Su un barcone arrivato nella notte a Lampedusa c’erano 24 donne incinte. Meraviglia del coraggio umano.
Lampedusa e le 24 donne incinte sul barcone
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Su un barcone arrivato nella notte a Lampedusa c’erano 24 donne incinte. Meraviglia del coraggio umano.
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Si bello il coraggio.
Peccato che purtroppo spinga anche il bisogno.
Bisogno che, in un modo o nell’altro, ha contribuito ha creare il nostro continente in quei popoli e quelle nazioni.
Speriamo che noi europei ed e gli uomini del cd mondo occidentale, capiamo che E’ORA di cambiare il nostro stile di vita.
Stiamo stangolando, distruggendo la vita di quegli uomini, di quei popoli.
E’ ora anche che si riscopra in maniera profonda il valore della maternità.
E’ sopratutto ora di riappropriarsi di UMANITA’.
Farcisi un bagno.
Annegare in un mare di sana e pura UMANITA’ , gravida di compassione e misericordia.
Di vergognarsi per aver abdicato alla maternità per puro egoismo, per calcolo, per inettitudine,
Di abbracciare queste donne che come Maria con Gesù in grembo affrontano con coraggio le avversità e le ingiustizie di un mondo sbagliato per offrire una speranza a un figlio frutto della più grande ricchezza dell’umanità.
L’AMORE.
Oggi abbiamo letto la supplica alla Madonna di Pompei .
Perchè ci affidiamo a Maria?
Forse perchè nessuno come Maria può capire e asciugare tante lacrime e lenire tante sofferenze che ci procuriamo e che procuriamo per indifferenza.
Le mamme, le madri come Dio non tradiscono mai.
Nino ha bevuto, ma non vin santo –“le madri come Dio non tradiscono mai.”
Gesù pare abbia detto “Padre”, e la regola era : “E voi, padri,…. continuate ad allevarli ( i figli) nella disciplina e nella norma mentale di Geova”. ( Efesini 6.4).
E non è nemmeno vero che le madri non tradiscono mai.
“Il numero di infanticidi commessi in Italia è cresciuto notevolmente rispetto al passato. Cosa sta cambiando nella testa delle madri? Una raccolta di episodi, di commenti e un’analisi, nel tentativo di fornire una possibile chiave di lettura di questo tragico fenomeno.” (http://pesanervi.diodati.org/pn/?a=126)
“L’aumento degli infanticidi è un dato reale: nel decennio 1993-2003 in Italia sono cresciuti del 41% rispetto al decennio precedente, all’interno del numero complessivo degli omicidi che è invece rimasto sostanzialmente invariato.” (http://www.laprevidenza.it/news/documenti/madri-che-uccidono-i-figli/2568)
Per chi non fosse ancora convinto, Google (madri che tradiscono) e/ aborti
Un po’ di caffè per Nino che deve riprendersi. Essere buonisti ed ottimisti non significa essere irrealisti o ribaltare la realtà altrimenti si rimane sognatori estatici. Dai Nino riprenditi…Svegliatevi !
“Le mamme, le madri come Dio non tradiscono mai”
Grazie, Nino.
E hai proprio ragione, la maternità come cifra dell’umanità va rivalutata.
Noi troppo spesso la riduciamo al fatto biologico, ma si può mettere al mondo un figlio senza esserne madre, così come si può essere madre e generare alla vita senza mai aver partorito. Penso a suor Clara, che tutti in parrocchia chiamavamo “madre”, e lo era davvero…
Quindi il lavoro di riappropriazione della nostra umanità, che sia come dici tu gravida di compassione e misericordia, è per me il compito primario che ci attende.
