“Certamente gli errori compiuti nelle istituzioni e da responsabili ecclesiali sono particolarmente riprovevoli, data la responsabilità educativa e morale della Chiesa. Ma tutte le persone obiettive e informate sanno che la questione è molto più ampia, e il concentrare le accuse solo sulla Chiesa porta a falsare la prospettiva. Solo per fare un esempio, i dati recentemente forniti dalle autorità competenti in Austria dicono che in uno stesso periodo di tempo i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti. E’ bene preoccuparsi anche di questi“: è un brano della nota del portavoce vaticano, Federico Lombardi, pubblicata oggi in riferimento ai casi della Germania, dell’Austria e dell’Olanda dei quali parlano i media in questi giorni. Sul fatto che la pedofilia è di tutti ma l’accusa è alla Chiesa Cattolica LIBERAL pubblica oggi un mio articolo a pagina 10 con il titolo PERCHE’ SOLO LA CHIESA AMMETTE I PROPRI PECCATI.
La pedofilia è di tutti ma l’accusa è alla Chiesa
63 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Condivido il tuo pezzo, Luigi. Del resto, proprio don Di Noto ha più volte detto quello che tu hai scritto. Con la differenza che a lui, nonostante tutto, danno addosso perché è prete. La Chiesa, forse, dovrebbe avere più attenzione per lui e per la sua attività coraggiosa di denuncia e pulizia. Perché Paolo VI lo ha detto nel 1978: la difesa dell’infanzia non è una moda per la Chiesa, ma un impegno permanente.
La Chiesa ha il coraggio e la forza di denunciare i propri errori e porvi rimedio. Difficile trovare coraggio analogo in altre istituzioni sempre pronte a tirare contro il Vaticano. Sosteniamo il Papa in quest’opera coraggiosa di purificazione e pulizia.
Concordo pienamente con Luigi,
anche se è da tener presente alcune specificità nella formazione dei seminari minori prima di tutto e poi nei maggiori sin dai secoli lontani, che non possono non aver favorito in diversi casi, una non maturazione nell’affettività/affettività dei ragazzi/giovani.
Che la Chiesa abbia il coraggio di denunciare etc. etc.
Mi puzza un poco….
Perché il problema è sempre stato della Gerarchia nella Chiesa,
e non della Chiesa tutta.
Chi decide nella Chiesa è solo una parte di essa, che è specificatamente la Gerarchia clericale, non di certo noi popolo laicale.
Ora che la Gerarchia abbia in passato avuto il coraggio della denuncia nei casi di pedofilia, mi sembra dimostrato chiaramente il contrario.
Certo che oggi dinanzi ad una opinione pubblica sollecitata dai media, la Gerarchia si metta nelle condizioni di prendere provvedimenti chiari e si impegni nella trasparenza,
mi sembra una roba del tutto moderna.
Se la memoria non mi inganna…!!!!!
E se cominciassimo a chiederci:
a) quali sono le reali dimensioni del fenomeno della pedofilia
b) nel caso si confermi l’impressione che esso sia molto diffuso, anzi dilagante, quali sono le cause di questa marea, che coinvolge in piccola parte anche la chiesa ma che è di tutta la società?
Se cominciassimo anche a chiedere conto delle loro azioni a tutti i sostenitori delle “battaglie libertarie” che hanno portato alla completa eradicazione (come fosse un virus) del senso del pudore, a tutti i detrattori della “morale cristiana sessuofobica” che hanno indotto la vergogna della virtù anche nei semplici, ai falsificatori del linguaggio che hanno vietato di chiamare le cose con il loro nome?
Se, infine, cominciassimo a prepararci all’idea che da qualche parte si sta già preparandosi la prossima battaglia libertaria, per l’assuefazione all’idea di una “pedofilia dolce”, democratica, laica e progressista? In fondo, che ci vuole: qualche bel film di Hollywood che all’inizio faccia scandalo (così che si possa gridare all’attentato contro la libertà dell’arte) e poi prenda l’Oscar; qualche canzone; un po’ di “casi pietosi” di pedofili tanto per bene vittime del pregiudizio e della violenza; un tot di inchieste giornalistiche; il parere del neuropsichiatra infantile che dimostra come qualmente un’amicizia di un certo tipo non può che far bene al bambino (“tutto dipende dal modo”); un paio di outing clamorosi … e il gioco sarà fatto.
Quel giorno – è già una certezza – Küng attaccherà la chiesa per la sua incapacità di accogliere i gruppi di pedofili cristiani …
“La verità è che un prete pedofilo non è un prete che è diventato pedofilo, ma un pedofilo che è diventato prete.”
(Claudio LXXXI in http://deliberoarbitrio.splinder.com/post/22276321#comment)
Grazie Luigi, per aver riportato la nota della sala stampa vaticana e per il tuo articolo. Mi ha ricordato un bel libro di Philip Jenkins (The new anticatholicism – the last acceptable prejudice) che tratta anche del caso pedofilia in America con accenni simili e un riferimento preciso alla difficoltà per la cultura americana ad accettare una religione sovra-nazionale. Tra l’altro l’autore è a prova di partigianeria visto che si tratta di un ex-cattolico ora protestante. Però la sua analisi sulla difficoltà di accettazione dei cattolici la raccomanderei perché molto incisiva e documentata. So che ha scritto anche un altro libro ancor più centrato sul tema pedofilia (Pedophiles and Priests: Anatomy of a Contemporary Crisis) che però non ho ancora letto. Visto che il tema è tornato di triste attualità, penso che stasera lo sposterò dalla libreria al comodino…
bello l’articolo citato da Lycopodium… concordo in pieno…
un prete pedofilo è un pedofilo diventato prete… dovremmo meditare di più su questo…
E’ altresì vero che la pedofilia è un dramma che passa trasversale in tutta la società… e che all’interno della Chiesa è un’infima percentuale.
Ciò non toglie la sua abiezione: se anche fosse uno, sarebbe comunque una cosa gravissima.
Concordo anche con l’analisi di Leonardo…
forse non bisogna essere così drastici nel buttare alle ortiche tutta la morale cattolica…
ho però una considerazione da fare: io ho 30 anni… sono prete da 5… e vedo oggi tutti questi scandali.
ma queste cose avvenivano anche ante Vaticano II (molti dei fatti contestati in questi anni risalgono a quell’epoca), c’era soltanto meno pubblicità e meno facilità nel denunciare…
E’ davvero tutta colpa del Vaticano II?
