda,avendo cura della nostra anima senza nulla prendere o chiedere…
Sull’altra domanda,lasciamo che Gesù stesso suggerisca la risposta: “Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli” ( Matteo 16; 17-18)… la fede è un mistero inspiegabile. Nn penso si trasmetta per via genetica altrimenti come spiegare, per converso, famiglie religiose con figli atei, o che hanno aderito ad altre religioni magari al buddismo e pratiche zen.
Approfitto per dire a Federico che ho solo tentato di spiegare la situazione delle periferie romane, senza altra intenzione…se non la ricerca della verità!
Un caro saluto
57 pure io, pari e patta, non tema.
Sulla maleducazione stenderei un velo: non sono io che ha utilizzato l’oxfordiano termine di ” rompicoglioni”.
🙂 🙂 🙂
Di fatto è anche peggio!
clodine è lo stesso Rusconi ad aver detto ad una persona che ha fine incontro lo ha salutato che il mondo delle parrocchie non gli interessa.
cristina vicquery
a fine incontro… scusate.
cristina vicquery
Non amare certe realtà parrocchiali ( neppure a me entusiasmano granché) non vuol dire non essere presente, al servizio della Chiesa. Son propensa a pensare che Rusconi intendesse una roba del genere. ..alla fine, picchio, siamo tutti “servi inutili”…
non è stata quella l’impressione della persona che ha parlato con lui. Non è questione di non amare una realtà ,è che proprio non gli interessa come ambiente con cui relazionarsi o impegnarsi. Per questo non è interessato ad incontri in parrocchia, ha fatto questo per insistenza di Luigi
cristina vicquery
poi magari, se Luigi continua ad insistere, ne farà un altro in parrocchia ( questo lo aggiungo io)
cristina vicquery
e aggiungo se è un ambiente che non gli interessa e non frequenta come fa a dire che in numerose parrocchie esiste un disagio verso Francesco?
cristina vicquery
Da Giuseppe Rusconi ricevo questo messaggio:
Caro Luigi, leggo che tale Cristina Vicquery sostiene che io a fine incontro, a una persona che mi salutava, ho detto che le parrocchie non mi interessano. Lo apprendo per la prima volta da lei. Quando mai e a chi avrei detto (una persona che mi salutava?) che le parrocchie non mi interessano? Una vera falsità… questa sì che è una chiacchiera… Puoi provvedere a farlo notare alla signora Vicquery? Grazie!!! Buon pomeriggio!
Forse posso aiutare a intendere l’atteggiamento di Giuseppe Rusconi verso le parrocchie, avendone parlato più volte pacificamente con lui. Non so nulla della persona che lo salutava e alla quale avrebbe detto qualcosa, ma è ragionevole pensare che vi sia stata incomprensione. Prima dell’incontro di lunedì io avevo invitato Giuseppe a venire un giorno a vedere la chiesa e l’ambiente della Madonna dei Monti, gli avevo presentato il parroco, mostrato la chiesa e la sagrestia, l’avevo accompagnato a vedere la casa museo dove è morto Giuseppe Benedetto Labre (che nella chiesa è sepolto), avevamo pregato insieme sia nella chiesa sia nella cappella della casa museo. Poi avevamo mangiato un piattello e bevuto un calice di vino rosso in un caffè ristorante che dà sulla piazzetta e osservato le persone, ragionato di come vi avvengono le processioni, io narrando le varie attività parrocchiali delle quali sono partecipe. Una signora della parrocchia è venuta a parlare con me mentre eravamo davanti a quel piattello. Giuseppe si diceva meno partecipe – rispetto a me – della vita della parrocchia che frequenta, ma interessato a essa, in amicizia e colloquio con i sacerdoti e altre persone, assiduo alle liturgie domenicali. Lodava i miei impegni diretti. Non snobbava affatto la vita parrocchiale. Spero di aver chiarito.