Non posso fare a meno di fare i miei elogi al popolo di Lampedusa, alla protezione civile, a quella commovente catena umana che per l’intera notte ha ingaggiato una lotta impari per strappare al mare quei poveri relitti umani: donne incinte, bambini terrorizzati,uomini stanchi provati dalla fatica e dagli stenti. Una lotta dove tutti gli isolani, rischiando loro stessi la vita, hanno tratto in salvo decine di naufraghi: chi con coperte, chi con un pasto caldo tutti uniti nel tentativo di rifocillare, aiutare, condividendo il poco. In quel nero pesto nulla si distingueva tranne gli occhioni terrorizzati, enormi, di piccole creature che sgusciavano misteriosamente dai rottami, incartati in poveri stracci: fantastico e commovente vederli tendere le manine, fiduciosi , tra le braccia dei soccorritori. Una scena densa di pathos, di solidarietà, d’amore, di maternità: figli di tutti, e tutti figli di un solo Padre.
I Lampedusani stanno dando un esempio di civiltà e maturità che riscalda il cuore e lascia aperte le porte alla speranza che non tutto è perduto: si può ancora guardare al futuro, e tutti in una stessa direzione…
W il popolo di Lampedusa, che appaudo !
Anche da noi, durante la guerra, c’erano tante donne incinte; ed anche mia madre. Mio fratello è nato durante una notte in cui c’era il coprifuoco, così mi hanno raccontato. Avevano tanto coraggio.
IERI
-Applausi di solidarietà dei confindustriali all’AD della Thyssen
-Ennesima delegittimazione da parte del caimano dei magistrati ( stavolta solo dei PM milanesi )
OGGI
Giorno della memoria per le vittime del terrorismo e delle stragi,indetta da Presidente Napolitano.
Anniversario dell’assassinio di Aldo Moro e Peppino Impastato
La metafora dei “Cento passi” sta diventando realtà in un paese allo sbando, in gran parte assuefatto ai modelli dei reality shows , di “uomini e donne”, della monnezza e del brutto.
Spero che molti dei bloggers, come me, non si limiteranno ad assistere passivamente a tutto questo.
E’ ormai improcrastinabile uno scatto di sana indignazione emarginando gli atteggiamenti del “Non mi appartiene”.
“Ancora per la cronaca, troppo spesso
dimenticata, va ricordato che quei mesi di marzo-maggio ’78 furono
contrassegnati da innumerevoli attentati terroristici. 14 colpi di pistola contro
Giovanni Picco(Dc) il 24 marzo, a Torino; altri il 7 aprile contro l’industriale
Felice Schiavetti, a Genova; l’11 aprile, a Torino, ammazzano l’agente delle
carceri Cutugno; incendi e bombe, frattanto, a Brescia, Mestre, Rovigo,
Padova; il 20 aprile ucciso a Milano Francesco De Cataldo, altro agente
carcerario; il 22 è ferito all’Università di Padova il prof. Ezio Riondato; il 26 a
Roma il Dc Girolamo Mechelli; il 27, a Torino, il dirigente Fiat Sergio
Palmieri; l’8 maggio, a Milano, il medico Diego Fava. Altri ferimenti subito
dopo la morte di Moro, il 10 e 11 maggio a Milano, il 12 maggio, ancora a
Milano, sparano a Tito Bernardini, segretario di una sezione Dc. Questa era
l’aria che tirava, allora, e la respiravano anche coloro che si ponevano il
dilemma delle trattative con i terroristi o del loro rifiuto…Con chi continuava
a sparare ed uccidere, con chi diceva di rappresentare quelli che sparavano ed uccidevano, era lecito instaurare un rapporto di trattativa, un legame
“politico”? Questo, e non solo la vicenda del governo Andreotti con il Pci
nella maggioranza, fu lo scenario del caso Moro. E’ mai possibile che la
memoria di tanti sia diventata così corta, o così miope da subito, e rimanga
tale a 33 anni da allora?” Giovanni Gennari
Che dire del presente, di fronte a questo passato?
Che dire, Nino? In bene e in male?
Niente da dire, tanto da fare, costruire, pacificare.
