“Alla Chiesa Copta e a tutta la cara nazione egiziana esprimo il mio profondo cordoglio, prego per i defunti e per i feriti, sono vicino ai familiari e all’intera comunità”: così Francesco al termine della celebrazione in piazza San Pietro ha ricordato l’attentato di stamane contro i copti a Tanta, in Egitto, nel delta del Nilo. Nei commenti le parole del Papa e qualche link.
L’abbraccio ai copti per la strage delle Palme a Tanta
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Francesco: A Cristo, che oggi entra nella Passione, e alla Vergine Santa affidiamo le vittime dell’attentato terroristico avvenuto venerdì scorso a Stoccolma, come pure quanti sono ancora duramente provati dalla guerra, sciagura dell’umanità. E preghiamo per le vittime dell’attentato compiuto purtroppo oggi, questa mattina, al Cairo, in una chiesa copta. Al mio caro fratello, Sua Santità Papa Tawadros II, alla Chiesa Copta e a tutta la cara nazione egiziana esprimo il mio profondo cordoglio, prego per i defunti e per i feriti, sono vicino ai familiari e all’intera comunità. Il Signore converta il cuore delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno e trafficano le armi.
Due attentati. Il Papa ha saputo dell’attentato di Tanta mentre celebrava. Subito dopo si è appreso che gli attentati contro i copti erano due:
http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/09/news/egitto_attentato_a_un_chiesa_nella_domenica_delle_palme_almento_13_morti-162553631/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P1-S1.8-T1
Tawadros è salvo. Quando Francesco mandava il suo abbraccio al “mio caro fratello Sua Santità Papa Tawadros II” non sapeva che il “padre” dei copti era appena appena sfuggito a un altro attentato:
http://ilsismografo.blogspot.it/2017/04/egitto-tawadros-era-nella-citta-di.html
ACS-Italia: In Egitto da alcuni mesi barbarie irrefrenabile
È la Domenica delle Palme, e la memoria della Passione di Nostro Signore fa da sfondo a quella, attuale, della comunità cristiana in Egitto. A 20 giorni dalla visita di Papa Francesco in quella nazione, cellule dell’estremismo islamico colpiscono la minoranza cristiana, quasi 4,2 milioni di persone. Da alcuni mesi la barbarie è irrefrenabile. Ricordiamo il precedente dello scorso dicembre: 26 morti nella cattedrale copta de Il Cairo. Ricordiamo i sette omicidi, tutti ispirati all’odio religioso, nei primi mesi del 2017 nel nord del Sinai.
Da al-Sisi giungono segnali diplomaticamente confortanti: dalla partecipazione alla Messa di Natale alle personali condoglianze ai familiari dell’attentato del dicembre scorso, fino alla progettazione di una grande chiesa alla periferia de Il Cairo. Segnali apprezzabili, ma ora la priorità è la sicurezza. I Cristiani ne hanno pieno diritto. Ci aspettiamo che il governo egiziano dia prova di fermezza e decisione in tal senso.
Mai come in questo momento la visita del Santo Padre è fondamentale. Il suo Viaggio servirà a sostenere una comunità cristiana oggi provata da altri due gravi atti terroristici, e a proseguire nella strada del dialogo aperto e franco con i musulmani egiziani. E’ auspicabile che, ad un più convinto impegno delle Istituzioni sul fronte della pubblica sicurezza, si accompagni anche un pari sforzo delle componenti più illuminate dell’Islam nazionale, le quali dispongono degli strumenti culturali per prosciugare il brodo di coltura del jihadismo.
La comunità di ACS è vicina alle vittime e alle loro famiglie. Ora più che mai è opportuno pregare per loro, sensibilizzare circa la minaccia che incombe sulle minoranze, e agire attraverso i progetti a sostegno dei nostri fratelli perseguitati.
Il martirio dei copti. La Chiesa copta è la più colpita dallo stragismo terrorista che stravolge il Nord Africa e il Medio Oriente. Ma è anche quella che esprime in maniera più semplice e disarmante lo sguardo che i cristiani hanno sempre rivolto ai propri martiri, celebrandoli come vincitori
di GIANNI VALENTE
http://www.lastampa.it/2017/04/09/vaticaninsider/ita/nel-mondo/il-martirio-dei-copti-bvgMDivuJtTJXlMLUBYQvI/pagina.html
Dai l Padroni del Discorso mediatico politicamente corretto le direttive sul parlare dei fatti avvenuti nei giorni scorsi sono: sui fatti di Stoccolma raccomandazione di non pronunciare mai la parola islamico dopo la parola terrorismo, non parlare di scontro di civilta’,deprecare la violenza attribuendola a pochi giovani fanatici, disagiati sociali e non integrati vittime loro stessi della societa’. Chiedere piu’integrazione, piu’accoglienza, piu’tolleranza.Elogiare la Svezia c ome esempio di integrazione, accoglienza, civilra’.Ignorare le proteste che da anni I cittadini svedesi hanno fatto per la politica cieca verso gli immigrati dei loro governi.Ignorare la sofferenza causata ai cittadini svedesi e I danni allo stile di vita svedese che da anni sono sotto gli occhi di tutti.