Anche da quanto scrive nel suo blog alla fine della cronaca del nostro incontro, linkata da me nel post che qui stiamo commentando, Giuseppe mostra apprezzamento per quello ha visto alla Madonna dei Monti e più volte mi ha detto che ha lo stesso atteggiamento verso la vita e la vitalità della Parrocchia che frequenta: Sant’Ippolito a Viale delle Province. Siamo insomma in due parrocchie vive e siamo contenti di esservi. Forse la percezione di questa comunanza nella diversità – nonchè della ricchezza della vita parrocchiale romana di cui ambedue siamo testimoni – può aiutare a rasserenare lo scambio che qui conduciamo.
Il resoconto che fa Rusconi e’ scritto bene e con toni mai sopra le righe. Pur non condividendo molte delle sue posizioni, a me comunque sta simpatico
rusconi come lei anche io ho le mie fonti che non svelo 🙂
la ringrazio per le sue precisazioni.
detto questo devo dire che le esperienze che ho avuto io dall’osservazione e frequentazione delle parrocchie sono molto simili a quelle riportate da luigi.
I fedeli non sono confusi da uno stravolgimento della dottrina morale tradizionale, che poi non c’è stata, ma sono contenti per una certa rivoluzione evangelica che percepiscono e per il fatto che “capiscono” quello ce il papa ora dice.
cristina vicquery
Sembrava strano anche a me che Giuseppe Rusconi potesse aver detto una frase del genere ad una “persona” (?) poi, così, a una persona, tanto per…mah!
Anche a me è molto cara la parrocchia alla Madonna dei Monti bellissima e, malgrado il tifo sfegatato per Luigi -che abbraccio e bacio- porto ancora nel cuore il famoso pellegrinaggio e l’accoglienza dei parrocchiani.
Un caro saluto al Parroco della Madonna dei Monti, persona gentile e aperta al confronto.
un episodio in particolare mi ha toccata questo autunno. Solo un piccolo episodio. Ho dovuto frequentare per un certo periodo quotidianamente l’ospedale. un giorno un degente a cappellano che passava ha detto ” sono stato lontano dalla Chiesa per molto tempo, ora Papa Francesco mi ha riscaldato il cuore, ho ricominciato a riflettere su Gesù e i Vangeli” e ha chiesto di confessarsi.
Chissà quanti episodi così sono successi nella vita reale…invece qui sul web ci affanniamo sovente dietro percezioni poco consistenti con la realtà delle cose, amplificate da internet.
cristina vicquery
A Luigi Accattoli.
Non ci hai detto che oggi sei stato ospite della radio vaticana. Ho visto la tua foto con Colagrande “postata” su Facebook. Sei andato a rifornirti di incenso per il tuo turibolo da turiferario doc?
Leggo in ritardo: “Pochi fanno le circonvoluzioni o doppia capriola intrecciata per Papa Francesco sappiatelo anzi: sono molti a manifestare insofferenza, denunciando la novità di un pontificato che, de facto, stravolge la morale tradizionale.”
Davvero sono in molti a molti a mostrare insofferenza verso questo pontificato?
A dire il vero, a me risulta l’esatto contrario.
Capriole non ne ho viste, è vero, ma contentezza ne vedo tanta e sempre. Fino ad ora mi è capitato di vedere solo una suora, anziana e bigottuccia e per la quale comunque ho grande affetto, scontenta perché il Papa non aveva detto, al suo primo apparire sul balcone, il sacrosanto “Dio sia lodato”.
Non aveva notato, stranamente, che era stato il primo papa della storia a voler essere benedetto dal popolo prima di dare lui la benedizione.
A certi, è evidente, mancano le formule stantìe e non vedono i fatti.
Forma senza sostanza. Religiosità annacquata.
Quanto al fatto che Francesco “stravolge la morale tradizionale”, questa la si può prendere solo come una battuta comica che fa ridere. E ridere ogni tanto non guasta, anzi è salutare.
Oppure la si può anche considerare come un’affermazione buona per gli allocchi. Solo per quelli.
C’è un “a molti ” in più.