Io penso che in questi quarant’anni siano usciti fuori anche tanti preti più equilibrati rispetto al passato… che forse non indossano una tonaca, ma non hanno paura delle donne e degli uomini…
Voglio dire ancora: certe cose sono il frutto bacato del peccato, che non è stato inventato nel XX secolo
credo non ci sarà mai assuefazione a una “pedofilia dolce”… non penso si possa tornare alla Grecia antica
Non crediate che nella chiesa ortodossa piuttosto che nelle chiese evangeliche sia tutto rosa e fiori, che non esistano scandali , cantiamo insieme alla maniera del caro Aurelio Fierro “illusione, dolce chimera sei tu che fai sognare in un mondo di rose tutta la vita.”..vogliamo parlare del Patriarca dell’Attica Panteleimonas ? Parliamone: aveva accumulato un patrimonio personale di milioni di euro e in una serie di intercettazioni telefoniche vennero a galla senza troppi dubbi gli intrallazzi dell’alto clero: rapporti intrisi di omosessualità e pedofilia che intercorrevano tra alcuni membri ; scandali su scandali tanto da far dire al patriarca Christodulos, “La Chiesa Ortodossa è destinata a viver ancora a lungo, nessun agente esterno può decretarne la fine. Se ha resistito per 2.000 anni ai nostri attacchi dall’interno, noi che ne abbiamo fatte di tutti i colori, figuratevi quanto possa temere i nemici esterni”…questo dicono di loro, forti delle loro convinzioni. E che dire della fiorente industria cinematografica nigeriana do forte valenza musulmana che produceva. video di sesso con un giro di droga e milioni di dollari il tutto sotto l’attento controllo di chierici e alti funzionari islamici?….Sarebbe il caso che istituzioni e confessioni religiose guardasse innanzi a tutto dentro casa propria e togliessero la loro immonda sporcizia. Inoltre, questa è il volto umano della chiesa, sfigurato come il Cristo sulla croce, e nessun cattlico maturo ne farà una tesi assoluta perchè, come recita il catechismo tridentino, quello che c’è di essenziale nella Chiesa è nascosto, e “riconoscibile solo con gli occhi della fede”, e in questa prospettiva la Chiesa in cui crediamo ci appare infinitamente di più di quello che sembra essere nella sua visibilità umana, troppo umana!
Quello che il nostro secolo non pare poter sopportare è il divario tra la teoria
morale e la prassi….per questo credo ci si accanisce contro la Chiesa cattolica, perchè è l’unica ormai che predica una morale.. tutti gli altri, fanno semplicemente quello che gli pare .Voglio dire, di Roman Polanskij, il regista, per esempio, che aveva stuprato una ragazzina, nessuno si è scandalizzato più di tanto, anzi molti europei l’hanno difeso quando le autorità svizzere lo hanno arrestato, perchè è come se ci si aspettassero certi comportamenti da certi personaggi. e li si tollerasse..
. La Chiesa cattolica è l’unica autorità morale del nostro tempo.. per questo si cerca di abbatterla e uno dei modi per farlo ( dai tempi di Voltaire) è quello di mostrare al popolo come i preti predichino bene e razzolino male…
secondo me, c’è una vera, oscura forza che cerca di abbattere la Chiesa cattolica, che cerca di minarne l’autorità, la credibilità.,che cerca di metterla in ridicolo, non potendo farlo sulla base dei principi ( perchè i principi morali predicati dalla Chiesa sono giusti) lo fa sulla base delle colpe individuali..
E’ una strategia sottile..se non puoi confutare il tuo avversario con la logica,
mettilo in ridicolo come persona,dimostra che è indegno, insegnavano già i Sofisti .
In altri termini quello che volevo dire è che oggi non si considera più credibile una verità detta da una persona che non la metta in pratica. ai tempi di Dante, nel medioevo, questo non accadeva,. c’erano i papi corrotti e simoniaci, ma non per questo era messa in discussione la verità proclamata dalla Chiesa. E’ stata con la riforma protestante che si è cominciato a non distinguere più i due piani, e oggi siamo arrivati alla vetta di questo processo.. per esempio ci sono persone che sostengono che la Chiesa non può essere contro i gay, perchè molti sacerdoti sono gay.. alla stessa stregua si potrebbe dire di tutte le regole morali predicate dalla Chiesa: non sono più credute come Verità, perdhè non le si vede applicate..
.Forse in certe cose, per esempio, nella metafisica, i Medioevali erano meno rozzi di noi…
Bello l’articolo di Luigi, e molto interessante pure il “pezzo” propostoci dall’amico Lycopodium.
Cambiando (un pò) discorso, ho letto e leggo – ma vorrei saperne di più e vi confesso, amici, che non ne ho, sin qui, trovato il tempo – dei massacri di cristiani in Nigeria, e mi pare, ad esempio, che la stampa internazionale (e non) riservi quasi più spazio ai casi di pedofilia riguardanti la Chiesa di Roma (gravissimi, esecrabili, da perseguire senza “se” e senza “ma”, unitamente alla condanna nei confronti di chiunque, in passato e tutt’oggi, abbia pensato e/o pensi di “coprirli”: d’accordissimo) che non agli ancor (per me) più gravi fatti che succedono in Nigeria: solo perchè la Nigeria è lontana ? O perchè si teme d’urtare la sensibilità del mondo islamico ?
Buona notte a tutti !
Roberto 55
ne approfitto per salutare Lycopodium che ho visto stasera… perché noi ci si frequenta anche fuori da questo blog, cosa credete… come quella sera che cenai con Francesco73, per esempio… e una volta anche con Matteo!!
La Verità che stava in fonno ar pozzo
Una vorta strillò: – Correte, gente,
Chè l’acqua m’è arivata ar gargarozzo! –
La folla corse subbito
Co’ le corde e le scale: ma un Pretozzo
Trovò ch’era un affare sconveniente.
– Prima de falla uscì – dice – bisogna
Che je mettemo quarche cosa addosso
Perchè senza camicia è ‘na vergogna!
Coprimola un po’ tutti: io, come prete,
Je posso dà’ er treppizzi, ar resto poi
Ce penserete voi…
– M’assoccio volentieri a la proposta
– Disse un Ministro ch’approvò l’idea. –
Chi più chi meno, je buttò una cosa
Pe’ vedè’ de coprilla un po’ per uno;
E er pozzo in un baleno se riempì:
Da la camicia bianca d’una sposa
A la corvatta rossa d’un tribbuno,
Passata ‘na mezz’ora,
La Verità, che s’era già vestita,
S’arrampicò a la corda e sortì fôra:
Sortì fôra e cantò: – Fior de cicuta,
Ner modo che m’avete combinata
Purtroppo nun sarò riconosciuta
Trilussa
La verità, per rispondere sia a Roberto circa i massacri in Nigeria, come pure cercare di spiegare il perché di tutti gli scandali consiste, a mio sommesso avviso, nel non saper difendere il proprio credo, la propria fede. E’ in sostanza quella atavica tendenza, oscena mentalità che non risparmia proprio nessuno, la quale, preferisce affrontare ogni questione con “diplomazia”, ma il nome esatto è mollezza, vigliaccheria, paura di esporsi. Atteggiamento di alcuna utilità perchè come l’evangelista Luca “non c’è niente di nascosto che non sarà rivelato, né di segreto che non sarà riconosciuto…-e-…temete colui che ha il potere di uccidere e poi di gettare all’inferno! Di lui sì che dovete avere paura”…e così…si finisce col perdere la propria identità, chiudendo gli occhi su quelle realtà che bruciano! ” Ma saremo salati col fuoco!”. E’ vero, come, dice il bellissimo articolo suggerito da Lyco,che prima del prete esiste la persona, con la sua integrità, moralità, e questa deve essere vagliata attentamente…tuttavia, siamo esseri umani, e nessuno è esente dalla persecuzione, dalla “tentazione”. Guardate che la santa tentazione è l’unico metro che il Signore usa per misurare la fede, non ce n’è un altro. Persecuzione, tentazione, sofferenza, è il trinomio che garantisce la fedeltà del discepolo! E forse. troppi pesi…troppa lettera che uccide…finisce con lo schiacciare chi è più fragile…e questo anello debole manda in rovina gli sfrorzi di tutti…” allora suggerirei di non attardarci lungo la strada” ma seguire decisamente il Maestro…il vero Maestro, non i falsi maestri..
Traduzione della poesia di Trilussa “La verità” per chi non conosce il dialetto romanesco.
La Verità che stava in fondo al pozzo
Una volta strillò: – Correte, gente,
Chè l’acqua m’è arrivata al collo! –
La folla corse subito
Con le corde e le scale: ma un Prete
Trovò che non era conveniente.
