“Cos’è che muove l’economia di una regione progredita come la Romagna? U pilu!” disse Antonio Albanese. “La patonza deve girare” apprendiamo ora che in contemporanea ebbe a dire il premier ispirandosi al detto caro a ogni imprenditore: l’economia deve girare. E’ Antonio Albanese che imita Berlusconi, oppure è Berlusconi che imita Antonio Albanese?.
La patonza l’economia e u pilu
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A proposito…
http://www.francescomerlo.it/?p=416
IL VOCABOLARIO DI BERLUSCONI / LA PATONZA DEVE GIRARE
BY FRANCESCO MERLO | LA REPUBBLICA | 18 SETTEMBRE 2011
Purtroppo è così: se diamo tanta importanza a divertimenti e sballo, se siamo disposti a costruire, alimentare e frequentare i più diversi “divertimentifici”, come possiamo poi lamentarci se chi ci rappresenta fa altrettanto più in “grande”?
Di recente ho sentito che un ragazzo di un paese vicino al mio ha ricevuto come regalo per i suoi 14 anni una certa quantità di “fumo” da parte dei suoi genitori. Illuminati e di idee aperte finchè volete, modernissimi, ma anche educatori irresponsabili che indicano al proprio figlio un modello di vita basato sullo sballo e sul divertimento a tutti i costi. Per non parlare del rispetto delle leggi vigenti.
Probabilmente non sono elettori del premier, anche se effettivamente Berlusconi rappresenta “degnamente” questa loro filosofia di vita. Dovremmo un po’ tutti domandarci quale deriva sta prendendo questo Paese, a prescindere da chi presiede pro tempore il Consiglio dei Ministri…
Il problema di Berlusconi non è che va a puttane…
E’ che non fa nient’altro.
Questa, Marco, me la segno
😀
@Federico B.
Con tutta la buona volontà, io non riesco più a prescindere da chi presiede pro-tempore il consiglio dei ministri.
Se a te come credente convinto (quale mi pare tu sia leggendoti) queste parole non fanno venire l’orticaria, dimmi che antistaminico usi che me lo compro..
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201109/110918stella.pdf
@ Nico
la questione è che l’orticaria mi viene per tutta una serie di cose e riesco a ridimensionare molto perfino i vizi del premier.
Temo che troppa attenzione verso un potente, anche se si tratta del più potente, ci “desensibilizzi” verso tutto il resto.
Quando “lui” non ci sarà più, ci accorgeremo che abbiamo lasciato correre troppe altre cose. Perdonatemi, ma questo mi preoccupa più delle sorti dell’attuale Governo.
@Federico B.
Posso anche essere d’accordo, ma sono abituata a pensare da buona madre di famiglia: gerarchia delle urgenze =
1°) risolviamo i problemi immediatamente risolvibili;
2°) poniamo le basi per affrontare le scadenze a lungo termine.
Non vedo contrapposizione tra le due cose.
@Federico B.
“Se siamo disposti a costruire, alimentare e frequentare i più diversi “divertimentifici”, come possiamo poi lamentarci se chi ci rappresenta fa altrettanto più in “grande”?”
Io capovolgerei le responsabilità.
Se siamo disposti a tenerci e a tollerare che chi ci rappresenta– e dovrebbe dare il buon esempio– si diverta allegramente e sfacciatamente a palazzo Grazioli e nei suoi regni privati, come possiamo lamentarci che, in generale, si dia tanta importanza a divertimenti e sballo?
@Marilisa,
guardi che NON si può obiettivamente dare la colpa di tutto a Berlusconi.
Ho posto una questione seria; capisco chi, come Nico, comprende il problema ma ha altre prorità, non chi si “autoassolve” solo perchè c’è Berlusconi che si comporta peggio.
Cominciamo a cambiare modo di pensare e anche i nostri rappresentanti politici dovranno sintonizzarsi… Temo che l’antiberlusconismo di alcuni commentatori impedisca qualsiasi riflessione diversa dall’eliminazione di Berlusconi.
Mi sarebbe piaciuto ragionare più in generale su un atteggiamento sempre più diffuso. Se non è possibile, aspetterò un’altra occasione.
Io sono contro il berlusconismo ed il leghismo come cultura (insieme di valori).
Io considero berlusconismo e leghismo una minaccia educativa per l’Italia.
1) Scarso rispetto delle regole.
2) Scarso senso dello Stato e delle Istituzioni.
3) Scarso rispetto della storia dell’Italia, in particolare Risorgimento e Resistenza.
4) Corruzione eccessiva dei costumi.
Essere contro tutto questo significa essere a favore del contrario.
1) Rispetto delle regole.
2) Senso dello Stato.
3) Orgoglio nazionale ed europeo.
4) Moralità pubblica.
…e aggiungo:
5) Eguaglianza
6) Giustizia sociale.
@ Federico B.
L’ antiberlusconismo di alcuni commentatori, fra cui io mi pongo, non è per partito preso ma è, invece, determinato da ragioni molto serie che tanti sottovalutano. Se , come lei afferma, “NON si può obiettivamente dare la colpa di tutto a Berlusconi”, non c’è dubbio che egli abbia gran parte di responsabilità.
Senza considerare il suo malcostume, il nostro è un Paese bloccato, e non da adesso, non si rende conto? Cos’altro ci vuole per aprirvi gli occhi?
@ Marilisa, che scrive:
“non si rende conto? Cos’altro ci vuole per aprirvi gli occhi?”
Guardi che i miei occhi sono bene aperti. Sono i suoi a essere oscurati da un furore fanatico e ideologico. Credo che le fortune elettorali del premier dipendano anche dai tanti “feroci antiberlusconiani” con i quali è impossibile ragionare.
Non ho intenzione di continuare su questo discorso, ne’ di difendere il premier. Volevo solo porre una questione che evidentemente non interessa o interessa meno delle professioni di antiberlusconismo militante.
Contenti voi…
😆
“Sono i suoi a essere oscurati da un furore fanatico e ideologico.”
Furore fanatico e ideologico? Conosce davvero il significato di questi termini?
Queste categorie non fanno parte del mio carattere, posso assicurarglielo.
Lei invece dimostra di essere fazioso, anche se vorrebbe non apparire tale.
Vada con Dio.
Ai fans del berlusconi-pensiero:
http://tv.repubblica.it/edizione/bari/escort-l-intervista-di-terry-de-nicolo/76235/74600
@Federico B.
Ho una curiosità:
cosa ne pensi in merito all’articolo che ho linkato alle 11.28?
Ho già detto che mi fa venire l’orticaria, vorrei solo un tuo parere dal punto di vista educativo.
Proprio perchè mi interessano le questioni che poni, da mamma e da cristiana che opera in ambito ecclesiale,
a contatto con giovani e adulti,
dolorosamente arrabattantesi, in questi tempi, a difendere la Chiesa che ama.
Ciao Nico. Grazie dell’articolo, non l’avevo ancora letto.
Non pensa proprio niente, non chiederglielo neanche.
Pensare non sembra faccia parte della sua qualita’ di figlio di Dio.
Ma quanto cari ci son costati ‘sti principi-non-negoziabili!
