L’editoriale del numero di dicembre del “Regno” annuncia che la rivista continua, ovvero riapre con un nuovo assetto: “Stiamo perfezionando un accordo con il Centro Editoriale Dehoniano perché la testata Il Regno giunga a una costituenda Associazione di donne e di uomini che la facciano vivere nel segno della continuità e del rinnovamento”. Mi arriva ora questa notizia e ne sono felice, essendo un collaboratore della rivista bolognese da 43 anni. Nei commenti altri passaggi dell’editoriale e due link di accompagnamento.
La rivista “Il Regno” continua: evviva!
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Dignitatis humanae. Così continua l’editoriale di Gianfranco Brunelli: L’Associazione, che porterà il nome conciliare di “Dignitatis humanae”, sarà costituita da studiosi e intellettuali di formazione culturale e d’attività professionale diverse, legati tra loro da un comune impegno civile e democratico e dalla comune sensibilità religiosa, con particolare riferimento alla tradizione cattolica e all’ispirazione cristiana. Essi sono consapevoli che il patrimonio e il contributo di studio, di analisi, di documentazione e di formazione sia indispensabile per contribuire a orientare l’opinione pubblica nella Chiesa soprattutto in un momento di radicali cambiamenti antropologici, sociali, culturali e geopolitici. Quel che mi preme dirvi ora è: «Arrivederci».
Così avevo dato la cattiva nuova. Ecco il link al post con cui a metà luglio informavo i visitatori della decisione dell’editore di chiudere la rivista per difficoltà di bilancio:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2015/07/16/chiude-il-regno-me-meschino/
Mio articolo. Questo è il link all’ultimo mio articolo pubblicato dalla rivista in novembre [ho scritto anche per il fascicolo di dicembre, la cui pubblicazione è in ritardo a motivo dell’incertezza di destino della rivista di cui solo oggi è stato annunciato il superamento]:
http://www.dehoniane.it/control/ilregno/articoloRegno?idArticolo=991480
Della continuità de IL REGNO sono molto contento.
Mi auguro possa concretizzarsi nel miglior modo possibile.
Fatterello di Vangelo. Un amico mi scrive per congratularsi della salvezza del “Regno” e mi racconta questo mini fatto di Vangelo del quale lo ringrazio. Visitatori belli, narratemi sempre queste storie: è per esse che esiste il blog.
Stasera mentre rientravo a casa un vecchietto è caduto battendo la testa sul mio stesso marciapiede. Si raduna il capannello, un giovane si dà immediatamente da fare, corre a comprare l’acqua per farlo bere. Il vecchietto è magrissimo, ha 80 anni, è pallido. Comincia a piovere. Ha perso sangue e ha una ecchimosi grossa alla testa, lo portiamo sotto la pensilina. Lo teniamo per le braccia in attesa del 118. Si spaventa e non vuole salire sull’auto. La ragazza del 118 è straordinariamente gentile e riesce a convincerlo. Sono grato a quel ragazzo che si è mosso per primo e mi ha aiutato a dare un mano.
Ho l’impressione che con il “nuovo corso” questo blog, pur guadagnando in “trasparenza”, perda in vivacità e presenza.
Potrebbe non essere un male, ma insomma…
Ovviamente sono contento che “Il Regno” , che in passato ho frequentato con una certa assiduità, non muoia.
Auspico, tuttavia, che in armonia con lo “stile Bergoglio” possa adottare un linguaggio più comprensibile ai meno colti posto che in passato era molto connotato da un linguaggio teologico-intellettuale, motivo forse della
perdita di lettori.
Auguri al “nuovo Regno” e buon anno a tutti
Pasquale forse un poco hai ragione, ma non saprei dire quanto. Io sono tra quelli che hanno cercato di proporre via via un linguaggio più comprensibile. Ma confesso che non ho fatto un grande sforzo: parlare chiaro è proprio del giornalista. Ovviamente per un teologo è un’altra cosa.
Ricevo questo messaggio da Daniela Storani:
Questa del “Regno” è davvero una bella notizia per aprire l’anno. Buon anno di cuore! Daniela
Un’ottima notizia per tante ragioni. Ma i dehoniani escono del tutto o conservano un ruolo nella nuova società editrice?