– Prima di farla uscire – dice – bisogna
Che le mettemo qualche cosa addosso
Perchè senza camicia è ‘una vergogna!
Coprimola un pò tutti: io, come prete,
le posso dare il “tre-pizzi”, al resto poi
Ci penserete voi…
– M’assoccio volentieri alla proposta
– Disse un Ministro ch’approvò l’idea. –
Chi più chi meno, le buttò una cosa
Per vedere di coprirla un pò per uno;
E il pozzo in un baleno si riempì:
Dalla camicia bianca d’una sposa
Alla cravatta rossa di un politico…
…..
Passata mezz’ora,
La Verità, che s’era già vestita,
S’arrampicò sulla corda e uscì:
Uscì e gridò: – Fiori di cicuta,
Nel modo in cui mi avete camuffata
Purtroppo non sarò riconosciuta!
I miei complimenti per il suo articolo.
Mi scusi, mi saprebbe dire dove ha trovato i dati sugli abusi in Germania?
A me è parso imprudente da parte di padre Lombardi dare dei dati sui casi acertati in Austria senza spiegarli e circostanziarli bene, cosa che a seconda di come li si interpreta ha permesso “facili” attacchi sui blog (per esempio si veda http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/L%27Assoluto_e_il_Relativo che credo faccia confusione fra casi e colpevoli).
Massimo Gramellini su La Stampa di oggi
10/3/2010
L’asilo della morale
La pedofilia non riguarda solo il clero, ma anche altri ambienti – dice il portavoce vaticano padre Lombardi – ed è bene occuparsi pure di questi. Certo, padre, è sempre bene occuparsi dell’universo mondo. Per esempio della regressione all’infanzia che induce uomini attempati a comportarsi come all’asilo, annegando le proprie responsabilità in quelle del prossimo. Lo fanno anche gli altri… Perché colpite solo me e non gli altri… È un complotto ordito dagli altri…
A mandare in paranoia certe persone non è la multa rifilata loro dal vigile, ma il fatto che non l’abbia estesa alla macchina accanto. Non l’otto in condotta del figlio, ma il nove dato al suo vicino di banco che è notoriamente più teppista. Appena un politico compie qualche malefatta, i giornali della sua parte cercano subito un pretesto per dimostrare che anche quelli della parte avversa rubano, trafficano, frequentano le escort esattamente come lui. E che gioia, che goduria, nel poter affermare che gli altri fanno schifo come noi, e che il vero scandalo non è che tutto sia uno schifo, ma che ne sia venuto a galla soltanto il pezzo che ci riguarda. Gesù diceva: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma lo diceva per indurci a perdonare il prossimo, non a sollevare polveroni dentro i quali far scomparire le responsabilità individuali. Se persino il portavoce vaticano comincia a ragionare così, forse bisognerà ricordargli che chi si ritiene investito di un’autorità morale deve anzitutto meritarsela con i comportamenti. A prescindere da quel che combinano i famigerati Altri.
Diciamo che non considero i sacerdoti come una razza a parte, quindi non mi scandalizzo per i loro errori più di quanto non faccia per gli errori di qualunque altra persona. Dopo di che, sento parlare di percentuali e statistiche, e vorrei sapere, a questo punto, quanti sono i casi di pedofilia accertati fra i preti, quale è la percentuale relativa e quanto è maggiore o minore rispetto alla percentuale di pedofili fra coloro che preti non sono. Non lo chiedo per innescare polemiche inutili ma solo perché debbo supporre che qualcuno parli con dati di fatto alla mano.
Qualcuno di voi parla della necessità di accettare una verità detta da chi non la mette in pratica (detto in soldoni). Questa è una logica che può valere per chi è convinto che la Chiesa sia un’istituzione divina, ma vorrei sapere perché un non credente non dovrebbe avere qualche dubbio sulla validità di un messaggio predicato da una persona che ne tradisce il senso con la propria vita. Secondo me la Buona Novella non avrebbe avuto seguito se non fosse stata annunziata da Gesù, coerente fino alla croce.
Ancora, il celibato è una scelta di vita come un’altra, forse nel tempo può creare delle difficoltà in chi la compie ma anche io sono convinto che non lo si possa mettere in correlazione con la pedofilia.
Per Discepolo, attenzione alle parole. Dire che la Chiesa è contro i gay non mi pare un’espressione molto evangelica.
Infine, sempre per Discepolo, la morale predicata dalla Chiesa cattolica non è l’unica. Ci sono le morali delle altre religioni e, se mi consenti, c’è una morale, meglio, un’etica laica, per molti non meno vincolante delle altre. Del resto, sento spesso parlare di diritto naturale (anche su questo avrei qualcosa di dire) in nome di tante battaglie sostenute proprio dalla Chiesa. Orbene, non v’è chi non veda la contraddizione in termini fra la negazione di un’etica laica e l’affermazione di un diritto naturale.
Caro Luigi,
In questo momento è in onda su Radio Rai 3 una puntata sulla pedofilia nell’ambito della chiesa.
E’ appena intervenuto Gianni Gennari che ha citato il tuo articolo di ieri su Liberal.
La trasmissione può essere sia riascoltata che scaricata in Mp3 da sito di Radio Rai 3.
—–
Parafrasando lyco, che saluto : “La verità è che un parlamentare delinquente, mafioso o corruttore, non è un parlamentare che è diventato delinquente, mafioso o corruttore, ma un delinquente, mafioso o corruttore che è diventato parlamentare”.
Cosa ci possiamo fare, è sempre stato così, questa è la natura umana.
Avanti Savoia.
Do il benvenuto nel blog a B_Rat. Ho preso quel dato da un articolo di Tornielli su Il Giornale, che a sua volta non citava la fonte: http://www.agenzien.chiesacattolica.it/pls/ceirassegna_new/pd2_segnalazioni_c.pdf_viewer_?id=167433&livello=1&id_sessione=880&pwd_sessione=ssssttmnfgBDfgqrmnfgnoij. Ho interpellato il collega, il quale mi ha risposto che se rintraccia la fonte me la segnala. Concordo sul fatto che si tratta di informazioni di arduo maneggio.
Se perfino un giovane sacerdote piuttosto perbene, come il reverendo don Maioba, si fa guidare da Gramellini, anzi tra padre Lombardi e Gramellini sceglie Gramellini …
vuol dire che l’abominazione della desolazione della distruzione della catastrofe del clero è al di là di ogni limite che mente umana possa mai concepire.
caro Leo. citavo Gramellini per dare altro fuoco alle fiamme… se vai sul mio blog puoi leggere il mio commento a Gramellini… ah la pazienza!
Ma siccome mi dici che sono “piuttosto perbene” e, si sa, gli adulatori son sempre apprezzati da un ego come il mio, ti perdono.
Saludus
B_Rat ecco la fonte tedesca che mi ha segnalato Tornielli: http://ef-magazin.de/2010/02/10/1859-spiegel-und-co-gegen-die-katholische-bastion-die-scheinheiligen. Il dato è all’ottavo paragrafo.
Maioba un giorno vidi Leonardo e anch’egli mi sembrò perbene.
OT. Poi mica tanto
Appello su Famiglia Cristiana dei prelati di frontiera contro i “collusi e corrotti”
Da Mogavero a don Riboldi, tra le proposte anche uno “sciopero elettorale”Mafia, la protesta dei vescovi del Sud
“Basta feste religiose nei comuni collusi”di ALESSANDRA ZINITI
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/10/news/mafia_feste_religiose-2574730/
Che dirà la CEI? Ma, chissà, chissenefrega.
