La tomba del bandito

“Via De Pedis dalla Basilica” grida uno striscione davanti alla chiesa di Sant’Apollinare in Roma. Io invece preferisco che resti lì a raccontare come i banditi abbiano sempre trovato asilo nelle Basiliche, da vivi e da morti, a torto e a ragione, ieri e ancora oggi. Troppo facile toglierlo ora che tutti sanno che non ci doveva entrare. Ora è utile che resti per dare ai visitatori tutte quelle informazioni. – E’ un sottile e pomposo mio spillo pubblicato oggi da LA LETTURA del CORSERA a pagina 15 con il titolo DIRITTO D’ASILO. Chi voglia sapere che siano gli “spilli” veda qui. Se qualcuno si chiedesse del mio parere sull’apertura della tomba, che l’aprano pure ma la lascino lì.

170 Comments

  1. Clodine

    Io dico che troveranno solo uno scheletro, dopo 20 anni cosa vuoi si trovi in un sarcofago? Riferimenti relativi alla scomparsa della povera Emanuela,a mio avviso, non li troveranno di certo in quel contesto. Certo il personaggio è molto controverso: un’assassino spietato e allo stesso tempo un benefattore del S.Apollinare che contribuiva ad organizzare le mense per i poveri, gli ultimi i diseredati. Questo è il motivo per il quale si trova nella basilica…Il fatto di essere un delinquente avrebbe dovuto suscitare scandalo, è vero, e forse l’ha suscitato. Doveva essere cacciato, forse, non avrebbero dovuto essere accettati quei denari , probabilmente. Ma queste sono riflessioni postume. Che ne sappiamo noi se veramente la curia fosse al corrente della vera identità del De Pedis!? Anch’io ho amici d’infanzia i quali, per storie familiari fatte di violenza e miseria hanno preso una strada sbagliata. Ma non so nel dettaglio cosa fanno. Nessuno per questo li ha mai emarginati, i loro figli han frequentato il catechismo con me, persone di buon cuore alla fine, ciascuno, poi, sarà giudicato dal buon Dio, il solo che può farlo.. Per quanto mi riguarda, rincontrarli e salutarli con un abbraccio non mi ha mai fatto problema, a costo di eventuli pettegolezzi…ma questo solo per dire…
    Che fosse un malavitoso lo sapevano il questore, le forze dell’ordine, tutti sapevano chi fosse questo personaggio realmente…
    Dopo 20 anni si ricordano, ora, di andare a perquisire dentro quelle quattro ossa? Mah…sono daccordo con Luigi, guardino, ma che resti dov’è. Bisogna temere i vivi, i morti , in fondo…sono innocui.

    22 Aprile, 2012 - 15:21
  2. Nino

    Alcuni autorevoli sociologi, e non solo, sostengono che il perdono dei peccati ottenuto mediante la confessione , in particolare di quelli considerati mortali per la Chiesa e penalmente rilevanti per la società anche reiterati , sia tra le cause della diffusione della illegalità in Italia, paese in cui la legalità è diventata un optional.

    Non fa scandalo né notizia che una lapide o un mausoleo in memoria di assassini acclarati e di altri delinquenti laici o presbiteri ( la storia ne è piena ), credenti o non credenti , cattolici o di altre religioni, trovino amorevole riparo dentro una chiesa, specie se una rettoria dell’opus dei.

    Quello che forse lascia perplessi è che già in vita a queste nobili figure di malavitosi pluriassassini,mafiosi o camorristi o n’dranghettisti o corruttori, delinquenti a 5 stelle, ecc noti anche alla chiesa.

    E che ricevano dalla stessa, già in vita, i sacramenti e siano addirittura omaggiati da processioni deviate dal loro percorso tradizionale facendole transitare sotto le finestre del boss per onorarlo.

    L’idea che quello striscione rimanga mi pare ottima e fruttuosa per l’incremento del turismo in particolare di quello religioso che potrebbe finalmente aggiungere alla devozione della visita alle sette chiese un’ottava.

    Sul sacello, che lo aprono o meno fa poca differenza tanto la certezza che non sia stato manomesso dopo vent’anni di permanenza in quel luogo, può solo garantirlo una fede cieca, anzi cieca del tutto.

    22 Aprile, 2012 - 15:38
  3. Nino

    errata: noti anche alla chiesa. E che ricevano …..

    corrige: noti anche alla chiesa, che ricevano…………

    22 Aprile, 2012 - 15:42
  4. Gioab

    “Io invece preferisco che resti lì a raccontare come i banditi abbiano sempre trovato asilo nelle Basiliche, da vivi e da morti, a torto e a ragione, ieri e ancora oggi.”

    Il tuo pomposo sottotitolo, caro Luigi si scontra con la storia :
    “Il brigantaggio, sin dalla sua genesi, aveva come causa di fondo la miseria. …Il brigantaggio iniziò così a presentare una forza tale da vincere quella dello stesso Stato, incapace ancora di mediare tra i diversi ceti. Francesco Saverio Sipari, che fu tra i primi a considerare anche l’origine sociale del fenomeno, nel 1863 scrisse: «il brigantaggio non è che miseria, è miseria estrema, disperata»” Wikipedia
    Erano dei poveri ridotti in miseria dall’opulenza e dalla ricchezza dei cosiddetti nobili del tempo fra cui molti reggenti dello Stato Pontificio che li sfruttavano.
    “Nel 1557 con una notificazione del commissario di papa Paolo IV si ordina la distruzione del paese di Montefortino vicino a Roma, i suoi abitanti sono dichiarati fuori legge come “briganti”, e sui resti dell’abitato distrutto viene sparso il sale”…nel 1595 papa Clemente VIII invio’ alcune compagnie di cavalleria,……Alle attività di brigantaggio parteciparono anche preti di campagna, simboli di un malcontento e di un malessere molto diffusi nel clero rurale, che andarono ad ingrossare le file dei banditi .. Wikipedia

    Forse è per questo che ottenevano ospitalità nelle basiliche ? Perché erano i preti a fare i banditi ? Non è cambiato molto, non ti pare ? C’è un non so che di somigliante con la teologia della liberazione. Non credi ?

    22 Aprile, 2012 - 15:46
  5. roberto 55

    Quello là, menzionando la teologia della liberazione (ne avra letto dell’esistenza su Wikipedia, m’immagino), cerca la provocazione: è il suo mestiere, l’incarico che s’è assunto per mettere a soqquadro il blog, il compito assegnatogli.
    Credo sia chiaro a tutti, ormai.
    Ciò detto, amici, chiedo a tutti, ancora e sempre, e fino alla noia, di non rispondergli: non facciamo il suo gioco, non cadiamo nella trappola sua e dei suoi mandanti, ignoriamolo e lasciamo che quello là continui a blaterare da solo.
    La posta in gioco è questo blog.
    Grazie.

    Un caro saluto.

    Roberto 55

    22 Aprile, 2012 - 16:02
  6. Non è un discorso di perdono.

    De Pedis parla di una realtà,

    buona o cattiva che sia,

    è una testimonianza vivente
    in quella tomba.

    Non è cosa buona che quella testimonianza,
    anche negativa che fosse,

    venga rimossa,

    anzi che rimanga a futura perpetua memoria,

    sia legenda tramandata ai posteri.

    Non è d’altronde nella storia,
    nemmeno l’unico delinquente sepolto in una chiesa.

    Si apra pure, si analizzi,
    si lascino le spoglie dove sono,
    si richiuda.
    Tutto
    rimanga come è,
    con i fiori che i familiari portano alla sua tomba.

    Nella chiesa abbiamo tombe vere o fasulle di tutti gli apostoli
    ad eccezione di uno.

    Il tipico caso di damnatio memoriae ?

    La rimozione porta alla negazione degli eventi,
    invece a causa della nostra pessima memoria,
    o a causa della nostra capacità di darci umanamente
    una rielaborazione della memoria spesso trasformandola…
    a nostro uso e consumo.

    Non rimuovere “De Pedis”,
    è
    non danneggiare la memoria.

    22 Aprile, 2012 - 16:05
  7. Clodine

    Sono daccordo su tutto quanto dici Nino tanto che quei coetanei di cui ho accennato nel post di sopra non si sono mai accostati ai sacramenti, sentendosene indegni. E di questo posso dare testimonianza.

    Tuttavia non credo, al contrario di te, che la Chiesa abbia una qualche responsabilità circa la diffusione dell’illegalità , o di atti di delinquenza reiterati per via di un “perdono” distribuito a buon mercato nella confessione quasi giustifichi un atto moralmente sbagliato. Non è così! Se si conoscessero a fondo i precetti della dottrina della Chiesa cattolica si saprebbe che i peccati si scontano, se non in qusta vita di certo nell’altra.
    Che i Sacramenti della “Penitenza e Riconciliazione” [detti ” Sacramenti Della Guarigione”] sono tali se solo se segue una radicale conversione del cuore, un cambiamento senza il quale, tutto resta sterile e menzognero.
    Sul caso Orlandi, credo ci siano di mezzo motivi che ignoriamo, di ben altra portata…è uno dei tanti misteri destinato a rimanere tale.

    22 Aprile, 2012 - 16:05
  8. Clodine

    Sono daccordo anche con Matteo…Che resti , il De Pedis a memoria imperitura di una delle tante incomprensibili contraddizioni di una chiesa spesso umana, troppo umana!
    Sapevate che Papa Giovanni XIII (965-972) è sepolto in S.Paolo fuori le mura? Eppure, secondo le cronache di Liutprando strappò gli occhi ai suoi nemici e trucidò metà della popolazione. Non si confessò mai né prese mai i sacramenti; non credeva nell’immortalità dell’anima e alcuni dubitavano che credesse in Dio. Noto come ex pirata, avvelenatore di papi, assassino e fornicatore recidivo con preferenza per le suore. Adultero impareggiabile, stupratore, incestuoso, simoniaco per eccellenza, ricattatore e ruffiano.
    Ma è solo uno dei tanti…Giusto per dire!

    22 Aprile, 2012 - 16:20
  9. Gioab

    “Se si conoscessero a fondo i precetti della dottrina della Chiesa cattolica si saprebbe che i peccati si scontano, se non in questa vita di certo nell’altra.”

    Peccato che di vita ce n’è solo una e dell’altra nessuno ha mai detto niente e a volerla dire tutta la Scrittura dice :” Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol*, il luogo al quale vai.” ( Eccl. 9.10)

    “Quelli che scendono nella fossa non possono guardare con speranza alla tua verità.” (Isa 38.18)

    “Strappa all’uomo medio l’illusione di cui vive e con lo stesso colpo gli strappi la felicità” ( Ibsen – L’anitra selvatica )

    “L’ignoranza non è innocenza è peccato!”( Roberto Browning – L’Album della locanda.)

    “Papa Giovanni XIII (965-972)…Adultero impareggiabile, stupratore, incestuoso, simoniaco per eccellenza, ricattatore e ruffiano.” Uno che aveva capito tutto !

    *Sceol= tomba

    22 Aprile, 2012 - 16:58
  10. Leonardo

    Clodine, bella mia, vedi d’annà «d’accordo» pure co l’ortografia.

    22 Aprile, 2012 - 17:19
  11. Clodine

    Leonardo, perché ?..non si mette l’accento a “daccordo”…o quanto meno si può dire in entrambe le versioni…

    22 Aprile, 2012 - 17:57
  12. Clodine

    No! Hai ragione Leonardo….faccio ammenda! ah ah ah ah…

    22 Aprile, 2012 - 17:59
  13. Clodine

    Ci credi se ti dico che mi sono confusa per un momento??..Ma . Solo per un momento. Un lapsus. Capita no!….ah..suvvia…

    22 Aprile, 2012 - 18:01
  14. Clodine

    Deve essere stata una tortura indicibile per Leonardo veder ripetere per ben 2 volte lo stesso errore! Diresti che so’ de’ coccio…..e avresti ragione!

    22 Aprile, 2012 - 18:03
  15. Nino

    “Tuttavia non credo, al contrario di te, che la Chiesa abbia una qualche responsabilità circa la diffusione dell’illegalità , o di atti di delinquenza reiterati per via di un “perdono” distribuito a buon mercato nella confessione quasi giustifichi un atto moralmente sbagliato.”
    —-

    Non lo sostengo io, nè ho detto di crederlo.

    Relata refero.

    Gli studiosi dei fenomeni sociali e di antropologia applicata ai tanti e diversi comportamenti umani, registrano usi, costumi e trend.

    Secondo costoro per quanto riguarda l’occidente e l’America latina registrano che il fenomeno dell’illegalità, ovvero dell’insensibilità verso l’ordine e le regole, è assai più diffuso nei paesi cattoli o a maggioranza cattolica.

    Tutto qua.

    22 Aprile, 2012 - 18:05
  16. Clodine

    E certo Nino, perché c’è ignoranza della Dottrina Cattolica . “Ab ovo usque ad mala”. Bisogna partire dall’uovo e terminare alla mela: il solito discorso legato a quel relativismo dilagante, specie nei paesi del sudamerica, dove vige un cristianesimo talvolta infarcito di sincretismo…

    22 Aprile, 2012 - 18:12
  17. Leonardo

    Sì, ho letto che: «Ci sono casi in netta evoluzione verso l’univerbazione, anche se ancora non accettati dalla norma, come vabbene di cui si può verificare su Internet la frequenza della scrizione unita, specie quando (e forse bisognerebbe che fosse solo in questi casi) ha valore di avverbio di affermazione (nel senso di “d’accordo”).»

    Loro, però, per l’appunto, scrivono: «d’accordo». Ti sei portata un po’ troppo avanti, diciamo così.

    22 Aprile, 2012 - 20:09
  18. Clodine

    Ah ah ah ah ah ah..c’ho provato…,dai ; ))))) ah ah ah ah ah

    22 Aprile, 2012 - 20:11
  19. Clodine

    Mi sono presa una piccola licenza dai!! Eppoi, come dice l’accademia della crusca, ci si avvia verso un processo di univerbazione o univerbizzazione
    dell’italiano contemporaneo dai!

    “Una lingua è tale se soddisfa le esigenze comunicative di tutta la società”.
    A.Manzoni
    e il suo desiderio fu esaudito poiché dopo decenni di auto perfezionamento e critiche, nel 1870 cominciò ad uscire a fascicoli il “Nuovo vocabolario della lingua italiana”. Come vedi la lingua Itliana è in continua evoluzione, non è una roba statica. Te ne devi fa’ na ragione Leonardo mio…bello come il sole!

    22 Aprile, 2012 - 20:23
  20. Marco

    Difendere la lingua italiana.
    E’ vero che possono usarsi entrambe le forme e, se un assassino può stare sepolto in una chiesa, perché mai un daccordo non può stare in un vocabolario?
    Tuttavia mi schiero con Leonardo in difesa della lingua italiana classica che in tempi di analfabetismo di ritorno, sms max 140, twits, tvtb, xchè, cmq… è in pericolo.

    Bye :)) 😉

    22 Aprile, 2012 - 20:59
  21. Nino

    E come la mettiamo con il 47% degli analfabeti funzionali, in Italia?