Con Nino, esprimo la mia indignazione
@ Nino
L’indignazione c’è e da molto tempo.Tanti cittadini l’hanno espressa a chiare lettere,ma molti non vedono o fanno finta, e non si capisce il perché dal momento che è evidente che il paese è allo sbando già da quel dì.C’è una larvata dittatura che a molti piace;c’è una prepotenza senza limiti da parte di un premier che inveisce maniacalmente contro la sinistra,contro la scuola pubblica e contro quei magistrati che fanno il loro dovere e perciò stesso vengono definiti “comunisti”.Per lui sono un’ossessione e per noi è lui l’ossessione.È una continua contrapposizione fra uomini,anche intelligenti,di destra e uomini del calibro di C.Magris e G.Zagrebelsky(visto ieri “Che tempo che fa”?),che onestamente,senza mai citarlo e parlando genericamente di sana “democrazia”,denunciano, a chi ha orecchie per intendere,una situazione di prevaricazione indecente.In questo contesto cos’altro si può fare?
Aspettiamo le prossime amministrative.
In un Blog come questo, dove usualmente si fanno riflessioni religiose, io spesso mi astengo per non disturbare, essendo individuo portato soprattutto a pensieri e impegni civili.
Ma qui non posso astenermi dall’apprezzare e dall’associarmi
@ ad Humilitas (11,27): “Speriamo che noi europei e gli uomini del cd mondo occidentale, capiamo che E’ORA di cambiare il nostro stile di vita. Stiamo strangolando, distruggendo la vita di quegli uomini…”
È solo quello “speriamo” che mi suona un po’ male, perché la vedo una posizione passiva, attendista, da spettatori più che da attori come invece ognuno, nel suo piccolo, dovrebbe essere. E, vorrei aggiungere, aiutare la speranza…perché a quello penso siamo chiamati.
@ e a Nino (13,41 e 7,35): “.. riappropriarci di umanità…” e “Spero che molti dei bloggers, come me, non si limiteranno ad assistere passivamente a tutto questo”. È il mi stesso pensiero.
@ Un riferimento particolare a Clodine che, con dolcezza e sgomento, ha voluto rimetterci di fronte agli occhi terrorizzati di quei bimbi imploranti, con le manine tese…
E mi riporta a un ricordo lontano, se pure del tutto diverso come pericolo. In un mattino di domenica ero seduto a prendere appunti su una panchina in passeggiata, lungo la baia di Luanda. Alle mie spalle la città, da cui mi separava uno stradone sconnesso, ma già pieno di traffico disordinato. Lungo la baia si avvicinò un bambino, cinque o sei anni, che si fermò dietro me, con l’intenzione di attraversare la strada ed entrare in città. Solo che il traffico non glielo permetteva.
Per caso mi voltai e mi accorsi che mi guardava con sguardo implorante. Io mi alzai lentamente, e gli vidi un sorriso radioso…Mi aggrappò la mano e materialmente mi trascinò. Il traffico si fermò e noi passammo con lo sguardo del bimbo trionfante. A un metro dall’altro margine mi mollò e sparì come un furetto, senza voltarsi.
Caro Luigi, provo a fare una riflessione che scaturisce dall’articolo di Magdi Cristiano Allam su “il Giornale” di oggi. Una riflessione ! Non è una verità ! E’ una mia pensata.
Dice il titolo: “Sul barcone 24 donne incita” Meraviglia del coraggio !
E’ chiaro a tutti che le donne vengono incinta per far nascere qui i loro bambini in modo da offrire loro la possibilità di una vita migliore e forse chissà nel futuro anche la cittadinanza. Affrontano un rischio “meraviglioso” dici, un azzardo pericoloso per una improbabile possibilità remota.
Ammettiamo che il barcone affondi e le 48 vite (madre e figli ) vadano ai pesci, a chi attribuire la responsabilità di quelle morti ? All’incoscienza, alla temerarietà delle madri, agli scafisti, al barcone troppo vecchio ? A chi ha fatto loro balenare l’idea che qui si può avere e fare tutto, per cui vale la pena rischiare ? e poi ritrovarsi in una vita di stenti di sfruttamento e miseria quasi uguale a quella di prima ?
