Nel volo dall’Avana a Washington il Papa ha parlato con i giornalisti. In risposta a Gian Guido Vecchi [mio successore al Corsera] ha commentato le accuse d’essere comunista e acattolico: “Un Cardinale amico mi ha raccontato che è andata da lui una signora, molto preoccupata: molto cattolica, un po’ rigida, la signora, ma buona, buona, cattolica, e gli ha chiesto se era vero che nella Bibbia si parlava di un Anticristo. E lui le ha spiegato. E poi, se era vero che si parlava di un antipapa … “Ma perché mi fa questa domanda?”, ha chiesto il Cardinale. “Perché io sono sicura che Papa Francesco è l’antipapa”. “E perché? – chiede quello – Perché ha questa idea?”. “Perché non usa le scarpe rosse”.
Le scarpe nere dell’Antipapa
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Recitare il Credo. Sull’accusa di essere comunista per l’enciclica ecologia e tutto il resto, venuta da ambienti della destra statunitense, Francesco ha detto ancora: “Credo di non avere detto una [sola] cosa che non sia nella Dottrina sociale della Chiesa. Le cose si possono spiegare. Forse una spiegazione ha dato un’impressione di essere un pochettino più ‘sinistrina’, ma sarebbe un errore di spiegazione. No. La mia dottrina, su tutto questo, sulla Laudato si’, sull’imperialismo economico e tutto questo, è quella della Dottrina sociale della Chiesa. E se è necessario che io reciti il ‘Credo’, sono disposto a farlo”.
Embargo contro Cuba. La questione del “bloqueo” (embargo) fa parte del negoziato, che va nella direzione delle buone relazioni che si stanno cercando. Il mio desiderio è che si arrivi ad un buon risultato in questo, si arrivi ad un accordo che soddisfi le parti. Rispetto alla posizione della Santa Sede riguardo a los bloqueos (agli embarghi), i Papi precedenti ne hanno parlato, non solo di questo caso, ma anche di altri casi di bloqueo (embargo). C’è una dottrina sociale della Chiesa al riguardo e io mi riferisco a questa, che è precisa e giusta”.
La spina dei dissidenti. Abbiamo sentito che oltre 50 dissidenti sono stati arrestati fuori dalla Nunziatura perché cercavano di avere un incontro con Lei. Le piacerebbe incontrare i dissidenti? – “Anzitutto non ho notizie che sia successo questo. Mi piacerebbe un incontro […]. Dalla Nunziatura ci sono state chiamate telefoniche ad alcune persone, che fanno parte di questo gruppo di dissidenti… Il compito del Nunzio era quello di comunicare loro che con piacere, al mio arrivo alla cattedrale, per l’incontro con i consacrati, avrei salutato quelli che erano lì … Ma non so se c’erano o non c’erano. Io ho salutato tutti quello che erano lì … Ma nessuno si è identificato come dissidente”.
Rilancio dissidenti. “La Chiesa di Cuba ha lavorato ad una lista di prigionieri cui concedere l’indulto … L’indulto è stato concesso a 3.500 circa… La cifra me l’ha detta il presidente della Conferenza Episcopale. E ancora ci sono casi allo studio. E la Chiesa qui a Cuba sta lavorando per fare indulti. Non dico che questi oltre tremila sono stati liberati dalle liste della Chiesa, no. La Chiesa ha fatto una lista – non so di quante persone – ha chiesto ufficialmente indulti e continuerà a farlo”.
Nel programma di Lilli Gruber ho sentito una bella testimonianza di un medico che ha conosciuto abbastanza bene il Papa già da quando era cardinale.
Ha detto che fin da allora dimostrava di essere fuori dai soliti schemi.
La sua finalità primaria era l’ evangelizzazione, da lui ritenuta sempre importantissima. Il suo merito principale è di portare il popolo al cuore del Vangelo.
Molte altre cose ha detto e alla fine ha ricordato che una volta, quando questo amico medico gli chiese se si rendesse conto della enorme popolarità che lo circondava, la risposta autoironica fu: ” è una franceschite, passerà…”
Quindi nessuno sa quanti dissidenti sono ancora in galere a cuba?
La democrazia è ancora lontana mi sa…
Stando ad amnesty a Cuba c’erano ad agosto 2015, 768 detenzioni di carattere politico in crescita rispetto al mese precedente.
Non so se rientrano in questi numeri anche le detenzioni di tipo religioso.
Si può essere contrari all’embargo, ma non si possono ignorare le ragioni per cui si è arrivati a prendere in considerazione una misura di questo tipo.
— OT —
Scopro casualmente che martedì sera è morto
John J. McNeill, gìa prete gesuita e cofondatore di Dignity in USA.
Solo da stamani la notizia sta girando nel nostro mondo cattolico.
Credo che da domani la stampa comincerà a scriverne.
Erano gli anni ’80 quando divenne famoso per la sua personale presa di coscienza e le successive scelte di vita.
Circa tre anni fa venne per l’ultima volta a Roma, ormai in carrozzella,
girò le basiliche, si fermò lungamente in s.Pietro, sapendo di prendere congedo.
Mi colpì la sua esperienza di guerra contro i nazisti in Europa,
e la sua promessa di dedicarsi al Signore,
e la successiva evoluzione di vita.
E poi la pizzata allo scalo s. Lorenzo.
Che mistero, quando il Signore attraversa la vita delle persone !
RIP
Non è questione di scarpe rosse o nere , la questione è molto più grave e profonda!
http://www.lastampa.it/2015/09/24/blogs/san-pietro-e-dintorni/francesco-elezione-preparata-da-anni-PAu2giegWwslaElPmNfC1L/pagina.html
Il cardinale Dannels in un video, secondo quanto scritto nella sua biografia, ammette ridendo di aver fatto parte di un “CLUB” di prelati che si riunivano segretamente a S. Gallo, anzi un Mafiaclub. Un papa eletto con questi loschi metodi come lo chiamereste voi ?
Ma cara discepolo a volte la tua ingenuità mi fa tenerezza. Pensi davvero che ci sia qualcosa a quel livello che avvenga del tutto casualmente?
Lo spirito santo non agisce casualmente. Agisce attraverso di noi. Agisce anche attraverso la volontà ispirata.
Anche a me fa tenerezza discepolo,
mi fa leggere le stesse notizie e link
del sito della congregazione di S. Maria Guarini(mic).
Così mi leggo due volte le stesse cose.
Come è tenera .