“Quella croce l’ho messa qui, in tasca. Le camicie del Papa non hanno tasche, ma io sempre porto qui una busta di stoffa piccola, e da quel giorno fino ad oggi, quella croce è con me. E quando mi viene un cattivo pensiero contro qualche persona, la mano mi viene qui, sempre. E sento la grazia! Sento che mi fa bene. Quanto bene fa l’esempio di un prete misericordioso, di un prete che si avvicina alle ferite”: così ieri Francesco ai preti di Roma. Nei primi commenti l’intero ricordo dell’ultimo saluto del vescovo Bergoglio a un uomo di misericordia.
Le camicie del Papa non hanno tasche
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Il racconto di Papa Beroglio. “A Buenos Aires c’era un confessore famoso: questo era Sacramentino. Quasi tutto il clero si confessava da lui. Quando, una delle due volte che è venuto, Giovanni Paolo II ha chiesto un confessore in Nunziatura, è andato lui. E’ anziano, molto anziano… Ha fatto il Provinciale nel suo Ordine, il professore… ma sempre confessore, sempre. E sempre aveva la coda, lì, nella chiesa del Santissimo Sacramento. In quel tempo, io ero Vicario generale e abitavo nella Curia, e ogni mattina, presto, scendevo al fax per guardare se c’era qualcosa. E la mattina di Pasqua ho letto un fax del superiore della comunità: “Ieri, mezz’ora prima della Veglia Pasquale, è mancato il padre Aristi, a 94 – o 96? – anni. Il funerale sarà il tal giorno…”“.
Ho comprato fiori, rose. Bergoglio in cerca di misericordia: “E la mattina di Pasqua io dovevo andare a fare il pranzo con i preti della casa di riposo – lo facevo di solito a Pasqua -, e poi – mi sono detto – dopo pranzo andrò alla chiesa. Era una chiesa grande, molto grande, con una cripta bellissima. Sono sceso nella cripta e c’era la bara, solo due vecchiette lì che pregavano, ma nessun fiore. Io ho pensato: ma quest’uomo, che ha perdonato i peccati a tutto il clero di Buenos Aires, anche a me, nemmeno un fiore… Sono salito e sono andato in una fioreria – perché a Buenos Aires agli incroci delle vie ci sono le fiorerie, sulle strade, nei posti dove c’è gente – e ho comprato fiori, rose…“.
Quel ladro che tutti noi abbiamo dentro. Bergoglio ruba il crocifisso: “E sono tornato e ho incominciato a preparare bene la bara, con fiori… E ho guardato il Rosario che avevo in mano… E subito mi è venuto in mente – quel ladro che tutti noi abbiamo dentro, no? -, e mentre sistemavo i fiori ho preso la croce del Rosario, e con un po’ di forza l’ho staccata. E in quel momento l’ho guardato e ho detto: “Dammi la metà della tua misericordia”. Ho sentito una cosa forte che mi ha dato il coraggio di fare questo e di fare questa preghiera! E poi, quella croce l’ho messa qui, in tasca“. [segue il testo riportato nel post]
Un bel saluto a tutti da Pieve di Soligo, Treviso, dove ho parlato al teatro comunale sul tema “La catechesi sulla famiglia nelle parole di Papa Francesco lette da un giornalista”. Teatro pieno, tante domanda, clima di gratitudine.
Benvenuto nelle mie (e degli amici Nico ed Alexandros) terre, Luigi ! Spero che ne apprezzerai l’accoglienza schietta e vera.
Roberto 55
Tènero patriarca.
Nikolai a tasche. Nikolai sempre cattivi pensieri rancuore. Nikolai cattivo.
Fuorse perche uomo ferito da combatte sempre battaglia.
Nikolai puorta cruoce su spalle. Fuorse anche risentimento essere croce.
Fuorse pero anche durezza asprezza severo essere misericordia.
Roberto 55: ho visto ieri Nico a Roma e stasera Alexandros a Pieve di Soligo. E non li conoscevo prima del blog. O gran bontà dei naviganti antiqui.