Ad Andrea Salvi. Dopo la Rassegna stampa alla Radio Vaticana sono andato a piedi, per la Lungara, alla Farnesina dove ho trovato maraviglie di cui fabulo nel post che ha la data di oggi. Ventuno gradi: finalmente è primavera.
Caspita, faceva più caldo qua: 23 gradi. Sta fiorendo tutto, ma qui alle volte può ancora nevicare. Mi ricordo tanti anni fa una nevicata al 5 di maggio
Cristina vicquery
Ovviamente, Clo, io non conosco la situazione delle tantissime realtà parrocchiali di Roma, e, conoscendoti, non dubito di quanto tu racconti: in questi anni ho frequentato, fino a pochi mesi or sono, un pò della realtà di Milano, e frequento tutt’ora le parrocchie della mia provincia veneta, e proprio da questa frequentazione ho tratto e mi sono radicato nell’impressione – che vale quel che vale: è la mia impressione, ed io non sono certo Pagnoncelli ……. – che Papa Francesco goda d’un larghissimo seguito popolare, probabilmente non uniforme, magari oscillante, a seconda dei temi e delle posizioni di volta in volta assunte dal Santo Padre, ma sempre grandemente maggioritario nel mondo cattolico.
Circa, da ultimo, la frase di Giuseppe Rusconi che Cristina gli ha attribuito, anche a me risulta, indirettamente, che quella frase sia stata pronunciata: diciamo, ecco !, che s’è trattato d’un “fuori onda” ……………..-)))))))))
Buon sabato a tutti.
Roberto Caligaris
Grazie Roberto per il tuo punto di vista..mi sa tanto che hai ragione sul fuori onda….ah ah ah ah ah…
buonanotte, un saluto a Tiziana.
Ciao
Ancora per Andrea Salvi. Ecco il link alla registrazione della rassegna stampa alla quale ho partecipato:
http://media01.vatiradio.va/podcast/feed/edicola_170317.mp3
Attenzione perche’la storia insegna che le minoranze non vanno prese sottogamba, perche spesso sono state minoranze a far crollare laeders che godevano di immensa popolarita’.
Noi siamo la maggioranza, dicono, I cardinali dissidenti sono quattro gatti, dicono, il “popolo” delle parrocchie e’ sostenitore in blocco di Francesco dicono, la stampa mainstream e’tutta favorevole a Francesco, I politici mondiali sono con Francesco, ecc.ecc.
I quattro gatti dissidenti sono allora da trascurare e la “fronda” a Francesco da minimizzare?
Vi ricordo, per rimanere nella storia della Chiesa, che la gran maggioranza dei vescovi e dei fedeli fu ariana, durante la crisi ariana, e che I pochi sostenitori dell’ortodossia come Sant’Atanasio dovettero nascondersi per non essere eliminati fisicamente.Erano quattro gatti per di piu’ in pericolo di vita.
Eppure alla fine le parti si rovesciarono e questa gran maggioranza di vescovi ariani e’stata rovesciata da una piccola minoranza di cattolici.
Quindi certo ha ragione Roberto, papa Francesco gode di un larghissimo seguito popolare, ma questo non significa che lui e la fazione ecclesiale che lui rappresenta possano dormire sogni tranquilli (anche se Bergoglio invece dice di dormire come un ciocco).
Lo stesso “nervosismo”dei suoi piu’fedeli collaboratori ci fa capire che il seguito popolare non basta, che la fronda e’ presente e puo’essere incisiva se ben guidata.
Quanto al seguito stesso, che si dice grandissimo, magari anche la pubblicita’fa la sua parte:a Milano enormi cartelloni pubblicitari, posti anche sulle fiancate dei tram, mostrano la faccia di papa Francesco 4metrix4, per pubblicizzare la sua visita e Messa a Monza il 25 marzo.Anche chi non gliene importa niente, chi e’ ateo odi altra fede, e l mattina va al lavoro e’costretto a sorbirsi la pubblicita’martellante della faccia di Bergoglio. Non ricordo nulla di simile per altre visite di papi. Neppure per GPII che venne nel 1986 e che vidi dentro il Policlinico dove venne a dare una benedizione a medici e studenti della Statale, nemmeno per GPII ci fu questa grancassa mediatica.