Sui fatti di Egitto, elogiare l’Islam come religione di pace e di amore, elogiare l’imam di Al-Azar perche’ha deprecato l’atto, ignorare il fatto che quando Benedetto XVi chiese rispettosamente ma con fermezza piu’protezione per I cristiani scateno’la reazione furiosa dello stesso imam che oggi “dialoga” , elogiare il popolo egiziano ignorare il fatto che in Egitto I cristiani copti sono da anni quotidianamente vessati e tartassati nell’indifferenza generale, , attribuire le violenze a pochi fanatici, disagiati sociali, poveri, sfruttati, vittime loro stessi dei ricchi capitalisti fabbricatori di armi, elogiare tutti quelli che “dialogano”( senza far nulla)
Attenetevi strettamente a queste direttive!Chiunque esprima una opinione diverssa da quelle sopra elencate soprattutto giornalisti o parli pubblicamente con parole diverse da quelle imposte sia oggetto della riprovazione generale come islamofobo e cultore dello scontro di civilta’
Oriana Fallaci sia messa all’Indice, e la Lectio di Ratisbona di Benedetto XVI venga strappata simbolicamente dall’imam di Al Azar c ol consenso dela Chiesa
pregare, ma non pubblicamente, a casa vostra e zitti.
Lei cosa suggerisce, signora Venturi? Di fare una nuova crociata contro l’Islam?
E perché ogni tanto tira fuori la lectio di Ratisbona, quando lo stesso Ratzinger si era affrettato a dire, dopo le polemiche, che quel discorso era stato frainteso?
Ha capito bene? Era stato frainteso.
Ho il sospetto che lei neanche l’abbia letto quel discorso e, tuttavia, lo strumentalizzi malamente contro gli islamici.
Un abbraccio alla Chiesa Copta.
Questa sera andrò a salutare in solidarietà il mio amico Nadir, Cristiano Copto (perito informatico), ma per questioni di sopravvivenza oggi dedito alla gestione di una piccolissima pizzeria vicino il mio luogo di lavoro.
[Chiedo scusa per l’autoreferenzialità]
Molti interlocutori continuano a citare il discorso di Benedetto XVI a Regensburg, quando il pontefice ha suggerito al mondo islamico di fare i conti con la ragione e la violenza. Ma dimenticano che la maggior parte di quel discorso era indirizzato all’occidente che disprezzando la ragione religiosa, si è rinchiuso in un modello materialista, dove contano solo i numeri e i soldi. Anche quelli delle armi.
Finale di una riflessione estratta da qui:
http://www.asianews.it/notizie-it/Anche-l%E2%80%99occidente-contribuisce-al-massacro-dei-cristiani-e-della-speranza-del-Medio-oriente-40434.html
Nella basilica di Monreale, a Palermo, ci sono due file di 9 colonne tutte in nobile granito tranne una fatta di materiale povero, scadente. Non è un caso, ma una scelta consapevole. Le colonne che sostengono le arcate indicano che è Dio che regge la Chiesa e l’uomo, pur con le sue fragili possibilità, deve fare la sua parte.E qual’è la nostra parte nella Chiesa : quella di ammaestrare tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo. Di Evangelizzare, certi che Lui sarà con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Matteo 28:19-20- Marco 16:15-16 e chiama la Chiesa a )«fare discepoli tutti i popoli»
Forse che quell’Ordine perentorio di Gesù Cristo non è più valido ?
Se per “Crociata” s’intende parlare chiaro, come è giusto la Chiesa faccia, evitando di prostrarsi all’Islam, che dire: ben venga una siffatta crociata.
Forse che Nostro Signore intrarprese una crociata quando,con durezza quasi al limite dell’insensibilità non solo ignorò la Cananea -fintanto non mostrò una fede totale in lui- ma la trattò come un cane letteralmente ( kynária,evidente ’appellativo spregiativo di “cane” riservato agli infedeli e ai prostituti maschi, presenti nei culti idolatrici) e bastererre visualizzare la scena descritta da Matteo (15,21-28) e Marco (7,24-30) per rendersene conto.
Io c’ero quando l’imam Sali Salem recitò il Corano nella basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma, il 31 luglio 2016… mi si accapponò la pelle..scusate eh…ma questo relativismo religioso grida vendetta. La Chiesa ha il dovere in nome di Gesù Cristo di proteggere le minoranze cristiane nella Mezzaluna e condannare apertamente con fermezza la jihad contro gli “infedeli”…ma stiamo scherzando…!