E insistono a dire che non sono negoziabili! A guardare dal prezzo fino ad ora pagato, non direi proprio.
http://www.avvenire.it/Lettere/Pagine/governo-pensiero-azioni.aspx
@Nico
ho già detto che non ho nessuna intenzione di giustificare o assolvere il premier. E’ chiaro che non approvo e non condivido comportamenti e parole riportate dall’articolo di Stella. Non mi piacciono però nemmeno i moralisti sempre pronti ad indicare le malefatte altrui, dimenticando le proprie o quelle dei propri amici.
Non mi sottraggo alla tua domanda: non credo che Berlusconi sia un modello educativo per nessun genitore italiano. Non credo che nessuno voglia emulare le notti brave di Berlusconi se non perchè spinto dai medesimi istinti.
Non ci sono altri, applauditi, modelli educativi pericolosi per la moralità dei giovani? Ho riportato un esempio piuttosto eloquente di genitori sanamente antiberlusconiani…
@Marilisa
mi dispiace esserle sembrato fazioso, ma non mi stupisce, data l’animosità dei suoi commenti, che lei dia questi giudizi lapidari a chi non la pensa come lei. Valga per tutti Mt 7,5: “Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello”. E’ proprio sicura di non essere un pochino “faziosa” anche lei?
D’accordo con Marco delle 12.43.
Federico B.
l’ “animosità” dei miei commenti non è dettata da faziosità, ma dal vedere le cose come stanno, senza cercare pretesti di alcun genere per giustificare malgoverno e comportamenti ignobili.
E citare versetti del Vangelo non significa essere più cristiani e convincenti di chi non lo fa.
Le ricordo che il mio giudizio “lapidario” ha fatto seguito ad un suo giudizio offensivo, e non rispondente al vero, nei miei confronti.
Allora, dove sta la trave?
Un paese che in un periodo di crisi economica e di valori come questa, occupi tutto il suo tempo a sbirciare nella toppa della serratura per vedere quante donne/escort ha il nostro attuale premier mi pare penoso…
Iniziamo a partire da noi stessi a fare del nostro meglio per un mondo migliore.. non aspettiamo che lo facciano i nostri responsabili, altrimenti siamo freschi…
Come se nulla fosse!!??
Per rigenerarsi ha scelto ancora una volta una delle sue celebri “passeggiate”. Se dopo il brutto fatto del lancio della “statuetta” aveva scelto il centro commerciale di Villasanta per ritornare tra la gente, oggi Silvio Berlusconi ha deciso di fare shopping alla Fiera di Sant’Eustorgio ad Arcore per non pensare più al processo Mills (alle 11 era in Tribunale a Milano per rispondere di corruzione in atti giudiziari) e allo scandalo intercettazioni.
Uscito intorno alle 14 dal cancello secondario di via Monte Rosa, il presidente del consiglio ha stretto mano, concesso foto e soprattutto fatto acquisti. Nessuna contestazione, qualche critica a denti stretti per qualche passante, ma per lo più sono state strette di mano, “forza Milan” e parole di incoraggiamento per alcune persone con disabilità.
Un’uscita all’insegna della più assoluta normalità: dialoghi cordiali e veloci, nessun accenno alla politica o alla giustizia.
Seguito dalla scorta e dai vertici dei carabinieri della Compagnia di Monza, il premier si è soffermato in particolare davanti a un bancarella di artigianato toscano, apprezzando le statuine esposte e chiedendo informazioni sulla fabbricazione. A pochi metri in linea d’aria la gelateria dove ama acquistare vaschette di pistacchio e i locali ormai chiusi del suo storico calzolaio.
Quindi, a piedi, ha fatto rientro in Villa San Martino.
Il nostro attuale premier e certi discorsi sono penosi.
http://www.youtube.com/watch?v=PRaqvjbyCOc
Marco: “Il problema di Berlusconi non è che va a puttane. E’ che non fa nient’altro”.
Non mi sembra del tutto vero: buona parte del tempo la spende anche trafficando in modo losco, ad esempio, con i loro puttanieri:
http://www.corriere.it/politica/11_settembre_19/dalle-liste-del-pdl-all-affare-sesto-tutti-i-politici-della-rete-tarantini-fiorenza-sarzanini_7709aca0-e286-11e0-9b5b-a429ddb6a554.shtml
E, per compensarli dei servigi resigli, dispensa alle une e agli altri posti ben remunerati (pagati da noi, naturalmente. E forse è proprio questo che lui intendeva quando diceva di non aver mai pagato una donna) in organismi parlamentari e in istituzioni che richiederebbero ben altro senso di responsabilità, o laute consulenze in imprese di primaria importanza nel mondo produttivo nostrano e internazionale.
Abbiamo idea di cos’è la Finmeccanica? E del livello di amoralità e di arroganza solo nel pensare di mescolare questi figuri con le attività di un’impresa del genere?
E abbiamo nozione di quale entità sia l’abuso di potere commesso dal nostro amico? E di quanto sia grottesco che molte persone insistano che si tratta solo di materia di gossip e di suoi fatti privati (!?)
Federico B.: “Temo che l’antiberlusconismo di alcuni commentatori impedisca qualsiasi riflessione diversa dall’eliminazione di Berlusconi”.
Sebbene anch’io sia convinto che la prima cosa da fare, e di gran lunga la più urgente, sia quella di liberarci del nostro primo ministro, questo è un po’ anche il mio pensiero.
Ad esempio, vedo come urgente e propedeutica in qualsiasi programma politico una bella riflessione sull’uso della TV: troppo grande è l’importanza che negli ultimi vent’anni ha assunto come strumento informativo e di potenziale sviluppo civile e democratico, per essere usata solo come strumento d’intrattenimento; o, peggio, per esser lasciata nelle mani di un singolo che la usa per meri fini commerciali o, peggio ancora, per attrarre e selezionare carne per i suoi festini.
Vedo un tale uso come l’enorme sperpero di una risorsa preziosa, specialmente in presenza di questa crisi che a me sembra epocale nel senso che ci obbliga a ridefinire molti fondamentali del nostro vivere comune.
Analisi e riuso importante di tale strumento, cosa impossibile finché B sta da padrone sulla scena.
@spuntocattolico:
Caro spunto, dissento da quello che hai affermato alle 16.45.
Qui non si tratta di guardare dal buco della serratura, di fare del gossip.
Il nostro premier è libero di avere quaranta amplessi al giorno.
La realtà è che Mister B. sembra non faccia altro, come sottolineava Marco prima.
E’ accettabile ciò? E’ accettabile che il Presidente del Cdm italiano intrattenga rapporti con personaggi non limpidi dal punto di vista giudiziario?
E’ accettabile che in cambio di favori sessuali vengano concessi appalti?
E’ lecito tollerare la frase: faccio il Premier a tempo perso
Si può sopportare ancora la mancanza di credibilità internazionale del nostro Paese?
Io, personalmente rispondo di NO.
Un caro saluto.
F.
Ciao Mabuhay
è tutto il giorno che mi porto appresso una frase del Vangelo di oggi:
“Fate attenzione dunque a COME ascoltate” (Lc 8,18a).
Quale ammonimento può essere più attuale? Ascoltiamo tutti le stesse cose, ma come le filtriamo!!!!
A quanto pare vedo che siete tutti belli e accomunati dal tifo politico.
Detto questo e senza offesa…
Che B e compagnia cantante se ne debba andare è ovvio…
per me però è ovvio che se ne devono andare anche tutti gli altri… sia a sx che a centro, serve un ricambio.
DI IDEE e di atteggiamenti però, non di uomini che comunque sarebbero legati al vecchio.