Mi trovo perfettamente allineata con l’intervento di Leopoldo.
Non so se mi è consentito, se possa servire da edificazione spendere qualche parole in difesa dei preti .
Ecco,vorrei portare su questo spazio la mia testimonianza di bambina vissuta e cresciuta, nonché formata – direi in toto- in ambiente religioso con suore e preti salesiani. Ero praticamente con loro -eccetto la mezza giornata di scuola- dalle 14 del pomeriggio alle 19 della sera tutti giorni per anni. L’intera durata della stagione estiva fissa da loro, ho visto passare davanti ai miei occhi decine e decine di sacerdoti e religiosi e di conoscere perfettamente la realtà in cui sono immersi, che non è tutta rose e fiori come sembra, anzi…è molto dura.
Mi posso ritenere la rappresentanza vivente di quelli che -nella mentalità corrente-sono definiti “bambini a rischio” sia per l’aspetto che mi rendeva appetibile da quel punto di vista [bisogna dirlo] che nella fiducia che la mia famiglia riponeva in quella istituzione, senza alcun veto o controllo di sorta: ero nelle loro mani nel bene come nel male, e aggiungo, cosa non poco influente, che per motivi di vuoto affettivo tendevo ad attaccarmi tantissimo a chi mi dimostrasse amore e attenzione, per questo ero cento volte più a rischio rispetto ad altri. Ebbene, con la maturità di ora, guardando con lucidità a ritroso e in perfetta coscienza è giusto dire che mai ebbi a vivere alcun tipo di trauma. E’ un caso che ne io ne altri di mia conoscenza siamo incappata nell’orco dal collarino bianco? Ho i miei dubbi…sinceramente…
Invece, certe avance da parte di sacerdoti le ho ricevute in età adulta, e non poco insistenti, e non poco esplicite…ma non mi hanno scandalizzata, né è venuta meno la mia stima nei loro confronti o li abbia messi alla berlina danneggiandoli: quello sarebbe stato il vero peccato, per me, perché c’è sempre un complice dietro il famoso “scandalo al sole” dove spesso proprio i preti ne sono vittime.In questo grande palcoscenico delle vita si ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità di fronte al mondo e a Dio. Ho compreso, perdonato, e sorvolato senza per questo sentirmi offesa di uno iota.
Bisogna poi sfatare il mito del prete al quale non è consentito avere un’amicizia femminile senza che questa venga guardata con sospetto… esistono delle amicizie fortissime, dense di tenerezza, costruttive, edificanti, che non fanno proprio nulla di male anzi…è una questione di onestà, maturità, timore di Dio prima ancora che degli uomini o dei pettegolezzi. Moltissimi santi hanno vissuto appieno il sacramento dell’amicizia. Non c’è peccato che generi maggior danno se non la cattiva intenzione che sottende al pensiero, talvolta perverso, maligno e cattivo che sovente si nasconde dietro ad una facciata di purezza…solo esteriore ovviamente. Morale: prima di pulire l’esterno del bicchiere, sarebbe bene detergere con cura l’interno.
Clodine è molto sexy e non stento a credere che abbia avuto diverse avances dai preti che frequenta. Averle respinte senza scandalizzarsi e senza danneggiare nessuno le fa onore.
Però, anche in questo campo, trovo che si siano buttate a mare troppo facilmente tante regole di prudenza, tanti accorgimenti di sano realismo che un tempo la chiesa insegnava e praticava e che poi sono stati improvvidamente ridicolizzati in nome del “rinnovamento”.
Una coscienza cattolica di quella che è la nostra natura umana dopo il peccato originale, induce a non disperare, a non scandalizzarsi, ma anche a stare in guardia.
In guardia, innanzitutto, a non sopravvalutare noi stessi, a restare costantemente con i piedi a terra, e poi prudenza …sempre.. prudenza, come ben accennava Leonardo, a non provocare mai, anche se in buona fede e con le migliori intenzioni [perchè le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni] la sensisibilità degli altri…dice bene l’apostolo: “tutto è lecito, ma non tutto edifica”.
Davvero Leonardo mi trovi sexy? Uaooo…ma va la’…..ma se sono una tappetta insignificante!
Clodine scrive:
“ma se sono una tappetta insignificante!”
L’ antica saggezza napoletana risponde:
A cammisa dù ò curto nun va ò luongo.
(La camicia del piccolo, il lungo non la potra mai indossare, mentre viceversa si)
Per coloro che non masticano il tedesco mi sono permesso di tradurre il passo indicato da Luigi (si tratta di una traduzione veloce, perdonate quindi le sgrammaticature!)
“Anche secondo l’avviso dello psichiatra criminale tedesco Hans-Ludwig Kröber i numeri pubblicati dallo “Spiegel” indicano “che l´abuso sessuale coinvolge il personale della Chiesa cattolica più raramente degli altri uomini adulti”. Kröber ha detto alla Domradio: i numeri accertati dallo “Spiegel” fanno pensare “che la forma mentis, nella quale i preti hanno vissuto, li ha protetti in larga misura dal rendersi colpevoli (di abuso)”. Infatti uomini che non vivono nel celibato, così Kröber, hanno il 36% di probabilità in più dei preti cattolici di commettere abusi. Dal 1995 la polizia ha accertato 210.000 abusi su minori. Il 94 sospetti, che lo Spiegel con un sondaggio ha accertato all´interno della Chiesa cattolica, sono infinitamente pochi.
Quello che mi ha colpito del caso Germania è che, per far baccano immotivato tirando dentro il fratello del Papa, si è gridato allo scandalo concentrandosi su 3 casi di cui almeno 2 hanno visto i colpevoli in carcere…
(come da blog di Tornielli)
(del terzo Tornielli pare non avere dati)
Cioè, ecco, se si vuole urlare all’impunità dei preti non mi pare la scelta più azzeccata…
Grazie della fonte.
“Relata refero” (vulgo: me l’ha detto un uccellino): Clodine è molto sexy.
Buona serata a tutti !
Roberto 55
Vabbè Brat (davvero sei pestifero?), ma ormai lo sanno tutti che se uno vuole fare notizia basta attaccare la Chiesa!
Sei un comico che non fa ridere come Andrea Rivera? Attacca la Chiesa al concerto del Primo Maggio! Vuoi fare cattiva informazione? Inventati Sex Crimes and The Vatican come Colm ‘O Gorman e vieni ad Annozero da Santoro! Non riesci proprio proprio a farti conoscere? Spara una cazzata qualunque contro i preti e… vedrai che sorpresa!
Sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììì! Attaccare la Chiesa è facile e divertente. E potrai conoscere un sacco di amici “laici”, “illuminati” e… “tolleranti”. Perché tanto i preti mica ti minacciano di morte come hanno fatto con gli autori delle vignette su Maometto.
Dai, se vuoi avere successo attacca la Chiesa anche tu!!! Ci si diverte!
Io l’ho detto fin da subito che la cosa appariva oltremodo strumentale e che tutta la faccenda, riesumata dopo più di mezzo secolo, era stata messa nel tritacarne solo per citare quel nome “Ratzinger”, e fare propaganda oziosa. Sono stata criticata, giustificando legittime le motivazioni in quanto, per quanto bisognasse richiamare l’ectoplasma dei colpevoli defunti da decenni, ebbene, da “Ratisbona” andava “lavata” l’onta, e qualcuno doveva esserne responsabile; e chi se non Georg Ratzinger? Ehhh…e te’ pareva!