Andrea Gualtieri
Escono del tutto, almeno per quanto riguarda la gestione della rivista. Può essere che qualcuno dei padri dehoniani collaboratori del Regno continui nella collaborazione, ma come comunità cessano di avervi parte. La Provincia dell’Italia settentrionale della Congregazione Dehoniana, proprietaria della testata “Il Regno”, la cede gratuitamente all’Associazione culturale “Dignitatis Humanae”. Direzione e redazione della rivista dovrebbero restare sostanzialmente immutate: cambia l’editore.
Qui un articolo della rivista Il Mulino sull’annuncio della chiusura del Regno, apparso lo scorso luglio:
http://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:2907
Qui un articolo de Il Mosaico uscito un mese fa quando ancora si temeva la chiusura:
https://ilmosaicobo.wordpress.com/2015/12/08/il-paradosso-editoriale-de-il-regno/
Da Consiglia Cardone ricevo questo messaggio:
Il Regno continua urrrraaaaa… Partecipo alla gioia che tu comunichi circa la continuazione della rivista. Un grande abbraccio. Consiglia
Da don Antonio Cecconi ricevo questo messaggio:
Che il Regno viva è davvero una bella notizia. Soprattutto in questo tempo in cui c’è bisogno di “tradurre in italiano” il magistero di Francesco. Spero che un po’ più di lettori si avvicinino (o si riavvicinino) a questo prezioso strumento, in particolare i miei confratelli preti, soprattutto i più giovani trai quali non sempre c’è grande amore per lettura attenta e la riflessione critica. E penso anche ai laici credenti da stanare dalle sacrestie, per affrontare in campo aperto l’avventura cristiana. Buon cammino! don Antonio
Da Giovanna Labate ricevo questo messaggio:
Sono stracontenta anch’io! Non ero proprio riuscita a elaborarlo il lutto della notizia della chiusura, ma ora brindo anch’io: evviva!!! Siano i giorni, i mesi a venire di gratitudine al buon Dio, che nonostante la nostra miopia – cecità più spesso – ci accompagna sempre, ci sostiene, ci striglia quando ci vuole, ci accarezza. Giovanna
Da don Angelo Ciccarese ricevo questo messaggio:
Grazie. Sono contento che il Regno continua. Mi prenoto già da ora per rinnovare l’adesione. Ci vediamo a febbraio nell’ambito dei missionari della misericordia. Don Angelo
Che la rivista non avesse chiuso definitivamente mi sembrò, da subito, una cosa impossibile, ma probabile. Ora apprendo che si riparte. Congratulazioni. Apprendo che si riparte con rinnovato slancio grazie anche a collaboratori come Luigi e mi par di capire che il principale obiettivo consista nel dare ossigeno a quanto di buono c’ è stato trasmesso dal Concilio relativamente alla “Dignitatis humanae” sul versante della continuità, mai veramente afferrata nella sua cogènza. Credo che i tempi siano maturi perché emerga il respiro soprannaturale di questa profetica dichiarazione sulla libertà religiosa, che non si ferma alla libertà del singolo, ma coinvolge la Chiesa la quale possiede ,di diritto e di fatto, la condizione e l’indipendenza necessaria all’adempimento della sua divine missione (DH 13) . Allora penso sia urgente in questo travagliato presente, parlare liberamente del mistero di Cristo (Col 4,3), annunciare la sua salvezza dai tetti, con franchezza e fermezza. Il problema tuttavia, sul come veicolare e rendere operativi gli enunciati della “Dignitatis humanae”, che poi è il pensiero del concilio, a quegli stati che in nome della laicità sono di fatto sprofondati in un relativismo morale o a quelli che esibiscono indifferentismo e si pongono al di la –se non contro- ogni affermazione di libertà religiosa. Il problema pertanto resta e s’impone una riflessione: non sarà proprio la mancata comprensione della dichiarazione – sorpassata a tutta mancina la“Pascendi dominaci grecis”- la causa prima, seppur non voluta, certamente, di tanto deprecato relativismo!?