E’ovvio che se la Curia Milanese spede fior di soldi per la pubblicizzazione spettacolare (ripeto a tappeto)della visita del papa un ritorno ce l’avra’.
Pur condividendo poco di quanto affermano, a mio avviso i “quattro gatti dissidenti” fanno benissimo ad essere tali.
Apprezzo di meno chi nasconde le proprie convinzioni e si fa apostolo di un messaggio che non condivide.
Un confronto dialettico anche aspro, ma rispettoso del pensiero altrui, è una forma più autentica di carità reciproca, rispetto a un uniteralismo ipocrita.
L’unica Verità indiscutibile è Gesù Cristo e la sua parola.
“Rispetto” è la parola chiave, ma purtroppo questo cede il passo alla reciproca demonizzazione da parte di chi si credo depositario della Verità.
Un buon week end a tutti.
E tutto quelli che rarlano da quattro anmi a questa parte di “chiesa di Francesco” sembrano domenticare che la Chiesa e’di Crostp non di un papa piuttosto che do un altro. I sostenitori sfegatati di Francesco devono farsrne una ragione:la Chiesa cattolicanon e’diproprieta’di Fracesco enpn e’una azienda che un.nuovo amministratore delegato puo’rivoltare come un calzino o un partito politico s cuo un nupvo segretsrio puo’
Scusate sto scrivendo sul tram: la Chiesa e’di Cristo e tutti I Christi fideles ne fanno parte. Non solo I sostenitori del “nuovo corso” n di papa Francesco. LA Chiesa non e’ un partito politico che ha vinto le elezioni.
Io lo ricordo a tutti quelli che dicono noi siamo la maggioranza”e che parlano in maniera scorretta di Chiesa di Francesco come se la Chiesa cattolica fosse n iniziata mel marzo 2013.
Ovvio Fides che i quattro gatti dissidenti fanno benissimo, se gli gira così, a essere tali.
Il problema è che un conto è manifestare un dissenso, legittimo quanto soggettivo. E dipende anche dalle forme di manifestazione del dissenso.
Un conto è dire al papa di turno ( momentaneamente Bergoglio): io dissento PERCHE’ tu sbagli.
Mentre semmai la posizione cattolica è opposta.
Il papa di turno E’ IL PAPA. Io posso dissentire quanto voglio e nei modi che voglio: cavoli miei, non della cattolicità.
SE invece, come i quattro gatti fanno, il dissenso viene trasformato in una battaglia ideologica, allora diventa quello che è : una battaglia ideologica, e come tale va trattata.
Maria Cristina, quando la smetterai di considerare la Chiesa di Cristo come un partito politico tra i diecimilacinquecento esisititi, esistenti e futuribili, forse ti si snebbierà un poco la vista.
Altrimenti, abbi pazienza, ma caschi nello stesso errore di prospettiva del tuo detestatiiiiiisssssssimo Scalfari: guardi alle cose di chiesa con gli occhiali della politica, e ne cavi il proverbiale sangue dalla proverbiale rapa.
Buon giro in tram.
La panzana che la Chiesa è nata con Francesco sarà anche coltivata da qualche
( ma me ne presentaste almeno uno!!!!!!) mitico turiferario, ma è stata concepita, seminata, zelantemente concimata con letame quotidiano e amorevolmente accudita nella speranza di insesistenti frutti avvelenati destinati a Bergogliobiancaneve, dai trinariciuti malpancisti collitorti….che si affannano a cesurare sto papa da tutto e tutti, fino a ritenerlo, più o meno esplicitamente, un eretico parente stretto dell’anticristo.
Nulla cesura sto papa da tutti i precedenti e dai successivi.
Chi lo vuole chirurgicamente isolare, fa un pateracchio che non regge da nessun punto di vista. Ma se si scarica un poco di frustrazione indomabile, bene, che isoli, che resezioni, che faccia spezzatini.