Mi consola vedere che qualcuno si associa alla mia tesi -pur non avendo ancora letto i commenti di Tornielli- anche perché, se così non fosse, andiamo a ripescare pure i verbali dei processi di Beatrice Cenci, delle vittime di Cesare Borgia, di Giordano Bruno, suvvia saliamo sulla sua stauta a Campo De’ Fiori e marciamo come Lanzichelecchi alla volta dei sacri palazzi…ma dai…per carità….è ridicolo dai!
Ma dai Roberto…ma…mi fai arrossire…te’ possino!!
Per Luigi:
Te lo chiedo da Corrierista fedelissimo.
L’articolo odierno di Danilo Traino sui fatti tedeschi mi pare un esempio tragico di tendenziosità e malizia.
Nel contesto di quanto sta emergendo in quel Paese (abusi in diverse istituzione cattoliche, vecchi episodi attorno al coro del Duomo di Ratisbona), si dedica tutta la prima colonna del pezzo a dire che sì, adesso finalmente anche Joseph Ratzinger ricorda, e che ieri si è scusato.
Nelle stesse righe, si aggiunge che il vecchio Maestro ricevette sì delle confidenze dai suoi alunni su quanto accadeva, ma che non seppe come intervenire.
Il lettore nuovo alla materia (mia madre) deve arrivare alla seconda colonna inoltrata per capire che: Ratzinger si scusava di qualche ceffone mollato, e non certo di qualsivoglia violenza sessuale.
Le confidenze da lui ricevute erano riferiti a eccessi di sberle che volavano nell’internato degli studenti, e MAI a nessunissimo fatto riconducibile ad abusi sessuali.
Tutto questo lo capisci in media re, arrivato ben oltre la metà dell’articolo.
Ecco, ma questo secondo te è giornalismo?
Io non avrei scritto così ma non sta a me criticare un collega.
Ai bloggers di questo post che minimizzano sul dato statistico riguardo alla pedofilia dei sacerdoti rispetto al resto del mondo, suggerisco la lettura di questo intervento di Padre Cottier sullo scandalo nelle diverse forme tra cui quello dei piccoli.
GEORGES COTTIER
http://www.vatican.va/jubilee_2000/magazine/documents/ju_mag_june-sept-1996_cottier_it.html
Ed anche il sito della Polizia di Stato sul fenomeno della pedofilia e sue derivate:
http://www.bambiniscomparsi.it/missingkids/servlet/PublicHomeServlet
Ed infine: «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!» (cf. Mt. 18, 6-7).
Gesù sottolinea il fatto : che credono in me.
Si tratta dei nostri figli e nipoti che abbiamo affidato alla Chiesa in piena e totale fiducia.
E’ un duplice tradimento simile a quello praticato dagli stessi familiari che non ne sono esenti.
Una diversa forma di omicidio: colposo, volontario o preterintenzionale che possa essere.
Se proprio si vuole disquisire, un conto è l’affidare ad altri o essere gli affidatari, altro è l’azione estemporanea violenta e coercitiva esercitata da dementi e psicolabili.
Ad ogni modo, qualunque sia la patologia o la causa, Gesù emette la sentenza che potrebbe/dovrebbe essere applicata per costoro, oggi, senza se e senza ma: “sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.”
A queste aggiungo il mio Amen.
Nessuno minimizza niente, io credo. Il punto è che le parole, misurate e chiare, di padre Lombardi, intendevano mettere in guardia da un pericolo che mi pare reale: c’è in giro un deliberato riduzionismo che, concentrando in modo esclusivo e strumentale l’attenzione solo sui casi di atti di pedofilia commessi da sacerdoti cattolici, vuole far passare l’idea che: a) la chiesa cattolica è un’istituzione corrotta; b) che la pedofilia è correlata in generale alla morale sessuale cristiana e, in modo particolare, al celibato ecclesiastico.
Denunciare questa manovra è doveroso, non solo perché le due affermazioni sopra riportate sono false, ma anche perché essa ha probabilmente anche uno scopo diversivo: ho parlato di “riduzionismo” perché in questo modo si evita di fare i conti con un fenomeno che ha dimensioni molto più ampie e radici molto più profonde. Parlando solo dei preti pedofili si distrae l’attenzione da tutti gli altri pedofili (il 99% ?).
L’articolo di Gramellini, se non in malafede, è di una puerilità (lui sì) avvilente.
Anche sull’affermazione “i pedofili ci sono sempre stati” sarebbe necessario riflettere. Ci sono sempre stati, certo, ma quanti? Mi rendo conto dell’enorme difficoltà di stimare le dimensioni del fenomeno, ma credo sia essenziale capire se sono più o meno le stesse del passato ed è solo aumentata l’attenzione e la denuncia o se invece sono aumentate enormemente.
Infine, mi permetto di ribadire il timore che anche su questo punto i modelli culturali possano, in tempi sorprendentemente brevi, cambiare. Io che sono un fossile vivente e ragiono ancora come si faceva negli anni cinquanta, misuro tutta la distanza siderale che c’è nel modo ormai universalmente diffuso di pensare alla questione dell’omosessualità
Infatti è una gran puttanata scambiare i preti pedofili per la maggioranza dei sacerdoti. Mille casi su 500.000 religiosi sono un problema, ma non vuol dire che TUTTA la Chiesa sia vomitevole e corrotta. Chi dice questo dice il falso sul sangue dei martiri come Romero, sul lavoro dei missionari che portano amore e speranza in mezzo alla disperazione, sulla preghiera onesta di tante religiose e sulla missione di tanti preti che si aggirano in questo mondo occidentale di morti viventi a livello spirituale. Chi dice questo è una persona in malafede, quantomeno, che dovrebbe avere la bontà di guardare le cose per quello che sono.
E’ fuori discussione che i preti pedofili sono MALE e come tale va combattuto. Ma se ho un braccio in cancrena non vuol dire che TUTTO il mio corpo sia condannato a perire. Possono tagliarmelo, quel braccio, e continuerò a vivere da sano. La Chiesa, lo ripetiamo ancora una volta, ha la forza e il coraggio per denunciare ed emendare tutto questo indipendentemente da certa stampa o sicofanti catodici stile Iene. Altre realtà e altre religioni non lo fanno, ecco tutto.
Luigi, perdonami, sai quanto ti stimi, ma il “non sta a me criticare un collega” non mi pare un’affermazione al tuo livello.
Comunque, tutto fraternamente.
E’ una regola non scritta del galateo dei giornalisti. Almeno quelli che non pubblicano finte veline su colleghi “attenzionati” dalla polizia perché “noti omosessuali” o quelli che si punzecchiano porta a porta in attesa dell’annozero. Il lavoro dei colleghi non si critica mai.
Signori! Intendiamoci, io non sto dando la Croce a nessuno ne tantomeno criminalizzando la Chiesa.
Dico che sull’argomento tutte le categorie implicate: singoli, istituzioni laiche e/o confessionali, di fatto mettono in atto tecniche di negazionismo.
Non faccio distinzioni sugli autori del crimine e sui complici che sanno e tacciono o negano , laici o religiosi che siano, come nel caso di mons. Fisichella che ad Annozero negò con veemenza il caso delle diocesi USA.
Ma perfino Gesù su costoro ha emesso una sentenza inequivocabile e definitiva.
Tanto per la chiarezza, nella metafora evangelica, farei volentieri la parte dell’asino che gira la macina.
Mah, no, non mi convince.
E’ una regola sbagliata, come tutte quelle che hanno una psicologia corporativa.
Tantopiù che qui parliamo spesso del corporativismo dei preti, che si coprono a vicenda o omettono di criticarsi o denunciarsi.