    22 Aprile, 2012 - 22:12
  22. Pietro Abate

    Io resto a bocca aperta. Avendo poca dimestichezza con la grammatica mi piace ascoltare le vostre belle e interessanti osservazioni. Ringrazio molto Luigi che offre lo spazio e i temi da trattare. La cronaca è una fonte inesauribile di spunti. Per vagliare tutto e tenere ciò ch’è buono bisogna avere
    il dono dell’identità precisa. Più importante della cultura è l’esercizio prioritario delle virtù teologali: fede, speranza e carità cristiana. E sempre con timore e tremore ci affidiamo a Gesù, a Maria, allo Spirito Santo e alla Chiesa. Che è sempre Madre. Anche e soprattutto quando sbaglia !. Amare significa rispettarsi reciprocamente. E guardare tutti verso il Signore che ama tutti. E invita all’umiltà e alla sintesi professori e alunni. Ma qui si dialoga tra Amici. Grazie dell’ospitalità e buona giornata a tutti. vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb

    23 Aprile, 2012 - 6:47
  23. Clodine

    Mi sono divertita tanto con Leonardo. Quel “daccordo” ripetuto a iosa deve essere stato un martello pneumatico ( “gutta cavat lapidem”)….urca !!!di un fastidio insopportabile , tanto che alla fine, non ha resistito! L’ho immaginato bofonchiante ripete tra sé e sé :” non ce la faccio..no! nnn c’ha faccio fa’”…
    Ho riso di vero cuore, come non mi capitava da tempo!!

    23 Aprile, 2012 - 10:09
  24. Gioab

    @ Roberto55
    Quello là suggerisce, di informarsi meglio, e se ha tempo, la lettura di “La resurrezione senza miracolo, di Torres Queiruga **

    Oppure potrebbe scegliere di leggere “Chiesa, carisma e potere” di Leonardo Boff “ex frate francescano ed ex presbitero, teologo e filosofo brasiliano e scrittore di fama mondiale. Entrò nel 1959 nell’ordine dei frati francescani minori, presso cui emise la professione di fede nel 1964, diventando sacerdote della Chiesa cattolica. Nello stesso periodo studiò teologia e filosofia in Brasile, Germania, Belgio e negli Stati Uniti d’America, fino al conseguimento del dottorato di Filosofia e Teologia presso l’università di Monaco nel 1970…relatore Joseph Ratzinger” – Wikipedia

    “Oggi, la Chiesa Cattolica si trova in una profonda crisi. I sette anni del pontificato di Benedetto XVI hanno evidenziato la crescente e profonda inadeguatezza dell’intero sistema della Chiesa Cattolica, soprattutto a causa della sua struttura monarchica e autocratica, del clericalismo, come pure della crescente concentrazione del potere a Roma negli anni più recenti, con la conseguenza di negare ogni autonomia alle Chiese locali. Sin dal novembre del 1981, quando l’allora Cardinale Joseph Ratzinger venne nominato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, l’attuale Papa ha condizionato la Chiesa Cattolica più a lungo e più profondamente di molti altri nell’intera storia della Chiesa. Benedetto XVI ripetutamente ha dato prova di essere sordo a quanto vescovi, teologi e numerosi laici gli hanno proposto da tutto il mondo. La Teologia della Liberazione, in particolare, è stata considerata da lui con sospetto e ostilità. In ogni modo, nonostante i tanti ostacoli frapposti al dialogo, noi continueremo a operare per favorire all’interno della Chiesa nuovi rapporti con tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle, secondo lo spirito del Vangelo.”
    Roma 19 aprile 2012 Link

    Insomma, ce n’è abbastanza perché a breve scoppi un nuovo “caso” Torres Queiruga, (dopo i “casi” Hans Küng, Edward Schillebeeckx, Giulio Girardi, Gustavo Gutiérrez, Leonardo Boff, Tissa Balasuriya , Flannery, Moloney OSullivan, Fagan, Tamayo, e compagnia “eretica” tutti passati sotto le forche caudine dell’ex Sant’Uffizio)
    Buona lettura.

    ** “Andrés Torres Queiruga (Aguiño Ribeira, 28 maggio 1940) è un teologo spagnolo, di lingua galiziana.Ha compiuto i suoi studi nel Seminario di Santiago de Compostela, poi presso l’Università Pontificia Comillas e, dopo l’ordinazione presbiterale, ha trascorso vari anni tra Roma e la Germania preparando la sua tesi dottorale sul teologo compostellano Amor Ruibal. Dopo aver insegnato teologia fondamentale all’Istituto Teologico Compostellano, ora è professore ordinario di filosofia della religione presso l’Università di Santiago de Compostela…..” -Wikipedia – la preghiera per i defunti è messa seriamente sotto accusa dal teologo galiziano: “l’oggettività delle preghiere e dei riti procede troppe volte come se noi fossimo i buoni, amorevoli e misericordiosi, che stanno cercando di commuovere un dio crudele, giustiziere e terribile”.

    23 Aprile, 2012 - 10:55
  25. Clodine

    @che ho detto!? [ nnn c’ha faccio fa’]..ma che diavolo ho scritto…??…Oh Signore !!
    Volevo dire ” non cia posso fa’ “…che sta per:” non ce la posso fare!”…
    Sorry!!!

    23 Aprile, 2012 - 11:22
  26. “nnn c’ha faccio fà” però è troppo bello!!
    Rende, è onomatopeico, potresti chiedere il copyright!
    🙂
    Buona giornata a tutti

    23 Aprile, 2012 - 12:21
  27. Clodine

    se mi ci fossi impegnata, nico, non ci sarei riuscita a scrivere na roba del genere! Ti rendi conto!? Chissà che c’avevo in mente…ah ah ah ah…cioè, ma è proprio una frase completamente disatrata sotto tutti i punti di vista …come dire…cioè…allucinante [ah ah ah ah ah] ..quasi quasi lo chiedo davvero il copyright! [ah ah ah ah…che ridere…]

    23 Aprile, 2012 - 14:37
  28. Clodine

    venia : disastrata

    P.S
    Luigi, per pietà…inventati qualcosa, che ne so, un imbianchetto o scolorina o bianchino virtuale, chiamiamolo come ci pare, purché si possa correggere sti’ accidenti di mostruosità che escono fuori dai polpastrelli , per piacere !!!!!!!

    23 Aprile, 2012 - 14:47
  29. FABRICIANUS

    Ciao Clodine carissima.

    Ciao Marta09, ciao Nino, ciao Roberto55, ciao Matteo-Inc., ciao Marco, ciao Fiorenza, ciao AntonellaL, ciao FedericoB, ciao Sump, ciao Principessa, ciao nico, ciao ubi.

    Ciao a tutte e tutti, e ovviamente ciao a Luigi!!!

    Così, desideravo semplicemente salutarvi

    Un abbraccio,
    F.

    23 Aprile, 2012 - 16:21
  30. FABRICIANUS

    Caro Luigi,
    non ho avuto modo di leggere la tua riflessione sul Corriere.
    A me personalmente però, la sepoltura di De Pedis in una Basilica mi fa molto, molto male.
    La considero una pagina buia della storia del Cattolicesimo Italiano.

    E’ per me una contro-testimonianza e forse anche un ostacolo alla testimonianza.

    Lo so, la storia della Chiesa Cattolica è fatta di luci e ombre…La Chiesa Cattolica, o meglio, taluni esponenti della Chiesa Cattolica non sono immuni da corruzione, il male c’è purtroppo…

    Però ogni tanto sarebbe un bel segnale riconoscere determinati errori.
    Lo fece già Giovanni Paolo II, vorrei lo facesse anche il Vicariato di Roma in questo caso.

    Un caro saluto,
    F.

    23 Aprile, 2012 - 16:28
  31. Federico B.

    Forse sbaglio, ma nelle chiese non vengono sepolti i santi. Vengono sepolti quei benefattori che sapevano di essere peccatori e confidavano che chi fosse entrato in una determinata chiesa, già che c’era, aggiungesse una preghiera per loro. Quanti “carneade” sepolti nelle nostre chiese meritavano un onore del genere? Probabilmente nessuno.
    Vogliamo parlare delle “itale glorie” sepolte nella Chiesa di Santa Croce a Firenze? Ugo Foscolo, tanto per dire, è stato un cattolico esemplare?

    23 Aprile, 2012 - 16:50
  32. Marco

    An vedi chi è tornato da la campagna…
    Mortacci sua!

    23 Aprile, 2012 - 17:07
  33. Gioab

    @ FEdericoB
    “Forse sbaglio, ma nelle chiese non vengono sepolti i santi. Vengono sepolti quei benefattori che sapevano di essere peccatori e confidavano che chi fosse entrato in una determinata chiesa, già che c’era, aggiungesse una preghiera per loro”

    Ma allora sono cimiteri ! e a che serve pregare per chi è già morto ? Non potrà più pentirsi né cambiare atteggiamento….nè Dio si fa corrompere.

    “ Li giudicai secondo il loro modo di procedere e secondo le loro azioni.” ( Eze 36.19)

    “Poiché i viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato. Inoltre, il loro amore e il loro odio e la loro gelosia son già periti, ed essi non hanno più alcuna porzione a tempo indefinito in nessuna cosa che si deve fare sotto il sole.” ( Eccl. 9.5-6)

    23 Aprile, 2012 - 17:08
  34. Marco

    “Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”.

    23 Aprile, 2012 - 17:14
  35. Marilisa

    Ciao, Pietro Abate.
    Dici di non avere dimestichezza con la grammatica.
    È evidente che lo dici per modestia.
    Comunque, non mescoliamo grammatica e virtù teologiche. Sono due ambiti così diversi!
    Poi candidamente dici : “Ma qui si dialoga tra Amici.”
    Ecco, sinceramente questo mi ha fatto ridere di cuore, chissà perché.
    Buon proseguimento di giornata, Pietro Abate.

    23 Aprile, 2012 - 17:19
  36. Gioab

    @ Marco
    “Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”.” ( Mt. 8.22)
    Chissà come faranno se sono già morti ?
    Cmq ora mi spiego perché sento la puzza di cadavere quando entro….

    23 Aprile, 2012 - 18:08
  37. Sumpontcura

    Ciao, Fabricianus delle 16.21.
    Un grazie a te e un abbraccio a tutti
    Giuseppe

    23 Aprile, 2012 - 18:50
  38. Nino

    Ciao caro Fabricianus,
    ricambio il saluto con affetto.

    23 Aprile, 2012 - 21:16
  39. Marco

    Anch’io!
    Ciao Fabricianus.
    W Ingroia! W la Bocassini! W Borsellino!!!

    23 Aprile, 2012 - 21:32
  40. C’è una bella differenza tra Ingroia e Paolo Borsellino. Evitiamo di bestemmiare, grazie. Detto questo, che De Pedis fosse un assassino lo sapevano anche le pietre e certo non è stata una bella pagina seppellirlo dove si trova ora. Lo vogliono togliere da lì? E perché? La storia non si emenda svuotando tombe. Che resti. E che tanti ci riflettano sopra.

    23 Aprile, 2012 - 21:59
  41. Marco

    Prima di saltare per aria, sia Falcone che Borsellino erano insultati in continuazione, esattamente come Ingroia e Bocassini.

    Guarda qui come trattava Falcone il vasa-vasa, Accattoli lo ha abbracciato dopo la condanna, come fosse un bambino il primo giorno d’asilo, lontano da mammà:

    http://www.youtube.com/watch?v=F5MZmJLMQ9Y

    23 Aprile, 2012 - 22:09
  42. Marco

    C’è posto per tutti, come ha detto matteo-inc.
    Proprio per tutti.
    In questi casi io ho il mio metodo: augurare ai finti buoni di entrare in contatto con i banditi e i mafiosi, avere la figlia rapita e uccisa, senza giustizia e senza verità. Poi vengano e facciano la predica.

    Io preferisco Rita Borsellino:
    http://www.youtube.com/watch?v=0_GsDoT1MkY

    23 Aprile, 2012 - 22:14
  43. Marco

    Pardon, Agnese Borsellino.

    Tra l’altro Ingroia è stato cresciuto da Borsellino e Falcone.

    Per cui tonizzo: risparmiaci i tuoi distinguo politico-ideologici da strapazzo.

    23 Aprile, 2012 - 22:16
  44. FABRICIANUS

    @FedericoB

    Carissimo, dissento da te.
    Il mio non è un giudizio di valore nei confronti della tua persona, ma trovo la tua posizione caratterizzata da eccessivo moderatismo.
    Il Vangelo invece, secondo me, in alcuni casi è scelta netta, dura, precisa.
    Un abbraccio,
    F.

    23 Aprile, 2012 - 22:57
  45. FABRICIANUS

    @tonizzo

    La storia non si emenda svuotando tombe

    E invece in questo caso ritengo di sì, amico tonizzo.

    La sepoltura di De Pedis in Sant’Apolinnare è una barriera per molti laici non credenti che magari vogliono avvicinarsi alla Fede.
    Credimi, te lo dico per esperienza diretta di alcuni miei conoscenti.

    Il giudizio e la misericordia di Dio rimangono certamente a Dio, ma la Chiesa non può concedere tali onori…

    Pensa se un domani dovessimo trovarci un boss malavitoso della ‘ndrangheta sepolto nel Duomo di Reggio Calabria o di Milano..
    Voglia tu scusarmi, ma mi viene il mal di stomaco solo al pensiero.

    F.

    23 Aprile, 2012 - 23:05
  46. Marco

    E’ lo stesso moderatismo fasullo di Accattoli: dall’abbraccio al vasa-vasa al lasciare De Pedis in Santa Apollinare, passando per Bertone “l’estroverso”.

    La cosa che infastidisce è il tentativo di sublimare questa immondizia estrapolando frasi del Vangelo, tirando fuori aneddoti di storia della Chiesa o peggio facendo paragoni completamente inaccettabili.

    Chissà cosa si vuole dimostrare. Amore per la Chiesa?
    Ah! Ah! Ah! Vien proprio da ridere!!!

    23 Aprile, 2012 - 23:19
  47. Permettete una mia considerazione (scevra da qual si voglia considerazione o implicazione che abbia a che fare con la politica, suoi annessi o derivati…).

    Le spoglie mortali di un uomo vanno sempre e comunque solamente rispettate, chiunque e comunque esso sia stato. E le tombe non sono case in affitto “sfrattabili”. Non può esisterne una sola ragione valida. Le spoglie mortali hanno sempre una loro dignità.

    Sbagliando si impara. Qualora la Chiesa voglia evitare successivi imbarazzi allora non conceda tali sepolture.

    23 Aprile, 2012 - 23:45
  48. Marilisa

    Ormai De Pedis è lì e ci resti. Ma senza dubbio rimarrà un marchio negativo per la Chiesa.
    Quello che sconcerta è la superficialità della Chiesa, a volte, nella sue opere.
    Superficialità o ingordigia?
    De Pedis era già stato sepolto altrove. Successivamente la moglie riuscì a farlo traslare nella Basilica dove oggi la sua salma si trova. Quasi sicuramente con larghe elargizioni.
    Non riesco a vedere altro motivo a meno di un coinvolgimento del Vaticano in una vicenda oscura che non lascia intravedere nessuna soluzione.
    Raramente oggi le tumulazioni vengono fatte in una chiesa qualsiasi, e ciò accade per meriti particolari, di carattere religioso, delle persone lì tumulate.
    Non è certo il caso di De Pedis.
    Resta il fatto che, di qualunque motivo si tratti, quella sepoltura fu quanto mai inopportuna, pur con tutta la pietas umana e cristiana dovuta a chi ormai non è più tra noi.

    24 Aprile, 2012 - 0:42
  49. Marco, perchè?

    Scusami,
    ma fatico a crederti per quello che vuoi apparire.