Ci si puo’ raccontare di tutto: pure che gli asini volano a stormo , pure che la Chiesa oggi è governata da tre papi, come qualche sventato babbeo ha avuto modo di scrivere qui un paio di giorni fa….
🙂 🙂 🙂 🙂
Cosa infastidisce tanto Maria Cristina nelle “folle” plaudenti Bergoglio?
Vada su youtube e si rinfreschi la memoria sulle adunate oceaniche che circondavano GPII ai quattro angoli del globo.
Non so a Milano 86, ma qui a Torino ( ” la imbarazzante e così spiritualmente oscura Torino….che sarebbe già sprofondata agli inferi” secondo l’acuta e ponderata osservazione che non ci viene mai fatta mancare qui) GPII raccolse folle esattamente pari a quella che ha raccolto Francesco quando è venuto per la Sindone…. E Il percorso di percorrenza del papa , con GPII, fu tapezzato di manifesti di benvenuto tali da scatenare le proteste degli oppositori del momento….
Dove starebbe la novità “tutta bergogliana”?
A Luigi Accattoli
A proposito della intervista a radio vaticana. Interessante la storia delle scarpe rosse che non usa Francesco. Anche Giovanni Paolo II non le portava. E lui perché vi aveva rinunciato?
Alla Venturi.
No, non è scusabile chi, scrivendo su un tram, fa della lingua italiana uno scempio indigeribile.
La smania di contestare, e malamente, quelli che non sono allineati sullo stesso pensiero, non deve portare alla mancanza di rispetto verso chi farebbe volentieri a meno di vedere certi orrori, scritti, fra l’altro, da persona di cultura, se non erro. Rispetto dovuto ai bloggers abituali e a quelli che sono solo di passaggio.
Quindi, mi permetto di suggerire alla signora di non scrivere sul tram.
Detto questo, condivido sostanzialmente quanto detto da Lorenzo Cuffini.
La signora si rode per il “largo seguito” che ha questo Papa. Se ce l’ha, devono esserci dei motivi validi, mi pare.
Non è Francesco a inseguire la popolarità. NON È LUI. Né qui in Italia né nel resto del mondo. Le stars sì, vanno cercando successo spostandosi da una parte all’altra del mondo; il papa ha un pieno consenso popolare, anche standosene a Santa Marta, perché colpisce il bersaglio, che è poi il cuore della gente, tranne quella che è vicina ai lefebvriani, come appunto lo è la signora in questione. La quale si abbandona spesso e volentieri a malevole considerazioni nei confronti di papa Bergoglio e anche con parole che rasentano gli insulti. Quasi stesse parlando di una persona qualsiasi e non di un Papa, con cui non ha mangiato la stessa minestra.
Fare confronti fra questo e quel papa è del tutto inopportuno. Siamo in tempi diversi, fra l’altro. Lo tenga presente la signora.
Oggi il linguaggio pubblicitario va per la maggiore, e in ogni caso è notevole la visita del Papa in una città importante quale è Milano. Trovo del tutto normale che ci siano cartelloni pubblicitari dappertutto. Ci sarebbero anche nella mia città, che è ben meno importante di Milano.
Per cui, appigliarsi a questo ridicolo cavillo per cercare di screditare il Papa è ridicolo e pretestuoso; e non fa onore all’intelligenza di una persona.
La Chiesa è di Cristo, certo; nessuno l’ha mai messo in dubbio. Resta il fatto che la Chiesa cattolica ha una guida, come tutte le Istituzioni; questa guida ha il nome di “papa”, ed è il papa a dare l’impronta maggiore alla Chiesa. Sempre stato così, niente di nuovo. Bergoglio, lo si voglia accettare o meno, almeno finora sta dando fra mille ostacoli un’impronta nuova–più vera e attendibile, più consona allo spirito del Vangelo, meno autoreferenziale, più degna delle parole di Gesù–alla Chiesa del Cristo. Ed è ciò che aspettavano i cattolici del mondo, che si erano stancati di sentire sempre parole e parafrasi e formule predicate dal pulpito, poco seguite da fatti concreti.