Parlo senza problemi in quanto astensionista convinto e dichiarato.
Non votero mai, come non l’ho mai fatto, tappandomi il naso.
Non potrò mai votare a sx come non potrò mai votare a dx.
Potrei, essendo un moderato votare al centro, ma attualmente sulla piazza non trovo nulla di interessante.
Il mio voto se lo aggiudicherebbe solo chi nel programma inserisse questi punti che ritengo prioritari:
1) sostegno alla famiglia, quella formata da moglie e marito, maschio e femmina, così come Dio ci ha creato. Altri generi non ne conosco
2)Taglio degli spese per la politica e delle indennità ai politici, taglio degli sprechi che sono incredibili in tanti settori della p. a., taglio di enti inutili.
3) Lotta senza quartiere e soprattutto “senza confine” all’evasione fiscale
4) Tassa patrimoniale
5) Prelievo dell’un % (1%) dai depositi bancari.
In più mi offro, pur se monoreddito e con figli e moglie a carico e col lavoro fuori regione di cui devo pagarmi gli spostamenti, a devolvere la mia seppur esigua tredicesima.
Alzino il ditino chi è d’accordo con me, così dimostra davvero se crede che il denaro è lo sterco del diavolo….
nico scrive,
19 settembre 2011 @ 18:40
Ciao Mabuhay
è tutto il giorno che mi porto appresso una frase del Vangelo di oggi:
“Fate attenzione dunque a COME ascoltate” (Lc 8,18a).
——–
Se posso suggerire alcune letture intorno all’argomento:
http://www.gesuiti.it/linguaggi/129/190/192/787/schedabase.asp
http://www.gesuiti.it/linguaggi/129/190/873/192/788/schedabase.asp
Dalla rivista “Ignaziana”
http://www.ignaziana.org/indice.html
2 (2006) 94-106 Considerazioni sullo “scegliere” in Sant’Ignazio
di ROSSANO ZAS FRIZ S.I.
2 (2006) 107-117 Scegliere e decidere
Il discernimento morale in un’epoca pluralistica
di GIULIO PARNOFIELLO S.I.
@ Ubi, spuntocattolico e giosal
le proposte concrete, richiamare tutti ad un esame di coscienza, gridare che le critiche sterili sono inutili, è qualcosa che non interessa!
Pare avere più appeal la faziosità, il rovesciarsi addosso insulti e colpe vere o presunte. Ancora non è chiaro che la ricostruzione del Paese comincia a casa nostra, anzi!, dentro di noi!
Concordo Ubi.
Manca però qualcosa per far riprendere la crescita. Che proponi?
Ciao Principessa, è un piacere, bentornata.
Si, sono d’accordo con te.
C’è bisogno di un cambio di mentalità e di modi di fare da parte di tutti.
Per iniziare da noi stessa basta capire e sapere di cosa abbiamo bisogno.
Io ho bisogno di vedere e sperare “futuro” per i miei tre figli.
A costo di qualsiasi sacrificio (di ordine economico, non morale, s’intende…).
Purtroppo tanti hanno perso di vista il MEZZO per arrivare alla meta.
Non per atteggiarmi, ma nella mia vita “sacrificio”, ne so qualcosa….
però con l’aiuto del buon Dio, sopporto e spero…
Marco, il consumismo sine die non può andare sempre avanti.
Bisogna rivedere il sistema di sviluppo e i valori che si sottendono.
Bisogna convertire, e tanto. Solo la conversione del tipo di fonti energetiche rilancerebbe e di molto considerando anche l’indotto.
E noi abbiamo i “cervelli” per far questo, solo che stanno scappando all’estero per mancanza di ricerca…
Per riuscire il segreto è solo uno
“Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli”
Ubi,
sei anche tu per il downshifting?
Buona sera Principessa. O buon pomeriggio? Qui è sera e gli storni descrivono arcane figure nel cielo.
Marco, non proprio nell’accezione completa del termine, pero…
“Con calma” è uno dei miei motti.
Perchè “bene” e “presto” sono incompatibili… (tranne nell’economia del massimo profitto, purtroppo…).
Lavorare per vovere, non vivere per lavorare.
Permettetemi un OT folle che nulla ha a che fare con questo blog, con questo thread e con i partecipanti, ma è uno sfogo mio tutto personale…
E poi dicono che io ho troppi vizi. Che ho troppi difetti. Che sono troppo pignolo. Che incasello, che addito, che distinguo separando e senza separare, e che separo senza distinguere oppur distinguendo, che sembro la sibilla cumana che indovino senza vedere e senza sapere, così come giudico senza nulla vedere e sapere, che troppo suppongo e presuppongo… epperò… però dico io, come si fa, ma come si fa, come si fa a scrivere “republica” con una b …..
senza che io escalami in tutta bonarietà:
hai visto che avevo ragione…
Giosal,
condivido il tu post delle 16:54 di ieri, soprattutto quando dici: “E abbiamo nozione di quale entità sia l’abuso di potere commesso dal nostro amico? E di quanto sia grottesco che molte persone insistano che si tratta solo di materia di gossip e di suoi fatti privati (!?)”. A me dispiace il fatto che sembra che qui si stia discutendo tra due gruppi di fanatici, anche quando la REALTA’ ormai ha superato ogni possibile fantasia.
Nico,
anche a me era tornata nella mente quella frase del Vangelo di ieri, da te citata. Anche x chiedere scusa a Federico B. del mio commento delle 15:30 su di lui. Il che non mi impedisce di pensare che il Federico nostro deve avere due grosse fette di salame davanti agli occhi con qualche pezzettino dentro il cervello! 🙂
@Ubi
Approvo in todo i tuoi ragionamenti ed anzi… penso che non si possa avere una sinergia maggiore!!
@principessa
Grazie per l’appoggio. Ha colto con estrema sintesi e profondità ciò che volevo intendere..
@Fabricianus
Ha ragione quando afferma che gli atteggiamenti del premier ledono la sua attività parlamentare.. ma il mio focus riguardava più un altro aspetto che altri hanno rimarcato: in Italia da ormai parecchio tempo non si fa più politica seria.. solo interessi di parte, affossamenti della parte avversa, pressioni e lobby, mentre la gente è sempre più povera e crescono le ingiustizie.
T.S. Eliot, Cori da “La Rocca”:
“Il destino degli uomini è infinita fatica
Oppure ozio infinito, il che è anche peggio,
Oppure anche un lavoro irregolare, il che non è piacevole.
Ho pigiato da sola l’uva nel torchio, e so
Che è faticoso esser davvero utili, rinunciando
Alle cose che gli uomini ritengono felicità, cercando
Le buone opere che restano oscure, accettando
Con viso fermo quelle che arrecano ignominia,
L’applauso di tutti o l’amore di nessuno.
Tutti son pronti ad investire denaro, ma i più
Si aspettano i dividendi
Io vi dico: rendete perfetta la vostra volontà.
Vi dico: non pensate al raccolto
Ma solo alla semina giusta.
Il mondo rotea e il mondo cambia,
Ma una cosa non cambia.
In tutti i miei anni una cosa non cambia.
Comunque la mascheriate, questa cosa non cambia:
La lotta perpetua del Bene e del Male.”