Un in bocca al lupo a Luigi e a tutti collaboratori del Regno ,affinché siano fedeli interpreti del Signore del Regno.
Da Armando Rossitto ricevo questo messaggio:
Che bello che il Regno continua! Farò girare la notizia e il link, cararissimo Gigi. Armando
Salve,
sono il vecchio Mario75. Non commento sul Regno perché non lo conosco, mi allontano dal tema con una riflessione su quotidiani e periodici.
Secondo me l’informazione sui giornali è troppo condizionata dagli interessi di editore e giornalisti. Nella lettura, più che i fatti o i commenti, trovo ormai maggiore interesse nel cercare di riconoscere con quali strumenti (scelta delle sfumature, delle parole, dei titoli, delle foto, degli articoli vicini) il giornalista o chi per lui ha cercato abilmente di influenzarmi e cosa egli voleva farmi pensare.
Mi piacerebbe che ci fosse un quotidiano o settimanale la cui impronta cattolica si vedesse nella correttezza della presentazione del fatto o del commento, e che fosse di temi ampi.
Ad esempio Avvenire non mi va bene; vedo oggi sulla versione online che su cinque titoli principali, tre sono di argomento diciamo di Chiesa (“il Papa battezza 26 bimbi”, “Unioni civili…”, “cimitero cattolico profanato in Palestina”)
Vorrei sapere se anche voi avvertite questa difficoltà o piuttosto pensate che esagero col complottismo.
Un bel saluto a Mario Romeo, un altro visitatore coperto che si scopre. Lo ringrazio e spero che questa via sia adottata da altri vecchi amici. Chi teme la Rete imbocchi l’unica via di bonifica della stessa, che è l’identità palese dei naviganti.
Da Gabriele Orlandini ricevo questo messaggio:
Caro Luigi, sono contento per la bella notizia del Regno… e batto le mani! Ancora buon anno… Gabriele
Da Giovanni Benzoni ricevo questo messaggio:
Caro Gigi, della ri-nascita del Regno non sapevo nulla e la lettura nel tuo blog è stata per me una delle buone notizie di inizio d’anno. Proprio tre giorni fa avevo ricevuto il regno attualità ed ero rimasto ancora una volta sconcertato di una conclusione senza una parola, se non quella dei lettori affezionati e disposti a dare una mano. Per scriverti questo ho controllato il numero che il 10 dell’attualità datato 15 novembre e quindi non so se è davvero l’ultimo con i Dehoniani, visto che in tanti anni da abbonato residente a Venezia ho subito ogni disservizio postale. Ecco da lettore con forse qualche anno in più dei tuoi da apprezzato collaboratore, non posso che rallegrarmi e dire in segno di operosità della mia gioia di essere pronto a far parte delle donne e degli uomini che hanno dato la loro disponibilità a far decollare la nuova serie, solo a sapere come si può ma in questo conto sul tuo blog Grazie e ciao Giovanni
A Giovanni e a quanti sono interessati a far parte dell’Associazione “Dignitatis Humanae” che pubblicherà il nuovo Regno [presidente provvisorio dell’Associazione è il direttore della rivista Gianfranco Brunelli], indico l’indirizzo e-mail con cui segnalare quella disponibilità:
ilregno@dehoniane.it
Sempre a Giovanni Benzoni e a tutti. Il numero 10/2015 di novembre, uscito in ritardo, non è l’ultimo della vecchia serie del Regno: ci sarà un 11/2015, di dicembre, il cui editoriale – che annuncia il passaggio alla nuova serie – ho citato in questo post e nel primo commento. La delicatezza delle trattative con la Provincia dehoniana per la cessione della testata ha comportato i ritardi nella pubblicazione dei due ultimi numeri e il silenzio della direzione sulle molte istruttorie in corso.
Caro Luigi,
da oggi è online anche la lettera che spiega come abbonarsi: la si può trovare qui (http://bit.ly/1SOTk3M). Segnalo anche una possibilità nuova: quella di diventare “Amici del Regno”. Ci si abbona, si abbona un amico e si partecipa all’assemblea culturale annuale della rivista.
Maria Elisabetta Gandolfi