Prova a vederla con le parole di Pietro: “per concupiscenza vi sfrutteranno con parole finte.” ( 2Pietro 2.3)
Non pensi che sia più crudele far balenare una speranza difficilmente realizzabile ? solo per convenienza ?
Vero è che Dio è il proprietario del futuro per tutti e può realizzare qualunque futuro per chiunque; ma questo può farlo in qualunque luogo. Non è necessario venire o andare in un altro posto perché questo accada. Non credi ? Che ne pensi ? Non è come lo Spirito Santo che sarebbe sceso “solo” a Gerusalemme !
@nico&marilisa
quello che suggerivo e si di indignarsi ma di partecipare.
Come?
Io ho ripreso a far politica nel territorio, in particolare occupandomi delle politiche sociali, area in cui il grande sindaco Alè manno ,nel bilancio presentato di recente ha ridotto le risorse del 30% rispetto allo scorso anno.
Di botto per mancanza di fondi, tanto per cominciare, da 15 giorni nel mio municipio, che presenta la più alta percentuale di anziani e disabili degli altri 19 municipi di Roma, abbiamo dovuto interrompere il servizio di minibus navetta per l’accompagno di anziani e disabili per il trasporto in ospedali, ed in altri centri di cura.
Seguiranno tagli ad altri servizi.
“abbiamo dovuto interrompere il servizio di minibus navetta per l’accompagno di anziani e disabili per il trasporto in ospedali, ed in altri centri di cura.”
Però invece di lamentarti potresti organizzare tu, un servizio con qualche amico se ti senti così volenterosa. No ?
Ne avresti un gran merito e un segno di amore verso il prossimo.
Sono d’accordo con te, Nino.
Su tutta la linea.
Io non faccio politica attiva,Nino.Ognuno ha il proprio vissuto,il proprio modo di essere,una propria condizione di vita per cui potrebbe non essere in grado di esercitare una partecipazione attiva.Io parlo con gli altri,espongo con fermezza le mie idee anche inviando lettere al nostro quotidiano e ad altri giornali nazionali on line(anche orientati a destra,e infatti non sempre purtroppo le pubblicano,data la loro faziosità),e soprattutto vado a votare,sempre.Il voto è l’arma più efficace e innocua e la possono impugnare tutti purché riescano a capire almeno un po’ i meccanismi della politica e non siano prevenuti,senza obiettività,verso una certa parte.Del resto,nella mia città c’è una amministrazione di centro sinistra che ben governa e fa tutto quello che può,attenta a salvaguardare per quanto possibile gli interessi dei cittadini.E non si lascia condizionare dai dettami del governo centrale.
Ma gli altri cittadini del Paese non vedono quanto accade? Non si accorgono del suo degrado anche sul piano etico?
L’altro giorno,mentre guardavo il tg,sono rimasta stomacata da una vecchia signora che,intervistata, quasi commossa definiva il nostro capo di governo “un passerotto”(testuale)che svolazza giulivo “qua e là”.
Così come resto nauseata quando sento dire o cantare:”meno male che Silvio c’è”;o quando vedo delle manifestazioni pro Silvio con tante mutande multicolori sciorinate in bella vista in un locale di Milano ed un giornalista famoso(non stupido) che ne prende le difese attaccando personaggi di alto livello intellettuale e giuridico che “osano” andargli contro.
Se questa è la maturità politica del nostro paese….
Buon giorno.
Voglio proporre anche una mia sintesi, che vuol essere un chiarimento del mio modo di pensare, non una contrapposizione al pensiero ed alle idee degli altri.
Innanzitutto ringrazio Giosal per l’immeritato apprezzamento.