Bello,
gustarsi la scena,
tra il canonista (mi pare ?) formale,
che alla pausa del fratello vescovo pensa ai riti di chiusura dell’incontro,
mentre il Fratello
sentiva ancora il bisogno di inserire la perla
“del confessore e del ladro”…
“della tasca che non esiste e del sacchetto di stoffa che ha fatto fare”
che gli custodisca il segno,
il segno della misericordia che lui vuole forzare al Signore
per difendere il suo popolo,
come era capace quel grande confessore a Buenos Aires.
…
Non mi frega nulla della figura papale,
disprezzerei ideologici papaboys x francesco se esistessero,
come li ritenevo irrilevanti e disgustosi con il papa precedente,
il mio disprezzo a chi ha innventato il magazine da parrucchiere sul mio vescovo,
d’altronde,
anche Francesco riferendosi a mitizzazioni e ideologismi sulla sua figura
ha detto che trova cio’ offensivo e aggressivo nei suoi confronti.
…
Ma un vescovo che confessa che si mette a fare il ladro di misericordia, nella bara
nun se po’ senti’ 🙂
Un vescovo che parla come magna,
lo sò,
scandalizza gli amici che non hanno la mia sensibilità,
ma mi emoziona,
perchè senza giri di parole,
mi offre la prossimità del Signore,
senza lassismi,
e
senza rigorismi.
🙂
Mi ricordo della profetessa che attendeva di vedere il bimbo promesso,
ed esulto’,
io
non aspettavo più nulla,
troppo piccino per godermi Gio’ XXIII !!!! che ho visto nascere !!!!
E invece mi godo il mio vescovo
dopo la “mia” bruciante illusione dello scrittore della “Dives in Misericordia”
che
proprio Francesco nell’incontro con i preti
mi ricorda che GPII ne aveva tracciato la strada,
ma
dovrà spiegarmelo meglio.
(vedo che la calma dal dolore mi ha fatto scrivere troppo,
ma sto scaricando le foto di un documento che devo inviare con pec,
e nell’attesa di completare ero venuto qui nel vostro condominio.)
b.notte
Il dono delle lacrime.
Il papa nell’incontro coi sacerdoti di Roma ha citato la messa antica “per il dono delle lacrime
http://www.cantualeantonianum.com/”
Vedete che anche la Messa Antica aveva la sua poeticità, la sua spiritualità e i suoi tesori inestimabili che sono stati buttati via come il bambino coll’acqua sporca dalla riforma liturgica?
Ieri sera finalmente ho avuto modo di incontrare il nostro Luigi. Spero di incontrare un giorno anche Roberto e Nico, che saluto. Ieri a Pieve di Soligo è stata una bella serata. Buona domenica a tutti
Coraggio Matteo, tieni duro con i tuoi malanni…
…
«io sempre porto qui una busta di stoffa piccola,
e da quel giorno fino ad oggi, quella croce è con me.
E quando mi viene un cattivo pensiero
contro qualche persona,
la mano mi viene qui,
sempre.
E sento la grazia!
Sento che mi fa bene.
Quanto bene fa l’esempio di un prete misericordioso,
di un prete che si avvicina alle ferite…»
06.03.2014
(Grazie Luigi,)
…
«Io credo
che se l’Italia ancora è tanto forte,
non è tanto per noi Vescovi,
ma
per i parroci,
per i preti!
E’ vero,
questo è vero!
Non è un po’ d’incenso per confortarvi,
lo sento così.»
06.03.2014
“senza lassismi, né senza rigorismi”….che belli i sacerdoti ” funamboli”…
http://youtu.be/TT_f-r3Qbb4
eh si, perché per essere come il papa vuole, i parroci devono imparare l’arte dell’equilibrismo. Giusto un paio di giorni fa mi telefona una mia ex allieva -battezzata, comunicata, cresimata-affinché interceda presso il parroco di zona il quale, “Facit indignatio versum”, osò rifiutarle il “nulla osta”al quale teneva “particolarmente”: avrebbe a breve dovuto far dar madrina alla piccola e unica nipotina figlia di suo fratello! In un primo momento non compresi…Peste e corna contro il prete definito, rigido, fiscale e chi più ne ha più ne metta! E appellandosia a Francesco, così aperto e buono, promettè vendetta!