Se pretendiamo chiarezza e libera trasparenza nelle cose della Chiesa, come facciamo a essere omissivi nell’espressione delle nostre opinioni fuori?
Non ve la prendete, ma io la penso così.
Non so cos’abbia detto Fisichella ad Anno Zero, perché a guardare Anno Zero si fa peccato e quindi non lo guardo, ma qualunque cosa egli abbia detto, sicuramente Nino non l’ha capita.
Sugli ordini e le corporazioni tendo ad essere d’accordo con Francesco73. Si può osservare, tuttavia, che un antidoto alla deontologia dell’omertà professionale è, sia pure surrettiziamente, offerto dalla pratica della maldicenza, diffusissima negli stessi ambienti. Cosa c’è di più bello che parlar male dei colleghi?
Sono certo che Luigi non parla male di nessuno.
Quanto a Fisichella, da Santoro si è comportato con molto onore, e non era affatto una serata comoda.
Non stiamo parlando di omertà, ma di stile. Non serve a niente dire che Santoro è fazioso, lo vedono tutti che lo è. L’omertà è nella mafia, grazie a Dio i giornalisti non lo sono.
Fisichella? Ho visto e seguito la puntata, non mi pare abbia occultato alcunché. Anzi.
Semmai, ascolto ora il Gr2: il cardinale Schonborn ha ritenuto “manipolate” le sue parole in un articolo nel quale avrebbe spinto sull’abolizione del celibato dei preti. A parte che trovo ridicolo ritenerlo un tabù, visto che il celibato è solo una tradizione e non un dogma, ma non è questo che mette a riparo dalla pedofilia. Stronzate. Non c’entra niente con l’abuso dei bambini.
Faccio invece tanti complimenti a quel genio che ha sostenuto come sia più facile assolvere un pedofilo pentito di cuore (ah ah ah) piuttosto che una donna che ha commesso un aborto. Proprio una bella figura: entrambi violano l’infanzia allo stesso modo, e peraltro una vittima della pedofilia si porta il dramma A VITA. Che mi sembra una “morte morale” accostabile all’aborto.
A proposito: i pedofili non si pentono mai. Quando don Di Noto li incontra si professano sempre innocenti. Eccellenza, si informi prima di dire certe cose che coprono la Chiesa di ridicolo, per favore.
Ciao.
L’articolo di Luigi tocca un aspetto assolutamente vero circa il modo come l’opinione pubblica analizza/descrive il crimine della pedofilia. Noi non neghiamo: e’ una piaga profonda e dolorosissima e le parole del Vangelo citate da Nino mi sembrano molto appropriate…Ne aggiungo un’altra: “…meglio sarebbe per lui non essere mai nato”. Non c’e’ altro modo per redimere che affrontare la cruda verita’, con il dovuto aiuto alle vittime e anche ai criminali. Il silenzio dovrebbe essere usato non per coprire, ma per il rispetto. Ma chi se ne frega oggi del rispetto?
Se mi tirano fuori persino la storia del fratello del papa per due sberle date a due ragazzi del coro…ma siamo a livelli da senza-speranza!
Mi trovo sostanzialmente d’accordo (anche se normalmente non lo sono) con l’intervento delle 10:55 di Leonardo. E aggiungo: in alcuni paesi -concreti esempi USA e Inghilterra- si e’ raggiunta ormai una vera e propia paranoia sul tema. Si’, proprio PARANOIA. Non mi riferisco qui alle tante calunnie -insieme ai molti casi veri- o alle lobby di avvocati e sanguisughe che hanno fatto fallire fior di diocesi, usando il dramma delle vittime e giocando su strategie ben lontane dai criteri della verita’ evangelica. Mi riferisco alle policy tutt’oggi in voga: se un prete straniero va in una diocesi americana e si ferma a servire in una parrocchia x alcuni mesi, deve prima passare per varie settimane per una serie di seminars/corsi di istruzione/scrutiny su come agire nei locali parrocchiali; che tipo di contatti puo’ o non puo’ avere con i minori…ai quali non si puo’ rivolgere se non in presenza di altri adulti…e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Siamo a livelli di vera paranoia o -vista dall’altra parte- di fobia, di regime del terrore… Non sto scherzando. E il tutto naturalmente -visto il tipo di societa’ in cui siamo- e’ un’ipocrisia di quelle solenni al cubo.
Io comunque -lo condividevo l’altro ieri mi sembra- continuo a pensare che -da sempre- la prostituzione con la politica e i suoi interessi e stili sia la sorgente più grande dei mali della chiesa. Il potere e l’avere sono due demoni forti tanto quanto – se non di piu’ – della lussuriua. Se fossimo TUTTI un po’ piu’ umili, se anche l’immagine della Chiesa fosse un po’ piu’ umile, anche i nostri peccati o i crimini dei nostri fratelli sarebbero percepiti magari in un altro modo… con un po’ piu’ di pieta’.
P.S. per LEONARDO.
L’altro giorno mi hai fatto girare le…carrozze con la tua battuta sull’in-cul-turazione e non ti ho risposto proprio per…virtu’!!!! Adesso, seriamente, anche questo fenomeno delle relazioni sessuali’ con minori non e’ stato visto sempre da tutte le culture nello stesso modo… Prova a leggerti qualcosa sull’antica Grecia; cerca le prime lettere del Saverio quando e’ sbarcato in Giappone; cercati un saggio sul “terzo sesso” nel sud asiatico (guarda che sto parlando di studi di antropologia, non di cazzate da Italia 1…o da rotocalchi per sbavatori!)… C’e’ da essere contenti che la sensibilita’ umana si sta raffinando verso la difesa del debole, del fragile, dell’indifeso; e cio’ e’ senza dubbio uno dei bei frutti di questa epoca, dove la Chiesa ha i suoi meriti (e le sue colpe!).
tanto per buttarla in caciara… visto che arrivo buon ultimo (a proposito, saluto tutti coloro che conosco … il mio web-letargo spero si concluda presto), ritorno sul pezzo di Gramellini (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=776&ID_sezione=56&sezione=) postato ieri da don Marco.
Gramellini sbaglia nell’attacco dell’articolo la vittima sacrificale, perché fa finta di non conoscere il ruolo di. p. Lombardi e cosa comporta quel ruolo (oppure lo fa per chiedergli più coraggio proprio nel suo ruolo?).
Aggiungo che dal punto di vista del meccanismo mediatico è un’uscita che la Santa sede probabilmente “doveva” fare. Ma credo che la tesi del corsivista e vicedirettore de La Stampa vada valutata uscendo dall’ormai rituale spartizione tra guelfi e ghibellini.
Io condivido il suo ragionamento. Sia in termine di “comunicazione” che di “testimonianza cristiana”. E trovo utile la piccola “esegesi” proposta del branio evangelico che cita.
E non per questo non so vedere che fa comodo parlare solo dei pochi preti pedofili, oscurando i tanti e il “problema pedofilia” in generale.
Penso che siano due questioni, quella contenuta nel richiamo di Gramellini e quella della denuncia del gioco all’impallinamento pubblico e gratuito della Santa sede, che meritano la medesima attenta considerazione.
…e condivido totalmente il fatto che non c’e’ assoluta relazione tra celibato e pedofilia, che e’ una malattia che puo’ sfociare in veri e propri atti criminali. Per cui -di per se’- non e’ che il peccato/crimine di pedofilia sia un peccato equiparabile al peccato di lussuria… C’e’ di mezzo un’infermita’ psicologica che puo’ portare a quel tipo di abusi. …Tok, tok, tok…c’e’ qualche teologo moralista qui in giro?
