«Alla riunione del Ppe ho detto che ero a disposizione per farmi da parte, proponendo Monti, che non ha ritenuto nemmeno di fare una telefonata»: così stamane il Cavaliere al Gr Parlamento. Nel primo commento la mancata telefonata di Monti a Berlusconi.
La telefonata che Monti non ha fatto a Berlusconi
16 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Telefonata apocrifa di Monti a Berlusconi:
– Onorevole Berlusconi ho visto che lei mi propone come “federatore dei moderati”, la ringrazio…
– Non ha bisogno di ringraziare, lei è stato splendido come capo del Governo e sarà ancora più splendido a capo della destra…
– Ma io non vedo come potrei fare il capo della formazione che ha fatto cadere il mio governo…
– E’ stata una mossa da maestro per recuperare sulle primarie del Centrosinistra…
– Capisco ma io avrei voluto portare a termine il mio lavoro secondo i tempi e il programma previsti…
– Non badi al teatrino della politica: le garantisco una lunga esperienza di governo nella prossima legislatura…
– Mi garantisce…?
– Ma è chiaro: lei vince, anzi stravince le elezioni mettendosi al posto mio e alleandosi con la Lega, mi fa eleggere presidente della Repubblica al posto di quel napoletano che finalmente si toglie dalle scatole e io la incarico di formare un vero governo, mica questa bazzecola del governo tecnico…
– Lei ha detto che il mio governo ha peggiorato la situazione…
– Il suo primo governo, intendevo, ma con il prossimo di sicuro recupererà…
– Ha pure detto che vuole abolire l’Imu e io le garantisco che al momento non è possibile…
– Non si preoccupi, andrò da Vespa a spiegare che sono stato frainteso…
– Poco fa ha sostenuto che io dovrei trattare con la Lega, ma quelli mi mandano al diavolo un giorno sì e l’altro pure…
– Io i leghisti li conosco e una sera vi invito ad Arcore tutti insieme… viene anche Brunetta… mica vorrà che vinca la sinistra?
– Ma lei ha detto che dobbiamo uscire dall’Euro, o che deve uscire la Germania…
– Qualcosa dovevo dire, i sondaggi erano in discesa… ma ora ho avuto un’altra idea: facciamo uscire la Grecia…
“mi fa eleggere presidente della Repubblica al posto di quel napoletano che finalmente si toglie dalle scatole… ”
No,Luigi, a questo non può credere neanche lui. Neppure in sogno.
Credo che, se per una ipotesi assurda dovesse succedere, tutti gli italiani sarebbero pronti a prenderlo a calci nel sedere.
Bando alle fantasie, dunque.
d’ora in poi pare che Monti non ci metterà la faccia come si suol dire ma sarà soprattutto una “agenda”: L’Agenda MOnti.
Certo sarà una esperienza mistica come dice Jena sulla stampa votare
per una “AGENDA”
http://www.lastampa.it/2012/12/21/cultura/opinioni/jena/misticismo-0MayvDeDidmoiZL7uYurYK/pagina.html
forse per questo Monti non ha telefonato al Berlusca. Gli esseri umani telefonano : le AGENDE no.
Inoltre se un essere umano si presenta alle elezioni e non viene votato si chiama “trombato”. Un’AGENDA no, non rischia questo brutto appellativo.
Dunque l’Agenda Monti se prende voti bene, se non prende voti fa lo stesso,
tanto lo dice la parola stessa “agenda” cose che devono essere fatte.
Le cose che devono essere fatte saranno fatte, l’AGENDA sarà agita.
molto ben pensato da parte di Monti, molto astuto:. evitato il rischio trombatura personale.
Troppo buono, Luigi- Telefonata di Monti a Berlusconi più probabile:
– Onorevole Berlusconi ho visto che lei mi propone come “federatore dei moderati”, la ringrazio…
– Una bazzecola, Presidè: agli americani feci eleggere Bush, ai russi Putin…
– Ma io non vedo come potrei fare il capo della formazione che ha fatto cadere il mio governo…
– E si preoccupa? Lei al mattino viene, passa dal mio ufficio, e io le dico cosa fare.