Peccato, però, che ha omesso di dire che ha optato per la religione musulmana e che è convogliata a nozze in un villaggio indiano,in perfetto stile “bollywood”, sul dorso di un elefante in abito Sahara agghindata di tutto punto con il neo rosso al centro degli occhi. ” I festeggiamenti durarono una settimana”, mi fece notare con vibrante soddisfazione!
E poi vieni a domandare il “nulla osta” per fare la madrina ad un battesimo, e rivendichi il diritto! …roba da matti! Papa Francesco l’onore di “aprire”, e ai parroci l’onere di chiudere!
Non è vero che Francesco apre soltanto, in realtà dosa bene bastone e carota. Ieri infatti raccontava di aver ricevuto critiche per le bastonature ai preti!!!!
(E hopensato: vuoi vedere che ci legge?? perché
da subito ho parlato di randellate :-)).
Facciamo che randella chiusure ed egoismi e questa suona come un’apertura, ma non è facile per nessuno rinunciare all’egoismo..
http://www.iltimone.org/30593,News.html
Non è questione di bastone e carota verso i preti cara Sara.Non mi piace questa terminologia , come il “randellare”. E’ una terminologia che applicata alle cose delle spirito riesce persino paradossale!
Per quanto riguarda le cose spirituali, di cui i preti dovrebbero essere i massimi esperti, siamo arrivati ai minimi termini. Di spiritualità , di fede , di retta dottrina in tanti casi non ce ne è proprio più.!!!
Qui non c’entra assolutamente il bastonare ma il re-impostare . Non si tratta di punire ma di istruire! non si tratta di arrabbiarsi e di menare ma di
cominciare da capo dall’ABC. Si tratta di FORMARE dei preti santi, spirituali, evangelici. Non si tratta del bastone e di carota : non è che bastonando uno riesci a fargli suonare una sonata di Beethoven. prima gli devi insegnare le note e poi magari riuscirà a sonarla.
.” Il bastone e la carota non servono a nulla, nelle cose spirituali e sono persino offensivi! . Non abbiamo a che fare con animali! Non stiamo parlando di somari, ma di preti ! E i “randelli “a me fanno tanto venire in mente le squadracce fasciste!
E’ proprio così!…
Io lo dico un po’ scherzando, però è vero che spesso le sue parole indicano un percorso moooolto impegnativo.
La riconoscenza che mostra il papa è essa stessa una forma di misericordia.
“Non si tratta di punire ma di istruire! non si tratta di arrabbiarsi e di menare ma di cominciare da capo dall’ABC. Si tratta di FORMARE dei preti santi, spirituali, evangelici.”
E quale sarebbe l’ABC secondo discepolo?
Come dovrebbero essere i preti “santi,spirituali, evangelici” ?
Mi pare di capire che dovrebbero essere come quelli della Chiesa che fu.
Dove molti preti non erano né santi né spirituali né, tanto meno, evangelici.
Si legga, discepolo, il recente discorso del Papa ai preti. Lo legga bene e vedrà che il Papa dà delle indicazioni precise su come devono essere i preti. Ed è formazione autentica. Magari lo ascoltassero.
“Dove molti preti non erano né santi né spirituali né, tanto meno, evangelici.”
già,
quei sogni di angeli senza sesso…idealismi ideologici,
che aiutano tante anime pie.
Marilisa,
dai,
lasciamo ai bisognosi
i loro sogni,
anche quelli sono una fede 😀
A noi non costa nulla,
e
la storia degli uomini e delle donne (e viceversa) va avanti lo stesso 😉
Lasciamo a loro i sogni,
e
aiutiamoci noi ad essere operatori di speranza per gli altri oltre che per noi stessi.