E spiego: volutamente -dovutamente per me- uso la parola “speranza” essendo essa una virtù cristiana. Ora sarebbe difficile per me senza essere prolisso (e senza fare magari pure confusione data la complessa articolazione dell’argomento nella mia visione) spiegare. Per esser breve, diciamo che “sperare” sottintende il “nasca nel cuore dell’uomo”.
Naturalmente ho qui fatto spesso presente il mio pensiero sulla politica.
Non ho nulla contro, anzi apprezzo, coloro che in tal campo si danno da fare.
Però questo a livello locale, che poi più che “politica” io la chiamerei “amministrazione”.
Per la “politica” vera e propria, intendendo invece quella fatta a livello “grosso”, che vuol dire “indirizzi” e “obiettivi”, strade da percorrere da dare ad un paese o a un continente, lì la mia posizione resta quella di sempre… “nunn’è buono nisciuno”. E poi lì il margine di manovra è quasi nullo, devi solo “obbedire” ad altre “istanze”…
E’ in quel caso que lche resta è solo la “speranza” che maturi un intero popolo…
Ubi caro, te lo dico alla maniera di Eduardo : ” HA DA’ PASSA’ A NUTTATA” …constatando la gravità della grande, insanabile, malata : la politica Italiana, i vertici del governo con suoi vergognosi siparietti : ha da’ passa’ a nuttata!!! Intanto, sperando che sta’ nuttata passi, cerchiamo di fare il nostro dovere…perché di senso di responsabilità, di vero senso civico in questa nostra società alla deriva ce n’è molto poco! Perchè, vedi, il benessere di una società si basa sulla consapevolezza che se non vige un sentimento di uguaglianza non potrà mai esservi crescita, uno stato si arrena, si avvita su se stesso e alla fine agonizza se non pone la sua forza in quelli che sono i caposaldi, le pietre miliari che stanno alla base di uno stato di diritto! Fraternità, Libertà, uguaglianza,principi sui quali i padri costituenti improntarono la nostra costituzione. Di capitale importanza è l’uguaglianza, che fa da supporto alle altre, perché se manca l’uguaglianza non ci può essere né libertà, né fraternità, allora si diventa sciacalli pronti a divorarsi gli uni gli altri sia i ricchi [sempre più ricchi] con i ricchi come i poveri [sempre più poveri] tra poveri! Nessuno studente dovrebbe uscire dalla scula dell’obbligo senza aver bene impresso nella mente la carta dei diritti fondamentali, e una buona formazione civica! Sei bravo in storia? In lettere? in storia dell’arte? in matematica? Ma sei zero in educazione civica!? BOCCIATO! Ritenta…i risultati di questa cattiva formazione sono sotto gli occhi di tutti : la storia non ha insegnato niente, a quanto pare…
Concordo in toto con Marilisa, e sottoscrivo parola per parola !!
Clodine, sarò più breve e chiaro: non credo al cambiamento che viene dall’alto.
Credo a quello che viene dal basso.
E bisogna che cambi il cuore di ogni uomo. E’ dentro il cuore dell’uomo che deve nascere il cambiamento. Nel cuore dell’uomo sono incise le leggi della vita, la legge morale.
Politica nel senso più nobile e più alto del termine “come usato da Paolo VI) è solo (per me) una politica che si impronti alla dottrina sociale della Chiesa, a quella morale, che sappia tener presente i principi della Fides et Ratio, della Veritatis splendor, della Caritas in veritate, della Pacem in terris e della Mater et Magistra. Allora si che si potrebbe parlare di “cattolicesimo in politica”.
Oggi invece io vedo solo opportunismi e strumentalizzazioni…
“Noli foras ire, in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas”
(Non uscire fuori, rientra in te stesso: nell’uomo interiore abita la verità).