Sta cercando, questo Papa, di dare maggiore respiro ai propositi indicati nel C.V.II, che dopo un inizio pieno di speranza fu frenato dai soliti conservatori paurosi e con lo sguardo rivolto ostinatamente al passato.
I tradizionalisti-conservatori ci saranno sempre; fanno parte delle categoria “si stava meglio quando si stava peggio”. Ma questa categoria ha una debolezza che si scopre quando si vede che la Verità si fa strada pian piano, camminando in avanti verso un futuro migliore. E infatti La storia, anche QUELLA DELLA CHIESA, ha un suo dinamismo che ne impedisce la staticità. Con buona pace di chi non vuol vedere la realtà dei fatti.
Intervengo solo per ricambiare di tutto cuore il più caro saluto all’amica Clodine.
Buon sabato sera !
Roberto Caligaris
A Luigi Accattoli
Ho letto che hai scritto una prefazione al libro “Vado io” su padre Badiali. C’9è ne suggerisci la lettura?
Ce ne suggerisci la lettura? Volevo dire. Domanda a cui la risposta scontata e’ si, visto che ne hai fatto la prefazione. Ma mi interesserebbe conoscere le ragioni del si.
Non si accorge di quanta vanagloria c’è nelle sue parole? La Chiesa ha il suo dinamismo interno cara Signora, e cammina su due gambe, proprio come gli uomini mettendo un piede dietro e ponendo l’altro avanti e cos’ cammina da 2000 anni né librandosi né stando ferma ma con un piede dietro e uno avanti con le sue belle gambe che non sono le nostre. Non siamo noi, poveri scemi insipienti che facciamo andare avanti la Chiesa, ma le sue due gambe, al Chiesa ce l’ha e sono solide: due canali di trasmissione non meccanici ma VIVENTI: sangue che nutre i tessuti . La Tradizione è l’arteria vivente che prende dalla fonte ed è fedelissima di un sacro deposito: la Scrittura di cui ben conosciamo il nome :Gesù Cristo e il Suo Vangelo per questo la realtà della Chiesa è sempre viva e non a motivo dell’uomo.
Non siamo noi che rendiamo viva la Chiesa: l’uomo è la creatura peggio riuscita di tutto il creato, e quando ci perdiamo nel visibile smarrendo la nostra invisibile vocazione, quando la Chiesa (che siamo noi) si mette a livello di altre organizzazioni ritenendosi un fattore di potenza per la vita pubblica si condanna da sola, capisce?! E più cerca visibilità e si brama quella liberazione dai vincoli in cui la pone l’obbedienza alla Parola di Dio più si allontana dallo Spirito di Dio e più si allontana dallo Spirito di Dio più lo spirito dellì’uomo prende il sopravvento e decreta la sua fine nel momento stesso in cui le manca l’essenziale: lo Spirito Santo, che invisibilmente penetra il visibile, il solo a rendere la Chiesa – che siamo noi tutti e ciascuno- spiritualmente viva feconda e degna di fede…fuori dall’Obbedienza a Dio, il solo che giustifica,siamo già carne morta.
Questo è il retto ragionamento, questo il dinamismo, il suo è un colabrodo…
Ad Andrea Salvi sulle scarpe dei Papi. Non è vero che le scarpe rosse siano state introdotte o riprese da Papa Benedetto dopo che Giovanni Paolo le aveva abbandonate: nelle occasioni rituali e cerimoniali, sia in Vaticano sia nei viaggi, il Papa polacco, come già Papa Luciani e Paolo VI, ha sempre usato le scarpe rosse, dopo che sono state introdotte sotto Montini quando si trattò di aggiornare il guardaroba papale alle nuove esigenze dopo l’abbandono della sedia gestatoria e l’avvio delle celebrazioni con il popolo e dei viaggi. In sedia gestatoria i Papi usavano babucce rosse di raso con bordature e cordoncini dorati. Da lì vengono i mocassini rossi dei Papi conciliari.