– Capisco ma io avrei voluto portare a termine il mio lavoro secondo i tempi e il programma previsti…
– E ce l’ha portato, Presidè! Di quel decreto là, anticorruzione, nun c’era proprio bisogno: mejio lasciallo fuori. Quanto a la nuova legge elettorale, c’era il pericolo che venisse ‘na porcata…Vada tranquillo per la prossima legislatura.
– Mi garantisce…?
– Ma scherza, Presidè? Quando mai ho mancato di parola? Lei va con Bossi (anch’io, sa, penso sia un barbaro! Senza garbo con le donne!), me mettete al Quirinale e il resto va da sé…
– Ma lei ha detto che dobbiamo uscire dall’Euro, o che deve uscire la Germania…
– Non ha inteso, Presidè: dicevo per la Grecia.
– Ha pure detto che il mio governo ha peggiorato la situazione…
– Aridaje, Presidè: dicevo a li comunisti che l’hanno appoggiato.
– Ha detto che vuole abolire l’Imu e io le garantisco che non è possibile…
– Embè? Lei l’abolisce e il gioco è fatto!
– Poco fa ha detto che io dovrei trattare con la Lega, ma quelli mi mandano al diavolo un giorno sì e l’altro pure…
– Presidè, detto fra noi: e che mme frega?
L’unica certezza che mi tranquillizza è che Berlusconi non sarà mai presidente della repubblica e che ormai la sua carriera politica sarà un declino permanente. Con buona pace dell’on. Rino fisichella che se ne farà una ragione.
@mattlar
Bellissima la battuta “dell’On.Rino Fisichella.” 🙂 🙂 🙂 🙂
Mi hai fatto sorridere molto.
Neanche un brutto zapaterista/laicista/ossimorico cattolico di sinistra come me,(direbbe FedericoB) ci aveva pensato.
Ciao!!!!!
F.
Era uno dei più appassionati propagandisti
berlusconi ha invitato «la Chiesa» a ricordare «tutto ciò che abbiamo fatto». Un promemoria urlato con le forme solenni del “plurale maiestatis”, ma con poco garbo e nessuna eleganza – e nessuna inteligenza.
berlusconi – come ogni altro personaggio pubblico – non ha motivo di dubitare della buona memoria e del retto giudizio dei cattolici. Gente che è piuttosto difficile incantare con suadenti propagande. Gente che ricorda a dovere tutto – ma proprio tutto – ciò che in passato nel bene e nel male è stato (o non è stato) detto e fatto. Cittadini che sanno valutare, secondo saldi criteri morali, ciò che prefigurano i caratteri politici e personali di chi si candida a rappresentare (e governare) l’Italia.
C’è un immenso bisogno di andare avanti, non di tornare indietro verso patetiche figure, che rischiano solo di far finire il Paese fuori rotta.
“C’è un immenso bisogno di andare avanti, non di tornare indietro verso patetiche figure, che rischiano solo di far finire il Paese fuori rotta.”
—-
Purtroppo il rischio non c’è, il Paese è già da tempo fuori rotta.
Certamente per la situazione economica e finanziaria, altrettanto dicasi per la tutela dell’ambiente e idrogeologica, per il sistema dei trasporti, per l’abbandono dei beni ovvero dei “giacimenti culturali”.
Ma le componenti di base per il cocktail micidiale “fine del mondo” di un Paese vicino all’implosione morale e civile sono assai più pericolosi:
– Debito pubblico in aumento
– Illegalità diffusa
– Corruzione
– Lobbies mafiose, e malavita organizzata sempre più diffusa
– Sistema della comunicazione e dell’informazione eterodiretti dai “poteri forti”
– Corporativismo esponenziale. Un esempio per tutti, i tremila tassisti che paralizzano la capitale ottenendo in soli due giorni il dietrofront del governo sulla legge sulle liberalizzazioni.
Mentre centinaia di migliaia di studenti e professori, vessati da presunte riforme gelminee che cancellano la pubblica istruzione, se tanto tanto organizzano una protesta democratica sono manganellati e basta.
– Welfare in via di estinzione ( vedasi sanità romana )
Questo è quel che vedo io, ma dato che sono debole di vista è assai probabile che mi sbagli.