Mabuhay- È sempre stato luogo comune che, se le donne andassero a governare, le cose si metterebbero meglio nel mondo: meno guerre, più avvenenza e rispetto…. Ma sentiamo:
http://gossip.fanpage.it/l-intervista-a-terry-de-nicolo-da-berlusconi-andrei-correndo/
È Minzolini? È Ferrara? O Sgarbi? O Lele Mora? Niente, neppure Fede: è una femmina, prodotto essa pure del berlusconismo. È Terry De Nicolò, che ci dà una Summa dei valori della donna moderna e di una nuova società, dove la patonza deve girare in omaggio agli uomini più facoltosi.
Un gossip? Forse lo sarebbe, anche se assai fuori dell’ordinario. Lo sarebbe se lui non fosse il nostro primo ministro, se non si fosse circondato, in parlamento e fuori, di persone similari; se non avesse mischiato tali fatti e valori con aspetti e questioni delle istituzioni, della politica, dei servizi, dell’industria, della comunicazione, della vita comune sistemando in posti chiave suoi piccoli cloni, portandosi dietro avvocati personali per farsi le leggi. E del tutto scaricando le spese, evidenti ed occulte, sulla comunità reale.
Una sorta di modello-paese del futuro. Un tipo di società che pare aver abbacinato anche buona parte del mondo cattolico. Né mi riferisco solo a Don Verzé che, beato lui, ha considerato il nostromo come una benedizione del Signore.
Il tutto, a fronte della seria crisi che ci si sta parando davanti.
Meno male che la Merkel (un altro tipo di donna, ovviamente di quelle che non piacciono al nostro) c’è!
“È Terry De Nicolò, che ci dà una Summa dei valori della donna moderna e di una nuova società, dove la patonza deve girare in omaggio agli uomini più facoltosi”…e -dico io- in omaggio ai valori-non-negoziabili!!!! Aahhh, caro Giosal, quanta ragione hai! E quanta amarezza e tristezza!
E guarda tu chi mi tocca citare:
“Ogni giorno di permanenza in questa situazione di debolezza costa all’Italia cifre enormi. La permanenza del governo Berlusconi costa all’Italia miliardi di euro. La scarsa affidabilità della politica italiana si traduce in un aumento di interessi del debito che gli italiani dovranno poi pagare. … I fondamentali economici dell’Italia sono buoni, ma allo stesso tempo vanno fatte delle riforme sostanziali. E il governo Berlusconi non ha la credibilità per affrontare la situazione. Occorre un nuovo governo di unità nazionale”. (Rocco Buttiglione, presidente UDC)
OK abbiamo capito per alcuni, marilisa, marco, ecc, berlusconi è il MALE ASSOLUTO, non c’è nessuno così malvagio e abbietto e criminale come lui.
Ma mi piacerebbe sapere , tanto per rimanere nel tema , che ne pensate di Strauss-Kohn? E del fu John Kennedy? cioè voglio dire, secondo voi, scusate la volgarità…
c’è differenza puttaniere di destra e puttaniere di sinistra ?
L’abietto (che si scrive con una b) è:
– tesserato P2 n° 1816
– bugiardo incallito
– corruttore di giudici (Sentenza Mondadori)
– datore di lavoro di Mangano, Previti e Dell’Utri
– “un uomo che non sta bene” (Lady Veronica Lario).
Magari fosse solo un cumenda puttaniere.
Questo modo di porre la questione con paragoni più o meno calzanti circa i famosi ” vizi privati” e le “pubbliche virtù” dei politici più rappresentativi della storia mi scandalizza anzi, mi renda furiosa! Aria fritta: discorsi vuoti che non reggono il confronto e sa perché discepolo!? Perché, veda,paragonabile all’immoralità del Berlu ce ne fu un serraglio nella storia della politica mondiale di tutti i tempi da Tarquinio il Superbo a Nerone da Alessandro Borgia a Mussolini! Quanti orrendi personaggi han sfilato in questa stravagante giostra che è la politica eppure, nessuno, ripeto: nessuno ha mai esibito così spudoratamente in un modo tanto spregiudicato, sfacciato, insolente il proprio marciume tanto da sfidare il comune senso del pudore. Ma non solo: tutti i politici che si sono avvicendati nella storia del mondo nel momento in cui hanno manifestato una certa mancanza di etica o incapacità nella gestione delle cose pubbliche se non si eclissarono spontaneamente vennero eliminati, giustiziati, emendati, cacciati..mai – almeno che si ricordi a memoria d’uomo- a un capo di stato palesemente “marcio”, corrotto, pervertito, infilato in scandali, venne data la possibilità di governare ad oltranza. Questo individuo che molti amano chiamare ancora “premier” non solo non è stato preso a pedate, ma gli è stata data la possibilità di formare un’intera classe dirigente di cortigiani e cortigiane o “escort” incapaci senza una adeguata preparazione: marionette siliconate alla mercé del boss, atte solo a succhiere il sangue nostro decretando di fatto la rovina della nazione, della nostra patria!
@discepolo
Mister B. NON E’ il male assoluto.
Ci mancherebbe altro, con tutto quello che tocca scoprire appena si guarda fuori dal nostro orticello (vedi bambini-soldato, donne kamikaze con l’illusione di garantire così un futuro ai figli, dittatori che fanno sparare sui connazionali, etc. etc. etc. …).
Mi pare però difficile negare che,
nelle attuali condizioni socio-economiche,
senza voler giudicare le idee di cui intende essere espressione,
alla luce dei comportamenti che sono di dominio pubblico,
per l’educazione delle giovani generazioni, per la nostra situazione politica, e anche per qualcosa d’altro,
mister B. non è bene.
Se qualcuno conosce fatti che mi sono sfuggiti, qualcosa di oggettivo che mi faccia ricredere, ne sarei felice.
Ma deve essere qualcosa che ha fatto adesso, perchè, nel bene e nel male, “acqua passata non macina più”
Il puttaniere è tale, ed è ripugnante, a qualsiasi area politica appartenga.
Strauss-Khan ? Dio ce ne scampi! Mi dispiace solo che l’abbia fatta franca.
John Kennedy? Anche lui riprovevole ( ma del suo malcostume si è venuti a conoscenza dopo la sua morte), come anche Clinton.
Ma questi ultimi due per lo meno, tra un giochetto e l’altro, governavano e bene anche. E non avevano la stupidità di vantarsene a destra e a manca, come fa questo; non avevano il vezzo di circondarsi di trenta minorenni per volta; non mettevano nel ridicolo il loro Paese, non sproloquiavano sul didietro di un altro capo di Governo, non facevano le corna sulla testa di un ministro in una foto di gruppo.
Noi abbiamo un premier che è malato, malatissimo ( e già solo per questo non dovrebbe governare), che governa male, che usa i soldi pubblici per gli affari proprî, che è strafottente.
Anche molti del suo partito, anche se apparentemente fanno quadrato, sono in imbarazzo.
E perfino la Chiesa lo disapprova, pur senza farne il nome per diplomazia.
Non vedo cos’altro ci voglia per riconoscere che è stato il peggior primo ministro della nostra Repubblica.
Esca di scena il più presto possibile.
@Discepolo,
lasci perdere: è una guerra persa in partenza.
Quando Berlusconi non ci sarà più allora forse si potrà ragionare.
Mi viene solo il dubbio che, morto un “demone” se ne faccia un altro!
@Clodine,
a parte tutto il resto, non crede che la nostra amata patria sia rovinata anche da tutto questo odio? Non dovremmo cristianamente pregare per i nostri nemici, perdonare i nostri persecutori o perlomeno sperare nella loro conversione?