    Io sono certo,
    che se tu fossi qui a Roma,
    e potessimo parlare guardandoci negli occhi, nei volti,
    non feriresti come fai ora dietro un monitor.

    Gioab purtroppo è autoreferenziale,
    ed io dopo i primi tempi che l’ho letto,
    ho capito che relazionarsi con lui non serve a nulla su questo blog,
    perchè ha la fondamentale virtù di non ascoltare, ma è soltanto in balia
    di se stesso.

    Anche tu Marco ?

    24 Aprile, 2012 - 0:54
  50. FABRICIANUS

    Amico Marco, senza offese, ma faccio mie le parole di Matteo-Inc delle 0.54 e ti pongo la stessa domanda: perchè?

    24 Aprile, 2012 - 1:01
  51. Pietro Abate

    Lo scherzo è bello se dura poco!!! Sì sì, no no…

    24 Aprile, 2012 - 5:26
  52. Marco

    E’ l’ignobile quantità di MENZOGNA e SERVILISMO in questo blog a ferire.

    24 Aprile, 2012 - 8:33
  53. Clodine

    Guardate.. la questio è seria, per nulla da prendere sottogamba perché qui c’è in gioco una ragazzina nel fiore degli anni che desiderava solo vivere,laurearsi, suonare, prendere marito mettere su famiglia e stare con i propri cari fino alla fine dei suoi giorni ed è stata strappata con violenza da tutto questo e dai suoi sogni. Ritengo, questa, la più enorme bestialità compiuta all’ombra del cupolone -è inutile girarci intorno, qui ci stanno di mezzo i servizi segreti, la Segreteria di Stato Vaticana il riciclo di denari luridi -pecunia non olet- [sed scarseggiat semper quando si devono sovvenzionare capovolgimenti politici come fu in quel 1980 la Polonia di Solidarnosch, e le date collimano] Sono convinta si trattò di un complotto, un ricatto per motivi politici del quale non conosciamo i dettagli.

    24 Aprile, 2012 - 9:32
  54. Clodine

    Può essere che il De Pedis abbia avuto un ruolo, ma se così fosse sarebbe del tutto marginale. Non sto qui a giustificare nessuno, ma forse quel personaggio ambiguo potrebbe [condizionale è d’obligo] aver solo minima parte contribuito alla sparizione della ragazza. Mentre, e di questo vi è certezza, contribuì moltissimo economicamente in favore dei servizi sociali gestiti dalla diocesi di Roma; motivo per il quale alla fine della fiera si rese impossibile, pur volendone rifiutare l’assenso [e chissà quanto sforzo e lotta intestina dovette richiedere questa sepoltura, tra i vesxovi, nei sacri palazzi, non credo fu fatta a cuor leggero tutt’altro] proprio in virtù delle laute beneficienze, e introiti firmati De Pedis.
    Non si può avere una “mano lunga ed una corta”, questo è pacifico! Del resto anche nella Chiesa vale l’assioma Macchiavellico per cui “il fine giustifica i mezzi” . Per sfamare le migliaia di famiglie e barboni e stranieri senza fissa dimora ci vogliono fior di soldoni…e non importa da quale fonte si prendano, purché si sfami l’indigente. E’ moralmente sbagliato? Forse!
    A noi il silenzio, a Dio il giudizio!

    24 Aprile, 2012 - 9:38
  55. Federico B.

    @Fabricianus,
    non è modertismo, ma semplice realismo. Secondo la nostra sensibilità “legalista” e “laica” di cattolici del 2012 la sepoltura nelle chiese di un noto peccatore è inaccettabile, ma in passato non era così.
    Nelle chiese è più facile trovare la sepoltura di qualche mecenate peccatore impenitente piuttosto che di un parroco morto in odore di santità.
    I Santi godono la beatitudine del paradiso, i peccatori hanno bisogno di tante, tante preghiere, tutte quelle che si riescono a raccogliere, persino quelle degli estranei che entrano in chiesa per la messa o per accendere una candela. La famiglia di De Pedis avrà ritenuto di giovare alla salvezza della sua anima.
    Settima opera di misericordia spirituale: pregare per i vivi e per i morti.
    Oggi va così poco di moda pregare e far celebrare le messe di suffragio…

    Detto questo, penso anch’io che sarebbe opportuno traslare la salma di un personaggio tanto famigerato in un normale cimitero, ma senza scandali, senza stracciarsi le vesti, senza vedere “marchi negativi” o ferite sanguinanti.
    Valuti la Chiesa, valutino le persone alle quali spetta la responsabilità di questa scelta, in quale modo manifestare la propria carità: spostando i resti mortali di un cristiano in un altro luogo (meglio se nascosto nell’anonimato) o mantenendo la tomba di un noto peccatore in chiesa, segno tangibile che il Giudizio spetta solo a Dio e che i cristiani hanno il dovere del perdono.
    Non credo proprio che la conversione di un non credente dipenda da questa scelta: sarebbe veramente troppo meschino. Il Signore non ama le tombe, “resurrexit, sicut dixit. Alleluia”.

    24 Aprile, 2012 - 9:57
  56. Clodine

    Tra l’altro, fino al 1804 i cimiteri non esistevano. Solo con l’editto di Saint Cloud -che ispirò al Foscolo la composizione del celebre poema I Sepolcri- (1807) grazie a Napoleone venne regolamentata la sepoltura nelle aree sacre o cimiteri fuori le mura della città. Quando aprirono le fosse trovarono centinaia di migliaia di corpi accatastati uno sull’altro, solo i ricchi avevano le bare dentro le quali, con molta frequenza venivano trovati casi di morte apparente: cadaveri gitati o con le mani verso il tetto della cassa..orrore! Sepolti vivi… i cristiani seppellivano nelle catacombe e dopo l’editto del 313 nelle chiese o in terreni attigui alle stesse per sottolineare il vincolo di solidarietà tra vivi e defunti e la presenza dell’anima del trapassato nella comunità; tanto che nel medioevo il camposanto era un prolungamento della Chiesa stessa (sepoltura ad sanctos)

    24 Aprile, 2012 - 10:12
  57. Marcolino, passami la battuta:
    se il condominio non ti piace, trasloca, cosa ti trattiene?

    24 Aprile, 2012 - 10:14
  58. Egregio Marco, la tua giovane età e l’astinenza da camomilla (nonché una pesante presunzione) ti impediscono di leggere correttamente i fatti storici. Sai qual è il punto? Che Borsellino e Falcone, al di là dell’eroismo compiuto per questo Stato che non li ha mai meritati né difesi, non hanno mai spedito i pentiti a fare le madonne pellegrine da Santoro come fa Ingroia. Non sono mai saliti sul palco di questo o quel partito a blaterare di resistenza (e mi viene difficile catalogarli come reazionari, pur essendo Borsellino uomo di destra), non hanno fatto presenzialismo Tv. C’è una differenza palmare: Ingroia si può permettere il lusso di prendere uno come il figlio di Ciancimino e trasformarlo in un “pentito” (poi parliamo dei candelotti di dinamite e le interviste con gli occhi lucidi rilasciate a Ruotolo), proprio perché i tempi sono molto cambiati. Al tempo di Falcone e Borsellino la mafia era una presenza pesante e ingombrante, che aveva preso di petto lo Stato. Ora si è inabissata proprio perché fu il botto delle stragi a svegliare – brevemente, a differenza tua ho l’età per ricordarmi la “primavera di Palermo” e tanta gente che credeva a quello che dicevano Orlando e padre Sorge – le coscienze dei tanti. E ci fu chi capì, nella mafia (Provenzano) che fare casino non conveniva a nessuno.
    Questo non vuol dire che abbiamo vinto la battaglia contro la mafia, anzi. Ma vuol dire che se Ingroia volesse davvero essere come Falcone e Borsellino dovrebbe portare qualche grosso risultato a casa, altro che comizi a Rifondazione!

    Caro fanciullo, nella tua foga ti sei scordato che forse con Falcone e Borsellino ci starebbe bene un terzo magistrato, meno presenzialista e molto più serio – a mio avviso – di Ingroia. E’ il dottor Nicola Gratteri, che combatte la ‘ndrangheta, la forza criminale più potente al mondo. E anche quella che lo Stato conosce peggio. Difficilissima da combattere. Gratteri, a differenza di Ingroia, è molto meno appariscente. E porta a casa risultati.

    Infine una considerazione sulle tue sparate, giovane amico. Ti ho già detto una volta che non sei il poliziotto del blog. A me sembra che tu abbia assunto il ruolo della psicopolizia di “1984”, e dimostri di avere un bipensiero esattamente come nel libro. Dopo “l’ignoranza è forza” adesso abbiamo “Viva il Papa, che possa andare presto a incontrare il suo Signore”. Per non parlare degli insulti che rivolgi a destra e a manca. Scusa tanto: ma se ti stiamo tanto antipatici, perché non prendi la porta e te ne vai? Internet, fortunatamente, è democratica. Ed evita di offendere Luigi, evidentemente così paziente da farti continuare a dire quello che ti pare senza sbatterti fuori da questo blog come meriteresti. Cordialmente.

    24 Aprile, 2012 - 10:31
  59. @Fabricianus: Non è rimuovendo la bara di De Pedis che avviciniamo i non credenti alla Chiesa, ci vuole altro e principalmente un’evangelizzazione porta a porta, a mio avviso. Qui si è completamente perso il senso del sacro, e non è certo colpa della Banda della Magliana.
    E la storia non si fa svuotando le tombe perché altrimenti Giovanni Paolo II non avrebbe mai dovuto pronunciare alcun mea culpa e alcun mai più. De Pedis deve restare dov’è. E sia monito prima di tutto alla Chiesa per i propri (eventuali) errori. Deve restare per ricordare che la Chiesa deve sempre alzare la voce contro il crimine. Altrimenti Padre Pino Puglisi, don Peppe Diana e chissà quanti altri coraggiosi religiosi, laici, sacerdoti, saranno morti due volte. E per niente.

    24 Aprile, 2012 - 10:36
  60. marta09

    Sono “danni” che succedeno quando la Chiesa viene considerata prestigio e potere.

    24 Aprile, 2012 - 10:54
  61. Fides et ratio

    La caratteristica più stupefacente della stupidità è l’irrefrenabile bisogno di esibirla.

    24 Aprile, 2012 - 11:29
  62. Marco 24 aprile 2012 – 8:33
    “E’ l’ignobile quantità di MENZOGNA e SERVILISMO in questo blog a ferire.”
    ———-

    Menzogna e servilismo
    è una tua percezione soggettiva.

    Io trovo
    che nel blog partecipano “persone”
    con personali convinzioni
    anche se irreformabili.
    Ma sono persone.

    Il blog, qualsiasi blog non è tutta la realtà,
    appare un’espressione di carettari messi assieme a formare parole,
    che non sono l’intera persona,
    perchè
    manca il volto,
    le mani,
    il corpo.

    Spesso le istintive parole che troppo spesso si scrivono,
    non manifestano che una parte
    spesso non migliore della persona.

    Papisti, o tradizionalisti,
    o i cosiddetti progressisti,
    sono persone,

    insultare, offendere per le idee, per le opinioni non condivise,
    usare una dottrina, una tradizione o l’idea di Cristo come una clava,
    non rende nessuno titolato di rispetto o di maggiore dignità.

    Buon Marco,
    se pensi di avviarti su questa china di un modo così gratuito,
    io chiedo agli altri commentatori
    di avere lo stesso rispetto che abbiamo per Gioab.

    24 Aprile, 2012 - 13:09
  63. Fides et ratio

    @Matteo-inc
    Papisti, o tradizionalisti, o i cosiddetti progressisti…

    Fino a quando si dovranno vedere queste etichette?
    Quando finalmente si potrà parlare di cristiani e cattolici?

    24 Aprile, 2012 - 15:07
  64. Leonardo

    «Via De Pedis dalla basilica» sembra un bellissimo nome per una strada. Una di quelle belle intitolazioni di una volta, un po’ bizzarra, che invoglia il viandante a chiedersi perché mai si chiamerà così …

    24 Aprile, 2012 - 16:22
  65. FABRICIANUS

    @FedericoB.

    Ciao Federico, il nocciolo della questione è che parliamo dei primi anni 90…Il De Pedis se non sbaglio è morto nel 1990.
    Lo so che nel passato remoto della Chiesa venivano seppelliti nelle Parrocchie mecenati-peccatori, ma nel 1990 questo secondo me non doveva accadere.
    E’ lo stesso Codice di Diritto Canonico del 1983 a vietare la sepoltura di un laico in una Chiesa, fatta eccezione per papa, vescovi o cardinali.

    A me cristiano-cattolico-peccatore, un efferato criminale deposto in una Basilica mi fa molto male, ma veramente molto male.
    Il giudizio ultimo spetta a Dio, su questo non ci piove caro Federico, e noi abbiamo il dovere del perdono…Vero anche questo.
    Ma non possiamo dimenticare il dovere della giustizia: ecco, io trovo ingiusta la sepoltura del De Pedis in Sant’Apolinnare.

    Un caro saluto,
    F.

    24 Aprile, 2012 - 16:30
  66. FABRICIANUS

    @tonizzo

    Ciao tonizzo, io penso che i segni parlino.
    Certo non è con l’estumulazione del De Pedis che il cristianesimo-cattolicesimo rifiorirà, ma sarebbe un segno davvero importante secondo me, “trasferire” la salma del De Pedis.

    Poi, la domanda è sempre una: ma perchè si è voluto concedere questo tipo di sepoltura a una persona criminale??
    Per noi era un grande benefattore ti rispondono in Vicariato o a Sant’Apollinare, di lui non conoscevamo nulla, sappiamo solo che si prodigava molto con i finanziamenti per la mensa dei poveri.

    Domanda: tutti i grandi benefattori vengono poi sepolti in una Basilica??

    La vicenda De Pedis è qualcosa di molto grande ci riporta al rapporto tra uomo e denaro, tra Chiesa e denaro, tra uomo e clientelismi, tra Chiesa e clientelismi, tra uomo e malaffare, tra Chiesa e malaffare.
    Tema arduo, che forse ci accompagnerà fino al ritorno di COLUI CHE ERA, CHE E’, E CHE TORNERA’.

    Un caro saluto,
    F.

    P.S. Tonizzo, mi è piaciuto il tuo riferimento al dott. Gratteri, vero uomo della giustizia.

    24 Aprile, 2012 - 16:43
  67. Federico B.

    A proposito di sepolture e chiese romane, ieri si sono celebrati a Roma i funerali di Don Giacomo Tantardini.
    Lo ricordo nella preghiera.

    24 Aprile, 2012 - 17:05
  68. Marilisa

    “Nelle chiese è più facile trovare la sepoltura di qualche mecenate peccatore impenitente piuttosto che di un parroco morto in odore di santità.”