un saluto
Di preti sodomiti, corrotti, falsi, se ne parlava già ai tempi di Santa Caterina da Siena in “Dialogo della Divina provvidenza” , e quelle “predicazioni fatte più per piacere agli uomini e per dilettare le loro orecchie, che ad onore di Cristo” sono di una sconcertante attualità: “perciò studiano non la vita buona ma il favellare molto pulito”! Non si pretende il prete angelicato, ma almeno il prete coerente. La Chiesa non impone a nessuno il presbiterato, al quale si accede per libera scelta e dopo un lungo rodaggio e se “Dunque questi unti, che devono vivere come angeli, hanno da lasciare le cose morte ai morti, ed essi governare le anime, che sono cosa viva e non muoiono mai quanto all’essere; e amministrando loro i sacramenti, i doni e le grazie dello Spirito Santo, pascendole del cibo spirituale con buona e santa vita, la Chiesa sarebbe una casa d’orazione, abbondando delle loro grazie e virtù. Ma poiché essi non lo fanno, ma fanno il contrario, posso dire che essa è divenuta spelonca di ladroni e ricettacolo d’animali, perché essi vivono disonestamente come animali bruti.”, ora , come allora…
Se desiderare un prete vero, preparato nella dottrina, che prende sul serio la sua missione e ne sopporta santamente il peso -perché tutti ne portiamo più di uno sulle spalle- vuol dire sentirsi dare dei coglioni che credono in babbo natale, bhe, allora vuol dire che siamo messi veramente maluccio…e che la Chiesa è alla canna del gas…sopratutto dal punto di vista della preparazioni religiosa della maggior parte dei cattolici , e il fatto testè narrato della catto-musulmana che pretendeva il nulla osta né è solo un banalissimo obbrobrio tra gli obbrobri di cui a volte preferisco tapparmi le orecchie per non sentire…
Avete visto lo speciale TG2 Dossier di ieri su Francesco?
Io l’ho visto adesso in rete.
http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2014-03-08&ch=2&v=336371&vd=2014-03-08&vc=2#day=2014-03-08&ch=2&v=336371&vd=2014-03-08&vc=2
Oggi è venuto nella nostra parrocchia il nuovo vescovo (che ci piace molto molto).
Chiesa strapiena, celebrazione molto bella.
Mi sono sentita molto grata per la mia comunità, con tutti i difetti umani che può avere e’ davvero viva e accogliente.
A nico 9 marzo 2014 @ 16:45
GAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
L’ho terminato adesso di vederlo sul link segnalato.
Lacrime di emozione per me.
A differenza del 2005 che arrivai in p.za s. Pietro subito dopo che Ratzingher era rientrato dalla loggia,
Lo scorso anno ero presente fin dal mattino,
mi ero fatto i conti, e mi ero detto che da quel giorno
c’erano buone possibilità di fumata bianca.
MA io ero anche convinto che i cardinali si sarebbero presi 1 o 2 giorni di più…
A fine mattina non vidi fumata, mi risolsi di rimanere fino alla fumata del pomeriggio/sera.
La spina dorsale cominciava ad infastidirmi per la mia solita ernia che non sto curando.
Mi raggiunge in piazza anche la mia amata, che viene dalla scuola.
Improvvise piogge paiono doverci scoraggiare,
è un pieno di ombrelli quella piazza…
Il gabbiano prima, (uccello che odio perche ha ucciso e divorato alcuni miei colombi bianchi stanziali)
e poi la fumata…..
una fumata che non mi diceva nulla di nuovo,
in fondo davo per scontato la pediquessiquetà del 2005.
Ma
quando Tauran pronuncia il nome sento forti brividi,
e
quando ascolto il cognome non credo veramente alle mie orecchie.
Chiedo alle persone intorno
se hanno capito anche loro “B-e-r-g-o-g-l-i-o”,
nessuno si sente sicuro,
di una coppia di ragazzi, lui telefona a casa, per avere chiarezza, e conferma Bergoglio.
Intanto Tauran, ha già detto il nome del nuovo papa: Francesco.
Ho cominciato a gridare di gioia,
verso tutti:
“la chiesa ha ricominciato a mettersi in cammino”.
Bergoglio, per me era ormai un ricordo del 2005,
quando mi capitava di parlare di un nuovo papa,
prendevo come paragone il vescovo Bergoglio,
che
io pensavo avesse “perso il treno”…..