Mmm, sento che questo nuovo avventore, Mabuhay, mi darà delle soddisfazioni: un giovinotto impettito e fiero delle sue buone letture, che promette di non far rimpiangere troppo la dipartita di Ignigo … bei tempi quelli!
No, Mabu, se cominciamo a giustificare i pedofili su queste basi o addirittura sulla pedofilia “dolce” perché tanto lo faceva Socrate, finiremo per legittimarli e legittimare addirittura la loro fottutissima “chiesa cristiana” (purtroppo esiste).
Socrate e soci violentavano i bambini perché erano minores, non avevano né diritti né doveri, vi ricordo che a Sparta li esponevano se “imperfetti” (e vi fate meraviglia di quello coi baffetti alla Chaplin che in Germania ha fatto quello che ha fatto?). E’ dal 1989 che i bambini hanno ben chiari diritti e doveri, recepiti anche in Italia nel 1991.
Non si può ragionare di qualità dei peccati nel momento in cui un pedofilo violenta un bambino. Ci sono parole chiare e tremende di Nostro Signore, ogni commento è superfluo. Questa gente va riprovata e condannata con forza, anche perché nelle zone grigie della “liberazione sessuale”, delle palle dette sul celibato e così via si annidano i loro momenti di forza. La pedofilia non è solo un crimine contro i bambini, ma anche e soprattutto contro la società perché è una vera e propria organizzazione criminale che produce, spaccia e realizza filmetti pagati centinaia di dollari in cui un bambino molto spesso è stuprato fino a morire. Questo, lo chiedo a voi tutti, vi sembra meno grave e più facilmente perdonabile rispetto all’aborto? Mi sbaglierò, ma credo di no. Serve una forte presa di coscienza da parte di tutti, perché non esistono figli degli altri: sono tutti figli nostri.
Trovo assurdo che nessuno si scandalizzi per l’equazione: tanti preti pedofili: perchè c’è il celibato dei preti.
Che cosa c’entra? sappiamo tutti che la maggior parte dei pedofili non sono preti, che la maggior parte dei pedofili sono sposati , che la maggior parte degli abusi sui bambini vengono fatti in famiglia, da padri o zii , o amici dei dei genitori . Nessuno di questi loschi personaggi in genere è celibe o costretto alla castità.La pedofilia è una perversione della sessualità, che può esserci in chiunque sposato o meno.
allora che cosa cavolo vuol dire come oggi sul Corriere fare la correlazione su
celibato dei preti sì – celibato no , con la pedofifila, con gli abusi? Che cosa c’entra?
E cosa c’entra mi chiedo l’ennesimo articolo di Melloni su la necessità di indire un nuovo concilio, il Concilio vaticano III, con lo scopo, presumibilmente, di abolire il celibato dei preti, come auspicato dalla citazione del cardinale M,artin, cosa c’entra questo con lo scandalo dei preti pedofili?Abolendo il celibato dei preti avremo dei buioni preti metre ora ne abbiamo di cattivi per colpa del celibato?’????? assurdità!!!
quello che a me fa rizzare i capelli non sono i tanto i preti pedofili, ma i cattolici orma in confusione totale a livello logico , intellettuale e dottrinale.
La crisi della Chiesa è molto più profonda di quello che si crede ed è una crisi di idee e di fede, non solo o non soprattutto di comportamenti .
E la crisi di idee e di fede, purtroppo, non si risolve con un mea culpa o con delle scuse, o con la galera per i colpevoli.. è molto più dolorosa, difficile,
disperante…
MC
Discepolo, come non essere d’accordo con te. Soprattutto sul fatto che tanti cattolici nemmeno si rendono conto di che cosa stanno discutendo e dell’assoluta impreparazione ad affrontare l’argomento. Al Vaticano III avremo problemi più seri da discutere rispetto all’incredibile equazione celibato=pedofilo. Chi dice questo dice chiacchiere da bar, e qui stiamo discutendo di Chiesa.
Chi voglia vere un idea di cosa sia la pedofilia legga il bellissimo romanzo di Nabokov “Lolita” uno dei più bei romanzi del ‘900.
Lì viene descritto magistralmente che cosa muove il pedofilo. Il pedofilo non è un mostro, in genere. e’ una persona apparentemente normale, buona, gentile. Solo l’impulso che lo spinge è patologico, è alterato, è una specie di follia, anzi è una follia, un delirio, come le idee fisse dei paranoici, o gli sdoppiamenti degli schizofrenici. Il pedofilo è un malato, in genere, è una persona psichicamente disturbata, che non riesce a controllare i propri impulsi patologici.
Questo non è per scusare i pedofili,ne’ tanto meno per giustificarli,( perchè quello che fanno è un crimine esattamente come è un crimine quello dell’assassino psicopatico)ma solo perchè la frase “il prete pedofilo è un pedofilo che è diventato prete” è profondamente vera.
Un uomo profondamente disturbato, malato nella psiche, anche se apparentemente normale e anche se per altri aspetti una brava persona, può anche diventare prete.Non è il suo essere prete che lo rende pedofilo.
MC
No, scusa Maria Cristina, quello che hai scritto è giustissimo e tu sei una donna eccellente, come hai dimostrato anche qui recentemente, però non consigliare una lettura che, in altri tempi, sarebbe stata proibita. Vedi, da tempo quando non scrivo cazzate, in queste discussioni io cerco di battere e ribattere su un punto che mi sta molto a cuore. Nei vecchi tempi, quando si sapeva un po’ meglio come lavora il diavolo e come è la natura umana, si stava in guardia e si adottavano mille cautele, anche sotto la forma di provvidenziali “divieti”. È arrivato uno spirito nuovo e seducente, che in nome della libertà (può esserci parola più cristiana di questa?) ha spazzato via tutto. Si può leggere di tutto, tanto quel che conta è il giudizio che si dà: un elenco di libri proibiti (diciamo sconsigliati, via, perché se uno violava il divieto non lo frustavano mica) è un obbrobrio, una vergogna. E così via, su mille particolari, nessuno dei quali, in sé, decisivo.
I risultati? li vediamo. La società è tornata esattamente come la descrive Paolo in Romani 2,18ss. Duemila anni di sforzi cristiani, mattoncino su mattoncino, per edificare un ethos decente (su cui poi restava sempre alla libertà del singolo decidere cosa fare, ma almeno c’era una base, un appoggio …) buttati nel cesso.
Va bene, non è un problema, ricominciamo da capo e questa volta faremo meglio. La storia del cristianesimo non è alla fine, ma all’inizio.
Però tu, Cristina, non consigliare a nessuno di leggere Lolita. Tanto più se fosse “uno dei più bei romanzi del 900”.
Credo che Leonardo abbia toccato un nervo scoperto: anche secondo me, si è preso sottogamba negli ambienti religiosi e non , la presenza dello spirito del male.
Se ne parla troppo poco, ma esiste, ed è in azione ventiquattro ore su ventiquattro. Immaginate un sacerdote il quale, seppur circonfuso di una certa grazia e sacralità , resta tuttavia un uomo in balia della tentazione e delle pulsione corrosive e diaboliche che lo espongono al mondo, come accade per ciascuno di noi.