    Ecco, caro Federico, questo non è bello per niente.
    Tu fai la quadratura del cerchio, se permetti.
    I peccatori–dici–hanno bisogno di tante preghiere.
    Come no? Tutti siamo peccatori e tutti abbiamo bisogno di preghiere anche da vivi prima ancora di essere morti.
    Non per questo dobbiamo chiedere di essere sepolti in una chiesa.
    Le preghiere si possono fare dovunque, non è necessaria la chiesa. Francamente dubito che chiunque si trovi in una chiesa preghi per chi vi è sepolto.
    È più facile che le preghiere vengano rivolte al Signore e alla Madonna. Anzi, a dire il vero, c’è chi, appena entrato in chiesa, si dirige speditamente verso l’altare del suo Santo “preferito” e solo dopo “si ricorda” di Dio e di Maria.
    Questo solo per dire che molti cristiani dovrebbero imparare ancora qualcosa sul loro essere cristiani.
    Altra obiezione : sei sicuro che “vada poco di moda” far celebrare le messe di suffragio?
    Io, per esempio, pochi giorni fa ho avuto fissata una messa di suffragio per i miei genitori per il mese di luglio, perché fino ad allora non era possibile, tante erano le messe prefissate.
    Ribadisco che vedere la tomba di un bandito in un edificio sacro dà da pensare negativamente sulla Chiesa, tanto è vero che oggi su questo blog si parla proprio di questo, mi pare.
    Non è una questione di perdono o meno. E che il Giudizio spetti solo a Dio lo sappiamo tutti, proprio tutti.
    È, caso mai, che ci si pone tante domande sul perché e sul percome di una sepoltura di un bandito in una chiesa.
    Innanzi tutto prova a metterti nei panni dei parenti di chi è stato vittima di quel bandito. Non credo che metterebbero piede in quella chiesa.
    E comunque penso che la chiesa stessa potrebbe essere visitata perché di un certo interesse da un punto di vista puramente “folkloristico”.

    24 Aprile, 2012 - 17:41
  69. Clodine

    “Via De Pedis dalla Basilica ” ! Ma lo sai che mi piace! C’é pure la particella nobiliare che cade come il cacio sui maccheroni. I posteri potrebbero pensare ad un grande personaggio della Roma papalina di fine 500.
    Chissà, forse qualcosa di nobile questa persona ce l’aveva pure se un cardinale come Poletti e l’Opus Dei, dal quale dipende la basilica e l’attiguo Ateneo della Santa Croce, acconsentì alla tumulazione -udite udite- dietro una sostanziosa offerta di denaro da destinare a opere di carità…..ahhhh…”dimme er Pantheon no’ a Rotonda”, direbbero i capitolini.

    Come ebbe a dire il senatore G.Andreotti-« De Pedis magari non era proprio un benefattore per tutti, ma per Sant’Apollinare sì» eccome !!!

    Ora, stiamo parlando del corpo di un trapassato che sta scontando o, forse, ha già scontato la sua pena..[potrebbe (!) lo spero di vero cuore”Anche se il tuo peccato fosse rosso come lo scarlatto IO lo renderò bianco come la neve” dice il Signore] ma questo non toglie che, di certo, dentro una chiesa NON ci sarebbe dovuto stare, a prescindere. Purtroppo, quando il denaro diventa misura di tutte le cose ed unico obiettivo, tutto degenera…
    Credo sia solo questione di tempo: i resti del “generoso” Renatino saranno traslati sicuramente, speriamo si sollevi il velo sulla fine di Emanuela Orlandi almeno sarà servito a qualcosa.

    Leonardo, ce ne stanno altri due la sopra ..sniff..sniff snifff…pensavo li avresti fiutati…szssszzss…non lo diciamo a tutti dai! ah ah ah ah ah ; ))))

    24 Aprile, 2012 - 18:22
  70. Fides et ratio

    Sono d’accordo! Lo sbatterei fuori senza tante storie e senza troppa dietrologia.
    Gesù si arrabbiò con i mercanti che avevano fatto del tempio una spelonca di ladri; non oso immaginare quanto si arrabbierebbe con chi ne ha fatto un cimitero di assassini.

    24 Aprile, 2012 - 18:45
  71. @Fabricianus, intanto ricambio il saluto e ti ringrazio per l’attenzione. Ma vedi, sai perché la cosa mi fa poco caldo e poco freddo? Perché nella nostra bella Calabria, dove il tasso di massoni è abbastanza elevato in alcune comunità, essi ricevono regolare funerale in chiesa malgrado la scomunica latae sententiae ancora in vigore. Per trent’anni ho assistito a queste scene, coi manifesti funebri “AGADU” squadra-e-compasso a lato di quelli con il classico Ecce Homo o con la Pietà. E la risposta è più o meno la stessa di quella data per De Pedis: ma non possiamo chiedere il certificato a ognuno, e qua e là. Ecco, non mi curo di loro ma guardo e passo. “I préviti, figghiu, pònnu ‘u sbàgghianu. Tu dàssa fàri, ca poi nci la vìdinu cu ‘u Signùri”, come dice mia nonna e come diceva anche mia prozia Anna, buonanima. E te la traduco: “I preti, figlio, possono sbagliare. Tu lasciali fare, poi se la vedranno con Dio”. E’ lo stesso che dico a te, Fabricianus: pònnu ‘u sbàgghian, dàssa fari.

    24 Aprile, 2012 - 20:44
  72. E’ chiaro che i massoni non sono certo accostabili a un feroce assassino come De Pedis. Ma sono scomunicati, se ancora mi ricordo un poco di diritto canonico, e allora o tutti o nessuno. Estumuliamo De Pedis? Bene, niente funerali ai massoni. Niente Comunione ai conviventi perché pubblici peccatori, niente funerali a Morosini per lo stesso motivo e via di questo passo. Ma è cattolicesimo, in questo modo?

    24 Aprile, 2012 - 20:46
  73. Marco

    Buon Matteo,
    non ho bisogno dei tuoi predicozzi.
    Io non ho parlato con te. Ho preso spunto da una tua frase ingenua:”c’è posto per tutti”.
    Ti offende che la definisco ingenua. Come dovrei definirla?
    Mi sembra che in chiesa non ci sia stato posto per Welby o sbaglio?
    Fino a pochi decenni fa non c’era posto per un suicida. E allora, di che parli? C’è posto per tutti, chi?

    Ma torniamo a monte, come si dice.
    Noto da tempo che il sig. Accattoli farebbe meglio ad occuparsi di fatti di vangelo e testimonianze perché è lì che è davvero insuperabile.
    Quando parla di politica o di alcuni fatti di cronaca invece dimostra servilismo, ipocrisia, moderatismo che è opportunismo o vi è molto vicino e davvero rende un brutto servizio alla Chiesa o al Vangelo, perché se è questo il modo in cui un cristiano sta dinanzi a certe cose, ebbene non vi è alcuna distinzione tra un cristiano e un qualunque burocrate di partito.
    Ti faccio alcuni esempi:

    1) abbracciare Cuffaro e non spendere una parola nei riguardi dei suicidi, delle condizioni dei carcerati o di casi abominevoli come Uva, Aldrovandi, Cucchi e altri;

    2) difendere Monti, anzi dipingerlo come un semidio, infallibile quando persino la Corte dei Conti ha giudicato eccessivamente incentrata sul fisco la manovra e quando la complessità della situazione fa sì che lo sguardo si debba allargare a Paesi come Germania, Francia, Spagna per capire le strategie con cui si vuole affrontare la crisi.
    Non è stata ancora detta una parola per i numerosi suicidi tra imprenditori;

    3) definire Bertone un estroverso è una presa in giro, detto da uno che ha l’età e la libertà di Accattoli è un insulto a chi legge. Se non si ha voglia di attaccare o di dire le cose come stanno, si eviti almeno di difendere l’indifendibile;

    4) questa storia della tomba di De Pedis in Santa Apollinare. Perché proprio De Pedis? Perché proprio in Santa Apollinare? Forse quella tomba, di quell’uomo, proprio lì significa qualcosa in più dell’accoglienza a tutti, persino ai banditi (cosa peraltro che non ha nulla a che vedere con il perdono insegnato dalla Chiesa).
    Le spiegazioni che dà negli spilli vanno bene ad un bambino di terza elementare, a chiunque sappia di cosa si sta parlando non possono andare bene e suonano fastidiose.

    Perché vedi, buon Matteo, il sorriso non è sempre gradito. Lo sanno bene i malati oncologici. Se hanno attorno sempre gente che continua a sorridere, a sminuire, a mentire dopo un po’ si stancano e si irritano.
    Lo stesso vale per queste cose.
    C’è gente che ha perso familiari, c’è una nazione che ha perso validissimi servitori. Ecco io penso che il valore della loro testimonianza valga davvero la pena di esser speso per trasmettere l’amore al prossimo e alla giustizia. Abbracci non richiesti, giochetti retorici, tolleranza eccessiva verso i propri risultano ambigui e infastidiscono.

    Un giornalista dovrebbe innanzitutto interessarsi alla verità dei fatti.

    24 Aprile, 2012 - 21:11
  74. Sbagli Marco a personalizzare e a radicalizzare a tutti i costi.

    Una cosa è esprimere una riflessione/commento/opinione,
    altra
    e voler sempre attaccare in modo personale gli altri.

    Spero sinceramente di non farmi coinvolgere,
    e spero che anche altri ne abbiano il buon senso.

    Sono un tranquillo anticasta/clericale
    sia quando espresso dal clero/gerarchico
    sia quando espresso da laici papalini o devoti della tradizioneImmutabile.

    Non è normale per me dire ad una persona che sbaglia.

    Io ho imparato dall’esperienza e dai differenti Vangeli
    a rispettare e ad accogliere tutte le differenze.

    Non ho mai accettato la violenza.

    Ecco uno dei miei tanti difetti.

    Alla violenza rispondo con violenza. Quì sicuramente il Gesù che cerco
    non riesce ad incontrarmi !!!!!

    Allo stesso tempo
    divento aggressivo con chi non rispetta le differenze altrui
    e vuole imporre
    le proprie religiosità, dottrine, filosofie, morali.

    Auguri Marco

    24 Aprile, 2012 - 21:45
  75. Un giornalista, diceva Enzo Biagi che probabilmente di giornalismo ne sapeva più di te, caro Marco, cerca la possibile verità, perché non firma i suoi pezzi con lo pseudonimo Gesù. Detto questo, penso che siccome siamo sul blog di Luigi Accattoli, Luigi Accattoli fa e scrive il cavolo che gli pare e non ne rende conto a te e ai tuoi eroici furori. Ciò assodato, preferisco la moderazione di Luigi che la violenza verbale sessantonttina e fuori tempo – insieme agli insulti – con cui medagli la gente su queste pagine.

    Esprimo solidarietà a Luigi per il vergognoso attacco di cui è fatto segno. E chiedo agli altri amici di prendere posizione su queste accuse invereconde. Meglio cattolici… Accattolici, che esagitati e basta.

    24 Aprile, 2012 - 21:57
  76. FABRICIANUS

    Carissimo Tonizzo,
    grazie, faccio tesoro del tuo proverbio calabrese. La tua Regione,come altre volte ho avuto modo di manifestare, è sempre nel mio cuore. Dopo il mio periodo di servizio civile nella Locride vi ho lasciato un pezzo di cuore. E nell’alto Jonio cosentino vi ho trascorso tante intere Estati.

    Tu poni sicuramente un problema molto serio, ovvero quello dei massoni e dei funerali a loro riservati.
    Questo tema riporta a quanto ti dicevo prima: la vicenda De Pedis ci riporta a qualcosa di più grande, tra cui anche la “commistione” tra Chiesa e massoneria.

    Però hai ragione: i previti dassà fari ca poi nci la vìdinu cu ‘u Signùri”

    Ciao!!!

    24 Aprile, 2012 - 22:04
  77. Buon Luigi,
    io sto attento a non esprimerti nessuna solidarietà,
    so che non ne hai bisogno,
    so che tu non vedi di tali nemici che ti attacchino,
    o ti “faccino” di chissà quali attentati,

    nè sei ragguardevole politico
    che abbisogni
    di rituale solidarietà
    ogni qualvolta
    qualcuno ti contraddica
    o ti contesti
    con modi “inurbani”.

    Ricordo che qualche volta
    hai scritto pressappoco….

    incazzatevi con me e non tra voi….

    (io traduco sempre in lingua “popolare”)

    Invece,
    spesso,
    si vuole coinvolgere a tutti i costi
    tutto il cucuzzaro.

    25 Aprile, 2012 - 9:26
  78. Luigi Accattoli

    Grazie Matteo. E’ come dici: le contraddizioni le metto nel conto come il sole a luglio. Se poi qualcuno insiste, penso che ne abbia bisogno.

    25 Aprile, 2012 - 17:29
  79. Marco

    Buon Matteo,
    grazie per gli auguri.
    Peccato che tu sia andato solo sul personale, senza minimamente entrare negli argomenti che ti ho proposto.

    Recentemente manuel76 ha impostato un discorso con pacatezza e misura. Risultato? Nessuno ha risposto.

    Poi con chi dovrei dialogare? Con quella caricatura di don Camillo che è FedericoB?
    Non è un attacco personale a FedericoB ma è una difesa e un modo per evidenziare che non mi lascio prendere in giro da lui.

    Lo stesso vale per le caricature delle perpetue stile fiorenza. Ma con una donna che parla del papa con stile agiografico quale dialogo si può impostare?

    Poi chi c’è in giro? Ah, ci sono quelli/e che vedono massoni dappertutto, basta che non dicano quello che pensano loro…

    Che dialogo vuoi impostare?

    25 Aprile, 2012 - 17:57
  80. Marco

    Accattoli,

    le sue battute molto “sobrie” non fanno ridere.
    Lei insiste a parlare di fatti gravissimi con quell’atteggiamento bonario da nonnetto con il nipotino che ha tirato la coda al gatto…
    E’ fuori posto il buonismo quando si parla di gentaglia come Cuffaro, De Pedis, Berlusconi, i pedofili…
    La furbizia retorica, il cerchiobottismo irritano quando, senza sapere perché, si vede un libero e anziano giornalista difendere un personaggio come il card. Bertone (Fondazione Toniolo, caso Boffo, acquisto del San Raffaele, rapporti con la CEI e la politica italiana peggiore dal dopoguerra).

    Cosa può fare uno come me che si trova a leggere certe fenomenali acrobazie parolaie, certo chiacchericcio così intriso di pressapochismo e ipocrisia?
    Mandare al diavolo le discussioni.

    Perché? Non perché ne abbia bisogno ma perché così le rimanga in testa che si fatica a comprendere le ragioni del suo equilibrismo e si tende, non solo da parte mia, ad averne abbastanza di questo stile.

    Accattoli,
    né lei né io né la Chiesa siamo tenuti a mostrare come si comporterebbe Dio con un bandito o un corrotto. Dio è Dio e fa quello che gli pare.
    Noi invece, se siamo davvero cristiani, abbiamo il dovere di cercare verità, libertà e giustizia.
    E allora sia pure Misericordia e Perdono per i banditi e i corrotti ma non si confondano mai vittime e carnefici, specialmente da parte di chi ha il potere di scrivere per il quotidiano più letto in Italia.

    25 Aprile, 2012 - 18:11
  81. Marilisa

    Marco, sei talmente incavolato che a volte parti in quarta senza fermarti a pensare un pochino.
    Sai, anch’io sono portata a lasciare da parte la diplomazia e a chiamare le cose col loro nome e le persone col nome che meritano. Anche a me piace essere diretta, come si suol dire.
    Tuttavia, le offese per se stesse sono controproducenti e suscitano reazioni a catena.
    Ci sono parole che andrebbero soppesate prima di essere dette.
    Tutto ciò non tenendo conto del fatto che però non pochi sono facili ad adombrarsi anche per un termine che non vuole essere offensivo e che, invece, viene letto come tale. E non considerando che qualcuno le offese le maschera in varie forme, ritenendo di essere molto intelligente, mentre non lo è affatto. Perché nessuno ha l’anello al naso, io credo.
    Gli equivoci, insomma, stanno sempre dietro la porta.
    Inoltre, sono del parere che le idee debbano essere ben chiare prima di esprimere opinioni su determinate persone.
    Sto parlando in generale, naturalmente.
    Un richiamo a proposito di Manuel76.
    Tu prima hai detto testuale: “Recentemente manuel76 ha impostato un discorso con pacatezza e misura. Risultato? Nessuno ha risposto.”
    Non è vero, Marco. Io ho risposto.