Le chiacchiere stanno a zero, anzi : sottozero.
Quello dei rapporti con l’islam non è che uno dei casi in cui le parole, peraltro chiarissime e lampanti per chiunque, certo basta leggerle,sono state ignorate , forzate in altra direzione e piegate all’idea del papa restauratore della supremazia cattolica.
Na bufala tra le altre. Povero Benedetto. Che si è presa poi la rivincita con gli interessi lasciando tutti i suoi sostenitori pelosetti con le terga a terra, cosa che ancor oggi non riescono a perdonargli….
Tanto per lasciare parlare lui, basta ricordare questo discorso come sempre limpidissimo, fatto a casa sua, nella sua lingua, ai suoi concittadini musulmani.
(GMG Colonia):
“L’esperienza del passato ci insegna che il rispetto mutuo e la comprensione non hanno sempre contraddistinto i rapporti tra cristiani e musulmani. Quante pagine di storia registrano le battaglie e le guerre affrontate invocando, da una parte e dall’altra, il nome di Dio, quasi che combattere il nemico e uccidere l’avversario potesse essere cosa a Lui gradita. IL RICORDO DI QUESTI TRISTI EVENTI DOVREBBE RIEMPIRCI DI VERGOGNA, BEN SAPENDO QUALI ATROCITÀ SIANO STATE COMMESSE NEL NOME DELLA RELIGIONE. LE LEZIONI DEL PASSATO DEVONO SERVIRCI AD EVITARE DI RIPETERE GLI STESSI ERRORI. NOI VOGLIAMO RICERCARE LE VIE DELLA RICONCILIAZIONE E IMPARARE A VIVERE RISPETTANDO CIASCUNO L’IDENTITÀ DELL’ALTRO. LA DIFESA DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA, IN QUESTO SENSO, È UN IMPERATIVO COSTANTE E IL RISPETTO DELLE MINORANZE UN SEGNO INDISCUTIBILE DI VERA CIVILTÀ.
A questo proposito, È SEMPRE OPPORTUNO RICHIAMARE QUANTO I PADRI DEL CONCILIO VATICANO II HANNO DETTO CIRCA I RAPPORTI CON I MUSULMANI. “La Chiesa guarda con stima anche i musulmani che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come si è sottomesso Abramo, al quale la fede islamica volentieri si riferisce… SE NEL CORSO DEI SECOLI NON POCHI DISSENSI E INIMICIZIE SONO SORTI TRA CRISTIANI E MUSULMANI, IL SACROSANTO CONCILIO ESORTA TUTTI A DIMENTICARE IL PASSATO E AD ESERCITARE SINCERAMENTE LA MUTUA COMPRENSIONE, NONCHÉ A DIFENDERE E PROMUOVERE INSIEME, PER TUTTI GLI UOMINI, LA GIUSTIZIA SOCIALE, I VALORI MORALI, LA PACE E LA LIBERTÀ” (Dichiarazione Nostra Aetate, n. 3).
Voi, stimati amici, rappresentate alcune Comunità musulmane esistenti in questo Paese nel quale sono nato, ho studiato e ho vissuto una buona parte della mia vita. Proprio per questo era mio desiderio incontrarvi. Voi guidate i credenti dell’Islam e li educate nella fede musulmana. L’insegnamento è il veicolo attraverso cui si comunicano idee e convincimenti. La parola è la strada maestra nell’educazione della mente. Voi avete, pertanto, una grande responsabilità nella formazione delle nuove generazioni. Insieme, cristiani e musulmani, dobbiamo far fronte alle numerose sfide che il nostro tempo ci propone. Non c’è spazio per l’apatia e il disimpegno ed ancor meno per la parzialità e il settarismo. NON POSSIAMO CEDERE ALLA PAURA NÉ AL PESSIMISMO. DOBBIAMO PIUTTOSTO COLTIVARE L’OTTIMISMO E LA SPERANZA. IL DIALOGO INTERRELIGIOSO E INTERCULTURALE FRA CRISTIANI E MUSULMANI NON PUÒ RIDURSI AD UNA SCELTA STAGIONALE. ESSO È INFATTI UNA NECESSITÀ VITALE, DA CUI DIPENDE IN GRAN PARTE IL NOSTRO FUTURO. I GIOVANI, PROVENIENTI DA TANTE PARTI DEL MONDO, SONO QUI A COLONIA COME TESTIMONI VIVENTI DI SOLIDARIETÀ, DI FRATELLANZA E DI AMORE. VI AUGURO CON TUTTO IL CUORE, CARI AMICI MUSULMANI, CHE IL DIO MISERICORDIOSO E COMPASSIONEVOLE VI PROTEGGA, VI BENEDICA E VI ILLUMINI SEMPRE. IL DIO DELLA PACE SOLLEVI I NOSTRI CUORI, ALIMENTI LA NOSTRA SPERANZA E GUIDI I NOSTRI PASSI SULLE STRADE DEL MONDO.”