Ora Immaginate un prete che abbia in embrione questo tarlo, questo specifico profilo, magari perché a sua volta abusato, o per motivi che ignoriamo, ecco: Immaginatelo davanti quell’oggetto infernale che è internet, dove, al tocco di un polpastrello, le appaiono scene inimmaginabili -mille volte più ossessive rispetto all’intera porbografia che il genere umano conosca dalla cacciata di Adamo dall’Eden- dove la sua mente finisce con l’ottundirsi definitivamente. Ma che cuccagna per lo spirito del male: per forchettino del piano di sotto è un gioco da ragazzi
Esiste il diavolo, sapete? Lucifero spirito che separa da Dio e Satana colui che da la fissazione circa quello specifico peccato, agiscono all’unisono ma sono due spiriti…mi fa paura solo a scriverli questi due nomi! Forse mi prenderò da alcuni di voi dei sonori sberleffi, mi riderete in faccia e mi direte “scema..scema..scema..” ; mi si accuserà di voler dare la colpa al diavolo per i peccati della chiesa, e mi si dirà a che che esiste il libero arbitrio e che agnuno è responsabile per le proprie azioni…
OK! Ci sta! ma Io rispondo che lo spirito del male esiste, è in azione proprio li, al centro, nel cuore stesso della Chiesa: sua nemica da sempre!
Ripeto: giammai, quando mi raggiungono notizie di questo tipo riesco a giustificare, perché non si è mai pronti dinanzi a simili scenari.
Ma proprio perché questa malattia viene definita “parafilia” che si avvale di particolari anomalie del comportamento basate su fantasie, impulsi, eccitazione… legati a situazioni e oggetti del tutto particolari o anomali di cui l’oggetto del desiderio è il bambino, dico che la Chiesa deve usare tutte le armi che possiede per combatterla. Di certo,potrebbe aver sortito una vera e propria retrocessione, una involuzione, mille passi a ritroso sotto l’aspetto della morale e da più punti di vista a partire dal CVII…fino all’estrema propagine: stiamo vivendo un incubo, con tutti gli scandali che sbucano come funghi.
Urge un giro di VITE!”
Più che Lolita inviterei a rileggere quel capolavoro decadente di Tomas Mann che è “La morte a Venezia”, dove l’amore malsano per un bellissimo adolescente accieca completamente il colto professore Aschenbach, che si trova a raschiare il fondo del barileri: una ridicola maschera, per quella passione insana per imberbe Tadzio che diviene il centro della sua esistenza. Ci fa capire come il “privilegio” della diversità ,dell’ambiguità si paghi con l’estraniamento, la solitudine, e la morte…in tutti i sensi
Anche oggi il Corriere della Sera è tornato ai fasti di ieri.
Si parte dal richiamo in prima, si passa poi all’articolo in pagina, si titola su abusi e scandali sessuali e c’è sempre don Georg che ammette le violenze perpetrate e taciute quando apprese.
Ovviamente, in prima nessun riferimento ai ceffoni, in pagina annegato alla millesima riga, in uno sfondo pedofilo evidentemente tragico.
Annamo bbene…
“il prete pedofilo è un pedofilo che è diventato prete”
———————————————
Ma anche:
“il prete uomo è un uomo che è diventato prete”
Il pedofilo è un uomo.
Il prete è un uomo.
Credo che si possa giocare all’infinito sulle parole,
pur di salvare i nostri fantastici miti…
che sono
purtroppo esseri umani
e non divinità.
Troppo spesso,
pensarlo come “alter Christus”
lo fa porre in una nicchia su un altare
….un oracolo divino.
Ma il prete,
è e rimane un uomo con tutte le sue limitazioni umane,
la grazia non cambia la natura umana…. Ma…
Il sacerdote
rimane sempre e soltanto CRISTO.
Il prete?
Rimane “alter”.
Quale messaggio invia il Signore permettendo e gli scandali?
E’ vero,
i numeri dei delitti di pedofilia nel clero o tra i religiosi,
sono quasi “risibili”, dinanzi alla mole enorme di uomini e donne,
che permettono e che vivono questo immenso male vittimizzando innocenti.
Ci spinge comunque a riflettere,
quanto nella gerarchia e nel laicato e nella vita religiosa,
si è permesso a Satana di averla vinta,
in ogni tempo,
ieri benedicendo le armi e le guerre e gli odi tra popoli e tra cristiani,
per identità o interessi di parte.
Ancora oggi,
tutto questo continua,
e la pedofilia,
è parte del gioco di satana,
l’angelo di Luce…..
Ho incontrato sacerdoti, suore e laici, che hanno fatto del male e tanto,
ma ne ho incontrati che hanno salvato la vita a tanti altri, uomini e donne,
ridando fiducia, speranza, accendendo la carità.
Mistero della Grazia.
Mia gioia, Cristo è risorto! (l’espressione di saluto che Serafino di Sarov rivolgeva a chi lo incontrava)
Che il Signore mi aiuti sempre a vedere la luce,
nonostante l’esistenza delle tenebre.
Nell’anno Sacerdotale,
il Signore mi ricorda
che
il peccato e la grazia
sono in ogni uomo,
prete o non prete,
laico o non laico,
religioso/a o non religioso/a.
…solo per chiarire a Tonizzo e agli altri, che il mio P.S. per Leonardo non vuole giustificare proprio niente e nessuno riguardo alla pedofilia, che definisco varie volte un crimine, oltre che ad una malattia.
Conoscere puo’ aiutare a capire…non a scusare!
Grazie a tutti i frequentatori per i tanti e stimolanti insights su questo post.
E buona giornata a tutti!
Buona giornata a te Mabu…anche a me ricordi moltissimo Ignigo74: era uno fortissimo, da quando è diventato prete è scomparso, lasciandoci tutti un pochino più soli.
Essere paragonato ad Ignigo…è un complimento eh..fidati!
Leggo solo ora l’intervento di Matteo, e mi trova daccordo.
Io aggiungerei un’ultima cosa, per completare ciò che Matteo ha già espresso benissimo; che la Chiesa è stata sospinta suo malgrado troppo, e troppo audacemente dai venti del concilio ed ora, in questo mare in tempesta sarà difficilissimo riprendere in mano il timone. Ma deve assolutamente attraccare, ancorarsi per l’ennesima volta alle sue origini e solidamente e urgentemente…
Con un occhio rivolto si all’esterno in vista dell’umanità, ma uno all’interno, affinché questo sguardo sul mondo non la seduca ancora una volta come sempre. Credo, forse è utopia, che sia giunto il tempo di ripartire ancora una volta da zero, dalle origini, come i grani di un Rosario che si perpetuano e ricominciano all’infinito. Noi, si, noi che amiamo veramente la Chiesa lo sappiamo che malgrado la propria miseria e il buio fitto di questi tempi presenti e per quanto assolutamente indegna -come tutti noi che siamo niente- è amata da Dio perché è il frutto del sacrificio del Suo Figlio, depositaria e usufruttuaria di questa immensa Grazia di Dio: dono incommensurabile, essa ne riceve ogni momento, e così da sempre, e sempre sarà fino al termine del suo pellegrinare in questo mondo!Amen
Credo anch’io che ci sia un livore anticattolico che spinge a vedere il male solo nella chiesa cattolica. Che dire di un ex sessantottino, poi capogruppo dei verdi all’Europarlamento (purtroppo non ne ricordo il nome) che difese non solo i gay ma (cosa ben diversa) i pedofili? E fu proprio lui che, in modo fazioso, spinse i colleghi a infliggere il famoso “schiaffo” all’incautop Rocco Buttiglione, che imprudentemente aveva espresso opinioni “politicamente scorrette” sull’omosessualità
Come mai nessuno attacca costui?.
Giustissime considerazioni, Raffaele.
Segnalo diversi post di http://fidesetforma.blogspot.com/ in materia, che (a parte i toni eccessivamente polemici) chiariscono le finalità di questa strumentalissima campagna mediatica.