    Auguri anche da parte mia.

    25 Aprile, 2012 - 20:21
  82. Clodine

    Vedi Marco, nulla delle accuse che muovi a Luigi trovo condivisibili. In primis la Chiesa -e non solo,ogni istanza religiosa :dagli ortodossi, all’ebraismo, per passare ai musulmani fino alla più piccola comunità Mormona della Virginia, tutte – è composta da uomini ,e tra questi ci sono i santi e i balordi…
    A me non sembra che Luigi si sia mai addentrato negli ingranaggi dello Stato Vaticano inteso come “piccolo feudo” all’interno del quale, sicuramente, si ravvisa un sistema centralista, di stampo Teocratico, con una sua politica. Le “provocazioni” di Luigi, sollecitano delle risposte ad ampio spettro, che investono problematiche sociali, umane in prospettiva di fede. Non mi sembra si sia mai addentrato negli addentellati, negli ingranaggi della politica di Stato o dei prelati che la esercitano. La politica è scienza dell’opportunismo e del compromesso, dove gli amici sono spesso più ingombranti degli avversari . In questo contesto trovo che Luigi, da uomo sapiente qual’è preferisce non rispondere alle tue domande un tantino capziose, cavillose, semplicemente perché non sono argomento di suo interesse. Al contempo ha L’arte di non lasciarsele fare.

    25 Aprile, 2012 - 20:27
  83. Marco

    Si, anch’io ho risposto a manuel… Noi però la pensiamo già più o meno come lui. Il punto è questo.

    Grazie ancora per gli auguri.

    25 Aprile, 2012 - 20:28
  84. Marco

    Clodine.
    Non c’è nessuna domanda. Io sto esprimendo opinioni riguardo i suoi post, quindi su argomenti scelti da lui: beatificazione GP-II, i corvi, i pedofili, Cuffaro, Monti, De Pedis…

    Mi va benissimo la prudenza, l’ho già detto. Ma prudenza non significa difendere l’indifendibile o aver più riguardo per banditi e corrotti che per la gente onesta e i servitori dello Stato. Non ci possono essere ambiguità in certe cose.

    25 Aprile, 2012 - 20:33
  85. Buon Marco,

    affermare che in un blog si possa esercitare
    il dialogo…

    mi pare una cosa un po’ grossa….

    Io la prendo un po’
    un luogo dove mi esercito a rispettare
    la parola dell’altro,

    anche perchè è un esercizio che ci aveva suggerito
    lo stesso Luigi.

    Esercizio alla libertà della parola.

    Devo dire che è un esercizio difficillimo.

    Se non ti ho capito male
    credo che mi ritrovo tantissimo
    in quei principi di libertà
    la cui infrazione ti fanno incazzare tantissimo.

    E perchè te credi che io m’encazzo de meno ?

    Assolutamente.

    Io sono davanti al monitor,
    scrivo la mia incazzatura,
    e poi…. la rileggo,
    penso alle persone che avrei dinanzi senza alcun paravento de monitor,

    e mi sento che con un volto fisico davanti non sarei capace.

    Cancello e riscrivo,
    cancello righe e riscrivo,
    finchè non vedo scomparsa aggressività

    Con qualcuno nel blog di Luigi purtroppo non ha funzionato.

    In un incontro de visu,
    tento di continuare con sensibilità,
    senza aggredire.

    Quando mi rendo conto che nell’ambito
    della correttezza, educazione,
    l’altro o l’altra rimane irreformabile,
    o non ascoltare minimamente,

    prendo coscienza che la mia parola è estremamente inutile,
    divento remissivo,
    attendo che diminuisca il fervore…

    Ho un amico carissimo,
    un’amicizia che si perde nel tempo…
    è un po fascistone,

    mi ricordo che ai tempi di Ustica mi disse che per motivi di vantaggio di Stato
    potesse essere ragionevole anche la morte degli innocenti.
    Avevo il sangue alla testa,
    ma non avevo nessuna voglia di perdere un’amicizia
    di una persona
    che nel concreto si è dimostrato sempre onesto nel lavoro,
    nell’amicizia,
    sempre disponibile a chi gli chiede una mano,
    oltre alla sua famiglia assiste i genitori anziani,
    e due familiari con handicap mentale.

    Forse per una opinione politica (che mi fa soffrire),
    io dovrei rinunciare al dono pluridecennale della nostra amicizia ?

    Nella vita reale
    non posso litigare con la vecchina
    che ha attacchi di nostalgia,
    perchè quando era giovane (!!!)
    si potevano tenere le chiavi alla porta…
    i treni arrivavano in orario…
    e non si metteva in dubbio che tutti dovevano essere cristiani…

    Sono sconvolto
    nel vedere
    che questi pensieri da vecchine
    anche in modo ossessivo,
    le hanno taluni
    pseudogiovani del’64,
    giovani del ’75,
    giovani dell’86…..

    Occorre una grande opera paziente,
    non fermarsi nell’essere levatrici
    della cultura alla libertà,
    della cultura alla solidarietà

    Io credo che Gesù
    possa agire meglio
    attraverso la libertà e la solidarietà degli uomini,
    che non
    attraverso dottrine, tradizioni e dogmi.

    Buon Marco,
    abbi misericordia,
    talvolta una sana ironia aiuta…

    25 Aprile, 2012 - 20:34
  86. Grazie, Matteo

    25 Aprile, 2012 - 21:23
  87. Fides et ratio

    @matteo

    Io credo che Gesù possa agire meglio attraverso la libertà e la solidarietà degli uomini, che non attraverso dottrine, tradizioni e dogmi.

    Perché, pensi forse che dottrina, tradizione e dogmi ostacolino la libertà e la solidarietà?

    Se è così, io credo sia piuttosto il contrario: credo che la riduzione della religione a libero pensiero e solidarietà finiscano proprio per limitare libertà e carità impedendo a Cristo di manifestarsi per Salvatore del mondo come egli è.

    Inoltre, permettimi di dissentire con quel sarcasmo sulle vecchine, da molte delle quali sia io che te avremmo molto da imparare.

    26 Aprile, 2012 - 8:25
  88. Leonardo

    Avrei una curiosità, visto che matteo-inc. ha messo gli avventori a parte dei segreti della sua officina scrittoria («cancello e riscrivo … »): perché va a capo ad ogni piè sospinto?

    26 Aprile, 2012 - 10:50
  89. Marilisa

    Fides, provo a risponderti io : dottrine, tradizioni e dogmi vanno proposti, non imposti.
    Gli uomini liberi, proprio perché tali, ascoltano e riflettono. Quando sono convinti accettano. Non devono farlo a priori.
    Cristo, ovvero lo Spirito Santo, si manifesta a tutti, prescindendo dalle dottrine, dai dogmi, dalla fede etc…
    Cristo è nel volto di tutti gli esseri umani, soprattutto dei derelitti.
    E quando si prova pietà e si compartecipa , i dogmi, le tradizioni e le dottrine sono superflui.

    26 Aprile, 2012 - 11:36
  90. Fides et ratio

    @Marilisa
    dottrine, tradizioni e dogmi vanno proposti, non imposti.
    Certo, ci mancherebbe altro! I tempi di Torquemada sono passati da un pezzo.

    Cristo, ovvero lo Spirito Santo, si manifesta a tutti, prescindendo dalle dottrine, dai dogmi, dalla fede etc
    E chi lo dice?

    Cristo è nel volto di tutti gli esseri umani, soprattutto dei derelitti.
    E quando si prova pietà e si compartecipa , i dogmi, le tradizioni e le dottrine sono superflui.

    E chi lo dice?

    Se a dirlo sei tu, questo è un tuo rispettabilissimo e liberissimo punto di vista. Ma non è certamente il punto di vista della Chiesa Cattolica.

    26 Aprile, 2012 - 12:15
  91. Federico B.

    @Marilisa
    Se Cristo e/o lo Spirito Santo si manifestano a tutti, a cosa serve la Chiesa?

    Siamo all’anarchia relativista “illuminata”. Aggiungendoci un po’ di sano buonismo solidaristico che non passa mai di moda (Cristo nel volto dei derelitti, il resto non conta) ecco che abbiamo trovato la base ideologica “veltroniana” che manca al PD!
    Scrivilo pure a Bersani, ma non chiamarlo cattolicesimo, al massimo è MARILISISMO.

    @Marco,
    sta pur certo che Don Camillo non starebbe a perdere il suo tempo con un bolscevico imberbe come te. Ti darebbe una bella “ripassata” di catechismo alla sua maniera, togliendoti la voglia di ripetere offese e bestialità. Di fronte a certi elementi, l’unica pedagogia che funziona è proprio quella di Don Camillo!

    26 Aprile, 2012 - 12:48
  92. Clodine

    Vedi Fides, di mostruosità e assurdità mastodontiche appena lette qualche post sopra, proferite senza innescare la materia grigia -ma forse perché tale materia grigia è totalmente priva di discernimento- sono state proferite anche da coloro, purtroppo ,ahinoi, nelle cui mani Gesù ha affidato il compito di trasmettere il Sacro Deposito della fede. Personaggi, sacerdoti compresi, che han sdottoreggiato perseguendo l’intento di fare del sacrificio della Croce una regalìa da distribuire ai porci e ai cani. E ci stupiamo se certe idiozie hanno attecchito e continuano a seminare scempiaggini, tra il Popolo di Dio? Nella Chiesa!? Parole che gridano vendetta al cospetto di Dio. Non c’è una sola corrispondenza scritturistica che asserisca uno sproloquio del genere.
    Anzi , probabilmente chi proferisce certe bestialità ignora che la Divina Tradizione non nasce affatto dal patrimonio delle verità della chiesa per
    g e n e r a z i o n e s p o n t a n e a. E neppure dalla mente fertile di qualche teologo o pastore né, in ultima istanza, dalla Scrittura; Proviene da un pronunciamento ufficiale della Chiesa per bocca di Cristo stesso. E non credo possa esserci guida più certa. !

    “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà”. Giovanni 16,12-15

    Cosa vuol dire se non che da Lui stesso,poiché il tempo era compiuto e aveva ancora molte cose da insegnare, viene dato l’ordine di TRASMETTERE, e agli apostoli il compito di annotare, ricordare [fonti] le esperienza delle prime comunità. Nella misura in cui cercavano di imitare Gesù, di interpretare ed applicare la sua Parola alle varie circostanze della vita poiché : “Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà”-“Dove c’è lo Spirito del Signore, lì c’è libertà” (2Cor 3,17).E’ vero! Ma la libertà è non mai scissa dalla parola di Dio -Scrittura-Trasmessa alla Chiesa per Tradizione dagli Apostoli. . Una accomuna l’altra in una logica connessione.
    Ohh…Signore!! Fino a quando!!!….Miserere nobis Domine!

    26 Aprile, 2012 - 13:48
  93. Clodine

    Grande FedericoB !

    26 Aprile, 2012 - 13:51
  94. Federico B.

    Grazie, troppo buona.
    Sinceramente adesso comincio a temere cosa sarà capace di tirare ancora fuori la “Supervigilante”…

    26 Aprile, 2012 - 14:40
  95. Sempre voglia di far la guerra !!!!

    Come fare a chiamare un tizio Fides et ratio ?

    Ma pensi che io mi stavo rivolgendo a te?

    Io a Marco scrivevo e tu che centri ?

    Hai bisogno dei tuoi dogmi, dei tuoi pregiudizi ?
    Hai bisogno delle tue tradizioni, delle tue superstizioni ?

    Sono forse venuto a rubartele ?

    Allora vivici in pace con le tue,

    e lascia agli altri la libertà di vivere
    la propria personale sequela.

    Nessuno è stato mai ricattato da Gesù,
    chiunque si è potuto liberamente avvicinare a Gesù,
    e Lui steso nessuno ha rifiutato,

    non comprendo perchè mi vuoi imporre il tuo percorso.

    Io scrivo della mia esperienza di cammino.

    Tu non hai titolo per giudicarla o per entrarvi.

    26 Aprile, 2012 - 16:26
  96. marta09

    …. e la guerra continua ….

    26 Aprile, 2012 - 16:40
  97. Fides et ratio

    Datti una calmata, moretto!

    Per me, puoi andare dove vuoi e pensarla come vuoi e mai mi sognerei di impedirtelo.

    Ma se ti viene concesso di scrivere i tuoi versi
    lascia che gli altri facciano i commenti che credono
    e che intervengono dove e come credono!

    E lascia che sia il nostro ospite a decidere se e come uno possa commentare.

    Se vuoi scambiare messaggi privatamente usa l’email o il piccione viaggiatore.

    Quindi, bello di mamma, mettitela via perché fino a che mi sarà concesso ti commenterò quando e come mi pare!

    26 Aprile, 2012 - 16:47
  98. Fides et ratio

    E’ curioso vedere come questi podisti predicatori del libero pensiero si inalberano, se qualcuno osa commentare e dissentire da quello che scrivono. Non sia mai detto!

    E ti chiedono “Ma tu che vuoi”, “che c’entri?”, “Chi ti vuole?”, “Stattene zitto!”.

    Mah!

    26 Aprile, 2012 - 17:10
  99. @ Mah

    Bravo il guerriero !
    hai messo fuori la spada.

    Dunque la guerra ti eccita !

    Fantastico!!!!!

    Cristo è risorto ! Allelujaaaaa
    Zac!

    fuori la spada !

    Anvedi !

    Io che ti predico il libero pensiero ?
    a chi ?
    a te????

    Suvvia stiamo allegri.

    Che bisogno ce ne dovresti avere ?

    Io piuttosto ho bisogno di esercitarmi nella libertà,
    per affrancarmi dalla schiavitù
    di dogmi e tradizioni e schemi e buffonate di costume e schizzofrenie di moralismi d’accatto,
    che ancora vagano tra i miei poveri e stanchi neuroni.

    Roba che certo uno come te,
    grazie a Dio non ne ha bisogno.

    Io non voglio essere schiavo nemmeno di Gesù Cristo,
    visto che lui vuole solo uomini liberi.

    D’altronde
    come si fa a chiacchierare con uno che non ha nemmeno un nome,
    uno che si chiama con il titolo di una sonnolenta enciclica…
    se questo è un uomo….

    26 Aprile, 2012 - 18:13
  100. chissà se legge anche con fede o con ragione,
    ma se non sei nemmeno capace
    vedere che non scrivo in versi,

    o la fede
    o la ragione,

    qualcuno sta a spasso ! 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

    26 Aprile, 2012 - 18:15
  101. Fides et ratio


    Io piuttosto ho bisogno di esercitarmi nella libertà, per affrancarmi dalla schiavitù
    di dogmi e tradizioni e schemi e buffonate di costume e schizzofrenie di moralismi d’accatto, che ancora vagano tra i miei poveri e stanchi neuroni.

