Se ne va Joaquin Navarro-Valls, uomo vivo e portavoce di due papi per quasi 22 anni e prende il suo posto il padre Federico Lombardi, vivissimo cristiano tenuto fino a oggi in faticosi ruoli amministrativi, alla Radio Vaticana e al Centro televisivo vaticano. Ho avuto una consuetudine quasi quotidiana con Joaquin da prima che diventasse portavoce, quand’era lui – corrispondente del quotidiano spagnolo ABC – a venire da me per sapere le cose e conosco Federico dalla metà degli anni ’70, quand’era il vice di Sorge alla Civiltà cattolica e mi chiamava a parlare ai gruppi scout dei quali era animatore. Ambedue hanno partecipato da fratelli alle mie vicende familiari, tragiche e liete. Dedico a loro questo pensiero: se la sfida epocale per ogni papa, oggi, è quella di essere un cristiano chiamato a parlare a nome di tutti (vedi post del 7 luglio), allora l’uomo che egli sceglie come sua voce dovrà aiutarlo a parlare a tutti. Ho maturato questa idea vedendo all’opera Navarro-Valls e ascoltando le radiocronache e le telecronache del padre Lombardi.
La sorte di essere Navarro-Valls
4 Comments
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Grazie a Navarro, il suo servizio è stato davvero prezioso.
E un grande in bocca a lupo al Padre Lombardi, nella certezza che saprà intepretare al meglio il suo difficile ruolo, peraltro bellissimo perchè vicino a un Pontefice straordinario, a un autentico uomo di Dio.
il buon Gigi ,umiltà vivente,omette di dire che c’è un terzo portavoce vaticano ,non ufficiale ma altrettanto autorevole,usato quando quello regolare si blocca per motivi di opportunità…Il terzo è lui, Luigi Accattoli
Padre Lombardi parte con il piede giusto:ho notato infatti che la dichiarazione vaticana di questa mattina in ordine al “caso Milingo” non è firmata dal direttore Padre Lombardi,ma dall’intera sala stampa.Fino all’altro giorno le note erano a firma unica di Navarro.Mi pare un gran passo avanti nella faticosa strada per eliminare protagonismi personali.I miei complimenti a Don Federico e,come è ovvio,a Papa Benedetto.
Auguri a Padre Federico Lombardi! E, naturalmente, auguri per il suo futuro, che continuerà sicuramente ad essere intenso, al grande Navarro Valls. Nessun rimpianto. E’ giusto che il Santo Padre abbia accettato la decisione del portavoce storico di Wojtyla di farsi da parte. Ed è altrettanto giusto che sia concesso al Papa di scegliere personalmente i suoi più stretti collaboratori. Credo che Benedetto XVI voglia puntare su un tipo diverso di comunicazione istituzionale. Come scrive giustamente Maria Grazia, si è già vista l’impronta del nuovo corso targato Lombardi: in una dichiarazione della Santa Sede pubblicata sul sito Vaticano oggi in relazione all’ennesima crisi di demenza senile di Milingo, si è parlato di sala stampa, come mittente, e non di Padre Lombardi. Ci fosse stato ancora Navarro, avremmo letto: “Dichiarazione del direttore della sala stampa, Dr. Joacquin Navarro Valls”… ma un portavoce non dovrebbe riportare le dichiarazioni e le posizioni di chi rappresenta, anzichè le proprie? Per carità, non è in discussione Navarro, che resta grandissimo. Ma forse erano maturi i tempi per un cambiamento anche a livello comunicativo da parte del Vaticano.