Quando vedo affacciarsi il nuovo papa,
“rivedo” in mente le immagini di repertorio di tv,
quelle di Giovanni XXIII,
rivedo le immagini di Luciani che avevo ancora vive in quella piazza.
Quando il papa si inchina a ricevere preghiere e benedizione dal popolo adunato,
il mio cuore era un’emozione in fiamme….,
ho faticato a fare silenzio dentro di me per quanto volevo gridargli
la mia gioia,
e dentro di me
per la prima volta vivevo questa novità,
io
che benedivo il mio nuovo vescovo che lo aveva chiesto.
Da anni,
con amici, e in web,
si chiacchierava dell’attesa di un papa che avesse avuto
il coraggio
di essere come Francesco d’Assisi, e chiamarsi Francesco
e lì davanti ai miei occhi,
si stava concretizzando
quella che sembrava la fantasia di tanti imbecilli sognatori,
come me.
Mentre lasciavamo lentamente la piazza colma all’inverosimile,
incontravo tantissimi seminaristi e pretini
con bandiere dei paesi latino-americani che gioivano,
e a tutti io urlavo di gioia incontenibile:
“la chiesa ha ricominciato a mettersi in cammino”.
Grazie nico del link, favoloso.
Mi spiace per gli altri che non hanno la mia sensibilità,
ma non hanno assolutamente
nemmeno la “mia” personale esperienza di Chiesa in Roma.
Tra i lettori dell’ Accattoli
qualcuno sa se il TG2 Dossier su Francesco
rischia di essere rimesso in onda ?
Mi piacerebbe tantissimo registrarmelo.
O alle brutte se qualcuno ha avuto la fortuna di esserselo registrato ?
(magari me lo fa sapere personalmente attraverso il buon Accattoli)
con somma gratitutine
Caro Matteo
la tua commozione è davvero contagiosa.
Ti sono grata per averla condivisa.
Bello il filmato, sembrerà strano ma le scene girare a Buenos Aires mi ricordano tanto la mia infanzia, sono nata in campagna ricordo mio padre e i suoi amici giravano le corti per Mani Tese, negli anni 70 ancora non si vedeva la ricchezza di oggi.
Io ho grandi ricordi dell’elezione voglio molto bene a Papa Francesco, ma causa prima omelia in Sistina mi ero quasi convinta che i conservatori avessero eletto un fondamentalista!!!
Mi è passata leggendo l’evangelii gaudium e le interviste,
Sarà stupido ma è così.
Un buon anno in ogni caso. (Anche se ho imparato ad odiare il termine nuovo rivoluzione tanto quanto negli anni scorsi ti avevano fatto odiare latino e tradizione)
«Quanto bene fa l’esempio di un prete misericordioso, di un prete che si avvicina alle ferite…».
Grande Francesco!
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-in-morte-di-mario-8640.htm
@ Clodine 8 marzo 17:47
Cara Clodine, penso che la richiesta della tua conoscente fosse formalmente corretta: battezzata, comunicata, cresimata etc etc..pretende giustamente il foglio di carta che le consente di essere madrina della nipote.
Ella applica lo stesso metro formale che la Chiesa le ha insegnato, quello della casistica. Ho tutte le carte in regola, sono formalmente apposto!
Penso che il suo parroco abbia agito perfettamente in linea con quanto il Papa indica: non cadere nel rubricismo formale, ma guardare dentro le questioni e vedere le persone.
Penso che Francesco avrebbe fatto la stessa cosa, spiegando con un sorriso quale deve essere la figura del padrino di battesimo per il nipote.
Se uno spiega le cose con attenzione, utilizzando il giusto registro, penso che una qualunque zia in queste condizioni riconosca di non essere adatta e consigli qualche amica di famiglia in sua vece!
Il reciproco di questo caso potrebbe essere quello della mia catechista da ragazzino, che, abbandonata dal marito, con un figlio a carico ha una fede che comunica a tutti quelli che incontra, con una capacità di dire cose unica. E ha fatto la catechista nonostante ciò, rimanendo fedele al proprio matrimonio.
In un altro post, al di là che discepolo non si sia curata del mio intervento, quello che intendevo era proprio che se invece di tracciare casi rigidi si guarda dentro le situazioni tante volte le cose si risolvono da sole.