    Si nota, si nota!
    ;-(

    26 Aprile, 2012 - 19:14
  102. Per questo sento una grande empatia per te
    forse insieme a te i neuroni riprendono vita,
    quella dei catafalchi dove celebrano i tradizionalisti …. 🙂 🙂 🙂

    26 Aprile, 2012 - 21:20
  103. Marilisa

    Eccoli di nuovo all’assalto quelli “con la materia grigia innescata”.
    Ti discosti dai loro pedissequi ( nel senso di “non ragionati”). convincimenti e subito ti si rivoltano contro. Roba da ridere. O da farti piangere.
    Federico, non mischiare religione e politica. Non fare un fritto misto, per favore. Diventi ridicolo e basta.
    Prova una volta soltanto a pensare con la tua testa, senza attaccarti ai soliti luoghi comuni.
    La Chiesa, caro Federico, serve a chi crede in Gesù Cristo, Uomo e Dio, e a chi si adopera per diffonderne il Verbo, per darne l’annuncio a tutte le genti.
    Ma non tutti ci credono, non l’hai ancora capito?
    E il non avere fede non è una colpa, mettitelo bene in testa. Anche questo ti è difficile da capire?
    A me questo lo dice il mio semplice ragionamento ancor prima di averlo letto da qualche parte. Perché la fede è un dono che purtroppo non tutti hanno avuto.
    Ma tu conosci le formulazioni del Vaticano II ? A me sembra di no. Informati, per non restare ancorato ad una religiosità antiquata, incredibile in un uomo giovane.
    E non tacciarmi di “anarchia”, caro pivellino dalla religiosità ottocentesca.
    A quale scuola di preti “non relativisti” sei stato educato?
    Quei preti che affermano che al di fuori della Chiesa non c’è salvezza? E tu ne sei convinto? E tu dai loro credito?
    Rifletti, rifletti ancora; metti in moto il tuo rispettabile cervello.
    Ti sembra davvero che si possa perdere nel nulla un atto di carità compiuto da chi non crede verso un derelitto, nel cui volto c’è il volto di Gesù Cristo, anche se loro non lo percepiscono?
    Ecco, per tali non credenti dottrine, tradizione e dogmi “sono superflui”–lo dico anche a te, Fides– a meno che non si sentano chiamati da Dio (l’iniziativa è sempre di Dio) ad approfondire un discorso religioso in chiave cristiana.
    Fides, tu dici : “Se a dirlo sei tu, questo è un tuo rispettabilissimo e liberissimo punto di vista. Ma non è certamente il punto di vista della Chiesa Cattolica.”
    E tu sei sicuro che non sia il punto di vista della Chiesa cattolica, o parli perché ti danno fastidio le opinioni di chi ha sopravanzato le posizioni rigide di una Chiesa d’altri tempi?
    Anche a te rivolgo l’invito di informarti maggiormente sul Vaticano II, che fu indetto–te lo ricordo– per mettere in moto un’azione di rinnovamento della Chiesa, dopo novant’anni dal Vaticano I e ben quattrocento anni dal concilio di Trento, le cui norme erano ancora presenti nella vita ecclesiastica. Pensa che muffa nella Chiesa.
    Papa Giovanni XXIII audacemente lo mise in atto per distoglierla dall’immobilismo e dalla staticità, mostrando il vero volto di Cristo e della Chiesa e rendendo l’annuncio evangelico più comprensibile agli uomini d’oggi.
    Invece ancora ci sono quelli che la considerano come fosse un museo.
    E mi fanno tanta, ma proprio tanta rabbia.

    26 Aprile, 2012 - 21:34
  104. Marilisa,
    il tuo soffio si perde….

    ricordavo di quegli idoli di argilla,
    hanno occhi e non vedono
    hanno orecchi e non sentono.

    Ma anche quegli idoli fanno parte della vita
    di questa nostra Chiesa di popolo.

    Io per me
    provo a relativizzare…..

    Scusa se mi sono intromesso
    ma una serena risata
    abbatte gli idoli
    e
    forse brucia l’arroganza dei Savonarola di oggi….

    troppo abituati a fissare gli occhi
    sulle fiamme dell’inferno,
    che la loro stessa vita
    sa di zolfo e di bruciato.

    26 Aprile, 2012 - 22:04
  105. Gioab

    @ Marilisa
    “Fides, provo a risponderti io : dottrine, tradizioni e dogmi vanno proposti, non imposti.”
    Avrebbe dovuto dirlo a Giordano Bruno e al povero Galileo. Loro ci avrebbero creduto davvero !
    Magari se incontra qualche strega appesa e bruciacchiata lo dica anche a lei.

    26 Aprile, 2012 - 23:00
  106. Gioab

    Già l’INquisizione proponeva e offriva cioccolatini allatte ai dissenzienti per farseli amici, poi gli offriva le “pere” meccaninche per aiutarli se non andavano bene di corpo !

    26 Aprile, 2012 - 23:02
  107. Fides et ratio

    Neuroni stanchi, fischia se sono stanchi!
    Ne esce una poesia esilarante, come quella dei poeti ubriachi d’assenzio.

    27 Aprile, 2012 - 6:43
  108. Clodine

    IL relativismo è come un mendicante vestito color porpora, che la gente ignorante scambia per un re!!

    27 Aprile, 2012 - 9:09
  109. Clodine

    Che bello!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

    27 Aprile, 2012 - 9:59
  110. Federico B.

    Carissima Marliisa,
    la Chiesa non è solo la famiglia dei credenti, con regole e spazi solo per i familiari. La Chiesa è uno strumento di salvezza per tutti, per sempre.
    Vogliamo pensare che il Signore dicendo a San Pietro “pasci le mie pecore” stesse esagerando? Ha mai esagerto Gesù?
    Capisco che in una logica relativista la Chiesa sia un orpello inutile, tanto basta la coscienza individuale (così com’è, senza formazione, educazione: coscienza selvatica, naturale) a salvare le anime: la Chiesa svolga un ruolo manageriale, coordini le opere caritatevoli e la solidaietà, sostenga i missionari e istruisca i seminaristi. E basta, non disturbi troppo le coscienze dei poveri cristiani. Già, ma quest’idea va bene per i protestanti, non per i cattolici. La Chiesa Cattolica è molto di più.
    Rispondo alle tue domande sulla carità dei non credenti, facendo riferimento alle parole di una persona che conosce bene il Vaticano II.
    Nell’udienza generale del 25 aprile il Papa ha detto che la carità senza preghiera (senza fede) è mero “attivismo”: perché non si riduca a semplice umanitarismo, nella carità deve sempre «essere presente anche la contemplazione di Dio. Non dobbiamo perderci nell’attivismo puro, ma sempre lasciarci anche penetrare nella nostra attività dalla luce della Parola di Dio e così imparare la vera carità, il vero servizio per l’altro, che non ha bisogno di tante cose – ha bisogno certamente delle cose necessarie – ma ha bisogno soprattutto dell’affetto del nostro cuore, della luce di Dio».

    Per inciso, la mia formazione “ottocentesca” è assolutamente in sintonia con il mio Arcivescovo, S. E. Mons. Paolo Rabitti, e il suo amatissimo predecessore, il Card. Carlo Caffarra. E tanta Azione Cattolica.
    E tu? Chi ha inciso così tanto nella tua formazione cattolica? Chi ti ha aiutato ad essere così “aperta”? Chi ti ha convinto ad avere tanta sicurezza nel tuo intuito, nella tua sensibilità, nel tuo “rispettabile cervello”?
    Lascia perdere il marilisismo e prova ad accostarti con spirito nuovo al cattolicesimo insegnato dalla Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica.

    27 Aprile, 2012 - 10:25
  111. Da quando ho scoperto cosa gli altri intendono per relativista
    io mi sento profondamente relativista.

    La coscienza della mia ignoranza
    è il motore primo della mia ricerca della verità di Xr,
    che
    non si identifica mai in quelle assolute proclamate degli uomini,
    anche quando si azzardano a parlare a Suo nome.

    Le verità degli uomini solo solo ombre platoniche
    della verità divina.

    La gerarchia per secoli ha relativizzato il vangelo in funzione dei propri interessi di potere, di prestigio,
    ora si è incamminata su questa novella guerra,
    nel bisogno che in tanti hanno di trovare a tutti i costi nemici
    rimasti orfani del comunismo.

    Quando la gerarchia crea nemici da perseguitare,
    io sono tra quei nemici creati.

    Negli anni ’70 i cattolici erano presi in giro, beffeggiati,
    quello era il mio posto,
    ora
    è il contrario,
    papisti e integristi beffeggiano e perseguitano
    chi non la pensa come loro.

    Il mio posto non è mai dell’opportunista.

    @ quello de fede e ratio
    che d’ora in poi chiamero’ Antonio,
    probabilmente figlio spero spirituale di Antonio Livi.

    La mia diferenza con te
    è che io riconosco i miei neuroni,
    io riconosco i miei limiti,
    cosa
    che a te non potrà mai accadere…
    essere perfettissimo
    che pensi di avere il dovere di insegnare a tutti,
    dire agli altri come deve essere la loro personale fede.

    Interessante come abbracci il sentimento di guerra…
    daiiii
    hai trovato il tuo nemico !!!!!!

    Hai preparato la catasta di legna ?
    il cerino ?

    27 Aprile, 2012 - 10:37
  112. Federico B.

    Caro Matteo,
    vorresti gentilmente spiegarci cosa intendi tu per “relativismo” e “relativista”?
    Se diamo significati diversi alle parole, come possiamo capirci?

    27 Aprile, 2012 - 10:53
  113. Fides et ratio

    Le verità degli uomini solo solo ombre platoniche della verità divina.

    E poi dice che i suoi non sono versi! L I R I S M O P U R O !

    Caro Matteo-inc…azzato, se credi veramente che a me possa interessare di fare la guerra con te, o perdere ulteriore tempo a continuare a rispondere ai tuoi poemi epici, ti sbagli di grosso!

    Non sarò certo io a disturbare la tua vena artistica, così bisognosa di esprimersi.
    Stammi bene e … riposa i tuoi neuroni stanchi e suscettibili.

    Un abbraccio,
    Antonio.

    27 Aprile, 2012 - 11:24
  114. Marco

    Federico,
    spiegacelo prima tu che intendi per relativismo.

    27 Aprile, 2012 - 11:27
  115. Buon Federico,
    di grazia
    e perchè dovrei essere io a dare spiegazioni.

    Che facciamo ?

    si inventa un nemico,
    e poi gli si chiede che spieghi l’invenzione altrui ?

    Acc che esilaranti.

    Buon Antonio,
    allora non mi hai mai letto quando sono incazzato,
    non sai nemmeno leggere i commenti…

    non pare che io sia suscettibile,
    non mi frega nulla,
    ma mi rendo conto che mi diverte
    giocare a questa guerra che ritualmente metti in campo.

    Spero solo che ci siano delle regole da rispettare!

    Hai inventato anche quelle ?

    Coraggio divertiti !
    Accendi gli altri cerini
    che la catasta di legna aspetta !

    Daiiiii
    voglio diventare anche io un martire….
    voglio essere il “callisto” della situazione….

    27 Aprile, 2012 - 13:44
  116. Callisto = il più bello, bellissimo (dal greco)

    E allora, Matteo, un po’ di modestia cristiana suvvia!!!
    O posti la tua foto, o è lecito chiedersi chi ti credi di essere!!!

    Ovviamente scherzo.
    E’ per sdrammatizzare, uomini. Datevi pace.

    27 Aprile, 2012 - 13:51
  117. Fides et ratio

    Ciao, Nico.
    per me è sempre pace. Figurati se non ci possa essere pace con questo nostro povero Callisto all’amatriciana, così turbato per un commento non gradito; al punto da rischiare seriamente l’estasi lirica…, che, come purtroppo ben sappiamo può portare alla ….cecità.

    27 Aprile, 2012 - 14:15
  118. Federico B.

    @Matteo,
    non avevo intenti polemici, mi domandavo solo cosa intendi tu per relativismo.
    Per iniziare a capirci e per rispondere a Marco, propongo una riflessione proposta da Massimo Introvigne in una Conferenza tenuta a Forlì nel mese di marzo sul magistero di Benedetto XVI.

    Il relativismo, richiamando anche la lezione di San Tommaso d’Aquino, è anzitutto “un male morale, un vizio della volontà” che – segnata dal peccato originale con cui nasce e, poi, dalle diverse forme di peccato sociale organizzato – diventa progressivamente incapace di distinguere il vero dal falso e il giusto e dall’ingiusto. Un possibile argine può essere però trovato in una rinnovata fiducia nelle possibilità della ragione umana di conoscere la verità, che esiste ed è accessibile a tutti gli uomini di buona volontà.
    Nella Spe salvi, il Papa distingue bene tra ragione e volontà individuale. E’ il primato di quest’ultima che fa venire meno ogni minima certezza di oggettività al sapere comunemente inteso.

    Conclusione del Prof Introvigne:
    Sostenere che la morale è relativa, ovvero dipende dalle circostanze spazio-temporali, e poi lamentarsi per l’immoralità dilagante della società in cui si vive è una chiara contraddizione in termini. Anche i diritti umani sono diventati opinabili, così opinabili che persino vita e morte non sono più princìpi sentiti come vincolanti.
    Benedetto XVI sostiene che una volta negata l’esistenza della verità è facile cadere nella trappola per cui la ragione sarà di chi, di volta in volta, urlerà più forte, possiederà le armi più potenti o semplicemente prenderà più voti. Ma così, come dimostra ad esempio la legalizzazione dell’aborto procurato in quasi tutti i Paesi europei, non si fa altro che attuare una dittatura del più forte a danno del più debole, che proprio in quanto debole non può ribellarsi. E’ una vera e propria dittatura invisibile: la dittatura del relativismo.

    27 Aprile, 2012 - 14:17
  119. Federico B.

    @Marilisa,

    «Dovrebbe essere finalmente chiaro che dire dell’opinione di qualcuno che essa non corrisponde alla dottrina della Chiesa cattolica non significa violare i diritti umani. Ciascuno deve avere il diritto di formarsi e di esprimere liberamente la propria opinione. La Chiesa con il Concilio Vaticano II si è dichiarata decisamente a favore di ciò e lo è ancora oggi. Ma ciò non significa che ogni opinione esterna debba essere riconosciuta come cattolica. Ciascuno deve potersi esprimere come vuole e come può davanti alla propria coscienza. La Chiesa deve poter dire ai suoi fedeli quali opinioni corrispondono alla loro fede e quali no. Questo è un suo diritto e un suo dovere, affinché il sì rimanga sì e il no no, e si preservi quella chiarezza che essa deve ai suoi fedeli e al mondo».
    (Benedetto XVI, allora cardinale Ratzinger, in un’omelia pronunciata a Monaco nel dicembre 1979).

    27 Aprile, 2012 - 14:41
  120. Buon Antonio,
    me l’immaginavo,
    che per te “callisto”
    era come i cavoli a merenda…

    E’ vero Antonio,
    sono povero.

    Me ne devo vergognare ?

    Vuoi che versi qui pubblicamente in pianto ?

    Veramente credi che tu mi turbi ?

    Acc, è vero
    non leggo più da vicino,
    e ogni volta che leggo non sopporto debba mettermi gli occhiali.
    mah!
    daiii
    dici che divento cieco per l’estasi!
    Pensa!

    Credevo fosse per taluni momenti di autocompiacimento….

    Allora que’ preti della mia infanzia
    sbagliavano !