Non sono un elettore di Berlusconi e non ho simpatie di nessun tipo per lui, anzi. Tuttavia questi commenti così astiosi sinceramente mi sembrano eccessivi, specialmente quando provengono dalle stesse persone che fanno grandi professioni (e danno lezioni) di fede cattolica.
Federico B.
Ma di quale odio parla? È semplicemente “indignazione” ( che è ben altra cosa) per il fatto che un uomo così impudico e che da subito ha fatto approvare leggi ad personam e che si è sempre atteggiato, in virtù del suo mandato, a cittadino al di sopra della legge, continui a governare ( per modo di dire) il nostro Paese. Ed è incredulità per il fatto che ancora tanti cittadini non riescano o non vogliano vedere la realtà delle cose.
Ricordi che l’indignazione è stato un atteggiamento anche di Gesù in alcuni casi.
Fare i buonisti in nome della fede cattolica non serve a niente e non fa essere più cristiani coloro che si ammantano di una fede che fa a meno di una chiara visione delle cose e del sentimento di giustizia.
Cara Discepolo, certo che Berlusconi non ha tutte le responsabilità. Ma ora stiamo parlando delle sue. E allora, poiché ti stimo, vorrei sperare che tu non fossi tra coloro (e sono molti, ahimé: alcuni per loro opportunismo perché, nonostante tutto, dalla presente situazione traggono vantaggi – pensa solo ai molti Minzolini e Scilipoti che ha intorno; altri per disinteresse alla cosa pubblica e quindi ignoranza politica) che riducono a gossip la vicenda berlusconiana.
Su questo stesso post ho tentato di esprimere le motivazioni (che io credo di aver capito: studio il fenomeno B da più di vent’anni, nelle sue grosse ombre e anche nelle sue poche luci iniziali) per cui non è un gossip.
In cambio della patonza che gli portano (mi domando poi, nello stato in cui si trova, cosa ci farà …), cosa fa lui? Concede rappresentanze in assemblee politiche, regala posti di responsabilità istituzionale, dona incarichi di direzione e posti di lavoro in agenzie nazionali e in TV (e bada! Non nelle sue, che ancora potrebbe essere tollerato) e, ora emerge, favorisce consulenze e commesse di lavoro anche in primarie imprese dell’industria italiana, inventa bugie internazionali e piega il parlamento a confermarle come verità. Questo – solo un piccolo campionario – oltre che un mercimonio immondo, è anche un ENORME abuso di potere del suo ufficio di primo cittadino.
Siamo intontiti a tal punto da non comprenderlo? Oppure siamo soltanto furbi? Cosa diremo ai nostri figli e nipoti il giorno in cui, compresa la presente situazione, ci domanderanno se noi ci eravamo?
Aspettiamo proprio che siano gli stranieri a dirci che, per uscire dal liquame in cui ci stiamo immergendo, il soggetto di cui abbiamo meno bisogno è proprio colui che in tale liquame ha contribuito a infilarci?
Alla mia età (sono coetaneo di B) potrei anche disinteressarmi della vicenda, ma provo fastidio nel vedere molti miei concittadini ridotti allo stato di bonzi.
Sul dubbio di Federico B. che, morto un demone ne torni un altro, io sono all’antica, nè vedo soluzioni migliori: i demoni vanno combattuti, dovunque e quandunque si presentino.
Un caro saluto.
discepolo scrive,
20 settembre 2011 @ 15:07
Hai talmente gli occhi foderati di prosciutto da non vedere la gravità della situazione e il rischio serissimo di bancarotta ( default attenua ) che stiamo correndo.
Tu parli e ci intrattieni con cazzatelle di cui ormai frega nulla a nessuno.
Quello è tossico satiriaco , l’ha scritto la moglie che forse un pò lo conosce, si tenga la sua pena e amen.
Ero a Buenos Aires nei giorni che precedettero la fuga in elicottero del presidente De la Rua e nei giorni successivi.
Ho visto l’assalto alle banche, chiuse, di risparmiatori che dall’oggi al domani avevano perso tutto.
Gente disperata come i pensionati che già prima avevano perso la pensione, li vedevi vagare per le strade di quella bellissima città con lo sguardo perso, assente, un sacchetto di plastica in mano con poche cose dentro.
Una pena, una cosa struggente da vedere.
La parrocchia tenuta dai confratelli della mia parrocchia di Roma , al centro di Buenos Aires, completamente ristrutturata per accogliere gente affamata e senza medicine.
Parroquia Nuestra Señora del Valle
http://www.facebook.com/group.php?gid=130586617416
Quei preti organizzarono docce, una mensa che accoglieva fino 150 mamme con i loro piccoli e un ambulatorio di fortuna in quello che era il campo di calcio, medici volontari che si alternavano.
Cose che tutt’ora sono al servizio di quella comunità, perché la miseria non è stata debellata.
Quella gente, del centro di Baires, non aveva nemmeno i soldi per pagare il gas e la corrente elettrica per fare una doccia calda.
L’ospedale italiano di Baires, tra i più importanti dell’Argentina, assaltato da malati di tutto e di tutte le età, fuori in file estenuanti e dentro mancava di tutto, perfino le garze sterili.
Ogni tanto prenditi una vacanza, rilassati magari torna a casa, su Marte da dove vieni.
@Marilisa
certe espressioni non comunicano indignazione, ma proprio odio. A parte le intenzioni di chi le scrive, consideri l’effetto in chi le legge.
@Giosal
preciso che io ho scritto “morto un demone se ne FA un altro”, non morto un demone ne TORNA SU un altro. Con questa espressione non intendevo che i potenti sono tutti cattivi, ma che a molti italiani piace DEMONIZZARE il proprio avversario politico: Craxi, Andreotti, Leone, persino De Gasperi. E’ un metodo collaudato. Certo Berlusconi ci mette molto del suo, ma ho l’impressione che la sua uscita di scena non ci libererà da odio e rancore verso un altro “mafioso, puttaniere, ladro, fascista, distruttore delle istituzioni”… forse, in un Paese civile, ci sono altri mezzi per fare opposizione, non le pare?
Ci dica quali metodi caro Federico,
ma non per De Gasperi…
per Berlusconi e il berlusconismo o il tarantinismo, se non vogliamo parlare di Mr. B.
Sono tutt’occhi.
Federico B.
Chi legge molto spesso filtra le altrui parole con la sua posizione preconcetta e vi legge significati diversi.
Come ha fatto lei ieri quando mi ha attribuito “furore fanatico e ideologico”. Roba da ridere.
Ma lascia stare Mary…non conviene neppure tentare un confronto, ma di cosa sta parlando FedericoB, che c’entra l’odio il perdono cristiano in un contesto come questo dove si assiste negletti, impotenti al naufragio di una intera nazione ! Ci stiamo avviando verso la povertà inesorabilmente, i prezzi lievitano da un giorno all’altro, autobus e metro passano col lanternino, interventi sociali interrotti; lo sa che i diveraemente abili non possono accedere ad alcun tipo di sostegno e devono sostenere le grandi spese necessarie alla loro sopravvivenza, che sia almeno decente,con le loro misere pensioni e se pagano un aiuto non hanno medicine? LO sa questo federicoB!? Lo sa che i nostri figli, nipoti ,i nostri giovani non hanno un futuro? E lo sa che un numero considerevole di piccoli imprenditori silurati da tasse e controtasse si sono suicidati mentre il Berlusca pensava a fare il maiale!??