Per saperne di più vai qui:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/se-le-scarpe-rosse-le-abbia-inventate-benedetto/#comments
Ad Andrea Salvi sul volume di Gerolamo Fazzini, “Vado io”. Missione e martirio di padre Daniele Badiali (EMI 2017), del quale sono prefatore: inserirò prossimamente la prefazione nel blog e la segnalerò con un post. E’ un bel libro e nella prefazione motivo questo giudizio.
Ciao, Clodine. Hai scritto “l’uomo è la creatura peggio riuscita di tutto il creato”. Tu sei molto più istruita di me in teologia, ma permettimi di non essere d’accordo. Se fossi cattivo ti direi: “Hai ragione, tu ne sei la dimostrazione”. 🙂 🙂 🙂
Ma non può essere così. L’uomo, e secondo me di più la donna, sono il capolavoro di Dio. Difatti se Lui giudicò “buono” quanto fece nei primi cinque giorni (luce, acqua, terra, flora, fauna), quando nel sesto giorno creò l’uomo e la donna , “vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona”. E “mehòd” in ebraico oltre a significare “buono”, significa anche “bello”, e io questo lo riferisco in modo speciale alla donna. E’ vero, dopo Adamo ed Eva peccarono, ma nonostante questo, ci sono persone come te. Tu ti giudichi la “peggio riuscita”?… 🙂 Ma dai!… Tu pensa: per me è molto buona e bella anche Victoria!… Proprio come te! 🙂 O mi sto sbagliando? 🙂 🙂 🙂
Scherzi a parte, per me l’umano è davvero il capolavoro di Dio… Se l’ha creato, nonostante Lui sapesse che avrebbe peccato, vuol dire che per Lui ne è valsa la pena…
Ma forse ne ho detta ancora una delle mie… Dormiamoci su, va…
Buona notte a te e a tutti!
Signora, come mai si è sentita interpellata? Io non parlavo specificamente con lei. Crede forse di potermi mettere a tacere con le sue tiritere, apprese sui libri e incollate nella testa, sulla Chiesa, Tradizione e Magistero?
Nessuna “vanagloria” nelle mie parole. Lei è completamente fuori strada.
Io parlo direttamente, non per interposto libro, a seconda di quel che penso, vedo e sento; non mi piace pontificare come lei fa continuamente. Non mi piace per niente. Dunque, le consiglio di non farlo con me.
Legga bene i post altrui, signora, prima di partire lancia in resta.
La fretta di andare contro chi viene visto come nemico fa prendere grosse cantonate ridicolissime. Come nel suo caso.
Ho scritto: ” la storia della Chiesa ha un suo dinamismo che ne impedisce la staticità”. Non l’ha letto? E ribadisco questo concetto. La Verità, certo per opera dello Spirito, si fa strada sempre , NONOSTANTE I VANI TENTATIVI di chi vuole immobilizzarla in un tempo remoto.
Dio ha bisogno degli uomini per vivificare tutto ciò che esiste, COMPRESA LA CHIESA.
Se in essa continuano ad esserci uomini e donne che vogliono restare piantati nel tempo che fu, la Chiesa è destinata a morire.
Infatti, il C.V.II fu indetto, non a caso, da un grande Papa per immettere aria nuova in una Chiesa che già respirava a fatica.
Ed oggi c’è un altro Papa che raccoglie in pieno l’eredità e che parla giustamente di “ospedale da campo”.
Ci sono, sì, gruppi sparuti di lefebvriani sparsi qua e là, ma la Chiesa, se fosse per essi, non sarebbe più cattolica, cioè universale, non avrebbe più seguito. Perché la loro Chiesa non ha nulla di nuovo da dire, parla solo a delle mummie che dialogano con se stesse, cioè non dialogano.
Parlano referentemente con Dio e non parlano con gli uomini.