    Oh! my God !

    @ Nico,
    vedi
    per tanti uomini,
    la dinamica della loro dialettica
    è ancora quella del fallo,
    come da ragazzini,
    stanno sempre lì,
    a competere sulla lunghezza…..

    27 Aprile, 2012 - 14:42
  121. Mi sembra che stiamo toccando inarrivabili vertici poetici.
    Ma dato che il post sulla poesia è un altro
    suggerisco molto amorevolmente di darci un taglio.

    E sennò fate un po’ come vi pare, ma ricordate:

    “Ogni parola scritta è una leggenda – e questo endecasillabo ci basta”

    27 Aprile, 2012 - 14:48
  122. Buon Federico,
    mi fa piacere che mi ripeti
    quanto io conosco.

    Grazie del tuo impegno.

    Purtroppo,
    non mi bastano risposte autoreferenziali
    di insigni professori.

    Io credo legittimo pormi ulteriori domande
    come normalmente faccio.

    Nella mia cultura cattolica,
    il peccato originale
    ha una definizione indiscutibile
    eppure oggi trovo
    che faccia acqua da tutte le parti.

    Da qui tutti i discorsi che trovano sorgente
    nel peccato originale
    probabilemente peccano di presunzione.

    Non mi pare che l’annuncio di Xr,
    si basi fondamentalmente sul peccato originale….
    ma
    senza dubbio
    è un “peccato”
    che fa tanto comodo… 🙂

    Grazie dell’interessamento

    27 Aprile, 2012 - 14:56
  123. Fides et ratio

    Hai ragione Nico… a questo punto la telenovela è oltremodo noiosa.
    Spero di non cadere più in questa trappola.
    Grazie.

    27 Aprile, 2012 - 15:03
  124. Federico B.

    @Matteo,
    ma se intendiamo grosso modo la stessa cosa, perchè allora scrivi
    “da quando ho scoperto cosa gli altri intendono per relativista”?

    27 Aprile, 2012 - 15:14
  125. E’ vero, Nico,
    anche io non voglio caderci,
    sono appena uscito da una discopatia che già mi ha fatto passare tanto tempo a letto !
    Grazie

    27 Aprile, 2012 - 15:18
  126. Federico, benedetto fratello !

    Può essere che io non creda vero in assoluto quello che gli altri da me intendano ?

    D’altronde
    nella stessa gerarchia della Chiesa di Xr. la relatività è un dato che scaturisce sin dai primi giorni della storia.

    Non sono trascorsi nemmeno 200 anni dalla Pasqua celebrata da Xr.
    eppure due uomini affermano cose diverse
    ma per ciascuno di loro in fede vere,
    divengono ……papa,
    l’uno è un rigido della madonna,
    l’altro cerca di trovare ciò che unisce, cerca la conciliazione.

    Ma le comunità cristiane di Roma, con questo caso, vedono per la prima volta nella storia due uomini, due bravi cristiani, che sono eletti nello stesso tempo papa.

    La Storia è maestra.

    27 Aprile, 2012 - 15:41
  127. Marilisa

    Nico, mi dispiace ma non posso tralasciare di rispondere a Federico.
    Tu non leggere se vuoi, ma– credimi– le provocazioni richiamano risposte.
    Buon Federico (direbbe qualcuno, dato che i “buon” qui si sprecano), la tua “materia grigia” ( come ama definirla qualcuno di qui) è–senza offesa– innescata in retromarcia. Ma proprio retro retro.
    Perdonami, ma quando leggo le tue parole, e quelle di qualcun altro, sento subito quell ‘odore sgradevole di muffa della Chiesa ante Concilium, di cui parlavo ieri sera.
    La mia Chiesa cattolica è quella “viva” post Concilium.
    Federico, mi spieghi perché mi proponi queste parole: “la Chiesa non è solo la famiglia dei credenti, con regole e spazi solo per i familiari. La Chiesa è uno strumento di salvezza per tutti, per sempre.”
    Io ho forse mai detto il contrario? A me proprio non pare.
    Mi fai ridere: nella tua smania di farmi obiezione, sbagli direzione.
    Figlio caro, non affrettarti a controbattere. Vedi un po’ di restare in tema.
    La Chiesa del dopo Concilio non è “relativista”, bello mio.
    E non lo sono io che ad essa mi attengo.
    Io, grazie a Dio, ho conosciuto per lo più preti in sintonia con il C.V.II. Quando mi capita di incontrarne qualcuno “retro”, ascolto e mi rammarico pensando alla stupidità di chi ha messo radici in un passato ecclesiale che ha fatto a meno del “vero volto di Dio e della Chiesa”.
    Brutta cosa la nostalgia! Brutta cosa sentirsi in peccato perché non si coltiva l’immagine perversa di un Dio arcigno e pronto a coglierti in fallo per castigarti.
    Se non ti ha convinto quel che io ho detto ieri a proposito della Chiesa rinnovata in tutto e per tutto dal Vaticano II, non so che farci.
    Per quanto attiene alla carità, ritorno su ciò che ho già detto.
    Se una persona non ha fede ( e non è una colpa), non può esserci “contemplazione di Dio”, è evidente.
    Tuttavia, nel momento in cui aiuta il prossimo perché sente il richiamo della coscienza ed è portato a fare del bene, non si tratta di semplice attivismo.
    Infatti la voce della coscienza è Trascendenza ( come disse una volta papa G.P.II, vale a dire “voce di Dio”), per cui quell’ azione è atto di carità. I tuoi preti riconoscono questo o no?
    La parola “attivismo” ha ben altro significato.
    Questo vale per quelli che professano altre religioni e per gli agnostici e i non credenti.
    Per quanto riguarda la Chiesa cattolica e le altre religioni, ricordo che il catechismo dice testualmente che « tra esse c’è un legame dato anzitutto dall’origine e dal fine comuni a tutto il genere umano.
    La Chiesa cattolica riconosce che quanto di buono e di vero si trova nelle altre religioni viene da Dio, è raggio della sua verità, può preparare all’accoglienza del Vangelo e spingere verso l’unità dell’umanità nella Chiesa di Cristo.»
    E sulla coscienza lo stesso catechismo si pronuncia così : « la coscienza morale, presente nell’intimo della persona, è un giudizio della ragione, che al momento opportuno ingiunge all’uomo di compiere il bene e di evitare il male. Quando ascolta la coscienza morale, l’uomo prudente può sentire la voce di Dio che gli parla.»
    Qui non si fa distinzione fra cristiani e non cristiani.
    Mi sembra che basti ed avanzi.
    Studia il catechismo, Federico.
    Studiate il catechismo, voi tutti che siete soliti pontificare dall’alto della vostra dietrologia.

    iamano risposte.

    27 Aprile, 2012 - 16:42
  128. Marilisa

    Come al solito, un refuso della mia capricciosa tastiera.

    27 Aprile, 2012 - 16:47
  129. Marco

    Caro matteo-inc.
    mi spiace per i tuoi problemi discali.
    Forza e coraggio!!!

    Alla disperata ricerca di qualche emozione,
    han bisogno di un nemico per radunarsi sotto un bandierone,
    che di volta in volta chiaman tradizione, lex naturae o tutela dell’embrione. Ovunque vedendo complotti di massoni, giudei e culattoni,
    costoro per tutelar le cristiane radici italiche votan Berlusconi (!)
    Non accorgendosi del vuoto a loro interno,
    perciò meritando solo disprezzo e scherno!

    27 Aprile, 2012 - 16:55
  130. Marco

    Ho limato.

    DISPERATA RICERCA DI QUALCHE EMOZIONE – Sonetto libero e moderno.

    Alla disperata ricerca di qualche emozione,
    han bisogno di un nemico così da radunarsi sotto un bandierone,
    che di volta in volta chiaman tradizione,
    lex naturae o difesa dell’embrione.
    Ovunque vedendo complotti di massoni, giudei e culattoni,
    per tutelar le cristiane radici italiche han votato Berlusconi (!)
    Non prendon atto del vuoto a loro interno
    e meritan solo disprezzo, pernacchio e scherno!

    27 Aprile, 2012 - 17:17
  131. Federico B.

    @Marilisa,
    prendiamo atto che non sei in sintonia con Benedetto XVI.
    Accolgo il tuo invito a studiare il Catechismo, ma tu ascolta il Papa.

    Non ho mai detto che la Chiesa post Concilio Vaticano II sia relativista. Non lo è. Lo sono alcuni cattolici che dicono di ispirarsi allo spirito del Concilio, ma si limitano ad una visione del tutto personale, relativa appunto, anche del Concilio stesso.

    27 Aprile, 2012 - 17:38
  132. Ti ringrazio Marco per l’incoraggiamento.

    Il Web ha dato la stura a quelle persone che una volta si sarebbero vergognati
    dei loro desideri di imporre oblighi per piaceri formali e rituali.

    Dalla fine degli anni ’60 costoro erano rifugiati nei sottoscala…
    terrorizzati dalla liberalizzazione del pensiero.

    Dagli anni ’90 hanno ripreso aria soprattutto anche grazie al web che ha permesso loro di avere uno strumento nuovo per rendersi visibili e contaminare con il senso del malessere.

    Insperata fortuna l’arrivo di un indubbio grande uomo,
    che con la simpatica gestualità,
    che con la parola a braccio bucava il video,
    con l’entusiasmante capacità di intercettare gli entusiasmi giovanili, ma solo gli entusiasmi,
    ha tenuto in ombra il vero laboratorio vaticano
    guidato per la Fede da un grande intellettuale profondamente ferito psicologicamente dai moti giovanili del ’68
    e la restante curia in un autonomo governo…

    E’ la mia opinione formatasi da un attento ascolto…. non necessariamente retto…

    Ma nella storia tutto è relativo alle epoche e agli eventi che si attraversano,
    e
    tanto vale nella storia dei cristiani ed della Chiesa di Xr.

    Nei limiti del possibile cerco di non avere disprezzo per chi la pensa diversamente,
    già è abbastanza difficile cercare di non odiare chi mi fa il male,
    che se lasciassi al mio ego la possibilità di disprezzare
    aprirei in me il vaso di ogni male.

    Conviene sorridere sul web delle rigidità altrui.
    Io per lo meno mi ci provo 🙂

    27 Aprile, 2012 - 17:52
  133. Povera Marilisa,
    ti hanno scumunicata.

    Sei stata nominata 🙂

    27 Aprile, 2012 - 17:54
  134. Clodine

    PAPA: CARD. RATZINGER, NO AL RELATIVISMO RELIGIOSO E A NUOVE SETTE
    IL DECANO DEL COLLEGIO CARDINALIZIO NELLA SUA OMELIA DI OGGI IN BASILICA DI SAN PIETRO
    Città del Vaticano, 18 apr- “… lasciarsi portare qua e la’ da qualsiasi vento di dottrina, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni -continua il cardinale- quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero…. La piccola barca del pensiero di molti cristiani -continua Ratzinger nella sua riflessione- è stata non di rado agitata da queste onde, gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e cosi’ via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza, quindi, quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia -osserva il cardinale- che tende a trarre nell’errore. Avere una fede chiara secondo il credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo”

    Joseph Ratzinger

    [Archivio Adn Aprile 2005]

    27 Aprile, 2012 - 20:31
  135. Marilisa

    Ingenuo Federico , io il papa generalmente lo ascolto, eccome.
    Ma tu non forzare il significato delle parole di Ratzinger ( che allora non era neanche papa ed era noto come un rigido conservatore) in quella omelia che hai citato. Non cercare di far quadrare il cerchio, come sei solito fare, solo perché non vuoi ammettere che qualcuno potrebbe avere più ragione di te. Questa, vedi, è una debolezza.
    Lascia che te lo dica una che ha qualche annetto più di te e ha più esperienza.
    E poi sappi, mio ingenuo interlocutore, che anche i papi non di rado fanno un passo avanti e uno indietro. Potrei farti qualche esempio, ma preferisco non dilungarmi.
    È evidente che non sei a conoscenza della storia della Chiesa. Una lunga vicenda intessuta di chiusure e di aperture.
    Nel conclave per la nomina di un nuovo papa, sono sempre esistiti gli schieramenti fra cardinali rigidamente conservatori e cardinali dalle vedute più aperte ai segni dei tempi. Che devono essere presi in considerazione, mio caro Federico.
    Ho qualche motivo per credere che Gesù Cristo, se fosse stato presente in carne ed ossa durante il percorso della Chiesa, probabilmente certi papi, suoi “successori”, li avrebbe fustigati come fece con i mercanti del Tempio.
    Questo per dire che l’infallibilità del Papa, retaggio del Concilio di Trento, è stata superata, per fortuna.
    Nel solito catechismo, che fu redatto ad opera di una Commissione speciale presieduta, guarda un po’, dal prefetto card. Ratzinger, e fu presentato pubblicamente nel 2005 dallo stesso Ratzinger, si legge:« La dignità della persona umana implica la rettitudine della coscienza morale( che cioè sia in accordo con ciò che è giusto e buono SECONDO LA RAGIONE e la Legge divina).
    A motivo della stessa dignità personale, l’uomo non deve essere costretto ad agire contro coscienza e non si deve neppure impedirgli, entro i limiti del bene comune, di operare in conformità ad essa, SOPRATTUTTO IN CAMPO RELIGIOSO.»
    Ti dicono qualcosa queste parole, Federico?
    Perché ti ostini a vedere in ciò che io dico, parole che “vanno contro il bene comune”?
    Perché io sarei, secondo te e secondo altri, non in sintonia con il papa?
    Solo per il fatto che non ho il paraocchi?
    Pregiudizi a buon mercato, Federico, e questo non ti fa onore.

    27 Aprile, 2012 - 20:34
  136. Clodine

    Se “mamma Ebe” , con un po’ di pazienza unità ad umiltà, si degna di leggere quanto sopra testè postato, forse, verrebbe edificata e porterebbe grandi frutti nella vigna del Signore!

    27 Aprile, 2012 - 21:02
  137. Clodine

    venia : unita ad umiltà

    27 Aprile, 2012 - 21:23
  138. Marilisa

    Non so mamma Ebe, ma io lascio che i frutti nella vigna del Signore li porti, se ci riesce, chi ha fatto, senza profitto a quanto pare, studi teologici e presume di saperne più di tutti gli altri, tenendo gli occhi strabicamente fissi su un passato lontano.
    Signora, mi faccia la cortesia di non rivolgersi a me con nessuna locuzione o definizione ironica. Tratti con i suoi pari.

    27 Aprile, 2012 - 21:24
  139. Marilisa

    Aggiungo: io l’umiltà, quella vera, ce l’ho, non si può dire lo stesso di lei.

    27 Aprile, 2012 - 21:27
  140. Clodine

    legga mamma Ebe, e la smetta di ciurlare nel manico! Grazie!

    27 Aprile, 2012 - 21:29
  141. Clodine

    Ha letto? O certa lettura le mette il prurito….reverenda mamma Ebe, novella diaconessa della chiesa fai- da- te, dove si prende qua e là e si scelgono pezzetti di cose in cui credere per costruirsi una religione “customized” , come il desk top del computer o lo schermo del cellulare.
    Come vede non basta parlare alla maniera di Cocorico pappavallo; le opinioni personali, a fronte delle disposizione del Santo Padre,restano tali e lasciano il tempo che trovano….
    Mi stia bene!