Cosa c’entra il perdono, qui si parla di giustizia sociale e lei impronta sul perdono…sarà la storia a giudicare, a noi, purtroppo ci tocca solo di subire!
Fosse solo il problema B.! Il quale è tutto quello che descrivi, cara Clo!
Ma il problema non è tutto lì.
Chiediti chi permette che ci siano governi simili, a chi sono perfettamente funzionali.
Chiamala, ad es., “burocrazia finanziaria mondiale”, che lucra sui fallimenti altrui e dunque, in qualche modo li programma.
Per poter lucrare meglio e con legittimazione.
E per colpa della quale dobbiamo subire due volte: governanti nostrani inetti e corrotti, governanti altri efficientissimi ma tutt’altro che innocenti (per i quali governo italiano serio o non serio, poco conta).
Perciò bisognerebbe dirigere almeno un terzo della nostra ira nei confronti di B., verso la faccia nascosta del potere attuale…
Federico B.: “..in un Paese civile, ci sono altri mezzi per fare opposizione, non le pare?”
Sì, mi pare e condivido. Certo, con un ordine nelle cose: in un paese civile penso che la prima attenzione vada serbata al modo di governare. La seconda al modo di fare opposizione. Altrimenti di che paese civile vogliamo parlare?
E se il modo di governare è quello, ormai evidente a tutti, e di cui anche qui stiamo parlando, mi domando qual possa essere il modo più civile di fargli opposizione.
Confesso, con vergogna, di cominciare ad avvertire l’idea del forcone. Non vorrei esserci trascinato per i capelli…
@Marilisa,
non se la prenda. Non volevo offenderla. Non la conosco e la mia impressione è dovuta alle parole che lei ha usato nei suoi commenti. Sono disposto a mettere in discussione il mio “giudizio” se leggerò altre espressioni. Sono anche disposto a darle ragione, pensi.
Alla prossima
@Marco,
sa benissimo di cosa parlo. Ha applicato lo stesso “metodo” anche lei nei confronti di coloro che non condividono le sue idee. Lo ha testimoniato nei giorni scorsi anche un commento di Gerry.
E’ sicuro che non sia possibile confrontarsi e difendere le proprie convinzioni senza offendere o augurare la morte di familiari? Partiamo da questo.
@Federico B.
Guardi, le ho già detto che ho chiesto scusa.
Forse non le è chiaro che il primo ad insultare è stato Gerry dicendo che il Male si annida in chi, come me, è contro la mafia e non ha alcuna stima e pietà verso i Cuffaro di turno.
Forse vedendosi ucciso e per sbaglio il figlioletto, Gerry potrebbe capire meglio dove si annidi il Male.
Tutto qui.
Durissimo affondo del direttore de Il Sole 24 ore:
“Il presidente del Consiglio dimostri di amare davvero l’Italia e di avere, di conseguenza, la forza e la volontà di farsi da parte se è costretto (come tutto rende evidente) a prendere atto che non riesce a fare quello che serve. Lo faccia nell’interesse del Paese, si comporti da uomo di Stato e da uomo dell’economia. Dopo la Grecia, Signor Presidente, non ci può essere l’Italia, mai e poi mai, per una volta non si giri dall’altra parte e si ricordi che grandi responsabilità impongono anche grandi sacrifici. Sappiamo che le costerà, ma sappia pure che la storia (dopo questo gesto) saprà fare i conti giusti”.
Qui l’articolo per esteso:
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-09-20/signor-presidente-italia-prima-225349.shtml?uuid=Aabi2B6D
@ Marco,
ecco un esempio di come si possa chiedere le dimissioni, con toni forti e “durissimi”, ma senza essere inutilmente offensivi.
Prendiamo buona nota.
http://www.repubblica.it/politica/2011/09/21/news/silenzio_chiesa-21976172/?ref=HRER1-1
“Lo strano silenzio della Chiesa”
di BARBARA SPINELLI
21/09/2011
Federico B.
quali parole avrei usato? Certo non offensive, non mi permetterei. Stia sicuro che non mi interessa né il suo giudizio né quello di altri. A me importa dire quello che penso con franchezza e in piena libertà. Se poi a qualcuno sembra che le mie parole siano troppo incisive, questa è un’altra questione. Si tratta di adeguarsi alle parole usate dagli altri ma soprattutto di esprimere con sincerità le proprie valutazioni sugli avvenimenti che scorrono davanti ai nostri occhi.
Non chiedo a nessuno di darmi ragione se non lo ritiene opportuno. Io non parlo per avere l’approvazione degli altri, ma solo per esprimere le mie opinioni, condivisibili o meno che siano, con piena autonomia di pensiero. Ma mi piacerebbe che non fossero valutate sulla base del proprio credo politico o religioso, cosa che qui avviene spesso purtroppo.
Il discorso di Barbara Spinelli non fa una grinza, come al solito.
@Marilisa e Nino,
l’articolo di Barbara Spinelli ripropone cose già sentite e lette.
C’è un’incoerenza: si invoca un’ingerenza per censurare un avversario politico, ma non si sopportano “dichiarazioni” molto più blande quando fanno scomodo alla propria parte politica.
Non mi stupisce che certe idee siano portate avanti da Repubblica, testata notoriamente laicista e anticlericale, sempre pronta a mettere in cattiva luce la Chiesa e a denunciarne divisioni e complicità. Mi dispiace trovare il plauso di sedicenti cattolici che dicono di amare la Chiesa…
Chissà se fosse stato Prodi
a trombarsi una cinquantina di mignotte
oppure la Bindi
a fottersi un centinaio di aspiranti dirigenti dell’Azione Cattolica,
chissà se i monsignori avessero contestualizzato
o parlato con “ferma pacatezza”.
Peccato che fermezza e carità le abbiano scordate di coniugare quando hanno dato dell’assassino a Beppe Englaro e i loro scagnozzi gli hanno preso a calci l’auto.
“Ma mi piacerebbe sapere , tanto per rimanere nel tema , che ne pensate di Strauss-Kohn? E del fu John Kennedy?”
Manco mi ricordo chi l’ha detto, ma il paragone fra Silvio Berlusconi e John Kennedy è veramente esilarante.
Federico B. scrive,
21 settembre 2011 @ 13:32
“Mi dispiace trovare il plauso di sedicenti cattolici che dicono di amare la Chiesa…”
Ma io amo te. Quindi la Chiesa.
O no.
Federico B.
A quale club di cattolici duri e puri sei iscritto?
AC
CL
LDC
OD
NCC
MC
CSE
O magari sei un adepto di altra nobile congrazione-fraternità come quella di san Pio X ?
Se hai difficoltà a decifrare le sigle fammelo sapere.
@Nino,
Le rispondo solo e unicamente per non dare l’idea che possa vergognarmene: sono stato iscritto all’Azione Cattolica da giovane, prima di sposarmi.
Da allora non faccio parte di nessun gruppo e in particolare di nessuno di quelli da Lei elencati (ammesso di aver decifrato correttamente le sigle).
Non sono un tradizionalista, ne’ un progressista.
Sono un cattolico praticante che si sforza di seguire il Signore, ascoltando la Chiesa e i suoi pastori.
Perchè vuole schedarmi e intrupparmi in un gruppo?