Grazie nico!!
Guarderò anch’io il video da te postato. Grazie mille. Proprio stamattina mi rammaricavo di essermelo perso Sabato sera, ma ora posso vederlo. Grazie mille.
Anche a fare la casistica non direi che se hai cambiato religione sei formalmente a posto!!
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/liber-suore-di-malula.aspx
E’ vero manuel, condivido le cose che hai detto! Tant’è che, spiegato il motivo per il quale nonostante avesse le carte “burocratiche” in regola, tuttavia, queste non garantivano in automatico quella Grazia che viene richiesta ad una madrina, la quale ha un preciso compito da assolvere di una responsabilità ben grave, la ragazza si fece persuasa ed abbandonò il proposito.
Ovvio che, quando cessa la cooperazione con Gesù Cristo nello Spirito Santo qui le carte in regola c’entrano ben pochino. Vale per i “lontani” quanto per i “vicini”, Il dinamismo è altro: si parte certo dal Battesimo; ma poi si deve superare la lotta per la Cresima; rifarsi delle energie morali- perdute vivendo penando e soffrendo-nell’Eucaristia; rafforzarsi contro il peccato incombente.
La Grazia si raggiunge operando una continua conversione , è un’impegno incessante senza il quale sarebbe impossibile sostenere e superare i disagi dell’anima. Perciò, quando si cambia opzione e si sceglie di uscire da quel dinamismo si è fuori e basta: fuori o dentro , tertium non datur !
Ecco Clodine…quando scrivi così illumini il blog! e non sto scherzando.
E’ pur vero che poi la Grazia arriva a farsi sentire anche quando hai “cambiato opzione”. Ma questo è altro tema.
Lo scorso anno una mia cara amica ha fatto da madrina alla cresima della nipote. E’ un’ottima persona ed è anche intimamente credente.
Per una serie di motivi non va a messa la domenica.
Il parroco non voleva che lei facesse da madrina in quanto sposata civilmente.
Al che la famiglia insorge, lui obbietta che le regole sono quelle e se non sei sposato in Chiesa non è opportuno che tu sia padrino/madrina della cresima (o battesimo che si voglia).
Dopo lungo tenzone, alla fine il parroco cede e questa fa da madrina.
Lo sbaglio maggiore, a parer mio, non è che abbia ceduto, ma che abbia opposto come motivazione inizialmente imprescindibile il matrimonio civile! Si puo’ essere così ottusi?!?
L’unica motivazione importante era che la candidata madrina non frequentava di fatto la Chiesa e pertanto come poteva essere di stimolo e curare l’educazione e la frequenza cristiana.
Manuel molte persone si rivolgono alla Chiess solo per i sacramenti immagino che non sia facile per i sacerdoti discernere per persone che magari hai visto pochissime volte.
In ogni caso pensavo che aver abbandonato la propria religione per un’altra fosse un ostacolo formale a tutti gli effetti.
Sara, intendiamoci sui termini in quanto, forse, vogliamo dire la stessa cosa.
Formale: se sono rispettate tutte le carte, hai un certificato di battesimo, uno di cresima, hai fatto la prima comunione etc etc..
Puoi essere a posto nella forma ma non nella sostanza. La “burocrazia” è perfetta le definizioni sono a posto, ma manca qualcosa di vero che sta sotto.
“Aderire” ad un’altra religione, a meno che tu non mandi una raccomandata al tuo vescovo, non ha formalizzazione: non firmi un atto di rinuncia al cristianesimo. Quindi formalmente rimani ancora un battezzato, cresimato etc etc. Nei fatti, nella sostanza, non lo sei più, visto che si suppone che uno non possa essere contemporaneamente cristiano e musulmano.
Ok ok Manuel ci ho pensato dopo a questo aspetto.
Però ripeto non è facile per i parroci di oggi, se dici no sei cattivo, se dici si sei superficiale..
🙁
http://it.radiovaticana.va/news/2014/03/10/sinodo_sulla_famiglia:_il_card._kasper_spiega_le_sue_proposte/it1-780174
http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788839908711/il-vangelo-della-famiglia.html