    28 Aprile, 2012 - 9:31
  142. Marilisa

    Matteo, non scandalizzarti.
    Cosa ci si può aspettare da persone fondamentaliste?
    A me non piace sprecare parole con chi grettamente si chiude nelle proprie presuntuose certezze dietrologiche.
    Se tali persone, rozze e volgari, capissero che ottengono l’effetto di allontanare da una Chiesa che coltiva un fanatismo senza pari, forse rivedrebbero le loro posizioni.
    Ma non vale illudersi. La violenza non vede se stessa e si compiace di sé e dei danni che produce.
    Perché meravigliarsi se molti non credono in una Chiesa che oscura, con la presenza di tali persone, il vero volto del Cristo?

    28 Aprile, 2012 - 19:45
  143. Clodine

    Per fortuna le persone leggono, hanno vista e intelligenza per vedere chi usa violenza! Mamma ebe!

    28 Aprile, 2012 - 21:25
  144. Fides et ratio

    Perché le mammolette che non vogliono essere commentate non sono violente, vero? Noooooooo! Neanche un poco!!!

    29 Aprile, 2012 - 6:56
  145. Clodine

    Invece dire “teologa” -tra virgolette- [insulto reiterato, ma alla sottoscritta non può che fare il solletico se non provare una grande tristezza unita ad una sentimento di grande pena, grande e sincera pena, senza ironia lo dico, ma in verità!-
    Eppoi continua con insulti quali: rozza, volgare, e una serie di parole sprezzanti tipo: “tratti con gente al pari suo” -ah sicuramente, per quello non ci sono problemi- eppoi ancora e ancora e ancora…ce n’è per tutti insomma… a iosa a destra e a manca ..

    Sai cosa credo fides? Che purtroppo il demone dell’invidia non fa sconti…Invidia delle capacità altrui, dei doni altrui. Gravissimo Peccato contro lo Spirito Santo , chiaro segno dell’allontanamento dell’anima dall’amore di Dio.

    Dobbiamo pregare molto per queste persone Fides. Oggi un’intenzione speciale nella S.Messa per la guarigione dei fratelli che, purtroppo, sono divorati da questo tarlo funesto.

    29 Aprile, 2012 - 7:21
  146. Clodine

    Tra l’altro, non mi sono mai fregiata di questo appellativo : teologa. Non l’ho mai detto di me stessa, né mai l’ho usato per il semplice fatto che non lo ritengo un merito. La Sapienza è un dono di Dio -come diceva l’Aquinate- fiorisce nelle anime semplici e sagge. Tuttavia ringrazio chi ogni tanto mi rammenta del compito importante che mi sono assunta davanti a Dio e ai fratelli.
    Una volta la signora [di cui sopra ] mi disse, per ferirmi ovviamente, che avevo la “zucca vuota” ..
    Trovai questa definizione di me semplicemente sublime; fantastica la zucca vuota, lo Spirito Santo adora il vuoto. cosa volete se ne possa fare lo Spirito Santo di “zucche piene”.
    Grazie, soprattutto, per avermi rammentato di avere la zucca vuota, pregherò il Signore, sempre, di conservarmi tale.

    29 Aprile, 2012 - 7:37
  147. Fides et ratio

    @Clodine,
    Oggi pensavo a Gesù buon pastore ed il tuo invito a Pietro di pascolare l
    Il suo gregge, e mi sono venuti in mente quelli che teorizzano pecore senza pastore, libere di scegliere il loro pascolo…

    29 Aprile, 2012 - 12:27
  148. Fides et ratio

    Tuo invito >>> Suo invito …. ovviamente…

    29 Aprile, 2012 - 12:28
  149. Marilisa

    Fides, sei fazioso. Non ti fa onore.

    29 Aprile, 2012 - 12:39
  150. Marilisa

    Signora, il vittimismo è una sua particoralità, negativa ovviamente, sempre dimostrata.
    Prima di vedere le “offese” altrui, guardi la trave nel suo occhio.
    Ho motivo di ritenere che le sue preghiere non siano bene accette al Signore.

    29 Aprile, 2012 - 12:44
  151. Marilisa

    Fides, continui a “leggere” male.
    Non ci sono “quelli che teorizzano pecore senza pastore”.
    Dove mai l’hai letto?
    È una tua distorsione dettata dalla capziosità senza costrutto.
    Parole al vento.

    29 Aprile, 2012 - 12:48
  152. Fides et ratio

    Marilisa,
    Rileggiti attentamente tutto il post e vedrai chi ha teorizzato, seppur con termini diversi, le pecore senza pastore.
    Buona domenica del BUON PASTORE.

    29 Aprile, 2012 - 12:57
  153. Clodine

    Amen!

    29 Aprile, 2012 - 13:47
  154. Clodine

    O invidia, radice di mali infiniti, verme roditore di tutte le virtù!
    Miguel de Cervantes

    29 Aprile, 2012 - 18:55
  155. Marilisa

    Io invidiosa?!
    Questa è la barzelletta più divertente del secolo.

    29 Aprile, 2012 - 20:59
  156. Marilisa

    Fides, ribadisco : sei fazioso.
    Ti sei rivelato. Anche tu nel novero di chi non ha il senso della onesta obiettività. Peccato!

    29 Aprile, 2012 - 21:09
  157. Federico B.

    “Ho qualche motivo per credere che Gesù Cristo, se fosse stato presente in carne ed ossa durante il percorso della Chiesa, probabilmente certi papi, suoi “successori”, li avrebbe fustigati come fece con i mercanti del Tempio”.

    La Supervigilante diventa anche Fustigatrice.
    Povera Chiesa e poveri papi. Questi sono i tempi che corrono. Chiunque può ergersi a censore e fustigatore, in nome di Nostro Signore.
    Chissà quali e quanti “motivi” sono sfuggiti ai nostri pastori per rivelarsi alla cara, anziana (sue parole, io non mi sarei mai permesso) Marilisa, profetessa incompresa del nuovo marilisismo, sola interprete della volontà di Dio.

    Ma che effetto fanno parole come queste alle orecchie dei giovani o dei “tiepidi” o dei “lontani”? Attirano verso Dio o allontanano ulteriormente dalla Chiesa? Prima di dare giudizi (pesanti) sugli altri, soppesiamo l’effetto delle nostre parole…

    2 Maggio, 2012 - 9:43
  158. Marilisa

    Federico B.,
    prima di tutto evita di chiamarmi “supervigilante” e di riferirti, con infantilismo acuto, ad un “marilisismo” da te coniato con incredibile stupidità. Ed ora, se vuoi, lamentati pure della mia “offesa” o “giudizio pesante” nei tuoi confronti. Sono abituata ad un vittimismo di maniera, che prescinde dalle offese lanciate da chi poi accusa gli altri.
    In secondo luogo ti inviterei ad informarti almeno un po’ sulla storia della Chiesa nei secoli, per renderti conto (ma ne dubito, visti i precedenti) di quanti papi siano usciti fuori dal seminato di Cristo e degli apostoli. Roba da fare inorridire.
    Ti faccio presente che sdilinquirti nei confronti di un’ autorità (in generale ma anche in campo religioso) che non di rado sbaglia, non ti rende cristiano autentico, come tu presumi di essere.
    Dimostri, così facendo, di avere dei complessi di personalità, che tu voglia o no. È evidente che per te l’autorità, in qualsiasi campo, va ossequiata sempre.
    E invece–mi dispiace per te– così non è.
    Non mi sento, mio caro, né “profetessa”( questa, per es., dovrei prenderla per un’offesa?), né incompresa se non da molti del blog, che solo per partito preso, fanno i bastian contrari. Cosa che a me non fa alcun effetto.
    Mi dispiace semmai il fatto che non si sappia esercitare un giusto giudizio critico, che è il criterio che dimostra l’intelligenza vera di una persona. E che è il mio metro di valutazione, sempre.
    Al di fuori del blog, invece, sono in ottima compagnia, come altre volte ho detto.
    Quanto alla volontà di Dio, c’è qualcuno forse che potrebbe dire di conoscerla? Non certo io né tu né alcun altro, direi; quindi non dire assurdità.
    Le parole e gli atteggiamenti che allontanano dalla Chiesa i tiepidi, i lontani e soprattutto i giovani, caro e ingenuo Federico, sono quelli di fedeli– religiosi e laici– che rimangono stretti a doppio filo alla religiosità ottocentesca di cui dimostri di essere un convinto, quanto acritico, esponente e ammiratore. Affari tuoi.
    Se stai un po’ attento, ti accorgerai che la vita, in tutte le sue manifestazioni, va avanti come è naturale che sia, nonostante qualche tentativo nostalgico e anacronistico di marcia indietro.
    Infine, tanto per alleggerire: io non ho mai detto di essere “anziana”; ho solo detto, prendendo per buoni i tuoi “36 anni”( ma lo sono?), che ho qualche annetto più di te, e maggiore esperienza.
    E comunque questo è un particolare di scarsa importanza.
    Non affannarti a rispondere a questo post, arrampicandoti sugli specchi come sei solito fare.
    Tanto le nostre posizioni sono così divergenti che ogni altro discorso sul tema sarebbe inutile e stucchevole.

    2 Maggio, 2012 - 17:46
  159. Federico B.

    Ma sì, lasciamo perdere, perchè “affannarsi”?
    I fautori del dialogo sono bravi a dialogare con tutti, specie con i più diversi, ma non con i cattolici. Meglio non confrontarsi, meglio rimanere attaccati alle nostre meschine idee. Quanto è più facile andare d’accordo con i non credenti!
    Almeno non corriamo il rischio di metterci in discussione: e se poi scoprissimo di sbagliare, se ci accorgessimo di essere davvero relativisti?
    Lasciamo perdere, per carità.
    Mi fa piacere sapere che sei in “ottima compagnia”: divertiti! Divertitevi tra di voi!

    Colgo l’occasione per ringraziarti di cuore, cara, dolce Marilisa, per avermi insegnato a dialogare nel rispetto e con spirito fraterno. Grazie per l’esempio di umiltà “francescana” dei tuoi interventi, sempre veramente amorevoli, caritatevoli e fraterni. Grazie per la bontà e l’acume delle tue parole.
    Grazie per la pazienza che dimostrato verso questo povero “ingenuo e ignorante” interlocutore, che sbaglia sempre tutto ed è tanto molesto…

    2 Maggio, 2012 - 19:03
  160. Marilisa

    Vedi, Federico, adesso rido di gusto, proprio di cuore.
    Non avertene a male, ti prego.
    Non è che io non voglia dialogare, è solo che ognuno di noi non si smuove di un passo, per cui perché andare avanti?
    Continua pure a considerarmi relativista, se ti fa piacere. A me la cosa non mi tocca.
    Ti dico solo alcune cosette : l’ironia lasciala da parte, è molto meglio.
    Nasconde, ma non troppo, una sorta di risentimento che di cristiano non ha nulla.
    Se esprimere con sincerità il proprio pensiero dissonante dal tuo ( e da quello di molti di voi) vuol dire non avere “umiltà francescana”, penso che tu sia fuori strada.
    Certo l’ umiltà di San Francesco è ineguagliabile ( per quasi tutti), ma la semplice umiltà io so cos’è, ed è al di fuori degli schemi che qualcuno qui si è costruito a proprio uso e consumo.
    Solitamente io vado d’accordo con tutti, credenti o non credenti o di altre religioni. E il discorso religioso mi interessa moltissimo perché io sono sempre in ricerca, e lo sarò fino alla fine dei miei giorni.
    Non mi convince chi ritiene di avere messo un punto fermo alla sua ricerca.
    Infatti gli unici che non mi trovano d’accordo sono quelli che sono categorici sulle loro credenze, non mostrano alcun dubbio e–non essendo “relativisti”( beati loro!)– ti presentano con orgoglio una religione che non dovrebbe essere ragionata per niente, ma accettata e basta.
    La voce della coscienza ( a proposito, lo hai letto il catechismo, Federico B.?) dovrebbe essere messa a tacere, altrimenti si è eretici.
    Ma quando mai? Vogliamo scherzare?
    Infine per precisare : quando io ti avrei definito “un ignorante” che–aggiungi– sbaglia sempre tutto ed è tanto molesto? Non me lo ricordo.
    A me sono molesti, e molto, i maleducati. Quelli sì.

    2 Maggio, 2012 - 22:13
  161. Federico B.

    Per amor del Cielo, finiamola qui.
    Quando leggo i tuoi commenti, specie quelli che proponi come risposte ai miei, non mi viene mai da ridere. Mai. Semmai sono preoccupato. L’ironia forse è l’unico modo per esprimere quello che si pensa senza essere necessariamente troppo duri.

    Ti chiedi mai quale testimonianza umana e cristiana stiano dando i tuoi interventi su questo pianerottolo?
    Ti lascio l’ultima parola, accolgo il tuo invito, veramente democratico e fraterno, a non affannarmi più in altre risposte.
    Un abbraccio
    FB

    3 Maggio, 2012 - 9:58
  162. Marilisa

    Mi hai lasciato l’ ultima parola, Federico, e ti ringrazio.
    Eccola la mia ultima parola.
    Tu sei in buona fede e questo ti rende merito. È importante la buona fede, importantissima.
    Ma non devi ritenere che gli altri, non essendo sulla tua stessa linea, siano necessariamente nel torto. Soprattutto se ti rendi conto che anch’ essi sono in buona fede; e su questo riguardo a me non dovresti avere dubbi.
    Io non faccio parte di quella folta schiera di persone che vogliono contraddire a priori chi è dall’altra parte.
    Non sarebbe né giusto né, soprattutto, onesto.
    Cerco di essere obiettiva, come altre volte ho detto, a dispetto di chi invece parla per partito preso (quanti lo fanno!), e non concepiscono che qualcuno, al contrario, non lo faccia.
    Ti ho proposto, invano, alcuni punti fondamentali del Catechismo cattolico, approvato anche da papa Ratzinger, ma sembra che tu non li ritenga importanti. Non fa niente.
    Tu dici :”Ti chiedi mai quale testimonianza umana e cristiana stiano dando i tuoi interventi su questo pianerottolo?”
    Ecco vedi, in queste tue parole avverto con rammarico un rimprovero neanche tanto velato, un allinearti con l’atteggiamento autoritario, che io stigmatizzo, delle gerarchie ecclesiastiche.
    Ti chiedo : dovrei sentirmi in colpa perché esprimo li-be-ra-men-te il mio pensiero che, anche se si discosta da quello di molti di voi, non è anticattolico?
    Ma proprio per niente anticattolico, caro Federico.
    Questo è il punto, questo è il nodo che non riesci a sciogliere se non ricorrendo frequentemente al termine “relativismo”.
    Tu incorri in un grosso equivoco e non te ne rendi conto.
    Ebbene, il mio non è relativismo etico, nonostante tu e molti in questo blog siano convinti del contrario. Ti potrei citare molti passi che dimostrerebbero quel che ho appena detto, anche versetti del Vangelo.
    Non lo faccio solo perché so che sarebbe inutile. Rimarresti comunque nei tuoi convincimenti.
    Però credo che non pochi di coloro che intervengono saltuariamente nel blog abbiano le mie stesse opinioni.
    Ma non entrano nel blog, non so perché.
    Ed io faccio la parte di una sorta di “eretica”, come ha detto simpaticamente Matteo. Il che non mi disturba più di tanto.
    Ti saluto caramente, Federico B., e ricambio di cuore l’abbraccio.

    3 Maggio, 2012 - 15:33

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