Non concepisce che una persona possa avere una visione autonoma, formata con gli anni, la preghiera e l’approfondimento?
Cosa Le ha fatto pensare che io fossi un “duro e puro”: il riferimento al relativismo etico, al Maligno, la difesa dei valori non negoziabili?
E Lei, Nino, da che parte sta?
@ FedericoB.
“E Lei, Nino, da che parte sta?”
Che bello, almeno non sentiamo la nostalgia del nostro vecchio capoclasse!
Basterebbe quella “L” così burocraticamente maiuscola per riconoscerla, tuttavia, per essere più chiaro ed evitando con cura di portare il benché minimo contributo alla discussione, quelli come lei paiono fatti con lo stampino, probabilmente anche “quegli altri”, ma io preferisco quegli altri, e quelli come lei (non lei per carità, non se ne dovesse avere a male) li trovo francamente insopportabili. Così, senza un motivo, va bene? Per dire, Clo (Clodine) condivide con lei molti punti di vista ma non è così stucchevolmente prevedibile. Davvero, per quanto sforzi lei faccia per “seguire il Signore”, in paradiso non c’è posto per le anime noiose, quelle anime che si fanno la doccia (spirituale, s’intende) una volta alla settimana e che invece hanno da sempre fatto la gioia del suo Maligno: tanto, nel fuoco l’odore di sudore stantio non si sente.
No, dai. Ragazzi!
Non accaniamoci contro Federico B.
E’ un simpatico clone di Magdi Allam da studiare con molta cura.
@Federico
“Sono un cattolico praticante che si sforza di seguire il Signore, ascoltando la Chiesa e i suoi pastori.”
Io invece, anche se tardivamente, tento di seguire il Signore, ascoltando la mia coscienza.
Ecco da che parte stò.
Federico B.
“I sedicenti cattolici che dicono di amare la Chiesa…” la amano davvero e, se è il caso, si discostano dai comportamenti di chi dirige la Chiesa senza seguire il Vangelo.
Chi, invece, pensa, come lei, che amare la Chiesa significhi seguire le parole dei vescovi e non il Vangelo, è del tutto fuori strada perché in realtà ama i vertici della Chiesa, non le indicazioni di Gesù Cristo; cioè evidenzia uno “strabismo” religioso che esula dagli autentici contenuti di fede. E dimostra incapacità di ragionare con la propria testa, altro che autonomia di pensiero!
Non è una bella cosa, mi dispiace per lei.
Tanto per precisare, io leggo giornali di diverso orientamento politico per avere una visione, la più varia possibile, di come vengono interpretate le vicende del nostro mondo. Consiglio anche a lei di fare altrettanto.
Ognuno la ama come sa, come può.
L’importante è che la ami.
Lasciamo all’arcigno bavarese l’onere del giudizio.
Noi siamo tolleranti ed illuminati.
😎
Vorrei tanto incontrare FedericoB. e Gioab, l’amico Gioab, insieme. Secondo me non è possibile.
Marco
“Marco scrive,
21 settembre 2011 @ 20:50
Ognuno la ama come sa, come può.
L’importante è che la ami.
Caro Marco,
se intendi la Chiesa, dissento.
Nel senso che l’equivoco o la trappola in cui cadono molti di coloro che si dichiarano praticanti, è quando interpretano il passo del Credo : credo LA Chiesa cattolica
Come: credo NELLA chiesa cattolica.
Così dedicano tutto il tempo disponibile al tempio, alla comunità, e alla struttura gerarchica che lo guida e lo indirizza.
Nella vita parrocchiale cambiano i presbiteri ,ruotano i parroci, ma i catechisti e gli altri che gestiscono i gruppi sono sempre gli stessi da decenni.
Costoro dedicano spesso più tempo al tempio che alla loro famiglia.
Alcuni arrivano al paradosso di noleggiare la badante per il parente anziano da accudire mentre loro continuano a svolgere il servizio in parrocchia.
Personalmente ritengo che il problema a monte di questi atteggiamenti, anche nell’ambito del sociale e del quotidiano, sia la mancanza di discernimento.
Una pratica analitica globale dei fatti e delle cose della vita e nel nostro caso della Parola assai utile ed efficace a revisionare e a correggere errori dovuti a valutazioni talvolta superficiali che portano a scelte e a comportamenti conseguentemente errati.
Cristo è l’alfa e l’omega, ed è ciò che ha detto e fatto che bisogna praticare per amare Lui e di conseguenza la Chiesa.
Sarò pure noioso e ripetitivo ma penso che su questo dobbiamo misurarci:
Luca 10,25-37
25 Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». 26 Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». 27 Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». 28 E Gesù: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ciao.
Caro Nino,
certamente hai molte ragioni.
Il card. Tettamanzi ad esempio ha sempre detto di avere come criterio anzitutto Gesù.
Quello che intendevo dire è di non cadere nel trappolone della guerra di religione su chi ama di più o meglio.
Ognuno ha il suo stile.
Il dialogo tra alcuni di noi e Federico B. rende bene l’idea di come certa propaganda forgi persone diffidenti, inzuppate di ideologia, che evidentemente hanno bisogno di un nemico per avere un’identità.
Io credo che il dialogo, quando affrontato con lo scopo di un sincero confronto, possa arricchire.
Non so se Federico B. sia leale e sincero nel dialogo con noi.
Spero di si.
Se non, mi chiedo perché? Di cosa ha paura?
Non ho dubbi sula buona fede di Federico e di altri amici bloggers.
Il problema è proprio quello del discernimento, riflettere e capire che Cristo è venuto per liberare l’uomo dalle sue schiavitù e da quelle imposte dai poteri di chi pretende di dominare il mondo.
@ Leonardo,
scrivo Lei con la maiuscola quando voglio mantenere le distanze, se preferite do del tu a tutti, non ho difficoltà. Essere attaccato per queste minuzie…
Non mi piace essere accomunato a Gioab: non sono un fanatico. Sono una persona che cerca di vivere coerentemente, e non senza fatica, la fede che professa. In tempi di relativismo non è facile, ma ci provo. Non mi interessa il consenso, mi interessa scrivere cose sensate e coerenti.
Credo che la differenza tra me e Gioab sia evidente a tutti.
@Nino,
quanto scrive riguardo alla centralità di Cristo è assolutamente condivisibile:
“Cristo è l’alfa e l’omega, ed è ciò che ha detto e fatto che bisogna praticare per amare Lui e di conseguenza la Chiesa”. Mi sta bene anche dare importanza al discernimento, sempre necessario anche se difficoltoso: richiede tempo, formazione, silenzio interiore. Ma la coscienza non può bastare: occorre una coscienza correttamente e cristianamente formata, altrimenti rischiamo di costruirci una morale e una religione su misura, secondo il nostro gusto (ecco di nuovo il pericolo del relativismo). La Chiesa, madre e maestra, ci guida nella formazione della nostra coscienza per poter seguire Cristo nella Verità e non un’immagine che ci siamo fatti di Lui. Per questo guardo alla Chiesa con gratitudine e amore filiale: non annullo la mia intelligenza, ma mi sforzo di ascoltare, imparare, seguire chi ne sa più di me. Il Signore non può volere buoni cristiani fuori dalla Chiesa.
Grazie per aver riconosciuto la mia assoluta buona fede.