Non sbagli, Nino.
L’Italia sta soffrendo. Ma proprio per questo non c’è bisogno di patetiche resurrezioni di silvio e dei suoi adepti.
Dobbiamo tutti rimboccarci le mani per riportare il Paese sulla giusta rotta!
P.S. se proprio devo dire la mia, non mi pare che gli studenti – e i loro amici dei centri sociali – organizzino sempre manifestazioni “democratiche”. Io sono per la Legalità, senza se e senza ma. Ma questo è un altro discorso.
Con il raffronto taxi drivers e istruzione pubblica
intendevo rappresentare “plasticamente” un paradosso nel paradosso.
E cioè Quello che la più grande numericamente e importante istituzione italiana del sapere, che fa capo al ministero della Pubblica Istruzione, scuola, università e ricerca scientifica, da cui dipende il futuro e lo sviluppo dell’intera nazione non riesce ad ottenere nemmeno un colloquio con il ministro.
Mentre, con il dovuto rispetto di chi lavora, 4 gatti che contano quanto il 2 di picche sullo sviluppo della società ottengono senza colpo ferire in 2 giorni.
Circa lo svolgimento para legale delle manifestazioni studentesche che abbiamo visto finora e che naturalmente deploriamo quando sfociano nella violenza, prova a immaginare cosa succederebbe se tanto tanto quel movimento si organizzasse come i taxi drivers, non solo a Roma o a Milano , ma in tutta Italia, rispettando le regole democratiche e la legalità.
Otterrebbero udienza? Il ministro di turno quanto durerebbe?
@luca73 scrive
Io sono per la Legalità, senza se e senza ma
Addirittura! immagino anche a costo di subire ogni genere di infamia e sopruso!
Cara Elsa, volevo solo dire che non posso appoggiare il pensiero e l’azione di black bloc, centri sociali e pseudo-delinquenti vari, che si nascondono dietro proclami magari condivisibili, ma che così sporcano immancabilmente.
Tutto quà.
Mi scuso invece con Nino, per non aver saputo esprimere correttamente il mio pensiero.
Buon Natale a tutti in ogni caso!
Luca
Monti ha avuto l’opportunità di far fare un passo indietro a Berlusconi e candidarsi alla guida di uno schieramento di centrodestra contro la sinistra laicista di Bersani e Vendola.
Ha ritenuto, probabilmente d’accordo con Casini, più opportuno mollare il pdl al suo destino, non candidarsi (o fare finta di non candidarsi candidandosi per finta…) e lasciare la vittoria alle sinistre. Spera che il fronte progressista vinca poco e male e debba invocare il suo aiuto, a differenza di quanto accadde a Mariotto Segni nel 1994…
Che cosa otterrà? Che Berlusconi non si farà da parte e che sarà votato da tanti elettori che, pur nauseati, sono ancora più disgustati da questi giochetti e non si fidano di Casini e Montezemolo. Tutti quelli che non vogliono un governo Bersani-Vendola dovranno per forza rassegnarsi a votare per Silvio.
E vi pare un buon risultato?
Non era meglio fare quella telefonata, incoraggiare il “passo indietro” di Berlusconi e porre le condizioni per uno schieramento che unisse le forze migliori (e ce ne sono) e responsabili del centrodestra?
Se Monti avesse avuto coraggio avrebbe potuto essere protagonista di una grande avventura politica, invece rischia di uscire di scena come un qualsiasi politicante della prima repubblica.
Avrebbe dovuto trovare quel coraggio!
Ironizzare su Mons. Fisichella significa non aver compreso le ragioni per cui tanta parte del mondo cattolico non ha potuto e non può, coerentemente, dare il proprio sostegno ad una sinistra sempre più laicista e anticlericale.
Chi, nonostante tutto e nonostante i programmi e le candidature, lo farà, si assumerà una responsabilità gravissima, perchè contribuirà a vedere approvate leggi che contrastano apertamente con i valori non negoziabili e contraddicono i valori cattolici. Quando ci renderemo conto della gravità di questi “intenti” politici, rimpiangeremo queste ironie strumentali e interessate…