Figlio con patente fresca esce per la prima volta da solo. “L’hai detto a papà?” chiede la mamma. “No ma tanto la sua benedizione mi arriva lo stesso”.
La sua benedizione mi arriva lo stesso
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Che bella cosa avere un genitore che benedica! Molti anni dopo la morte di mio padre, ho ritrovato il suo diario, e, nel giorno della mia nascita, ho trovato scritto: “Ci è nata una bella bambina, che abbiamo chiamato Antonella. Dio la benedica sempre!”
Questa cosa mi ha dato un’enorme consolazione.
Antonella, ora non è più una bambina ma benedetta lo sarà sempre.
Antonella, questo tuo ricordo l’avevi già condiviso su questo blog e mi è piaciuto così tanto che da allora lo dico anche io ai miei figli: Dio vi benedica SEMPRE!
Grazie.
E’ vero, la benedizione dei genitori è molto potente, ogni benedizione lo è, ma quella dei genitori è un vero e proprio sacramentale.
Antonella, condividendo questo ricordo, ci ha commossi tutti. Di mia madre rammento le soste all’ Ara Coeli, e alla Salus Populi Romani: due tappe irrinunciabili, e cicliche: 25 di ogni mese e 8 Dicembre. Si inginocchiava, se ne stava in silenzio fissando l’icona miracolosa, nessuna preghiera o giaculatoria, solo un movimento convulso di labbra: un dialogo che solo la Madre Celeste poteva comprendere, così, da madre a Madre.
Anche io benedico i miei figli e miei nipoti. Su di loro invoco la protezione della Vergine Maria, di Gesù, degli Angeli dei Santi, mobilito l’intero esercito celeste. Ma non solo su di loro, su tutte le famiglie, tutti i ragazzi che ho seguito nei corsi di catechesi presenti e passati. Li porto tutti nel cuore.
Amo benedire, tutti, sempre.
Repetita iuvant, Federico.E poi gli anziani, si sa, amano ripetersi.
L’ho fatto notare per avere l’occasione per ringraziarti.
Grazie Federico!
Benedizione in famiglia. Da un visitatore che non vuole apparire e che ringrazio ricevo questo quadretto di benedizione familiare.
Il vescovo si avvicina ai tanti bambini, anche alla piccola Lu.
Una carezza ed un sorriso, noi ricambiamo il sorriso.
Ma Lu. si gira verso di me e dice “mi ha fatto solo una carezza”.
“E tu cosa volevi?”
Lu. accenna un segno di croce col piccolo pollice.
“Posso farlo io, se vuoi”
“Si, … ed io lo faccio a te”
Mi sono chinato alla sua portata e Lu. ha prontamente provveduto.
Amen.