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2005/august/documents/hf_ben-xvi_spe_20050820_meeting-muslims.html
Sic et simpliciter.
Sic transit bufala mundi.
Qui sta accadendo l’esatto contrario: sono loro che convertono i cristiani! Gioco facile quando si smantellano progressivamente tutti i riferimenti, la grande tradizione cattolica, quando si vieta di fare il presepe, o interdire la croce nei luoghi pubblici,quando : son dolori per tutti se solo si osa scontentare i ragazzi musulmani , e ce ne sarebbe da scrivere a fiumi!
Dunque, cosa pretendiamo, ora, il rispetto? Se questo andazzo lento, prolungato, persistente, inesorabile, ha finito per confermare negli islamici l’idea che l’Occidente è una civiltà bastarda, senza Dio, e ch Cristo non è che un pupazzetto impoccato! Una civiltà facilmente assoggettabile ai loro occhi, impura, da redimere, anche con la forza se necessario.
“Chi è causa del suo male pianga se stesso”.
“Pupazzetto impiccato”, termine di un vu cumprà sulla spiaggia di Giulianova riferito al crocifisso che tenevo attorno al collo:”pupazzetto impiccato”, capite…come stiamo messi?
Tutto il resto è aria fritta!
“Aria fritta” sono le parole di chi fomenta divisioni religiose che creano solo guerre. I fondamentalisti non sono solo fra gli islamici; anche certi cristiani lo sono e fanno ORRORE.
In passato le crociate non ottennero la scomparsa dei musulmani; le crociate verbali dei nostri giorni hanno lo stesso identico esito. Ma ancora c’è chi ha gli occhi bendati e la lingua assai vana.
Leggo: “E qual’è la nostra parte nella Chiesa : quella di ammaestrare tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo. Di Evangelizzare, certi che Lui sarà con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Matteo 28:19-20- Marco 16:15-16 e chiama la Chiesa a )«fare discepoli tutti i popoli»
Evangelizzare non significa fare crociate, e Dio non sarà mai dalla parte di chi crede di evangelizzare a suon di spada, sia essa vera o solo sul filo della lingua.
Chi ha scritto queste parole senza capirne, evidentemente, il vero significato può solo sognarselo che la Chiesa ammaestri tutte le nazioni battezzandole nel nome della Trinità. Un sogno che appartiene al mondo delle UTOPIE. Davvero aria fritta.
Fino a che ci saranno cristiani di questo genere, la PACE sarà un ideale inarrivabile, e il Regno dei cieli di cui parlava Gesù sarà pura fantasia.
Ma quali crociate…lei sta parlando di crociate…Boe, legga, invece di ciurlare nel manico…lei sta parlando di crociate! Io non ho parlato di “crociate”, è ora di finirla di interpetare a cavolo di cane …
La parola di Dio basta e avanza, non c’è bisogno di “crociate”, crociate un corno!
Lei e tutte le stronzate senza senza corpo, né sostanza, che va scrivendo fanno orrore. Lei fa orrore!
“Se per “Crociata” s’intende parlare chiaro, come è giusto la Chiesa faccia, evitando di prostrarsi all’Islam, che dire: ben venga una siffatta crociata.”
Queste parole le ha scritte lei, Claudia Leo, non io.
Si rilegga, prego, anziché darsi agli insulti volgari.
E smetta, una buona volta, di usare la frase insipida e fuori uso “ciurlare nel manico”, che oltre tutto mi fa ridere parecchio.
Parlare chiaro come ha parlato Gesù. ..non estrapoli come è suo solito disonesta Boe. Ho citato appositamente il testo Vangelico perché si comprendere in chiaro ma vedo che lei totalmente digiuna da quel versante e allora si aggrappa al fumo della pipa. Giusto li, si può aggrappare, altro non potrebbe fare…
@Evangelico!
Io insipida. ..lei invece cos’è, una cafona che si atteggia a intellettuale , e siccome preparazione storica nisba altrimenti quando parla di “Crociate” e di Medio Evo capirebbe il senso di quel che dice. …non fa ridere i polli, magari , ma fa veramente pena
Grazie, Fabrizio, per questo bello spunto (non ripreso, purtroppo, ma ……… tant’è).
Buona notte.
Roberto Caligaris
Concordo, Roberto,
l’articolo linkato era veramente interessante
Certo, dai copti abbiamo molto da imparare.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-noi-cristiani-copti-vittime-usate-dal-potereil-nostro-vanto-nell-essere-martiri-di-cristo-19522.htm
Io sicuramente, Antonella.