Cmq nel mio piccolo io cerco di darmi da fare…
..Eh lo so, ma la ragion pura e la ragion pratica, anzi la “ragion pratica pura” lasciamola ai filosofi..per carità! Argomento spinoso, anzi, farraginoso assai
Perché se la ragione pratica determina la “prassi” , ovvero l’agire pratico-morale (ed è di fatto identificata con la volontà) lo è solo a livello teorico perché la ragione [ intesa come complesso delle facoltà conoscitive umane capace di analizzare i fatti e gli eventi ] si pone di traverso rispetto al ” trascendentale” nel momento in cui l’intelletto-ovvero la ragione oltrepassa l’ambito dell’esperienza e della conoscenza. Per essere più chiara : la ragion pratica nel suo uso puro (che è l’unico moralmente legittimo) di fronte alle circostanze mette in moto involontariamente la volontà la quale guiderà, senza far riferimento al cervello, da sola, l’agire dell’uomo. Perciò, quella legge morale di cui parli, non esiste se non in virtù dalla volontà, la quale, purtroppo pure questa è relativa e viziata ed agisce sulla base di motivazioni concrete e particolari, e dunque in modo condizionato!! Ergo… che non si dà comportamento autenticamente morale ed è ragione per la quale non si agisce bene per puro senso del dovere…perciò è necessario che ogni cittadino conosca -affinché esista uno stato di diritto bastato sulla libertà e la democrazia- la carta della costituzione, le nozioni di educazione civica…ma che soprattutto ci sia una formazione, ed educazione della coscienza , personale e collettiva, caro ubi…..
He ???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
Cmq io non volevo nè contrappormi nè dar lezioni (e non sto dicendo che lo voglia fare tu)… mi ero permesso un “pensierino”.
PS Ma il tuo post mica è come lo scherzo del film Amici miei…?
E cmq la “ragion pratica pura” che citi più che “spinoso” io lo vedo “Spinoza”…
o più Kant o più Renè D. ????
Ohi, inizio a confondermi…
AHAJHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHhhhhh…..te l’avevo detto che era un argomento stitico! AhAHaHahAHAhhhhhh
ma tu hai insisto ….oddio….che ridere!!AAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH…ooo..Ubi…grazie …mi tirato si di corda…Volevo confonderti..perdonami..bacino!! HAHAHAHAH…ahahaha ahhhahhhhhh…….
Dobbiamo essere allegri e sorridere Clodine.
Diceva S. Francesco di Sales:
Un cristiano triste è un triste cristiano.
m’hai fatto ammazza’ …irresistibile…zitto zitto…ahahahahaha…ahahaha…
T’immagini l’Ubi che con voce ufficiale, quasi solenne volto quasi crucciato e fronte corrugata che intima:
Signora Clodine, non si permetta mai più di prendermi in giro con
“la super******* prematurata con lo ************** a destra”.
io no…
ha ha ha…
..lo sai che il demonio ha il terrore dell’allegria!
Infatti -diceva Don Bosco- che la santità consiste nello stare sempre allegri! E noi ci proviamo…poi quando si incontra uno come te UBi, sarebbe impossibile non essere allegri..guarda..sei .troppo forte…
Grazie,Clodine,per la solidarietà.
Ubi humilitas ha ragione quando dice: “Nel cuore dell’uomo sono incise le leggi della vita,la legge morale.” La politica sana,senza compromessi,non può prescindere,a mio parere, dalla legge morale,e nella storia del nostro paese dall’inizio della Repubblica ci sono stati diversi uomini politici che chiaramente ad essa si ispiravano.Penso a un De Gasperi,a Moro,a La Pira e a qualcun altro.Gli esempi non sono mancati,ma oggi è tutt’altra cosa soprattutto nello schieramento di destra dove prevalgono interessi personali(vergognosi)e intrecci di carattere economico,con una stomachevole compravendita di seggi in Parlamento e con l’ostentata preferenza,in campo femminile,per donne dall’aspetto gradevole anche se non proprio morigerate.Come si può sopportare tutto questo?Nel centro sinistra,invece,ci sono dei politici che-a me sembra-seguono una legge morale seppure non connotata da un ideale religioso. Hai capito,Ubi? Non necessariamente si deve essere cristiani per avere una “legge morale”.Mi ricordo del grande Presidente Pertini che,ateo,era onestissimo,amico di papa Wojtyla, il quale di lui disse che la voce della coscienza alla quale obbediva era la voce stessa di Dio.