@Marilisa,
quanto ho scritto a Nino vale anche come risposta a lei. La Chiesa si ama perchè è la sposa amata di Cristo: è unita indissolubilmente al suo Sposo e ci porta a Lui. Se non condividiamo le parole dei nostri pastori, dovremmo mettere in discussione le nostre idee prima di dire: la Chiesa sbaglia, il Papa sbaglia, non seguono Cristo. Mettiamoci in discussione, facciamo discernimento alla luce del Vangelo e della Verità, non seguendo le nostre preferenze politiche. Mi spiace dirlo di nuovo, ma alcuni suoi commenti (di certo l’ultimo) non mi suggeriscono amore per la Chiesa, ma l’orgoglio di chi vuole avere l’ultima parola. Il cristiano è umile ed è disposto a far morire l’uomo di carne per far nascere un uomo nuovo, nello spirito (legga San Paolo). Vinca la tentazione del relativismo e si fidi delle persone che il Signore ha posto alla guida della Chiesa. Nel dubbio, megli essere clericali che relativisti.
Grazie del consiglio, ma io già leggo giornali di diverso orientamento politico, quando posso. Nella mia famiglia e tra i miei amici più cari sono presenti tutte le diverse sensibilità. Ma il punto di vista di un cattolico non cambia a seconda dei giornali che legge.
@Marco,
Anch’io credo nel dialogo come mezzo di confronto e occasione di arricchimento reciproco. Ma occorre rispetto anche per le idee e i valori delle persone con cui si vuole dialogare. La prego quindi di misurare maggiormente le parole che usa, specialmente quando si riferisce alla Chiesa, al Papa o ai credenti.
Non è tollerante ne’ illuminato insultare il Papa o definire un credente coerente “diffidente, inzuppato di ideologia, che evidentemente ha bisogno di un nemico per avere un’identità”.
Rifletta su queste cose e cerchi di cambiare linguaggio.
Per quanto mi riguarda sono assolutamente sincero e leale nel senso che dico solo quello che pensa, cercando di non eccedere (se è capitato mi scuso con tutti). Non “ho paura” del confronto, ma non mi interessa avere necessariamente l’approvazione di uno o dell’altro. Non sono lobotomizzato e nessuno mi ha programmato in un modo. Leggo altri commenti molto “impostati” o “partigiani” ma non mi sognerei mai di usare certe espressioni per definirli. Per una questione di rispetto, pur nel dissenso.
Quanto alla necessità di un “nemico”, me ne parla proprio lei, che appartiene ad un’area politica che ha come unica identità certa l’antiberlusconismo? Non attribuisca ad altri i suoi limiti.
@ Marco
Magdi Allam è un buon esempio di cristiano coerente con la fede che professa.
Non sempre condivido i suoi articoli ma di certo scrive cose sensate.
Non lo disprezzi.
Federico,
“La Chiesa, madre e maestra, ci guida nella formazione della nostra coscienza per poter seguire Cristo nella Verità e non un’immagine che ci siamo fatti di Lui”
Tu credi NELLA CHIESA, io in Cristo e l’immagine che mi sono fatta di Lui è in quello che ha detto e fatto, il Vangelo.
Se la mia coscienza sbaglia, come può benissimo succedere, me la vedo con Dio. Ovvero Lui giudicherà.
Da ora in poi mi asterrò di dialogare con te, è tempo perso.
@ Nino,
quello che scrivi è un manifesto perfetto di relativismo.
Rispetto la tua posizione, ma diciamo le cose come stanno.
Ho illustrato come la penso io in risposta ad una tua osservazione, senza pretendere di convincerti.
Se una persona crede nel dialogo non è mai tempo perso.
Mi sono accorta in ritardo del post di Federico B. (22 settembre 2011 @ 11:12 ) rivolto a me, e non posso esimermi dal rispondergli.
Le chiedo, illuminato signore: chi le le ha detto che io non metta in discussione le mie idee? Da che cosa evince che io non sia autocritica? Mi conosce bene per azzardare giudizi improbabili? Come si permette di darmi lezioni di formazione di coscienza e di confondere le mie opinioni in tema religioso con le idee in tema di politica?
Lasci da parte il relativismo, che proprio non mi appartiene ( come ho detto altrove) e pensi pure, se le fa piacere, che io abbia l’orgoglio di avere l’ultima parola. Potrei dire la stessa cosa di lei. E comunque ribadisco quel che ho già detto: non mi importa affatto di sapere che il giudizio suo o di altri su di me è negativo. Io rispondo alla mia coscienza e a nessun altro, men che meno a lei.
Per caso lei è entrato in questo blog col proposito di convertire alla sua forma di religiosità ( novello Gioab) quelli che ne sono lontani? Sappia che, per quanto mi riguarda, è del tutto fuori strada e che comunque ha scelto il modo peggiore di farlo. Quelli che parlano come lei, per frasi fatte, allontanano dalla Chiesa invece che avvicinarli.
Si accontenti della sua certezza di essere nel giusto; la sicumera non fa male a nessuno in fin dei conti.
Dovrebbe vergognarsi di fare predicozzi insulsi, parlando di commenti “impostati”(?) e “partigiani”, dimostrando così di avere un cervello pieno di pregiudizi.
Lei appartiene a quella detestabile categoria di persone che, nascondendosi dietro la facciata di una untuosa umiltà e di un discutibile paternalismo, covano avversione per chi non la pensa come loro.
E non si lasci assillare dall’ossessione del relativismo, mi dia retta.
Tengo a precisare che il mio tono è conseguente alle osservazioni contenute nella sua predica non richiesta.
Non si permetta mai più di interloquire con me.
Prendo atto che la “democratica” Marilisa non accetta il confronto.
Se effettivamente il “relativismo non le appartiene”, non scriva commenti intrisi di relativismo etico e religioso.
Non mi sono fatto azzittire dalla maleducazione di Marco, non mi farò azzittire dall’arroganza di Marilisa. Mi sono iscritto a questo blog per dire la mia e intendo farlo, con o senza l’autorizzazione di qualche prepotente.
http://www.youtube.com/watch?v=I428KQb7bwk
Federico B.
Vede che non ha capito niente?
L’ “arroganza” di Marilisa non ha la presunzione di zittirla, vuole solo invitarla ad ignorarmi. Legga tutto ciò che vuole, anche i miei commenti di “relativista”(la solita ossessione) se crede, ma non si senta autorizzato a replicare a me direttamente.
Ci sono tanti altri frequentatori con i quali potrà colloquiare con maggiori soddisfazioni.
Chiaro adesso?
Si decida: inteloquisce o no?
Non creda che muoia dalla voglia di leggere i suoi commenti, lo farò e le risponderò solo se in coscienza lo riterrò utile alla discussione.
Peccato che una persona così “aperta” come dice di essere si impermalosisca in modo così infantile. Contenta lei…
Qualcuno ricordera’ il mio commento fatto all’epoca di quella nomina.
Eccoci.
Nelle tasche della Curia
i soldi della ricostruzione
La cupola della Chiesa Santa Maria del Suffragio. È crollata durante il terremoto del 6 aprile del 2009
Così il vescovo D’Ercole raccomandava i progetti della Onlus “Solidarietà e sviluppo” che avrebbe truffato 12 milioni destinati al dopo sisma dal sottosegretario Giovanardi. Il gip chiede due arresti e scrive: occorrono altre indagini sul ruolo dei vescovi in questa storia
di GIUSEPPE CAPORALE