Amici belli, il gruppo di lettori della Bibbia che si riunisce a casa mia con il nome di “Pizza e Vangelo” si rivedrà per la terza volta da remoto, via Zoom, lunedì 4 maggio per leggere la finale del Vangelo di Marco, che narra le apparizioni, il mandato missionario e l’ascensione di Gesù risorto. Nelle prime due serate da remoto, il 6 e il 20 aprile, abbiamo avuto una ventina di collegamenti, per un totale di una trentina di partecipanti: tanti presenti negli incontri ravvicinati non li avevamo mai avuti. Nei commenti la scheda che ho inviato ai partecipanti e il brano che leggeremo.
Apparizioni e Ascensione narrate dal Vangelo di Marco
13 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Non autentico ma canonico. Siamo ancora nel tempo pasquale, ieri era la quarta domenica di Pasqua, e ricorderete che in deroga alla lettura continuata di Marco abbiamo scelto di leggere in questo periodo brani legati al tempo liturgico: abbiamo fatto la morte e la risurrezione di Gesù, oggi facciamo il racconto delle apparizioni e dell’Ascensione, che è anche detto “conclusione lunga” di questo Vangelo, per distinguerla da un’altra breve, che pure vedremo. Si tratta di 12 versetti non autentici – cioè non appartenenti al testo originario di Marco – ma comunque “canonici”, cioè riconosciuti dalle Chiese cristiane come “ispirati” e dunque appartenenti alla “Sacra Scrittura”.
Importanza delle apparizioni. Vedremo innanzitutto il racconto, che presenta una sintesi delle apparizioni che sono narrate in Luca e Giovanni, una riformulazione del mandato missionario che negli altri Vangeli Gesù dà agli Apostoli e un richiamo dell’Ascensione com’è narrata nel Vangelo di Luca e nel Libro degli Atti. La diversa paternità di questo testo rispetto al redattore dell’intero Vangelo di Marco è oggi accettata da tutti gli studiosi, che ne collocano la formulazione agli anni 120-150 (il resto di Marco è di circa il 70) e ne riconducono l’origine all’intenzione di munire anche questo Vangelo di un sommario delle principali apparizioni del Risorto narrate dagli altri Vangeli.
Due elementi originali. Accenneremo agli argomenti che provano l’origine tarda di questo testo e ricorderemo che già Eusebio di Cesarea e Girolamo (quarto secolo) ne discutevano l’autenticità, segnalandone l’assenza da molti dei codici di questo Vangelo, che lo facevano terminare al versetto 8 del capitolo 16.
Faremo attenzione a due elementi di questa conclusione che appaiono più originali rispetto al carattere compilatorio dell’insieme: la proiezione cosmica della missione apostolica, che è implicita nell’espressione “andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura” (altre traduzioni – più letterali – dicono “all’intera creazione”: pase te ktisei); la segnalazione nell’ultimo versetto che l’opera apostolica è compiuta congiuntamente dagli inviati (apostoli) e da colui che li ha inviati: “il Signore agiva con loro”.
Marco 16, 9-20 – Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. 11 Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
12 Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. 13 Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
14 Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. 15 E disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17 Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno”.
19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Ma la pizza dov’é? Chi voglia sapere che sia “Pizza e Vangelo” vada nella pagina che ha questo nome: è elencata per quarta sotto la mia foto, ad apertura del blog. Propongo nel blog i testi che affrontiamo nel gruppo biblico [c’è da 17 anni] perché chi può tra i visitatori mi dia una mano – un suggerimento, uno spunto – nella preparazione della lectio. Gli incontri si chiamano “pizza e Vangelo” perchè prima si mangia una pizza e poi si fa la lectio. Ora la pizza non c’è ma il nome è sempre quello. Questa è una riprova che I nomi durano più delle cose.
Dicevamo il 20 aprile. L’ultimo appuntamento ravvicinato di “Pizza e Vangelo” l’avemmo il 2 marzo. Dopo di che siamo stati impediti di rivederci dalla pandemia che tutto scombina e abbiamo azzardato un primo meeting da remoto il 6 aprile, lunedì santo. Chi volesse vedere di che trattammo allora, vada a questo post:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/pizza-e-vangelo-da-remoto-davanti-al-sepolcro-vuoto/#comments
Se vuoi collegarti. Chi non è stato mai al nostro mitico “Pizza e Vangelo” e magari non abita a Roma, e voglia dopodomani collegarsi, mi scriva in privato [andando alla finestra “manda un’email” che è sotto la mia foto] e io privatamente gli indicherò il modo di unirsi al meeting, che andrà dalle ore 21.00 alle 22.30.
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-3-maggio-2020/
Sto facendo un pensierino sul collegamento di lunedì! D’altra parte ho zoom, e il nostro padrone di casa ha la mia email e il mio whatsapp. Nihil obstat!
Bravissima Antonella… così si fa…
Sono veramente contenta di avere partecipato a questa sera a Pizza e Vangelo. Comunque ora mi viene in mente che il brano dei Vangeli esaminato stasera è stato letto il 25 aprile durante la Messa della festa di San Marco. Il papa ne ha parlato durante la celebrazione mattutina a Santa Marta, dicendo che la missione del cristiano è annunciare e testimoniare il Vangelo.
Antonella sono contento anch’io che tu abbia potuto partecipare insieme a tanti altri alla serata di ieri. E’ stata la più incidentata dal punto di vista della comunicazione, ma anche – forse – quella con il maggior numero di collegamenti e di presenze nuove.
Complimenti ad Andrea, che ha gestito al meglio l’operazione. Anche io mi do da fare per attivare meeting col gruppetto dell’Azione Cattolica, ma devo fare, oltre che la relatrice anche la manovratrice, ed è un problema. Un saluto al padre Amigoni che ho trovato molto in forma ed incisivo. Un saluto a tutti! Ad maiora!