Ecco,la voce della coscienza.Troppi la eludono o la soffocano nella politica di oggi,trovando pretesti di ogni genere per giustificarsi.Quelli che si oppongono a comportamenti che fanno a pugni con la legge morale,vengono definiti da qualcuno,pretestuosamente,falsi “puritani” fuori luogo e fuori tempo.Io non sono bacchettona,ma mi piacerebbe che fosse salvaguardata la dignità di ogni singolo individuo e del paese intero.
Però, confesso (poi vado fuori e faccio lo stesso, sigh !), qualche volta mi piacerebbe prendermi sul serio…
“Hai capito,Ubi?”
Senta Marilisa, ma come si permette?
Scherzo scherzetto! Avevo provato a prendermi sul serio…
Scherzi a parte, forse è che tenacemente non voglio capire, o almeno, diciamo che non gradisco i discorsi approfonditi che riguardano la politica se non posso farli guardando negli occhi l’interlocutore.
Oggi ho letto questo articolo:
http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=104K6A&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1
In quell’articolo è per me fondamentale questa frase:
“educato proprio dalla Chiesa alla laicità come metodo (e non come merito, secondo le grottesche e paradossali accentuazioni di oggi), egli riflette da subito sulle ragioni di un impegno pubblico cui la sua generazione è naturalmente chiamata”
@ Ubi humilitas
Ho avuto modo di leggere solo adesso l’interessante articolo su Aldo Moro;è senza dubbio un ritratto fedele dell’uomo politico e del suo impegno pubblico per cercare di realizzare il bene dell’uomo comune in un’Italia “dove politica e morale potessero convivere”.Io,appunto,la politica la vedo così e constato che oggi si è molto lontani da quel progetto.Ma penso che i politici onesti dovrebbero e forse vorrebbero perseguirlo;forse ne sono impediti dalla necessità prioritaria di bloccare a tutti i costi,prima di andare avanti,un premier anomalo(e seguito da molti)che vuole piegare ai suoi voleri e ai suoi disegni tutti coloro che in un modo o nell’altro lo ostacolano.Il coraggioso progetto di A.Moro era certamente ispirato da princìpi religiosi ma si sviluppava in una dimensione laica da cui non era escluso il dialogo con i comunisti(evidentemente ben diversi da quelli dei soviet,altrimenti non ci avrebbe provato).Il compromesso storico,cui voleva dare attuazione,fu-a mio avviso-la causa scatenante del rapimento e della sua uccisione da parte delle B.R. che mal vedevano la collaborazione fra il comunismo e le altre forze politiche.In altre parole,la sua politica era antesignana,troppo “moderna” e incomprensibile per quei tempi.Davvero fu un profeta.
È vero,Ubi,è un passo importante,nell’articolo,quello “della laicità come metodo” appreso proprio dalla Chiesa o meglio da una parte della Chiesa,quella più intelligente,quella che non agita santini,quella che vede naturale incarnare nella vita di ogni giorno e in tutte le occasioni i princìpi morali che ispirano molti laici anche non credenti e che coincidono con quelli,con in più una valenza evangelica,di chi crede.Per questo non riesco a spiegarmi come mai politici come Formigoni e Lupi, cattolicissimi che provengono dalla scuola di don Giussani,appoggino senza riserve un personaggio come il premier dicendo,secondo me a sproposito,”chi è senza peccato scagli la prima pietra”.Dove sta la coerenza? Hanno capito la grandezza,anche morale,di A.Moro?Non credo proprio.
Chiedo scusa a tutti perché,seguendo il fuori tema di Nino e replicando ad alcuni altri interventi,mi sono allontanata di molto dal tema proposto dal paziente Luigi.
Cordiali saluti,Ubi,e grazie per avere postato quell’articolo.