Si tratta di un linguaggio muto, fatto di formalità e di riti di cui il Cristo non ha bisogno. Viene a mancare l’UNIVERSALITÀ del messaggio cristiano. E il messaggio si trasmette non ricorrendo semplicemente alla Tradizione e ai discorsi teologici più o meno raffinati, alle formule usurate e alla dottrina che stenta ad aggiornarsi, ma mettendosi di fronte alle persone e cercando di comprenderne i bisogni, i problemi e le cause dell’emarginazione.
Gesù faceva così, cara signora.
E la Chiesa, alla sequela del Cristo, deve mostrarsi attenta alla RIVELAZIONE CONTINUA che ogni momento dell’essere e ogni situazione della vita porta con sé. Sapendo discernere. Perché se si fermasse alla Tradizione e alla teologia di cui lei si riempie la bocca, la Chiesa FALLIREBBE il suo compito.
In quanto a crudeltà l’uomo non ha uguali Giuseppe, in questo senso di tutte gli esseri creati certamente è il peggiore. Basti pensare al genocidio degli Armeni, alle 40 milioni di morti della 1guerra mondiale e ai 55 milioni Della seconda 6 milioni dei quali sottoposti a tormenti indicibili. Vogliamo parlare dei Gulag, dei massacri in Bosnia Erzegovina o delle centinaia di migliaia di vittime in maggior parte bambini morti per fame in Africa o delle stragi piccole e grandi , o delle bombe chimiche fatte esplodere su popolazioni inermi, gli stupri sistematici e atrocità inaudite? Giuseppe. ..vede….puoi darmi della peggiore degli scarabocchi ma non riuscirai a convincermi del contrario. .
La Rivelazione è una, sempre quella, non ci sono nuove Rivelazioni. Ma. Se ne proprio ne vuole una su misura per lei scriva una lettera al papa, si metta d’accordo con lui e…chissà. ..può darsi la esaudisca …. il papà vuol bene alle donne può anche darsi che le tolga sto capriccio, chissà, tutto può essere.
Auguri!
Clodine, buon giorno!
Mi scrivi della crudeltà dell’uomo e dei misfatti da lui compiuti. Non posso che darti ragione, ma è anche vero che tutto quello che c’è di buono e bello nel mondo, dopo l’input iniziale di Dio, lo si deve all’impegno di uomini buoni e bravi, che esistono anche loro, e sono tantissimi e sono la maggioranza.
Quanto alla Rivelazione mi sento più vicino al ragionamento di Victoria. Sai bene che non ho studiato teologia, e allora ho fatto una ricerca in internet. Te la riporto qui di seguito:
1. Unità e Trinità di Dio in Tre Persone Divine (Concilio di Nicea, 325);
2. Gesù è la seconda Persona Divina, incarnato, morto e risorto (Concilio di Nicea, 325);
3. Maria è Madre di Dio perché madre di Gesù che è Dio (Concilio di Efeso, 431);
4. Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo (Concilio di Efeso, 431);
5. Nascita verginale di Gesù (Secondo Concilio di Costantinopoli, 553);
6. Esistenza del Purgatorio, Inferno e Paradiso (per il solo Purgatorio, Concilio di Lione, 1274);
7. Presenza reale di Cristo nell’Eucarestia (Matteo 26:26 e paralleli; dogma confermato nel Concilio di Trento, 1545-1563);
8. Immacolata Concezione di Maria (Enciclica di Papa Pio IX, 1854);
9. Infallibilità papale, quando parla ex cathedra in materia di fede e di costumi (Concilio Vaticano I, 1870);
10. Assunzione di Maria in anima e corpo (Costituzione apostolica di Papa Pio XII, 1950).
Sai bene che sono i dogmi della Religione Cattolica, ma come vedi hanno una successione temporale, frutto della ricerca dell’uomo e dell’illuminazione dello Spirito Santo nel corso dei secoli…
Ma non mi addentro di più in questi argomenti, perché non ho la preparazione necessaria… Però mi piace molto cercare…
Un caro saluto a te e a Victoria…